Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia
Un'altra motivazione valida per attendere e per fare un lavoro decente è un documento come questo:
valutazione avifauna italiana volume 2
il volume è redatto dalla lipu per conto del ministero dell'ambiente è infarcito di elugubrazioni anticaccia, ma come nell'atlante delle migrazioni (ISPRA) ci sono varie affermazioni contrastanti ne riporto la più evidente pag 351 cap 4 prime righe:
4 Movimenti e migrazioni
A fronte di una concentrazione di dati in lombardia e in veneto, si registra una buona copertura geografica anche nel resto della penisola, della sardegna e di una serie di piccole isole tirreniche. La massima parte delle ricatture si riferisce alla migrazione autunnale, che a luogo tra fine settembre e fine novembre, mentre il passo di ritorno, numericamente ben più modesto per quanto concerne i dati di inanellamento, ha luogo a partire da "FEBBRAIO", COME SUGGERITO ANCHE DALL'ANDAMENTO DELL'INDICE DI ABBONDANZA.
Allora le conclusioni dell'ISPRA della LIPU ecc. sono palesemente di parte ma i dati analitici raccolti nel tempo dicono un'altra cosa (anche nei loro scritti) ed è gia il secondo esempio.
Lo scritto da cui Francesco ha ripreso il documento che vuole spedire è stato scritto in un momento di rabbia e anche se le cose che dico sono vere e documentate, devono essere integrate (ci sono ancora un paio di documenti da valutare) e se qualcuno di buona volontà avrà la pazienza di cercare come ho fatto io altri documenti sia di bird life international (mi sembrache Bothav li abbia da quello che ho capito) che di altri autori stranieri riguardanti l'Italia con palesi contrasti riguardo ai dati ISPRA, farebbe cosa giusta e gradita (per trovare i dati francesi e spulciare i dati italiani c'è voluta una settimana ).
Ecco perchè il documento deve essere Fatto sfruttando tutte le armi a nostra disposizionee più sono e meglio è .
Purtroppo i kc in quanto redatti dall'ISPRA sono come un spada di damocle, ma se si senzibilizzano i politici regionali a noi amici con argomentazioni valide, si possono ottenere risultati tipo lazio o puglia e mantenere per lo meno quello che avevamo.
Le strade per contrastare i kc sono due :
1) produrre altri dati regionali affidabili (la migliore)
2) due opzioni : contrastare i dati ISPRA con quello che si ha evidenziandone le incongruenze dei loro scritti (anche con i paesi stranieri).
La seconda opzione provare a invalidare i dati ISPRA (un' idea l'avrei ma ancora non è il caso di esporla pubblicamente ,bisognerà valutarne la fattibilità ,vedremo se son rose fioriranno).
Per il momento, sentito CIromenotti, lui farà notare questi documenti a una serie di persone, ma prima di mandare uno scritto alle regioni ( e a chiunque altro ci possa aiutare) come vuole fare Francesco, diamoci un pò di tempo per vedere se si riesce a trovare qualche altra cosa (altrimenti si và con quello che abbiamo).
Grazie , se qualcuno vuole collaborare sarebbe buona cosa.
arsvenandi ha scritto:Vi confesso che questa ottima discussione mi era sfuggita...non riesco a scaricare il testo dell'ispra ma tanto conosco già le loro conclusioni, piuttosto fantasiose direi......il prof. Spina può anche aver scritto un voluminoso documento sulla migrazione dell'areale mediterraneo composto da qualche migliaio di pagine ma se questo è viziato alla base dalla sua ideologia animalista di scientifico ha ben poco. fatto è che , come avete già evidenziato, nessuno è stato in grado di controbattere con altri dati scientifici le sue affermazioni, le nostre care AAVV che si spendono i soldi in cappellini e ammenicoli vari dovevano per tempo prepararsi ma hanno dormito allegramente, che si fa? si aspetta come abbiamo sempre fatto? oppure iniziamo a scrivere finalmente agli organi preposti in modo tale da dare a quei pochi che sono dalla nostra parte qualcosa da opporre alle assurde pretese? a me l'iniziativa di Francesco sembra lodevole e ben fatta e anche documentata non è un cahier de doleance, quindi se mi date delle motivazioni VALIDE ad aspettare ok, altrimenti io la invio all'assessore pugliese Stèfano che ha dimostrato di essere persona moderata e non schierata ideologicamente, ottenendo il prolungamento della stagione al tordo fino al 30 gennaio, procurando molti mal di pancia all'interno della giunta di centro sinistra. [lol.gif]
Un'altra motivazione valida per attendere e per fare un lavoro decente è un documento come questo:
valutazione avifauna italiana volume 2
il volume è redatto dalla lipu per conto del ministero dell'ambiente è infarcito di elugubrazioni anticaccia, ma come nell'atlante delle migrazioni (ISPRA) ci sono varie affermazioni contrastanti ne riporto la più evidente pag 351 cap 4 prime righe:
4 Movimenti e migrazioni
A fronte di una concentrazione di dati in lombardia e in veneto, si registra una buona copertura geografica anche nel resto della penisola, della sardegna e di una serie di piccole isole tirreniche. La massima parte delle ricatture si riferisce alla migrazione autunnale, che a luogo tra fine settembre e fine novembre, mentre il passo di ritorno, numericamente ben più modesto per quanto concerne i dati di inanellamento, ha luogo a partire da "FEBBRAIO", COME SUGGERITO ANCHE DALL'ANDAMENTO DELL'INDICE DI ABBONDANZA.
Allora le conclusioni dell'ISPRA della LIPU ecc. sono palesemente di parte ma i dati analitici raccolti nel tempo dicono un'altra cosa (anche nei loro scritti) ed è gia il secondo esempio.
Lo scritto da cui Francesco ha ripreso il documento che vuole spedire è stato scritto in un momento di rabbia e anche se le cose che dico sono vere e documentate, devono essere integrate (ci sono ancora un paio di documenti da valutare) e se qualcuno di buona volontà avrà la pazienza di cercare come ho fatto io altri documenti sia di bird life international (mi sembrache Bothav li abbia da quello che ho capito) che di altri autori stranieri riguardanti l'Italia con palesi contrasti riguardo ai dati ISPRA, farebbe cosa giusta e gradita (per trovare i dati francesi e spulciare i dati italiani c'è voluta una settimana ).
Ecco perchè il documento deve essere Fatto sfruttando tutte le armi a nostra disposizionee più sono e meglio è .
Purtroppo i kc in quanto redatti dall'ISPRA sono come un spada di damocle, ma se si senzibilizzano i politici regionali a noi amici con argomentazioni valide, si possono ottenere risultati tipo lazio o puglia e mantenere per lo meno quello che avevamo.
Le strade per contrastare i kc sono due :
1) produrre altri dati regionali affidabili (la migliore)
2) due opzioni : contrastare i dati ISPRA con quello che si ha evidenziandone le incongruenze dei loro scritti (anche con i paesi stranieri).
La seconda opzione provare a invalidare i dati ISPRA (un' idea l'avrei ma ancora non è il caso di esporla pubblicamente ,bisognerà valutarne la fattibilità ,vedremo se son rose fioriranno).
Per il momento, sentito CIromenotti, lui farà notare questi documenti a una serie di persone, ma prima di mandare uno scritto alle regioni ( e a chiunque altro ci possa aiutare) come vuole fare Francesco, diamoci un pò di tempo per vedere se si riesce a trovare qualche altra cosa (altrimenti si và con quello che abbiamo).
Grazie , se qualcuno vuole collaborare sarebbe buona cosa.