andreav ha scritto:
scusate, ma nessuno considera il fatto che forse la ricerca di un mangime che equivale a quello di cui gli uccelli si cibano in natura è errata?
io non sono un veterinario, ma credo che la vita in gabbia sia una variabile significante che altera e modifica il metabolismo dei richiami che probabilmente hanno bisogno di una dieta adatta appunto ad una vita forzatamente "sedentaria"...
Hai centrato il problema, una dieta simile a quella che troverebbero in natura, probabilmente avrebbe un surplus di calorie, grassi ecc. che non sarebbero smaltiti dalla vita in cattività, per questo che dico che stiamo parlando di lana caprina quando parliamo della qualità dei mangimi, diverso il problema iniziale evidenziato da Diego.