La tecnica di imbracciata in piedi nel tiro da caccia è diversa da quella del tiro in piedi da tiro. Quella in piedi consente di fare tiri di lunghezza superiore, anche se di poco, proprio perchè ha un controllo diverso dell'arma. Nel tiro in piedi sia senza che con il bastone, gli scarponi allacciati bene, per bene intendo abbastanza stretti, hanno un ruolo determinante sull'esito del tiro, la cinghia aiuta non poco a controllare l'oscillazione della canna. Quindi sia in piedi che con il bastone, gli scarponi allacciati stretti e con la punta convergente all'interno, diminuiscono di molto l'effetto bandiera.
Ovvio che l'appoggio è sempre da preferire. La posizione in ginocchio dove possibile è più stabile del bastone, permette di fare tiri leggermente più lunghi, certamente in queste posizioni non si possono fare tiri a 270/300 metri, meglio dire non tutti possono fare tiri a questa distanza.
Quando il tempo e il terreno lo permettevano faceva caccia vagante al capriolo, viaggiavo in modo molto leggero niente zaino e niente bastone, solo binocolo e carabina.
I tiri in quel tipo di vegetazione erano veramente a corta distanza, il problema era individuare il capriolo. Più di qualche volta sono riuscito a vederlo quando ero a pochi metri, talmente pochi da dover respirare piano per non farmi sentire. In quelle circostanze bisognava pietrificarsi, sperare che si allontanasse, e che non entrasse nel folto.
La tecnica di imbracciata in piedi nel tiro da caccia e' naturalmente diversa in molti particolari da quella dal tiro in piedi da tiro, ma e' simile nell'impostazione generale. Io ero insegnante di tiro, con certificazione della NRA, ed ero l'allenatore della squadra di tiro a segno indoors (aria compressa) del mio liceo e del "Junior program" della nostra associazione sportiva, nel nostro poligono, con carabina .22, e la tecnica basilare dell'impugnare la carabina come l'ho descritta garantisce una stabilita' maggiore ed una maggiore precisione qualora non si usi un bastone o un appoggio. La cinghia da tiro, quella che forma una specie di cappio intorno al bicipite, aiuta moltissimo, ma spesso a caccia non c'e' tempo di usarla e la cinghia "normale puo' aiutare, nella posizione "hasty sling." Ma il gomito sinistro (per chi tira di destra) appoggiato sull'anca, la posizione del corpo rispetto al bersaglio, e le dita della sinistra sotto l'astina appena davanti al ponticello del grilletto col pollice appoggiato sotto al ponticello stesso sono esattamente uguali sia nel tiro a segno competitivo che nel tiro di caccia che io pratico se devo proprio sparare in piedi senza l'ausilio di appoggio, bastone, bipode, un ramo d'albero, o altro. In ginocchio, seduti con le gambe incrociate e sdraiati sono naturalmente posizioni piu' stabili, ma a caccia spesso impossibili da usare per via dell'erba e dei cespugli.
Ho praticato spesso, a Kodiak, a gare di tiro al bersaglio di tipo militare nelle varie posizioni canoniche con il Garand, la cinghia da tiro, guanto per la mano sinistra,, giacca da tiro con tiranti che la stringono nei punti chiave, gomiti imbottiti, e tutto cio' che si usa per tale tiro, con bersagli fino a 500 metri, e naturalmente al poligono l'erba e' rasa e le posizioni basse non ne vengono rese impossibili.
Tornando al tema, i fucili leggeri, magari con canna corta e smilza, poco si prestano al tiro in piedi. Cio' non significa che non siano idonei alla caccia, ma tentare tiri lunghi in piedi senza un appoggio di qualche tipo con i pesi piuma puo' risultare in padelle e ferimenti. La canna lunga e pesante, se l'intera arma e' ben bilanciata, e' piu' stabile--come ho scritto--grazie alla sua maggior inerzia che "ammortizza" i tremolii muscolari. E naturalmente la tecnica del tiro, a parte la posizione del corpo, bisogna conoscerla bene, dalla preparazione mentale, alla respirazione, alla fase finale, cioe' premere il grilletto e il follow through dopo lo sparo. Questi sono aspetti della tecnica di tiro che sia tiratori che cacciatori dovrebbero conoscere come l'ABC.