Blattschuss - focus cinghiale ma non solo (1 utente sta leggendo)

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Mah.
non ci provo manco a stimare la distanza.
C'è a tiro e non a tiro, per come è azzerata l'arma.
Vicino? testa.
non vicino o non mi sento sicuro? spalla o poco avanti, e il 90% delle volte non tocco manco lo zoom che resta al minimo (2 o 3x a seconda dell'ottica).
Inoltre se a giorno a qualcosa può servire zoomare, a clip termica montata di notte non si può fare quindi sono v-inculato ad essa.

Ma al blatt tiro solo raramente e soprattutto con la 9.3.
Soprattutto quando l'animale è di quarto posteriore e tiro in diagonale con foro di entrata dietro l'ascella a uscire poco avanti l'altra.
Se a cartolina, alle buone e alle brutte ho imparato che o shock idrostatico o idrodinamico o anatomico/emorragico, sparando appena avanti la testa dell'omero il suino resta lì o nei paraggi con midollo lesionato da qualche scheggia o dall'ogiva stessa

Coi calibri .308 e .30-06, più radenti e dal rinculo mite, tento soprattutto la testa.

Discorso a parte merita la .300wm....che usandola in punti sparo selezionatissimi ed ampi, miro... esattamente la spalla. dato che energia ne ha da vendere e una SST da 180 non si fa impaurire da alcun osso suino.

Ora, mi sovvengono le pessime disavventure con le m€rdolitiche quindi debbo rinforzare il concetto: MAI.
Un giorno se costretto proverò quelle a frammentazione della RWS (non pb ma non monolitiche, mi sa in grana di stagno/rame compressa, non stampate o tornite..magari non si comportano da FMJ)
 
Franky non ha importanza la distanza, ha importanza la capacita di valutare e decidere. Non tutti i giorni sono uguali. Oggi posso permettermi di tirare a 200 metri e domani mi accordo inquadrando il bersaglio che quello che ho fatto ieri oggi non lo posso fare.
per me il problema è soprattutto di recupero e accessibilità, più che abbattere..
 
Torniamo a torrette o reticolo balistico?
Reticolo o torrette?

Io ho usato il reticolo quando avevo il burris 4/16x50....e funziona (almeno fino a certe distanze) ed è più veloce (soprattutto se attacchi all' arma la tabella con indicate le distanze a cui corrispondono i riferimenti del reticolo) però ritengo le torrette più precise e si adattano meglio ai programmi balistici.

Se devi fare un tiro che richiede la compensazione vuol dire che è un tiro lungo, o meglio diciamo dai 250 in su. Per tirare a quelle distanze serve calma e possibilità di ponderare bene quindi ti puoi permettere di...misurare la distanza, inserire i dati sul tuo programma che hai sul cellulare, dare i click (che, in poligono avrai verificato), cercare il tiro dopo aver trovato l' appoggio migliore (di solito da disteso con bipiede e sacco sotto il calcio), e la massima stabilità.

La fretta è sempre deleteria e lo è maggiormente in queste situazioni.
 
Ho utilizzato una sola volta il reticolo balistico, sparai un maschio adulto di capriolo a 278m nel Giugno 2021 con la mia ex cz in 270. Nessun problema.
Successivamente ho iniziato ad usare le torrette nella Blaser con ottica Blaser infinity B1 e mi sono trovato benissimo!
numerosi tiri fatti di cui un verraccio di un quintale preso nel collo a 385m con il velenosissimo 243w.
Sulla Blaser ho montato successivamente uno swarosvky x5 3-18x50 che personalmente la ritengo una delle ottiche migliori reperibili sul mercato, torrette grandi e click nettissimi..... è un piacere usare le torrette ed avendo gli ingranaggi totalmente in acciaio non ho alcun dubbio sulla sua efficacia. Uso le torrette anche sul meopta optika 5 nel mio 223.... un laser anche quello.

Con le torrette mi viene piu naturale anche perchè mirando sempre con la croce centrale mi viene piu comodo..... oltre i 200m le uso sempre.

avessi soldi da spendere acquisterei molto volentieri lo swarosvky ds...... ho avuto modo di fare qualche tiro con la carabina di un mio amico ed è mostruoso...... montarlo su 6,5x47 e farci tiri lunghissimi a cornacchie, volpi e gazze mi stuzzicherebbe non poco.
Ho menzionato il 6,5x47 perchè con la Blaser del mio ex collega feci un tiro a 460m ad una cornacchia.... gran calibro.
 
Reticolo o torrette?

Io ho usato il reticolo quando avevo il burris 4/16x50....e funziona (almeno fino a certe distanze) ed è più veloce (soprattutto se attacchi all' arma la tabella con indicate le distanze a cui corrispondono i riferimenti del reticolo) però ritengo le torrette più precise e si adattano meglio ai programmi balistici.

Se devi fare un tiro che richiede la compensazione vuol dire che è un tiro lungo, o meglio diciamo dai 250 in su. Per tirare a quelle distanze serve calma e possibilità di ponderare bene quindi ti puoi permettere di...misurare la distanza, inserire i dati sul tuo programma che hai sul cellulare, dare i click (che, in poligono avrai verificato), cercare il tiro dopo aver trovato l' appoggio migliore (di solito da disteso con bipiede e sacco sotto il calcio), e la massima stabilità.

La fretta è sempre deleteria e lo è maggiormente in queste situazioni.
Grazie😉
 
restando OT, ho provato il reticolo su una nightforce.
Ma per come l'ho visto io, è fatto più per inquadrare sagome (umane o poligono) che per caccia. Impressione mia.

Probabilmente ha ragione chi propugna delle torrette ben fatte, ma onestamente per me sarebbero sprecate.

ps: a fini venatori, che diametri di rosata considerate adeguati per arma-munizione? ovviamente varierà in base alla distanza desiderata.
Ad esempio con la 9.3 e le vulkan faccio, al poligono, poco più di un MOA.
Con la .300wm riesco a stringere di più.

Voi che tirate a...addirittura 300m e a testa/nuca, immagino vogliate rosate abbondantemente subMOA.
 
"Poco più di un MOA" vuol dire che fai rosate di poco più di 3 cm ? Non è da disprezzare.
L'anno scorso in una gara per cacciatori Con 3 colpi messi nel 10 uno attaccato all'altro, più o meno saranno stati 2 cm, se ricordo bene sono arrivato terzo. Distanza 100 m. carabina CZ 550 cal. 7 rm mag. RWS KS 162 gr. Tenuto conto che non tiro nelle stesse condizioni del poligono, facendo la peggiore delle ipotesi, con un buon margine di errore, a 200 m dovrei stare in una zona grande quanto un piattino da caffe.
 
Parlo di poligono e 100m e 150m (le due postazioni che ho al campo un po' arrangiato)...non di imbracciata/stoccata come mi tocca, come dicono alcuni, "tirare al grosso" (per grosso spesso è grosso davvero :giggle:).

Poggiato sui soliti doppi sacchetti, con una carabina a cui è stato fatto un bedding, ovviamente non da me, e con munizioni come le superformance 150gr .308, mi pare una prestazione decente, non eccelsa. Idem la disprezzatissima 9,3 in realtà ha come "handicap" la parabola molto pronunciata per le basse velocità, ma è una discreta Haenel canna 56 bolt. Coi colpi ben distanziati levando l'otturatore e facendo raffreddare il tutto.

Quando sono di fretta o a caccia, sappiamo tutti che la vita reale è tutt'altra cosa.
Ma il problema alle mie ridicole distanze venatorie non è il centrare l'animale...è averne il tempo, e avere la munizione giusta per sopperire ad eventuali carenze, ed essere "intelligente" nel tirare solo dove in caso di fuga di qualche decina di metri si possa recuperare.

Ma a 200m sono al mio limite e al limite dei 12x (solo sulla 300 ho una Amplus un po' più ingrandita). A caccia tiro poco avanti alla spalla, di misurare le rosate manco ci penso.
Chiedevo appunto a voi che fate long range come vi regolate.
 
quando la rosata sta in 1€ a 100m per me è piu che sufficente. Col 223 che ha un diametro piu piccolo 4 colpi mi stanno in 10 cent.
Col 300wsm ho una rosata con la ricarica che uso a caccia di 5 colpi, 3 che fanno un solo foro e gli altri due che si toccano.
Quando avevo il 243 stessa storia....
Quest'anno ho fatto un solo tiro sopra i 300m. 300m o 350m non è long range... sono bei tiri ma nulla di speciale.
 
Per me..e per alcune regioni e stati, il tiro "legit" non supera i 200m. Altrove i 300. Altrove, come da me...non ci sono limiti di distanza.

Onestamente 300 sono veramente tanti metri, e non perché il giusto proiettile (morbido, che lavori anche a basse velocità residue) non abbia potere lesivo, ma per via di numerosi fattori stocastici casuali che vanno al di là della bravura del cacciatore.

Per cui se per il senso comune o per il tiro sportivo 300m non sono long range, per me lo sono.
Che poi a 300m la .338 lapua magnum abbia energia pure per contrastare un veicolo o arrivi radente a distanze siderali....non credo lo riproverò più a caccia.
Troppo rischio di ferire e perdere.

Rosate che descrivi vanno oltre la "normalità" richiesta al cacciatore medio.
La mia sfida invece è più guerriglia entro i 100m, che sniping ;)
 
I tiri a lunga distanza sono fattibili, basta rispettare alcuni concetti, il primo è la preparazione del cacciatore, il secondo è l'arma, questa deve essere precisa e giusta, il terzo, è la grandezza del bersaglio. In passato ho fatto qualche gara, con armi con mire metalliche, il bersaglio era sempre proporzionato alla distanza, a diverse distanze il barilozzo nero era visto come un punto di penna biro da tenere al centro del mirino.

Quindi la grandezza del bersaglio era reale, non era ingrandito dell'ottica.
Ecco perchè penso che non è facile tirare all'aperto oltre i 300 metri a un punto preciso di un cinghiale. E' possibile ma non è facile, specialmente se in un eventuale errore ci potrebbe essere il diniego della fascetta. Da queste parti c'è qualche riserva dove applicano questa regola.
 
Ultima modifica:
Una rosata di 3 cm a 100 mt (il classico moa) è più che sufficiente per caccia e, per tiri nei 250/280 mt, ti garantisce precisione sufficiente anche per animali come il capriolo.

Pur sapendo questo, io preferisco di gran lunga cercare una precisione maggiore, mi da molta più tranquillità.....psicologica.

Le mia ruger in 223 con la carica attuale (gmk da 65 grs con n135) fa rosate sotto i 2 cm a 125 mt ma a dire il vero con le eldm faceva meglio, comunque è una precisione che mi consente di sparare anche alle volpi nei 250/300 mt mentre per caprioli e cinghiali il limite non è certo la precisione ma quello che mi impongo io.

La ruger in 270 con le partition faceva un trifoglio a 100 mt... ora con la carica con la sst siamo sul 1,5 cm a 100 mt.

Infine l' ultima arrivata, la saphire in 7 remington, dopo un pò di lavoro sono riuscito ad ottenere quello che cercavo..
Quest' arma l' ho presa espressamente per tirare un pò più lontano del solito ( e per divertirmi alle piastre ma...ancora non ci sono andato) quindi ricercavo la massima precisione possibile sparando palle pesanti e aerodinamiche per contrastare al massimo il vento.

La cosa è andata meglio di quanto sperassi, credevo di poter arrivare a 175/180 grs e invece la Saphire ha dato il meglio di se con le 195. Essendo l' arma destinata appunto ai tiri diciamo lunghi, ho dato la massima priorità più alla precisione piuttosto che alle prestazioni confidando nel fatto che il calibro anche caricato tranquillo non difetta certo in energia.
La rosata la vedete nel 3d dedicato siamo sotto ad 1/3 di moa (9mm x 9,5 mm a 100 mt) e è ottenuta con una carica molto tranquilla (per il calibro) che comunque ha ancora 3000j a 300 mt., con la quale si spara molto bene e, grazie al freno di bocca, consente di vedere l' esito del colpo quasi sempre, cosa che reputo molto importante a caccia.
 
ps: qualcuno da qualche parte parlava di 7.62 NATO vs .308w.
Bhe, a me risulta che le .308w siano più "calde" della controparte militare....mentre in 5.56 l'inverso, sono più spinte le munizioni militari.
Ovviamente, in Italia le munizioni militari sono militari, punto.
Riguarderebbe solo altre nazioni ove consentito, non riesco a ricordare dove avessi letto l'imprecisione ma ci tenevo a puntualizzare.

Riguardo i freni di bocca...lo utilizzo solo sulla .300wm e sulla .338lapua.
Sugli altri calibri li possiedo perché spesso inclusi ma mi assordavano e li ho rimossi, non ha alcun impatto sulla precisione perché l'impennamento si verifica solo dopo l'espulsione dell'ogiva, di doppiare il colpo non dovrei averne necessità, il rinculo è gestibilissimo.
L'esito della fuciliata sparando al crepuscolo tanto...non lo vedrei comunque già a 50m, fra nebbia autunnale e polvere ed insetti in estate. Oppure è tanto vicino da vederlo ugualmente.
Sui suddetti calibri invece...il c@zzottone è poderoso ed essendo canne lunghe quantomeno non basterà il colpo occasionale a rendere sordi, ma risparmia una bella botta alla spalla specialmente sparando da stesi dove la botta picchia direttamente sulla clavicola.
Un muzzlebrake su canna 53 significa voler molto, molto male all'orecchio sinistro...per poi aver poco riscontro pratico specialmente in una bolt.
 
ps: qualcuno da qualche parte parlava di 7.62 NATO vs .308w.
Bhe, a me risulta che le .308w siano più "calde" della controparte militare
Quelle militari sono blindate, hanno abbastanza potenza di oltrepassare un giubotto antiproiettile, e un vetro antiproiettile. Parlo di giubotti e vetri di una una ventina di anni fa.
Non è il rinculo o l'impennamento dell'arma ad essere negativo sulla precisione dell'arma, di negativo c'è il soffrire il colpo alla spalla da parte del tiratore, è questo che comporta errori di scatto e di mira, il tiro diventa impreciso per colpa del tiratore. In ogni caso anche per chi non dovesse soffrire il rinculo è sempre meglio averlo più gestibile.

Con i tiri in rapida successione in armi semiautomatiche idem, un'arma ben bilanciata permette cadenze di tiro molto più veloci, ma anche questa dipende da chi ha l'arma in mano. Tanto più è lontano il bersaglio tanto più lunga sarà la cadenza di tiro. Detto questo se un cacciatore vuole fare solo rumore sparerà con la stessa cadenza in qualsiasi condizione.
 
Se un cacciatore non vuole "fare solo rumore" e cerca di sbrigare la faccenda con un solo colpo e un solo colpo di .30 o altro calibro "normale", difficilmente impressiona o instilla la paura del rinculo.
Non sono calibri magnum spinti da far tremare la terra come lo sono altri che pure sono di comune utilizzo, come la 300wm.
Basta appoggiarsi bene e quando, come spesso mi accade, l'unico appoggio è la mia spalla perchè il tiro va fatto rapidamente entro i 50m, il tiro d'imbracciata risente molto meno del rinculo come fastidio soggettivo.
Nei tiri molto lunghi forse potrebbe avere un qualche impatto? non lo saprò mai.
Nelle armi semiautomatiche il problema rilevamento è più...rilevante, ma non è la mia caccia.

Riguardo le munizioni militari il riferimento era solo a un post trovato casualmente nel forum che confondeva le controindicazioni dei 7.62 col 5.56: nelle nazioni dove si allenano con bulk orders di munizioni militari, mai mettere una cartuccia di 5.56 in una .223...così come all'inverso, evitare di usare munizioni civili .308w in un'arma militare 7.62x51 NATO, cambiando gli headspace e un' po' di altri dettagli.
Ma non ci dovrebbe riguardare perchè da noi mi risulta che le munizioni militari hanno i propri punzoni e non debbono uscire dalle sedi a cui sono destinate...idem 7.62x51 e 5.56x45 sono calibri camerati solo in armi militari non presenti sul mercato civile.
 
Se un cacciatore non vuole "fare solo rumore" e cerca di sbrigare la faccenda con un solo colpo e un solo colpo di .30 o altro calibro "normale", difficilmente impressiona o instilla la paura del rinculo.
In alcune cacce, come quella in battuta, dove l'arma efficiente è la semiautomatica, un solo colpo potrebbe non bastare. Quindi un'arma ben bilanciata, imbracciata bene, ritorna meglio in punteria. Ovvio che conta l'arma e conta anche chi spara. Quindi per non fare solo rumore ci vuole l'arma e il calibro adatto al cacciatore. Ho parlato anche della cadenza del tiro, in base alla distanza del tiro. Ho visto fare buchi nell'aria con cadenze troppo veloci in base alla distanza del tiro.
Conosco cacciatori che utilizzano il 223 e il 308 con palle leggere perchè con gli altri calibri soffrono il colpo dato sulla spalla. Idem per quelli che utilizzano il cal. 20 o il ventotto, alcuni utilizzano i piccoli calibri per necessità
 
Hai sicuramente le tue ragioni...semplicemente non caccio in braccata pertanto non adopero semiauto, menziono solo le bolt. e per le bolt dovendo ripetere il colpo, freno o no per quanto ben appoggiato debbo comunque riallinearmi al bersaglio. Un giorno proverò una straight-pull mi auguro, sono curioso

Per il 12...non saprei proprio.
lo uso solo a penna, e usualmente sovrapposti (breda vega, benelli 828U, Redolfi EOS custom) e lì il rinculo si fa sentire, ma al volo è tutto diverso
 
esperienza recentissima.
Un grosso verro, intorno al quintale e mezzo, colpito in blatt in un colpo "traversone" appena dietro la spalla quando di quarto posteriore, quindi la palla sarebbe dovuta uscire davanti la spalla opposta.
vulkan 9.3x62, fra i 60 e gli 80m.
Vedo il colpo arrivare a segno, il verro parte uguale come nulla fosse.
Lo trovo, fortunatamente al pulito nel fresato sotto gli ulivi, stecchito, a circa 50m suppergiù dall'anschuss.
Solo il foro di entrata slabbrato e visibile. Non sanguinamento esterno.
autopsia: Non vi era più organo toracico identificabile, solo gelatina porpora.
Palla non pervenuta e non fuoriuscita.
Nell'eviscerare, mi taglio ripetutamente le mani da numerose schegge o dovrei dire brandelli di camiciatura. la palla è esplosa contro la testa dell'omero controlaterale, lasciandolo frammentato, ma trovo solo poltiglia di piombo e qualche scheggia.

Verro #2 stessa serata:
mi sbuca a meno di 15m, è un animalozzo suppergiù sul quintale. giovane e cicciotto.
Si ferma a guardarmi, a cartolina. sparo in piena spalla **** del precedente che non è rimasto al colpo, questo crolla sulle zampe anteriori, parte claudicante e tiro una seconda botta avanti spalla a circa 30m dall'anschuss mentre trotta. Il cinghiale fa la capriola e stramazza.
Autopsia: gel gusto ciliegia uguale, due fori di uscita, su cute e sugna due buchi fustellati identici praticamente fra entrate e uscita nonostante la prima abbia disintegrato un omero al terzo prossimale.

Non lo so Rick, io non ci sto capendo più nulla delle Vulkan.
una palla che prende un osso, sparata più veloce da più vicino, non dovrebbe...sfracellarsi?
Sempre più stranito.
 
Ultima modifica:
Stamattina, apertura secondo periodo estivo caccia al capriolo...
Maschio giovane... Circa 230 mt e..... Blatt!!.
Poi vi racconto...
Eccoci.......

Sono arrivato all' appostamento alle 5.30 e avevo 3 cinghiali fuori ma la luce era quasi nulla e li vedevo solo col termico.

Mi son comunque ben preparato qualora si fossero attardati anche se la distanza non era breve un tiro ci sarebbe stato ma come previsto ben prima di poterli scorgere con l' ottica sono rientrati.

Col termico però avevo visto che avevo un capriolo fuori a circa 180 mt.

La luce è andata pian piano aumentando e, grazie ai 18 x del meopta ho potuto constatare che si trattava di un maschio giovane, tra l' altro anche un pò scarsino, quindi decido per il tiro...

Ho la saphire in 7 rem con le EOL 195 grs. Tiro da sdraiato appoggiato a bipiede e zaino sotto il calcio.....aspetto che si metta a cartolina......via la sicura ma.....inizia a camminare! Fa alcuni passi e si riferma.
Devo spostare l'arma e con la sinistra la alzo e la riposiziono e poi porto la mano sinistra sotto il calcio ma....nel far questo con il pollice sfioro il grilletto e,,,,,parte il colpo!!
Porca putt.....

Il capriolo sparisce dentro un nuvola di polvere e parte di corsa facendo circa 50 mt e rifermandosi.

La partenza accidentale del colpo mi ha sorpreso e esito anche a ricaricare (l' errore è stato non rimettere la sicura!!).

Ma il capriolo è immobile ricarico......respiro......si mette a perfetta cartolina e decido per il tiro nel blatt.....la distanza è ottima (230 mt circa).......sono stabilissimo e.....buum!!

Non riesco a vedere l' esito del colpo e vedo il capriolo correre per circa 40 / 50 mt, penso, con sorpresa di averlo padellato, ma si accascia e scalcia.

Il colpo è andato preciso dove avevo mirato e cioè circa 2 cm dietro la spalla ed è uscito sfiorando la palla opposta ma non toccandola.......nonostante questo l' animale ha percorso quasi 50 mt che, in questo caso dato che era in pieno campo (e la cosa era stata valutata) non hanno creato nessun problema ma se fosse stato ai bordi di un bosco avrebbe probabilmente richiesto l' intervento del cane e......quasi sicuramente la carne al momento del ritrovamento non sarebbe più stata edibili date le temperature.

Oltre a questo.....se fosse stato un cinghiale la cosa si sarebbe ulteriormente complicata.

Forse un calibro più piccolo avrebbe fatto meglio, credo che la pesante eol sia passata come sarebbe passata da un foglio di carta e abbia ceduto pochissima energia, mentre una palla più adatta ad animali di piccola mole sicuramente avrebbe lavorato e forse avrebbe accorciato la distanza di fuga (forse).

Continuerò a sparare ai caprioli al blatt (magari solo col 223) che rimane un tiro sicuramente mortale, ma che ha una capacità di fermare l' animale assolutamente non costante.....a volte crollano altre no.......insomma, nonostante tanti discorsi, sul cinghiale lo eviterei senza esitazioni.
 
Ultima modifica:
Ho la saphire in 7 rem con le EOL 195 grs
Domanda : Perchè non hai usato una 165 grs ? una palla del genere ( 195 grs) , pesante e strutturata, nel cal 7 , non ha avuto modo di espandersi a sufficienza così non ha potuto cedere abbastanza energia in una massa , quella del capriolo, troppo piccola per provocare cavità temporanea e permanente utili allo scopo......
 
Sono anni che utilizzo il 7 rm mag. sul capriolo dove il tiro potrebbe superare i 120/130 m.
L'anno scorso ho abbattuto 6 caprioli tutti tirati nel blatt, se non crollano sulle zampe si allontanano di pochissimi metri. E caduto sul punto dello sparo anche un capriolo preso dietro la spalla molto basso, leggermente sopra il gomito. La RWS KS da 162 gr non gli ha mai fatti allontanare dal punto dello sparo.

Anche la GECO TM da 165 gr e precisa come la RWS, anche se ha 3 gr in più, a 100 m colpisce dove colpisce la RWS. Di GECO ho tirato solo un colpo, dopo mi sono arrivate le RWS, il colpo l'ho tirato al collo del capriolo a una sessantina di metri, da quello che ho visto l'impressione e stata quella che rovinano più delle RWS.
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione rapida, adatta a caricamenti leggeri e medi.
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    ### 5. **Reload Swiss RS 50**
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    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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