Browning maral (1 utente sta leggendo)

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FeNollert

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Modena
Buongiorno a tutti!!!
Stavo valutando L acquisto di una Browning Maral per la caccia al cinghiale da braccata, ovviamente dalle poste.
Il sistema straight pull dovrebbe consentirne L utilizzo anche nella caccia di selezione. Avendo un arma polivalente, certamente non rapida come una semi automatica ma mi chiedevo se sufficientemente rapida per sparare ad animali incorsa quali i cinghiali!?

Inoltre mi sembra che nelle versioni sintetiche venga prodotta solamente in 30.06 e 308 e quindi mi chiedevo quale calibro potesse essere più versatile per nel caso utilizzarla nella selezione..

Qualunque parere o consiglio è ben accetto!!

Grazie in anticipo!


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Ciao FeNollert, per quanto riguarda la rapidita' nel tiro e riarmo nello sparare ad un cinghiale in corsa, secondo me dipende tutto dalla conformazione della zona nella quale effettuate la battuta. Se cacciate nei calanchi o in una macchia che si spoglia in inverno, dove hai modo di seguire un pochino il selvatico, non penso che avrai problemi (comunque necessita sempre un po' di allenamento e pratica prima di andare a caccia....cosi' da avere la giusta confidenza con il sistema di riarmo). Cosa differente se la zona fosse caratterizzata da macchia mediterranea che non si spoglia mai magari con forte presenza di ginestrai e roveti molto fitti; in questo caso, a volte, diventa difficile ripetere il colpo anche con una semiauto.
Dovendola utilizzare anche per la selezione, personalmente mi orienterei sulla versione con canna da 56 cm. in cal. 30-06.
Ti consiglio comunque di valutare anche pareri di altri utenti che non tarderanno ad arrivare.
Un saluto e un grosso IBAL
Alberto
 
In pratica Alberto qua sopra ti ha detto tutto!!!

Solo una cosa....mentre per la braccata è chiaro che ti riferisci al cinghiale, per la selezione, cosa andresti a cacciare (caprioli, cinghiali, daini cervi...)? Le distanze medie di tiro quale sarebbero?

Io pur affascinato da armi polivalenti, col tempo mi sono accorto che solo con la specializzazione si ottengono le massime prestazioni.....quindi, per me, più che una straight pull vedrei meglio due armi.....una semiato e una bolt....e sei sempre perfettamente attrezzato.;)
 
Ti hanno già detto tutto, o quasi, infatti credo che in battuta, (almeno qui da me in Aspromonte), dopo il primo colpo, se non andato a segno, sarà molto difficile replicare in quasi tutte le poste.
Tuttavia, credo e ne sono convinto, che usare una sola arma e sempre quella, per tutte le situazioni, avresti un senso di sicurezza indiscussa. Conoscere a fondo la propria arma, farla tua, come se fosse un estensione del tuo corpo, in tutte le situazioni, ti troverai perfettamente a tuo aggio.
 
In pratica Alberto qua sopra ti ha detto tutto!!!

Solo una cosa....mentre per la braccata è chiaro che ti riferisci al cinghiale, per la selezione, cosa andresti a cacciare (caprioli, cinghiali, daini cervi...)? Le distanze medie di tiro quale sarebbero?

Io pur affascinato da armi polivalenti, col tempo mi sono accorto che solo con la specializzazione si ottengono le massime prestazioni.....quindi, per me, più che una straight pull vedrei meglio due armi.....una semiato e una bolt....e sei sempre perfettamente attrezzato.;)

Teufel la caccia al cinghiale qui belle mie zone alterna boschi ad adempie spaziature di calanchi e medicai! Quindi ovviamente L arma versatile sarebbe da preferire!!

Springer la penso come te sulle armi polivalenti! Posseggo una bolt action 300wm che uso per la selezione! La Maral sarebbe da affiancare a questa ma con prevalenza sulla battuta al cinghiale!

La domanda sul calibro viene proprio per questo, per capire quale dei due possa dare in alternativa al 300wm


Grazie ancora per le
Risposte!


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Ti hanno già detto tutto, o quasi, infatti credo che in battuta, (almeno qui da me in Aspromonte), dopo il primo colpo, se non andato a segno, sarà molto difficile replicare in quasi tutte le poste.
Tuttavia, credo e ne sono convinto, che usare una sola arma e sempre quella, per tutte le situazioni, avresti un senso di sicurezza indiscussa. Conoscere a fondo la propria arma, farla tua, come se fosse un estensione del tuo corpo, in tutte le situazioni, ti troverai perfettamente a tuo aggio.

Il "fare sua" un arma porta a vantaggi reali e tangibili quando parliamo di arma atta al tiro più o meno istintivo, rapido, di "stocco", a bersagli in movimento (il liscio in questo rimane imbattibile) ma quando il bersaglio è fermo e magari a lunga distanza si ha tutto il tempo per imbracciare come si deve, controllare la giusta distanza occhio ottica, la stabilità Dell indispensabile appoggio ecc.... Ecco in questo caso, tipico dell arma rigata "da selezione" l affiatamento con la calciatura postura ecc riveste molta meno importanza.... anzi direi che una volta "capito" lo scatto è conosciuta taratura e traiettoria della palla.... il resto riveste importanza marginale.
Quindi in selezione è molto più facile cambiare frequentemente armi (cosa che io faccio spesso.... mentre uso sempre e solo il mio Benelli per la caccia col liscio)
Quindi.... tornando al nostro amico, visto che hai già una Bolt oltretutto in un "calibrone".... per la braccata, una bar o Benelli in versione traker in calibro 308 è la scelta che farei io.
Poi...in futuro vorrai affiancare all ipertrofico (ma gran calibro), 300 una bolt in calibro medio / piccolo più tranquillo.... ma questa è un altra cosa;);)
 
Ad oggi no, ma sono sempre più orientato a comprarla.
Credo funzioni abbastanza rapidamente per la battuta al cinghiale e che la rapidità di cambiare ottica per la selezione la renda versatile.
Hai pareri a riguardo?


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No mi dispiace, non conosco nessuno che possiede una Maral.....ti chiedevo se l'avessi acquistata proprio per avere un tuo parere su' questa carabina.....mi avrebbe fatto piacere leggerti e comunque sempre per una questione di curiosita' da parte mia. L'unica cosa che ti posso dire e' che, al poligono, ho assistito a diverse gare al cinghiale corrente (comprese quelle del circuito Armi e Tiro) alle quali hanno partecipato, in larga maggioranza, cacciatori con carabine semiauto ma anche utilizzatori di carabine Blaser...beh, se non si fosse guardato alla tipologia dell'arma utilizzata prima della prova, nessuno avrebbe mai pensato che fossero state impiegate armi di differente funzionamento (anche se tra le semiauto e le straight pull la differenza c'e' sempre....anche se minima). Certo, per raggiungere certi livelli un giusto allenamento ritengo sia necessario, cosi' come ti ho gia' scritto sopra, ma, se la tua zona d'elezione e' formata da boschi, ampie spaziature di medicai e calanchi, non credo proprio che tu abbia problemi a ribattere il colpo. Di certo, il consiglio che ti ha dato Springhe sul fatto di munirti di una semiauto per la braccata, lo trovo piu' funzionale e pratico per le tue esigenze (soprattutto perche' hai detto di possedere gia' una bolt in 300 WM) ma capisco anche il piacere di possedere e soprattutto di utilizzare un'arma che, anche se non sara' mai svelta come una semiauto (... ripeto, la differenza non e' eclatante), sapra' sicuramente regalarti soddisfazioni maggiori in caso di abbattimento del selvatico. Poi c'e' da considerare anche il fatto che, con l'utilizzo dei nuovi attacchi Nomad, sempre della Browning, avrai la possibilita' di montare varie ottiche (cannocchiale, red point ecc.) sulla stessa arma, tanto da renderla la piu' versatile possibile (questi ho avuto modo di vederli e testarli....sono ben fatti)....cosi' come piacerebbe a te!!!!!!

Un saluto e comunque, sempre se ti fa' piacere, tienici aggiornati sull'eventuale tua decisione
Alberto

NB- Sopra ho menzionato le Blaser perche' ho avuto modo di vedere e apprezzare, nel tiro rapido, solo quelle. Mettendole a confronto con la Maral non credo ci sia differenza, anzi, con la Browning dovrebbe essere piu' veloce il riarmo (si parla di differenze minime...) dato che e' provvista di una molla che permette, una volta arretrato, la chiusura dell'otturatore in automatico.
 
Vorrei aggiungere, pur rimanendo sostenitore del semiauto, che i colpi sparati con la consapevolezza di essere più lenti sono in media più precisi in quanto tirati con più attenzione.
Il semiauto a volte può portare colpi un po' affrettati..

Un po' ot.. . a proposito di blaser. Ieri in poligono credo di aver provato una combinazione veramente al top della produzione... Una R8 professional success in calibro 300 winc mag con sopra uno svaro X5 5/25X56 munita di freno di bocca che la rende più docile di un 308.......combinazione veramente superba per un impiego a caccia a lunghissima distanza (per caccia "normale" trovo l insieme troppo ingombrante)
L ottica in particolare è fantascentifica..
 
Ognuno di noi ha una propria cognizione sulla tipologia di arma (e calibro) da impiegare nell'attività venatoria, e pertanto talvolta consigliare non è così facile nè semplice per un'insieme di tanti motivi: elenchiamone qualcuno: costituzione fisica del cacciatore, grado di emotività, esperienza venatoria, tipologia di selvatico che s'intende perseguire, stazza del selvatico (sua pericolosità ecc.), tipologia di caccia (aspetto, braccata, di movimento con ricerca ed inseguimento ecc.), ambiente (pianura, montano, boschivo, ostacoli, distanze medie d'ingaggio, condizioni meteo ecc. - noi qui cacciamo anche con -28°C>-32°C.), prevalenza del periodo di caccia (estivo-invernale), cacciare solamente in Italia o anche all'estero (quindi considerare eventuali viaggi venatori, perchè in alcuni Nazioni, come in Ungheria, non è concesso l'utilizzo della carabina semiautomatica per cacciare gli ungulati), ecc. ecc.
Al di là che personalmente noi siamo accesi sostenitori delle carabine semiautomatiche in grosso calibro (9,3x62) dettato da un'insieme di tante ragioni, in funzione che hai già un'ottimo impianto balistico ben adatto per la caccia di selezione (Bolt action cal. 300 W.M.) dov'è fondamentale la meditazione, la pazienza, i calcoli di balistica applicata ecc. ecc., se pensi di escludere categoricamente a priori un'eventuale attività venatoria fuori dai confini Italiani, noi ti diremo di valutare seriamente la possibilità di acquisto di un'arma semiautomatica (e ripetiamo in cal. 9,3x62 perchè il cal. 30,06 è un buon calibro, come no, ma non può certo competere con il 9,3, un'abisso di differenza ai fini pratici perchè con le palle adatte alla distanza di 130 mt. sviluppa Killing Power e Stopping Power che il 30,06 se le sogna poichè non le sviluppa neppure alla volata! Quindi il 9,3x62 ha quella "potenza da vendere" che ti può venir molto utile quando meno te l'aspetti, in poche parole un calibro che davvero ti "tira fuori dai guai"...... ed il contraccolpo è sopportabilissimo - anche da uno come me che sono un peso piuma - 60 kg. !). Il Maral è un'ottima arma che oltretutto se parli con il sig. Marco Piovanelli (titolare dell'omonima armeria di Lonato - Brescia) ti può preparare su misura il calibro che vuoi sia con calciatura lignea e sia in polimero: te lo diciamo perchè a breve noi acquisteremo da lui due Maral gemelle cal 9,3x62 con calciatura sintetica e freno di bocca da utilizzare solamente per cacciare appunto in Ungheria con i nostri amici Magiari: ma ti ripetiamo che da molti anni noi utilizziamo già carabine semiautomatiche Brow. Bar cal. 9,3x62, armi decisamente superlative qui in Romania (ambienti forestali), anche contro il Capriolo (con palla dura Swift A-Frame 250 grs.) e quindi per noi le Maral sono armi "in più"......... e lascia perdere il 30,06.... qui spesso se non colpiti perfettamente i Cinghiali si portano via le palle del 30,06.... e colpire le zone vitali di un Cinghiale in corsa magari arrabbiato non è affatto facile..... se poi è anche grosso...... buonanotteeee...... Giorgio e Maria
 
Ciao Springhe, avendo tu provato il Leica Magnus di Alessandro, hai trovato differenze tra questo e lo Swaro Xfive montato su questa Blaser? Di sicuro sono tutti e due al top ma, come ben sai, poi ognuno di noi, a seconda delle proprie caratteristiche o difetti (astigmatismo, miopia ecc.) visivi, percepisce delle differenze che lo porta a preferire uno rispetto all'altro. Ti va' di dare un giudizio sul confronto tra le due ottiche?
Un salutone
Alberto
 
Ognuno di noi ha una propria cognizione sulla tipologia di arma (e calibro) da impiegare nell'attività venatoria, e pertanto talvolta consigliare non è così facile nè semplice per un'insieme di tanti motivi: elenchiamone qualcuno: costituzione fisica del cacciatore, grado di emotività, esperienza venatoria, tipologia di selvatico che s'intende perseguire, stazza del selvatico (sua pericolosità ecc.), tipologia di caccia (aspetto, braccata, di movimento con ricerca ed inseguimento ecc.), ambiente (pianura, montano, boschivo, ostacoli, distanze medie d'ingaggio, condizioni meteo ecc. - noi qui cacciamo anche con -28°C>-32°C.), prevalenza del periodo di caccia (estivo-invernale), cacciare solamente in Italia o anche all'estero (quindi considerare eventuali viaggi venatori, perchè in alcuni Nazioni, come in Ungheria, non è concesso l'utilizzo della carabina semiautomatica per cacciare gli ungulati), ecc. ecc.
Al di là che personalmente noi siamo accesi sostenitori delle carabine semiautomatiche in grosso calibro (9,3x62) dettato da un'insieme di tante ragioni, in funzione che hai già un'ottimo impianto balistico ben adatto per la caccia di selezione (Bolt action cal. 300 W.M.) dov'è fondamentale la meditazione, la pazienza, i calcoli di balistica applicata ecc. ecc., se pensi di escludere categoricamente a priori un'eventuale attività venatoria fuori dai confini Italiani, noi ti diremo di valutare seriamente la possibilità di acquisto di un'arma semiautomatica (e ripetiamo in cal. 9,3x62 perchè il cal. 30,06 è un buon calibro, come no, ma non può certo competere con il 9,3, un'abisso di differenza ai fini pratici perchè con le palle adatte alla distanza di 130 mt. sviluppa Killing Power e Stopping Power che il 30,06 se le sogna poichè non le sviluppa neppure alla volata! Quindi il 9,3x62 ha quella "potenza da vendere" che ti può venir molto utile quando meno te l'aspetti, in poche parole un calibro che davvero ti "tira fuori dai guai"...... ed il contraccolpo è sopportabilissimo - anche da uno come me che sono un peso piuma - 60 kg. !). Il Maral è un'ottima arma che oltretutto se parli con il sig. Marco Piovanelli (titolare dell'omonima armeria di Lonato - Brescia) ti può preparare su misura il calibro che vuoi sia con calciatura lignea e sia in polimero: te lo diciamo perchè a breve noi acquisteremo da lui due Maral gemelle cal 9,3x62 con calciatura sintetica e freno di bocca da utilizzare solamente per cacciare appunto in Ungheria con i nostri amici Magiari: ma ti ripetiamo che da molti anni noi utilizziamo già carabine semiautomatiche Brow. Bar cal. 9,3x62, armi decisamente superlative qui in Romania (ambienti forestali), anche contro il Capriolo (con palla dura Swift A-Frame 250 grs.) e quindi per noi le Maral sono armi "in più"......... e lascia perdere il 30,06.... qui spesso se non colpiti perfettamente i Cinghiali si portano via le palle del 30,06.... e colpire le zone vitali di un Cinghiale in corsa magari arrabbiato non è affatto facile..... se poi è anche grosso...... buonanotteeee...... Giorgio e Maria

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Be, lasciar perdere, proprio, completamente il 30.06, mi sembra esagerato. Sono d'accordo nelle tue zone, ma qui la stragrande maggioranza dei cinghialari, lo usa con successo, anche alle distanze da te menzionate. Oserei dire, anzi ne sono convinto, che reputo il calibro perfetto, (sempre in Italia parlando), il 308 W. che secondo me basta e avanza, visto che il sottoscritto ha abbattuto e visto abbattere, cinghiali col cal. 20 anche a 80 mt. Naturalmente non con munizioni commerciali, (che con alcune si potrebbe anche fare), ma con caricamenti frutto di studio e prove sul campo, atte a migliorare sia potenza che precisione. Detto questo, reputo, da noi, il 9,3x62 un calibro esasperato, che secondo la mia breve esperienza, guasterebbe tanta carne, (cosa non di poco conto in una squadra). E' decisamente brutto e deleterio, quando alla pulizia della spoglia, si deve buttare ai cani un quarto della carne.
Ripeto, sono d'accordo con te nell'uso del 9,3x62 in Romania, dove, come detto da te più volte, la mole del cinghiale è maggiore a quella dei nostri e che durante la battuta ti può uscire un orso ****, anzi, da quello che dici, dovrei io fare una battuta lì da te, sarei più sicuro se alla cintola avrei un revolver 44 Magnum con canna da 6" pollici o se non si potrebbe, almeno un M1 con prolunga serbatoio da 9 colpi, mettendo ad intermittenza palla e pallettoni [violent.gif].... che sicuramente ad una distanza di una ventina di metri, fermerebbero anche un orso Kodiak. La sicurezza non è mai troppa!:mrgreen:
 
In oltre vent'anni che le utilizziamo, le nostre semiautomatiche non si sono mai inceppate nella rapida successione dei colpi (neppure con i caricatori da 10 colpi), ma rispettando una sola condizione decisamente basilare: prima di ogni uscita venatoria smontiamo totalmente, puliamo accuratamente e lubrifichiamo tutto il sistema otturatore e gruppo di scatto più i rispettivi caricatori con del buon olio (non profumato, il selvatico lo fiuta... e non lubrifichiamo assolutamente MAI il pistone della presa di gas come pure non uscisciamo MAI a caccia con la canna lubrificata !). Sono operazioni rapide e facilissime da eseguirsi ma tutte estremamente importanti, sottolineiamo ESTREMAMENTE IMPORTANTI sopratutto nel rigido periodo invernale quando il "ferro" si stringe.... !!!!!! Provvedere a questi piccoli impegni (irrisori) non è soltanto soddisfazione personale, è particolarmente tranquillità psichica personale, importantissima quando nel tirare il grilletto ci concentriamo solamente sul selvatico che abbiamo di fronte senza dubitare se l'arma funziona (e con un attento "occhio di riguardo" che la nostra palla non sia un rischio per altre persone ecc. oltre che impattare in un buon "parapalle" in caso di rimbalzi). Ognuno di noi può eseguire queste manutenzioni obbligatorie senza che ci rechiamo dall'armaiolo, ma non rispettare queste fasi rischiamo di pagare talvolta un prezzo davvero molto caro, troppo caro, sopratutto nel caso che il selvatico nella sua fuga ci carichi deciso travolgerci per ucciderci !!! Riteniamo che questo sia un discorso valido per tutte le armi semiautomatiche, indipendentemente dalla marca. Le nostre Brow. Bar long Trac si possono smontare, pulire e rimontare "sul posto di caccia" senza l'ausilio di alcun attrezzo, provare per credere: importante quando cacciamo d'inverno con la neve e temperature "polari" (la migliore atmosfera venatoria, la caccia più bella) è proteggere il grilletto, è sufficiente un fazzoletto di carta, perchè in caso di caduta può entrare e rimanere neve dietro il grilletto (fra guardamano e grilletto): poichè questa si ghiaccia rapidamente quando premiamo per sparare ..... sorpresa !!.... il grilletto non indietreggia... com'è successo a noi molti anni fa ma per fortuna nel controllare l'arma ce nei siamo accorti in tempo... Se invece ci ricadesse l'arma dentro un ruscello, non ci poniamo alcun problema: tirata fuori, dopo averla scossa un poco spariamo in tutta tranquillità: funziona benissimo !!! Anche questo ci è accaduto nell'anno 2009 qui sui nostri Carpazi Orientali, Nord-Est Transilvanjia, mentre con 24° sotto zero inseguivamo un Cinghiale ferito... attraversamento di un torrentello coperto di neve... improvviso cedimento del ghiaccio... dentro noi ed armi in circa 30 cm. d'acqua gelida... recupero dell'arma e sparo contro un grosso verro che ferito gravemente si era nascosto dietro un cumulo di neve subito al di là del torrente ed è sbucato fuori per caricarci... il cinghiale è andato giù ! Con due colpi il "Fritz" pesava circa 230 kg..... Ah: il ghiaccio lo aveva crepato lui attraversandolo ... non noi... !!! Un Cinghiale adulto e grosso è un selvatico tanto imprevedibile quanto molto resistente alle ferite, da non sottovalutare proprio mai, anzi ! Sopratutto se ferito lui è ben conscio di essere tanto più "forte" di noi e vuole dimostrarcelo caricandoci..... lui la "vende" cara la pelle.... Per questo utilizziamo il cal. 9,3x62 (in alternativa il cal. 338 Winc. Mag., calibro sicuramente altrettanto molto affidabile!). Giorgio e Maria
 
Sì Walker, dici bene che contro selvatici di una certa mole va benissimo il 30.06, poi dipende anche dal "manico" ... c'è chi spara con tanta precisione: mi ricordo che molto anni addietro nell'ambito 18 di Siena c'era un Cacciatore che con il cal. 308 faceva "miracoli" nel senso che era un tiratore eccezionale (maestro di tiro), che sinceramente invidiavamo un pò tutti noi della squadra. Qui ambiente e selvatici sono diversi, poi la presenza costante degli orsi (sempre pericolosi, attaccano spesso sopratutto le femmine con i cuccioli al seguito) e dei grandi Cervi ci obbliga utilizzare calibri "tosti" (magari si potesse portare un revolver come dici tu, sarebbe un'ottima tranquillità impareggiabile). Poi cacciando in foresta siamo pressoché obbligati tirare sempre da molto vicino (5>60 mt.) e quindi necessità di palle grosse e pesanti (Lapua Mega 285 gr, Swfift A-Frame 300 grs.) ovviamente ricaricate altrettanto "toste" perchè d'inverno la maggior parte di questi "bestioni" sono anche ben "rivestiti" da "mantelli di ghiaccio" che trasforma la loro pelle una vera "corazza" dura da passare... Non ti nascondo che spesso qui cacciamo con non poca apprensione proprio per questi motivi, e quindi avere fra le mani un buon "ferma tutto" ci imprime coraggio e gestiamo meglio i soliti immancabili "attimi di paura.. adrenalina pura". Barone Rosso ne sa ben qualcosa (sempre mille grazie ancora Michele per avermi salvato la pellaccia con 27 gradi sotto zero...!). Poichè il bossolo ed l contraccolpo è quasi lo stesso del cal. 30.06, a chi si accinge acquistare un'arma per cacciare gli ungulati (o caccia in foresta o pensa di cacciare un giorno anche i selvatici dell'Est) sopratutto Cinghiali, consigliamo calibri un poco "abbondanti" perchè non sappiamo mai cosa gli si si può presentare davanti.... e nel calibro grosso ci "sta" di tutto .... Danni? impiegando palle dure o semi-dure c'è sempre pochissima distruzione di carne: sono le palle morbide che fanno danni davvero molto ingenti, poi dipende anche dalla "stazza" del selvatico.
 
Concordo nella maggior attenzione e consapevolezza di dover ricaricare ogni colpo possono portare ad una maggior precisione nello sparare il colpo. Contemporaneamente però valuto la ricarica de maral veloce, per carità non come una semiauto ma molto di più di una bolt. Ci sta il paragone con le tempistiche del Blaser ma sul maral sono dimezzate dalla molla che richiama!
Praticamente direi che siamo a metà tra un Blaser e una semiauto!

Per il discorso del calibro, io parlavo di un 308w per utilizzare con maggior versatilità L arma tra battuta e selezione.
Concordo che su grossi selvatici calibri importanti possano dare una mano sull arresto, ma rimangono a mio parere finalizzati a questo limitandone L impiego su altri selvatici e altre cacce.

Parere personale.


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Di leica Magnus ne ho provati due....quello di Alessandro e un' altro montato su altra blaser sempre r8 in 6,5x55 (di proprietà sempre del mio amico proprietario del 300).
Ottica fantastica ma.......a me l' X5 è piaciuto di più. Andrebbe ovviamente provato a caccia con molta più calma e in situazioni di luce critiche (lo farò...) ma....credimi ne sono veramente rimasto.
A 200 mt a 25 x, grazie a nitidezza, luminosità e reticolo fine (ma col punto illuminato....quindi no problem di visibilità) mi consentiva di mirare nel foro del proiettile fatto dal colpo precedente.....
Credo che il più grosso difetto che ha per uso caccia......sia l' ingombro. E' molto ingombrante e pesante (credo circa 200/250 gr in più del magnus..che leggero non è) per questo lo vedrei benissimo solo in cacce, da appostamento dove le distanze sono......siderali.
Per tiri da caccia nei 350 (e anche oltre a dire il vero) credo che un 12/14x sia già ben più che sufficiente.
Ma lo swaro mi ha veramente impressionato....
 
Grazie per aver espresso la tua opinione....ti ho fatto quella domanda perche' ultimamente ho visto che il Magnus (a mio parere e dopo averlo provato e confrontato con altri di pari livello, lo ritengo veramente ottimo) ha preso molto piede a discapito di marchi con vecchio blasone...l' X5 ancora non mi e' mai capitato di provarlo...da qui' la mia curiosita'....appena mi capita l'occasione lo provero' sicuramente.
Un salutone
Alberto
 
Cerchiamo alcune foto e dopo le allegheremo: in una si vedono due fori sulla carne del cinghiale (154 kg.) scuoiato "tirato" in corsa da un cacciatore della nostra squadra e colpito con due palle di 9,3x62 (arma ad otturatore girevole scorrevole): il foro piccolo (1° colpo sparato da circa 120 mt.) è stato fatto con palla CDP 285 grs. mentre il foro grande (2° colpo sparato a circa 160 mt.) è stato causato da una palla morbida RWS Teilmantel 285 gr. . In altre foto si vedono altri selvatici abbattuti che vivono nella nostra zona montana: non sono tutte "locomotive", anche qui abbiamo cinghialotti piccoli sugli 70>100 kg., poi quelli di peso medio 120>170 kg., quindi quelli grossi da 180>230 kg.; poi ci sono le "locomotive da 250>300 kg. ed infine i "capital" che talvolta arrivano pesare anche ad oltre 350 kg. Quelli nella fascia fra 120 e 230 kg. (sono tutti di gamba alta per cui arrivano facilmente a superare il metro di altezza) sono quelli che s'incontrano con più facilità, diciamo pressochè normalmente, mentre le "locomotive" ed i "kapital" (alti fino a cm. 120) li troviamo per lo più nel rigido periodo invernale da circa fine Dicembre fino a Febbraio, ovvero nel periodo degli accoppiamenti. Le "postazioni" fotografate sono le mie (ho l'abitudine di fotografarmi iI posto di caccia per poi "studiarlo" bene attentamente a casa, sopratutto se lì mi è uscito un selvatico): in qualche foto ci sono anch'io da solo, in altre anche con il campuflage invernale sia su di me che sulla canne della carabina). Purtroppo essendo in pochi cacciatori (35 compresa Maria e Barone Rosso + una decina di battitori) per un territorio prevalentemente forestale di circa 20.000 ettari, talvolta un cacciatore dista anche oltre 500 mt. dal compagno più vicino, e pertanto ogni situazione anche pericolosa dobbiamo gestircela da soli, il che non facile perchè capita spesso che i "picchi di adrenalina" salgono improvvisamente alle stelle .... quando arrivano le "locomotive" o peggio.... quando dopo una serie di "crak" per rami rotti di fronte a noi all'improvviso si materializza l'Orso invece del Cinghiale.... Questo è il motivo per il quale "amiamo" il cal. 9,3x62 esaltandone le doti (meritate!) ed alla grande lo consigliamo senza indugio al posto di altri calibri (minimo dai più robusti 8 mm. in su e caricati "tosti"): purtroppo quasi sempre non sappiamo mai cosa ci arriverà davanti.... .
 
Alleghiamo altre 6 foto: precisiamo che i due fori che si vedono sulla pelle del Cinghiale scuoiato sono i fori di uscita della palla perchè quello di entrata ha pressapoco il diametro del calibro utilizzato (circa il diametro di una sigaretta). Giorgio e Maria
 

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Complimenti Giorgio e Maria.

Inoltre vedo che a caccia con voi ci sono anche diversi ragazzi giovani......merce rara qua' da noi!!

in Romania essere cacciatori e' motivo di orgoglio.....non come in Italia che dobbiamo quasi nasconderci!!!
 
Unendomi ai complimenti di Springhe, volevo fare una richiesta a Giorgio e Maria senza abusare della loro disponibilita'....sempre se possibile!!
Vi andrebbe di pubblicare qualche foto di "locomotive" o magari (sarebbe il massimo...) di qualche "Kapital" da voi abbattuto?..cosi',giusto per farci rendere conto delle dimensioni.....e perche' no....anche per farci sognare!!!!

Un salutone e complimenti di nuovo
Alberto
 
Unendomi ai complimenti di Springhe, volevo fare una richiesta a Giorgio e Maria senza abusare della loro disponibilita'....sempre se possibile!!
Vi andrebbe di pubblicare qualche foto di "locomotive" o magari (sarebbe il massimo...) di qualche "Kapital" da voi abbattuto?..cosi',giusto per farci rendere conto delle dimensioni.....e perche' no....anche per farci sognare!!!!

Un salutone e complimenti di nuovo
Alberto

ecco qualche foto:
 

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