Meteo stagione 2024 (2 utenti stanno leggendo)

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Fra giovedì e venerdì FORTI PIOGGE al nord: le aree coinvolte​

Nuovo aggiornamento di lunedì alle 8:58. L'abbassamento del flusso di aria più fresca dall'Atlantico e la risalita di aria calda africana creeranno condizioni di forte instabilità atmosferica fra giovedì e venerdì. Le prime proiezioni dei modelli meteorologici indicano la possibilità di precipitazioni intense su alcune zone del nord Italia, con accumuli che potrebbero anche superare i 100 mm in alcune zone in caso di condizioni favorevoli.​

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Raffaele Laricchia


Nuovo aggiornamento di lunedì alle 8:58.
Il maltempo non mollerà facilmente la presa e ce lo mostrano fin troppo chiaramente gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo. Dopo il breve miglioramento di questo fine settimana, il tempo sta già peggiorando nuovamente nella settimana entrante grazie al transito di almeno due distinte perturbazioni.
La prima arriverà tra lunedì e martedì, la seconda tra giovedì e venerdì.
In questo articolo ci soffermeremo sulla seconda perturbazione, che rischia di accanirsi solo sulle regioni settentrionali, teatro di forti contrasti termici tra le correnti polari e quelle sub-tropicali.
In effetti la sinottica per il 26-27 Settembre è decisamente rilevante: l’abbassamento di latitudine del fronte polare, fin sulle coste dell’Europa centrale, innescherà un forte aumento della pressione nel Mediterraneo, con conseguente risalita di aria calda africana. Il nord Italia si troverà sulla linea di contrasto di queste masse d’aria estremamente diverse, ragion per cui ci saranno gli ingredienti per lo sviluppo di forti fenomeni.



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Le prime stime delle piogge previste tra giovedì e venerdì, fornite dal modello ICON, ci confermano il coinvolgimento del solo nord Italia e mostrano che le piogge interesseranno principalmente la Liguria (specie di levante), Alpi e Prealpi con accumuli localmente superiori ai 40 mm. Tuttavia siamo ancora troppo distanti per fornire previsioni dettagliate sull’intensità delle piogge e sui potenziali accumuli pluviometrici. In presenza di tese correnti da sud-ovest non si escludono temporali stazionari e soprattutto il sottovalutato fenomeno dello STAU a ridosso dei rilievi, ma che entrambi potrebbero garantire accumuli di pioggia decisamente superiori su Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino, alto Veneto e Friuli:

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Alcuni modelli danno la possibilità infatti di accumuli di pioggia superiori ai 100mm nel caso in cui dovessero instaurarsi temporali stazionari e autorigeneranti, situazioni consentite con questa tipologia di sinottica e già il modello sopra esposto segnala piogge particolarmente abbondanti su alta Lombardia e alta Valle d’Aosta (Valdigne). Nei prossimi articoli forniremo come di consueto aggiornamenti più chiari, precisi e affidabili.
 

Tra sabato e domenica brusco CALO delle temperature: ecco dove​

Correnti settentrionali ridimensioneranno le temperature su tutto il Paese, ma alcune aree si raffredderanno più altre.​

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Alessio Grosso

Continua il graduale passaggio di consegne tra estate ed autunno. Un’altra irruzione di aria molto fresca è attesa tra sabato 28 e l’alba di lunedì 30 settembre su tutto il Paese, accompagnata da venti sostenuti dai quadranti settentrionali. Addirittura sui settori di confine centro-orientali a 1500m si toccheranno gli zero gradi.
Il calo termico allontanerà le masse d’aria calda anche dal meridione, ridimensionando le temperature su tutte le regioni a partire dal nord, qui le temperature previste all’alba di domenica mattina 29 settembre a 10 m, valori anche sotto i 12°C al nord-ovest:

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Notate ora i venti attesi per l’alba di lunedì 30 settembre, molto attive Tramontana e Grecale, specie sui bacini centro-meridionali, segnali dell’irruzione fredda:

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Ed ecco la media termica degli scenari a 1500m per l’alba di domenica 29 settembre del modello GFS, che mostra davvero una situazione invernale sul nord Europa e il freddo che coinvolge marginalmente anche il nostro Paese, ridimensionando notevolmente le temperature:


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E le precipitazioni? Se ci sarà qualche breve fenomeno potrà svilupparsi lungo l’alto e medio Adriatico, ma la massa d’aria risulterà secca e non ci saranno ulteriori conseguenze sul piano precipitativo.
 
Facciamo un po' di fantameteo...

Super anticiclone ai primi di ottobre: ecco quanto c’è di vero​

Il modello GFS ritiene possibile una riscossa dell'anticiclone durante i primi giorni di ottobre. Vediamo quanto c'è di vero.​

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Alessio Grosso


Il modello GFS prova ad ipotizzare una sorta di esplosione anticiclonica per i primi giorni di ottobre, come se all’improvviso l’alta pressione volesse provare a prendere stabilmente il comando delle operazioni sbaragliando la concorrenza delle perturbazioni atlantiche, ecco infatti la mappa che più di tutte rappresenta questa situazione:

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Visto così, un anticiclone del genere potrebbe riuscire a dominare la scena almeno per una settimana, regalando temperature miti dalle Alpi alla Sicilia e consentendoci così di vivere le classiche “ottobrate”.
Ma sarà tutto vero?
Ma manco per niente, come si direbbe in gergo popolare.
Tutti i modelli, compreso il modello GFS, nelle medie degli scenari, che ci aiutano a capire quanto possa essere veritiera o meno l’emissione ufficiale, ci dicono che l’anticiclone non dovrebbe riuscire a prendere in mano la situazione, costantemente insidiato da un trenino di correnti atlantiche che trasporterebbero a tratti anche corpi nuvolosi:


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Dunque al momento c’è poco di vero in questo tentativo di performance anticiclonica, anche se non si vede certamente nemmeno un quadro opposto, cioè votato al maltempo. Seguite comunque gli aggiornamenti!
 

Rischio di NUBIFRAGI stazionari tra venerdì 27 e sabato 28​

Nord Italia terra di forti contrasti tra venerdì e sabato. Rischio nubifragi persistenti su alcune regioni.​

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Raffaele Laricchia
Prende forma il nuovo peggioramento del tempo che andrà in scena tra 26 e 28 settembre. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici propongono un sensibile infittimento del gradiente termico tra Europa settentrionale ed Europa meridionale: da un lato avremo la discesa del fronte polare, carico di aria molto fredda, dall’altro lato avremo l’avanzata del caldo africano.​


Sulla linea di demarcazione di queste masse d’aria estremamente diverse si troverà l’Italia, ed in particolare il nord. Si tratterà di una configurazione piuttosto statica, dalla durata di almeno 3 giorni, da cui potrebbero derivare fenomeni particolarmente intensi poiché persistenti nello spazio e nel tempo.

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Le prime piogge arriveranno giovedì, anche con qualche manifestazione temporalesca tra Liguria, Piemonte e Lombardia. Il grosso dei fenomeni arriverà tra venerdì e sabato.
Già venerdì si prevedono picchi pluviometrici superiori ai 50-70 mm su Lombardia, Trentino alto Adige, Friuli. Tuttavia i modelli a scala locale faticano ad inquadrare, solitamente, l’intensità di questi fenomeni, ragion per cui è facile ipotizzare accumuli di pioggia localmente molto superiori, specie a ridosso dei monti per via dell’effetto STAU.

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Anche sabato rischio maltempo marcato tra Liguria centrale, alto Piemonte, Lombardia, Trentino, Friuli. Sulla Lombardia nord-occidentale spuntano picchi superiori ai 70-90 mm nella sola giornata di sabato, ma anche in questo caso vale il discorso fatto poc’anzi.


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Nel frattempo il fronte freddo scivolerà pian piano verso est, producendo instabilità anche sul centro-sud Italia tra sabato e domenica. Ricordiamo che tra giovedì e sabato l’Italia si ritroverà divisa in due: al nord, come detto, ci sarà rischio maltempo e locali nubifragi, mentre il sud e parte del centro se la vedranno col caldo e temperature localmente oltre 30°C.
 

Meteo: da un estremo all’altro, ritorna il CALDO ma anche nubifragi​

Settimana di dinamicità per l'Italia. Torna il caldo su alcune regioni, anche nubifragi su altre!​

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Raffaele Laricchia

Quella appena cominciata sarà una settimana particolarmente turbolenta e ricca di sbalzi termici, a causa del consolidamento di una profonda circolazione depressionaria sull’Europa centro-settentrionale. Essa entrerà in contrasto con gli ultimi sussulti sub-tropicali, che proveranno ad investire l’Italia (specie il sud) tra 26 e 28 Settembre.

La prima perturbazione della settimana sta già scorrendo in queste ore, portando delle piogge e temporali sparsi. La seconda perturbazione sarà ancor più significativa e potrebbe investire in modo più diretto le regioni del nord.

Tra giovedì e sabato si attiveranno persistenti correnti sud-occidentali che rischiano di traghettare molta umidità su Liguria, alto Piemonte, Lombardia e Triveneto. Questa configurazione potrebbe favorire lo sviluppo di temporali e piogge persistenti, con alto rischio nubifragi specie a ridosso dei monti.
Nel frattempo il caldo si intensificherà su tutto il sud e le isole maggiori!

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Tra domenica e lunedì il fronte freddo avanzerà su tutta Italia, favorendo un brusco calo termico in ogni angolo della penisola.

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Vediamo cosa ci aspetta nel dettaglio nei prossimi sette giorni:

Martedì 24 Settembre
: veloce perturbazione su Triveneto, sud Italia e lato tirrenico. Migliora entro sera su gran parte d’Italia. Temperature stazionarie.

Mercoledì 25 Settembre: qualche pioggia sparsa su Toscana, Umbria e Lazio. Più stabile altrove. Temperature in aumento.

Giovedì 26 Settembre: torna l’anticiclone al sud, caldo in intensificazione con picchi di 30°C. Tornano piogge e temporali al Nordovest.

Venerdì 27 Settembre: caldo al sud e isole maggiori, picchi di 33°C. Più fresco al nord con rischio maltempo e locali nubifragi.


Sabato 28 Settembre: instabile al nord e centro Italia, rischio nubifragi a ridosso dei monti. Più variabile altrove, temperature in ulteriore aumento al sud.

Domenica 29 Settembre: aria fresca che dilaga su tutta Italia, anche sul Meridione. Piogge sparse e qualche forte temporale al centro e al sud. Temperature in calo netto.

Tutte le piogge cumulate fino al 29 Settembre:

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Lunedì 30 Settembre: generalmente stabile con clima gradevole.

Poi cosa ci aspetta?
 

Tra temporali intensi e caldo, si replica anche a inizio Ottobre​

Grande dinamicità in vista. Caldo non solo nel finale di Settembre ma anche nei primi giorni di Ottobre! Arrivano anche altre perturbazioni!​

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Raffaele Laricchia
Nei prossimi 15 giorni il tempo si manterrà particolarmente dinamico in Europa, come spesso avviene nel cuore dell’Autunno. I primi affondi freddi polari entrano in contrasto, inevitabilmente, con gli ultimi sussulti caldi sub-tropicali e solitamente le aree temperature come il Mediterraneo diventano sede di forti contrasti.​


Già tra 26 e 28 Settembre avremo un assaggio di questa spiccata dinamicità, quando un affondo freddo colpirà l’Europa centrale e il nord Italia, mentre il sud Italia si ritroverà sotto il caldo africano e temperature localmente superiori ai 30°C.

Ad inizio ottobre potrebbe arrivare il bis, come mostrato dall’aggiornamento pomeridiano del modello americano GFS. Un nuovo affondo freddo potrebbe dirigersi prima sull’Europa centrale e poi sulla penisola iberica, richiamando aria parecchio più calda verso il sud Italia.

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Il nord Italia ed il medio-alto Tirreno diverrebbero nuovamente terra di contrasti tra aria calda africana e aria fredda polare. Il risultato sarebbe una nuova notevole ondata di maltempo, con rischio nubifragi specie a ridosso dei monti. Da non sottovalutare anche l’elevata temperatura del Mediterraneo, che contribuirà all’intensificazione dei fenomeni.

La differenza netta tra nord e sud la si evince anche sotto il profilo termico. Le anomalie previste tra 2 e 3 Ottobre mostrano temperature di almeno 6-8°C superiori alle medie al sud Italia, mentre il nord potrebbe ritrovarsi in un contesto più freddo del solito, specie sulle Alpi. Con questa sinottica, infatti, le Alpi potrebbero essere nuovamente ammantate da una spessa coltre di neve ad alta quota.


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Per il momento siamo pur sempre nel campo delle tendenze, per quel che concerne la previsione di inizio ottobre. Nei prossimi editoriali ci ritorneremo con aggiornamenti più chiari e affidabili.

 

FREDDO quasi INVERNALE in Europa tra venerdi 27 e domenica 29: le aree coinvolte​

Sul finire di questa settimana è attesa un'ondata di freddo quasi invernale su alcuni Paesi del Vecchio Continente con temperature sotto media anche di 10°.​

Ondata di freddo

Paolo Bonino


Fine settembre all’insegna del FREDDO su molte nazioni europee. Le proiezioni per la seconda parte di questa settimana mostrano un sotto media termico importante su tutta l’Europa occidentale e centrale, con un parziale interessamento anche dell’ITALIA. L’alta pressione farà una puntata verso nord; sul suo fianco destro verrà giù l’aria fredda che penetrerà in parte anche sull’Italia e sul Mediterraneo, destabilizzando anche il tempo con diversi acquazzoni.

Il momento più freddo per il nostro Continente lo avremo tra le giornate di venerdi 27 e domenica 29 settembre. La prima cartina mostra le anomalie termiche a 1500 metri previste in Europa alle ore 12 di venerdi 27 settembre:

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Dove vedete il colore blu si prevedono temperature sotto media tra 6 e 8°, con punte di 10° dove vedete la tonalità di blu più scura. Interessata tutta l’Europa centro-occidentale compresa parte della Scandinavia. Più ad est sarà invece presente una risalita di aria più calda che dall’Italia si porterà verso levante.

La seconda mappa mostra invece le anomalie termiche sempre a 1500 metri previste in Europa alle ore 12 di sabato 28 settembre:

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Ecco l’aria fredda che inizierà a travasare anche sull’Italia, in modo particolare al nord, al centro e sulla Sardegna. Il massimo del freddo lo avremo tra la Francia, le Isole Britanniche e la Norvegia con valori termici sotto media di 8-10°. Nella giornata di domenica 29 settembre, infine, l’aria fredda raggiungerà anche il resto d’Italia.

Paolo Bonino

 

MALTEMPO durante il fine settimana: INCERTEZZA sulle aree coinvolte​

Fine settimana più freddo e con alcune precipitazioni sulla nostra Penisola. Il punto con le ultime mappe disponibili.​

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Paolo Bonino

Avremo un fine settimana nettamente più FREDDO, con temperature ampiamente al di sotto della media specie sul settore centro-occidentale del nostro Continente. In questa sede ci occuperemo dei fenomeni previsti in Italia contemplando i due modelli più performanti della rete, ovvero GFS ed ECMWF

Entrambi vedono una situazione instabile per il nostro Paese, ma con modalità differenti. La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di sabato 28 settembre, secondo il modello ECMWF:

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Notiamo una disposizione già nord-occidentale delle correnti con un salto quasi completo del settore di nord-ovest. I rovesci, secondo questo elaborato, si concentrerebbero al nord est ed al centro, specie nei settori interni, con la neve che sulle Alpi orientali scenderà sotto i 2000 metri. Qualche rovescio sarà presente anche sulla Campania, mentre sul restante meridione e le Isole fenomeni piuttosto blandi ed irregolari.


Osserviamo adesso la previsione, sempre per sabato 28 settembre, ma imbastita questa mattina dal modello GFS:


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Si nota una situazione “da stramazzo” tra l’est del Piemonte, la Lombardia e la Liguria, con alcuni rovesci o temporali. In altre parole, secondo questo elaborato, l’aria fredda entrerebbe al settentrione con maggiore reticenza, con la creazione di contrasti ed inevitabili acquazzoni. Sulle Alpi orientali le nevicate sarebbero di fattura migliore e potrebbero spingersi fino a 1700-1800 metri. Per il resto d’Italia, vale a dire al centro e al meridione, la previsione risulta invece quasi sovrapponibile al modello ECMWF.

Per domenica 29 settembre, infine, i due modelli sono praticamente sovrapponibili e la situazione dovrebbe essere questa:

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Ingresso delle correnti settentrionali e rovesci tra Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Puglia Garganica, con spruzzate di neve in Appennino oltre i 1800 metri. Su tutte le altre regioni temperature in calo, ma tempo nel complesso asciutto ed in parte soleggiato.

Paolo Bonino

 

Il METEO in Italia nei prossimi 15 giorni: Milano, Roma, Bari…​

Diamo un'occhiata alla tendenza del tempo per i prossimi 15 giorni prendendo come campione tre città tra nord, centro e sud.​

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Paolo Bonino


In questa sede tenteremo di tracciare una linea di tendenza per i prossimi quindici giorni su tutto il nostro Paese. L’alta pressione si farà viva oppure avremo ancora maltempo? Per avere risposte più attendibili interpelliamo un diagramma completo che tenga conto non solo del run ufficiale, ma anche delle cosiddette “corse alternative” che il modello americano GFS periodicamente ci propone.

Quelli che vedete sono chiamati “spaghetti” e riassumono tutte le corse del modello, compresa ovviamente quella ufficiale. La corsa ufficiale è rappresentata dalla linea verde. Le linee a metà grafico sono le temperature a 1500 metri di quota e la linea rossa è la media. I picchi che si notano più in basso sono invece le precipitazioni. Più i valori sono alti, più le piogge (o le nevicate) sono probabili e intense. I punti geografici di riferimento sono situati sulla verticale delle città di MILANO, ROMA e BARI.


Il primo diagramma si riferisce alla città di MILANO:

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Dopo la fase piovosa, ma mite che avremo nelle prossime 48 ore, brusco calo delle temperature, ma fenomeni pressochè assenti tra il week-end e l’inizio della settimana prossima. Nei primi giorni di ottobre il quadro previsionale risulta molto incerto. Non si notano comunque rimonte dell’alta pressione, ma il clima dovrebbe restare complessivamente instabile e piuttosto fresco.

Passiamo adesso al diagramma valido per la città di ROMA

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Tra venerdi 27 e sabato 28 settembre piogge, ma in un contesto termico mite. Successivo calo termico senza fenomeni tra il week-end e l’inizio della settimana prossima, seguito da un quadro meteo incerto, ma probabilmente votato ancora all’instabilità ed al clima fresco.

Passiamo adesso al diagramma inerente alla città di BARI:

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Fino ai primi giorni di ottobre assisteremo ad un saliscendi termico senza fenomeni particolari. A seguire quadro meteorologico molto incerto, ma con probabili piogge seppure di non rilevante entità.

Controlla tu stesso i diagrammi meteorologici (spaghetti) per altre città cliccando qui: grafici-spaghetti-per-macroaree-italiane

Paolo Bonino

 

Ottobrata, sì o no? Vediamo le ultimissime tendenze METEO per i primi di Ottobre​

Arrivano conferme ma anche autorevoli smentite​

di Alessandro Arena

26 Set 2024 - 12:00

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Tutto scontato? Niente affatto
. Vero è che da giorni si sta parlando dell’Ottobrata d’inizio Ottobre, quindi di condizioni meteo climatiche che potrebbero far registrare una clamorosa sterzata – clamorosa ovviamente se paragoniamo quel tipo trend a quanto vissuto finora – ma con le ultimissime proiezioni modellistiche nulla è così scontato.

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Vi si disse che distanze temporali oltre una settimana predicano prudenza, beh detto fatto. Difatti gli autorevoli centri di calcolo internazionali non sono affatto concordi. Da un lato c’è chi continua a proporci l’appendice estiva, o se preferite il colpo di coda dell’Estate, ma dall’altro lato c’è qualcuno che sta rivedendo la propria posizione.

Andando più nello specifico a confermare l’Ottobrata sarebbero i centri di calcolo internazionali americani, mentre a smentirla – o comunque a smorzarla non poco – sarebbero quelli europei. Or bene, considerando che questi ultimi sono considerati i più affidabili – lo dicono le statistiche meteorologiche – si potrebbe dar maggior peso a quest’ultima ipotesi.

Un’ipotesi che, diciamolo chiaramente, prenderebbe in considerazione l’Atlantico. In che modo? Proponendoci una profonda depressione a ridosso delle Isole Britanniche ma a quel punto pronta a invadere nuovamente l’Europa occidentale. Da lì al Mediterraneo sarebbe un attimo, ecco quindi che l’Ottobrata verrebbe cancellata a favore di un nuovo peggioramento.

Ora vi starete chiedendo: chi avrà ragione? Beh, darvi una risposta non è semplice, ciononostante vogliamo provarci e per provarci dobbiamo per forza di cose citare quei segnali atmosferici che in tempi non sospetti suggerivano un mese d’Ottobre caratterizzato da sbalzi termici pronunciati.

Quando si scrisse che Ottobre avrebbe potuto essere peggio di Settembre beh, intendevamo proprio questo. Sbalzi termici potenti, capaci di scatenare fenomeni atmosferici altrettanto violenti. Occhio a sottovalutare il trend descritto, riteniamo che l’ipotesi atlantica non sia così campata in aria e che quindi si possa procedere in quella direzione.

Diciamo che la “via di mezzo” potrebbe rappresentare la soluzione più probabile, quindi una temporanea fiammata anticiclonica africana seguita a stretto giro da un’invasione oceanica degna di nota. Se così fosse ecco che inevitabilmente si scatenerebbero i contrasti termici succitati ed allora il maltempo potrebbe risultare davvero intenso.

Ipotesi, sia chiaro, ma fin tanto che i vari modelli previsionali non troveranno la quadratura del cerchio dovremo necessariamente vagliare tutte le soluzione. Per il momento l’Autunno sembra non abbia la minima intenzione di farsi sopraffare dall’Estate e se così fosse non ci sarebbe nulla di strano. Anzi, sarebbe strano – per non dire fortemente anomalo – il contrario.
 

Meteo: passaggio di rovesci intensi al nord tra giovedì sera e l’alba di venerdì​

Stiamo seguendo il passaggio del ramo freddo di un sistema frontale che in queste ore ha interessato il nord Italia. Da notare oltretutto accumuli di pioggia considerevoli sul levante ligure interno.​

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Alessio Grosso


Un breve ma intenso fronte freddo ha valicato le Alpi e sta già interessando il Piemonte e sta per puntare sulla Lombardia, per poi avanzare verso il Veneto in nottata ed interessare il Friuli nella prima mattinata di venerdì 27 settembre. Ecco come vede il passaggio del fronte il modello GFS:

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Nel frattempo il richiamo di aria umida da sud ovest ha prodotto piogge molto abbondanti sul Levante ligure, specie nel comune di Favale di Malvaro con ben 166mm caduti. Siamo nell’alta Val Fontanabuona ed anche in Val D’Aveto si registrano accumuli prossimi o localmente superiori ai 100mm. A livello di vento si segnala il picco di 131km/h sul Beigua.
Gli accumuli più intensi previsti per le prossime ore riguarderanno le valli bergamasche e bresciane, specie la Val Camonica e la Valtellina.
Nella notte coinvolti il Vicentino, il Cadore e poi nella prima mattinata di venerdì è atteso un bel picco sul Friuli Venezia Giulia, specie nella zona prossima a Gemona, come ci mostra questa mappa del modello ECMWF:


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Il passaggio alla fine risulterà molto rapido ma incisivo, non sono comunque attese particolari criticità.
A seguire condizioni di instabilità post-frontali potranno dar luogo a locali rovesci, specie in concomitanza con la rotazione del vento dai quadranti settentrionali, previsto nella giornata di sabato 28 settembre. Seguite comunque tutti i nostri aggiornamenti.
 

PERTURBAZIONE in transito con ACQUAZZONI sparsi; le regioni coinvolte​

La coda di una perturbazione sta transitando in queste ore al nord e su parte del centro, mossa da intense correnti meridionali. Nel fine settimana è in vista un calo delle temperature; il punto della situazione con le ultime mappe.​

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Paolo Bonino


Oltre 200mm di pioggia sono caduti tra la giornata di ieri e questa notte su alcune aree dell‘Appennino Ligure orientale. Molta pioggia anche sul settore alpino centro-orientale stante l’effetto di ammassamento dell’aria umida da sud-ovest in prossimità dei contrafforti sopravvento al flusso (effetto STAU). Sulle pianure del nord, com’era nelle attese, poca pioggia a parte le aree pianeggianti a ridosso dei rilievi montuosi.

Vediamo subito l’ultima immagine satellitare di questa mattina:

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La coda della perturbazione, entrando nel Mediterraneo, si è spezzata in mille rivoli. Sta determinando fenomeni abbastanza disorganizzati soprattutto al nord-est. Il sistema frontale, come anticipato, è accompagnato da forti venti meridionali che hanno fatto alzare le temperature su tutto il nostro Paese. Nell’arco della giornata odierna, il sistema frontale darà luogo ancora a qualche acquazzone, mentre nel week-end assisteremo ad un generale calo delle temperature ad iniziare dalle regioni settentrionali.


La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nella giornata odierna, venerdi 27 settembre:

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Al mattino ancora rovesci tra la Liguria orientale e l’alta Toscana, ma in attenuazione nell’arco della mattinata. Rovesci più consistenti interesseranno il settore alpino centrale ed orientale, dall’alta Lombardia fino al Triveneto. Qualche piovasco anche su Toscana e Sardegna, per il resto assenza di fenomeni.

Sul fronte termico avremo un’altra giornata calda specie al centro e al meridione. Queste sono le temperature attese in Italia alle ore 15 di oggi pomeriggio:

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Punte di 32° sul Foggiano, 31° su Sicilia, sud Sardegna e Lucania, 30° sul Molise. Più caldo del normale anche sulle pianure del nord con punte di 27° in Emilia.

Infine, questa è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di domani, sabato 28 settembre:

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Rovesci nell’arco della giornata al nord-est, zone interne del centro, Campania, Calabria Tirrenica e Sicilia settentrionale. Su tutte le altre regioni assenza di fenomeni. Temperature in calo ad iniziare dalle regioni settentrionali.




Paolo Bonino

 

Forte ondata di MALTEMPO da mercoledì 2 su quasi tutta Italia​

Un vortice ciclonico potrebbe intervenire sull'Italia da mercoledì 2 ottobre. Quali saranno le conseguenze? L'autunno sembra essere partito in quarta quest'anno.​

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Alessio Grosso


Tutti i modelli cominciano ad inquadrare il grosso guasto, in stile ormai autunnale, previsto per la metà della prossima settimana. Da mercoledì 2 ottobre infatti un vortice freddo in quota andrebbe a sfondare nel Mediterraneo favorendo una prolungata fase di maltempo con precipitazioni abbondanti su molte regioni.

La carta barica che meglio inquadra questa condizioni di tempo molto perturbato è quella del modello GFS, che vediamo qui sotto, prevista proprio per la serata di mercoledì 2 ottobre/notte su giovedì 3 ottobre:

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I risvolti precipitativi risulteranno notevoli già mercoledì 2, ma saranno i giorni successivi quelli con le precipitazioni più copiose, perché la depressione seguiterà a stazionare sull’Italia raggiungendo quasi tutte le regioni, solo sfiorata la Sicilia, l’area che avrebbe bisogno dei maggiori contributi di pioggia.

Vediamo comunque come si distribuiranno i fenomeni durante questa prima giornata di maltempo, le due mappe si riferiscono al mattino e poi al pomeriggio-sera e sono sempre relative al modello GFS:


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Vediamo la seconda con i fenomeni che procedono verso levante, ma non dovete pensare che sia finita così, la rotazione ciclonica delle correnti interverrà solo dalla serata:

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Naturalmente si tratta di un’indicazione di massima, l’attendibilità attuale di queste mappe non può essere ancora altissima, trattandosi di una previsione ad una settimana, ma sicuramente sono il segnale di una stagione che è voluta decollare con largo anticipo rispetto alle ultime annate.
 

Meteo: ciclone nel Mediterraneo a inizio Ottobre, tutta la pioggia prevista!​

AGGIORNAMENTO VENERDI 27 SETTEMBRE, ORE 9:30: Modello americano GFS propenso ad un nuovo peggioramento ad inizio Ottobre. Ciclone pieno di piogge?​

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Raffaele Laricchia


Anche l’ultimo aggiornamento del modello americano GFS riconferma e rilancia la previsione relativa ad un nuovo peggioramento ad inizio Ottobre, determinato dalla discesa, e dal successivo isolamento, di una saccatura nord-atlantica nel Mediterraneo. Questa massa d’aria fredda potrebbe dar vita ad un insidioso ciclone nel Mediterraneo centro-occidentale tra 2 e 4 Ottobre, con tutte le conseguenze che un sistema isolato nel “mare nostrum” potrebbe determinare.

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Le prime stime riguardo le precipitazioni previste sono davvero notevoli. Il peggioramento potrebbe cominciare mercoledì 2 ottobre con piogge e temporali su nord Italia e Toscana. Già in questa prima fase del peggioramento potrebbero verificarsi temporali localmente forti tra basso Piemonte, Lombardia e Liguria, con accumuli localmente superiori ai 60-70 mm.

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La depressione potrebbe consolidarsi ulteriormente nel corso del 3 ottobre: un potente sistema temporalesco potrebbe risalire dal basso Tirreno andando a colpire gran parte del centro Italia e la Sicilia. Non a caso gli accumuli previsti sono davvero ragguardevoli, anche superiori ai 100 mm in 24 ore nel Lazio e su Roma. Lungo questo vasto sistema temporalesco confluirebbero sia le calde correnti di scirocco che le fresche correnti provenienti da ovest, a cui si unirebbe l’elevata energia rilasciata dal Mediterraneo.


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Anche il 4 Ottobre potrebbe presentarsi come una giornata pienamente autunnale su tutta Italia, con piogge diffuse e locali forti temporali. Del resto con una sinottica di questo tipo, che vede la persistenza di un ciclone isolato nel Mediterraneo centrale, la logica conseguenza sarebbe l’arrivo di almeno 3 giorni di maltempo.

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Siamo ancora nel campo delle ipotesi ed inoltre gli altri centri di calcolo non sono ancora concordi con questa insidiosa evoluzione di stampo pienamente autunnale. Nei prossimi aggiornamenti forniremo ulteriori dettagli e confronti, per una previsione più chiara.
 

Meteo: passaggio di rovesci intensi al nord tra giovedì sera e l’alba di venerdì​

Stiamo seguendo il passaggio del ramo freddo di un sistema frontale che in queste ore ha interessato il nord Italia. Da notare oltretutto accumuli di pioggia considerevoli sul levante ligure interno.​

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Alessio Grosso


Un breve ma intenso fronte freddo ha valicato le Alpi e sta già interessando il Piemonte e sta per puntare sulla Lombardia, per poi avanzare verso il Veneto in nottata ed interessare il Friuli nella prima mattinata di venerdì 27 settembre. Ecco come vede il passaggio del fronte il modello GFS:

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Nel frattempo il richiamo di aria umida da sud ovest ha prodotto piogge molto abbondanti sul Levante ligure, specie nel comune di Favale di Malvaro con ben 166mm caduti. Siamo nell’alta Val Fontanabuona ed anche in Val D’Aveto si registrano accumuli prossimi o localmente superiori ai 100mm. A livello di vento si segnala il picco di 131km/h sul Beigua.
Gli accumuli più intensi previsti per le prossime ore riguarderanno le valli bergamasche e bresciane, specie la Val Camonica e la Valtellina.
Nella notte coinvolti il Vicentino, il Cadore e poi nella prima mattinata di venerdì è atteso un bel picco sul Friuli Venezia Giulia, specie nella zona prossima a Gemona, come ci mostra questa mappa del modello ECMWF:


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Il passaggio alla fine risulterà molto rapido ma incisivo, non sono comunque attese particolari criticità.
A seguire condizioni di instabilità post-frontali potranno dar luogo a locali rovesci, specie in concomitanza con la rotazione del vento dai quadranti settentrionali, previsto nella giornata di sabato 28 settembre. Seguite comunque tutti i nostri aggiornamenti.
MIIIII vento a 131 km orari?....Se li leva....
 

Meteo: ciclone nel Mediterraneo a inizio Ottobre, tutta la pioggia prevista!​

AGGIORNAMENTO VENERDI 27 SETTEMBRE, ORE 9:30: Modello americano GFS propenso ad un nuovo peggioramento ad inizio Ottobre. Ciclone pieno di piogge?​

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Raffaele Laricchia


Anche l’ultimo aggiornamento del modello americano GFS riconferma e rilancia la previsione relativa ad un nuovo peggioramento ad inizio Ottobre, determinato dalla discesa, e dal successivo isolamento, di una saccatura nord-atlantica nel Mediterraneo. Questa massa d’aria fredda potrebbe dar vita ad un insidioso ciclone nel Mediterraneo centro-occidentale tra 2 e 4 Ottobre, con tutte le conseguenze che un sistema isolato nel “mare nostrum” potrebbe determinare.

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Le prime stime riguardo le precipitazioni previste sono davvero notevoli. Il peggioramento potrebbe cominciare mercoledì 2 ottobre con piogge e temporali su nord Italia e Toscana. Già in questa prima fase del peggioramento potrebbero verificarsi temporali localmente forti tra basso Piemonte, Lombardia e Liguria, con accumuli localmente superiori ai 60-70 mm.

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La depressione potrebbe consolidarsi ulteriormente nel corso del 3 ottobre: un potente sistema temporalesco potrebbe risalire dal basso Tirreno andando a colpire gran parte del centro Italia e la Sicilia. Non a caso gli accumuli previsti sono davvero ragguardevoli, anche superiori ai 100 mm in 24 ore nel Lazio e su Roma. Lungo questo vasto sistema temporalesco confluirebbero sia le calde correnti di scirocco che le fresche correnti provenienti da ovest, a cui si unirebbe l’elevata energia rilasciata dal Mediterraneo.


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Anche il 4 Ottobre potrebbe presentarsi come una giornata pienamente autunnale su tutta Italia, con piogge diffuse e locali forti temporali. Del resto con una sinottica di questo tipo, che vede la persistenza di un ciclone isolato nel Mediterraneo centrale, la logica conseguenza sarebbe l’arrivo di almeno 3 giorni di maltempo.

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Siamo ancora nel campo delle ipotesi ed inoltre gli altri centri di calcolo non sono ancora concordi con questa insidiosa evoluzione di stampo pienamente autunnale. Nei prossimi aggiornamenti forniremo ulteriori dettagli e confronti, per una previsione più chiara.
Non facciamo scherzi...che sabato e domenica siamo a cinghiali......ci vorrebbe che dopo un anno d'attesa, piovesse!!!!
 

Fino al 13 ottobre MOLTO FRESCO e tanta PIOGGIA, ecco dove​

Ottobre debutterà con la pioggia ed un quadro termico inferiore alla media del periodo. Le prospettive meteorologiche del prestigioso centro di calcolo ECMWF fino al 13 ottobre​

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Paolo Bonino


Durante il mese di ottobre l’autunno entra solitamente nella sua fase più matura. Negli ultimi anni siamo stati abituati a proseguimenti estivi fino alla prima decade di questo mese, ma quest’anno le cose sembrano andare in maniera differente. Gli anticicloni sono meno intensi e si fanno spesso sorprendere dalle correnti atlantiche che dopo svariati anni di stasi, hanno ripreso il controllo del nostro Continente già nella primavera scorsa, elargendo grossi quantitativi di pioggia su alcune aree del nostro Paese.

Secondo il prestigioso centro di calcolo ECMWF, la prima parte di ottobre vedrà l’influenza delle correnti atlantiche sul nostro Paese, che in un primo tempo avranno anche un taglio nord atlantico, quindi decisamente più fresco.

La prima mappa mostra le anomalie termiche attese in Europa nel lasso temporale compreso tra oggi (lunedi 30 settembre) e il 6 ottobre:

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Nord e centro Italia, Sardegna compresa, con temperature inferiori alla norma fino a 2-3° sulle regioni settentrionali. Temperature invece attorno alla media del periodo al sud e sulla Sicilia, con un lievissimo esubero in prossimità del settore ionico.


Passiamo ora al quadro delle anomalie precipitative attese in Italia nel lasso temporale compreso tra oggi e il 6 ottobre:

  • 30-6-piogge.jpg.webp
Ad eccezione della Sardegna, parte del settore di nord-ovest e la Sicilia che avranno piogge attorno alla media, il resto d’Italia presenterà valori pluviometrici superiori alla norma in maniera anche sensibile tra la Liguria e il nord-est.

Passiamo adesso al lasso temporale compreso tra il 7 e il 13 ottobre. Queste sono le anomalie termiche:

  • 13-ottobre-temperature.jpg.webp
Un lieve sopra media termico interesserà il centro e il meridione, mentre al nord ed in parte anche sulla Toscana il quadro termico si prevede attorno alla norma del periodo.

Infine, le anomalie precipitative attese in Europa nel medesimo lasso temporale:

  • carta-pioggia-13-ott.jpg.webp
Per ciò che concerne l’Italia, piogge superiori al normale al nord e sulla Toscana, in linea con un pattern comandato dalle correnti atlantiche. Piogge leggermente inferiori alla norma al sud ed attorno alla norma sul resto d’Italia.

Paolo Bonino

 

Vigilia di MALTEMPO sull’Italia: molta PIOGGIA in vista su diverse regioni​

La giornata odierna sarà ancora abbastanza tranquilla, mentre tra mercoledi 2 e giovedi 3 ottobre il maltempo si impossesserà di quasi tutta l'Italia.​

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Paolo Bonino


Il forcing delle perturbazioni atlantiche si farà importante nei prossimi giorni, comandando una fase piovosa che interesserà gran parte del territorio nazionale. Saranno due le perturbazioni che scorreranno sull’Italia: la prima (più veloce) nella giornata di domani (mercoledi 2), mentre una seconda più intensa agirà sul nostro Paese tra giovedi 3 e venerdi 4 ottobre.

La giornata odierna sarà ancora tranquilla, anche se coglieremo qualche segnale di cambiamento. Ecco l’immagine satellitare di questa mattina a scala europea:

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Il treno delle perturbazioni atlantiche scorre ancora a nord delle Alpi, lambendo il settentrione, ma con fenomeni poco importanti. Facciamo attenzione al fronte freddo (linea blu) che si nota sulla Penisola Iberica. Durante la prossima notte si addosserà all’arco alpino occidentale per poi dare luogo ad un peggioramento su parte del centro-nord nella giornata di domani.


Facciamo ora un passo indietro ed analizziamo le piogge attese in Italia nella giornata odierna, martedi 1 ottobre:

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Come già accennato, avremo ancora una giornata abbastanza tranquilla. Rovesci saranno comunque probabili in Val d’Aosta e piovaschi tra Veneto, Liguria di Levante ed alta Toscana, ma cose di poco conto. Su tutte le altre regioni tempo asciutto e soleggiato.

Questo è il quadro termico atteso per il pomeriggio odierno alle ore 15:

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Valori nel complesso gradevoli su quasi tutta l’Italia. Un po’ caldo sulle Isole con punte di 28-29°.

Infine, questa è la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell’arco della giornata di domani, mercoledi 2 ottobre:

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Forti rovesci tra la Liguria centro-orientale e l’alta Toscana. Rovesci anche al nord-est ad eccezione della Romagna con piogge intense sul Friuli. Saltato dalle piogge gran parte del Piemonte e la Liguria occidentale. Piovaschi lungo il Tirreno fino alla Campania e le aree interne del centro, per il resto tempo asciutto. Rinforzo dei venti tra sud e sud-ovest ed aumento temporaneo delle temperature al meridione.

Paolo Bonino

 

L’anticiclone NON tornerà più almeno sino al 15 ottobre: ecco perché​

Le ottobrate sono lontane, il maltempo busserà spesso alla porta e l'anticiclone non potrà far altro che aprirla, anzi spalancarla.​

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Alessio Grosso


Una fine estate e un inizio d’autunno così non se l’aspettava nessuno. Sta piovendo spesso e l’estate su alcune regioni è finita da un pezzo. Manca all’appello per la verità l’estremo sud, ma presto dovrebbe piovere anche su queste zone. Come mai l’anticiclone esce ormai così frequentemente di scena e non intende tornare almeno sino a metà ottobre a far sentire la sua voce?
Sono tanti i motivi:
1 il flusso perturbato atlantico è tornato a viaggiare un po’ più basso di latitudine, rendendo più agevole l’ingresso dei fronti piovosi sin sul Mediterraneo, anche se non sempre in modo regolare e democratico (nel senso che su quella regione magari piove il triplo di quella vicina, ma lì è anche l’orografia del nostro Paese che influenza la distribuzione dei fenomeni)

2 la cintura degli anticicloni subtropicali si è abbassata di latitudine e non riesce più a conquistare l’Europa meridionale, arrancando spesso e limitandosi a qualche azione di disturbo

3 il mare caldo, dopo l’estate bollente, al primo sbuffo di aria più fresca reagisce e determina la formazione di temporali marittimi anche di notevole intensità, che poi si abbattono sulla fascia costiera.

4 le mutate condizioni delle acque superficiali del Pacifico, con la fine del Nino e l’arrivo della Nina

5 un vortice polare con il ramo più importante sbilanciato sull’Europa e dunque foriero di irruzioni fredde anticipate.

Da notare però che questo trend continuerà anche dopo il suo previsto compattamento, atteso entro la fine della prima decade di ottobre, come vediamo da questa mappa qui sotto riferita al 14 ottobre e relativa al modello GFS:


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Notate quanto è bassa la cintura degli anticicloni subtropicali e la totale assenza di anticicloni anomali sull’Europa e tantomeno negli States. La prevalenza di correnti occidentali, moderatamente ondulate, andrà a reiterare un tipo di tempo variabile, a tratti piovoso e fresco, specie sui versanti tirrenici.
Per ora le ottobrate NON ci saranno, mentre le piogge non mancheranno, questa la sommatoria dei fenomeni attesa proprio sino a metà mese dal modello GFS:

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Notate accumuli anche particolarmente abbondanti sul nord-est e sulla Toscana, finalmente delle piogge in Sicilia, mentre preoccupa un po’ l’assenza di piogge importanti prevista su gran parte della Puglia, ma ogni giorno la distribuzione dei fenomeni può cambiare, in base alla traiettoria dei fronti, dunque c’è speranza anche per loro di porre fine alla siccità. Seguite gli aggiornamenti!
 

Lunga fase di MALTEMPO sull’Italia: le regioni COLPITE​

Due perturbazioni alla volta del nostro Paese: la prima nella giornata odierna, la seconda tra giovedi 3 e venerdi 4 ottobre.​

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Paolo Bonino




La nostra Penisola si appresta a subire una lunga fase di maltempo che avrà il suo apice nella giornata di domani, giovedi 3 ottobre. Sullo scacchiere europeo abbiamo due perturbazioni che sembrano quasi tenersi per mano. Vediamo subito l’ultima immagine satellitare disponibile.

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La prima perturbazione è piuttosto veloce e si trova già sulle regioni settentrionali. Sta determinando piogge forti sull’Appennino Ligure dove ci sono punte di 70mm dalla mezzanotte. Una seconda e più intensa perturbazione è presente sulla Penisola Iberica: questa entrerà con maggiore decisione sull’Italia nella giornata di domani e formerà anche una depressione tra la Corsica e il Mar Ligure foriera di piogge intense su molte aree italiane.

Vediamo allora dove si concentreranno le piogge in Italia nell’arco della giornata odierna, mercoledi 2 ottobre:

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Rovesci sul settore ligure centro-orientale, specie nelle aree interne, in attenuazione nell’arco della giornata. Piogge e rovesci tra Lombardia e Triveneto, con piogge molto forti sul Friuli. Piovaschi anche al centro specie su Toscana, Umbria e alto Lazio. In serata qualche rovescio anche sulla Campania, per il resto tempo asciutto.


Queste sono le temperature attese in Italia alle ore 15 di oggi pomeriggio:

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Valori elevati al meridione e sulle Isole con punte di 30° in Sicilia e 29° in Puglia. Più fresco al nord-est con temperature sotto i 20°.

Infine, queste sono le piogge attese in Italia nella giornata di domani, giovedi 3 ottobre:

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MALTEMPO su quasi tutto il centro-nord con piogge anche forti. Fenomeni meno frequenti su Abruzzo, estreme regioni meridionali, Sicilia ed est Sardegna. Temperature in calo su tutta l’Italia.


Paolo Bonino

 

Meteo: 8-9 Ottobre, piogge forti su queste regioni​

Ottobre si conferma un mese all'insegna dell'instabilità. Dopo un settembre particolarmente turbolento, le perturbazioni continueranno a imperversare sull'Italia, portando piogge, temporali e un deciso calo delle temperature. Nei prossimi giorni, due importanti sistemi frontali attraverseranno la penisola, con particolare impatto su alcune regioni. Scopriamo insieme le previsioni dettagliate e dove si abbatterà il maltempo più intenso.​

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Raffaele Laricchia




Ottobre proseguirà in modo simile a Settembre, ovvero darà seguito alle condizioni meteo particolarmente dinamiche e movimentate, come non le si vedevano da svariati anni. Tante altre perturbazioni continueranno a susseguirsi sull’Europa e sul Mediterraneo, donando finalmente all’Autunno il proprio carattere.

La prima perturbazione d’ottobre interesserà l’Italia nei prossimi 4 giorni, regalando piogge, temporali e anche un calo termico.

La seconda perturbazione è
anch’essa ormai confermata e pare possa attraversare l’Italia tra 8 e 9 Ottobre. Sarà molto più veloce e debole rispetto alla precedente, ma in ogni caso l’ombrello dovrebbe servire su tante nostre regioni.

Il modello americano GFS mostra l’arrivo del fronte carico di pioggia tra pomeriggio e sera di martedì 8 ottobre, a partire dal Nord-ovest e dal medio-alto Tirreno:

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Fronte carico di piogge e temporali mercoledì 9 anche sul resto del centro Italia e tutto il sud, con accumuli anche piuttosto importanti (oltre 60-80 mm in Campania).


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Coinvolte da piogge intense soprattutto Campania e Calabria Tirrenica, possibili anche su parte della Puglia e forse della Sicilia.

Abbastanza simile, nella dinamica generale, il modello europeo ECMWF. Martedì 8 le piogge riguarderebbero principalmente il Nordovest e la Toscana, oltre che a sprazzi la Sardegna.

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Nella giornata successiva, invece, il maltempo pare concentrarsi principalmente al Nordest e sul medio-alto Tirreno, lasciando gran parte del sud a secco di precipitazioni. La differenza sostanziale col modello GFS risiede proprio nella traiettoria della perturbazione.

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Le regioni più coinvolte secondo questo modello sarebbero la Toscana e il Friuli.
Nei prossimi giorni diffonderemo previsioni ancora più chiare e affidabili circa questa seconda perturbazione di ottobre!
 

Italia nel mirino delle PIOGGE per quasi tutto ottobre​

Diverse perturbazioni raggiungeranno l'Italia almeno sino alla metà del mese, favorendo precipitazioni a tratti abbondanti, specie al nord e al centro, sempre da valutare la loro influenza sul meridione.​

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Alessio Grosso




Ottobre trasformato in novembre, anche se la Sicilia e in genere il sud, di pioggia forse ne vedranno ancora poca, anche se non tutti i modelli sono concordi. C’è invece totale convergenza sulle precipitazioni previste sul resto d’Italia, per merito o colpa, a seconda dei punti di vista, del passaggio di almeno 3 distinte perturbazioni, che potrebbero favorire anche accumuli clamorosi al nord.
Andiamo però con ordine, vediamo quanta pioggia prevede il modello ICON sino al 10 ottobre:

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Per questo modello niente pioggia rilevante su basso Adriatico e Sicilia, mentre accumuli superiori ai 150mm sul Friuli Venezia Giulia, circa 100-120mm su Veneto, nord Lombardia, Levante ligure, nord dell’Umbria e Toscana interna, abbastanza generose le piogge anche su Marche, Lazio e Campania, ma non su Abruzzo costiero e Molise.

Analizzando la sommatoria dei fenomeni del modello GEM sino al 12 ottobre la situazione risulterebbe inquietante, soprattutto per il Friuli Venezia Giulia e in particolare per Goriziano e Triestino, dove si attendono picchi di 475mm, oltre 150mm attesi su nord Lombardia, centro-est Liguria, Versilia, piogge relativamente abbondanti anche su Lazio e Campania, così come sull’Emilia centrale e l’Oristanese in Sardegna, quasi nulla ancora una volta all’estremo sud:


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Estendendo invece la previsione della sommatoria di piogge sino al 15 ottobre e cambiando modello, cioè con riferimento a gfs, si avrebbe un sorprendente accumulo di pioggia tra Liguria e Lombardia, Genova e Milano comprese, con accumuli di oltre 300mm sul levante ligure e rischio alluvionale concreto, tra 150 e 200mm su quasi tutto l’arco alpino, il Trentino, gran parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, piogge rilevanti anche su Lazio, Campania e finalmente sul Palermitano, ma non sul resto della Sicilia, sempre scarsi gli accumuli anche su Calabria jonica, Abruzzo, Molise e Puglia.

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Chi avrà ragione? Beh, intanto tutte le mappe fotografano un trend di tempo mediamente perturbato, con poche finestre di bel tempo. Le temperature potrebbero portarsi su valori leggermente inferiori alla norma ma la neve sulle Alpi cadrebbe mediamente solo oltre i 2000-2300m. Seguite comunque gli aggiornamenti.
 

Meteo: insistente Maltempo su mezza Italia, migliora nel Weekend. L'approfondimento di Antonio Sanò​


Articolo del 4/10/2024ore 7:50di Redazione

Insistente maltempo sull’Italia con piogge e locali temporali, migliora al Nord Ovest. Abbiamo chiesto ad Antonio Sanò, fondatore deiLMeteo.it, l’evoluzione.
E' confermato il lentissimo spostamento del ciclone che ha portato forte maltempo sul nostro Paese: nel pomeriggio la bassa pressione si troverà ancora sul Mar Adriatico e da questa posizione riuscirà a causare altri rovesci a tratti violenti.

Cosa succederà nelle prossime ore?

Nelle prossime ore sono previsti locali temporali sul Nord-Est, a tratti intensi, poi verso le regioni adriatiche centro-meridionali e frequenti anche sul Basso Tirreno. In pratica mezza Italia sarà ancora interessata dal maltempo.

Sarà ancora possibile la neve sulle Alpi?

Sì, il calo delle temperature, registrato nelle ultime ore, favorirà ancora qualche nevicata sulle Alpi orientali fino ai 1500 metri, mentre i venti soffieranno tesi sulle adriatiche, sul Basso Tirreno e sulle Isole Maggiori. Sarà una giornata di maltempo ciclonico, seppur in attenuazione.

Come sarà il weekend?

Il weekend si prospetta migliore, ma con qualche insidia: sabato ritroveremo degli acquazzoni su buona parte della fascia orientale (dalla Romagna fino al Salento) e sul Basso Tirreno; non è esclusa la possibilità anche di qualche piovasco sul Basso Lazio e sulla Capitale.

Ci sono buone notizie?

Sì, eccole: il vento tenderà ad attenuarsi, le schiarite guadagneranno terreno su buona parte del Paese nel corso del Sabato, ma sarà soprattutto la prima domenica di Ottobre a regalare un tempo soleggiato e mite, clemente, dopo giornate pienamente autunnali e di pericoloso maltempo.

Qual è la tendenza per la prossima settimana?

La prossima settimana inizierà soleggiata salvo piogge in Liguria, ma da martedì arriverà un nuovo peggioramento che, per 24-36 ore, guasterà il tempo su buona parte dell’Italia.

Martedì 8 Ottobre prevedete un nuovo peggioramento: di cosa si tratta?

Si tratta dell’ennesima perturbazione atlantica dell’ultimo mese, favorita anche dall’azione degli uragani sull’Oceano Atlantico più orientale (spesso prossimi anche all’Arcipelago delle Azzorre): questi uragani infatti ‘spingono’ verso il Mediterraneo un flusso di vapore sempre più intenso che causa l’accentuazione del nostro maltempo.

In pratica siamo tutti uniti sul Pianeta, a livello meteorologico…

Esatto, proprio così, siamo tutti uniti sul Pianeta, non ci sono ‘guerre meteorologiche’: ad esempio, quello che succede negli Stati Uniti cambia, a volte, il nostro quadro meteo europeo dopo 5 o 10 giorni…in generale, comunque viviamo tutti insieme una fase molto umida e calda, colpa dei Cambiamenti Climatici.
Ancora Maltempo e piogge, migliora nel Weekend
Ancora Maltempo e piogge, migliora nel WeekendCosa c’entrano i Cambiamenti Climatici con la pioggia?
Al momento, il Mediterraneo e l’Oceano Atlantico sono ancora ‘bollenti’, per il periodo: su questi bacini si registra una temperatura dell’acqua di almeno 2-3°C superiore a quella che dovrebbe essere la normalità, di una volta, dei tempi passati, di quando il clima non era stravolto. Tutto questo calore causa una maggiore evaporazione dei mari, un maggior contenuto di vapore e quindi acqua precipitabile: piove di più ed i fenomeni sono più intensi, ecco il ‘problema Riscaldamento Globale’ in poche parole.
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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