Meteo stagione 2024 (1 utente sta leggendo)

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Un DILUVIO tra sabato 19 e martedì 22 su molte regioni: ecco chi deve preoccuparsi​

La situazione è delicatissima sul fronte del maltempo. Tra sabato 19 e lunedì 21 precipitazioni esageratamente abbondanti colpiranno molte regioni italiane.​

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Alessio Grosso




La Sicilia. La prima regione ad essere colpita da violenti nubifragi sarà l’isola più assetata d’Italia. Succederà sabato 19, a seguire c’è la Calabria, che da questo vortice di maltempo non ne uscirà più sino a martedì 22 ottobre.
Nel pomeriggio di sabato 19 c’è il sud della Puglia, ma temporali sono attesi anche tra Lazio e Campania e le piogge non risparmieranno gran parte dell’Adriatico, ma soprattutto si teme un picco preoccupante di oltre 100mm in poche ore sul basso Veneto e l’Emilia-Romagna, ecco la mappa del modello ECMWF:

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Dite che esagera questo modello? Sovrastima le precipitazioni? Invece vi diciamo che sono tutti uguali, quasi sovrapponibili, come evidenziano queste mappe del modello ICON e GFS, qualcuno accentua maggiormente i fenomeni sulla Romagna, la Sicilia e il Salento:

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Qualcun altro vede coinvolte in maniera pesante anche le Marche ma il quadro è sempre molto simile:


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Tra domenica 20 e lunedì 21 i fenomeni tenderebbero gradualmente a localizzarsi all’estremo sud: in particolare sono attesi nuovi nubifragi sulla Calabria jonica e la Sicilia orientale, con accumuli spaventosi di pioggia, anche superiori ai 200mm, che determinerebbero certamente conseguenze alluvionali.
Del resto queste mappe parlano chiaro, guardate gli accumuli previsti in viola tra Catanzaro e San Giovanni in Fiore in Calabria:

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Infine questa bomba d’acqua sul sud-est della Sicilia, tra Gela e Siracusa, è ancora più inquietante.

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Nei prossimi aggiornamenti cercheremo di capire se questa congiuntura barica sarà confermata con i gravi rischi che ne potrebbero conseguire, oppure ridimensionata.
 

MALTEMPO: serie di MAPPE PERICOLOSE fino a domenica 27 ottobre​

Ancora tanta...troppa pioggia cadrà sulla nostra Penisola fino a domenica 27 ottobre.​

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Paolo Bonino​


Il MALTEMPO sembra averci preso gusto a flagellare l’Italia a destra e a manca. La natura è pigra e tende a ripresentare le stesse configurazioni spendendo meno energia e facendo così meno sforzo. Questo dimostra che non sempre la natura è benevola…anzi, spesso è “opportunista”.

Nella seconda parte della settimana saremo alle prese con un nuovo blocco circolatorio abbastanza pericoloso per i nostri lidi. Ecco cosa potrebbe succedere sotto il profilo sinottico tra giovedi 24 e venerdi 25 ottobre:

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Una spigolosa saccatura si protenderà come una spada sull’Europa occidentale. Notate le due zone di alta pressione ai lati, una sorta di SCHIACCIANOCI che farà persistere il maltempo in sede italica per tutto il prossimo week-end.

La sommatoria delle precipitazioni attese in Italia da oggi fino a domenica 27 ottobre è abbastanza pesante su alcuni modelli, che adesso vi proponiamo.


MODELLO UKMO:

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ATTENZIONE alla Liguria e all’alta Toscana dove saranno possibili NUBIFRAGI, ma tutto il settore occidentale e il settentrione sarà a rischio PIOGGE COPIOSE.

MODELLO ICON


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A rischio NUBIFRAGI l’alto Piemonte e le coste dell’alto Tirreno, specie in prossimità dell’Isola d’Elba. Anche in questo caso si evince un maggiore interessamento del nord e del centro.

MODELLO ACESS

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Liguria, alto Piemonte ed alta Lombardia sotto torchio con piogge molto intense e pericolose. Piogge intense anche sull’alto-medio Tirreno e sul settore ionico.

MODELLO GEM

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Alto Piemonte e Liguria centrale a rischio NUBIFRAGI. Piogge intense anche su medio Tirreno e Sardegna meridionale.

Infine, un modello più leggero: ECMWF:

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Piogge copiose su gran parte del nord e del centro, ma senza particolari criticità. Ci aggiorneremo di volta in volta per vedere quale modello avrà ragione. Continuate quindi a seguirci.


Paolo Bonino

 

Il MALTEMPO non abbandona l’Italia: i NUBIFRAGI di martedi 22 e mercoledi 23​

Nella giornata odierna ancora maltempo in Sicilia e rovesci sul Tirreno. Nella giornata di domani (mercoledi) estensione del fenomeni anche alle regioni settentrionali.​

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Paolo Bonino




Si sperava che l’alta pressione concedesse almeno 4-5 giorni di tregua alla nostra Penisola, ma molto probabilmente non sarà così. La struttura depressionaria che sta mettendo sotto torchio la Sicilia non uscirà dalla scena italiana, ma si sposterà nuovamente verso ovest in direzione del Tirreno. Questo determinerà un richiamo di aria umida che oggi darà luogo a rovesci sulle regioni centrali, mentre domani riporterà la pioggia anche su molte zone del nord.

Ecco l’ultima immagine satellitare di questa mattina:

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L’alta pressione non riuscirà ad impadronirsi dell’Italia. Questa mattina è presente un nuovo ed intenso temporale tra la Sicilia orientale e la Calabria; dovrebbe attenuarsi nelle prossime ore stante lo spostamento dei fenomeni più ad ovest. Sul Tirreno prenderà piede un flusso di aria umida da sud-est che domani interesserà anche il nord.

Vediamo la sommatoria delle piogge attese in Italia nell’arco della giornata odierna, martedi 22 ottobre:


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Ancora forti temporali al mattino tra la Sicilia orientale e la Calabria Ionica, ma la situazione dovrebbe migliorare in giornata. Tempo in peggioramento al centro, specie su Tirreno e zone interne, con l’arrivo di acquazzoni. Al nord tempo ancora asciutto, ma in peggioramento sulla Liguria dove arriveranno piovaschi in serata.

Sul fronte delle temperature, questi sono i valori attesi in Italia alle ore 15 di oggi pomeriggio:

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Valori nel complesso gradevoli e superiori alle medie del periodo.

Infine, queste sono le piogge attese in Italia nell’arco della giornata di domani, mercoledi 23 ottobre:

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Maltempo su quasi tutto il centro, sulla Liguria, Emilia Romagna e basso Veneto con piogge sparse e rovesci. Parzialmente risparmiata la Sardegna e tempo in miglioramento al sud, dovrebbe smettere di piovere sulla Sicilia.


Paolo Bonino

 

Il MALTEMPO fino a domenica: FORTI NUBIFRAGI su alcune regioni​

Le mappe in nostro possesso rincarano la dose questa mattina in fatto di piogge intense sull'Italia nella seconda parte della settimana.​

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Paolo Bonino

Il tempo potrebbe mettersi male per diverse regioni nella seconda parte di questa settimana e nel week-end. Vi mostriamo la mappa sinottica incentrata per la notte tra venerdi 25 e sabato 26 ottobre:

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Si tratta di una situazione di blocco molto pericolosa soprattutto per il settentrione e l’alto Tirreno. La saccatura responsabile del maltempo resterà incastrata tra due zone di alta pressione, una sul vicino Atlantico ed una sull’Europa orientale. Quest’ultima opporrà una strenua resistenza al movimento verso levante della struttura perturbata, concentrando piogge intense sulle medesime aree. Le mappe delle piogge complessive da qui a domenica sono preoccupanti per alcune regioni ed ora ve le mostriamo.

MODELLO ECMWF

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Rispetto alla mattinata di ieri questo elaborato ha fortemente rincarato la dose con nubifragi su alto Piemonte, Liguria e coste dell’alto Tirreno.

MODELLO UKMO


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Forti nubifragi su Liguria e alta Toscana; sotto osservazione anche l’alto Piemonte, l’alta Lombardia e il Triveneto.


MODELLO ICON

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Nubifragi intensi su alto Piemonte, alta Lombardia, Liguria ed alto Tirreno. Sotto osservazione anche il Triveneto e la Sardegna meridionale.

MODELLO GEM

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Alta Lombardia, alto Piemonte, Liguria e coste dell’alto Tirreno sotto pressione. Da attenzionare anche la Sardegna meridionale.

Nei prossimi giorni faremo il punto in base agli ultimi aggiornamenti: continuate a seguirci.

Paolo Bonino

 

Rischio ALLUVIONE tra sabato 26 e domenica 27 su alcune città: ecco quali​

Maltempo di nuovo protagonista con conseguenze molto pericolose sul territorio, specialmente su alcune regioni, città incluse. Vediamo quali.​

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Alessio Grosso




Piogge eccezionalmente abbondanti secondo diversi modelli potrebbero verificarsi tra sabato 26 e la mattinata di domenica 27 su alcuni settori del nord, in particolare quelli occidentali. Secondo il modello ICON cadranno dai 90 ai 170mm di pioggia in poco più di 24 ore su terreni già intrisi d’acqua e con fiumi e torrenti già ricolmi d’acqua, Po compreso e sino a 230mm entro le 12 di domenica.

Le città dove dovrebbe piovere in maniera più preoccupante saranno le seguenti: ovest e nord Milanese, Monza, Novara, Savona, Genova, Verbania, Como, Varese, Domodossola, Biella, Asti, Biella, Alessandria, Pavia e Lugano in Canton Ticino. Lo si evince chiaramente anche dalla sommatoria dei fenomeni previsti per sabato 26 dal modello ICON:

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In viola e in bianco gli accumuli superiori ai 90-100mm. Tenete presente che, per quanto attendibile, l’esatta disposizione della “striscia” perturbata più intensa non potrà mai essere calcolata al km, c’è sempre un margine di errore e anche di sovrastima dei fenomeni. In ogni caso parliamo di una situazione a rischio, anche a causa del blocco anticiclonico presente più ad est, che costringerà la perturbazione a stazionare sul posto.
Ecco la domenica 27:


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Questa sorta di “fungo atomico” viola per domenica rinculerà ad ovest. Abbondanti piogge in giornata giungeranno anche a Torino, Ivrea, insisteranno ancora su Asti, Alessandria, Varese, Verbania, Domodossola, meno intense su Milano, Como, Bergamo e Genova, coinvolta invece Imperia. Più ad est piogge ma non così abbondanti.

Si sconsigliano le escursioni ai laghi e ai monti, sarà un fine settimana a forte rischio.
 

L’anticiclone punta a sventare L’IRRUZIONE FREDDA del 1° novembre: i dettagli​

La prima irruzione fredda della stagione verrà ostacolata dall'alta pressione. Scopriamone i motivi, ma ricordiamo che la situazione è ancora del tutto incerta.​

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Alessio Grosso




I modelli ipotizzano ancora in qualche emissione il primo affondo invernale della stagione intorno ai primi giorni di novembre, ma la gran parte attribuisce maggior peso all’anticiclone che, grazie ad un’accelerazione della corrente a getto, dunque dei venti occidentali in alta quota, avrebbe vita facile, distendendosi sulla Penisola impedendo la penetrazione degli affondi freddi da nord, salvo qualche spiffero in Adriatico.

Il modello GFS però entra ancora “a gamba tesa” e propone con forza l’affondo freddo durante il Ponte di Ognissanti, come vediamo da questa mappa barica:

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Il maltempo, accompagnato da un sensibile calo termico, colpirebbe dapprima gran parte del nord, tanto per cambiare soprattutto l’Emilia-Romagna, poi il centro-sud con rovesci e temporali, ma anche neve in Appennino.
Qui un quadro riassuntivo delle precipitazioni previste se l’aria fredda riuscisse a sfondare, notate il picco su Venezia Giulia (anche Slovenia) ed Emilia-Romagna, ma anche parte della Liguria e al sud in Campania di riflesso:


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La media degli scenari però stronca questa evoluzione e propone una fase relativamente stabile del tempo, salvo possibili infiltrazioni fresche sul meridione e sull’Abruzzo, sempre tra l’1 e il 2 novembre, che rimarrebbero ai bordi dell’anticiclone, associate a qualche precipitazione sparsa e ad un certo calo termico, qui la mappa che lo evidenzia:

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La situazione è comunque lungi dall’essere ben delineata, seguite pertanto tutti gli aggiornamenti.
 

Meteo: Freddo sempre più lontano, all'orizzonte si intravede un grosso Anticiclone​


Articolo del 23/10/2024ore 10:30di Stefano Rossi Meteorologo
Temperature ancora sopra media. Il freddo è sempre più lontano


Temperature ancora sopra media. Il freddo è sempre più lontanoFreddo sempre più lontano dall'Italia. Nei prossimi giorni le temperature non subiranno scossoni, mantenendosi dunque sempre sopra media e neppure a medio/lungo termine si scorgono particolari novità. Anzi, dopo un burrascoso Ottobre pare essere in arrivo un grosso anticiclone.


Se non fosse per le intense ondate di maltempo che hanno colpito gran parte del nostro Paese nelle ultime settimane, risulterebbe piuttosto difficile parlare di Autunno, quanto meno dal punto di vista termico. Le temperature, infatti, restano sopra la media stagionale da Nord a Sud. E anche durante la notte il clima è insolitamente mite per il periodo, con scarsissima escursione termica (ovvero le temperature sono molto simili tra il giorno e la notte).

Insomma, del freddo autunnale neppure l'ombra e nei prossimi giorni la situazione non cambierà. Al Sud, grazie al miglioramento delle condizioni meteo e alla costante presenza di venti miti provenienti dai quadranti meridionali, le temperature rimarranno decisamente alte, di parecchio sopra la media, soprattutto su Campania e Sicilia. Ma anche sul resto del Paese, nonostante nuove piogge in arrivo, i valori continueranno a mantenersi sopra media.

Ma dunque, quando arriva il freddo? Di sicuro non prima della fine del mese di Ottobre. Continueremo infatti a vivere un Autunno mite, con temperature fuori norma. Anzi, con l'inizio della prossima settimana è confermato l'arrivo di una robusta figura di alta pressione che non solo allontanerà il maltempo dal nostro Paese, dopo settimane a dir poco burrascose, ma contribuirà anche a mantenere un contesto climatico ben distante dagli standard attesi in questo periodo dell'anno.
Vedremo se nel mese di Novembre il grande Nord deciderà di spingere verso le nostre latitudini un po' di freddo in grado di riportare scenari più consoni al calendario: ma a giudicare dalle mappe a lungo termine la cosa non pare così probabile.
 

Meteo: pronte altre due Perturbazioni nei Prossimi Giorni, la seconda sarà intensa​


Articolo del 23/10/2024ore 12:38di Stefano Rossi Meteorologo

Non smette di piovere sul nostro Paese, quanto meno su parte di esso: la causa è una reiterata circolazione ciclonica che sarà, tra l'altro, responsabile dell'invio di altre due perturbazioni nei giorni che ci separano da qui al fine settimana.

Nonostante una timida figura di alta pressione abbia faticosamente cercando di farsi spazio e di abbracciare l'area del Mediterraneo nel corso di questa settimana, il suo tentativo non è andato a buon fine. Nulla ha potuto contro la forza di un Atlantico così tanto carico di energia da provocare una sequenza quasi interminabile di fronti perturbati in grado di scaricare precipitazioni a più riprese sul nostro Paese. Solamente il Sud, nelle ultime 24 ore, ha registrato una maggiore quiete, unica parte d'Italia a beneficiare in questo momento della presenza dell'anticiclone.

Ma cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi giorni? Ancora piogge, cieli grigi e tanta, tanta umidità, in un contesto climatico, peraltro, fin troppo caldo, con temperature di gran lunga superiori alla media del periodo.
La giornata di Mercoledì 23 Ottobre sarà all'insegna del maltempo a causa del transito di una prima perturbazione che condizionerà il tempo il quadro meteorologico anche Giovedì 24 Ottobre quando, nonostante precipitazioni meno intense e meno diffuse, su gran parte del Centro-Nord sarà assolutamente necessario avere un ombrello a portata di mano, specie sui settori centrali tirrenici e su quelli nord-occidentali.
Proseguirà invece il bel tempo al Sud, insidiato solamente dal transito di qualche nube irregolare che non sarà comunque in grado di provocare effetti rilevanti.

Non è finita qui. Venerdì 25 Ottobre transiterà una seconda perturbazione, localmente anche più intensa della precedente, la quale si dirigerà ancora una volta verso le regioni del Nord e del Centro. Tuttavia, il tempo peggiore lo registreremo soprattutto al Nordovest e in particolare sulla Liguria di Centro-Levante, successivamente su Emilia Romagna e alta Toscana.
E il Sud? Sempre al top, con sole e temperature che faranno venire voglia di farsi una bella passeggiata con abiti estivi.
Dando infine uno sguardo ai giorni successivi, il weekend inizierà Sabato 26 Ottobre ancora all'insegna dell'instabilità al Nordovest, mentre da Domenica 27 Ottobre avanzerà un vasto campo anticiclonico destinato a riportare il bel tempo un po' tutti.
Ancora piogge su alcune regioni fino al weekend


Ancora piogge su alcune regioni fino al weekendSul tema è intervenuto anche Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo, al quale abbiamo chiesto cosa succederà nei prossimi giorni.
E' confermata una settimana con altre piogge, a tratti moderate o forti, verso il Centro-Nord; la buona notizia è che al Sud invece prevarrà il sole con temperature anche sopra i 26-27°C.
Nel dettaglio, durante le prossime ore, il maltempo abbandonerà definitivamente la Sicilia e la Calabria salendo verso nord: sono previste piogge anche intense sulla Sardegna, specie meridionale ed orientale, poi verso le regioni tirreniche del Centro e, purtroppo, verso l’Emilia Romagna.
Dal pomeriggio del Mercoledì i fenomeni si concentreranno su Toscana, Umbria, Lazio e a macchia di leopardo sulle regioni settentrionali, compresa l’Emilia Romagna. I settori più interessati dai rovesci dovrebbero essere quelli costieri tra Alto Lazio, Toscana e l’Appennino emiliano.



Quali sono le previsioni per Giovedì 24 Ottobre?
Giovedì il maltempo si accanirà ancora su Toscana e Nord-Est con altre piogge purtroppo sulle zone colpite dalla recente alluvione in Emilia Romagna; in pratica avremo la risalita delle correnti umide e calde dalla Sicilia al Triveneto nel corso di 48-60 ore.

Maltempo anche nel weekend?
Al Nord-Ovest e in Toscana sembra di sì, ma avremo ovunque un ‘caldo anomalo per il periodo’. Venerdì 25, a due mesi dal Santo Natale, le massime saranno localmente oltre i 26°C con un ‘caldo anomalo’ che ormai non ci sorprende più, siamo abituati al Riscaldamento Globale.

Dove sono previste le piogge Venerdì?
Si prevedono intensi rovesci su Liguria di Ponente, Piemonte e poi Lombardia, Liguria di Levante e ancora una volta in Toscana, specie sulla Versilia e sulle Alpi Apuane.

Come sarà il weekend?
Il weekend vedrà un braccio di ferro tra la perturbazione spagnola-franco-marocchina e il campo di alta pressione presente sui Balcani: il fronte delle piogge avanzerà lentamente a causa del blocco anticiclonico balcanico, ma dovrebbe riuscire a portare maltempo su gran parte dell’Italia occidentale con fenomeni persistenti, anche potenzialmente alluvionali, sulle regioni di Nord-Ovest, in primis Liguria.
Ancora piogge su alcune regioni fino al weekend


Ancora piogge su alcune regioni fino al weekendCi saranno altre alluvioni?Una domanda dalla risposta difficile, è certo che si prevede un quadro meteo da potenziali allerte. Come sappiamo, infatti, la saturazione dei terreni, dopo le piogge continue (piove da più di un mese su parte dell’Italia, specie al Centro-Nord), non permette più l’infiltrazione delle precipitazioni: in pratica, la pioggia trova tutti i pori del terreno già pieni di acqua e ruscella subito in superficie causando piene fluviali repentine specie del reticolo idrografico minore.
 

Previsioni Meteo Weekend: ultime abbondanti Piogge tra Sabato e Domenica, poi cambia tutto​


Articolo del 23/10/2024ore 13:32di Mattia Gussoni Meteorologo
Weekend, tra le ultime forti piogge e la rimonta dell'alta pressione


Weekend, tra le ultime forti piogge e la rimonta dell'alta pressionePrevisioni meteo aggiornate per Sabato 26 e Domenica 27 Ottobre. Nel weekend avremo le ultime forti piogge (ancora rischio di nubifragi), ma poi cambierà davvero tutto, con una svolta a livello emisferico.


Nel corso di Sabato 26 Ottobre l'ennesimo ciclone in discesa dall'Atlantico innescherà un'insidiosa ondata di maltempo che colpirà soprattutto le regionii di Nordovest: attenzione perché tra basso Piemonte e Liguria, potrebbero cadere fino ad oltre 100 mm di pioggia in poco tempo (pari ad oltre 100 litri di acqua per metro quadrato). Questo tipo di configurazioni sono particolarmente delicatein questa stagione dell'anno a causa delle convergenze tra i venti che si possono generare sul mar Ligure e che sono in grado di innescare pericolosi temporali autorigeneranti.
Le precipitazioni poi si estenderanno anche a Lombardia, Veneto e alta Toscana, seppur in maniera meno intensa e più discontinua. Altrove avremo invece un ampio soleggiamento grazie ad una prima avanzata dell'alta pressione, preludio dell'importante svolta a livello emisferico che ci attende nei giorni successivi.
Ultime forti piogge Sabato 26 Ottobre al Nord Ovest, poi rimonta l'anticiclone africano


Ultime forti piogge Sabato 26 Ottobre al Nord Ovest, poi rimonta l'anticiclone africanoSarà da Domenica 27 Ottobre che l'anticiclone africano (sì sempre lui, il protagonista dell'Estate) si allungherà fino ad abbracciare buona parte del bacino del Mediterraneo, includendo dunque anche l'Italia. Spazio quindi ad una maggiore stabilità dopo le ultime burrascose settimane, con più sole e anche con un ulteriore leggero aumento delle temperature.
L'anticiclone, stando agli ultimi aggiornamenti, sosterà sull'Italia anche nel corso della prossima settimana.
 

Doppia Perturbazione nei Prossimi Giorni, prima di una svolta Meteo​


Articolo del 24/10/2024ore 10:50di Stefano Rossi Meteorologo
Ancora piogge nei prossimi giorni, in attesa di una svolta.


Ancora piogge nei prossimi giorni, in attesa di una svolta.Italia senza pace. Pioverà ancora su tante regioni nei prossimi giorni a causa del transito di una doppia perturbazione sul nostro Paese. Tuttavia, all'orizzonte si intravede una mini svolta che potrebbe cambiare lo scenario meteo, almeno temporaneamente.


Ma perché continua a piovere? Su scala generale troviamo un vasto anticiclone collocato sulle zone centro-orientali del Vecchio Continente, il quale riesce ad influenzare positivamente solamente le nostre regioni meridionali.
Il Centro-Nord, invece, rimane scoperto, ancora sotto l'influenza di correnti atlantiche cariche di perturbazioni. La prima di queste è arrivata Mercoledì 23 Ottobre e farà sentire i suoi effetti anche nella giornata di Giovedì 24 Ottobre, seppur con precipitazioni meno intense.
Tra la serata e la prossima notte è attesa una seconda perturbazione, collegata ad un vortice in avvicinamento alla Penisola Iberica. Venerdì 25 Ottobre le regioni colpite saranno ancora una volta quelle del Centro-Nord, con i maggiori accumuli previsti al Nordovest, sull'Emilia-Romagna, ma soprattutto sulla Toscana, dove ci attendiamo una vera e propria fase di intenso maltempo con forti piogge e locali nubifragi.
Proseguirà il bel tempo invece al Sud, dove anche le temperature risulteranno decisamente gradevol, ben superiori alla media del periodo.
Le precipitazioni previste per la giornata di Venerdì 24 ottobre 2024


Le precipitazioni previste per la giornata di Venerdì 24 ottobre 2024Solo nel corso del weekend avvertiremo i primi segnali di miglioramento sul fronte atmosferico. Timidamente, l'alta pressione che in questi giorni ha coccolato alcune zone del Sud, inizierà a salire di latitudine, coinvolgendo già da Sabato 26 Ottobre buona parte del Centro, per poi spostare il suo raggio d'azione pure al Nordest, regalandoci così una Domenica 27 Ottobre più tranquilla, eccezion fatta ancora una volta per il Nordovest, dove anche per tutto il fine settimana sarà necessario un ombrello.
 

Meteo: scoppia l’Estate di San Martino a Novembre?​

L'immancabile Estate di San Martino ritorna a Novembre? Ultime tendenze meteo.​

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Raffaele Laricchia




L’ipotesi del freddo precoce ad inizio Novembre è tramontana definitivamente: ce lo mostrano chiaramente i principali centri di calcolo che optano per il perentorio ritorno dell’anticiclone su mezza Europa. Il freddo artico, invece, resterà confinato tra Scandinavia ed est Europa.

Il grande ritorno dell’anticiclone sull’Italia potrebbe arrivare già dalla fine di Ottobre, non prima di un ultimo veloce peggioramento su alcune nostre regioni occidentali. Passate queste ultime piogge, ecco l’arrivo in grande stile dell’anticiclone, pronto a regalare una prima settimana di Novembre tutt’altro che autunnale.

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Questo forte campo di alta pressione potrebbe invadere l’Italia e l’Europa centrale per diversi giorni consecutivi, ponendo le basi per la classica Estate di San Martino, ovvero un periodo di stabilità e clima mite su gran parte d’Italia, specie al centro-sud. In presenza di un anticiclone, tuttavia, è necessario ricordare che tornerebbero anche nubi basse e nebbie su valli e pianure, specie al nord Italia.


Anche la media degli scenari di GFS insiste sull’arrivo del vasto anticiclone sull’Italia, andando a sbarrare totalmente la strada alle perturbazioni atlantiche. Sarebbe senz’altro un anticiclone necessario e benvenuto dopo tanti nubifragi ed eventi alluvionali al nord.

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Anche le temperature risentirebbero inevitabilmente dell’anticiclone disteso su più di mezza Europa. Le anomalie più pesanti al momento sono previste tra Francia, Germania e Polonia:

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Meteo. Weekend, perturbazione atlantica con piogge e temporali anche forti. Ecco dove colpirà​

Maltempo concentrato al Nordovest e in Sardegna.

24 ottobre 2024
ore 11:47
di Lorenzo Badellino

Meteo weekend
Meteo weekend
Il flusso di correnti umide meridionali responsabili di locali condizioni di instabilità già in atto su parte d'Italia, si intensificherà nel corso di venerdì per l'avvicinamento di una saccatura che dall'Atlantico punterà le coste occidentali europee. Ne conseguirà un incremento dell'instabilità sulle regioni centro-settentrionali, specie del versante tirrenico, con un nuovo carico di piogge e temporali. Le condizioni rimarranno più stabili invece al Sud, sotto la protezione di un promontorio anticiclonico in risalita dalle basse latitudini, con maggior presenza del sole e clima asciutto. Nel weekend la perturbazione associata alla saccatura atlantica raggiungerà l'Italia nordoccidentale e la Sardegna, dando luogo ad un peggioramento con piogge e temporali anche forti, possibili nubifragi e locali criticità idrauliche e idro-geologiche. Verranno coinvolte anche Toscana e regioni nordorientali, seppur con fenomeni più contenuti. Rimarrà tagliato fuori il resto d'Italia, con tempo più stabile, abbastanza soleggiato e clima per l'insistenza di correnti di Scirocco. Ecco nel dettagli il tempo previsto per il weekend:

Meteo venerdì
Meteo venerdì
METEO SABATO. Al Nord perturbato al Nordovest con piogge e rovesci in intensificazione in giornata, anche temporaleschi, più intensi su Liguria centro-occidentale e Piemonte, specie meridionale (possibili nubifragi tra Liguria centrale e basso Piemonte con accumuli pluviometrici anche superiori a 150mm in 24 ore sul Genovese); piogge e rovesci anche su Lombardia, specie occidentale, ovest Emilia, Trentino AA, alto Veneto e Friuli VG, seppur meno intensi. Nebbie o foschie dense al mattino sulla costa romagnola. Al Centro rapido peggioramento in Toscana con piogge e qualche rovescio temporalesco in giornata, fenomeni in estensione fino all'alto Lazio, altrove poco o parzialmente nuvoloso ma con nebbie o foschie dense al mattino sulle coste marchigiane. Al Sud sole offuscato da stratificazioni alte, più spesse sul versante tirrenico e in Sicilia ma senza fenomeni. In Sardegna nubi in progressiva intensificazione con piogge e rovesci anche temporaleschi in arrivo in serata. Temperature in lieve aumento al Centro-Sud. Venti tesi di Scirocco.

Meteo sabato
Meteo sabato
METEO DOMENICA. Al Nord insiste il maltempo con piogge e rovesci diffusi tra sudest Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria, in estensione dal Ponente al Levante, piogge e rovesci anche su centro-ovest Lombardia, ovest Emilia, Trentino AA, alto Veneto e Friuli VG, seppur più attenuati. In serata fenomeni in attenuazione sulle Alpi occidentali (Attesi ulteriori accumuli in 24 ore di 100mm circa su entroterra savonese, valli torinesi e Verbano, con possibili nubifragi). Al Centro a tratti instabile in Toscana con piogge e rovesci più frequenti dal pomeriggio sulla fascia costiera e sull'entroterra adiacente, qualche rovescio fin sull'alto Lazio. Parzialmente nuvoloso sul versante adriatico, con foschie e nebbie al mattino sulle coste. Al Sud cielo offuscato da velature e stratificazioni alte, più compatte in Sicilia con locali piovaschi in giornata sulle zone centro-occidentali. In Sardegna tempo instabile con rovesci e temporali sparsi, localmente anche forti sulle zone centro-settentrionali dove gli accumuli pluviometrici in 24 ore potrebbero raggiungere gli 80/100mm. Temperature senza grandi variazioni. Venti tesi di Scirocco.

Meteo domenica
Meteo domenica
Accumuli previsti in 48 ore tra sabato e domenica
 

Prima decade di NOVEMBRE sotto il giogo dell’ANTICICLONE​

Le proiezioni del prestigioso centro di calcolo ECMWF mostrano un forte anticiclone che soggiogherà quasi tutto il nostro Continente.​

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Paolo Bonino


Prima di effettuare la nostra analisi, facciamo la solita importante premessa: tali mappe e le previsioni indicate, pur avendo una validità scientifica poichè effettivamente elaborate da potenti computer che eseguono miliardi di calcoli fisico-matematici basati anche su statistiche climatologiche, riteniamo non siano di utilità per programmare attività importanti.

Quanto potrebbe durare il mostro anticiclonico che si insedierà sull’Europa nei prossimi giorni? Lo abbiamo chiesto al prestigioso centro di calcolo ECMWF che periodicamente elabora tendenze a medio e lungo termine. Individuiamo l’alta pressione dalle anomalie precipitative presenti sulle mappe. Dove queste sono molto negative significa che sta agendo l’alta pressione.

La prima mappa mostra le anomalie precipitative attese in Italia fino a sabato 2 novembre:

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Osservate il blocco anticiclonico che sarà presente su quasi tutto il nostro Continente, compresa l’Italia, dove si avranno forti anomalie negative di precipitazione; in altre parole sull’Italia non pioverà da nessuna parte.


Questa invece è la mappa delle anomalie precipitative attese in Europa tra il 3 e il 9 novembre:

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Stessa situazione: l’alta pressione non mollerà la presa e darà origine ad un blocco secco su tutta l’Europa centro-occidentale, compresa l’Italia.

L’alta pressione potrebbe iniziare a mollare la presa dopo il 10 novembre; queste le anomalie precipitative previste in Europa nel lasso temporale tra il 10 e il 16 di novembre

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Si nota il ritorno in media sul fronte delle piogge, anche se un lieve deficit potrebbe presentarsi ancora sulle regioni settentrionali.
 

’alta pressione formato “MOSTRO”; scopriamo se ci saranno NOVITA’​

Ci saranno novità per l'inizio della settimana prossima oppure l'alta pressione continuerà a soggiogare l'Europa? Facciamo il punto con le mappe oggi disponibili.​

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Paolo Bonino


Il WEEK-END dei SANTI vedrà pochissime novità dal punto di vista meteo, non solo in Italia, ma su gran parte del nostro Continente. In questa sede cercheremo di capire se all’inizio della settimana prossima questo bestione riuscirà finalmente a farsi da parte, introducendo un possibile cambiamento.

Stando alle mappe oggi in nostro possesso, non si notano sbocchi a questa condizione. La staticità di questo anticiclone è a dir poco disarmante; tutto resterà bloccato senza possibilità di cambiamento almeno fino alla metà della settimana prossima.

La prima mappa mostra la situazione sinottica attesa in Italia nelle ore centrali di martedi 5 novembre:

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L’anticiclone seguiterà ad essere piantato sui meridiani centrali europei, dispensando stabilità estrema fatta di nebbie, smog e tanta mitezza fuori stagione. Tra l’altro, il cuore caldo di questa struttura resterà inchiodato tra l’Europa centrale ed il nord Italia, portando lo zero termico a quote assurde per il periodo, addirittura oltre i 3500 metri sul nostro arco alpino. Le correnti atlantiche nulla potranno contro questo muro pressochè invalicabile e riusciranno ad interessare a malapena le Isole Britanniche.


L’enorme “blocco ad omega” si nota molto bene dalle temperature attese a 1500 metri sulla verticale del nostro Continente nelle ore centrali di martedi 5 novembre:

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Sarà molto dura abbattere questo blocco di aria mite e stabile che incombe praticamente su tutto il nostro Continente. Lentamente la Natura proverà a rimuoverlo, ma servirà tempo. Notate il freddo che resterà molto lontano da noi, ai margini di questa enorme struttura stabilizzante.

Paolo Bonino

 

Meteo: i media trasformano una comune “GOCCIA FREDDA” in un alieno​

Il disastro in Spagna va spiegato, altrimenti qualcuno penserà che la "dana" sia una sorta di maleficio scaturito da chissà quali forze nascoste della natura, è invece un semplice acronimo di un fenomeno ben conosciuto dagli addetti ai lavori, di semplice spiegazione.​

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Alessio Grosso


Gocce fredde in quota. Il termine è semplice, didattico, conosciuto da sempre persino dagli studenti americani delle scuole medie che, a differenza nostra, la meteorologia la studiano, per non trovarsi a 40 anni, diventati giornalisti a dover commentare eventi come quelli spagnoli trasformando un vortice freddo in quota in una sorta di alieno malefico che distrugge territori con la sua onda di ****.

Di gocce fredde in quota,
cioè di piccoli vortici colmi di aria fredda che si staccano dalla circolazione generale, si isolano nel Mediterraneo e determinano fenomeni di forte intensità, se ne vedono molte ogni anno. E’ un fenomeno molto comune sulle nostre regioni meridionali, anzi spesso proprio grazie a questi vortici vengono colmate situazioni siccitose.

Il problema è che il mare più caldo del normale mette a disposizione una maggiore quantità di energia in gioco e i temporali che si rigenerano sullo stesso luogo per ore, favoriti anche dal blocco operato da un anticiclone ad est della zona perturbata che ne impediscono un transito più rapido, diventano così devastanti. Se poi incontrano terreni duri per la siccità, dove lo scorrimento dell’acqua prevale sull’assorbimento, il gioco è fatto.

Ecco la posizione della goccia fredda prevista per venerdì 1° novembre, vedete il suo isolamento a ridosso del Portogallo in un “mare” di alta pressione tutto intorno, che ne impedisce lo spostamento verso levante:


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La Spagna sta vivendo una tragedia paragonabile a quella vissuta nel 1982, quindi gli eventi estremi ci sono sempre stati. Chiaro che in un clima che cambia e in un Mediterraneo che si scalda (e questo è innegabile), potrebbero diventare ancora più estremi, forse anche più frequenti, ma qui il tempo di ritorno di un simile evento è stato di 42 anni, non poco.

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Se gli eventi estremi esistevano anche in passato è perché, a differenza di oggi affluiva più aria fredda, che compensava il fatto che il mare fosse più freddo di oggi. Oggi ne affluisce meno ma con un mare spesso “bollente” e le conseguenze sono le stesse.

Gli eventi estremi sarebbero assenti solo se non vi fossero contrasti termici, cosa impossibile, dunque in una fase di global warming conclamata come questa, o di global colding qualora avvenisse, gli eventi estremi non cesserebbero di manifestarsi.
La cosa che infastidisce è sentirsi raccontare che la “dana”, così come gli spagnoli definiscono con un acronimo una goccia fredda in quota, sia un evento rarissimo, scatenato da chissà quali cause. Non è affatto così: questa tipologia di evento è parte integrante dei normali cicli meteorologici.
 

Meteo: Domenica 10 e Lunedì 11 nel mirino del maltempo?​

Sempre più instabile da giovedì in poi! Arriva anche il freddo da est con altre piogge?​

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Raffaele Laricchia


Aumentano sempre più le probabilità circa l’arrivo della prima ondata di freddo della stagione, la quale potrebbe davvero traghettarci in un contesto invernale quantomeno sotto l’aspetto termico. Tutti i centri di calcolo confermano l’arrivo di un nucleo freddo da est tra 10 e 11 Novembre, pronto a farsi largo al di sotto di un vasto promontorio di alta pressione.

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Le temperature potrebbero scendere vertiginosamente soprattutto di notte, da nord a sud, portandosi su valori pienamente invernali. Considerando che su tante regioni i cieli si manterranno, probabilmente, sereni o poco nuvolosi, diventa elevato il rischio di temperature minime vicine o addirittura inferiori allo zero, come ad esempio in Val Padana e nelle zone interne del centro Italia.

Ma dove ci sarà maltempo? In verità un po’ di precipitazioni sparse arriveranno su Sardegna e Sicilia già tra giovedì e sabato, ma saranno legate ad altre intrusioni instabili. Tra domenica e lunedì, invece, l’aria fredda potrebbe scavare una blanda depressione sul basso Mediterraneo, carica di maltempo specie per l’estremo sud.


Domenica 10 novembre si prevedono piogge principalmente in Sicilia, con accumuli modesti. Rovesci sparsi possibili anche su Sardegna meridionale e bassa Calabria.

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Lunedì 11 il maltempo potrebbe intensificarsi ulteriormente in Sicilia, specie sui settori orientali dove spuntano accumuli superiori ai 50 mm. Piogge possibili anche in Calabria ed entro sera anche su Basilicata, Puglia, Molise e coste abruzzesi. Ovviamente siamo ancora troppo distanti dal periodo in esame, ragion per cui non escludiamo variazioni sull’intensità dei fenomeni e la loro distribuzione.

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Decisa VIRATA verso il FREDDO nei prossimi 7 giorni in Italia​

Aria progressivamente più fredda proveniente dai quadranti orientali interesserà l'Italia nei prossimi 7 giorni. Passeremo dalla mitezza al freddo su molte regioni.​

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Paolo Bonino


Non fatevi ingannare dalle inversioni termiche presenti di notte e al mattino sulle pianure e nei fondovalle. La massa d’aria che ci sovrasta è ancora molto mite e comprende un vasto anticiclone di matrice sub-tropicale che si sta lentamente attenuando solo in questi ultimi giorni. Lo dimostra la quota dello zero termico sulla verticale italica, che seppure in calo, è ancora attestato attorno ai 3000 metri.

Nei prossimi giorni le temperature sull’Italia tenderanno progressivamente a calare sotto i colpi di una corrente orientale che durante la settimana prossima potrebbe dare vita alla prima ONDATA di FREDDO della stagione. In questa sede mostreremo la variazione delle anomalie termiche che avverranno sul nostro Continente nei prossimi 7 giorni, iniziando dalla giornata di venerdi 8 novembre:

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Ricordiamo che nelle cartine sono riportati gli scostamenti delle temperature a 1500 metri rispetto ai valori medi del periodo. Come si nota dalla prima mappa, nella giornata di venerdì sulla verticale italica le temperature risulteranno ancora più alte del normale tra 2 e 4°. Solo al meridione e sulla Sicilia avremo valori termici alla medesima quota attorno alla media. Ben più evidente sarà il sopra media termico sul resto d’Europa, addirittura fino a 12° di esubero in prossimità della Scandinavia.


Passiamo adesso alle anomalie termiche a 1500 metri attese in Europa nelle ore centrali di domenica 10 novembre:

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L’aria calda si sposterà addirittura a ridosso della Groenlandia, dove sono attese anomalie al rialzo tra 10 e 12°. Sulla nostra Penisola le correnti orientali faranno scendere i termometri fino a 1-2° sotto media alla medesima quota sul medio-basso Adriatico e al meridione, mentre sul resto d’Italia si avranno temperature attorno alla media del periodo.

Osserviamo adesso cosa potrebbe succedere nell’arco della settimana prossima. La terza mappa mostra le anomalie termiche a 1500 metri attese in Europa nella giornata di mercoledi 13 novembre:

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E’ evidente l’azione ficcante delle correnti orientali fredde che faranno scendere le temperature sulla verticale italica fino a 1-2° al di sotto della media termica del periodo su gran parte del nord e del centro. L’ondata fredda interesserà anche quasi tutta l’Europa centrale ed orientale, mentre il sopra media termico si sposterà verso nord, interessando ancora la Scandinavia e le Isole Britanniche.

Paolo Bonino

 
Uno sguardo per la settimana prossima.

IRRUZIONE FREDDA sull’Italia tra il 12 e il 15 novembre: ecco le conseguenze​

Tutti i modelli matematici concordano sull'irruzione fredda in arrivo nel corso della prossima settimana sull'Italia, ma "litigano" ancora sul posizionamento del minimo di pressione che andrebbe a determinare il conseguente maltempo. Chi avrà ragione? Dove nevicherà e quanto?​

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Alessio Grosso


Modelli ancora indecisi sull’andamento del tempo nel corso della prossima settimana, che vedrà ormai quasi certamente una massa d’aria fredda riversarsi almeno in parte anche sul Mediterraneo. C’è incertezze sulle date, c’è incertezza sulla traiettoria dell’irruzione e di conseguenza sul posizionamento dei minimi depressionari al suolo.

Chiaro che se si imponesse la tesi del modello ECMWF entro giovedì 14 novembre si verificherebbero abbondanti precipitazioni al nord e su parte delle regioni tirreniche, come si vede da questa mappa (in rosso gli accumuli anche prossimi o superiori ai 50mm in sole 24 ore).

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Copiose nevicate coinvolgerebbero molte valli dell’arco alpino sin verso gli 800-1000m, come si vede da questa mappa, con picchi anche oltre i 30cm oltre i 1500m:

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Con quale configurazione si vedrebbe tutto questo? Con un vortice freddo in quota che si spinge in maniera decisa sul nord Italia e attiva un minimo tra Liguria e catino padano, come vediamo qui:


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E con quali temperature a 1500m? Con quelle che vi mostriamo qui sotto, con valori tra -1 e -2°C il limite della neve medio sulle Alpi e sul nord Appennino è quello prospettato sopra, chiaro che in caso di precipitazioni più intense i fiocchi potrebbero spingersi sin sotto gli 800m nelle vallate superiori e più strette delle zone alpine:

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Se invece prevalesse l’ipotesi del modello GFS l’irruzione fredda andrebbe a scavare un minimo depressionario sul medio-basso Adriatico con queste conseguenze precipitative sempre per il 14, totalmente diverse da quelle prospettate da ECMWF con tanta neve oltre i 900-1200m tra Appennino Abruzzese, Marchigiano, Laziale più interno e Molisano, notate una sorta di occhio del ciclone su Bari (area senza piogge):

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Ed ecco cosa determinerebbe tutto questo a livello barico, guardate che vortice proprio tra medio e basso Adriatico secondo GFS, mentre il nord e l’alto Tirreno rimarrebbero sottovento, sia pure con temperature in moderato calo:

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Ed ecco le conseguenze a livello termico a 1500m in caso prevalesse questa ipotesi:

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Chi avrà ragione? Cosa dicono le medie degli scenari? Ciascuno è piuttosto fedele all’emissione ufficiale, mentre gli altri modelli si dividono, ma più della metà strizza l’occhio alla visione del modello ECMWF, che rimane dunque in leggero vantaggio.
In ogni caso un cambiamento radicale della situazione ci sarà, con l’alta pressione che potrebbe dunque subire un ridimensionamento importante, per una seconda parte di novembre certamente più dinamica. Seguite comunque tutti gli aggiornamenti.
 

La prossima settimana il FREDDO vincerà sulla MITEZZA, ecco cosa succederà​

Grossi cambiamenti in vista dal punto di vista termico sulla nostra Penisola nell'arco della settimana prossima.​

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Paolo Bonino


Abbiamo già discusso dei possibili effetti dell’IRRUZIONE FREDDA che interesserà l’Italia nell’arco della settimana prossima. In questa sede vi mostriamo il percorso che effettuerà l’aria fredda prima di arrivare sulla nostra Penisola e sull’Europa centrale. Per fare ciò ci serviamo del prestigioso centro di calcolo ECMWF che periodicamente elabora tendenze meteorologiche a medio e lungo termine.

Questa volta il FREDDO potrebbe sconfiggere la mitezza imperante su parte del nostro Continente. La prima mappa mostra le anomalie termiche al suolo attese in Europa fino a domenica 10 novembre:

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Osservate la MITEZZA IMPIETOSA che interesserà l’Europa occidentale e settentrionale con valori termici di molto superiori alla media. Osservate però l’altrettanto vasto lago freddo che comanderà la scena sull’Europa orientale fino ad arrivare al Mar Nero. Il freddo si metterà in moto verso occidente e nell’arco della settimana prossima dovrebbe spazzare via il clima mite dall’Europa centrale e dall’Italia.


Di seguito, le anomalie termiche al suolo previste nel lasso temporale compreso tra il giorno 11 e il giorno 17 novembre, ovvero nell’arco della settimana prossima:

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Osservate come l’aria fredda BUCHERA’ il regime mite presente attualmente sul nostro Continente. L’aria mite verrà infatti sbattuta verso nord alle latitudini della Scandinavia, dove si insedierà temporaneamente l’alta pressione. In altre parole, nell’arco della settimana prossima l’Europa centrale e l’Italia centro-settentrionale potrebbero sperimentare le prime temperature invernali con nevicate a quote interessanti. Nei prossimi giorni vedremo se confermare o smentire il tutto, continuate quindi a seguirci.
 

Meteo: freddo e ciclone insidioso la prossima settimana

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Raffaele Laricchia

Gli aggiornamenti serali del modello americano GFS confermano e rilanciano l’ipotesi avanzata dal modello europeo ECMWF riguardo al forte peggioramento della prossima settimana. A partire da domenica, si riaprirà la porta delle correnti fredde da est, come già accennato in questo articolo. Tuttavia, oltre al freddo, sembra che l’Italia possa fare i conti con una nuova, severa ondata di maltempo, alimentata dalle correnti artiche.
La prima visita del freddo orientale è confermata tra domenica e lunedì; tuttavia, sarà abbastanza secca per gran parte d’Italia. Le temperature scenderanno senza dubbio, soprattutto tra domenica sera e lunedì, in particolare sul versante adriatico, dove la colonnina di mercurio faticherà a superare i 16°C durante il giorno.
La seconda ondata di freddo, attesa dal 12 novembre, potrebbe rivelarsi estremamente più turbolenta, poiché il flusso freddo in alta quota potrebbe riversarsi sul Mar Tirreno, generando un ciclone particolarmente organizzato. Questa area di bassa pressione potrebbe avvolgere buona parte del Centro, del Sud e delle isole maggiori, portando maltempo diffuso, violenti temporali e precipitazioni localmente molto intense, che potrebbero sfociare in episodi alluvionali.

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Non bisogna dimenticare l’arrivo di aria più fredda di origine artica, che farà crollare le temperature soprattutto al Centro e al Nord Italia, portandole ben al di sotto delle medie tipiche del periodo. Questo calo consistente permetterà il ritorno della neve in montagna, in particolare sull’Appennino centro-settentrionale, dove, secondo gli attuali aggiornamenti, potrebbero cadere oltre 40 cm di neve fresca al di sopra dei 1700-1800 m di quota.
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Ma quanta pioggia cadrà? Le ultime simulazioni del modello americano GFS indicano che le piogge totali legate a questa intensa perturbazione, che potrebbe interessare l’Italia tra il 12 e il 15 novembre, potrebbero concentrarsi direttamente su Centro e Sud Italia, mentre il Nord resterebbe in gran parte ai margini delle piogge più consistenti, eccezion fatta per la Romagna. Si prevedono addirittura picchi totali di oltre 300 mm tra Romagna, Marche e Abruzzo.
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Considerando la distanza temporale che ci separa da questo ipotetico forte peggioramento, non si escludono ulteriori modifiche sull’assetto barico, sulla traiettoria dell’aria fredda e sulle regioni più colpite dal maltempo.
 

Prossima Settimana: Irruzione Polare confermata, il Meteo si vestirà da Inverno, i dettagli​


Articolo del 8/11/2024ore 6:15di Mattia Gussoni Meteorologo
Irruzione fredda confermata per la prossima settimana


Irruzione fredda confermata per la prossima settimanaIrruzione Polare confermata: dalla prossima settimana arriverà il freddo a portare un vero e proprio anticipo d'Inverno. E attenzione, perché la successiva formazione di un ciclone innescherà un'intensa fase di maltempo sull'Italia con tante piogge e pure la neve fino a quote molto basse.


Come mostra la mappa qui sotto, appena aggiornata, già da Lunedì 11 Novembre una vasta area di bassa pressione, ricolma di aria polare, localizzata tra Norvegia e Svezia, piloterà correnti d'aria molto fredde e instabili verso il bacino del Mediterraneo. Questo tipo di configurazione, oltre a portare un drastico calo delle temperature, rischia di essere piuttosto insidiosa per il nostro Paese, come testimoniano anche diversi eventi avvenuti in passato: l'ingresso dell'aria fredda favorirà infatti la formazione di un vero e proprio ciclone sui nostri mari.
Correnti d'aria più fredde di origine polare verso l'Italia


Correnti d'aria più fredde di origine polare verso l'ItaliaFREDDO, MALTEMPO E NEVE
La nostra attenzione si focalizza su Martedì 12 e Mercoledì 13 Novembre quando il vortice ciclonico potrebbe verosimilmente approfondirsi tra Sardegna e mar Tirreno, dando il via ad una fase di maltempo decisamente intensa.
Visti i contrasti tra masse d'aria completamente diverse (il mare tra l'altro è ancora piuttosto caldo = più energia in gioco) non possiamo escludere il rischio di forti temporali e locali nubifragi.
Secondo l'ultimo aggiornamento, appena arrivato, più a rischio saranno le regioni del Centro-Nord. Visto l'atteso calo delle temperature, sono previste pure delle nevicate fin verso i 700 metri di quota in Piemonte/Liguria e poco sopra i 1300/1400 metri sull'Appenino centro-settentrionale. Al Sud e sulle due Isole Maggiori invece sarà in azione un secondo ciclone (Martedì 12) che provocherà non pochi temporali prima di spostarsi verso oriente.
Precipitazioni previste per Mercoledì 13 Novembre
Precipitazioni previste per Mercoledì 13 NovembreSi tratterebbe di una svolta simil invernale a tutti gli effetti dopo un lungo periodo di dominio anticiclonico: fuori gli abiti più pesanti e le giacche, la prossima settimana si preannuncia decisamente più fredda e instabile.
 

Molta NEVE in arrivo dal 17 novembre: ecco i dettagli e le aree più colpite​

Arriva la neve finalmente. Si comincerà dal settore alpino dal 17 novembre in poi, ma attenzione alle sorprese.​

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Alessio Grosso


La serie di perturbazioni che transiterà sul Continente e in parte anche sul nostro Paese tra il 17 e il 23 novembre porterà finalmente un bel carico di neve sul nostro settore alpino. Se il primo passaggio perturbato di domenica 17 risulterà modesto con apporti solo di pochi centimetri, quello tra il 20 e il 22 novembre potrebbe risultare invece decisamente incisivo, come mostra la carta barica prevista per giovedì 21 novembre:

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Notate il vortice depressionario “madre” sulla Scandinavia e il minimo al suolo sul settentrione d’Italia, forieri di maltempo, in più si nota l’afflusso di aria fredda di origine artica marittima che sfonda deciso nel Mediterraneo. La mappa qui sotto è probabilmente ESTREMA, stante la distanza temporale, ma evidenzia chiaramente il tentativo dell’inverno di entrare in scena. Sono le temperature previste a 1500m da una delle emissioni del modello GFS:


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Naturalmente le conseguenze di una mappa del genere sarebbero le nevicate sino in pianura in Valpadana, come mostra questa mappa:

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In realtà una visione più razionale prevede effettivamente la presenza dello zero termico sin sotto i 1500m, a ridosso delle Alpi e le Prealpi, ma temperature più alte sulle pianure, dunque è nettamente più probabile che le nevicate si attestino attorno agli 800-1000m, senza coinvolgere le zone pianeggianti, nè tantomeno l’Appennino, come vediamo da questa mappa:

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C’è anche una terza via per la verità, che vedrebbe comunque l’aria fredda riuscire a sfondare anche a quote più basse, favorendo spruzzate di neve sul nord-ovest a quote prossime alla pianura, come vediamo in questa terza mappa:

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L’accumulo medio di neve sulle zone alpine oltre i 1500m si attesterà tra i 25 e i 50cm nel potenziale episodio di maltempo del 21-22 novembre, a seconda delle zone; gli accumuli evidenziati nella prima mappa sono invece chiaramente estremi e difficilmente troveranno poi riscontro nella realtà.
L’attendibilità generale della svolta perturbata dopo la metà di novembre si attesta tra il 55 e il 60%, le possibilità che una tempesta colpisca il nord e il centro del Continente è del 65-70%, dunque medio-alta.
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

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    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
    Cita
      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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