Meteo stagione 2012-2013 (1 utente sta leggendo)

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Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

[h=1]L'erosione del cuscino freddo da sud e non dalle Prealpi, come mai?[/h][h=3]Correnti meridionali troppo intense manderanno in crisi il cuscino freddo da sud a nord in Valpadana, segnatamente nella giornata di sabato. Il punto della situazione.[/h]In primo piano - Oggi, ore 15.00

Che la lotta abbia inizio! La lenta erosione delle correnti calde meridionali e la tenacia del cuscino freddo che si adagerà nei prossimi giorni nei placidi lembi padani. Una lotta senza esclusione di colpi, che purtroppo finirà con la dipartita del freddo...e la pioggia per tutti.
Andiamo però con ordine, partendo dall'inizio. Tra la prossima notte e la mattinata di domani arriverà un pacchetto di aria fredda dal nord Europa, una vera e propria boccata di ossigeno e di vita per il nostro cuscino freddo. Prima di affrontare la sua battaglia contro le correnti meridionali, il nostro eroe preferirà fare un bel rifornimento...anche se purtroppo non servirà a molto!
Quando inizierà la battaglia? A partire dalle ore centrali della giornata di giovedì. La vasta depressione presente in Atlantico inzierà a tirare su aria calda verso il nostro settentrione. All'inizio, le correnti miti non riusciranno a scalfire il cuscino e la neve sarà garantita su gran parte delle pianure del nord, stante lo scorrimento dell'aria umida sopra di esso.
Venerdì, il nostro eroe reggerà ancora bene lo scontro, ma dal pomeriggio inizierà a pardere colpi, ad iniziare dai settori più meridionali del settentrione.
In pratica, l'eccessiva irruenza del richiamo caldo confinerà la roccaforte fredda sempre piu a nord, in direzione delle Prealpi e dell'alta pianura. Saranno queste le ultime zone che vedranno tramutare la neve in pioggia nella giornata di sabato.
Ma sarà sconfitta sicura? Temiamo di sì. Troppo forte il richiamo caldo; nel fine settimana invaderà anche la media quota, mandando in frantumi quella macchina da neve che risponde al nome di "cuscino freddo".
Siete dispiaciuti? Beh, è comprensibile, ma non dimentichiamoci che l'inverno è appena iniziato e ci saranno sicuramente altre occasioni in cui il nostro eroe potrebbe anche spuntarla...

Autore : Paolo Bonino

da Meteolive.it
 
Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Atmosfera sempre dinamica e progressivamente più fredda verso Natale

La circolazione dopo aver proposto una veloce sfuriata di miti venti occidentali potrebbe imporre un nuovo periodo atmosferico dominato dagli scambi meridiani con un nuovo raffreddamento della temperatura sotto standard atmosferici decisamente dinamici.

Fantameteo 30gg - Oggi, ore 15.30


Dalle proiezioni a lungo termine emerge un sostanziale proseguimento in sordina del primo mese invernale. La terza decade dicembrina potrebbe proporre una nuova flessione della temperatura con trasporto di masse d’aria artica marittima sin verso le medie latitudini. Un dinamismo che l’atmosfera riacquisterà solo trascorso il periodo di sferzante (e tiepida ) ventilazione occidentale che dominerà l’Europa sino ai primi giorni della settimana prossima.


Con l’allargamento delle maglie depressionarie tra Europa occidentale e vicino oceano Atlantico, il getto d’alta quota si ritroverà in condizione di poter nuovamente proporre delle ondulazioni abbastanza marcate in grado di costruire minimi di pressione e fronti perturbati più organizzati anche sulle medie latitudini. Dalle carte attuali sul lungo termine si distinguono due poli principali che potrebbero influenzare il tempo atmosferico del periodo natalizio sin verso Capodanno.
- il primo è rappresentato dalla zona d’alta pressione che persisterà nella Russia europea consolidando temperature sempre più fredde col passare dei giorni
- il secondo è rappresentato da una fervente attività ciclonica sull’Europa centro-occidentale in grado di rinnovare costantemente condizioni di tempo perturbato su diverse zone del continente, compreso il bacino del Mediterraneo.
Le conseguenze per il nostro Paese vedrebbero così un proseguimento di standard atmosferici vivaci e mai troppo statici. L’alta pressione atlantica continuerebbe a recitare un ruolo marginale nei confronti del tempo in Europa. L’aria fredda accumulata in sede russa resterebbe nelle sue posizioni regalando di tanto in tanto qualche piccolo contributo freddo alla nascita di nuove depressioni.
Al momento non si intravedono nemmeno a lungo termine delle irruzioni di freddo crudo invernale su Mediterraneo e la Mitteleurope. Tuttavia dopo l’imponente riscaldamento termico previsto sul finire di questa settimana le temperature torneranno a diminuire proponendo la creazione di un tipo di tempo dalle caratteristiche nuovamente invernali a cavallo con il periodo delle festività natalizie.

Sintesi previsionale da mercoledì 19 a giovedì 27 dicembre:
mercoledì 19 – giovedì 20
Dopo il breve periodo dominato da un teso flusso di venti occidentali, la depressione responsabile di tale ventilazione tende velocemente ad attenuarsi. Il getto in prossimità dell’Europa va ondulandosi determinando una rotazione del vento dai quadranti nord-occidentali con tendenza a diminuzione della temperatura su Europa e Mediterraneo centrale. Sull’Italia i venti nord-occidentali renderanno i cieli abbastanza liberi da nubi sul centro-nord. Annuvolamenti residui persisteranno sul mezzogiorno.
Tendenza da venerdì 21 sino a giovedì 27
Una depressione nord-atlantica guadagna il suo spazio sull’Europa centro-occidentale determinando il passaggio di un fronte sul nostro Paese tra venerdì’ 21 e sabato 22 con effetti soprattutto al centro ed al sud. Diminuzione delle temperature ad iniziare dal nord.
Con l’arrivo di domenica 23 e poi lunedì 24 le nubi e le precipitazioni andranno concentrandosi sempre più al sud lasciando in eredità un calo della temperatura che si farà sentire su tutto lo Stivale.
Martedì 25 sino a giovedì 27 ulteriore affermazione di una circolazione moderatamente fredda sull’Italia con tempo buono soprattutto al centro-nord, nubi e precipitazioni ancora sotto mira delle regioni meridionali.


Autore : William Demasi


da Meteolive.it
 
Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

[h=1]Ultimi FIOCCHI in Adriatico e in collina al sud, da giovedì sera tocca al nord[/h][h=3]Ultime ore in compagnia dell'aria fredda al centro-sud con rovesci di neve in Adriatico sino a quote molto basse e in collina al sud, specie sulla Calabria. Da giovedì afflusso di aria umida e mite sull'Italia con nevicate al settentrione, specie tra nord ed est Piemonte e su gran parte della Lombardia sino al mezzogiorno di venerdì, poi la neve a bassa quota tenderà a localizzarsi su nord Piemonte e nord Lombardia sino a sabato mattina. Rovesci sul Tirreno e sullo Jonio.[/h]Prima pagina - Oggi, ore 08.09
SITUAZIONE: circolazione settentrionale in attenuazione sul nostro Paese ma ancora residui rovesci nevosi lungo l'Adriatico e al sud. Il freddo accumulato al nord garantirà nevicate di addolcimento tra giovedì sera e venerdì mattina, soprattutto tra est Piemonte e Lombardia, quando sull'Italia comincerà ad affluire aria molto più mite ma anche molto umida. Saranno anche possibili rovesci in mare aperto sul Tirreno con interessamento parziale dei tratti di costa e sullo Jonio, con coinvolgimento della Calabria jonica.

EVOLUZIONE: un vero e proprio sistema frontale transiterà tra venerdì sera e sabato mattina al nord portando ancora neve a bassa quota sull'arco alpino e localmente ancora tra nord Piemonte e nord Lombardia. La perturbazione coinvolgerà anche le regioni tirreniche. Domenica altro fronte da ovest ma con neve sui crinali alpini di confine, sulla Valle d'Aosta e l'estremo nord-est, oltre che sulle regioni tirreniche, esposte al flusso umido occidentale

TEMPERATURE: resteranno basse solo al nord nei bassi strati, mentre da venerdì saliranno sensibilmente al centro-sud e rimarranno relativamente miti almeno sino a lunedì.

NEVICATE: sulla Lombardia, il nord e l'est del Piemonte dovrebbero accumularsi alle basse quote sino a 10-15cm nell'episodio di venerdì, mentre in quello successivo dove resisteranno sacche fredde potranno accumularsi altri 10cm. Su Milano attesi circa 8cm di neve tra giovedì sera e venerdì mattina, difficile ma non impossibile un proseguimento delle nevicate in città sino a sabato mattina.

PROSSIMA SETTIMANA: grande variabilità con oscillazioni termiche. Probabili a tratti alcune nevicate in montagna sia sulle Alpi che sugli Appennini. Seguiranno dettagli.

OGGI: bel tempo al nord e sulle regioni centrali tirreniche e la Sardegna ma freddo, instabile sulle altre regioni con rovesci di neve sino a bassa quota su Marche ed Abruzzo, collinari altrove. Ventoso al centro-sud.
*
DOMANI: arrivo delle nubi al nord-ovest a partire dalla Liguria con le prime nevicate in Appennino sino a 300m e qualche fiocco non escluso anche su Genova e Savona, verso sera fiocchi in propagazione alle pianure di Piemonte e Lombardia, escluso forse il Torinese ed il Cuneese. Primi fiocchi in serata anche sul basso Trentino e il Veneto occidentale, nella notte sporadici anche sull'Emilia occidentale. Altrove nubi in aumento sul Tirreno e sul settore jonico con locali rovesci soprattutto in mare aperto e sulla Calabria jonica dalla sera. Temperature in aumento al centro-sud, in calo al nord anche sensibile, con freddo umido.


Autore : Alessio Grosso

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Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

[h=1]GROSSO: "se alcune zone della Valpadana potrebbero cadere anche 30cm"[/h][h=3]Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.[/h]In primo piano - Oggi, ore 11.06
REDAZIONE: siamo in procinto di un'altra importante nevicata sul nord, sarà rilevante?
GROSSO: se fosse affluita aria ancora più fredda in queste ore assolutamente si, ma onestamente non ci sono pressuposti per una nevicata estesa che vada oltre il venerdì mattina, mentre la resistenza di sacche di aria fredda tra alto Piemonte ed alta Lombardia sino al Milanese, potrebbero favorire su queste zone una prosecuzione delle nevicate, pur molto bagnate, sino all'alba di sabato. Ecco, su queste zone, se il cuscino freddo tenesse alla fine potremmo anche contare accumuli di ben 30cm. Sul resto del Piemonte e della Lombardia ci si fermerà alla neve di venerdì con accumuli tra 5 e 12cm circa, lavati poi dalla pioggia.

REDAZIONE: nel dettaglio quale sarà la regione più colpita?
GROSSO: sicuramente la Lombardia, anche su Milano potranno cadere una dozzina di centimetri, ma quantitativi anche superiori potranno registrarsi su Bergamo e Brescia sino alle 8 del mattino di venerdì. Il Veneto vedrà qualche nevicata sempre nella notte su venerdì, con accumuli maggiori sulla pedemontana, e anche sul Trentino nevicherà, specie sulla parte meridionale ma con accumuli anche a Trento, a Bolzano solo sabato ma con accumuli modesti vista ormai la scarsa tenuta del pacchetto freddo. Sulla Liguria gli accumuli nevosi si avranno soprattutto nella notte tra giovedì e venerdì con qualche fiocco non escluso pure su Genova e Savona, poi solo acqua.

REDAZIONE: si tratterà dell'ultima nevicata del 2012?
GROSSO: non credo, forse ci sarà un'altra occasione da qui alla fine dell'anno; sicuramente non sarà l'ultima nevicata dell'inverno, perchè la stagione cruda si gioca a gennaio e all'inizio di febbraio, lì vedremo di che pasta è fatto il Generale quest'anno.

REDAZIONE: c'è ormai un'attenzione morbosa alle previsioni del tempo, pare che gli italiani ne facciano un uso quasi superiore agli americani.
GROSSO: fa piacere, ma si dovrebbe guardare meno al simboletto e approfondire un po' di più scientificamente le dinamiche atmosferiche, perchè sull'argomento c'è molta impreparazione.


Autore : Alessio Grosso


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Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

[h=1]Tutti i dettagli sulla nevicata padana tra giovedì sera e sabato mattina[/h][h=3]La prevista nevicata padana del 13-14-15 dicembre.[/h]In primo piano - Oggi, ore 12.00
Prevista con ben 7 giorni di anticipo, sta arrivando anche il momento di entrare nel dettaglio per questa nevicata regione per regione, prima di farlo ecco alcune considerazioni:
-è impossibile stabilire con precisione se il cuscino freddo sarà sufficiente per garantire neve su alto Piemonte, Varesotto e Milanese, giacchè in condizioni termiche migliori nel passato si è eroso anche solo per una manciata di metri alle medie quote vanificando la nevicata.

-è invece quasi sicuro che il pacchetto freddo non terrà su tutta la bassa Valpadana e da Bergamo verso est in pianura già da venerdì pomeriggio.

-si tratta comunque di una nevicata di rilievo, anche se introdotta da correnti da nord e non da est. Il nord, pur risultando meno freddo dell'est, ha il merito di seccare molto l'aria e, con l'aumentare dell'umidità, fino alla saturazione della stessa, agevola il calo delle temperature.

-non ci sarà oltretutto scirocco molto invadente ed è per questo che il passaggio a pioggia risulterà in definitiva non troppo veloce, ma comunque inesorabile
-rientra un po' in gioco anche l'ovest del Piemonte, molto trascurato ultimamente, ma anche in questo caso non è lecito attendersi molto su queste zone.

LIGURIA: rovesci o temporali di neve da giovedì pomeriggio sino a venerdì mattina. Laddove agirà la tramontana scura neve sin sulle coste senza troppi problemi, per il resto fiocchi in collina. Nel corso di venerdì mattina pausa con pioviggine, poi pioggia o gelicidio nelle valli, rovesci in costa sino a sabato mattina.

LOMBARDIA: neve già dal pomeriggio di giovedì sul Pavese, poi sul basso Milanese, Lodigiano, infine su tutta la regione entro la serata, fenomeni anche moderati durante la notte con accumuli sino ad una dozzina di centimetri. Venerdì mattina ancora neve ma sempre più debole e poi in attenuazione con fiocchi sparsi o passaggio a debole pioviggine. In serata ripresa dei fenomeni ma con neve solo su Varesotto, alto Milanese e parte del Comasco con accumuli di altri 10cm pesanti. Altrove pioggia. Sabato pomeriggio cessazione generale dei fenomeni, ma poche schiarite.

PIEMONTE: deboli nevicate intermittenti da giovedì pomeriggio su Astigiano ed Alessandrino, poi moderate nella notte su nord ed est regione, deboli o molto deboli altrove, ma con attecchimento assicurato.

VALLE D'AOSTA: nevicate da venerdì a sabato pomeriggio su tutta la Valle, anche moderate, forti nell'estremo nord-ovest della regione, sabato sera una pausa, ma da domenica mattina nuova neve ma solo nel nord della regione, nel sud tendenza al favonio e schiarite con rialzo termico.

VENETO: nevicate deboli ed intermittenti nella notte su venerdì e venerdì mattina, poi passaggio a pioggia in pianura, ancora neve oltre i 500m in montagna, poi attorno ai 900-1000m nella giornata di sabato.

FRIULI VENEZIA GIULIA: qualche nevicata venerdì mattina sino in pianura, poi passaggio a pioggia, neve solo in montagna oltre i 500m, sabato neve sulle Alpi oltre i 1200m, pioggia in pianura, rialzo termico.

EMILIA-ROMAGNA: nevicate deboli nella notte su venerdì su nord ed ovest Emilia, assenti altrove, dal pomeriggio di venerdì passaggio a pioggia ovunque anche in alta quota, possibile gelicidio al piano.

TRENTINO ALTO ADIGE: nevicate deboli nella notte su venerdì sul solo Trentino, poi venerdì mattina da deboli a temporaneamente moderate sul Trentino, compresa Trento e Rovereto, sporadiche su Alto Adige, poi attenuazione, sabato pioggia nei fondovalle, neve mediamente oltre i 600-800m, qualche fiocco al mattino nella zona di Bolzano e Bressanone, poi pioggia anche qui.


Autore : Alessio Grosso


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Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Neve in arrivo fino in pianura al Nord: tutti i dettagli del peggioramento
Cuscinetto freddo al suolo per le nevicate alle porte, soprattutto sulle regioni di Nord-Ovest


L'arrivo di una perturbazione atlantica porterà i primi fiocchi di neve, sul finire della giornata di giovedì, su parte della Val Padana centro-occidentale ed a bassissime quote anche in Liguria. Nel corso di venerdì lo scorrimento d'aria mite dovrebbe restringere le nevicate all'estremo Nord-Ovest.
Pubblicato da: Mauro Meloni

12-12-2012 ore 20:29

SVOLTA METEO ALLE PORTE - Dopo un lungo periodo dominato da una circolazione di correnti settentrionali, ora tornano ad affacciarsi umide e più miti correnti atlantiche che si avvarranno di contributi africani con il risultato di determinare un repentino rialzo termico. Il Nord Italia padano, per la sua conformazione orografica, tende però a mantenere a lungo nei bassi strati l'aria fredda, con le infiltrazioni miti che tendono a scorrervi al di sopra: si tratta di quel particolare processo noto con il nome di cuscinetto freddo. Spesso accade che il momento più propizio per le nevicate in pianura coincida pertanto con i primi avventi delle perturbazioni oceaniche a seguito di prolungate fasi fredde. Sarà così anche stavolta e ad essere maggiormente premiato sarà il Nord-Ovest, l'area finora quasi del tutto saltata dalle recenti nevicate connesse alle avvezioni fredde.
ECCO LA NEVE, DOVE E QUANDO - Le correnti umide sud/occidentali di matrice pre-frontale daranno luogo ad un consistente aumento delle nubi nel corso della giornata di giovedì, con prime nevicate verso sera sulle zone della Val Padana centro-occidentale (Piemonte, Lombardia, settori ovest di Emilia e Veneto) laddove saranno presenti precipitazioni che dovrebbero risultare in questo primo frangente piuttosto deboli. Le temperature sottozero al suolo dovrebbero comunque favorire il deposito delle precipitazioni al suolo, in maniera tale da imbiancare il paesaggio. Nevicherà anche in Liguria, fino al fondovalle sull'immediato entroterra (versanti padani) e quote estremamente basse sulla parte marittima, con possibili sconfinamenti fin sulla costa in alcune zone di genovese e savonese.
VENERDI', CUSCINETTO FREDDO IN RESTRINGIMENTO - La giornata di venerdì inizierà all'insegna di nevicate deboli o moderate su tutta la Val Padana centro-occidentale, ma col trascorrere delle ore il richiamo caldo eroderà gradualmente il cuscinetto freddo dai settori orientali. Nella seconda parte di venerdì pertanto la neve si tramuterà quasi certamente in pioggia sul centro-est della Lombardia e parte della pianura emiliana, mentre solamente tra Piemonte, Ovest Lombardia e piacentino proseguiranno i fenomeni nevosi anche in pianura. Continuerà invece a nevicare a bassissime quote sulla Riviera Ligure fra genovese e savonese, per effetto della Tramontana scura da travaso: neve a tratti sino alla città di Genova, prevalentemente sui quartieri alti.
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Le precipitazioni nevose stimate in 24 ore fino alla parte centrale di venerdì 14 dicembre. Si intravedono le zone interessate dalla neve, con esclusione della Val Padana orientale dove però potrebbe verificarsi il fenomeno del gelicidio. Rielaborazione grafica a cura della Redazione Meteo Giornale. Fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo


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Altezza dello zero termico prevista per le ore centrali di venerdì 14: si nota chiaramente il "cuscino freddo" sulla Val Padana più occidentale, dove è attesa la probabile tenuta delle nevicate fino in pianura, mentre altrove la neve si tramuterà in pioggia. Fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo


RISCHIO GELICIDIO - Riteniamo utile evidenziare che potrà esservi il rischio di gelicidio, ovvero precipitazioni sotto forma di pioggia che gelano al suolo, in caso di temperature di zero gradi o leggermente inferiori. Questo potrebbe accadere, soprattutto nella notte di giovedì e prima parte di venerdì, nelle pianure del Triveneto e parte dell'Emilia, laddove il richiamo mite dovesse risultare marcato a quote medio-basse ed uno strato d'aria molto gelida resistere in prossimità del suolo. Si tratta comunque di una situazione molto al limite fra il gelicidio o la neve, assolutamente difficile da prevedere.

Mauro Meloni - © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

[h=2]Giorni contati per l'anticiclone, grande gelo in vista verso metà mese
Tepore e bel tempo sono gli elementi salienti del week-end dell'Epifania, ma questa fase di sostanziale calma durerà ancora poco. Sembrano decisamente crescere le quotazioni di un progressivo raffreddamento dopo il 10 gennaio, che andrebbe a coinvolgere direttamente anche l'Italia.
[/h] Nell'immagine sono evidenziati gli scenari possibili, secondo GFS, per il 12-13 gennaio. Una bolla d'aria gelida dall'Europa Centro-Orientale tenderebbe ad estendersi fin verso il Mediterraneo, con potenziali conseguenze perturbate e nevose. Cliccando sopra la mappa si può vedere la versione ingrandita. Rielaborazione grafica a cura della Redazione Meteo Giornale. Fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo

[h=4]Pubblicato da: Mauro Meloni
[/h]05-01-2013 ore 16:06




ANTICICLONE, NON DURERA' ANCORA A LUNGO - Il possente campo di alta pressione, esteso su gran parte dell'Europa Centro-Occidentale, abbraccia anche l'Italia favorendo generali condizioni di bel tempo: non solo meteo stabile, ma anche temperature molto miti a causa dell'aria calda all'interno della struttura anticiclonica, i cui massimi barici risultano situati sulla Francia. Lungo il bordo orientale dell'anticiclone affluiscono masse d'aria fredde da nord, che interessano l'Europa Orientale e le aree balcaniche: anche le regioni del Sud Italia risultano lambite da queste interferenze fredde, che si faranno più incisive nei primi giorni della settimana entrante. Questi flussi settentrionali saranno solo un primo piccolo segnale dei cambiamenti meteo ben più importanti attesi realizzarsi in seguito, con il ritorno repentino del Generale Inverno sull'Europa e sul Mediterraneo ormai avvalorato anche dai maggiori Centri di Calcolo.
SVOLTA INVERNALE DOPO IL 10 GENNAIO - Come avevamo già evidenziato con largo anticipo, novità importanti fervono per l'inizio della seconda decade del mese quando andranno a realizzarsi le prime parziale conseguenze di quel riscaldamento stratosferico imponente (Major Stratwarming), che produce lo snaturamento anche a livello troposferico del Vortice Polare (nient'altro che quel "motore" che contiene il grande gelo del Polo Nord), il quale viene così indotto a dislocarsi in latitudini non certo consone. La fase cruciale dovrebbe avvenire dopo il 10 gennaio, quando si andranno a creare i primi progressivi cenni di cambiamento: l'anticiclone inizierà a subire un tracollo sul Mediterraneo Centrale, mentre nel contempo crescerà in modo esponenziale il ruolo di un nucleo depressionario d'aria gelida (nocciolo del Vortice Polare) in costruzione sul comparto baltico-russo.
NEVE E TEMPERATURE IN PICCHIATA - Inizialmente l'indebolimento dell'anticiclone sul Mediterraneo dovrebbe produrre interferenze temporanee d'aria umida (e non particolarmente fredda) d'origine atlantica. Solo a partire dal 12-13 gennaio si dovrebbe assistere alla formazione di una vera e propria depressione italica, capace di risucchiare masse d'aria sempre più fredde di matrice artico-continentale dall'Europa Nord-Orientale in progressione verso l'Italia. La retrogressione del lago d'aria gelida verso il nostro Paese dovrebbe essere indotto da una classica configurazione SCAND+, con l'isolamento di un'area anticiclonica tra il Regno Unito e la Penisola Scandinava. Le attuali proiezioni (da confermare) indicano elevate possibilità di neve a bassa quota in questa fase principalmente al Centro-Nord, con crollo termico più avvertito al Nord e parte delle regioni adriatiche.
META' GENNAIO, SCENARI DI GRANDE GELO - Una successiva incursione gelida ben più importante ed organizzata potrebbe fiondarsi dal Polo Nord nei giorni attorno al 15-18 gennaio in direzione del cuore dell'Europa Centro-Orientale. Sarebbe proprio questa la manifestazione più eclatante dello stratwarming, che potrebbe causare davvero gelo cruento su buona parte delle aree centro-orientali del Continente con temperature in ulteriore crollo. Parte di questa potente bolla gelida potrebbe catapultarsi con moto retrogrado anche verso l'Italia, se venisse confermato un impianto barico con una zona anticiclonica strutturata dalla Penisola Iberica al Regno Unito, a far da baluardo rispetto ai possibili inserimenti di disturbo d'aria più mite atlantica: si tratta ancora di un'eventualità tutta da verificare, al momento è troppo presto per ipotizzare l'entità dell'influenza gelida verso l'Italia.
GELO AD OLTRANZA? - Tutt'altro che esclusi scenari rigidi nella terza decade: un ipotetico aggancio tra la "wave 1 aleutinica" e la "wave 2 atlantica" sarebbe congeniale per il mantenimento del grande gelo in Europa, con ovvie possibilità d'ingerenze artico-siberiane fino alle nostre latitudini e possibili interazioni con interferenze d'aria atlantica a favorire la neve. Sarà quindi un autentico terremoto barico destinato ad avere ripercussioni prolungate, con rischi di una seconda parte dell'inverno rigida su parte d'Europa, ancor più se vi fosse un possibile "final warming" a fine mese. Da monitorare anche la MJO (Madden Julian Oscillation) che, qualora andasse in fase 7, incentiverebbe un maggior contributo Subtropicale sull'Oceano a mandare ancor più al tappeto il Vortice Polare. Gli ingredienti per una 2° parte di gennaio ricca di colpi di scena ci sono tutti, ma per il momento si deve andare passo passo, in quanto non è chiaro quanto l'Italia verrà coinvolta.
Mauro Meloni - © RIPRODUZIONE RISERVATA


da Meteogiornale.it
 
Re: R: Meteo stagione 2012-2013

Re: R: Meteo stagione 2012-2013

[h=1]L'ondata di freddo di metà gennaio: ecco le ultimissime[/h][h=3]Si conferma una fase progressivamente più fredda tra il 12 e il 15 gennaio, con un prosieguo anche oltre. Le ultimissime novità vedrebbero coinvolti in modo particolare il nord e il centro, in maniera più marginale il sud.[/h]Sotto la lente - 6 Gennaio 2013, ore 11.45
Un altro passo avanti verso il freddo. Un freddo anche severo ma che si sa, visto che l'Italia è tanto lunga, potrebbe non farcela ad abbracciare tutti quanti. Le ultimissime elaborazioni ci offrono un quadro via via più dettagliato e verosimile della situazione, con l'alta pressione atlantica che punta dapprima verso nord, per poi infilare il suo asse maggiore sulla regione scandinava.
La manovra metterà in modo immani masse di aria molto fredda dalle regioni polari attraverso il settore centro-orientale del continente europeo. Attenzione però: come tipicamente avviene in questi casi, la rotazione dei nuclei di vorticità darà luogo ad una probabile retrogressione, ovvero ad una deviazione dei nuclei freddi dall'est europeo all'Atlantico.
Questo anche in virtù di un ponte di collegamento tra il freddo continentale e quello marittimo, il quale contribuirà con un asse di saccatura in avvicinamento contemporaneo dalla Groenlanda attraverso la Francia a partire dal 13 gennaio. Tutto questo per dire che l'Italia potrebbe veder arrivare il freddo da ovest anzichè da est. Questo è il cambiamento più significativo delle ultime simulazioni.
Se quanto qui descritto andasse in porto (60-65% di probabilità) il freddo seguriebbe la seguente traiettoria cronologica: Artico, Russia, Polonia, Germania, Francia, Spagna, Italia (vedi nelle figure allegate i movimenti delle masse d'aria a 850hPa, circa 1500 metri di quota). Capite che in questo modo il freddo sull'Italia farebbe breccia dalle porte del Rodano o di Carcassonne, andando a interessare così principalmente il nord e il centro (in modo particolare i versanti tirrenici).
Su questi settori sarà lecito a suo tempo aspettarsi condizioni potenzialmente favorevoli a piogge ma anche a nevicate fino a quote molto basse. Il sud si troverebbe invece ai margini della colata fredda, laddove quest'ultima si andrà a miscelare con le correnti più miti mediterranee sud-occidentali, introducendo una fase di variabilità, ma con temperature in linea con i valori attuali.
Come vedete, ogniqualvolta una massa di aria fredda tenta di fare il suo ingresso sul Mediterraneo e sull'Italia trova molti ostacoli e la modellistica fatica a individuarne il percorso a tanti giorni di distanza. Per tale motivo continueremo a seguire su queste pagine l'avvincente rivincita dell'inverno, con la speranza di far cosa gradita a tutti i nostri lettori.


Autore : Luca Angelini

da Meteolive.it
 
Re: Meteo stagione 2012-2013

[h=1]Ultimissime sulla colata fredda dal Polo Nord della seconda metà del mese[/h][h=3]Ci attende una lunga fase di tempo non proprio tranquillo, durante la quale avremo a che fare con tutto il repertorio e le potenzialità dell'inverno, tra cui irruzioni di aria fredda e nevicate a quote basse.[/h]In primo piano - Oggi, ore 11.11
Tutto viene dalla quota e lassù ,alle alte quote, sono in atto grandi manovre. Facendo leva sulla risaputa stabilità della circolazione stratosferica, possiamo spingerci in avanti con i possibili scenari prognostici, sempre che le alte e le basse quote inizino a dialogare a dovere. Cosa dovrebbe accadere e cosa effettivamente accadrà dopo la metà del mese?
Occhi puntati in primis sull'alta pressione atlantica, croce e delizia sia dei previsori che di tutti coloro che seguono la meteo. La sua posizione, quantomeno ingombrante al di là delle colonne d'Ercole, potrebbe divenire improvvisamente pietra angolare per l'annunciata riscossa dell'inverno. Questo perchè i flussi di calore ad essa associati, sembra siano in grado di disperdere il gelo artico verso le medie latitudini in due lobi ben distinti, dei quali uno destinato all'Europa.
In figura possiamo constatare quanto detto, così come lo vede il modello dell'Università inglese di Reading.
Pur con notevoli tira e molla, lo scenario medio elaborato dalle simulazioni e interpretato in chiave probabilistica, vede proprio questa lama di calore risalire l'Atlantico e creare scompiglio entro il blocco gelido che staziona sulla calotta artica. Le colate gelide che si metteranno in moto verso le medie latitudini, tenderanno ad assottigliarsi lungo il loro cammino, pertanto l'arrivo del freddo sull'Italia sarà graduale e senza strappi particolari.
Questo è un bene, dato che così facendo, verranno a depositarsi e ad assestarsi strati di aria progressivamente più fredda, una specie di investimento per eventuali nevicate a seguire. Ma oltre al freddo (attenzione non il gelo, per quello eventualmente torneremo a parlare più avanti), arriverà anche la neve? Probabilmente si. Già i primi sentori si avvertiranno nel prossimo fine settmana al settentrione, ma anche il 16 gennaio e ancora oltre fin dopo il tra il 19 e il 20 del mese.
Vista la traiettoria più probabile delle masse d'aria si inizierà dapprima con il nord (probabilità di neve in collina o in pianura prima del 20 gennaio del 65%), poi potrebbe seguire anche il centro (stesso periodo probabilità neve in collina 50%) e per ultimo il sud (stesso periodo probabilità neve in collina 45%).
Insomma, ci aspetta una gustosa fetta di inverno. Vale davvero la pena di rimanere sintonizzati sulle nostre pagine per ricevere regolari aggiornamenti su questa avventura che tutti insieme stiamo per vivere.


Autore : Luca Angelini

da Meteolive.it
 
Re: Meteo stagione 2012-2013

[h=2]SVOLTA INVERNALE del week-end: attesa neve a bassa quota sul Nord
Pubblicato da:
[/h][h=4]Mauro Meloni
[/h]09-01-2013 ore 21:37


L'alta pressione sta per abbandonare la scena italiana e diverse perturbazioni giungeranno già nei prossimi giorni sospinte da correnti più occidentali. Il peggioramento più incisivo è però atteso fra domenica, quando giungerà un impulso perturbato accompagnato da masse d'aria più fredde in discesa dal Nord Europa. La genesi di una depressione sul Mar Ligure dovrebbe esaltare gli effetti del guasto meteo, risucchiando l'aria fredda verso il Mediterraneo.


Tra domenica e maltempo ci attendiamo pertanto maltempo più accentuato sulle regioni tirreniche e sui settori di Nord-Ovest. Sul Settentrione i fenomeni potranno risultare nevosi fino a bassa quota, specie tra Piemonte ed entroterra ligure: lo si evince dalle termiche all'altezza di 850 hPa previste per domenica (fonte mappa www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo), che mostrano l'accumulo d'aria fredda in particolare sul Piemonte ove ci attendiamo valori fino a -4/-5°C favorevoli per possibile neve fino a quote estremamente basse.
26016_1_1.png

Mauro Meloni - © RIPRODUZIONE RISERVATA
 
Re: Meteo stagione 2012-2013

Grande incertezza e variabilità nei modelli previsionali.


[h=2]Modelli nel CAOS, si passa dall'ATLANTICO al GELO
Pubblicato da:
[/h][h=4]Ivan Gaddari
[/h]11-01-2013 ore 09:42


Premessa. La mappa che vedete, opportunamente rielaborata, rappresenta l'ultima emissione - ore 00Z di venerdì 11 gennaio - del Modello Europeo ECMWF. Quando ci siamo accorti dello stravolgimento attuato in appena 12 ore, siamo rimasti basiti.


Idem osservando le proiezioni del concorrente, il Modello Americano GFS. Vi diciamo soltanto che, pur avendo 2 emissioni giornaliere in più (ogni 6 ore), in poco più di 24 ore si son visti scenari atlantici, artici, anticiclonici e siberiani. Sembra quasi che sia in atto una sorta di macchinazione contro chi, giornalmente, deve necessariamente stilare una previsione, o magari una linea evolutiva, che possa rispecchiare in qualche modo la realtà. Bene, consentiteci di dirvi che nell'ultima settimana stiamo riscontrando grosse difficoltà.
Ecco perché ci teniamo a sottolineare che la mappa allegata, benché entusiasmante per gli amanti dell'inverno, va presa con le molle. Per noi, vista la bassa predicibilità del periodo, assumono un peso maggiore i vari pattern climatici. Le dinamiche atmosferiche ci consentono di farsi un'idea su quel che potrebbe accadere, ipotizzando quella svolta invernale ampiamente dibattuta e che rischia di avere ripercussioni per tutta la seconda metà stagionale.
26035_1_1.png

Ivan Gaddari
 
Re: Meteo stagione 2012-2013

[h=1].....'na schifezza........

Inverno sino al week-end, poi nuova fase più mite[/h][h=3]Altre nevicate possibili lungo lo Stivale sino a venerdì, dal week-end solo al settentrione e inizialmente anche lungo le zone interne appenniniche. Le temperature si manterranno basse sino a venerdì, per poi risalire sensibilmente, soprattutto al centro-sud. Prossima settimana a tratti perturbata ma con neve solo in montagna e segnatamente nelle Alpi.[/h]La sfera di cristallo - 15 Gennaio 2013, ore 14.47
L'inverno vero si concede ormai ben poche scorribande sul nostro Paese: una l'abbiamo vissuta tra il 5 ed il 15 dicembre, l'altra la stiamo vivendo in questi giorni e la sperimenteremo sino a domenica 20 gennaio.

In seguito si aprirà una nuova fase molto dinamica, un po' freddina solo al nord ma con neve che, solo per qualche fortunata combinazione potrebbe tornare ad imbiancare le pianure e che dovrebbe limitarsi dunque a cadere lungo la fascia alpina, ed è già una notizia confortante, visto che siamo entrati nella stagione delle settimane bianche e che il Carnevale quest'anno è praticamente dietro l'angolo.

Eviterei qui di parlare di eventi stratosferici che improvvisamente compaiono nelle carte troposferiche con il chiaro intento di sconvolgere la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, limitiamoci ai fatti. Per ora le conseguenze del riscaldamento stratosferico in sede polare, più sotto non si sono viste e chissà mai se si vedranno. Nel frattempo la stagione riprenderà dal punto in cui si era interrotta domenica, cioè riproponendo in sostanza un invernetto modesto, che in fondo magari a molti sta bene anche così.

Entriamo ora nel dettaglio, perchè ancora dobbiamo vivere la fase saliente di questa fase fredda, non gelida, meglio precisarlo. Essa porterà da questa notte la neve in Valpadana, ma a quote basse anche sulle zone interne del centro, specie del versante tirrenico, oltre i 300m e molti temporali al sud, oltre a quelli che già ci sono stati in queste ore.

Giovedì altra aria fredda si farà strada sul settentrione, tenendo in vita la depressione ed anzi, approfondendola ancora e rinnovando probabilmente le precipitazioni nevose su molte regioni (nel dettaglio previsionale vedi quali) e distribuendo rovesci nevosi sino a quote molto basse anche sulle regioni centrali da giovedì pomeriggio a venerdì mattina, in collina al sud.

Nel frattempo al nord per venerdì tornerà il sereno, ma farà freddo e ci saranno gelate. Sabato virata delle correnti da ovest e nuove precipitazioni probabili un po' ovunque a partire da ovest. L'apporto di aria più umida e mite potrebbe recare precipitazioni nevose di addolcimento al nord e, per alcune ore, anche sulle zone interne appenniniche del centro.

Sarà solo l'inizio di una nuova fase del tempo, sempre dinamica, ma caratterizzata da temperature più simili alla parte finale dell'autunno che alla fase culminante della stagione. Vedremo se questa linea di tendenza si rinnoverà sino alla fine del mese oppure vi saranno "deviazioni" verso il freddo. Più difficilmente è invece atteso il ritorno dell'anticiclone, di cui ci siamo peraltro appena liberati.

SINTESI PREVISIONALE SINO a MARTEDI 22 GENNAIO 2012:
mercoledì 16 gennaio: ancora neve al mattino su Lombardia centro-orientale, Triveneto e soprattutto Emilia, schiarite sul nord-ovest ed anche un po' di vento da nord. Al centro instabile con rovesci e temporali, specie sul Tirreno, neve oltre i 300-400m, anche al sud temporalesco, specie sul basso Tirreno con molti rovesci e neve a 700-800m, pià freddo ovunque.

giovedì 17 gennaio: nella notte ingresso di aria ulteriormente fredda al nord in quota e nuove nevicate sul Triveneto con bora, poi anche su Lombardia, Emilia, basso Piemonte, in attenuazione dal mezzogiorno, quando tenderanno a localizzarsi sull'Emilia-Romagna. Il nucleo freddo scivolerà verso il centro regalando temporali nevosi entro il pomeriggio-sera su Toscana, Umbria, Lazio, rovesci su Marche ed Abruzzo con neve oltre i 200-300m e qualche fiocco possibile anche sulle città prossime alla pianura, nella notte pure su Roma. Maltempo anche al sud, specie sul basso Tirreno, dove insisteranno altri temporali, ventoso e freddo ovunque, ma soprattutto al nord.

venerdì 18 gennaio: freddo e sereno al nord con gelate, ancora tempo instabile al centro e sulla Romagna con rovesci nevosi, specie sul medio Adriatico, instabile anche al sud con rovesci temporaleschi e neve sino in collina o localmente anche a 300m. Ulteriormente freddo. Tendenza a miglioramento.

sabato 19 gennaio: al mattino freddo ovunque ma sereno, poi peggiora rapido da ovest e forse alcune nevicate deboli sino in pianura al settentrione, oltre i 500-700m su Appennino centrale, versante tirrenico, ma con quota neve in rapido rialzo, per il resto pioggia. Ancora asciutto sul medio e basso Adriatico sino a sera. Temperature in calo nei valori massimi al nord, in rialzo al centro-sud.

domenica 20 gennaio: allontanamento del fronte con le ultime piogge al sud e anche qualche temporale, tempo migliore altrove, ma un po' incerto, più mite.

lunedì 21 gennaio: nuova perturbazione al nord con neve sino a bassa quota sul Piemonte, oltre gli 800-1000m sul resto del settore alpino, piogge anche sulle centrali tirreniche, la Sardegna e dalla sera anche sulla Campania, asciutto altrove. Ulteriore rialzo termico, specie al centro-sud.

martedì 22 gennaio: migliora al nord e sul Tirreno, maltempo al sud e sul medio Adriatico causa possibile formazione di una depressione. Temperature in lieve o moderato calo, da confermare.




Autore : Alessio Grosso
 
Re: Meteo stagione 2012-2013

per la lombardia non si prospetta nulla di buono per fine settimana,tipo questi due giorni,sembrava non dovesse nevicare e da me altezza 850 mt ci son 40 cm di neve e sta ancora nevicando.........
 
Re: Meteo stagione 2012-2013

[h=2]L'Inverno procede tra Artico e Atlantico
Siamo nel clou della fase invernale più acuta di questa stagione. Nei prossimi giorni sono previste nuove nevicate. Nel corso del fine settimana giungerà una perturbazione nord-atlantica che favorirà un rialzo termico su buona parte del paese. Poi, molto probabilmente ritornerà in cattedra l'Artico. Nel frattempo, i modelli inquadrano gli effetti del MMW in troposfera...
[/h]
Nella prima carta, una Multi MTG, vediamo la saccatura atlantica sul Mediterraneo occidentale nel prossimo fine settimana. Nella seconda ECMWF emisferica, vediamo gli effetti del MMW in troposfera nel corso della terza decade.

[h=4]Pubblicato da: Aldo Meschiari
[/h]17-01-2013 ore 14:10


Acuta fase invernale- La fase invernale che ha colpito dapprima il Nord, e ora sta colpendo anche il Centro-Sud, non presenta elementi di eccezionalità. Si tratta, infatti, di una classica azione artica che ha favorito e favorirà nevicate a quote basse e in pianura. La regione più colpita dalle nevicate a quote base risulta essere l'Emilia, ma le neve in pianura è arrivata anche in Lombardia, in Veneto, in Friuli, e in misura minore in Piemonte. Ovviamente la neve è scesa copiosa sui rilievi, con particolare riferimento all'Appennino Settentrionale, dove si sfiora il metro di neve fresca oltre i 1000 metri.


Un paio di giorni in compagnia dell'Artico- Tra oggi e domani le correnti artiche si spingeranno sino alle regioni centro-meridionali. Nevicherà in collina al Centro, ma anche sui monti del Sud. Il Nord potrebbe risentire di forti gelate favorite dalle schiarite. Le temperature diminuiranno ovunque, e le regioni centro-meridionali saranno spesso alle prese col maltempo. Si tratta di un'ottima occasione per gli Appennini per fare una buona scorta di neve, dopo le sensibili riscaldate delle settimane passate.
Nel fine settimana giunge una perturbazione atlantica- Come possiamo osservare nella prima carta, una Multi MTG, nel corso del prossimo fine settimana una saccatura nord-atlantica si getterà sul Mediterraneo occidentale. Ciò scatenerà un richiamo mite, a curvatura progressivamente sempre più ciclonica, sull'Italia. Come sempre in questi casi, la neve da addolcimento imbiancherà il Nord-Ovest sino in pianura: addirittura all'inizio del peggioramento, nella giornata di sabato, la neve potrebbe cadere in pianura anche in Emilia e in Veneto. Il resto del paese, compreso il Nord-Est, da domenica sarà sotto la pioggia.
Ritorno dell'Artico nella terza decade- Stando alle più recenti elaborazioni modellistiche, la fase mite atlantica lascerà presto il posto a correnti più fredde dapprima nord-atlantiche, che riporteranno le temperature nelle medie, poi di nuovo artiche. Ciò farebbe pensare che si potranno ripresentare configurazioni favorevoli a nuove nevicate a quote basse.
Segnali dalla Stratosfera- Come abbiamo già dimostrato in un recentearticolo, il MMW (riscaldamento stratosferico maggiore) si sta propagando in troposfera. Solo da poco i modelli hanno iniziato a leggere le possibili ripercussioni dello split stratosferico anche a livello troposferico. In particolare i modelli europei, UKMO e ECMWF, mostrano una interessante coerenza nel proporre uno scenario potenzialmente molto freddo anche per l'Italia.
Ipotesi di retrogressione siberiana- Tale scenario (come si può vedere nella seconda carta, una ECMWF emisferica) contempla dapprima l'azione energica dell'onda subtropicale pacifica (wave1), che andrebbe a tagliare il VP in più nuclei. Successivamente si verrebbe a creare un tipico pattern da Scand+, cioè alta pressione scandinava. Tale HP artico potrebbe essere raggiunto da una pulsazione della onda atlantica (wave2), che seppur non così decisa, sarebbe in grado di far scivolare verso sud-ovest il Vortice Siberiano. L'avvicinamento del siberiano verso l'Eruopa provocherebbe un'ondata di gelo acuto. Non da trascurare che l'Italia si troverebbe immersa in una depressione mediterranea, che potrebbe fungere da attrattore riguardo il freddo continentale. Ovviamente questa linea predittiva tendenziale va presa non come una previsione, ma come un'ipotesi evolutiva, che rimane per ora una delle tante.
Inverno, tra alti e bassi- La prima metà dell'inverno è passata tra alti e bassi. Si è cominciato con l'Artico, si è passati alle onde miti azzorriane, e ora è ritornato l'Artico. La seconda metà dell'inverno parte con molte potenzialità, prima di tutte un VP visto sempre più debole e spesso dislocato o scisso (NAM molto negativa). Nei prossimi editoriali cercheremo di capire se tali potenzialità verranno sfruttate.
Aldo Meschiari - © RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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