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Ameno che le elezioni siano segrete come le riunioni del ATC, non ho mai sentito di elezioni in 7 anni di PDA e 15 che mi dedico alla caccia, dite di mettersi in gioco, bene ma qui le associazioni sono in mamo a gente di sinistra, credete che accetterebbero mai un fedele elettore di destra? Io sono certo di no sono tutt'altro che democratici.

Le riunioni degli atc segrete?
conosci almeno chi è il delegato (che deve essere eletto dai cacciatori) dell'aavv del tuo comune all'atc?
 
Chi dice che prima del 92 non c'erano tanti anticaccia, non dice il vero.C'erano,eccome se c'erano,chi non ricorda la "pasionaria" Anna Maria Procacci quella che in TV si presentava sempre con delle reti per l'uccellagione, sbandierandole e imprecando contro i cacciatori,il Pecoraro, lo stesso Pannella, al quale ogni scusa era buona per dare addosso alla caccia ,e altri che adesso non ricordo il nome,e quanti referendum si sono tenuti prima del 92...Quindi chi ci ha ridotto così non sono certo gli.... anticaccia, punto.Semmai le colpe le si dovrebbero cercare altrove (faccio per dire tanto lo sappiamo tutti di chi è la colpa) basti pensare che prima della "famigerata" 157 contavamo più di 1.800.000 cacciatori che,con l'avvento della suddetta,diventarono meno della metà,togliendoci,di fatto,quel "potere" che nessuna forza politica,allora,osava contrastare,chi avrebbe voluto inimicarsi 1.800.000 votanti aventi diritto?.Poi qualcuno più furbo degli altri capì che quelle guadagnate sino ad allora erano briciole se confrontate con quanto si poteva realmente lucrare,ed allora,tutte insieme,(le aa.vv) si misero a tavolino e studiarono il modo di come ficcarcelo nel deretano,e cosa c'era di più semplice se non di far credere ai cacciatori che, (era il 91) se non si sarebbe scesi a compromesso con gli anticaccia,(come vedete c'erano) questi si sarebbero mobilitati per il referendum abrogativo dell'art.842,quindi,ci dissero,per il "vostro" bene abbiamo accettato il compromesso.Strano,però,che il referendum si tenne lo stesso e fu, per gli anticaccia, una sonora sconfitta,perchè non si raggiuinse il quorum.Ma ormai il "dado era tratto" e l'anno seguente ci appiopparono la 157 con tutto quel che ne è derivato,in primis gli ATC,recinti che,a tutt'oggi,ci fanno sentire come in prigione,altro che indiani d'America !!! per non parlare di tempi,modi e quant'altro ancora.Gli anticaccia ci sono sempre stati e sempre ce ne saranno,io ne conoscevo,anche se solo sulla carta stampata,due, che mi sono rimasti particolarmente impressi nella mente,si chiamavano Rosini e Fermariello,che Dio li abbia in gloria.
 
Lo sai Valentino .... io rimpiango gli anni passati post 1992. Oggi la 157 come fù partorita allora, sarebbe una conquista. Avevamo comunque il territorio e soprattutto la certezza del diritto. I vincoli percentuali dettati dalla 157 di territorio protetto sono stati superati ampiamente dalla parcomania delle governance regionali, mentre la comunitaria partorita dal governo " amico " [Trilly-77-24.gif] c'ha tolto quella certezza allora garantita. Anche senza 157 oggi cacceremo secondo quanto stabilito dall'europa e dai kc nazionali, ma la comunitaria può essere scavalcata da studi scentifici certi e su questi le nostre aavv si stanno comportando egregiamente. Sono passati + di 20 anni dal 1992, il mondo è cambiato e noi non avremmo mai potuto continuare a cacciare come allora. Non dimentichiamoci che abbiamo conquistato il mantenimento dell'842 ... indipendentemente dal referendum ..... ci stanno provando da allora a toglierlo, ma non ci sono ancora riusciti e siamo unici in Europa assieme alal Grecia a cacciare senza consenso del proprietario. Basta dare addosso sempre alle aavv ... farlo esclusivamente quando gestiscono gli atc pensando ai cassi loro ( vedi gli atc romani )


Comunque se avessi la certezza dello stesso territorio libero alla caccia del 1992, lo baretterei volentieri con l'842 ..... il mantenimento di quest'articolo è stato il cavallo di battaglia degli animalisti ed ha partorito parchi, oasi e divieti infiniti .... tutti o quasi terreni demaniali ora protetti.
 
Penso che in quell'occasione si raggiunsero quelle percentuali perché i pro caccia boicottarono volutamente le urne. Sicuramente se avessero votato da entrambe le parti la sconfitta sarebbe stata comunque per noi ma le percentuali si sarebbero ridimensionate e di tanto anche.
 
Penso che in quell'occasione si raggiunsero quelle percentuali perché i pro caccia boicottarono volutamente le urne. Sicuramente se avessero votato da entrambe le parti la sconfitta sarebbe stata comunque per noi ma le percentuali si sarebbero ridimensionate e di tanto anche.


Esatto e pensa nonostante tutto alcuni cacciatori andarono a votare lo stesso...ciao Davide....
 
I primi referendum a tema caccia promossi dai radicali e verdi furono il 3-4 giugno 1990, il primo: disciplina sulla caccia votanti il 43,4% i si furono 92,2% i no 7,8% quorum non raggiunto, il secondo: accesso dei cacciatori a fondi privati votanti 42,3% i si furono 92,3% i no 7,7% quorum non raggiunto.
Promosso dai radicali ci fu un secondo tentativo il 15 giugno 1997 riguardava sempre la possibilità di entrare nei fondi privati altrui, l'affluenza 30,2% i si furono 80,9% e i no 19,1%. Ricordo che da parte nostra ci fu una campagna per boicottare il quorum, un referendum che seppure ammesso dalla corte costituzionale lasciava dubbi sul fatto che era contro una minoranza che usufruiva di una concessione prevista dalla costituzione. I cacciatori fecero una scelta risultata felice, ma non tutti i più ottusi andarono a votare dimenticando che il non voto è una possibilità, una scelta, una posizione che di per se è già un voto che non concede interpretazioni.
 
Chi dice che prima del 92 non c'erano tanti anticaccia, non dice il vero.C'erano,eccome se c'erano,chi non ricorda la "pasionaria" Anna Maria Procacci quella che in TV si presentava sempre con delle reti per l'uccellagione, sbandierandole e imprecando contro i cacciatori,il Pecoraro, lo stesso Pannella, al quale ogni scusa era buona per dare addosso alla caccia ,e altri che adesso non ricordo il nome,e quanti referendum si sono tenuti prima del 92...Quindi chi ci ha ridotto così non sono certo gli.... anticaccia, punto.Semmai le colpe le si dovrebbero cercare altrove (faccio per dire tanto lo sappiamo tutti di chi è la colpa) basti pensare che prima della "famigerata" 157 contavamo più di 1.800.000 cacciatori che,con l'avvento della suddetta,diventarono meno della metà,togliendoci,di fatto,quel "potere" che nessuna forza politica,allora,osava contrastare,chi avrebbe voluto inimicarsi 1.800.000 votanti aventi diritto?.Poi qualcuno più furbo degli altri capì che quelle guadagnate sino ad allora erano briciole se confrontate con quanto si poteva realmente lucrare,ed allora,tutte insieme,(le aa.vv) si misero a tavolino e studiarono il modo di come ficcarcelo nel deretano,e cosa c'era di più semplice se non di far credere ai cacciatori che, (era il 91) se non si sarebbe scesi a compromesso con gli anticaccia,(come vedete c'erano) questi si sarebbero mobilitati per il referendum abrogativo dell'art.842,quindi,ci dissero,per il "vostro" bene abbiamo accettato il compromesso.Strano,però,che il referendum si tenne lo stesso e fu, per gli anticaccia, una sonora sconfitta,perchè non si raggiuinse il quorum.Ma ormai il "dado era tratto" e l'anno seguente ci appiopparono la 157 con tutto quel che ne è derivato,in primis gli ATC,recinti che,a tutt'oggi,ci fanno sentire come in prigione,altro che indiani d'America !!! per non parlare di tempi,modi e quant'altro ancora.Gli anticaccia ci sono sempre stati e sempre ce ne saranno,io ne conoscevo,anche se solo sulla carta stampata,due, che mi sono rimasti particolarmente impressi nella mente,si chiamavano Rosini e Fermariello,che Dio li abbia in gloria.

Sono d'accordo su tutto.
 
Lo sai Valentino .... io rimpiango gli anni passati post 1992. Oggi la 157 come fù partorita allora, sarebbe una conquista. Avevamo comunque il territorio e soprattutto la certezza del diritto. I vincoli percentuali dettati dalla 157 di territorio protetto sono stati superati ampiamente dalla parcomania delle governance regionali, mentre la comunitaria partorita dal governo " amico " [Trilly-77-24.gif] c'ha tolto quella certezza allora garantita. Anche senza 157 oggi cacceremo secondo quanto stabilito dall'europa e dai kc nazionali, ma la comunitaria può essere scavalcata da studi scentifici certi e su questi le nostre aavv si stanno comportando egregiamente. Sono passati + di 20 anni dal 1992, il mondo è cambiato e noi non avremmo mai potuto continuare a cacciare come allora. Non dimentichiamoci che abbiamo conquistato il mantenimento dell'842 ... indipendentemente dal referendum ..... ci stanno provando da allora a toglierlo, ma non ci sono ancora riusciti e siamo unici in Europa assieme alal Grecia a cacciare senza consenso del proprietario. Basta dare addosso sempre alle aavv ... farlo esclusivamente quando gestiscono gli atc pensando ai cassi loro ( vedi gli atc romani )


Comunque se avessi la certezza dello stesso territorio libero alla caccia del 1992, lo baretterei volentieri con l'842 ..... il mantenimento di quest'articolo è stato il cavallo di battaglia degli animalisti ed ha partorito parchi, oasi e divieti infiniti .... tutti o quasi terreni demaniali ora protetti.



Aggiungo solo una cosina.....senza offesa Valentino...l'analisi politica di un ragazzo dell'88 su fatti del 90-92 non può essere roba tua....evidentemente sono ragionamenti che HAI FATTO TUOI....
Io nel 90 avevo 4 licenze....ed erano gli anni in cui il movimento ambientalista-politico era agli apici...i 2 partiti dei verdi avevano il 10% dei seggi in parlamento ( si votava ancora col proporzionale puro ).
E' vero eravamo tanti....e se non eravamo così in tanti probabilmente i 3 referendum avrebbero avuto altra sorte e probabilmente l'842 non ci sarebbe più stato...
La 157 è stata una legge di compromesso...e come quasi tutte le leggi di compromesso fatta male...niente di quello che abbiamo perso con la 157 nel 1992 si sarebbe potuto difendere x molto....diciamo che se non si fosse cercato un compromesso si poteva proseguire con la 968 x un pò...ma poi???
I danni alla caccia dal 1992 in avanti sono stati fatti dal non avere applicato o applicato male quello che la 157 prevedeva....oltre alle percentuali di territorio da sottrarre alla caccia anche la gestione degli atc...e qui tantissime colpe le abbiamo noi...come AAVV e come singoli cacciatori...
 
Barbara Mazzali

QUALCOSA SI ERA MOSSO.....

La storia insegna e i cacciatori dimenticano. Io ero con Carrara quando due associazioni venatorie fecero il famoso tavolo degli 11. Oggi e' grazie a loro che On. Orsi, il Senatore Carrara non portarono a casa il risultato della modifica alla 157/92. Vi riporto uno dei tantissimi articoli dell'epoca.

Era il 16/10/08

Cacciatori, agricoltori e ambientalisti insieme: non stravolgere legge sulla caccia.

Ambientalisti, cacciatori e agricoltori insieme per fermare i disegni di legge presentati al Senato per la riforma della normativa sulla difesa del patrimonio faunistico e la regolazione della caccia. "Chiediamo al Parlamento di fermare l'iter dei disegni di legge presentati da diversi parlamentari nei giorni scorsi e assegnati alla commissione Ambiente del Senato, tutti finalizzati a stravolgere nei suoi principi fondamentali l'attuale normativa", si legge nel comunicato firmato dal neonato 'tavolo' delle associazioni interessate, del quale fanno parte Legambiente, Amici dela Terra, Arcicaccia, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione italiana Agricoltori, Fare Verde, Federazione italiana della caccia, Italcaccia, Lipu e Wwf. L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa oggi al Senato.

"L'impianto di questi disegni di legge - spiega Osvaldo Veneziano, presidente di Arcicaccia - è tutto da ultrà dell'estremismo venatorio. Diciamo basta allo sciacallaggio elettorale su questi temi: noi proponiamo un percorso che parta da una relazione del governo sullo stato di attuazione della legge 157/92, con l'obiettivo di custodire l'equilibrio delle specie". Danilo Selvaggi della Lega italiana Protezione uccelli sottolinea come i disegni di legge presentati "sono già stati analizzati e sconfiti dal Parlamento nella legislatura 2001-2006".

Alla conferenza stampa erano presenti anche parlamentari dei diversi schieramenti: Luciano Rossi (Pdl), responsabile dell'intergruppo caccia e pesca, interviene per chiedere "tempi certi e non lungaggini", e precisa che ci sono "posizioni estremiste anche in disegni di legge che vogliono abrogare la caccia". Franco Orsi, senatore del Pdl e relatore designato in commissione Ambiente, invita a non confondere "alcune sciocchezze contenute in alcuni disegni di legge con l'approvazione definitiva della legge", e garantisce che "non si arriverà al voto in commissione entro l'anno", perché prima ci saranno le audizioni delle categorie interessate.

Roberto Della Seta del Pd invita a "non ridurre la discussione a questioni di metodo, perché gran parte delle proposte presentate vanno in direzione di riaccendere sula caccia uno scontro ideologico del quale non si sente il bisogno".
 
Che le AAVV strizzino spesso l'occhiolino alle sigle anticaccia (quello menzionato ero il famoso tavolo degli stakeholders) e spesso non fanno gli interessi dei cacciatori è una cosa risaputa, chiedere a Trenti ed a Diego cosa è successo con la storia dell'art.91.
 
C'è talmente poca chiarezza, poca trasparenza nella gestione politica della caccia da parte delle nostre AAVV e questo è il risultato, fai fatica anche a sapere come sono andate realmente le cose. Poi ci danno il contentino, il decreto approvato, magari farcito con qualche trappola che scatterà tra qualche tempo, facendolo apparire come una conquista, ma lasciando sul campo sempre qualcosa. Ormai sono troppo politicizzate e seguono ormai più la linea del partito che le reali esigenze ed aspirazioni del mondo che dovrebbero rappresentare e tutelare.
 
da soli due anni sto praticando la caccia con i richiami vivi che nella mia zona non ha tradizioni chi ha saputo di questa mia forma di caccia è venuto a cercarmi addirittura a casa proponendomi di aderire per la tessera assicurativa all' anuu un pretesto al quale io non trovo nessun nesso logico e glielo ho detto tranquillamente. mi ha spiegato che se continuo a poter tenere i miei pochi ma amati tordi è stato proprio grazie a loro dell'anuu che hanno convinto i politici a non votare la legge che di fatto gli avrebbe aboliti. io non so quanto ha contato l 'anuu nella decisione politica e vorrei saperlo da qualcuno più informato.grazie.
 
da soli due anni sto praticando la caccia con i richiami vivi che nella mia zona non ha tradizioni chi ha saputo di questa mia forma di caccia è venuto a cercarmi addirittura a casa proponendomi di aderire per la tessera assicurativa all' anuu un pretesto al quale io non trovo nessun nesso logico e glielo ho detto tranquillamente. mi ha spiegato che se continuo a poter tenere i miei pochi ma amati tordi è stato proprio grazie a loro dell'anuu che hanno convinto i politici a non votare la legge che di fatto gli avrebbe aboliti. io non so quanto ha contato l 'anuu nella decisione politica e vorrei saperlo da qualcuno più informato.grazie.


Se vuoi, l'avrai senz'altro già fatto, leggiti
http://www.migratoria.it/forum/tecn...ccia-coi-richiami-vivi-grave-pericolo-56.html
e poi fa le tue considerazioni e valutazioni.
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
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  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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