Non so se Daniele sia un cacciatore, un infiltrato o altro, conta poco per me, ciò che conta per me è constatare l uniformità di pensiero che lo accomuna agli altri seguaci del cosiddetto nuovo. Conosco da vicino i seguaci del Nuovo Credo, li caratterizza l assenza di pensiero critico , del dubbio, hanno solo certezze propinate ad hoc per sostenere il Credo , alle domande degli interlocutori, ai loro dubbi, rispondono con frasi fatte , con argomenti di pancia, tipo : se ne devono andare, sono ladri, impresentabili, puttanieri, ecc ecc. Se gli chiedi : ma tu, dov eri quando questi sono stati votati negli anni passati? Non mi dirai che ci sono saliti da soli in parlamento? Cosa ti rispondono i simpatici adepti del nuovo: mai votato quelli, vabbè che c’entra....; se gli ricordi che : ma tu non hai votato tizio quella volta perché ti serviva....., li vedi che si arrampicano sugli specchi che, anche se immaginari, ne senti lo scricchilìo. Li accomuna l odio e il qualunquismo, non la cultura come ci dice il buon Daniele con l’esempio dei laureati , pessimo esempio : la laurea non fa la persona, semmai il contrario; bravissimi a parlare di sé, quando si sono accorti che erano poco credibili per un incarico di governo, si sono spicciati a rifarsi il maquillage con gente esterna al movimento, leggete la lista dei ministri proposta al capo dello stato e vi renderete conto che non ci sono esponenti del movimento, a meno che ci siano cambiamenti dell ultima ora.
Quindi, non è la loro avversione per il mondo venatorio che li rende estranei al mio pensiero, ma la vacuità insita nel loro dna dalle origini: non è un movimento nato per il cambiamento, ma per riempire i teatri a pagamento e lucrare sui clic del blog; una cosa però devo ammetterla, i fondatori sono stati moooolto in gamba e furbi.[2]