Blattschuss - focus cinghiale ma non solo (1 utente sta leggendo)

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Cari amici cacciatori,

MYGRA è diventato un punto di riferimento in ambito venatorio, grazie alla vostra passione e partecipazione. Ogni giorno, condividiamo esperienze, consigli e storie che rendono unica la nostra comunità. Oggi vi chiediamo un piccolo gesto che può fare una grande differenza: **offrire un caffè** al nostro forum. Con una donazione equivalente al costo di qualche cartuccia, potete rimuovere questo annuncio informativo e ottenere gratuitamente un account premium. Cosi facendo aiuterete lo staff a mantenere attivo e migliore questo sito per un anno intero.
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€175.00
17%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00
Ripeto che questa è proprio una bella discussione… grazie a tutti i partecipanti 🙏
modestamente, torna il sottoscritto e riparte il motore ;)
Dopo scartucce e meteo, ho sviluppato il settimo senso ai papiri...
il sesto qual'è? quello che mi fa camminare con le spalle al muro in determinati frangenti :D
 
Ringrazio Franky per il "guru," che non solo non merito, ma neanche me lo arrogo come fanno tanti che Franky conosce e che sia io che lui abbamo spesso, ma civilmente, mandato a fa' 'l guru su un certo altro forum.

Leggo qui di tiri a 100, 159, 200 230 metri 250 metri e 27 centimetri... Ma mi viene in mente una domanda: ce l'avete tutti un buon telemero che calcoli anche l''angolo di sito se sparate dal basso in alto o dall'alto in basso? Perche' se non ce l'avete e non lo usate, lo "storrettamento" di cui qui tani parlano, e' fatto in maniera cinofallica. La stima della distanza (e neanche tiro in ballo l'angolo di sito) e' molto imprecisa, a farla a lume di naso. I pensavo di essere abbastanza bravo a stimare le distanze--finche' non ho giocato con un buon telemetro che se avesse potuto parlare, mi avrebbe detto: "Lo vedi che hai bisogno di me?"
Io oggi come oggi, visto che non sparo a piu' di 100 metri a causa di dove e come caccio non ho bisogno di fare calcoli, storrettare, ecc. Ma se uno deve fare tiri lunghi e non usa il telemetro, devo raccomandare di usare un metod che usavo col mio primo fucile da caccia "grossa," nel Montana, dove spesso il tiro a 300 metri e' una necessita', e dove si caccia alla cerca, e quindi non si puo' a priori accertarsi se quel cespuglio e' a 200 metri, quella roccia a 100, quell'albero a 250 metri, ecc., come puo' fare uno che caccia sempre nella stessa postazione. Avevo una Remington .30-06, e l'ottica era assolutamente senza fronzoli: Weaver 4x (fisso) con duplex crosshairs. Usavo cartucce spinte con palle da 165 grani SPBT e avevo fatto esperimenti di tiro a varie distanze (misurate). Se a 100 yarde regolavo l'ottica in modo che sparasse tre pollici piu' in alto del punto mirato, avrebbe colpito il punto mirato a 260 yarde, e 5 pollici sotto a 300 yarde. Quindi con un animale della taglia di un cervo mulo o codabianca (o, per voi, di un bel verro) avrei potuto sparare (a quell'epoca sparavo al blatt perche' in zone aperte senza macchia fitta, dove avrei potuto tener d'occhio un cervo che correva dopo l'impatto) mettendo il reticlo nel centro del torace, dietro la spalla. Fino a 200 yarde avrei colpito un po' in alto, ma sempre nel torace, a 260 yarde avrei colpito il centro del torace, a 300 la parte bassa del torace--all'altezza del cuore. Nine storrettamenti basati su una stima della distanza che potrebbe essere falsa, niente calcoli, niente seghe mentali. Point-blank range, si chiama, e la maggior parte dei cacciatori del mondo intero lo praticano. Certouno deve adeguare il tutto al calibro, ala radenza, e ad altre caratteristiche della carica e del proiettile. Quindi non c'e' una "ricetta" valida per tutte le cacce e tutti calibri, e neanche per tutti i selvatici, perche' con bersagli esigui come caprioli e volpi questo sistema non funziona molto bene, perovvie ragioni, ne' funziona se non si tira al blatt ma si vuole piazzare la palla con precisione chirurgica nel cervello di un animale. Provare per credere. Si tratta del vero e proprio "tirare nel pelo," che batte di gran lunga tirare sopra il pelo o sotto al pelo!
 
personalmente a cinghiali ho utilizzato diversi calibri e quando ho sparato bene sia a corto che a lungo personalmente problemi non ne ho riscontrati. Ricordo nel maggio 2020 2 cinghiali abbattuti con il 6,5x55 di mio babbo..... distanze veramente corte dove non si oltrepassavano i 90m e con una normale sp della norma è andato tutto liscio. Utilizzare il 9,3 per caccia all'aspetto al cinghiale non ha senso.... se invece lo si utilizza per gusto personale ognuno ovviamente è libero di farlo e non ho assolutamente nulla in contrario.
problemi? non si parla di problemi.
Si parla di ottimale.
Ogni calibro nasce con un range di distanza e peso ottimali. (leggete i libri di Nathan Foster! li ho acquistati ed è illuminante. il sito è il solito ballisticstudies che uso un po' da riferimento)
Poi si può fare tutto. Più o meno bene, a seconda del grano salis adoperato nel farlo.

Certo che se volendo tirare un determinato grosso verro dai 200m in su, porti deliberatamente giù una .223, hai sicuramente deciso di complicarti la vita.
Come se io volendo sparare "nella mischia" uscissi la sako 85 canna 66 (+5 di freno) .338 lapua.
Riempiremmo il cofano entrambi? può darsi. ma perché farlo?
 
Ringrazio Franky per il "guru," che non solo non merito, ma neanche me lo arrogo come fanno tanti che Franky conosce e che sia io che lui abbamo spesso, ma civilmente, mandato a fa' 'l guru su un certo altro forum.

Leggo qui di tiri a 100, 159, 200 230 metri 250 metri e 27 centimetri... Ma mi viene in mente una domanda: ce l'avete tutti un buon telemero che calcoli anche l''angolo di sito se sparate dal basso in alto o dall'alto in basso? Perche' se non ce l'avete e non lo usate, lo "storrettamento" di cui qui tani parlano, e' fatto in maniera cinofallica. La stima della distanza (e neanche tiro in ballo l'angolo di sito) e' molto imprecisa, a farla a lume di naso. I pensavo di essere abbastanza bravo a stimare le distanze--finche' non ho giocato con un buon telemetro che se avesse potuto parlare, mi avrebbe detto: "Lo vedi che hai bisogno di me?"
Io oggi come oggi, visto che non sparo a piu' di 100 metri a causa di dove e come caccio non ho bisogno di fare calcoli, storrettare, ecc. Ma se uno deve fare tiri lunghi e non usa il telemetro, devo raccomandare di usare un metod che usavo col mio primo fucile da caccia "grossa," nel Montana, dove spesso il tiro a 300 metri e' una necessita', e dove si caccia alla cerca, e quindi non si puo' a priori accertarsi se quel cespuglio e' a 200 metri, quella roccia a 100, quell'albero a 250 metri, ecc., come puo' fare uno che caccia sempre nella stessa postazione. Avevo una Remington .30-06, e l'ottica era assolutamente senza fronzoli: Weaver 4x (fisso) con duplex crosshairs. Usavo cartucce spinte con palle da 165 grani SPBT e avevo fatto esperimenti di tiro a varie distanze (misurate). Se a 100 yarde regolavo l'ottica in modo che sparasse tre pollici piu' in alto del punto mirato, avrebbe colpito il punto mirato a 260 yarde, e 5 pollici sotto a 300 yarde. Quindi con un animale della taglia di un cervo mulo o codabianca (o, per voi, di un bel verro) avrei potuto sparare (a quell'epoca sparavo al blatt perche' in zone aperte senza macchia fitta, dove avrei potuto tener d'occhio un cervo che correva dopo l'impatto) mettendo il reticlo nel centro del torace, dietro la spalla. Fino a 200 yarde avrei colpito un po' in alto, ma sempre nel torace, a 260 yarde avrei colpito il centro del torace, a 300 la parte bassa del torace--all'altezza del cuore. Nine storrettamenti basati su una stima della distanza che potrebbe essere falsa, niente calcoli, niente seghe mentali. Point-blank range, si chiama, e la maggior parte dei cacciatori del mondo intero lo praticano. Certouno deve adeguare il tutto al calibro, ala radenza, e ad altre caratteristiche della carica e del proiettile. Quindi non c'e' una "ricetta" valida per tutte le cacce e tutti calibri, e neanche per tutti i selvatici, perche' con bersagli esigui come caprioli e volpi questo sistema non funziona molto bene, perovvie ragioni, ne' funziona se non si tira al blatt ma si vuole piazzare la palla con precisione chirurgica nel cervello di un animale. Provare per credere. Si tratta del vero e proprio "tirare nel pelo," che batte di gran lunga tirare sopra il pelo o sotto al pelo!
La soluzione l'hanno ideata proprio i tuoi paesani: la taratura mpbr...
Azzera alto 4/5cm a 100m e con la maggior parte dei calibri e munizioni e canne sarai capace di sparare da 20m a 200 semplicemente mirando al torace e sicuramente l'animale si fermerà rapidamente.
Certo devi sparare dritto e sparare calibro e munizione conveniente per quella bestia; se cerchi i virtuosismi (calibro minore..o più "ferro da stiro", più lontano, piercing orecchi, etc - e sono il primo ormai a cercare di tirare alla testa per ragioni logistiche) allora sì, inizia ad essere importante torrette e telemetro e angolo di sito e cronografo e temperatura etc

Ma io sono un cacciatore terra terra.
Il tiro è massimo 35m col 12 e massimo 200m a rigato - salvi gli errori di stima o attacchi di ingordigia o di pose che ogni tanto mi assalgono.
 
Ti ripeto: tira una SST o altra palla "balistica" morbida a bruciapelo o quasi - a mia discolpa, era una delle rare volte che veramente avevo 300m di visuale sulle stoppie fresche - ma il suide ha deciso che doveva venire a farsi fare una coccola in presenza.
Il risultato ve l'ho già menzionato.

palla morbida + alta velocità + tiro brevissimo = scoppio della pignata.
Ho dato colpi di grazia a caprioli e cinghiali con sst.... bal tip.... Eol... Eldx..rws id... .in 270...308....7rem.. 223... 30/06.

Mai avuto esplosioni....gelatina.... danni... ma mai esplosioni. Le palle sono sempre penetrate.
 
Ho dato colpi di grazia a caprioli e cinghiali con sst.... bal tip.... Eol... Eldx..rws id... .in 270...308....7rem.. 223... 30/06.

Mai avuto esplosioni....gelatina.... danni... ma mai esplosioni. Le palle sono sempre penetrate.
penetrare? certo che penetra. mai detto che scoppia sotto pelle.
ma che si smaterializza sì. certo che arriva ai vitali e ammazza, ha comunque un anello interlock di ritenzione....ma poi salta pure quello e succede il finimondo.
Che l'animale ci resti secco non ci sono dubbi
 
penetrare? certo che penetresaa. mai detto che scoppia sotto pelle.
ma che si smaterializza sì. certo che arriva ai vitali e ammazza, ha comunque un anello interlock di ritenzione....ma poi salta pure quello e succede il finimondo.
Che l'animale ci resti secco non ci sono dubbi
Esatto.... ovviamente a 2 mt siamo al limite.... ma l animale viene spento.
 
Tutto aiuta, telemetro e ottica ci danno un grosso aiuto, quello che aiuta più di tutto è la consapevolezza delle proprie capacità.
Dico solo questo, l'occhio è un organo di controllo, per questo credo che aumentando gli ingrandimenti non aumenteranno le nostre capacità. La balestra è stata vietata, eppure molto più potente dell'arco, perchè è stata vietata.
 
Tutto aiuta, telemetro e ottica ci danno un grosso aiuto, quello che aiuta più di tutto è la consapevolezza delle proprie capacità.
Dico solo questo, l'occhio è un organo di controllo, per questo credo che aumentando gli ingrandimenti non aumenteranno le nostre capacità. La balestra è stata vietata, eppure molto più potente dell'arco, perchè è stata vietata.
Forse perchè molto più facile da usarsi dell'arco, senza farsi un mazzo così prima di imparare ad usarla e più a portata di occhio dai braccobaldi...
 
ietare la balestra è retaggio medievale, ma se la legge dice cosi, cosi sia.
Il retaggio medievale non c'entra, la hanno vietata proprio perchè di facile utilizzo, con un'ottica montata, invoglia persone poco esperte a sopravvalutare l'attrezzo e a sopravvalutarsi.

Perché, è così più difficile sparare con una carabina?
E' la stessa cosa, se non si è consapevoli delle proprie capacità l'attrezzo non fa miracoli, non diventa più facile tirare a 300/400 m solo perchè l'ottica ci fa vedere l'animale più grande. A certe determinate distanze con una carabina da caccia si tira al selvatico e non a un punto preciso del selvatico. Lo scopo dell'ottica non è tirare al selvatico, per tirare al selvatico potrebbero bastare le mire metalliche, ovvio a distanze inferiori.
 
Tutto aiuta, telemetro e ottica ci danno un grosso aiuto, quello che aiuta più di tutto è la consapevolezza delle proprie capacità.
Dico solo questo, l'occhio è un organo di controllo, per questo credo che aumentando gli ingrandimenti non aumenteranno le nostre capacità. La balestra è stata vietata, eppure molto più potente dell'arco, perchè è stata vietata.
Da noi e' permessa, e la si puo' usare nella stagione anticipata riservata prima ad archi e balestre, poi all'avancarica, e poi quelle due stagioni seguite dalla stagione per le armi moderne. Cio' pero' non vieta che archi, balestre ed avancarica possano essere usati anche nella stagione per armi moderne.
 
Il retaggio medievale non c'entra, la hanno vietata proprio perchè di facile utilizzo, con un'ottica montata, invoglia persone poco esperte a sopravvalutare l'attrezzo e a sopravvalutarsi.


E' la stessa cosa, se non si è consapevoli delle proprie capacità l'attrezzo non fa miracoli, non diventa più facile tirare a 300/400 m solo perchè l'ottica ci fa vedere l'animale più grande. A certe determinate distanze con una carabina da caccia si tira al selvatico e non a un punto preciso del selvatico. Lo scopo dell'ottica non è tirare al selvatico, per tirare al selvatico potrebbero bastare le mire metalliche, ovvio a distanze inferiori.
Non e' l'ingrandimento stesso che rende il tirare con un'ottica piu' facile, ma la capacita' che ci offre di avere bersaglio e reticolo su un solo piano, ed ambedue a fuoco. Gli occhi vecchi come il mio fanno una gran fatica a vedere tacca di mira, mirino e bersaglio tutti insieme in maniera soddisfacente. Percio' per la presbiopia avanzata, se si deve mirare con le mire metalliche e' bene usare un "ghost ring," il cerchio "fantasma" di una diottra vicina all'occhio (come quelle degli AR 15) ed un mirino sulla volata. L'occhio si allinea con la diottra automaticamente, cosi' si vede il mirino, sul quale bisogna mettere a fuoco l'occhio. Il bersaglio e' sullo sfondo, e naturalmente piu' o meno fuori fuoco. Le mire percio' devono essere azzerate con il metodo 6 o'clock, il mirino deve essere un po'sotto il bersaglio. Immaginate il nero del bersaglio come un orologio. Il mirino deve toccare il 6, cioe' sfiorare il margine inferiore de nero. Cosi' facendo il mirino non coprira' il bersaglio. Gia' a cento metri, se il mirino fosse piazzato sul petto di un cervo, lo oscurerebbe tutto, e non si saprebbe essere certi dove e' il punto esatto dove sparare. Naturalmente, con l'ottica anche gli ingrandimenti aiutano molto, ma a brevi distanze (100-150 metri) anche una mira a punto rosso o un'ottica che non ingrandiscono ma sono solo 1x aiutano moltissimo chi ha gli occhi stanchi.
 
e arco e balestra, o palla lenta e pesante di muzzleloader, come si comportano come balistica terminale?
Arco e balestra, anche con le frecce o i dardi piu' pesanti non provocano shock, e l'abbattimento, a meno che non si sia colpito il sistema nervoso centrale, difficile con anbedue queste armi, ma un po' meno difficile con la balestra, dotata di maggior penetrazione su ossa piu' dure, e quindi meglio utilizzabile per colpire la zona della punta della spalla cercando di ledere la spina dorsale, e quasi sempre per dissanguamento. Le punte delle frecce moderne hanno delle lunghe lame trattenute in varimodi er non creare eccessiva resistenza dell'aria, e durante la penetrazione, se piazzate nella zona cuore/polmoni (bersaglio canonico per queste armi) si aprono come coltelli a serramanico e tagliano vene, arterie, organi interni. Ma l'animale quasi sempre corre e quando il sangue, che s'e' versato tutto nella cavita' toracica e fuori comincia a non arrivare piu' al cervello, rallenta, barcolla e cade. Queste armi son fatte per chi sa tracciare piu' che bene l'animale colpito.

Il muzzleoader produce una certa quantita' di shock. Non sara' veloce come una pallottola di arma moderna, ma la palla ha un'enorme superficie frontale, e molto peso (le mie palle--non parlo delle mie gonadi, sebbene ci siano stati episodi e persone nella mia vita, anche recentemente, che me le hanno fatte cosi..., cosi' tanto da pesare 350 grani, proprio come quelle che sparo), nella fattispecie, cal. 50 e 350-370 grani, spinte da 90 grani di polvere nera FFF (molto fina) hanno un'energia cinetica di circa 1800 footpounds alla volata. Naturalmente, dato il peso e lo scarso coefficiente balistico della palla, a occhio e croce direi che la loro energia cnetica a 80 metri (oltre i quali non tiro perche' il mio Hawken ha mire metalliche) e' almeno 1300 footpounds, se non 1400. Con questo fucile io ho ucciso quattro o cinque cervi, ed eccettuato uno, grossissimo per un Sitka blacktail, sebbene scarsuccio d trofeo, forse vecchio, son venuti giu' o immediatamente o hanno fatto pochissimi metri, prima di crollare. Quello grosso ha fatto parecchi metri, barcollando, cadendo, rialzandosi e poi alla fine sdraiandosi fra i cespugli. Nel frattempo avevo ricaricato e da un paio di metri di distanza gli ho sparato nel collo mettendo fine alla sua sofferenza. Una cerva e' caduta paralizzata perche' colpita alla spina dorsale davanti ala spalla, ma ancora viva, e l'ho dovuta finire con un secondo colpo. Interessante il fatto che qualche anno fa qui in Alabama ho colpito una cerva col .338 nello stesso punto, e anch'essa e' crollata allo sparo, paralizzata, e l'ho dovuta finire con un secondo colpo in testa.
Io preferisco usare le palle cilindro-coniche perche' piu' pesanti di quelle tonde e non richiedono pezzuole e sono piu' facili da ricaricare per un secondo colpo. Per quanto riguardail potere lesivo, ricordiamoci che i cacciatori di bisonti usavano spesso fucili a cartucce metalliche di calibro .50 e con 90 grani di polvere nera, il calibro .50/90. Avancarica o retrocarica, il potere lesivo rimane la stesso. Ed i cacciatori di bisonti non tiravano al blatt, ma alla punta della spalla, per far crollare l'animale sulla sua ombra. Infatti il rumore degli spari non li infastidiva affatto, ma se un solo bisonte colpito avesse cominciato a correre disperatamente, l'intera mandria sarebbe scappata via precipitosamente. A volte invece, finche' ogni animale colpito veniva giu' istantaneamente, il cacciatore di bisonti ne riusciva ad abbattere un gran numero prima che la mandria si spostasse.

I muzzleloaders cal. 45 sono considerati il minimo per la caccia al cervo. Oggi il .50 regna sovrano, anche perche' ci sono muzzleloaders moderni che possono usare fino a 150 grani di polvere nera, e mandare le palle incamiciate sottocalibrate con sabot a velocita'' da fucile moderno. E qui mi devo incazzare al pensiero che questi fucili, con tanto di ottica, ed altre modernizzazioni si possano usare durante la pre-stagione per "armi primitive," Lo stesso per archi e balestre. Primitive , 'sto cassero! Sono cosi' raffinate, potenziate, modernizzate da non essere piu' "primitive" e chi le usa non dovrebbe essere capace di uusufruire di una stagione speciale. Benedetta sia l'Alaska dove le ottiche non sono permesse sulle armi ad avancarica nella stagione speciale! Le puoi usare durante la stagione per armi moderne, pero'.
 
Non e' l'ingrandimento stesso che rende il tirare con un'ottica piu' facile, ma la capacita' che ci offre di avere bersaglio e reticolo su un solo piano, ed ambedue a fuoco.
Sono d'accordo, sull'ottica e sul piano focale, però non è questo che porta alcuni ad esagerare e andare oltre le loro possibilità. Quello che gli porta ad esagerare sono gli ingrandimenti
Gli occhi vecchi come il mio fanno una gran fatica a vedere tacca di mira, mirino e bersaglio tutti insieme in maniera soddisfacente.
Anche gli occhi giovani fanno fatica, anzi credo proprio che non sia possibile mettere a fuoco tre punti contemporaneamente, a prescindere da tutto.
Percio' per la presbiopia avanzata, se si deve mirare con le mire metalliche e' bene usare un "ghost ring," il cerchio "fantasma" di una diottra vicina all'occhio (come quelle degli AR 15) ed un mirino sulla volata. L'occhio si allinea con la diottra automaticamente, cosi' si vede il mirino, sul quale bisogna mettere a fuoco l'occhio. Il bersaglio e' sullo sfondo, e naturalmente piu' o meno fuori fuoco.
(y)il bersaglio deve essere per forza sfuocato, sia con tacca e mirino sia con diottra e mirino.
mmaginate il nero del bersaglio come un orologio. Il mirino deve toccare il 6, cioe' sfiorare il margine inferiore de nero. Cosi' facendo il mirino non coprira' il bersaglio.
Esatto meglio avere un buon contrasto fra bianco e nero. Sfiorare il nero dipende dall'abilità del cacciatore o del tiratore. Molto dipende dalla superficie mirata. La superficie mirata è quella che riusciamo a coprire con la linea di mira quando siamo in punteria. L'ampiezza di questa superficie mirata dipende dal tiratore, più riesce a tenere l'arma ferma più piccola sarà la superficie mirata. In ogni caso non bisogna esagerare per non stare continuamente a correggere l'arma per tenerla forzatamente su questa superficie. Le rosate più strette ed omogenee si hanno quado la superficie mirata ha una circonferenza più comoda. Meglio non stare troppo attaccati al nero.

.
 
Torniamo a torrette o reticolo balistico?
Metodo che anche i dinosauri negati per numeri e marchingegni come me possono usare con facilita': telemetro con correzione per angolo di sito inclusa, e perfetta conoscenza (magari con una tabellina attaccata al calcio per i piu' senili come me da consultare) della traettoria della palla alle varie distanze. Vedi l'animale, lo inquadri nel telemetro che ti dice quasi esattamente la distanza, ricordi di quanto cala la palla a quella distanza o consulti la tabella attaccata al calcio se non te lo ricordi e metti il reticolo nel centro del petto, o a filo di schiena, o con un po' di luce fra centro del reticolo e filo di schiena. Con un po' di pratica alle varie distanze con sagome a grandezza naturale della preda che si vuole abbattere, e i fronzoli, gli specchietti, i manichi e fischietti attaccati all'ottica che ne fanno aumentare il prezzo di almeno mille Euro non saranno piu' necessari. Se proprio uno vuole, magari un reticolo graduato per alzo e deriva (eh, si', cari miei perche' a lunga distanza se non fai i conti con la deriva causata dal vento fai padelle o ferisci!) dei quali (PRATICA!) sai a quali distanze quali tacche corrispondono, toglie l'approssimazione dal calcolo dell'alzo. MA (Ma enorme!) c'e' una differenza grandissima fra caccia e cecchinaggio. Io in tanti anni di caccia ai cervi non ricordo di aver tirato a piu' di 250 metri, e a quella distanza anche con una "primitiva" .30-06 non c'e' alcun bisogno di matematica, trigonometria, calcolo, quadratura del circolo, pigreco, teoremi pitagorici con tanto di cateti e ipootenuse, astronomia, alchimia, astrologia, metereologia, e computazione dell'effetto Coriolis. Appostatevi usando la vostra esperienza piu' vicini a dove pensate che il selvatico apparira', o imparate, se ancora non lo sapete fare, ad avvicinarvi alla preda senza rivelare la vostra presenza. E ve ne fregherete del calo di traettoria e della deriva della palla anche se tira una discreta brezza secante alla traettoria. E a brevissima distanza vi potrete permettere il lusso del tiro chirurgico al quindicesimo ciglio dell'occhio dal lato vostro, o alla zecca attaccata al principio del canale auricolare...
 
Torniamo a torrette o reticolo balistico?
nessuno dei due.
MPBR e tiro point blank - ovvero punta al torace e la palla entro quei 3-4cm da 20m ai 200m finirà nei vitali del torace, kammerschuss o boiling room shot.
Senza infognarsi nei tiri...fuori tiro.
Se è vicino faccio l'otorino e gli levo il cerume.
Se è lontano...o sarà per la prossima o tento l'accostamento - ma tanto nei miei punti sparo, a mirare a 200m rarissimamente ci arrivo proprio perché non ce l'ho una tale visibilità.

Se proprio mi rendo conto, a telemetro (anche se in genere telemetro una volta un punto e tutti i punti di riferimento visibili per essere sicuro di non sparare oltre distanza) o a spannometro, in caso dei 200 o poco più tiro raso limite superiore della sagoma.

ps: in realtà non lo voglio dire ma sulla .300wm ho sul calcio una tabella dei clic da dare alle varie distanze oltre i 220m - soglia dell'imponderabile - ma mai usate.
Al massimo il problema è quando mi sbucano troppo vicini ed accadono i disastri.
 
Ultima modifica:
Per me non è difficile capire se il tiro potrebbe essere realizzabile o meno, lo stabilisco dopo aver inquadrato il capriolo nell'ottica.
Difficilmente vado oltre i 6 ingrandimenti, più che sufficienti per i tiri a distanza di 150/170 metri.
Non esagero mai con gli ingrandimenti, per me 4 ingrandimenti a 100 metri e 8 a 200 metri mi danno la sensazione della reale difficoltà che potrebbe avere un tiro a questa distanza.
 
Per me non è difficile capire se il tiro potrebbe essere realizzabile o meno, lo stabilisco dopo aver inquadrato il capriolo nell'ottica.
Difficilmente vado oltre i 6 ingrandimenti, più che sufficienti per i tiri a distanza di 150/170 metri.
Non esagero mai con gli ingrandimenti, per me 4 ingrandimenti a 100 metri e 8 a 200 metri mi danno la sensazione della reale difficoltà che potrebbe avere un tiro a questa distanza.
con i cinghiali che possono pesare da 30 a 150kg, la stima della distanza dalle dimensioni non è altrettanto semplice.
Ma sugli ingrandimenti idem, la maggior parte dei tiri la faccio fra 2 e 5ingrandimenti
 
con i cinghiali che possono pesare da 30 a 150kg, la stima della distanza dalle dimensioni non è altrettanto semplice.
Ma sugli ingrandimenti idem, la maggior parte dei tiri la faccio fra 2 e 5ingrandimenti
Io ho un Leupold 2-10x 50mm e lo tengo costantemente a 3x Ha un telemetro "alla carbonara" che quando si cambiano gli ingrandimenti, ti da' la distanza (che leggi sull'esterno dell'ottica a seconda di dove collima un puntino sull'anello dell'x ) approssimativa di un animale della taglia di un Whitetail a seconda di quanto spazio occupa sul reticolo duplex fra il grosso delle linee ed il fino. Se manovri l'ingrandimento fino ad avere il cervo precisamente racchiuso in quello spazio, poi vedi dove e' il puntino e ti regoli. Supercazzola! Ma chi ce l'ha il tempo di fare tutti questi calcoli? Point-blank range e' tutto cio' di cui uno ha bisogno fino a 250 metri con una .30-06 e palla da 165 grani. A 300 metri si mira al filo di schiena. Avevo bisogno del Point-blank range quando ero nel Montana (tiri lunghi e .30-06). A Kodiak azzeravo in modo da colpire a 100 yarde il punto mirato. A parte il fatto che li' i tiri lunghi non esistevano (credo di averne fatto soltanto un paio, e nemmeno troppo lunghi) se un orso Kodiak ti carica e' meglio che la palla vada dove miri senza dover fare calcoli. E ancora oggi, dove i tiri piu' lunghi di 80-100 metri non esistono, non uso il PBR. Ottima ottica, pero', luminosissima, robustissima, con assoluta precisione e ripetibilita' dell'azzeramento e dell'ingrandimento (avevo un Bushnell su un altro fucile che quando cambiavo l' x cambiava anche azzeramento...) Un vero P.O.S. (Piece of Shit).
 
con i cinghiali che possono pesare da 30 a 150kg, la stima della distanza dalle dimensioni non è altrettanto semplice.
Franky non ha importanza la distanza, ha importanza la capacita di valutare e decidere. Non tutti i giorni sono uguali. Oggi posso permettermi di tirare a 200 metri e domani mi accordo inquadrando il bersaglio che quello che ho fatto ieri oggi non lo posso fare.
 

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

Nuovi messaggi

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione rapida, adatta a caricamenti leggeri e medi.
    - **Vantaggi**: Pulizia eccellente e performance costanti, perfetta per cartucce ricreative.

    ### 5. **Reload Swiss RS 50**
    - **Caratteristiche**: Polvere svizzera di alta qualità, a combustione progressiva.
    - **Vantaggi**: Bassa erosione, ottima resa energetica e adattabilità a vari tipi di inneschi.
    - **Ideale**: Per chi cerca precisione e uniformità nei colpi.

    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
    Cita
      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
      Indietro
      Alto