Meteo stagione 2024 (1 utente sta leggendo)

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Per continuare a offrire contenuti di alta qualità e mantenere il sito attivo e funzionale senza ricorrere a fastidiose interruzioni pubblicitarie, abbiamo bisogno del tuo aiuto. La tua donazione è fondamentale per sostenere le spese di gestione, manutenzione e sviluppo di questo sito, permettendoci di rimanere un punto di riferimento per tutti i cacciatori. Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza e ci permette di continuare a crescere, arricchendo migratoria.it con nuove funzionalità e approfondimenti esclusivi. Come segno della nostra gratitudine, vogliamo premiare la tua generosità: il tuo account riceverà automaticamente l'accesso a privilegi premium per ben 365 giorni. Questo ti darà accesso ad articoli in anteprima, funzioni extra e contenuti speciali, pensati appositamente per i cacciatori più fedeli.

E' tramite persone come te che siti come MYGRA possono continuare ad esistere e divulgare notizie a favore dell' attività venatoria e della CACCIA in Italia! Un enorme grazie a tutti coloro che decideranno di sostenerci!
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€260.00
26%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00

FREDDO in Europa nei prossimi giorni: i riflessi in Italia​

Come evolverà il freddo sul nostro Continente nei prossimi giorni? Proviamo a tracciare un quadro della situazione anche se non è affatto semplice.​

freddo-sette-giorni-maltempo-neve-768x576.jpg.webp

Paolo Bonino


Il primo modesto assaggio invernale si sta materializzando in queste ore soprattutto sulle regioni settentrionali. Tralasciando le spruzzate di neve che stanno cadendo sui rilievi più occidentali, le temperature sono diminuite e domani mattina sarà possibile avere qualche debole gelata anche in pianura.

Il lieve sotto media termico ci terrà compagnia fino a giovedi 14 novembre. La prima cartina mostra le anomalie termiche a 1500 metri attese sul nostro Continente nelle ore centrali della giornata in questione:

  • giovedi-1.jpg.webp

Stupiscono senza dubbio i 12° superiori alla media che si avranno poco a sud dell’Islanda. Gran parte dell’Europa centrale ed orientale avrà invece temperature a 1500 metri al di sotto della media fino a 7° in prossimità della Polonia. In Italia avremo temperature sotto media tra 2 e 4° , tranne le Isole e l’estremo sud, dove i valori termici saranno attorno alle medie del periodo.


Cosa succederà durante il fine settimana? La seconda cartina mostra le anomalie termiche a 1500 metri previste in Europa nelle ore centrali di domenica 17 novembre:

  • domenica-3.jpg.webp

Cambieranno completamente gli assetti termici sul nostro Continente. L’Islanda passerà da oltre 12° di esubero termico a circa 10° sotto media…uno sbalzo di oltre 20°! L’Italia e l’Europa centrale vivranno una fase relativamente più mite, con valori superiori alla norma ad eccezione forse del settentrione italiano che avrà valori termici vicini alla media.

Ecco infine cosa potrebbe succedere la settimana prossima, in particolare nella giornata di martedi 19 novembre:

  • martedi.jpg.webp

Un vasto lago di aria molto fredda si impadronirà di quasi tutta l’Europa occidentale e parte di quella centro-settentrionale. Per ciò che concerne l’Italia avremo temperature attorno alla media del periodo al nord e al centro, mentre al meridione e sul medio Adriatico una lieve anomalia positiva di circa 2°.


Paolo Bonino

 

Meteo: irruzione polare la prossima settimana, MAPPE a confronto​

Ondata di freddo polare verso l'Italia, tornano piogge e nevicate anche al nord?​

baita-768x480.jpg.webp

Raffaele Laricchia


Col passare delle ore prende piede l’ipotesi relativa alla prima irruzione polare-marittima della stagione, foriera di aria molto fredda in alta quota e molta instabilità. Un’improvvisa frattura nel vortice polare sarebbe alla base di questa vasta irruzione fredda, un vero e proprio travaso d’aria fredda dalla Groenlandia verso l’Europa centro-settentrionale.

I lembi meridionali di questo fronte polare potrebbero raggiungere l’Italia da inizio prossima settimana, ma la loro traiettoria non è ancora del tutto chiara! Ci sono nette differenze tra i principali centri di calcolo nel periodo tra 19 e 23 novembre, momento in cui l’aria fredda potrebbe raggiungere l’Italia con effetti variegati da nord a sud.

Il modello americano GFS propende per un interessamento marginale: l’aria fredda prediligerebbe il settore balcanico e quello adriatico, provocando un netto calo termico ma fenomeni molto rapidi. Il nord addirittura resterebbe quasi del tutto al di fuori delle piogge e delle nevicate in montagna (tranne qualche spolverata di passaggio sulle Alpi).


freddo-gfs.png.webp

Decisamente più occidentale la traiettoria disegnata dal modello europeo ECMWF, il quale premia anche le regioni settentrionali. Il freddo dilagherebbe su tutto il nord specie tra 19 e 20 Novembre, determinando nevicate abbondanti in montagna, oltre i 1000 metri di quota. Per l’arco alpino si tratterebbe di una discreta passata nevosa, assolutamente attesa dopo una prima parte d’Autunno da dimenticare. Anche il resto d’Italia non resterebbe a guardare: piogge, rovesci e venti forti sarebbero all’ordine del giorno anche al centro e al sud.

freddo-ecmwf-2.png.webp

Molto simile anche il modello canadese GEM, che mostra una profonda depressione avvolgere mezza Europa. Il freddo si farebbe sentire su tutto lo Stivale, ed anche le precipitazioni potrebbero bagnare quasi tutte le nostre regioni in momenti diversi.

freddo-gem.png.webp

Il modello ECMWF al momento è certamente il più prolifico in termini di precipitazioni, anche in virtù di un miglior posizionamento del minimo barico tra centro e nord Italia. Per i nostri monti e per le nevicate sarebbe senz’altro lo scenario migliore.
 

Meteo: l’inverno attacca, l’anticiclone risponde, ecco cosa accadrà​

L'inverno prova a giocare d'anticipo ma l'anticiclone e la disposizione delle correnti potrebbe non favorirlo.​

generale-inverno-768x498.jpg.webp

Alessio Grosso


L’affondo freddo in discesa dalla Scandinavia dal 19-20 novembre potrebbe coinvolgerci solo parzialmente a causa del duplice disturbo del solito anticiclone e di una corrente da ovest già fin troppo veemente, in grado di deviare verso est l’assalto dell’aria fredda e del tempo perturbato.

Lo si vede chiaramente da questa mappa prevista per il 21 novembre dal modello GFS:

mappa-1.png.webp

Si nota la tendenza al Favonio sul settore nord-occidentale, una depressione sottovento alle Alpi sulle Venezie che potrebbe favorire solo fenomeni sui settori alpini più a nord e regioni di nord-est, in rapido movimento lungo l’Adriatico e il basso Tirreno ma con aria fredda in sfondamento solo dietro il passaggio frontale e con neve rilevante solo sui settori alpini di confine e oltralpe, solo spruzzate in Appennino.
Ecco la mappa relativa alla distribuzione dei fenomeni che certifica quanto appena esposto:

mappa-3.png.webp

Una temporanea diminuzione delle temperature dovrebbe comunque intervenire su tutto il Paese, come vediamo da questa mappa a 1500m prevista per il 22 novembre dal modello ECMWF:


mappa-12.png.webp

In seguito la rimonta dell’anticiclone subtropicale potrebbe negare all’inverno le possibilità di fare la voce grossa nel Mediterraneo, come vediamo dalla mappa seguente, riproponendo la solita anomalia dei nostri inverni almeno sino ad inizio dicembre:

mappa-2.png.webp

Sarà questa l’evoluzione più probabile? Al momento sembra proprio di si. Difficile pensare ad una frenata delle correnti occidentali, che vengono date in forte ripresa a causa del ricompattamento del vortice polare, così come non vediamo come possano essere ridimensionate le velleità dell’anticiclone, visto da tutti i modelli in rimonta dal 24 novembre in poi.
Seguite comunque gli aggiornamenti.
 

Seconda parte di NOVEMBRE: gli scenari possibili sul FREDDO e il MALTEMPO​

Come potrebbe comportarsi la seconda parte del mese di novembre? Lo abbiamo chiesto al prestigioso centro di calcolo ECMWF.​

Neve-31-ottobre-011-768x576.jpg.webp

Paolo Bonino


Seconda parte di novembre con il freddo e il maltempo o avremo scenari meteorologici più miti e stabili? Questa mattina prenderemo in considerazione le mappe a medio e lungo termine elaborate dal prestigioso centro di calcolo ECMWF.

QUADRO PRECIPITATIVO: la prima cartina mostra le anomalie precipitative attese in Europa nel periodo compreso tra il 18 e il 24 novembre:

  • 24-pioggia.jpg.webp
La prossima settimana sarà presente un tempo comandato da forti correnti occidentali che interesseranno anche la nostra Penisola. Le piogge verranno sbattute con forza nei versanti sopravvento al flusso portante, ovvero lungo le aree tirreniche, le zone interne, la Sardegna occidentale ed i settori esteri delle Alpi. Su queste zone si prevedono piogge superiori al normale. Sul resto d’Italia piogge nella norma o sotto norma come ad esempio sul nord-ovest ed il settore ionico.

La seconda mappa mostra le anomalie precipitative attese in Europa nel periodo compreso tra il 25 novembre e il 1 dicembre:


  • pioggia-1-dicembre.jpg.webp
A parte la Sicilia, l’estremo sud ed alcune aree del versante tirrenico che avranno piogge leggermente inferiori al normale, sul resto d’Italia si prevedono piogge attorno alla norma o leggermente al di sopra in prossimità dell‘arco alpino.

QUADRO TERMICO: la terza cartina mostra le anomalie termiche in Europa nel lasso temporale compreso tra il 18 e il 24 novembre:

  • temp-18-24.jpg.webp
Temperature di poco inferiori alla norma sulle regioni settentrionali, specie sui settori alpini. Sul resto d’Italia prevarrà invece un quadro termico leggermente esuberante dalla media del periodo, con scostamenti al rialzo attorno a 2-3°.

Infine, queste sono le anomalie termiche attese in Europa nel lasso temporale compreso tra il 25 novembre e il 1 dicembre:

  • temp-25-1-dic.jpg.webp
A parte alcune aree della Pianura Padana che avranno temperature attorno alla media, il resto d’Italia presenterà un quadro termico esuberante dalla media di circa 2-3°, così come gran parte dell’Europa occidentale e centrale. Il freddo sembra arroccarsi sulla Scandinavia e su parte delle Isole Britanniche dove saranno presenti anomalie termiche negative.

Paolo Bonino

 

MALTEMPO e VENTO FORTE tra martedi 19 e mercoledi 20: le regioni coinvolte​

AGGIORNAMENTO LUNEDI 18 ORE 9: si apre una settimana abbastanza turbolenta per l'Italia. In questo frangente vedremo il tempo che farà in Italia tra martedi 19 e mercoledi 20 novembre: pioggia, vento ma anche NEVE.​

Di-Gianni-Addabbo-768x576.jpg.webp

Paolo Bonino


La fase anticiclonica statica che ci ha interessato verrà spazzata via durante la settimana prossima da correnti nord-atlantiche molto veloci. Nella prima parte della settimana si tratterà di aria molto mite, poi progressivamente più fredda che tra giovedi e venerdi potrebbe determinare sorprese nevose anche a bassa quota al nord.

Andiamo però con ordine. La prima mappa mostra la situazione sinottica attesa in Europa nella notte tra martedi 19 e mercoledi 20 novembre:

CARTA-SIN.jpg.webp

Come anticipato, l’alta pressione verrà spazzata via ed al suo posto prenderà piede una vasta circolazione ciclonica associata a diversi minimi. Quasi tutto il Continente Europeo verrà interessato da venti forti ed un calo termico che nella seconda parte della settimana arriveranno anche in Italia.

La seconda cartina mostra le precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di martedi 19 novembre:

  • carta-martedi-4.jpg.webp
Notiamo un forte effetto di ammassamento delle precipitazioni in prossimità dei settori alpini nord-occidentali, in modo particolare sui versanti esteri e in prossimità dei confini italiani, con abbondanti nevicate specie in alta Valle d’Aosta, ma solo oltre i 2000 metri.
Rovesci di pioggia
interesseranno tutto il versante tirrenico, la Sardegna occidentale, il nord-ovest della Sicilia e le aree interne. In ombra pluviometrica gran parte delle regioni settentrionali, il versante adriatico, la Sardegna orientale ed il settore ionico. Attenzione ai venti forti in prevalenza occidentali con mareggiate lungo le coste esposte ad ovest.

Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di mercoledi 20 novembre:

  • CARTA-MERC-2.jpg.webp
Sulle Alpi quota neve in calo nell’arco della giornata, fino a 800-1000 metri in serata. Rovesci e temporali su Tirreno, zone interne, Sardegna e Sicilia settentrionale. Ancora ombra pluviometrica (cioè sostanziale assenza di pioggia) sulle pianure del nord e lungo il versante adriatico. Rotazione delle correnti a nord-ovest e temperature in calo ad iniziare dalle regioni settentrionali. Mari in cattive condizioni con mareggiate lungo le coste esposte.

Paolo Bonino

 

Tra giovedì e venerdi molto più FREDDO: le regioni interessate​

Nella seconda parte della settimana alcune regioni italiane sperimenteranno un frangente termico tipicamente invernale. Vediamo dove e quando.​

Inverno-2003-010-768x576.jpg.webp

Paolo Bonino


L’inverno busserà alla porta dell’Italia nella seconda parte della settimana, anche se dalle mappe sembra essere una toccata e fuga. Quello che però conta è il drastico calo delle temperature che si avrà sull’Italia, soprattutto al nord, tra giovedi 21 e sabato 23 novembre. L’arrivo del freddo sarà accompagnato anche da PRECIPITAZIONI NEVOSE che potrebbero interessare parte del settentrione nel periodo suddetto.

In questa sede focalizzeremo l’attenzione sulle temperature, o meglio sul calo termico che avverrà in Italia nella seconda parte di questa settimana. La prima mappa mostra le anomalie termiche a 1500 metri attese in Europa nelle ore centrali di venerdi 22 dicembre:

  • carta-ven-ore-12.jpg.webp
Notate il vasto lago freddo che sarà presente su gran parte del nostro Continente, con risvolti anche in Italia. Dove vedete il blu scuro si prevedono temperature fino a 6-7° inferiori alle medie stagionali.


Vediamo adesso gli effetti termici al suolo. La prima mappa mostra le temperature attese in Italia alle ore 6 di mercoledi 20 novembre, prima dell’arrivo dell’aria fredda:

  • temp53.png.webp
Notate come le temperature saranno nel complesso miti, con valori appena sotto i 10° in Valpadana e nelle aree interne del centro.

Ecco invece cosa potrebbe succedere nella prima mattinata di venerdi 22 novembre:

  • carta-ven-2.jpg.webp
La pianura padana, specie la parte occidentale, finirà sottozero con punte al ribasso fino a -2/-3°: un salto di oltre 10° rispetto alla mattinata di mercoledi. Sul resto d’Italia il calo termico si farà sentire tra venerdì 22 e sabato 23 novembre con una sventagliata di correnti settentrionali. Ecco le temperature attese alle ore 6 di sabato 23 novembre:

  • sab-23.jpg.webp
Temperature sottozero in Valpadana e nelle aree interne del centro, ma i valori diminuiranno un po’ ovunque; il calo termico sarà accentuato dalla forte ventilazione settentrionale.

Paolo Bonino

 

Meteo: Islanda, caldo anomalo per il mese di Novembre, sfiorati i +24°C​


Articolo del 18/11/2024ore 6:30di Federico Brescia Meteorologo
Caldo anomalo in Islanda per il mese di novembre


Caldo anomalo in Islanda per il mese di novembreL'immagine classica dell'Islanda è quella di un'isola nordica, caratterizzata da paesaggi glaciali, vulcani fumanti e temperature rigide. Eppure, in questi ultimi tempi, questo stereotipo sta subendo una forte scossa
.


Novembre, Caldo Anomalo in Islanda (+23.8°C). Nella giornata di giovedì 14 novembre, sono stati sfiorati i +24°C a Kvisker, un quartiere situato nella parte sud-orientale islandese, un segnale inequivocabile di quanto il clima stia cambiando, anche in luoghi che tradizionalmente erano considerati immuni da questi enormi sbalzi termici.

Dal punto di vista meteorologico cosa è successo? Un robusto campo di alta pressione di per sè già abbastanza mite con temperature fino a 8°C a 1500m d'altezza si è posizionato a Sud dell'isola. Questo posizionamento ha scatenato forti venti da Ovest che nella zona di Kvisker hanno assunto connotati favonici, cosa intendiamo? Il vento di caduta, scendendo dalla catena montuosa ha esercitato una forza di compressione della massa d'aria, facendo aumentare la temperatura di parecchi gradi. In poche parole lo stesso che succede da noi con i venti di Foehn.

Vento di caduta nella parte Sud-Est dell'Islanda


Vento di caduta nella parte Sud-Est dell'IslandaQuesta però non deve essere una giustificazione.
L'aspetto orografico ha aiutato questa impennata termica, è vero, però ciò che preoccupa è che queste configurazioni avvenivano anche anni fa, ma le temperature non raggiungevano questi valori. Significa che nel complesso è presente aria più calda.
 

Meteo: ecco come evolverà il tempo sino ai primi di dicembre​

Tempo a tratti burrascoso sull'Italia da qui all'inizio di dicembre, ma con diverse pause più tranquille. Sbalzi termici importanti in vista. Non mancheranno le precipitazioni su molte regioni.​

tempesta-1-768x437.jpg.webp

Alessio Grosso


Il tempo vivrà un’alternanza tra fasi instabili ed anticicloniche, con diversi sbalzi di calore, come sovente capita nel tardo autunno.
Il primo passaggio perturbato di martedì 19/mercoledì 20 novembre risulterà abbastanza modesto, ma avrà il merito di portare alcune precipitazioni su ovest Alpi e lungo il Tirreno e un discreto ricambio d’aria con l’inserimento di venti da nord e un clima più freddo.
Il secondo passaggio perturbato tra giovedì 21 e venerdì 22 novembre determinerà nevicate copiose sui versanti prossimi alla Francia delle Alpi occidentali, specie sulla Valle d’Aosta e su alcune vallate del Piemonte occidentale, brevi spruzzate di neve sulle alte pianure lombarde, rovesci o temporali lungo le regioni tirreniche, piogge sparse altrove e anche in questo caso un ulteriore ricambio d’aria.
Nel fine settimana 23-24 novembre clima più mite con nubi al nord e sul Tirreno, associate a qualche piovasco, per il resto asciutto grazie alla parziale rimonta dell’alta pressione.
Il flusso di correnti risulterà occidentale per qualche giorno, come mostra questa mappa:


verticale-2.png.webp

Da lunedì 25 a mercoledì 27 possibile passaggio di un fronte da ovest con precipitazioni più diffuse ed importanti, ma quota neve sempre oltre i 1500m sulle Alpi e unicamente sulle cime lungo l’Appennino. Dopo una pausa, nuovo fronte tra il 29 e il 30 novembre, poi possibile cambiamento di circolazione con correnti da nord, associate ad un calo termico e precipitazioni lungo l’Adriatico e sui settori confinali delle Alpi, nevose sino a quote collinari, stante l’origine artica delle correnti, con flessione delle temperature su tutta Italia sino ai primi di dicembre.

verticale.png.webp

La sommatoria dei fenomeni previsti sino al 4 dicembre è comunque confortante per tutta la Penisola, le precipitazioni non mancheranno, anche nevose in quota, accumuli più scarsi solo su basso Adriatico, parte del Piemonte e dell’ovest lombardo, Liguria centrale, nord Sicilia e sud est Sardegna:

verticale-3.png.webp
 

NEVE in pianura tra giovedì 21 e venerdì 22: le aree coinvolte​

Giovedì 21, nonostante una configurazione barica non propriamente favorevole, alla fine la neve riuscirà a sfondare su parte delle pianure del nord Italia. Copiose le nevicate attese sulle Alpi occidentali.​

neve-neve-neve-2-768x457.jpg.webp

Alessio Grosso


Il raffreddamento atteso tra mercoledì pomeriggio e l’alba di giovedì 21 favorirà la costruzione di un modesto strato di aria fredda sul catino padano, favorevole alla caduta di neve sino a quote molto basse nel velocissimo passaggio perturbato atteso tra il pomeriggio di giovedì 21 e l’alba di venerdì 22.

Il fronte in arrivo sarà accompagnato da correnti da ovest molto tese, che favoriranno precipitazioni distribuite piuttosto irregolarmente sul territorio. La regione che vedrà più neve sarà la Valle d’Aosta, con accumuli anche di 20cm in città ad Aosta. A seguire nevicherà molto alla testata delle vallate piemontesi occidentali: Val Susa, Valle dell’Orco, già meno su Val Chisone, Val Germanasca, Val Pellice, Val Varaita ma con fiocchi bagnati anche a Torino e dintorni.
Nevicate ancora più copiose sulle vallate del Biellese e dell’Ossola: (da Alagna a Macugnaga).
In questa mappa del modello ECMWF gli accumuli previsti nel pomeriggio di giovedì 21 novembre (in giallo le nevicate più consistenti, in verde quelle deboli):


neve-accumulata-2-1.jpg.webp


Coinvolto anche il resto dell’arco alpino ma con accumuli progressivamente inferiori, perché gran parte dell’umidità andrà ad impattare contro le Alpi occidentali, ma dall’Ossola al Canton Ticino e sino alla Valtellina e alle Orobie la neve non si farà attendere.
Qui la mappa degli accumuli serali e notturni di giovedì 21 novembre, con le nevicate che guadagneranno il nord-est, probabile pioggia invece sulla bassa pianura lombarda e l’Emilia, interessati da aria più mite:

neve-accumulata-3.jpg.webp

In pianura i fiocchi viaggeranno, spesso misti alla pioggia specie sulla bassa pianura, dal Piemonte verso la Lombardia, con qualche breve momento nevoso molto bagnato o misto a pioggia non escluso persino a Milano. Nel corso della serata, ma soprattutto nella notte su venerdì 22, la neve mista a pioggia potrebbe guadagnare le alte pianure del Veneto e del Friuli Venezia Giulia con accumuli di 2-3cm nella migliore delle ipotesi.
Qui gli accumuli nevosi complessivi, si nota l’abbondanza della nevicata sull’arco alpino occidentale, specie Valle d’Aosta, alto Biellese ed Ossola in rosso, in verde gli accumuli più modesti:

neve-accumulata.png.webp

Le aree di pianura nelle quali sarà più probabile vedere nevicare (anche se si tratterà di neve bagnata), sarà quella compresa fra Torinese, alto Vercellese, alto Novarese e Biellese (alto Piemonte) e Brianza. Poi nel nord-est alto Veronese, Vicentino, alto padovano e Trevigiano.
Dalla mattinata di venerdì 22 è atteso un generale miglioramento al nord, mentre il maltempo colpirà il centro-sud.
 

Il MALTEMPO ed il FREDDO di venerdi e sabato: le regioni interessate​

La seconda perturbazione che transiterà tra giovedì sera e venerdi sarà seguita da un calo termico che si farà sentire soprattutto nella giornata di sabato. Vediamo tutti gli ultimi dettagli.​

nevicata-768x513.jpg.webp

Paolo Bonino


Il fronte perturbato che attraverserà la nostra Penisola tra giovedi sera e venerdi potrebbe determinare NEVICATE a BASSA QUOTA su alcuni settori del nord nella sera-notte di giovedi 21 novembre. Venerdì 22 novembre la perturbazione scenderà verso le regioni centro-meridionali dove apporterà un nuovo carico di instabilità ed un calo delle temperature.

La prima cartina ci mostra le temperature a 1500 metri attese in Italia nella notte tra venerdi 22 e sabato 23 novembre:

  • 850.jpg.webp
Gran parte del nostro Continente sarà sotto un’ondata di freddo di matrice artica. L’Italia verrà interessata marginalmente, ma comunque avrà un calo termico anche sensibile rispetto ai valori attuali.

Vediamo comunque ai fenomeni previsti in Italia nell’arco della giornata di venerdi 22 novembre:

  • CARTA-VENERDI.jpg.webp
Al nord andranno in scena residue nevicate in Val d’Aosta e piovaschi al mattino sulla Romagna; per il resto tempo buono per probabili venti di caduta dalle Alpi.


Il maltempo interesserà essenzialmente il centro e il meridione. Rovesci anche intensi saranno probabili tra la bassa Toscana, l’Umbria e le zone interne del Lazio, con quota neve in calo fino a 1400-1500 metri. Rovesci intensi anche su Campania e Calabria Tirrenica. Piovaschi su Sardegna e nord Sicilia. In ombra pluviometrica il sud dell’Abruzzo, il Molise, la Puglia e tutto il settore ionico. Attenzione ancora ai venti sostenuti tra ovest e nord-ovest con mareggiate lungo le coste esposte. Vento a raffiche sarà probabile anche sulla Pianura Padana. Temperature in calo ovunque.

Infine, queste sono le temperature al suolo attese in Italia nella prima mattinata di sabato, attorno alle ore 6:

  • temp77.jpg.webp
Nella mattinata di sabato la furia degli elementi si sarà finalmente placata e l’aria artica potrà depositarsi al suolo. Notate i valori sottozero in Valpadana e soprattutto nelle aree interne del centro e del meridione dove farà davvero freddo per il periodo. Durante la giornata le temperature tenderanno lentamente ad alzarsi.

Paolo Bonino

 

GIOVEDI’ sera nuova TEMPESTA di LIBECCIO: colpirà duramente alcune regioni​

La seconda perturbazione darà luogo ad una nuova tempesta di vento sull'Italia, con possibili danni o disagi. Vediamo quali aree verranno colpite.​

Pioggia-e-vento2-768x768.webp

Paolo Bonino


Dopo una breve pausa che interverrà tra la prossima notte e la mattinata di domani, la tensione meteorologica in Italia tornerà a salire stante l’approssimarsi di una nuova perturbazione. L’elemento perturbato, oltre a portare abbondanti nevicate sulle Alpi, darà luogo ad una vera e propria tempesta di vento che nella serata di domani, giovedi 21 novembre, squasserà i bacini centro-settentrionali oltre a diversi settori di terraferma.

La prima cartina mostra la situazione sinottica attesa in Italia nella notte tra giovedi 21 e venerdi 22 novembre:

  • CARTA-SIN-3.jpg.webp
Notiamo un nido di isobare molto fitte in Italia, segno di turbolenze e vento forte. Incastonata in un’ansa depressionaria ritroviamo la perturbazione che nella giornata di venerdi darà luogo a MALTEMPO al CENTRO-SUD.

Passiamo adesso alla tempesta di vento che interesserà la nostra Penisola nella serata di domani, giovedi 21 novembre. La mappa è incentrata per le ore 22:


  • carta-21-1.jpg.webp
I colori più accesi indicano RAFFICHE DI VENTO MOLTO FORTE ed i numeri testimoniano la VELOCITA’ in km/h che avremo sotto raffica.

BUFERE di NEVE colpiranno i settori alpini specie occidentali con punte di 120km/h, da evitare assolutamente le escursioni in quota. Tra i 100 ed i 110km/h le raffiche da ovest-sud-ovest sul Mar Ligure e ben 130km/h in prossimità dell’Appennino centrale. Altrove ritroveremo frequenti punte di 80-90km/h. Prudenza ovviamente nella navigazione e rischio di MAREGGIATE SEVERE sui litorali liguri e dell’alto-medio Tirreno.

Paolo Bonino

 

PAZZIE CLIMATICHE in Europa: GELO e MITEZZA a stretto contatto​

Nei prossimi giorni il nostro Continente sperimenterà scambi termici poderosi; come potrebbe andare in Italia?​

Immagine12-768x576.jpg.webp

Paolo Bonino


PAZZIE CLIMATICHE a spasso sul nostro Continente nei prossimi giorni. Ciò che vi mostriamo può sembrare un paradosso termico, invece è tutto reale.

La prima cartina mostra le temperature che erano presenti nella serata di ieri, giovedì 21 dicembre, in un frangente europeo comprendente buona parte della Francia, la Svizzera, il Lussemburgo e il Belgio:

  • carta-ieri-sera.jpg.webp
La giornata di giovedi 21 novembre è stata caratterizzata da molte nevicate in Europa e difatti la mappa mostra valori al di sotto dello zero con punte al ribasso attorno a -2/-3°.

Osservate adesso cosa succederà durante la giornata di domenica 24 novembre nel medesimo frangente europeo:

  • carta-domenica-4.jpg.webp
Notiamo un AUMENTO TERMICO SPROPOSITATO: laddove ieri sera erano presenti gelate, nella giornata di domenica sembrerà di essere in primavera, con temperature attorno a 17-19°. In pratica un aumento termico di oltre 20° in tre giorni!

Ma non finisce qui! Ecco infatti le anomalie termiche a 1500 metri previste in Europa nelle ore centrali di domani, sabato 23 novembre:


  • carta-sabato-1.jpg.webp
In prossimità dei settori centro-orientali del Continente si prevedono anomalie al ribasso alla medesima quota fino a 8-10°. Farà freddo anche in Italia specie al mattino, con anomalie al ribasso tra 4 e 6°. Notate invece la vampata di aria calda che prenderà piede sull’Europa occidentale dove si avranno anomalie al rialzo fino a 4-6°.

Osserviamo adesso cosa succederà nelle ore centrali di lunedi 25 novembre: la mappa mostra le anomalie termiche a 1500 metri in Europa che interverranno nella giornata medesima:

  • CARTA-LUNEDI-2.jpg.webp
Si nota la risalita di aria calda dal nord Africa che farà schizzare in alto le temperature dell’Europa occidentale, ma soprattutto centrale, dove si paleseranno esuberi termici rispetto alla media fino a 12°! Osservate invece cosa capiterà più ad est, in direzione della Turchia ed il Mar Nero: questo settore sarà avvolto da un vasto lago gelido, con oltre 10° al di sotto della media.

La risalita termica che impegnerà l’Europa centro-occidentale sarà avvertita anche in Italia, con circa 2-4° di esubero segnatamente al nord e al centro; resteranno invece attorno alla media del periodo le temperature al sud e sulla Sicilia.

Paolo Bonino

 

Meteo Settimana: subito Perturbazione atlantica con piogge, poi irromperà l'Aria Fredda dalla Russia​


Articolo del 25/11/2024ore 11:40di Stefano Rossi Meteorologo
Perturbazione in arrivo nei prossimi giorni, poi torna il grande freddo


Perturbazione in arrivo nei prossimi giorni, poi torna il grande freddoLa settimana appena iniziata sarà dinamica. Nella prima parte avremo a che fare con un’atmosfera lievemente movimentata per via di una perturbazione atlantica in avvicinamento al nostro Paese. Poi, entro il prossimo weekend è previsto poi l'arrivo di venti molto freddi provenienti dalla Russia, che riporteranno un tocco invernale alle nostre giornate.


Occhi puntati sul Nord Europa dove un profondo vortice ciclonico si sta avvicinando alle coste settentrionali del Regno Unito. Questo ciclone, con la sua energia, richiama correnti miti e umide di origine oceanica che puntano dritte verso il Mediterraneo. Nel letto di queste correnti troviamo una perturbazione che, tra Martedì 26 e Mercoledì 27 Novembre, provocherà pioggia anche sull'Italia.

FASE AUTUNNALE
Martedì 26 Novembre sarà la giornata più dinamica per il Centro-Nord, con piogge irregolari che interesseranno soprattutto la Lombardia orientale, il Nord-Est e le aree interne di Liguria e Toscana: su questi ultimi settori i fenomeni potrebbero risultare più intensi, soprattutto al mattino.
Sul resto del Centro, il cielo si presenterà nuvoloso con possibilità di deboli piogge, specie nelle aree tirreniche e sull'Umbria. Andrà meglio invece su Marche e Abruzzo, dove ci sarà un'alternanza tra schiarite e annuvolamenti.
Al Sud il cielo sarà in prevalenza soleggiato, salvo per addensamenti e piovaschi che potrebbero registrarsi sulla Campania.
Le temperature saranno ancora piacevoli sulle Isole Maggiori, ma anche in gran parte del Sud e del Centro, mentre al Nord farà un po’ più freddino, per via di un minor irraggiamento solare.
I venti saranno moderati, provenienti dai quadranti meridionali, e accarezzeranno in particolare le coste tirreniche e l’Adriatico centrale.
Perturbazione in arrivo da Martedì 26 Novembre


Perturbazione in arrivo da Martedì 26 NovembreQuella di Mercoledì 27 Novembre sarà una giornata con cieli prevalentemente nuvolosi al Nord e su alcune zone del Centro. Le piogge saranno tuttavia isolate e di breve durata, concentrate soprattutto su Nord-Est, Toscana ed Umbria. Dalla serata, la nebbia potrebbe fare la sua comparsa sulle pianure settentrionali e nelle valli interne delle regioni centrali.
Al Sud e sulle Isole Maggiori, invece, il sole farà generosamente capolino, regalando un’atmosfera più serena.Un


Arriviamo così a metà della settimana con un Giovedì 28 Novembre che risulterà tutto sommato asciutto. Ci saranno tuttavia tante nubi su buona parte del Paese, ma il rischio di pioggia sarà comunque limitato a qualche angolo della Toscana e della Campania. Le nebbie diventeranno invece sempre più protagoniste sulla Valle Padana e nelle aree interne del Centro, aggiungendo un tocco misterioso al paesaggio.

CAMBIA TUTTO DA VENERDI'
Ma attenzione, perché questa fase di stampo tipicamente autunnale non durerà a lungo! Da Venerdì, aria freddissima proveniente dalla Russia porterà una ventata di novità, con un calo delle temperature e un’atmosfera decisamente più frizzante. Le regioni adriatiche e il Sud si prepareranno ad accogliere piogge moderate e nevicate sugli Appennini, a quote sempre più basse.
Venti molto freddi in arrivo dalla Russia da Venerdì 29 Novembre


Venti molto freddi in arrivo dalla Russia da Venerdì 29 NovembreInsomma, il freddo tornerà protagonista mentre ci avvieremo verso un weekend che promette una diffusa instabilità su molte regioni italiane avvolte da una rigida circolazione ciclonica.
 

Meteo: ciclone bloccato per 4 giorni in Italia? Ultimi aggiornamenti​

Ciclone colmo d'aria fredda in arrivo a fine Novembre. Tanto maltempo per giorni!​

Pioggia-forte-in-citta-768x768.jpg.webp

Raffaele Laricchia


Sembrano non esserci più dubbi sull’ondata di maltempo che andrà in scena da Venerdì 29 in Italia, soprattutto sul Centro-Sud. Un flusso freddo proveniente da nord-est potrebbe attraversare i Balcani per poi fiondarsi nel Mediterraneo, scatenando la formazione di un vortice carico di maltempo.

L’innalzamento dell’anticiclone delle Azzorre su Gran Bretagna e mar Baltico sarà determinante per il distacco di questo nucleo freddo, pronto a gettare l’Italia in Inverno. Secondo le ultime simulazioni, inoltre, il nucleo freddo potrebbe isolarsi in Italia per almeno 4 giorni, generando tanto maltempo soprattutto sul versante Adriatico.

ciclone-1.png.webp

Anche il modello europeo concorda sull’isolamento del nucleo freddo almeno fino al 2 Dicembre, con minimo barico isolato tra basso Tirreno e mar Ionio. In tal modo le piogge si concentreranno essenzialmente sul Centro-Sud. La neve scenderà in Appennino, con qualche comparsa fino a quote di alta collina tra Abruzzo e Basilicata.


freddo-ecmwf-3.png.webp

Eloquenti le piogge totali previste fino al 3 Dicembre! Il basso Adriatico sarebbe in pole position per gli accumuli più sostanziosi, i quali risulterebbero una manna dal cielo dopo tanta siccità. Puglia e Basilicata potrebbero registrare accumuli totali, nell’arco dei 4 giorni, superiori ai 120 mm.
Piogge attese anche su Molise, Abruzzo, Marche, Romagna, Calabria, Campania e Sicilia. Altrove fenomeni più deboli e isolati.

piogge-totali-1.png.webp
 

Meteo: Prossimi Giorni, Fronte Freddo verso l'Italia con Rovesci e Neve fino a bassa quota​


Articolo del 27/11/2024ore 9:25di Stefano Rossi Meteorologo
Subito clima mite e qualche pioggia, poi tornano il freddo e anche la neve


Subito clima mite e qualche pioggia, poi tornano il freddo e anche la neveDopo l'attuale fase di stampo prettamente autunnale, nei prossimi giorni la circolazione generale sull'Italia tornerà a cambiare radicalmente per l'arrivo di un fronte d'aria fredda destinato a provocare non solo un abbassamento delle temperature, ma anche rovesci e nevicate fino a bassa quota.


Nel corso delle ultime ore un profondo vortice ciclonico si è spostato dal Regno Unito verso le coste meridionali della Norvegia. Le sue ampie maglie hanno richiamato correnti miti e umide di origine oceanica, le quali si sono dirette in parte verso il bacino del Mediterraneo e dunque anche verso il nostro Paese. All’interno di queste correnti ha viaggiato una perturbazione che ha già influenzato il tempo su parte dell'Italia, provocando anche alcune precipitazioni nel corso di Martedì 26 Novembre.

MERCOLEDI'/GIOVEDI': DALLA PIOGGIA ALLE NEBBIE
Anche la giornata di Mercoledì 27 Novembre sarà caratterizzata da un quadro meteorologico incerto, con cieli prevalentemente nuvolosi o in qualche caso anche del tutto coperti al Nord e su alcune aree del Centro. Le precipitazioni saranno tuttavia deboli e sporadiche, limitate principalmente al Nord-Est al mattino e a Toscana ed Umbria nel pomeriggio.
Attenzione anche alla nebbia, che dalla serata potrebbe tornare a formarsi sulle pianure settentrionali e nelle vallate interne del Centro, favorita da un graduale aumento della pressione sul bacino del Mediterraneo.
Il Sud e le Isole Maggiori, a tal proposito, beneficeranno di condizioni ampiamente soleggiate.
Il quadro meteorologico tornerà relativamente tranquillo ovunque Giovedì 28 Novembre, quando un timido promontorio di alta pressione si solleverà ulteriormente dal Nord Africa verso la Francia, proteggendo almeno marginalmente l'Italia. Si registrerà una maggiore diffusione di foschie e nebbie che avvolgeranno ancora una volta soprattutto le pianure del Nord e le vallate interne del Centro.

VENERDI': IRRUZIONE FREDDA E VORTICE CICLONICO
Questa fase di relativa tranquillità, tuttavia, non durerà a lungo. Da Venerdì 29 Novembre, infatti, sarà proprio l'alta pressione, muovendo verso nord in direzione della Germania, ad innescare la discesa di un fronte d'aria molto fredda: queste correnti, transitando attraverso uno stretto corridoio tra Polonia, Repubblica Ceca e Austria, raggiungeranno l'Italia, dando origine ad un'insidiosa circolazione ciclonica.
Ecco che l'atmosfera diventerà così instabile, specialmente dalle regioni centrali adriatiche e verso il Sud, con precipitazioni che potranno risultare a tratti moderate e con nevicate sugli Appennini a quote via via più basse; il tutto sarà accompagnato da generale calo delle temperature.
Configurazione barica in Italia prevista per Venerdì 29 Novembre


Configurazione barica in Italia prevista per Venerdì 29 NovembreEVOLUZIONE WEEKEND
Nel corso del weekend questa massa d'aria fredda si sposterà inizialmente verso le regioni meridionali, per poi dirigersi verso le vicine isole della Grecia, mantenendo ancora attive condizioni di instabilità sul medio Adriatico e al Sud, nonché un clima freddo un po' su tutto il Paese.
 

Freddo in arrivo: da Sabato Temperature giù di 8-10°C. Gli aggiornamenti Meteo​


Articolo del 27/11/2024ore 11:40di Redazione
Da Venerdì, temperature in forte diminuzione


Da Venerdì, temperature in forte diminuzioneNei prossimi giorni avremo a che fare con un cospicuo raffreddamento termico a causa dell'arrivo di venti gelidi provenienti dal Nord Europa (Russia), che provocheranno un sensibile calo delle temperature, con differenze in qualche caso anche di 8/10°C rispetto a questi ultimi giorni.


SITUAZIONE
Attualmente il contesto climatico sull'Italia è caratterizzato da una marcata differenza tra le regioni settentrionali e quelle meridionali.
Al Nord, così come su alcune aree del Centro, si osservano condizioni termiche tipicamente autunnali. Le temperature si mantengono in linea con le medie stagionali. I cieli, spesso grigi e poco luminosi, lasciano spazio solo occasionalmente a schiarite, dipingendo un panorama di stabilità, ma che non beneficia di un generoso irraggiamento solare.
Questo quadro, piuttosto tipico per la stagione, è in netto contrasto con quello che si registra nelle regioni meridionali e sulle Isole Maggiori, dove il tempo è di tutt’altro genere, caratterizzato da un ampio soleggiamento che fa sembrare questo finale di Novembre più primaverile che autunnale: su queste zone del Paese le temperature si attestano infatti su valori decisamente superiori alla norma.
Questa dicotomia termica, accompagnata da un’assenza di fenomeni meteorologici rilevanti, proseguirà fino a Giovedì 28 Novembre.

DA VENERDI', VENTI FREDDI
L'attuale scenario di calma apparente e temperature relativamente miti è destinato a cambiare radicalmente con l’avvicinarsi del weekend: a partire da Venerdì 29 Novembre, infatti, una massa di aria molto fredda, proveniente direttamente dalla Russia, farà irruzione sul mare nostrum. Questa ondata di freddo intenso non sarà un fenomeno isolato, ma verrà accompagnata dalla formazione di un vortice ciclonico che alimenterà un generale peggioramento del tempo, segnando un ulteriore cambio di passo climatico, con un calo delle temperature che sarà avvertito su tutto il Paese.

DOVE FARA' PIU' FREDDO
Il Centro e il Sud saranno le zone maggiormente colpite
da questa discesa termica, con valori che scenderanno ben al di sotto della media stagionale anche di 8/10°C rispetto a quelli attuali. Inoltre, i venti freddi contribuiranno ad aumentare la percezione di freddo, rendendo il clima decisamente invernale.
Attenzione inoltre alla notte, laddove i cieli si manterranno sereni le temperature torneranno a scendere anche sotto la soglia del gelo provocando estese gelate, localmente fino in pianura.
Temperature massime previste per l'ultimo giorno di novembre


Temperature massime previste per l'ultimo giorno di novembre. Insomma, fuori le giacche pesanti, i guanti e le sciarpe e prepariamoci a vivere un nuovo assaggio d'inverno che , se tutto verrà confermato, ci accompagnerà anche con l'inizio della nuova settimana.
 

NEVICATE in arrivo SABATO 30, le zone interessate​

AGGIORNAMENTO VENERDI 29 NOVEMBRE, ORE 8.45: Aria fredda sull'Italia tra venerdì e sabato con possibili nevicate su alcuni tratti appenninici, vediamo quali.​

nevica-forte-pirenei-768x570.jpg.webp

Paolo Bonino


La fase variabile e mite che ci sta interessando verrà interrotta nella giornata di venerdi da una moderata discesa fredda che oltre a far calare le temperature, determinerà EPISODI di MALTEMPO su parte del centro e del meridione.

La prima mappa è l’analisi sinottica attesa in Italia nelle ore centrali di sabato 30 novembre:

CARTA-111-4.jpg.webp

L’alta pressione si disporrà con un massimo sull’Europa orientale, indirizzando correnti fredde da nord-est verso la nostra Penisola. La formazione di una depressione tra lo Ionio e la Grecia farà persistere il maltempo al meridione fino alle prime ore di domenica, mentre determinerà nevicate sull’Appennino centrale oltre i 650-750m e su quello meridionale mediamente al di sopra degli 800-1.100 metri. Al di sotto le precipitazioni risulteranno piovose, più probabili e intense su Abruzzo, Molise, sud Calabria e nord Sicilia, almeno stando agli ultimi aggiornamenti pomeridiani di giovedì 28.


La seconda cartina mostra gli accumuli nevosi attesi al centro-sud tra le 00 e le 12 di sabato 30 novembre:

00-12.jpg.webp

A quote di circa 1.000-1.300m sono attesi fino a 15-20cm sull’Appennino Abruzzese, 10 cm su quello Marchigiano e circa 5-10 cm sull’Appennino Molisano. Qualche debole nevicata interverrà anche sull’Appennino Dauno, ma solo oltre i 1.000-1.100 metri. Non si tratterà quindi di nevicate particolarmente abbondanti, tuttavia dobbiamo considerare che non è ancora iniziata la stagione invernale.

Questa invece è la neve prevista al centro-sud tra le 12 di sabato 30 novembre e le 00 su domenica 1 dicembre:

carta-12-00-1.jpg.webp

Ulteriori 5cm saranno possibili sull’Appennino Marchigiano, Abruzzese e Molisano sempre a quote intorno a 1.100-1.300m, anche se la neve cadrà più in basso con accumuli inferiori, come abbiamo indicato all’inizio dell’articolo. 20cm sono attesi anche sull’Appennino Lucano oltre i 900 metri e sui monti Nebrodi in Sicilia oltre i 1.300 metri, dove cadranno in media 10cm. 5cm sono attesi infine sulla Sila e l’Aspromonte attorno a 1100-1200 metri ma le nevicate dovrebbero cadere finbo a 1.000m entro la serata di sabato.

Paolo Bonino

 

ANTICICLONE potentissimo ma l’inverno ci proverà per l’Immacolata: ecco dove​

Evoluzione disastrosa per il nord e soprattutto per il sud delle Alpi per come si sta mettendo la situazione. Le precipitazioni coinvolgeranno soprattutto il centro-sud e l'Emilia-Romagna da qui al 10 dicembre, la neve sulle Alpi cadrà solo sulle zone confinali.​

alpi-senza-neve-1-768x432.jpg.webp

Alessio Grosso


Niente di nuovo nell’inverno italico, se non forse che perlomeno il centro-sud verrà graziato dalla potenza dell’anticiclone che, ad ogni inverno ormai, si impone con una potenza sempre più impressionante, condizionando sia il regime termico che quello pluviometrico.
Quest’anno ha cominciato la sua performance addirittura a novembre, negando piogge e nevicate preziose, che poi mancheranno all’appello in sede di bilancio pluvio e nivometrico annuale. Invece di combattere i mulini a vento, sarebbe bene cominciare a pensare ad un’arma studiata in geoingegneria per smantellare questo anticiclone che sta sconvolgendo il clima d’Europa dagli anni 80, cioè da 45 anni.
Lo vediamo qui sotto nella sua posizione ormai consueta ad ogni inverno:

super-anticiclone-1.jpg.webp

Nonostante una potenza di ben 1045hPa, la sua posizione leggermente defilata consentirà di mantenere attiva una certa variabilità sull’Italia durante la prima decade di dicembre, caratterizzata a tratti anche da autentici momenti perturbati sulle regioni centrali e meridionali, coinvolte dall’azione di un vortice depressionario che, per la veemenza delle correnti, si andrà a scavare all’altezza del medio Tirreno, saltando il settentrione, come vediamo qui sotto nella previsione tra il 6 e l’8 dicembre:


super-anticiclone2.png.webp

Queste scorribande da nord dell’aria fredda, saranno in grado comunque di mantenere attiva una discreta vivacità atmosferica sull’Italia con precipitazioni anche nevose lungo la dorsale appenninica, segnatamente settentrionale, e di portare piogge di una certa rilevanza al centro e sul medio-basso Tirreno, come vediamo qui nella mappa precipitazioni del modello GEM, sempre per lo stesso intervallo temporale di riferimento:

super-anticiclone-5.png.webp

Si nota invece la quasi totale assenza di fenomeni al nord e sul basso Adriatico. Nella mappa neve spiccano gli accumuli sull’Appennino emiliano-romagnolo ed umbro-marchigiano, ma quasi nulla altrove, eccezion fatta per le Alpi confinali o l’Alto Adige:

super-anticiclone-neve.png.webp

C’è ancora ovviamente del tempo per capire intanto se questi affondi perturbati da nord, che potrebbero anche risultare diversi entro metà dicembre, avranno la forza di sfondare il muro anticiclonico e soprattutto se riusciranno a coinvolgere anche il nord e l’estremo sud. Due facce della stessa medaglia: il meridione che aspetta comunque la pioggia (la siccità è ancora un problema concreto, specie sulla Basilicata e la Puglia, ma anche in Sicilia) e le Alpi che aspettano la neve per il turismo.
 

Maltempo a raffica: tutta la pioggia fino all’Immacolata​

Tanta pioggia in arrivo, soprattutto su regioni bisognose! Svolta contro la siccità?​

20210910_212816-768x432.jpg.webp

Raffaele Laricchia


L’Autunno meteorologico volge al termine, ma certamente non il maltempo che, da quanto emerge dalle recenti simulazioni modellistiche, pare intenzionato a fare la voce grossa ancora a lungo. Per le regioni del centro e del sud la musica sta cambiando, in positivo: dopo mesi e mesi di siccità, con perturbazioni sempre poco incisive e avare di pioggia, il maltempo pare davvero intenzionato a proporsi con maggior decisione.

Si comincia da questo week-end, con l’arrivo di una depressione ionica che regalerà piogge su tante città del sud Italia, anche su territori martoriati dalla siccità come la Basilicata, la Puglia e la Sicilia settentrionale.

10-1.jpg.webp

Altre perturbazioni arriveranno nel corso della prima decade di Dicembre, di stampo nord atlantico, ma con obiettivo centro e sud Italia. In tal modo le regioni del nord potrebbero trovarsi quasi sempre ai margini delle precipitazioni, soprattutto i settori a nord del Po a causa di correnti sfavorevoli. In effetti è molto complesso ottenere precipitazioni in ogni angolo d’Italia: qualora l’obiettivo della pioggia diventasse il nord, ecco le regioni del sud si troverebbero sotto correnti sfavorevoli, e viceversa.


Nel computo totale delle piogge previste fino all’Immacolata, possiamo chiaramente notare una maggior presenza di precipitazioni sul versante adriatico e al sud. Accumuli degni di nota su Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia settentrionale, Marche e coste adriatiche fino alla Romagna (in arancione picchi di oltre 60 mm).

pioggia-totale-1.png.webp

Analogo anche l’aggiornamento del modello europeo ECMWF. Le tre perturbazioni previste da qui all’Immacolata potrebbero colpire in modo chiaro e diretto il centro-sud, lasciando il nord ai margini di piogge e nevicate.

pioggia-totale-ecmef.png.webp

Certamente non basterà a risolvere la pesante crisi idrica presente al sud, ma quantomeno sarebbe un ulteriore passo verso la normalità.
 

MALTEMPO e FREDDO tra mercoledi 4 e giovedi 5: le regioni coinvolte​

Aria fredda dai quadranti orientali accompagnerà la discesa di una perturbazione verso il centro e il sud della nostra Penisola tra le giornate di mercoledi e giovedì.​

Pioggia-forte-768x432.jpeg.webp

Paolo Bonino


Una nuova moderata perturbazione interesserà mezza Italia tra mercoledi 4 e giovedi 5 dicembre e sarà seguita da un calo termico che interesserà soprattutto il nord ed il centro.

La prima cartina mostra il quadro sinottico atteso in Europa nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre:

CARTA-SIN.jpg.webp

Si nota una depressione centrata sul nostro meridione che esporrà la nostra Penisola ad un ventaglio di correnti orientali piuttosto fredde. Queste, impattando lungo l’Appennino, daranno luogo a maltempo sulle regioni del versante adriatico ed al meridione, con il ritorno della neve sull’Appennino centro-meridionale.

La seconda cartina mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di mercoledi 4 dicembre:

CARTA-MERC.jpg.webp

Rovesci anche intensi saranno possibili su Marche, Umbria orientale, Abruzzo, Molise e Puglia. Quota neve in calo fino a 800-1000 metri sull‘Appennino umbro-marchigiano, 1000 metri tra Abruzzo e Molise, 1200 metri sul restante meridione. Rovesci saranno presenti anche tra Campania, Calabria Tirrenica e nord Sicilia. Piovaschi anche sulla Sardegna settentrionale, per il resto tempo asciutto.


Questa invece è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di giovedi 5 dicembre:

CARTA-GIO.jpg.webp

Forti correnti da nord-est interesseranno tutta l’Italia. Rovesci tra Abruzzo, Molise e Puglia Garganica con neve oltre i 700-900 metri. Rovesci anche sulla Calabria Tirrenica, la Sicilia orientale e sullo Stretto di Sicilia. Su tutte le altre regioni assenza di fenomeni.

Infine, queste sono le temperature a 1500 metri attese in Italia nelle ore centrali di giovedi 5 dicembre:

CARTA-TEMP-1.jpg.webp

Ecco l’impronta dell’aria fredda al nord e al centro. Si tratterà di un’irruzione fredda moderata che porterà le temperature fino a -2/-3° tra il nord-est e l’Appennino settentrionale; l’isoterma alla medesima quota dovrebbe interessare tutto il nord fino alla Toscana, per il resto isoterme a 1500 metri oltre lo zero.

Paolo Bonino

 

Irruzione FREDDA artica per l’Immacolata: ecco le aree più colpite​

Confermata da tutti i modelli l'irruzione di aria fredda per il week-end dell'Immacolata. Ancora incerte invece le conseguenze sul territorio.​

vecchio-congelato-768x393.jpg.webp

Alessio Grosso


Confermata da tutti i modelli l’irruzione fredda di origine artica nel week-end 7-8 dicembre, che farà irrompere in maniera più netta l’inverno su tutta la Penisola. A favorire questo marcato afflusso di aria fredda la risalita verso l’Islanda dell’anticiclone, che fungerà da scivolo a questo importante scambio di calore, come vediamo da questa mappa:

freddo-8-dicembre-2.png.webp

Chiaro che questa è sola una delle tante opzioni che vedrebbero abbattersi bufere di neve lungo le Alpi di confine, ma ce ne sono altre che, insieme al freddo (qui più contenuto), il maltempo lo vedrebbero piombare direttamente sullo Stivale, come si nota da questa mappa prevista per lo stesso giorno:

freddo-8-dicembre-3.png.webp

Questa incertezza sulla disposizione dei minimi pressori ad una distanza temporale di 7 giorni è assolutamente comprensibile. A livello termico però si respira già una convergenza non trascurabile, guardate che valori di temperatura a 1500m prevede il modello GFS sempre per il 9 dicembre:


freddo-8-dicembre.png.webp

Niente di eccezionale certo, ma comunque sufficiente (nel caso di precipitazioni) per favorire nevicate sia sui settori alpini (specie di confine) che lungo la dorsale appenninica a quote basse. Un quadro precipitativo generale ve lo vogliamo proporre, anche se solo a scopo di CURIOSITA’. Non ha infatti molto senso scendere nei dettagli di piogge e nevicate a lungo termine:

freddo-8-dicembre-4.png.webp

Come vedete sono ancora piuttosto confuse ed irregolari nella distribuzione, anche se nord-est, parte del centro-sud e le zone alpine confinali paiono in pole position. Seguite comunque tutti gli aggiornamenti. La certezza è che per il week-end dell’Immacolata non mancherà uno scossone meteo.
 

Meteo: Freddo per l'Immacolata, entro l'8 Dicembre Freddo da Nord, Neve a bassa quota, vediamo dove​


Articolo del 2/12/2024ore 10:50di Federico Brescia Meteorologo
Maltempo invernale per l'Immacolata


Maltempo invernale per l'ImmacolataComincia a delinearsi uno scenario meteo piuttosto interessante per il weekend dell'Immacolata e in particolare per la festività dell'8 Dicembre che quest'anno cadrà di Domenica: l'arrivo di un vortice a carattere freddo provocherà maltempo di stampo invernale sull'Europa centrale, con effetti anche sul bacino del Mediterraneo e dunque anche sul nostro Paese.


Un’ondata di freddo intenso è pronta dunque colpire il Vecchio Continente per l'Immacolata: neve, vento forte e temperature molto fredde: questo lo scenario che si prospetta.
Precipitazioni previste per l'Immacolata


Precipitazioni previste per l'ImmacolataNEVE IN ITALIA 7-9 DICEMBRE

L’Italia, come detto, non farà eccezione a proposito di questa ondata di freddo in arrivo. Le Alpi, ma anche buona parte dell'Appennino potrebbero vivere un importante evento nevoso, un regalo per gli appassionati degli sport invernali, mentre sulle regioni del medio-basso Adriatico la dama bianca potrebbe anche raggiungere quote molto basse, fin prossime alle pianure.
Se vi aspettate invece la neve a Torino, Milano, Bologna e così via, beh sappiate che è molto meno probabile: sicuramente, con la configurazione prevista attualmente, non sono favorite nevicate sulle pianure settentrionali, mentre non mancherebbero rovesci di graupel e fenomeni temporaleschi specie al Centro-Sud.


E dopo cosa succederà? In un secondo momento questo vortice potrebbe isolarsi e diventare una tanto decantata "goccia fredda" continuando a portare freddo e condizioni tipicamente invernali, ma andiamo step by step.
 

L’esperto: “l’Immacolata aprirà le porte all’inverno, attenzione alla NEVE”​

Confermata l'evoluzione invernale dall'Immacolata a metà dicembre su tutta l'Italia, con netto calo termico e precipitazioni anche nevose su alcune aree, incerta l'evoluzione dal 10 dicembre in poi, ma con neve in agguato. Leggi tutto.​

cold-768x512.jpg.webp

Alessio Grosso


Il guazzabuglio modellistico che ruota intorno al periodo dell’Immacolata ci consegna una verità importante: l’inverno giocherà molte delle sue carte dicembrine tra l’8 e il 15 dicembre. Quel vortice depressionario in discesa dal nord Europa potrebbe infatti vivere una specie di continua metamorfosi, portando le seguenti conseguenze:
1 prima fase ventosa con freddo moderato ovunque, neve sui settori alpini più a nord e poi lungo la dorsale appenninica (8-11 dicembre).
2 seconda fase con reiterazione del freddo e rischio di sprofondamento del vortice sul Mediterraneo con possibili contaminazioni con le correnti atlantiche e rischio di neve anche in pianura su alcune regioni, segnatamente al nord tra il 12 e il 15 dicembre.
Sembrano questi i due punti fermi sui quali costruire una previsione. Li vediamo riassunti in queste due mappe:

brrr-freddo.png.webp

Nella mappa qui sopra si vede l’esordio della fase invernale con maltempo rapido sul nord-est in discesa verso il medio Adriatico, foehn al nord-ovest e Maestrale forte sul Tirreno con tempo asciutto ma temperature in calo, neve a quote basse su Alpi e poi dorsale appenninica.
Nella mappa qui sotto la fase successiva, con il vortice che potrebbe muoversi retrogrado verso ovest andando a determinare peggioramenti anche sul Tirreno e il nord-ovest (ovviamente da verificare) con neve a quote basse o di pianura:


brr-freddo-2.png.webp

In seguito (metà mese) si potrebbe vivere un ritorno di fiamma delle correnti perturbate atlantiche, favorito proprio dalla nuova configurazione barica presente sul Continente, così altre potenti depressioni potrebbero dare l’assalto al nostro Paese con piogge e nevicate preziose in quota, come si vede qui sotto:

brrr-freddo-3.png.webp

Per concludere sono confermate:
1
la fase di freddo in arrivo per tutta Italia da domenica 8 a mercoledì 11 gennaio con temperature di 2-3°C al di sotto delle medie.
2 le possibili nevicate a quote basse sulle Alpi più settentrionali e orientali e la dorsale appenninica, soprattutto centro-settentrionale sino a quote collinari
Da verificare l’evoluzione successiva, ancora probabilmente votata a situazioni invernali, anche di tipo nevoso.
 

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

🔐 CONTENUTI PREMIUM

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
      Ciao! Scrivi un messaggio in chat per parlare con gli utenti online
      Indietro
      Alto