Wild duck club /cacciando (1 utente sta leggendo)

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Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Ciao a tutti voi Amici Cacciatori.
Avantieri si è conclusa una gita di 3 giorni ad anatre ed oche con 2 nuovi amici: ENRY e MAX.
Due personaggi completamente diversi tra loro, ma grandemente amici che si completano a vicenda per carattere, comportamento e competenza venatoria.
Non starò a farvi il panegirico dei due colleghi ma sappiate che la loro compagnia è stata simpaticissima, piacevolissima ed anche molto istruttiva, specialmente quando il "tenebroso" MAX apriva bocca per farne uscire consigli e pareri ottimi e ad hoc.
Si è cacciato solo la mattina, iniziando con l'alba e terminando intorno alle 10,30 soddisfatti - magari non sempre del carniere fino a quel momento - ma consapevoli che si stava cacciando anatre "serie e scafate", incluso quelle di ingresso e nuove, oltre oche selvatiche e lombardelle tanto toste quanto adrenaliniche nel portarle a bagno.
Già la prima mattina di caccia si è presentata di buon auspicio perchè, sin dalle 4 ora della sveglia, appena affacciato alla finestra mi sono accorto di esser avvolto da una leggera, impalpabile, folta e stupendamente umida nebbia.
Dopo aver percorso con molta attenzione la strada per l'abitazione del guardiacaccia, caricate le masserizie utili e necessarie per la giornata, ci siamo avviati verso il lago ove, fatti circa 30 metri a piedi con l'acqua al ginocchio, piazzati gli stampi e preparati i fucili, son stati salutati dalla prima alzavola, la quale ha dato il via alla festa.
Io invece son andato più giù di circa 1 km e, concluse tutte le operazioni classiche di inizio giornata oltre aver bevuto il mio beneaugurante caffè ancora al buio, mi son sentito chiamare da una Lombardella.
Ligio alla mia profonda educazione, repentinamente ho levato il capo verso il richiamo, scorgendo in alto alcune macchie scure, che venivano dalla mia sinistra, quasi sul mio capo: fucilata e due grossi tonfi in acqua.
Parecchio contento è iniziata la giornata, con arrivo e canti nel cielo di magliaia di oche lombardelle che vagavano nella nebbia alla ricerca di consorelle a cui affiancarsi Vi lascio immaginare lo stato d'animo che avevo in corpo, l'attenzione ad ogni minima ombra in cielo e...le fucilate di conseguenza.
Tutto ciò è continuato sino ad oltre le 8,30 - abbondanti 2 ore - quando, insieme all'andirivieni di oche, son giunte al gioco degli stampi le alzavole e qualche germano.
In alto nel cielo, oramai terso e soleggiato ma ancora con un venticello freddo da Est, si son viste migliaia di lombardelle, germani, mestoloni, qualche fischione e canapiglia.
Sono andato avanti così sino alle 10,30, beato di ciò che vedevo nei cieli e osservando come i miei due amici, con i richiami, accostavano le anatre e le lombardelle portandole dall'alto sulla bagnata acqua.
Bravi, veramente bravi e capaci non solo nei tiri ma in tutta la fase sia preparatoria che finale.
Il secondo giorno è stato più deludente per quanto riguarda il raccolto - ci si aspettava quanto fatto già la prima mattina - poichè niente nebbia e neanche vento - ma ugualmente ci si è divertiti assaporando ed assaggiando quanto questa caccia avara e parca ti propina.
La terza ed ultima mattina invece, pur non avendo ancora nebbia ed un leggerissimo peto d'angelo di vento, mentre ero in bagno per le abluzioni, mi son di colpo bloccato nel sentire un rumore come di stridore di freni.
Spalancata immediatamente la finestra ho sentito nel cielo nettissimo e ben distinto il richiamo assordante di migliaia di lombardelle che al buio solcavano la cittadina.
Inutile rimarcarvi e sottolineare il costante e continuo ingresso di queste e di anatre nei cieli per l'intera giornata passata poi in postazione !!!
In conclusione posso dirvi che l'intera gita si è conclusa con soddisfacente divertimento, con visioni che spesso chi non conosce questi posti immagina e si augura di vedere e vivere in prima persona.
Vi sposto alcune foto non tanto dei carnieri ma di quello di cui vi ho raccontato.
Alla prossima
Mimmo Tursi

P.S.: attenzione alla foto scattata dalla strada con le 4 oche sul bagnasciuga: SONO OCHE POLARI ed a cui ovviamente non si è sparato !!!
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Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Che delizia........dopo un racconto così appassionato e colorito, si ha quasi l'impressione di aver vissuto personalmente quelle giornate di caccia e di immersione in quel contesto selvaggio! Complimenti Mimmo, continua così che è un piacere leggere i tuoi scritti.
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

QUESTO RACCONTO VORREI METTERLO NEL CLUB DELLA PADELLA di cui mi onoro far parte MA NON CI VA e quindi...lo racconto qui.
...............................................

Come qualcuno sa, io tiro con un 12 Cosmi quindi 8 colpi in serbatoio di baby magnum JK6 piombo 6 e piombo 4 intervallate perchè difficilissimamente le esplodo tutte, anche quando arrivano a tiro più anatre e/o oche.
La mattina del 7 novembre scorso ero in postazione sul chiaro già dal buio - come mio solito preferisco esser pronto almeno 30 minuti prima dei primi chiarori - e già sento sulla testa da sinistra lombardelle arrivare. Mi preparo stando in piedi e, guardando verso il canto, vedo 6 macchie scure a 15 metri sulla mia testa.
2 fucilate e due oche in acqua e, come vi dicevo, pur potendo tirare alle altre mi son fermato seguendo il tonfo di queste in acqua.
La mattina si prospettava BENE anche perchè, come scritto nei miei racconti su wildduckclub, già da notte si sentivano entrare migliaia di oche.
Infatti ho continuato a fucilare bene, altre lombardelle, germani, canapiglie e alzavole.
Intorno alle 7,30 ho sentito e visto, lontano almeno 1 km ed alte nel cielo, delle lombardelle che ho provevduto a richiamare, prima con volume "a palla" e poi diminuendo intanto che si avvicinavano. A circa 300 metri le ho contate ed erano 24 che puntavano dritto verso di me, ma ancora alte.
Quando son giunte, han iniziato il balletto del'andirivieni rimanendo sempre alte di un 100io di metri, mentre io ero accovacciato in postazione, mimetizzato tutto e con il passamontagna camo le guardavo. Questo gioco durava già da oltre 10 minuti, che con la coda dell'occhio vedo venire dalla mia sinistra ancora 18 oche attirate dalle sorelle ma anche queste alte.
Ora faccio una parentesi: adoro cacciare le oche - specialmente in acqua - perchè è difficilissimo tirarci per la loro diffidenza e per come ti costringono a "corteggiarle". Intanto i due gruppi erano rimasti ben distinti e separati ed andavano ancora su e giù ma ora accodatesi sullo stesso lato di volo.
Mentre continuo a seguirle sempre fuori tiro, con le ginocchia che iniziavano a dolermi oltre i piedi ad "addormentarsi" - 57 anni sono sempre 57 anni !!! -, mi arrivano davanti, basse a 20 metri di altezza, 9 oche che mi passano sulla testa e vanno a prendere il vento.
PORCA******* !!!
Mi distraggo dalle altre divenute ora un solo gruppone e guardo queste che mi vengono dalla sinistra a 10 metri sull'acqua e le ultime due con "il carrello fuori" quasi in acqua.
Eccitato allungo pian piano la mano, prendo il Cosmi e dopo 3 secondi 3 mi alzo e mirando la capofila faccio fuoco.
C@ZZO, PADELLA !!!
Sbigottito continuo a seguirla e gli scarico addosso gli altri 7 colpi ma lei, veramente scrollando le piume, continua ad innalzarsi virando in favore di vento e se ne va.

Son rimasto in piedi per circa un minuto ad osservarle in silenzio inebetito e poi...guardato l'orologio mi son fatto una sonora risata.
Erano le 7.58, me lo sono appuntato come "tempo della più grossa padella della mia vita".
Ciao a tutti i colleghi PADELLARI e Cacciatori
Mimmo Tursi

P.S.: comunque ho recuperato con le altre e la giornata si è conclusa BENISSIMO. Non è che è SEMPRE DOMENICA !!! Ciao
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Controlla meglio l'ora, saranno state le 11.11 del giorno 11.11.2011........hihihihihi!
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Cari amici Cacciatori,

cosa vi avevo detto neanche 5 giorni fa ?
Ricordate che pronosticavo un arrivo di anatre ed oche NOTEVOLE nella Riserva FUORI DELTA ?

Ricordate che scherzando chiedevo “di non farmi cacciare da solo e quindi un amico in postazione ?”
Bene tutto ciò si è avverato – magari con grossa parte di fortuna da parte mia ma… dopo 37 anni di questa caccia e 6 di Romania qualcosa l’avrò imparata !!!
Ieri mattina, intorno alle 4,30 ci siamo avviati – io con gli altri 2 amici venandi – verso le due postazioni che erano state preparate già 4 giorni prima in uno dei laghi della Riserva.
L’acqua è sempre ritirata e bassa, quindi con molta calma nell’avviarsi pestando fango e mota per la postazione, sistemati gli stampi ed i due amici, ho raggiunto il mio capanno posto ad oltre 1,5 km distante, che erano le 5,15.
Anch’io, con l’aiuto dell’accompagnatore Gika, carico di quanto mi sarebbe servito e con la massima calma per non rimanere piantato con lo stivale, posti gli stampi e fatto il necessario, ci siam seduti per il consueto caffè che erano le 5,40.
Nel silenzio del buio si sentivano, già e di lontano, i richiami delle oche lombardelle.
Senza “eccitarmi” più di quanto già lo fossi nel vedere la nebbia, cercando di rimanere sordo, ho continuato a sorseggiare il caffè e quindi la salutare Marlboro dopo.
Intanto i canti delle Lombardelle si facevano più insistenti, più numerosi tanto da costringermi alla risposta canterina ed iniziare la giornata fucilando 3 macchie oscure alte una decina di metri dinanzi a me.
Va da se che son stato immediatamente contento per le tre colpite ma, mi ha molto sorpreso la gioia di Gika - un bestione di mt. 1,80 con minimo 120 kili di stazza ma che cammina leggiadro nel fango e nell’acqua per raccogliere gli ospiti - il quale, per la prima volta con me in postazione, era così felice che si stava tuffando per andare a raccogliere.

Ho dovuto prenderlo forte per un braccio affinchè non si bagnasse ed anche perché non si vedeva un accidenti e quindi…. Dove cavolo andava ???
Infatti, neppure passati 15 minuti, sono arrivate un 40ina di oche a girarmi alte sula testa prima e dopo 3 -4 minuti venute a tiro.
Ancora fucilata all’unica che vedevo ben distinta e relativo tuffo.
Nonostante tutto ciò, nonostante gli amici cacciatori stessero sparando all’impazzata anche loro – nel silenzio della notte, anche se distante il botto si sente - l’andirivieni continuava imperterrito con sempre volteggi sul capanno, su è giù ad abbassarsi e relative mie fucilate anche con diverse padelle.
Alle 7,30 la nebbia ha iniziato a diradarsi ed io avevo parecchi capi raccolti quindi, mi son messo a “filosofeggiare” continuando con la caccia, ma scegliendomi i tiri più difficili, le oche con il petto più striato e quindi le più vecchie.
Verso quest’ora ho richiamato di lontano uno stuolo corposo di una 50ina di oche che, venute, si son messe a volteggiare sul capanno nella ancora nebbia, rada ma ancora nebbia.
Da questo gruppo se ne son staccate 8 che, volando nel senso contrario delle altre, stavano iniziando ad abbassarsi quando, repentinamente dal gruppone si son staccate ancora 3 oche che le han raggiunte e spinte a ritornare in formazione.

Non so se fossero le genitrici, ma certamente erano più esperte delle giovani credulone.
Son rimasto a seguire questo nuovo gruppetto che, oramai compatto e con una delle “vecchie” in testa, andava e tornava per controllare la situazione e quindi poi ammarare.

Dopo diversi giri e prendendo il vento, mi arrivano da destra a 10 metri sull’acqua e distanti 20 metri dalla mia canna imbrunita.
Vedo perfettamente il petto striato di nero della vecchia capofila, alzo il fucile e la fulmino.
Tutte le altre si son subito date da fare per innalzarsi, ma rimanevano sempre abbondantemente alla portata del mio piombo 4.
Non ho tirato, ho abbassato il Cosmi e mi son goduta la scena del loro andar via.
Altre situazioni come questa ne ho avute e fatte allo stesso modo tanto che, alle 8,30, ho smesso molto ben sazio della mattinata e del raccolto.
Cacciare, sparare è bello ma io son sempre della tesi che FAR CARNE INUTILE NON SERVE, non mi diverte !!!
Per tutta la giornata è continuato imperterrito l’ingresso di oche Lombardelle insieme a stuoli enormi di germani, alzavole e canapiglie e, son convintissimo, che avremo ancor più migrazione con la Luna del 25 novembre.
Io son qui che vi aspetto.
Alla prossima, ciao




Mimmo Tursi
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Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Il Delta riapre !!!
Il Delta riapre ???
Come può la punteggiatura della Lingua Italiana cambiare il senso delle parole, di una frase.
Sono appena tornato da Bucarest dove ho preso amici cacciatori arrivati ier sera per cacciare insieme nella Riserva FUORI DELTA e, nelle more, ho cercato di informarmi, di capirci di più e tentare di toccare con mano il "peso" di questa possibilità ma... non ho nulla di seriamente tangibile e certo.
Attualmente (sembra) vi sia un Emendamento che è reputo semplicemente ambiguo e ambiguamente semplice.
Eccolo: un emendamento che autorizza la caccia nel Delta del Danubio. Così, GEO 127/2010 ha introdotto le parole "deve consentire la caccia all'interno della riserva, fatta eccezione per le aree rigorosamente protette e tampone" viene cancellato, così il reato di practicare la caccia nel territorio ARBDD, che aveva introdotto la Legge 136/2011.
Dubbi leciti:
a) viene cancellato il reato di praticare la caccia....
Domanda: viene cancellato il reato penale. Quello amministrativo ???
Domanda: ...praticare la caccia. Ok, ma quale caccia a quale selvatico dovrà e sarà consentita ?
Domanda: Ora è già consentita ai mammiferi e non OVIPARI e degli OVIPARI cosa si potrà cacciare ?
b) Domanda: quando la caccia si riaprirà sarà anche per i NON RUMENI ? Questo in questo emendamento NON E' CHIARO !!!
c) Questo emendamento sembra sia stato firmato, ora dovrà essere pubblicato e, dalla data di pubblicazione, dovranno decorerre i termini di vacatio legis.

Sostanzialmente, continuiamo ad eccitarci ma se non ho le idee MOLTO BEN CHIARE NON PROPORRO' CACCIA IN DELTA DANUBIO, anche se george cpn il Potone e tutto il personale è pronto, le postazioni già rifatte e l'acqua sempre, MALEDETTAMENTE BASSA !!!
Attenzione ai soliti DISONESTI E SCORRETTI che potranno proporvi o propinarvi cose illegittime ed illegali !!!

Io e chi ha già prenotato e sta venendo ci stiamo divertendo molto qui in Riserva Fuori Delta - i racconti e le foto li state vedendo - quindi, in tutti i casi vi aspetto.

Grazie e Buona serata a tutti
Mimmo Tursi
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Carissimi Amici Cacciatori,
Il Delta del Danubio Romania riapre il 1 dicembre 2011 e noi nella nostra Riserva, come nostro solito, siam già pronti per cacciare becchipiatti ed oche con i nostri soci e nuovi amici cacciatori.
La situazione attuale li è che vi sono moltissime anatre - germani, alzavole, morette, moriglioni, canapiglie, mestoloni, oche selvatiche e lombardelle - ma inaccostabili o raggiungibili con difficoltà (ma raggiungibili) data l'acqua bassa ed alcuni "chiari" ghiacciati.
Ovviamente non abbandoneremo la Nuova Riserva che sino ad oggi - specialmente quest'ultima gita - ci sta dando ottime soddisfazioni di carnieri e selvaggina, con le oche lombardelle in gran numero di entrata e "molto volenterose verso i richiami" grazie alla quotidiana razione di nebbia che questo posto naturalmente ci dona !!!
Per ciò abbiamo una doppia scelta venatoria, specialmente se il Delta dovesse continuare con i suoi classici capricci di acqua bassa e ghiaccio.
Ricordandovi che la Legge Venatoria Rumena ha fissato, come date di abbattimento, il 20 gennaio per le oche ed il 31 gennaio per i germani...Vi attendo, a presto
Wild Duck Club - Mimmo Tursi
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Carissimi amici Cacciatori,
rieccomi a voi dopo qualche settimana passata a caccia, sempre qui in Romania, nella Nuova Riserva Fuori Delta Danubio.
In questi passati giorni son venuti a trovarmi tanti amici del Club, alcuni dei vecchi e molti nuovi tra cui, un figlio che ha voluto offrire la cacciata a suo padre per poter passare insieme a lui dei momenti che da troppi anni non avvenivano più.
Partirò proprio con raccontarvi della cacciata fatta con questi signori per narrarvi di storie umane, aneddoti e momenti venatori.
Sono andato personalmente a riceverli a Bucarest e sin dal primo sguardo si notava il vissuto passato da quest’uomo 78enne, roccioso e corpulento con delle mani callose e fortissime al contempo.
I suoi occhi mostravano una pulizia d’animo ed una fierezza che difficilmente ho visto, tranne se non rivolgo la mente ai nostri nonni e padri che han visto e vissuto cose che noi abbiamo solo studiato o veduto a cinema.
La stessa forza e decisione ho notato in suo figlio, il quale lo osservava e accudiva – in verità pochissimo e solo quale traduttore - mostrandosi orgoglioso e fiero di appartenere allo stesso sangue, alla stessa genia.
Siamo partiti da Bucarest, dicevo, per raggiungere la zona di caccia arrivando anche tardi visto il “benedetto” traffico di quella città, ma anche se stanchi decisamente ben pronti per la cacciata del giorno dopo.
Ricordate i precedenti racconti, quando vi narro della nuova postazione fatta dopo due giorni di ricerche e di lavoro ? Bene, ho deciso di far cacciare loro proprio li, anche se preoccupato per il tragitto di circa 60 metri che il papà avrebbe dovuto fare nel fango ed acqua. Quando ho espresso lui questa mia preoccupazione, mi ha ringraziato sorridendomi, dicendomi di aver ancora buone gambe e che un buon bastone sarebbe stato molto ben accetto. La mattina successiva quindi, partiti di buon ora come mio e nostro solito, si son posizionati nel capanno ben pronti ed emozionati per questa avventura, camminando spedito e leggero nel fango ed acqua.
Già dai primi passi e movenze ho immaginato quante migliaia di ettolitri di acqua avrà solcato, quanti milioni di becchipiatti avrà visto nella sua vita e di questi quanti fucilati !!!
La conferma l’ho avuta già subito dopo neppure dieci minuti con le prime fucilate all’ultimo buio e ancora poi quando, intorno alle 10 gli ho telefonato chiedendogli se volesse smettere e lui, quasi offeso, mi ha risposto di esser freschissimo e che ora sarebbe venuto il bello, quindi… arrivederci al tramonto.
Quando alle 17 circa sono andato a riprenderlo l’ho trovato caricatissimo per le varie decine di anatre abbattute, ma anche un po’ “scocciato” perché delle centinaia di oche lombardelle che l’avevano visitato, era riuscito ad incarnierarne solo 3 perché, al momento di “cadere”, si alzavano non permettendogli la fucilata.
Gli ho spiegato il metodo mio personale per cacciarle e come nascondersi mimetizzandosi e rimaner immobili durante il loro andirivieni e lui, attentissimo come un fanciullo, chiedendomi ancora lumi per meglio fare i giorni successivi, ha poi messo in atto tanto bene l’insegnamento che a casa son giunte molte catture.
Tutti i quattro giorni di caccia passati con loro son stati bellissimi e pieni di emozioni umane, ma mi son commosso quando in aeroporto ci siam salutati ed egli, con occhi fermi ma lucidi, mi ha abbracciato e ringraziato per la caccia, per la natura, per la quantità di voli di selvaggina visti, ma principalmente per aver vissuto 4 giorni intensi ed indimenticabili al fianco di suo figlio, che la vita frenetica e lavorativa, ha portato lontano da lui da molti, troppi anni.


Il secondo gruppo è giunto dopo 3 giorni di distanza da questo e sempre a Bucarest, composto da Franco e Ermano - “vecchi scarponi scafati acquaioli ROMANI” – e con Giovanni nuovo amico del Club ma anche lui esperto di acquatici.
Abbiamo cacciato per tre giorni, in un lago che riposava da oltre 6, in postazioni divise e distanti circa 2 km., ma messe in contrapposizione.
Questa è una mia ultima idea nel senso che, studiando e notando l’ingresso ai laghi delle anatre (questo è uno dei lavori principi che un organizzatore di caccia DEVE FARE), il loro circolare e girare in esso, tenendo conto sempre del vento, faccio i capanni in modo tale che quello che una postazione spara, involandosi, vada verso l’altra.
Ovviamente non sono telecomandate, ma in un buon 75% delle volte ciò succede perché son loro che amano farlo, me lo hanno mostrato ed io… annotato.
Dei due ROMANACCI non vi narrerò perché espertamente monotoni e bravissimi in questa caccia, ma vi dirò solo che la loro passione per i becchipiatti è così tanta che snobbano le oche.
Mi spiego meglio: in tutte le tre giornate, essendo noi invasi e letteralmente assaliti dalle lombardelle, se pur distanti, io e Giovanni vedevamo le molte centinaia di oche che andavano da loro, notavamo il loro richiamo e l’inizio del “balletto” di queste ma, dopo qualche minuto (massimo 3), se non arrivavano a tiro di schioppo, le vedevamo innalzarsi spaventate ed andar via con il richiamo posizionato nuovamente su alzavole e germani.
Sin dalle primissime volte, preoccupato da ciò, ho telefonato a Franco e gli ho chiesto se per caso vi fosse intorno a loro qualcosa che facesse scandalo o se il capanno fosse fatto male e quindi loro scoperti, ma lui, tranquillo e serafico mi risponde: come scandalo, non senti i botti ??? se stiamo raccogliendo alzavole ed anatre a decine !!!; son le oche che sono pallose con sto giochetto e… me ne frego di loro.
Con Giovanni, invece, vi è stato subito un feeling venatorio eccellente perché, seppur esperto e pratico di questa caccia fatta in diverse parti del Mondo, si è propinato in un modo atto ad imparare e vedere sia i voli ed i movimenti delle anatre che il modo silenzioso e di soppiatto dell’arrivo delle oche, con la loro lunga fase preparatoria al tiro e quindi di buona conseguenza alla cacciatora.
Di lui mi ha colpito molto l’educazione e la cultura personale, la calma ed il carattere e (anche se lo detesto come termine ma non ne trovo altri) l’etica venatoria applicata, veritiera e non solo “sedicente”, partendo sia dal momento e dall’opportunità del tiro, evitando di far feriti con spreco inutile di selvaggina, oltre il non provarci MAI FUORI TIRO O AL LIMITE DI QUESTO.
A differenza degli altri, Giovanni ed io eravamo interessatissimi alle oche e per nulla scocciati dal loro modo di avvicinarsi al tiro, prendendola come una vera e propria sfida tra la loro prudenza e la nostra abilità.
Chi abbia vinto non saprei dirlo, ma per certo posso garantirvi – io e loro TUTTI che mi leggono e potrebbero smentirmi – che i carnieri sono stati decisamente copiosi ed abbondanti non solo di selvaggina ma certamente di visioni naturali di arrivo di diverse migliaia di anatre ed oche.
Ci siam lasciati, dopo i tre giorni di caccia, con la conferma da parte di tutti di rivederci entro la fine della stagione per ancor cacciare insieme.


L’ultimo gruppo, fatto di 5 cacciatori + il sottoscritto, è giunto a Bucarest il 23 di novembre ed era composto da 2 fratelli, un padre e figlio tutti Liguri più Franco, mio amico da anni, di Bari.
Dopo la cacciata narrata in precedenza, non vi nascondo che ero molto preoccupato sia per la cattiveria delle anatre che svolazzando sui chiari si rifugiavano nelle protezioni delle canne e dei falaschi inaccessibili per l’acqua bassa, che per la poca voglia all’impallinamento delle oche già abbondantemente spaventate.
Per ciò mi ero preparato per tempo, con il controllo e la costruzione di 9 capanni nei campi ove sia le prime che queste ultime si recavano al pranzo ed il visionare un quarto laghetto in Riserva che non avevo ancora ritenuto opportuno movimentare, visti gli ottimi risultati sin qui ottenuti.
In verità contavo anche moltissimo sulla Luna Nuova del 25 di novembre con nuovi arrivi di amiche anelate.
Anche con i nuovi amici “liguri” vi è stato afflato e simpatia da subito, cordialità ed amicizia sfociata in sana goliardia verso il secondo giorno. Ho notato e voglio qui sottolineare la voglia e la determinazione di questo giovanissimo ragazzone che sarà il nostro futuro venatorio e non ma con una reciproca promessa per la prossima sua venuta che non sto qui a raccontare.

continua...
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

660.jpg667.jpg....continua

Di questi Massimo era quello più esperto di becchipiatti, avendo la passione di cacciarli a ed in mare, ma tutti quanti molto ben disposti ai consigli e alle accortezze per una miglior riuscita del viaggio.
In tutti quanti loro ho notato un ottimo spirito di adattamento, mai una lamentela o insoddisfazione e moltissima “english eleganza” anche nelle padelle senza mai dar la colpa a fattori esterni ma esser onesti e dire: ho sbagliato io.
I due fratelli han cacciato il primo giorno in una cuveggia fatta su uno dei barchini di mia invenzione, tra le canne ed i falaschi, tirando ai tantissimi germani, alzavole e oche che di li passavano, finendo le cartucce intorno alle 11 e soccorsi con la mia scorta.
Massimo e suo figlio erano in un capanno, distante da questi circa 1,5 km, e son stati visitati da anatre ed oche ma non nello stesso numero dei due colleghi perché queste han reputato opportuno continuare il loro volo verso l’entroterra, nei campi di pastura.
Io e Franco invece eravamo esattamente dalla parte opposta a circa 2 km, di anatre praticamente solo un centinaio e di queste qualche decina venute a tiro e parte a bagno, mentre parecchie oche tanto che, intorno alle 10 ho fatto “smontare” il Massimo con il figlio per ceder loro il mio posto in cuveggia.
Alle 17 quando son andato per riprenderli tutti, erano infreddoliti certamente, ma molto contenti della giornata.
Fatte le foto di rito, consegnati fucili e cartucce in custodia al guardiacaccia, tornati in hotel e cenato, siam andati a letto dandoci appuntamento per le 4 successive a colazione.
Era la notte tra il 24 ed il 25 novembre (Luna Nuova) e non riuscivo a dormire.
Non riuscendo a prender sonno nonostante la stanchezza accumulata, verso le 23 mi son alzato ed, uscito sul balcone per fumare una sigaretta, son rimasto bloccato nel sentire su in cielo canti e richiami di lombardelle e selvatiche in modo numerosissimo e fragoroso.
Solo il freddo della notte mi ha scosso e costretto a rientrare.
L’indomani a colazione non ho detto nulla agli amici e ci siam diretti a caccia con i Liguri in nuove postazioni costruite sul laghetto che riposava da 7 giorni, mentre io e Franco siam ritornati nella stessa postazione del giorno precedente.
I due laghi distano l’uno dall’altro di oltre 4 km.
Lasciati gli amici nei loro ricoveri e ripartiti alla volta del nostro, giunti mi aspettavo una qualche domanda da parte di Franco circa la vecchia ubicazione ma lui…niente.
Posizionati gli stampi e caricati i fucili – lo predico sempre e tutte le volte – al primo minuto primo di “musica” si son presentate, al buio, 6 oche sui nostri capi vogliose di far un bagno: accontentate tutte !!!
E’ iniziata la giornata.
Non immaginate le decine e decine di migliaia di lombardelle che si son viste in entrata nei cieli;
non immaginate le migliaia di germani ed alzavole di entrata volare sul chiaro, rincorrendosi e giocando gioiose.
Vi racconto solo questo aneddoto: a molti cacciatori, come anche a Franco, piace tanto andar a recuperare la selvaggina abbattuta.
Tiriamo ad un gruppetto di 26 oche ed una cade lontano di una 50ina di metri da noi.
Franco mi dice che va a prenderla altrimenti la corrente l’avrebbe portata via facendocela perdere.
Gli dico di stare attento al fondo e di non bagnarsi a -2° perché non l’avrei portato in Hotel, con tutto sto ben di Dio.
Mi sorride e parte.
Dovete sapere che un’altra raccomandazione che faccio sempre, mi viene dall’esperienza sul campo e che puntualmente non si ascolta è, dopo lo sparo alle oche, il ricaricare subito senza rimanere incantati o innervositi per l’esito del tiro, perché le “vedove” tornano subito in cerca dei compagni.
Mentre Franco era fuori per il recupero ed io stavo ricaricando, sento il richiamo di una solitaria seguito da un altro richiamo ed un altro ancora.
Alzo la testa e ne distinguo una prima a 90 metri che si avvicina, ad altezza limite del tiro, vedo un’altra che è a 15 metri sull’acqua e viene tirata verso gli stampi a meno di 50 metri da me e sento la terza alle mie spalle.
D’istinto mi abbasso appena (ma non ce ne era bisogno) sparo alla prima, seconda botta a quella più distante e, facendo una giravolta su me stesso seguendo il suono, tiro anche alla terza.
Applausi da Franco e parolacce di sfottò barese che non sto a … tradurre, per il lavoro in più che avrebbe dovuto fare nel recupero anche di queste 3.
Alle 10 ho chiamato gli amici Liguri per saper notizie sull’andamento e, velocemente perché li disturbavo, mi han detto tutto ottimamente ma ci vediamo alle 12 per il recupero ed il ritorno a pomeriggio verso le 15.
Della terza giornata non ve ne parlo perché questo scritto è già troppo lungo, rischiando di divenire noioso, ma vi cito la risposta data dal rumeno guardiacaccia alal domanda se vi fossero oche: MILIUONI !!!
Anche con questi ultimi amici ci siam lasciati con tanta soddisfazione per il divertimento provato e con l’impegno di rivederci entro fine stagione.
Franco… son certo che prima di Natale ritorna per la terza volta (se Titty non divorzia prima) !!!

Ci ho tenuto a scrivere questi racconti in un'unica soluzione e non come mio solito uno per volta perché, vivendo e ricordando ogni singolo momento venatorio, ogni viso ed espressione dei volti dei tantissimi amici con cui ho avuto la gioia e l’onore di cacciare in questi ultimi 5 anni, mi accorgo che la Caccia è solo una scusa, è l’elemento scatenante per liberare la voglia di libertà, di socializzazione e di umano che vi è in ognuno di noi, il sentirsi ed il voler esser libero nella Natura che ti circonda.
I carnieri, i voli, la selvaggina sono solo la parte del quadro, magari la cornice e lo sfondo, ma il cuore centrale rimane l’Uomo, l’Essere Umano nelle sue miserie e nel suo splendore.
Grazie a voi tutti che continuate ad arricchirmi con i vostri “bagagli personali”,
grazie a voi tutti che continuate a leggermi.

Mimmo Tursi
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Al termine di questa lettura SENTITISSIMA.......posso anche spegnere e mantenere lo stato di delizia che provo in questo momento!
Mimmo.......non ho parole.

(PS : mannaggia alla paletta non riesco a mettere le faccine degli applausi)
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Porca Miseria, con questi racconti mi fai venire una voglia matta, prima o poi finirà che troverò tempo e soldi per farmi una "vacanza"!
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Cari Amici Cacciatori,
son di ritorno dalla Riserva in Delta Danubio e, pur essendoci una marea di anatre e pochissime oche, mi spiace comunicarvi che il livello dell'acqua è bassissimo tanto che per raggiungere diversi chiari che solitamente si raggiungevano con poca difficoltà di questi tempi, a volte bisogna scender dal barchino e trascinarselo per varie decine di metri sulla mota. Come se ciò non bastasse poi si hanno piccoli chiari - sui 3000 mq. - completamente ghiacciati con le folaghe che ci...pattinano sopra, ed il Governo Rumeno che continua a perdere tempo in scartoffie e non autorizza l'apertura.
Tutto ciò, purtroppo, va a sottolineare nonchè evidenziare quanto da me previsto in tempi non sospetti, ma maturatomi dall'esperienza di questi ultimi 5 anni di vita vissuta continuatamente e quotidianamente in Delta, quando mi e vi chiedevo se ne valesse veramente la pena cacciarci per questa Stagione.
Di fatto comunque una parte delle postazioni son state riattate e completate ma....
Per contro stiamo continuando a far OTTIMI CARNIERI di anatre d OCHE nell'altra Riserva Fuori Delta e quindi.... decidete voi cosa fare, che non del Club siam qui e vi attendiamo.
Saluti a tutti
Mimmo Tursi
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

NOVITA'

Premesso che:
a) il DELTA non è ancora aperto
b) ripetute tutte le considerazioni che sto rimarcando da mesi su questa oramai fantomatica apertura
c) vista la situazione naturalmente attuale di questo posto
e) considerato l'ottima situazione dell'altra Riserva Fuori Delta che continua a propinarci anatre in entrata per i freddi da Nord ed anche da altri territori rumeni già ghiacciati
f) considerando l'aumento spaventoso di oche Lombardelle e Selvatiche che continuano a visitarci

poichè sino al 31 gennaio 2012 son rimasti veramente pochi i posti liberi x cacciare - non porto MAI + di 6 cacciatori a settimana -

vi comunico che per completare i gruppi settimanali dei cacciatori già prenotati sino a fine Gennaio 2012,
chi si prenoterà entro il 31.12.2011 riceverà uno sconto del 20% sul Costo della Quota Caccia.

Ricordando a chi lo facesse per la prima volta che il Wild Duck Club non richede ne impone un minimo di gruppo di cacciatori accettando anche amici e colleghi singoli, chi ne fosse realmente interessato si prenoti tempestivamente, "ricordandoci" di questa scontistica citando il termine MIGRA.
A presto
Mimmo Tursi


 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Cari Amici,
vi scrivo dalla nuova Riserva Fuori Delta in Romania per raccontarvi la situazione attuale dei becchipiatti. Intanto iniziamo con il dire che, pur avendo ancora giornate assolate con cielo limpido e terso, la sera e quindi anche la notte/mattina è parecchio rigida, con punte di temperatura che arrivano anche a -3°, tanto da trovar sempre la rugiada trasformata in gelatissima brina nei campi e acqua ghiacciata – ma di lievissimo spessore e quindi facilmente rompibile – nei diversi chiari.
Questo clima tardo autunnale però invoglia le nostre amate amiche al visitarci di continuo, assiduamente ed in numero sempre più crescente, tanto da far rimanere a bocca aperta ed in più di una occasione, un vecchio scafato trombone come me, nel vedere l’enormità dei voli di germani, alzavole, morette e canapiglie far andirivieni dai campi coltivati all’acqua per abbeverarsi.
Ancor più impressionante è il numero di oche lombardelle e selvatiche nei cieli !!!
Il clamore dei canti e dei richiami, avantieri, è stato un continuo di circa 20 ore iniziato verso le 23 della sera e fermatosi introno le 20 del giorno successivo !!!
Centinaia di migliaia di oche in arrivo già dal buio che si richiamano, inseguono e rincorrono inframmiste alle loro colleghe già presenti e più smaliziate ma comunque credulone, che oscurano, oltre che i cieli, le diverse decine di ettari di seminato ove si posano per i pasti !!!
E’ inimmaginabile lo schiamazzo che levano quando arriva il tempo dei beveraggi, muovendosi contemporaneamente a centinaia per raggiungere l’acqua e posandosi oscurare anche questa.
Questa mattina, senza fucile e per i miei sopraluoghi alla loro ricerca, son giunto in riva ad un chiaro che erano le 4,30 e nonostante il rumore del vecchio diesel dell’auto, sentivo netto e ben distinto i loro richiami nel cielo.
Ho atteso tranquillo che si levassero quando, ancora al semi buio, con un altisonante clamore si saran levate e tutte insieme oltre 20.000 oche danzando a non più di 8/10 metri sull’acqua per dirigersi nei vicinissimi campi.
Sempre attendendo le prime luci, ho acceso il richiamo ed è continuato per oltre 70 minuti il passarmi sul capanno il loro viaggiare. Ad un certo punto, quando si era un po’ calmato il tutto, ho notato uno stampo in acqua che stava affondando e, sempre con il richiamo acceso, son uscito per metterlo a posto.
Bene, nonostante io fossi fuori e molto ben visibile con acqua sino a metà polpaccio, le lombardelle richiamate dal canto, continuavano a volarmi in testa andando dalla tromba ai richiami e non da sole o in numero limitato….erano centinaia !!!
Verso le 8,30 ho smesso e siamo andati per i campi cercando di capire quale cibo “preferissero”, scoprendo i loro ristori scelti e facendo in tutto ben 9 postazioni naturali che non si notano ne scandalizzeranno quando li useremo per cacciarle.
Sinceramente e di concerto con i cacciatori che verranno penso di continuare la loro caccia sull’acqua, intanto perché la reputo molto più difficile ed entusiasmante e poi perché i “campi” voglio riservarli per
quando arriverà il ghiaccio vero, quello serio e tosto.
Le previsioni climatiche ci confermano di neve e ghiaccio nel Nord Europa e Russia e prevedono anche forti freddi con venti da nord qui in Romania.
Io son qui che attendo ed aspetto coloro che vorranno far queste bellissime esperienze, venatorie e non, che questa Natura continua (speriamo ancora per moltissimi anni) copiosamente ad elargirci.
A presto
Mimmo Tursi
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

mamma mia 20 000 oche stupendo mi viene la pelle d' oche ahahaha bellissimo
Cari Amici,
vi scrivo dalla nuova Riserva Fuori Delta in Romania per raccontarvi la situazione attuale dei becchipiatti. Intanto iniziamo con il dire che, pur avendo ancora giornate assolate con cielo limpido e terso, la sera e quindi anche la notte/mattina è parecchio rigida, con punte di temperatura che arrivano anche a -3°, tanto da trovar sempre la rugiada trasformata in gelatissima brina nei campi e acqua ghiacciata – ma di lievissimo spessore e quindi facilmente rompibile – nei diversi chiari.
Questo clima tardo autunnale però invoglia le nostre amate amiche al visitarci di continuo, assiduamente ed in numero sempre più crescente, tanto da far rimanere a bocca aperta ed in più di una occasione, un vecchio scafato trombone come me, nel vedere l’enormità dei voli di germani, alzavole, morette e canapiglie far andirivieni dai campi coltivati all’acqua per abbeverarsi.
Ancor più impressionante è il numero di oche lombardelle e selvatiche nei cieli !!!
Il clamore dei canti e dei richiami, avantieri, è stato un continuo di circa 20 ore iniziato verso le 23 della sera e fermatosi introno le 20 del giorno successivo !!!
Centinaia di migliaia di oche in arrivo già dal buio che si richiamano, inseguono e rincorrono inframmiste alle loro colleghe già presenti e più smaliziate ma comunque credulone, che oscurano, oltre che i cieli, le diverse decine di ettari di seminato ove si posano per i pasti !!!
E’ inimmaginabile lo schiamazzo che levano quando arriva il tempo dei beveraggi, muovendosi contemporaneamente a centinaia per raggiungere l’acqua e posandosi oscurare anche questa.
Questa mattina, senza fucile e per i miei sopraluoghi alla loro ricerca, son giunto in riva ad un chiaro che erano le 4,30 e nonostante il rumore del vecchio diesel dell’auto, sentivo netto e ben distinto i loro richiami nel cielo.
Ho atteso tranquillo che si levassero quando, ancora al semi buio, con un altisonante clamore si saran levate e tutte insieme oltre 20.000 oche danzando a non più di 8/10 metri sull’acqua per dirigersi nei vicinissimi campi.
Sempre attendendo le prime luci, ho acceso il richiamo ed è continuato per oltre 70 minuti il passarmi sul capanno il loro viaggiare. Ad un certo punto, quando si era un po’ calmato il tutto, ho notato uno stampo in acqua che stava affondando e, sempre con il richiamo acceso, son uscito per metterlo a posto.
Bene, nonostante io fossi fuori e molto ben visibile con acqua sino a metà polpaccio, le lombardelle richiamate dal canto, continuavano a volarmi in testa andando dalla tromba ai richiami e non da sole o in numero limitato….erano centinaia !!!
Verso le 8,30 ho smesso e siamo andati per i campi cercando di capire quale cibo “preferissero”, scoprendo i loro ristori scelti e facendo in tutto ben 9 postazioni naturali che non si notano ne scandalizzeranno quando li useremo per cacciarle.
Sinceramente e di concerto con i cacciatori che verranno penso di continuare la loro caccia sull’acqua, intanto perché la reputo molto più difficile ed entusiasmante e poi perché i “campi” voglio riservarli per
quando arriverà il ghiaccio vero, quello serio e tosto.
Le previsioni climatiche ci confermano di neve e ghiaccio nel Nord Europa e Russia e prevedono anche forti freddi con venti da nord qui in Romania.
Io son qui che attendo ed aspetto coloro che vorranno far queste bellissime esperienze, venatorie e non, che questa Natura continua (speriamo ancora per moltissimi anni) copiosamente ad elargirci.
A presto
Mimmo Tursi
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Carissimi amici Cacciatori,
rieccomi a voi dopo qualche settimana passata a caccia, sempre qui in Romania, nella Nuova Riserva Fuori Delta Danubio.
In questi passati giorni son venuti a trovarmi tanti amici del Club, alcuni dei vecchi e molti nuovi tra cui, un figlio che ha voluto offrire la cacciata a suo padre per poter passare insieme a lui dei momenti che da troppi anni non avvenivano più.
Partirò proprio con raccontarvi della cacciata fatta con questi signori per narrarvi di storie umane, aneddoti e momenti venatori.
Sono andato personalmente a riceverli a Bucarest e sin dal primo sguardo si notava il vissuto passato da quest’uomo 78enne, roccioso e corpulento con delle mani callose e fortissime al contempo.
I suoi occhi mostravano una pulizia d’animo ed una fierezza che difficilmente ho visto, tranne se non rivolgo la mente ai nostri nonni e padri che han visto e vissuto cose che noi abbiamo solo studiato o veduto a cinema.
La stessa forza e decisione ho notato in suo figlio, il quale lo osservava e accudiva – in verità pochissimo e solo quale traduttore - mostrandosi orgoglioso e fiero di appartenere allo stesso sangue, alla stessa genia.
Siamo partiti da Bucarest, dicevo, per raggiungere la zona di caccia arrivando anche tardi visto il “benedetto” traffico di quella città, ma anche se stanchi decisamente ben pronti per la cacciata del giorno dopo.
Ricordate i precedenti racconti, quando vi narro della nuova postazione fatta dopo due giorni di ricerche e di lavoro ? Bene, ho deciso di far cacciare loro proprio li, anche se preoccupato per il tragitto di circa 60 metri che il papà avrebbe dovuto fare nel fango ed acqua. Quando ho espresso lui questa mia preoccupazione, mi ha ringraziato sorridendomi, dicendomi di aver ancora buone gambe e che un buon bastone sarebbe stato molto ben accetto. La mattina successiva quindi, partiti di buon ora come mio e nostro solito, si son posizionati nel capanno ben pronti ed emozionati per questa avventura, camminando spedito e leggero nel fango ed acqua.
Già dai primi passi e movenze ho immaginato quante migliaia di ettolitri di acqua avrà solcato, quanti milioni di becchipiatti avrà visto nella sua vita e di questi quanti fucilati !!!
La conferma l’ho avuta già subito dopo neppure dieci minuti con le prime fucilate all’ultimo buio e ancora poi quando, intorno alle 10 gli ho telefonato chiedendogli se volesse smettere e lui, quasi offeso, mi ha risposto di esser freschissimo e che ora sarebbe venuto il bello, quindi… arrivederci al tramonto.
Quando alle 17 circa sono andato a riprenderlo l’ho trovato caricatissimo per le varie decine di anatre abbattute, ma anche un po’ “scocciato” perché delle centinaia di oche lombardelle che l’avevano visitato, era riuscito ad incarnierarne solo 3 perché, al momento di “cadere”, si alzavano non permettendogli la fucilata.
Gli ho spiegato il metodo mio personale per cacciarle e come nascondersi mimetizzandosi e rimaner immobili durante il loro andirivieni e lui, attentissimo come un fanciullo, chiedendomi ancora lumi per meglio fare i giorni successivi, ha poi messo in atto tanto bene l’insegnamento che a casa son giunte molte catture.
Tutti i quattro giorni di caccia passati con loro son stati bellissimi e pieni di emozioni umane, ma mi son commosso quando in aeroporto ci siam salutati ed egli, con occhi fermi ma lucidi, mi ha abbracciato e ringraziato per la caccia, per la natura, per la quantità di voli di selvaggina visti, ma principalmente per aver vissuto 4 giorni intensi ed indimenticabili al fianco di suo figlio, che la vita frenetica e lavorativa, ha portato lontano da lui da molti, troppi anni.

Ciao a tutti,
inizio subito con ringraziare Mimmo per questi stupendi giorni di caccia 14-17 nov. 2011: i più belli per un cacciatore novello come me, e uno dei più emozionanti per mio padre che secondo me è nato con il fucile in mano....
Come raccontato da Mimmo, ho voluto fare un regalo a mio padre, e portarlo in uno dei posti che tutti i cacciatori, acquaioli e non, sognano.
Ricordo ancora ogni singolo racconto di mio padre, che ogni volta che tornava dalla caccia mi raccontava i momenti migliori della giornata. Ed io, sognando di essere lì con lui, lo ascoltavo attentamente con gli occhi spalancati... Riusciva a trasmettermi con una grandissima passione, ogni piccola sfumatura della giornata, anche di quelle senza carnieri... Si sa la caccia non è fatta solo di animali morti, ma di tutto quello che rende una giornata speciale e piena, almeno per me è cosi.

La vita mi ha portato via dai miei genitori nell'età di 16 anni, quindi questa era l'occasione migliore per condividere una passione che viene ereditata ormai da varie generazioni nella mia famiglia , ma sopratutto era l'occasione migliore per conoscere veramente mio padre, con i suo i pregi ma anche i suoi difetti...
Si sa, da piccoli non si riesce mai a capire veramente i nostri genitori, ci rendiamo conto solo con il passare degli anni.... anzi iniziamo a capirli veramente solo quando diventiamo noi genitori...

Ok, torniamo alla cacciata in questa bellissima riserva, condita con l'esperienza e la saggezza del nostro caro amico Mimmo.
Ho trovato il suo contatto girando su questo bellissimo e utilissimo forum, quindi li ho scritto una mail chiedendo una quotazione per il Delta del Danubio.
Ben presto, seguendo anche gli aggiornamenti del caso, mi sono reso conto che era meglio andare a cercare qualcosa fuori dal Delta. Posso dire che sono stato fortunato, perché Mimmo mi ha raccontato subito della sua Nuova Riserva Fuori Delta. Dalla prima telefonata fatta con lui, ho notato subito la sua grandissima passione e l'entusiasmo per questo tipo di caccia, cosa che nessuno degli altri organizzatori di altre Agenzie Venatorie mi ha trasmesso.... Diciamo che ci siamo trovati subito bene. :)
Siamo arrivati tardi con il buio a Bucarest, dove Mimmo ci aspettava personalmente con la sua mitica Cherokee..., quindi abbiamo viaggiato di notte per raggiungere l'albergo vicino alla zona di caccia. La mattina ci siamo svegliati prestissimo, anzi io non ho dormito ma anche mio padre lo stesso, eravamo tutti e due eccitatissimi...
Abbiamo raggiunto in pochissimo tempo il nuovo capanno costruito da Mimmo, e appena caricati i fucili ecco le prime alzavole, era ancora buio ma con la luna quasi piena iniziamo subito a fare degli ottimi carnieri.... La prima giornata ci ha regalato forti emozioni con le anatre, oche poche perché eravamo presi dalle anatre che arrivavano continuamente e non ci davano nemmeno il tempo di ricaricare...

Il secondo giorno invece l'abbiamo dedicato alle oche, snobbando le anatre che continuavano a svolazzare vicino agli stampi... Ancora ottimi carnieri di oche Lombardelle, quelle selvatiche le abbiamo sentite cantare la mattina presto ma mai viste...
Vi racconto solo un momento che rimarrà per sempre nel mio cuore...: Vediamo tre Lombardelle che iniziano i giri sopra la nostra testa indecise se scendere o meno sugli stampi.
Siamo stati senza esagerare 45 min. in attesa che arrivassero a tiro, con il collo che iniziava a fare malissimo.. Dopo 45 min. decidono finalmente di arrivare a distanza frontalmente, mio padre subito mi indica a quale tirare e facciamo 2 tiri precisi.... Io, impazzito per aver abbattuto la prima oca della mia vita, non mi sono reso nemmeno conto che mio padre aveva preso le altre 2 con un tiro solo... Abbiamo iniziato a saltare come 2 bambini, io per la mia prima oca, mio padre contento e con le lacrime negli occhi per aver avuto la possibilità di condividere delle emozioni cosi forti con suo figlio... Una piccola nota tecnica, io ho cacciato con il calibro 20 e piombo del 6... Grazie a Mimmo, ho cambiato idea sul calibro 20 per gli acquatici.
Beh che dire, già i primi 2 gg sono stati pieni di carnieri ma sopratutto pieni di emozioni fortissime, eravamo già più che soddisfatti.

Inutile raccontare che anche il terzo e il quarto giorno sono stati altrettanto belli, anzi il quarto è stato il migliore in termini di carnieri...

In conclusione, abbiamo visto dei posti meravigliosi e incontaminati, milioni di anatre (alzavole infinite, germani tantissimi anche se abbattuto solo 1, mestoloni, tantissime bellissime volpoche, non abbiamo sparato a loro ovviamente), centinaia di migliaia di oche Lombardelle, mai viste cosi tante in vita mia ma anche mio padre mi ha confermato la stessa cosa... Considerate che suo padre ammazzava le oche direttamente dal cancello di casa sua... :)

Nella speranza di non avervi annoiato troppo, e ringraziando un'altra volta calorosamente Mimmo, vi saluto.
Stefano.
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Stefano, se i racconti di Mimmo sono versetti poetici, il tuo scritto in prosa è altrettanto meritevole di lode, per come sei riuscito a trasmettere l'essenza delle sensazioni vissute in questa esperienza venatoria e soprattutto di vita col tuo babbo, complimenti!
 
Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Re: WILD DUCK CLUB /CACCIANDO

Stefano, se i racconti di Mimmo sono versetti poetici, il tuo scritto in prosa è altrettanto meritevole di lode, per come sei riuscito a trasmettere l'essenza delle sensazioni vissute in questa esperienza venatoria e soprattutto di vita col tuo babbo, complimenti!
Grazie mille :)
Sono sicuro che ognuno di noi ha delle storie incredibili da raccontare, e altrettanto emozioni da trasmettere. Si sa, la nostra e' una di quelle passioni che oggi non si acquista facilmente, ma di solito viene ereditata da qualcuno in famiglia, prima di tutto dai nostri genitori ;)
A presto.
S.
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
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    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
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    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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