Re: RADIO MIGRATORIA "TORDI IN PUGLIA" 2011/2012
Re: RADIO MIGRATORIA "TORDI IN PUGLIA" 2011/2012
Fabio non è questione di sentito dire o mancata conoscenza delle leggi comunitarie. Il tuo discorso, oltre ad avere un tono presuntuoso, confonde le idee.
Il parere dell'ISPRA è vincolante solo per decretare l'allungamento del periodo cacciabile al mese di febbraio: è questo è chiaro a tutti.
Detto questo c'è un'altra questione. L'ISPRA sta conducendo uno studio sulla fauna selvatica che porterà a definire i periodi cacciabili delle varie specie migratorie. Lo studio avrà come risultato quello di stilare un prontuario delle varie specie cacciabili che fornisca dati scientifici sui periodi di riproduzione e migrazione delle specie (caro fabio, ti informo che i prontuari non solo solo quelli dei medici ma esiste anche il prontuario dell'architetto ecc ecc, più in generale il prontuario è un manuale di pronta e agevole consultazione contenente le informazioni ed i dati principali su un argomento). Questo prontuario sarà fornito alle amministrazioni regionali che sono deputate alla stesura dei calendari venatori e mi sembra chiaro che un assessore regionale (che non ha interesse a tutelare la caccia e soprattutto non gliene frega niente) quando si troverà sulla scrivania questo prontuario, peraltro rilasciato da un organismo scientifico, che "consiglia" la chiusura della caccia ai turdidi al 31/12 ne terrà sicuramente conto; anche perchè non ha nessun altro documento o studio che fornisce indicazioni contrastanti. Il mio pensiero è: perchè chi stila il calendario dovrebbe assumersi la responsabilità di non seguire le indicazioni fornite dall'ISPRA, che è un istituto scientifico? In questo modo, di fatto, nelle regioni meriodionali che hanno amministrazioni evidentemente anticaccia, la chiusura ai turdidi sarà al 31/12 e questo nel tempo diventerà la nuova norma. E quello che dico trova riscontro nel comportamento della maggior parte degli amministratori regionali che quest'anno, nello stilare i calendari venatori, hanno tenuto conto delle indicazioni dell'ISPRA anche perchè dall'altra parte non hanno avuto alcun dato o riscontro.
In questo panorama le AAVV non fanno nulla ed accettano tutto senza eccepire e fare nulla.
All'amico ars venandi dico che è vero che le associazioni anche con un solo iscritto saranno convocate ed ascoltate, ma voglio vedere che rappresentatività e che interesse avranno a portare avanti la loro attività se subiscono una drastica riduzione di tessere. Magari è la volta buona che ce li togliamo dalle scatole tutti e facciamo la tanto amata unica associazione venatoria…..anche perché, diciamoci la verità, sono sempre state le stesse associazioni ad impedire la creazione di un’unica associazione che sarebbe la vera salvezza.