Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia
http://www.bighunter.it/LinkClick.aspx? ... &tabid=204
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Ted ha scritto:ggramoli ha scritto:Il materiale a disposizione è tanto, ci vuole solo uno di buona volontà che lo assembli in due-tre pagine in modo da renderlo sintetico, stampabile, oppure copiabile su altri forum. Mi aspetto che qualcuno lo faccia senza timore di sbagliare, poi si può intervenire tutti a correggerlo se pensiamo che qualcosa non vada bene.
Ci vorrebbe qualcuno che "traduca" il linguaggio scientifico dei documenti Ispra in un modo da renderli fruibili anche a chi non e' molto ferrato su certi contenuti,cosa molto comune tra i cacciatori anziani....
ggramoli ha scritto:Ted ha scritto:ggramoli ha scritto:Il materiale a disposizione è tanto, ci vuole solo uno di buona volontà che lo assembli in due-tre pagine in modo da renderlo sintetico, stampabile, oppure copiabile su altri forum. Mi aspetto che qualcuno lo faccia senza timore di sbagliare, poi si può intervenire tutti a correggerlo se pensiamo che qualcosa non vada bene.
Ci vorrebbe qualcuno che "traduca" il linguaggio scientifico dei documenti Ispra in un modo da renderli fruibili anche a chi non e' molto ferrato su certi contenuti,cosa molto comune tra i cacciatori anziani....
Onestamente non vedo cosa ci sia da tradurre, la frase incriminata dell'ISPRA è tutta qui e non serve tradurla:
"Sulla base delle informazioni disponibili, tuttavia, si deve ritenere che l’inizio dei movimenti
di ritorno per il Merlo e il Tordo bottaccio siano più precoci rispetto a quanto indicato dalla
Commissione Europea (si vedano i paragrafi “Movimenti migratori in Italia” per le rispettive
specie). Per questo sarebbe auspicabile un’anticipazione della chiusura al 15 dicembre nel caso
del Merlo e al 31 dicembre nel caso delle altre specie. L’opportunità di prevedere il termine
della stagione venatoria al 31 dicembre anche per il Tordo sassello e la Cesena scaturisce da ulteriori
motivazioni di natura tecnica, legate:
– all’esigenza di limitare la mortalità durante lo svernamento, quando le condizioni ambientali
diventano più difficili e gli animali risultano più vulnerabili;
– all’esigenza di evitare un differenziamento delle date di apertura e di chiusura della stagione venatoria nel caso di specie simili che vengono cacciate con modalità analoghe."
Diego ha scritto:Noto che il coautore di codesto "studio" (che eufemismo...) sui turdidi è il dirigente Ispra Ferdinando Spina.....
spulciando qui si trova una bella sorpresa:
http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=515
Consiglieri Nazionali WWF
Paolo Berdini, Pier Mario Biava, Daniele Bigi, Massimo Bolognesi, Dante Caserta, Stefano Civitarese Matteucci, Sylvie Coyaud, Gustavo Gandini, Stefano Gazzola, Mark Halle, Stefano Leoni, Raniero Maggini, Giuseppina Negro, Costanza Pratesi, Maurizio Rivolta, Guido Scoccianti, FERDINANDO SPINA, Sergio Ulgiati.
E poi qualcuno crede ancora "all'imparzialità" dell'Ispra [protesta.gif] [thumbsdown.gif]
oldarin ha scritto:tutto quello che volete....ragazzi ...ma il fatto che una avv della toscana "foraggia" sto istituto.. [eusa_naughty.gif] e ho avuto sentore che a suo tempo (vecchio infs)anche un'altra associazione ha sostenuto sto...mal.... e a che scopo ???
quando chiesi di ciò a chi dovrebbe sapere sembravno cadessero dalle nuvole... [eusa_naughty.gif] aaaiaaahhh non mia bè ihè...".gnari"
traduco: ahiahi nn andiamo mica bene così ragazzi
ggramoli ha scritto:Non penso che sull'imparzialità dell'ISPRA ci sia qualcuno disposto ancora a credere. Il problema è che SPINA del WWF è stato inserito all'ISPRA da qualcuno del Min. Ambiente visto che c'è dipendenza diretta.
Vedo all'orozzonte la possibilità di sputtanare l'ISPRA con dati oggettivi raccolti anche da altre nazioni confinanti. Si tratta di studiare il metodo migliore per farlo, purtroppo come il solito le AAVV latitano.
Il secondo passo dovrebbe essere quello di richiedere la rifondazione con la presenza di rappresentanti dei cacciatori, degli ambientalisti, degli agricoltori, ecc. e un Capo super partes.
Si tratta di studiare come fare o se volete di studiare come muoversi.
Un fatto è certo così non possiamo più andare avanti.
1957ale ha scritto:Io rimango del mio parere,sempre felice di essere smentito in futuro:
le nostre rimostranza le dobbiamo portare all'attenzione della gente e dei politici in altro modo:
dobbiamo far scrivere i giornali.
Finchè non dimostreremo una volontà unitaria ed una capacità di trovare obbiettivi comuni a tutti i cacciatori non verremo mai considerati:
in pochi non ci considererà mai nessuno.
Ma,per esempio,se quel documento li venisse consegnato a mano all'ispra da una delegazione di due o trecento cacciatori provenienti da tutta Italia?
ggramoli ha scritto:Gianni come non condividere le tue idee?
L'unitarietà dei cacciatori è stata sempre una utopia, anche negli anni 60-70 quando c'era praticamente solo la Federcaccia. Quindi non serve a nulla dare tutta la colpa alle AAVV. Se fossimo obiettivi daremmo la colpa a noi stessi.
Oggi come oggi abbiamo solo una mezza realtà: Caccia Ambiente.
Non ci restano tante possibilità: prendere o lasciare. Il rischio di fare un buco nell'acqua c'è, ma non mi preoccupa più di tanto, da quanto sono diventato cacciatore ho visto solo buchi nell'acqua da parte dei cacciatori.
Immagino che qualcuno storcerà il naso, Questo qualcuno si faccia pure avanti siamo pronti a seguirlo, purchè non proponga utopie come l'unità dei cacciatori.
Gianni ha scritto:1957ale ha scritto:Io rimango del mio parere,sempre felice di essere smentito in futuro:
le nostre rimostranza le dobbiamo portare all'attenzione della gente e dei politici in altro modo:
dobbiamo far scrivere i giornali.
Finchè non dimostreremo una volontà unitaria ed una capacità di trovare obbiettivi comuni a tutti i cacciatori non verremo mai considerati:
in pochi non ci considererà mai nessuno.
Ma,per esempio,se quel documento li venisse consegnato a mano all'ispra da una delegazione di due o trecento cacciatori provenienti da tutta Italia?
Purtroppo la volontà unitaria ci fù solo all'ultimo referendum, quello del 90, dove si rischiava tutti di dover smettere se si fosse raggiunto il quorum, in questo caso chi rischia sono solo i migratoristi, quindi i sele-cinghialai-stanzialisti se ne fottono altamente, anzi si levano dai piedi quelli che circolano per boschi e campagne dandogli fastidio.
L'unità fra cacciatori non è mai esistita, lo si vede dalle tante AAVV che abbiamo, le stesse che poi hanno contribuito non poco al "dividi et impera", comunque i migratoristi sono una bella fetta e se ci si riuscisse a fare un fronte unico almeno fra noi, saremmo un bel caz.zo per culo per gli equilibri elettorali dei partiti, che spesso hanno margini irrisori (vedi l'ultimo Governo Prodi che andò al potere per 25.000 voti) oppure il Governatore del Lazio (Polverini vs Bonino, la prima vinse per l'astenzione dei cacciatori di sinistra), CacciaAmbiente potrebbe essere l'unica soluzione o un buco nell'acqua, abbiamo poca scelta.
SirGordon ha scritto:ISPRA o non ISPRA il problema è che ogni anno i tordi sono sempre meno