Walker 960: la tua è una domanda per la quale necessita una risposta piuttosto lunga, ma se hai pazienza ci proviamo.
Noi siamo Cacciatori come te, soci in due fondi venatori attigui (uno di circa 20.000 ettari e l'altro di circa 45.000): avendo avuto la residenza in Romania dall'anno 2000, io ho potuto conseguire la licenza di caccia Romena nell'anno 2004 (esami di stato) mentre Maria è cittadina Romena e quindi per lei è stato burocraticamente più facile ottenerla. Oggi invece è molto più complicato perché devi essere cittadino Romeno oppure essere coniugato con una cittadina Romena ed avere una residenza fissa in Romania, ma non solo. Con la vecchia Legge era necessario dimostrare dii essere residenti in Romania da almeno un'anno prima di ottenere il rilascio di un certificato del Casellario Giudiziario, documento questo che permetteva sostenere dopo un'altro anno l'esame abilitativo di Stato (pesantuccio e complesso...) per il conseguimento del Porto d'Armi (attualmente i Politici stanno discutendo di allungare questi tempi a 5 anni), costo base circa 1000 Euro ma poi ci sono altri "costi di percorso"... dipende da zona a zona.... Tuttavia prima di sostenere l'esame venatorio statale è necessario associarsi presso un Fondo venatorio (privato oppure Statale la cui quota viene stabilita annualmente dal Presidente gestore del fondo venatorio al quale sei iscritto, dai 340 Euro annuali in su, dipende dal Gestore del fondo) perché il Presidente deve rilasciare una dichiarazione con la quale attesta che per un certo periodo "l'Aspirante cacciatore" è uscito in varie "battute di caccia " con la loro squadra (una volta erano 24 mesi ma non so attualmente, ovviamente senza armi), dove è stato istruito come Cacciatore (modalità, tempi, riconoscimento dei vari selvatici oggetto di caccia, le loro tracce, abitudini dei selvatici, periodi venatori, selvatici abbattibili e/o protetti, ambiente e flora ai fini cinegetici, che conosce la Legge riguardante la caccia e tante altre menate attinenti l'attività venatoria ecc. ecc. ma non so attualmente..) Solamente dopo è possibile sostenere l'esame di Stato. Dopo questo la persona interessata deve rivolgersi presso il Comando di Polizia locale (ufficio Armi ed Esplosivi) per ottenere l'autorizzazione ad acquistare un'arma presso un'armeria. Una volta pagata l'arma l'armaiolo rilascia una dichiarazione da portare presso lo stesso Comando di Polizia il quale rilascierà il Porto d'armi. Quindi si ritorna in armeria a ritirare l'arma rimasta temporaneamente in custodia e la si porta al Comando di Polizia che verifica che i numeri di serie impressi nell'arma (bascula e canna) corrispondano alla dichiarazione da loro rilasciata: questo perché l'Ufficio "Armi ed Esplosivi" trascrive i numeri di serie sul Porto d'Armi. ma il libretto verrà consegnato in seguito dopo che saranno stati apposti timbri e firma di "Visto-benestare": nel frattempo l'interessato si porta l'arma a casa sua con una autorizzazione provvisoria della Polizia senza mai poterla portare fuori casa fintanto che non avrà in mano il libretto di Porto d'Armi (la Polizia avvisa quando sarà pronto per essere ritirato solo personalmente, non si può delegare nessuno perché l'interessato deve firmare sul Registro dell'Ufficio al momento del ritiro del libretto). Questo è quanto mi risulta erano le procedure burocratiche che richiedevano tempi molto lunghi. Armi e munizioni sono più care qui in Romania rispetto l'Italia, e come Cacciatore puoi detenere max 7 fucili (max n.2 dello stesso calibro) e n. 300 cartucce per ogni calibro (ma stanno parlando di aumentare il numero di munizioni che si possono detenere) da conservare in due armadi di ferro distinti e chiusi a chiave: uno per i fucili ed uno per le munizioni. Tuttavia se installi delle telecamere ed hai armadi adatti puoi tenere fino a 14 armi (per ogni cacciatore). Oltretutto le armi devono avere un blocchetto di sicurezza anti manomissione sul guardamano, blocco che dev'essere montato sia quando le armi di trovano nel'armadio di ferro e sia fino al luogo di dove si svolge l'attività venatoria.
Almeno qui non siamo perseguitati dagli ambientalisti perché non ne hanno motivo: si cacciano prevalentemente gli ungulati (Cervi, Caprioli, Cinghiali ecc.) in gruppo, in battuta, ma chiedendo le autorizzazioni necessarie, il Presidente può concedere (dietro pagamento di quanto previsto per ogni capo abbattibile) il permesso per cacciare anche singolarmente i vari ungulati in Altana o all'attesa a terra. Invece per cacciare gli ungulati sono necessari minimo di 5 Cacciatori + i battitori i cui nominativi vengono trascritti su una autorizzazione cartacea che viene rilasciata dal Presidente del Fondo venatorio (poi restituita indicando i capi abbattuti), senza la quale non si può effettuare nessuna forma di caccia. Il Presidente del Fondo venatorio è responsabile nei confronti del Presidente della Jurisdizione (Regione) ed Organi Amministrativi superiori. Questo è il motivo per il quale noi tutti rispettiamo le sue istruzioni indipendentemente da quello che legifera la Legge Nazionale in materia venatoria. Ti faccio un esempio molto sciocco: se domattina il Presidente del nostro fondo venatorio (Maria ed io siamo associati in 2 fondi attigui e quindi abbiamo 2 Presidenti) ci autorizzasse sparare ai "Pappagalli gialli del Nilo" in migrazione oppure agli "Orsi azzurri di Sumatra" che vivessero qui, noi ci spareremo in tutta tranquillità anche se per la Legge fossero Super-Protetti ! Cioè quello che autorizza un Presidente del fondo scavalca qualsiasi Legge Nazionale perché per quanto riguarda la selvaggina e forme di caccia locali è lui che decide cosa è bene o cosa è male per il suo Fondo venatorio, è lui che risponde nei confronti dello Stato. Ma stai certo che un Presidente serio non ti concede di fare alcuna porcheria, tutt'altro ! E' lui che può modificare la data di apertura e/o di chiusura dell'attività venatoria nel suo territorio. Tii dico questo solo per farti capire quanto è grande ed importante la responsabilità di un Presidente del Fondo venatorio. La caccia, in funzione della tipologia della selvaggina e dei loro periodi, è aperta praticamente quasi tutto l'anno: dipende sia dal calendario venatorio nazionale che dalle varianti delle autorizzazioni locali. Anche il prelievo venatorio è molto più contenuto (come quantità di capi abbattibili) rispetto quello Italiano. Sono necessarie le autorizzazioni scritte per cacciare pressoché qualsiasi selvatico, migratori compresi. Per cacciare i migratori è necessario che escano almeno due cacciatori insieme (5 per gli ungulati e/o zone montane causa la presenza di selvatici pericolosi - grossi ungulati oltre Lupo, Orso e Lince), ma su richiesta il Presidente può concedere permessi individuali in base alla tipologia della selvaggina che s'intende perseguire. Noi finora ci troviamo davvero molto bene, mai avuto il minimo problema con la Legge, tanto meno con i Protezionisti che ripeto secondo noi non hanno motivo di effettuare sopra luoghi perché qui tutti rispettiamo quanto ci viene sistematicamente impartito dal Presidente del fondo venatorio. Sappiamo di certo che una volta si poteva cacciare liberamente la selvaggina migratoria sopratutto nella zona verso il Mar Nero (in particolare le Allodole), ma poi per colpa di alcuni "furbi" che per farsi vedere "bravi" hanno sparato al vento tante "menate" anche su siti Internet "fantasie o realtà, non lo sappiamo" (di un ramo hanno fatto un fascio...) vantandosi di aver abbattuto numeri così elevati di migratori da attirare l'attenzione degli ambientalisti ! Figurati cosa può essere accaduto quando verificando alcuni cacciatori , a qualcuno hanno trovato in mezzo al carniere anche capi protetti. Idem con gli anatidi e palmipedi nel Delta del Danubio...... Ai "Verdi" non sembrava vero pur di poter per aprire polemiche, dissensi, accuse e storie varie...!!! E non parliamo solo di Italiani, ma anche di Tedeschi, Francesi ed altre Nazioni.... Quelle erano località considerate davvero a ragione "Paradisi terrestri"..... dei "Sancta Sanctorum" della fauna..... purtroppo alcuni di questo "Paradisi" oggi sono chiusi all'attività venatoria, altri limitatissimi per estensione o per "l'arts venandi", per cui cacciare in alcune aree si è soggetti a controlli, verifiche ecc. Peccato davvero, ce n'era per così dire "per tutti", ma l'egoismo con la stupidità umana di pochi ha precluso la possibilità a terzi di esercitare alcune tipiche ed entusiasmanti forme di caccia anche ai Cacciatori più onesti rispettosi della natura e delle Leggi vigenti in questa bella Nazione ricca di storia, di arte, di costumi e di tradizioni: al di là della Politica abbietta ed egoista, questo è una Stato straordinariamente sorprendente, sotto tanti profili, oltre che paesisticamente ed ambientalmente. Noi proveniamo da famiglie modeste, di lavoratori onesti, che ci hanno sempre insegnato che quando si entra "in casa di altri" si chiede permesso e ci si deve adattare molto rispettosamente alla mentalità dei suoi occupanti.... oppure è meglio che restiamo a casa nostra....