Oh grillaia! Mi stupisco che tu non sappia dov'è la Calabria e dove sia la Liguria! È qui si parla del fatto che siano già ormonalmente attive e questo è per SCIENZA impossibile! A marzo c'ho allenato eccome se vuoi ti mando le fotocopie perche IO,se la mettiamo così, a differenza di altri BANDITI (nel senso buono del termine)tra cui te, posso! Ho tutte le carte dimostrabili perché IO devo segnare ogni singolo incontro! Quando le incontri in coppia a marzo sono già coppie fatte perché gli animali dal 20 di febbraio in poi sono ORMONALMENTE attivi! Ora possono rientrare quanto vuoi ma NON li sono! È con questo chiudo l'argomento! Quando avrai studi scientifici che contrastano quello che dicono riscrivi, prima per dirmi che il gatto abbaia solo perché l'hai sentito te, non me lo stare a scrivere! Un saluto!
Eccoti uno studio scientifico così sei contento ,ho fatto un copia e incolla
La riproduzione della beccaccia è influenzato da fattori esogeni ( allungamento dell'illuminazione diurna), ed endogeni (fattori ormonali, sviluppo delle gonadi).
Il periodo legato alla nidificazione seppur dipendente dalle latitudini e altitudini, varia dall'inizio di Febbraio alla fine di Agosto. L'inizio della nidificazione ritarda man mano che si procede verso nord .
L'areale di riproduzione si estende dalle isole occidentali atlantiche fino a quelle pacifiche del Giappone.
L'Italia si pone all'interno dei margini meridionali dell'area di nidificazione con prevalenza nell'area alpina e prealpina.
Diversi casi di nidificazione si sono verificati nella regione appenninica del centro- nord, ed un caso anche sulle montagne della Sila in provincia di Cosenza nel 1974. nido_con_uova.jpg (27863 Byte) Nidi di Beccacce sono stati rinvenuti anche nella catena dell'Himalaya a quote superiori ai 4000 m.
L'habitat della nidificazione è costituito da boschi ma anche di radure, su terreni asciutti e al riparo da forti venti.
Il nido per lo più è una semplice depressione del terreno assai sguarnita; raramente è più elaborato, ma sempre in armonia con la vegetazione circostante. Vengono adoperate foglie secche, aghi di pino, rametti intrecciati, erbe, muschi e piume. Il numero delle uova è mediamente di 4, deposte generalmente a cadenza giornaliera. Il colore delle uova è variabile, generalmente di colore giallo-rossastro con macchioline che variano dal grigio al bruno-avana con punteggiature lilla.
Il periodo di incubazione, a cui provvede la sola femmina è di circa 3 settimane, al termine delle quali nascono i pulcini che essendo nidifugi, sono in grado dopo poche ore di seguire la madre.
I pulcini alla nascita pesano tra i 15 e 20g , sono lunghi circa 10cm ed hanno il becco più corto del capo. Sono ricoperti di piumino di colore giallastro percorso da 3 striature longitudinali, anche sul capo sono presenti delle bande simili a quelle dell'adulto.(Spanò)
I piccoli iniziano a nutrirsi da soli dopo 3-4 giorni e crescono al ritmo di circa 8gr al giorno, dopo circa 12 -13 giorni possono estrarre i lombrichi dal sottosuolo. A circa 40 giorni raggiunge il peso adulto, mentre a 30 giorni è già in grado di volare per buoni tratti (Fraguglione, Marcström, Ostermeyer).
Le chioccia in quanto a cure parentali è una mamma molto accorta. In caso di pericolo assume il tipico atteggiamento di animale ferito, trascinando l'ala, ma ella cerca di incutere spavento arruffando le ali, aprendo la coda a ventaglio e sbattendo le ali.
Il trasporto aereo dei pulcini è sicuramente tra i più misteriosi e affascinanti aspetti della beccaccia. Pare che in caso di pericolo i pulcini vengano trasportati trattenuti tra le zampe e il ventre e con l'ausilio del becco in luoghi più sicuri. Becca64.jpg (16487 Byte) La vita di coppia delle beccacce come riportata dal russo Iwanow, e già osservata in studi precedenti, conferma che il maschio abbandona la femmina subito dopo la deposizione dell'ultimo uovo.
I maschi a loro volta continuano i loro voli nuziali attirando, corteggiando e accoppiandosi con altre femmine.
Sono proprio i voli nuziali che i francesi chiamano "croule", gli inglesi "roding", e i tedeschi " balzflug" che caratterizzano il periodo riproduttivo della beccaccia.
Il termine croule è stato adottato anche in Italia e rende l'idea del verso che il maschio emette durante il volo (cru-cru). Questi voli sono appunto prerogativa dei soli maschi che al crepuscolo nelle zone scelte e adatte alla riproduzione si impegnano su aree varianti tra i 30 e 60 ettari con punte fino a 100 ettari alla ricerca della femmina da conquistare e per mantenere un proprio territorio.
Studi abbastanza recenti effettuati da Hirons in Inghilterra hanno permesso, con l'aiuto di dati telemetrici ottenuti con una trasmittente di piccolissime dimensioni alloggiata sul dorso della beccaccia, di leggere più chiaramente questa caratteristica così particolare della beccaccia.
Tali voli della durata media di 8 - 10 min. e per non più di 15 min. si ripetono anche 3 - 4 volte la sera ad altezze di 15 - 20 metri a velocità di 30 - 40 Km orari.
A tali voli fanno seguito le parate a terra dove il maschio si pavoneggia letteralmente aprendo la coda a ruota tenendo in ben evidenza le punte bianche delle timoniere e tenendo le ali basse. Dopo queste fasi di corteggiamento, se tutto va bene avviene l'accoppiamento.
PS. alleno in primavera dove ho il permesso di farlo,in Zac,in AFV,e in ZRC e in Zone da censire.