Meteo stagione 2013-2014 (1 utente sta leggendo)

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Per il we, a parte Emilia, Toscana e Lazio, non c'è uniformità di veduta su dove, come e quando pioverà in Lombardia.
[h=1]Confermato il rischio nubifragi
Al Nord attese solo piogge deboli[/h]
  • 4 ottobre 2013


[h=3]Le previsioni annunciano pioggia: portate l'ombrello (Foto by BEDOLIS)[/h]

«L'autunno spara una grossa cartuccia sull'Italia, nel mirino di piogge e temporali anche forti per il secondo weekend consecutivo». Lo spiega in una nota il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara: «È in arrivo una perturbazione atlantica responsabile di un primo peggioramento già venerdì sui settori occidentali del Paese, ma sarà sabato che il maltempo entrerà nel vivo, interessando un po' tutto il Paese».

«C'è la possibilità di fenomeni molto intensi, anche a carattere di nubifragio, in particolare su Liguria, Toscana, Lazio e, in generale, al Sud e in Sicilia, con possibilità di locali allagamenti o dissesti idrogeologici», prosegue Ferrara. A rischio, quindi, città come Genova, Roma, Napoli, ma anche Messina, Reggio Calabria e Bari.

«Piogge invece in genere più deboli al Nord, di tipico stampo autunnale. Domenica ancora piogge e acquazzoni su gran parte del Paese, questa volta più concentrati al Sud e su Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, dove potranno risultare a tratti copiosi ed abbondanti».

«Ombrelli a portata di mano anche nella prossima settimana - avvertono da 3bmeteo.com - a causa di un vortice stazionario proprio sopra l'Italia, responsabile di piogge e temporali sparsi per almeno 5 giorni. In questo caso i fenomeni saranno distribuiti in modo più irregolare, meno diffuso e alternati a maggiori aperture. Le aree più a rischio saranno comunque il Sud e i versanti adriatici».

«Ottobre è un altro mese ad alto rischio alluvionale per l'Italia - conclude Ferrara -. Questo perchè le perturbazioni in arrivo trovano accoglienza in un mare ancora caldo che ne esalta le potenzialità». La cronaca italiana conta numerose casistiche alluvionali in questo mese, alcune davvero tragiche come l'alluvione dello spezzino e della Lunigiana del 25 ottobre 2011, che con la caduta di mezzo metro d'acqua in meno di 6 ore costò la vita a 12 persone. Drammatica pure l'alluvione del messinese del 1° ottobre 2009 con ben 36 vittime, tra il 4 ed il 5 ottobre a Genova, Savona e Prato, con 4 morti, il 22 ottobre 2008 nel cagliaritano, con 5 vittime, e - ancora - tra il 13 ed il 16 ottobre 2000 in Piemonte, con 23 vittime, 11 dispersi e 40.000 sfollati.


- - - Aggiornato - - -

X me domani riusciamo ancora a fare una buona giornata sperando che il tempo tenga x un paio d ore...


Lo spero Fabio ..........:D
 
Tempo previsto sull'italia per domani domenica 06/10/2013

nord:
cielo da irregolarmente nuvoloso a molto nuvoloso su gran parte
delle regioni con residue precipitazioni a carattere sparso; nel
corso del pomeriggio le nubi tendono nuovamente ad intensificarsi
con associate precipitazioni che divengono rapidamente diffuse e
localmente temporalesche su emilia-romagna, veneto e lombardia,
generalmente sparse sulle restanti zone.

centro e sardegna:
prima parte del giorno con cielo irregolarmente nuvoloso sui settori
tirrenici peninsulari, molto nuvoloso su quelli adriatici con
associate precipitazioni sparse; tendenza ad ampie schiarite ad
iniziare dall'alta toscana in estensione a tutti i settori tirrenici
in serata, mentre su quelli adriatici permane un cielo nuvoloso ed
una bassa probabilita' di precipitazioni. Sulla sardegna prevalenza
di schiarite per l'intero periodo.

sud e sicilia:
cielo molto nuvoloso o coperto con associate precipitazioni diffuse
e persistenti; fenomeni anche a carattere temporalesco localmente di
forte intensita' su sicilia, specie settore sud-occidentlae,
calabria e basilicata tirrenica. Nella seconda parte del giorno
generale attenuazione della nuvolosita' e dei fenomeni; ampie
aperture dalla sera sulla campania e sui settori settentrionali
della puglia.

temperature:
- minime in diminuzione sulla sardegna, in generale aumento sul
resto del paese;
- massime in diminuzione sulle due isole maggiori e sulla calabria
tirrenica, in aumento sulle restanti zone.

venti:
- moderati meridionali su zone ioniche e adriatiche, da maestrale
sulla sardegna;
- deboli mediamente settentrionali sulle regioni tirreniche,
orientali sulla pianura padana, di direzione variabile altrove.

mari:
- agitato il mare di sardegna;
- da mossi a molto mossi l'adriatico, lo ionio ed il canale di
sardegna;
- generalmente mossi i restanti mari.
C.n.m.c.a.

- - - Aggiornato - - -


  • AVVISO EMESSO ALLE ORE 12.00/UTC DEL 05/10/2013 FENOMENI INTENSI,DALLA NOTTE I FENOMENI INTENSI SI TRASFERIRANNO A SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. C.N.M.C.A.
 
[h=1]Il peggioramento tra giovedì e venerdì: prime proiezioni[/h][h=3]Le precipitazioni sembrano concentrarsi sui settori alpini centro-orientali. Rovesci anche sul Tirreno. Ecco il punto della situazione.[/h]In primo piano - Oggi, ore 11.12
Neppure il tempo di "archiviare la pratica" della perturbazione che ancora sta interessando la nostra Penisola che già a prua si scorge un nuovo elemento di disturbo. Questa volta l'attacco non sarà portato da ovest, bensi dalle alte latitudini del nostro Continente.
Una discesa fredda infilzerà come una spada l'Europa centro-occidentale tra giovedì e venerdì, portando temperature davvero insolite per la stagione. L'Italia verrà interessata in maniera più marginale, con i fenomeni più intensi che riguarderanno il centro-nord.
Ecco le prime proiezioni per la giornata di giovedì 18 ottobre in Italia. Vi ricordiamo che la situazione è ancora in evoluzione; non prendiamo pertanto come oro colato la posizione delle piogge.
Il grosso dei fenomeni sembra comunque di competenza del settore alpino e prealpino centrale ed orientale. Qui si avranno le precipitazioni più intense, localmente a carattere di rovescio e anche nevose inizialmente sopra i 1800-2000 metri.
Rovesci saranno comunque possibili su gran parte delle pianure del nord e sulla Liguria centro-orientale, dove soffierà un forte vento di Libeccio.
Al centro, le correnti da sud ovest ammasseranno umidità lungo il Tirreno, dalla Toscana fino al basso Lazio. Su queste zone saranno possibili piovaschi sparsi alternati a pause. Tra il pomeriggio e la serata, infine, pioverà anche sulla Sicilia occidentale e la Campania. Tutte le altre regioni avranno invece tempo asciutto.



Autore : Paolo Bonino

- - - Aggiornato - - -

Questo puo' essere un brutto colpo per noi, speriamo non sia cosi'..................ma e' dura.....le previsioni concordano:

[h=1]Al nord anticipo d'inverno venerdì 11 ottobre[/h][h=3]Il settentrione si prepari a vivere una fase invernale anticipata.[/h]In primo piano - Oggi, ore 09.54
Nuova breve ma intensa ondata di maltempo in arrivo tra giovedì e venerdì al settentrione, accompagnata da un afflusso di aria fredda di origine artica che farà piombare il termometro sin sotto i 10°C anche sulle zone pianeggianti, specie del settore occidentale.

Naturalmente in un simile contesto termico non potranno mancare temporali, grandinate e soprattutto nevicate sulle Alpi sin verso i 1200m, ma probabilmente in qualche caso si potrà scendere addirittura sin sotto i 1000m.

Del resto quando l'aria artica punta in modo così deciso l'Europa centrale e poi anche le Alpi in questa stagione, si innescano moti convettivi che sono in grado di scaricare rovesci di neve molto intensi anche a quote basse. L'intensità delle precipitazioni temporalesche è infatti tale da far arrivare i fiocchi anche 800-1000m al di sotto dello zero termico.

Comunque le aree alpine e prealpine che maggiormente potrebbero ricevere nevicate a quote basse sono le seguenti: Valle d'Aosta, Biellese, Ossola, Verbano, alto Varesotto, Valtellina, Sopraceneri in Canton Ticino, alto Comasco e Valsassina nel Lecchese.

Più ad est la penetrazione dell'aria fredda potrebbe risultare leggermente meno incisiva, ma comunque le precipitazioni nevose non dovrebbero mancare oltre i 1400-1700m, per calare a fine episodio a 1300m.

Naturalmente tutte le quote neve saranno da rivisitare in funzione del punto esatto in cui andrà ad inserirsi la massa fredda.

Neve a parte, sarà comunque a tutti gli effetti la prima invernata per il settentrione: copritevi adeguatamente e coprite soprattutto i bambini,che più di tutti risentono di questi sbalzi termici e possono facilmente ammalarsi, perchè i virus attaccano più facilmente il fisico in presenza di cali nelle difese immunitarie.

Il maltempo investirà sottoforma di instabilità anche le regioni tirreniche, ma con fenomeni passeggeri di tipo temporalesco e con una diminuzione delle temperature decisamente più contenuta rispetto al settentrione.

Schiarite dovrebbero comunque intervenire nella giornata di sabato 12 ottobre su tutto il settentrione, anche se per domenica 13 è invece atteso un nuovo afflusso di aria umida con pioviggine, freddo umido e ancora qualche spruzzata di neve a media quota nelle Alpi.
 
Calma ragazzi,le previsioni cambiano da un giorno all'altro,perchè l'alta pressione è messa al centro dell'europa ed un piccolo spostamento cambia tutto.
Dobbiamo arrivare almeno a 3 gg per essere certi e i modelli già stanno cambiando le carte attendiamo con ottimismo.

10 gg di scirocco sono una sciocchezza,le previsioni a 10gg sono un apagliacciata di siti poco seri.


Saluti.
 
Calma ragazzi,le previsioni cambiano da un giorno all'altro,perchè l'alta pressione è messa al centro dell'europa ed un piccolo spostamento cambia tutto.
Dobbiamo arrivare almeno a 3 gg per essere certi e i modelli già stanno cambiando le carte attendiamo con ottimismo.

10 gg di scirocco sono una sciocchezza,le previsioni a 10gg sono un apagliacciata di siti poco seri.


Saluti.

Concordo... a volte cambiano anche di ora in ora.. :-)
 
Calma ragazzi,le previsioni cambiano da un giorno all'altro,perchè l'alta pressione è messa al centro dell'europa ed un piccolo spostamento cambia tutto.

Saluti.


Ecco gli spagetti Massimiliano:

Neve in arrivo? Stamane le emissioni modellistiche di GFS (americane) sembrano quasi tutte concordi all'arrivo della neve .In foto gli "spaghetti".

Più i cluster sono raggruppati e vicini, maggiormente la tendenza previsionale sarà sicura. Più gli spaghi appaiono disuniti e lontani più la tendenza previsionale sarà incerta.

maurizio07102013080138graphe_ens3.gif




DI CERTO TUTTO E' ANCORA POSSIBILE........SPERIAMO.
 
Secondo me domani se si apre anche solo un paio d'ore il cielo può essere una buona giornata. .. speriamo!!!!
Anzi... se il nostro Prete recita un omelia x i tordi magari... :D:D:p
 
Secondo me domani se si apre anche solo un paio d'ore il cielo può essere una buona giornata. .. speriamo!!!!
Anzi... se il nostro Prete recita un omelia x i tordi magari... :D

Sto facendo il possibile Fabio, ma di sicuro gli aggiornamenti che darai domani e giovedi' non saranno male vedrai.............
[12].... e intanto io continuero' a pregare per voi..............:D
 
VORTICE ARTICO: andrà sulla Spagna o giungerà in Italia?
Pubblicato da:
Ivan Gaddari
08-10-2013 ore 13:12
Anzitutto irromperà sulla Mitteleuropa, e non ci piove. Parte dell'aria fredda arriverà sulle Alpi, provocando fitte nevicate a bassa quota e un peggioramento delle condizioni meteorologiche sul Nord Italia. Il ramo ascendente della circolazione ciclonica investirà le regioni centro meridionali e insulari, convogliando in loco masse umide da ovest e provocando una recrudescenza dell'instabilità pregressa.
Ciò detto, viene da chiedersi: come evolverà la situazione? Alcuni modelli matematici di previsione danno il Vortice in spostamento verso ovest, direzione Penisola Iberica. Altri, al contrario, propendono per uno scivolamento nel Mediterraneo. Due soluzioni che, a livello di effetti sul nostro Paese, proporrebbero scenari meteorologici contrapposti. Dovesse prevalere il primo, in Italia si avrebbe una rimonta anticiclonica africana - presumibilmente temporanea - e un generale rialzo termico. Se si avverasse la seconda subentrerebbe una fase di maltempo con calo termico generalizzato e comparsa della prima neve anche sulle cime appenniniche.
La mappa che vi proponiamo è una MultiModel, in grado di "mediare" le ultime emissioni disponibili dei più autorevoli modelli di previsione. La data è quella del prossimo 14 ottobre (lunedì) ed è chiaro il posizionamento del Vortice Freddo nel cuore dell'Europa. Il momento è cruciale, perché l'ampia depressione atlantica - proveniente da ovest - potrebbe rompere il blocco anticiclonico richiamando a sé la massa Artica. Se la Depressione dovesse approfondirsi in Atlantico, invece, fornirebbe nuova linfa alle fondamenta anticicloniche e il rinvigorimento del blocco deporrebbe a favore di uno spostamento del Vortice Artico verso il Mediterraneo. Queste le due ipotesi maggioritarie, ora non resta che stabilire quale delle due sarà in grado di prevalere.
 

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Sarà difficile ripetere la nevicata storica di ottobre dello scorso anno, sopra i 1400 metri forse e la neve non cadrà come nel 2012 sino ai 500 metri di quota, ma da questa previsione allegata di UKMO sembra che 30 e più cm sono probabili anche intorno ai 1200 metri.
Staremo a vedere, intanto prepariamo le pale!
Unico "pericolo" che con 20 giorni d'anticipo con una stagione già in ritardo, con la vegetazione ancora rigogliosa e le mele sui rami i danni potrebbero essere rilevanti.
Speriamo che almeno la quota neve si innalzi un pò Lo scorso anno avevamo una -5° a 1500 metri mentre questa nuova irruzione fredda ottombrina entra con un 1° sempre a 1450/1500 metri..
maurizio09102013005055N25946762.png



Giovedì si prepara un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche, per la discesa di aria fredda direttamente dall'artico fin verso il Nord Italia. Piogge e temporali prenderanno nuovamente d'assalto soprattutto il Nord e i versanti tirrenici. E' quanto prevede il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara

«La novità questa volta sarà appunto il tracollo termico, che si farà sentire soprattutto al Nord entro venerdì con ritorno della neve sulle Alpi centro-occidentali fin verso i 1000-1200m. Al di sopra dei 2000m si potrà accumulare anche oltre mezzo metro di neve fresca, fino a 20-25cm intorno ai 1500 m. Nel weekend lento miglioramento ma con clima freddo, minime fino a 5°C in pianura e prime gelate sulle Alpi alle quote medio-basse. Un raffreddamento, seppur più marginale, si farà sentire anche al Centro, mentre al Sud il clima si manterrà molto mite».

«Intanto il Centrosud rimane a rischio piogge e temporali anche nelle prossime ore, a causa dello stesso vortice di bassa pressione che in questi giorni ha causato episodi alluvionali come quelli del tarantino e del metapontino, dove sono caduti in poche ore 200mm di pioggia. Purtroppo l'Italia risulta territorialmente molto vulnerabile agli episodi di severo maltempo, abbastanza frequenti in questa stagione; se in aggiunta abbiamo una depressione che staziona per più giorni con un mare ancora caldo, il rischio aumenta in modo considerevole. Gli effetti del vortice si faranno sentire anche nelle prossime ore, con acquazzoni soprattutto al Sud peninsulare, Lazio, Abruzzo e, in genere, sull'Appennino, quindi ancora una volta su tarantino e metapontino».​
 
da Meteo Giornale

Rivisto tutto? Gran incertezza.

Freddo e neve in arrivo


Netta la differenza di vedute sul post irruzione-artica. Alcuni modelli di previsione propendono per una prosecuzione delle ingerenze fredde, altri vedono invece un ritorno sulla scena dell'Alta Africana. Molto, a nostro avviso, dipenderà dall'entità dell'incursione ciclonica che si farà strada in Atlantico.


immagine articolo 29517



Pubblicato da:
Ivan Gaddari

09-10-2013 ore 14:29

Il bilancio del maltempo:
purtroppo, come accennato nel precedente articolo, ci vediamo costretti ad annoverare l'ondata di maltempo appena conclusasi tra le più cattive dell'interno 2013. Nubifragi, super temporali, grandinate, tutti elementi che hanno concorso agli ingenti allagamenti - in molti casi vere e proprie alluvioni - alle frane e agli smottamenti balzati agli onori della cronaca per aver mietuto nuove vittime.

Da un eccesso all'altro:
se finora hanno prevalso i fenomeni estremi, a breve avremo una manifestazione evidente delle contraddizioni termiche autunnali. Un Vortice Freddo, distaccatosi dall'Artico, irromperà sulla Mitteleuropa scaraventando molte Nazioni nel precoce inverno. La massa d'aria fredda raggiungerà le Alpi e sarà in grado di penetrare parzialmente sul Nord Italia, provocando un tracollo termico e conseguenti copiose nevicate sui rilievi. Il Sud della Penisola, invece, si troverà sul ramo ascendente della circolazione ciclonica e risulterà esposto ad un richiamo d'aria mite dal basso Mediterraneo.

Rischio fenomeni violenti:
sarà bene non abbassare la guardia, perché le proiezioni precipitative non sono incoraggianti. L'aria fredda affluirà in quota e potrebbe incentivare la formazione di grosse celle temporalesche nelle regioni settentrionali. Non sono da escludere, al momento, violentissime grandinate. Qualche spiffero d'aria fresca si farà strada anche sul Tirreno, andando a cozzare con acque superficiali relativamente miti. Scaturiranno contrasti termici importanti e assisteremo allo sviluppo di nuovi intensi temporali. Insomma, anche stavolta avremo di ché discutere.

Il post irruzione:
lunedì - e in uno specifico approfondimento del martedì - abbiamo trattato le possibili soluzioni alla crisi Artica imminente. Abbiamo sottolineato quanto sia importante il ruolo dell'ampia depressione atlantica che dovrebbe consolidarsi a largo delle coste occidentali europee. Oltre al suo posizionamento sarà interessante valutarne l'intensità, perché da quest'ultima dipenderà l'eventuale tenuta del blocco anticiclonico attualmente in costruzione.

Le due ipotesi prevalenti:
entrambe sono legate a doppio filo alle dinamiche bariche suddette ed in particolare all'ingerenza della depressione atlantica sul Continente. Qualora dovesse estendersi ad ovest, fungerebbe da calamita verso il Vortice Freddo posizionatosi a sua volta tra Francia e Regno Unito. Se così fosse, ecco che l'area ciclonica si amplierebbe abbattendo il muro altopressorio e l'asse d'inclinazione della depressione potrebbe disporsi in modo tale da incentivare una risposta dinamica subtropicale sul nostro Paese. Al contrario, se il blocco dovesse persistere, non è da escludere che un nuovo impulso freddo possa gettarsi verso il Mediterraneo sfruttando la lacuna barica preesistente.

Focus: evoluzione sino al 22 ottobre 2013
Le condizioni del tempo peggioreranno fin da giovedì mattina, a cominciare dalle Alpi e dalle regioni settentrionali. Avremo violenti temporali e copiose nevicate sui rilievi, anche a bassa quota. Tempo che successivamente diverrà fortemente instabile anche sulle tirreniche, mentre andrà relativamente meglio su versanti adriatici e sullo Ionio. Venerdì giornata di tregua, mentre sabato dovrebbe intervenire un nuovo impulso perturbato che causerà maltempo al centro nord. Le temperature, dopo essere scese repentinamente, riprenderanno a salire anche nelle regioni settentrionali.

Domenica spazio ad un nuovo miglioramento e sul seguito c'è grossa incertezza. Possibile, a nostro avviso, un ritorno anticiclonico di stampo subtropicale, con conseguente aumento delle temperature verso valori superiori alla norma. Resta da stabile se trattarsi di breve parentesi, destinata a terminare a causa di un'altra irruzione fredda, oppure si avremo a che fare con un periodo anticiclonico più duraturo.

Evoluzione sino al 27 ottobre 2013
L'ipotesi prevalente è quella di un periodo contrassegnato, pesantemente, da ingerenze anticicloniche decisamente miti. Tuttavia, data la dinamicità del periodo, non possiamo escludere che anche i più piccoli cambiamenti barici determinino grossi scossoni autunnali.

In conclusione.
I primi freddi incombono, è vero, ma è probabile che il tutto possa risolversi in una toccata e fuga. Per il freddo invernale, quello vero, c'è ancora tempo.

Ivan Gaddari
 
da Meteo Giornale

La prima irruzione artica (tra oggi e sabato) porterà aria molto fredda sull'arco alpino e la Pianura Padana, favorendo le prime nevicate della stagione in montagna e rovesci, anche forti, in pianura. Il resto del paese non subirà particolari scossoni termici, ma il tempo si instabilizzerà anche sulle regioni tirreniche. Successivamente la goccia fredda, spostandosi verso ovest, causerà il richiamo di correnti subtropicali sul nostro Meridione, nel corso del fine settimana.
Siccome il blocco nord-atlantico, responsabile di questa irruzione artica, continuerà a rimanere attivo, c'è da aspettarsi una seconda irruzione artica nel corso della prossima settimana. I modelli previsionali iniziano a inquadrare intorno a mercoledì la possibilità che una saccatura artica, questa volta con un asse ben più inclinato da nord-est verso sud-ovest, possa fare irruzione sull'Europa centro-orientale, compresa in parte l'Italia (regioni adriatiche).
 

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Da Meteo Giornale

Da alcuni giorni stiamo osservando, con estrema attenzione, le varie proiezioni dei modelli matematici di previsione. Perché? Beh, volendo conoscere l'evoluzione post irruzione, si deve necessariamente valutare la dinamica barica successiva. Il Nucleo Artico, dopo essersi portata in moto retrogrado in direzione del Regno Unito, potrebbe rigettarsi verso sud scivolando lungo il fianco orientale del blocco anticiclonico.
E proprio il blocco anticiclonico, congiuntamente alla depressione Atlantica indicata in figura, rappresenta il quesito più difficile da risolvere. I più autorevoli Centri di Calcolo mondiali, ultimamente, hanno proposto varie soluzioni: si è passati dall'aggancio Artico/Atlantico - con conseguente demolizione del blocco e richiamo africano sulle nostre regioni - all'ingresso del Vortice sul nostro Paese.
Stamane, invece, è subentrata una certa concordanza modellistica nell'indicare l'Italia quale obbiettivo finale del nucleo freddo. La mappa allegata, opportunamente rielaborata per facilitarne la comprensione, è una ECMWF (emessa dal Centro di Calcolo Europeo con sede presso Reading, UK) che ci mostra l'impianto barico relativo al prossimo 16 ottobre. E' evidente la discesa del Vortice in direzione dell'Italia e nella giornata successiva potrebbe transitare sul Centro Sud apportando un severo peggioramento e un marcato calo delle temperature.
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
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    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

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    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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