Blattschuss - focus cinghiale ma non solo (1 utente sta leggendo)

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sicoramente la palla era progettata per affungarsi ad una velocità inferiore ai 910m\s (ipotiziamo 700m\s ? alla distanza dalla bocca di 200m ?)
di conseguenza la palla ha avuto un eccesso di energia che ha distorto i previsti comportamente di progetto diventando "esplosiva"
Corretto!!

Ogni palla ha un range di velocità in cui lavora al meglio, (tuttavia io, ripeto, non ho mai visto esplosioni in pelle neanche dalle palle di calibri piccoli e cattivi) e le moderne palle "low drag" sono avvantaggiate anche su questo aspetto.

Il fatto di volare bene e mantenere a più a lungo la velocità gli consente di rimanere nell' arco di velocità ottimale per un più ampio range di distanza.....
 
Io il .308w lo possiedo e l'ho provato.
Chi possiede il .338wm o la 9,3, ci hai parlato?
o lo ha provato lui stesso?

La teoria dice tante cose, ma poi devi vederle. La balistica terminale non è una scienza esatta, ma comunque la sezione frontale e la cavità di ferita (reale, non temporanea/ shock idrostatico che è comunque una teoria e non accettata da tutti) sono evidentemente differenti.
Assicuro che dead runs (animale apparentemente illeso, a volte zero tracce in anschuss, poi ritrovato anche pochi metri o decine o un centinaio di m dopo, secco) non esistono con calibri adeguati alla massa (e come vi ripeto, cerco selettivamente quegli animali come l'ultimo che avete abbattuto)
Accusano il colpo, a volte non hanno la forza di rialzarsi pure vivi, col colpo assestato in modo imperfetto. e non devi preoccuparti di cosa metti in canna perché lavora grossomodo tutto.
E anche con animali minori - perché il 9.3 certo non nasce per 60-70kg, ma con la giusta palla non troppo soft, grazie a velocità non eccessive, non sciupa manco quelli.
Gli animali "scoppiati" li ho visti con le superformance SST leggere o con altre simili, non in 9.3.
Il rinculo non è troppo secco anzi è molto tollerabille.
Per cui, ciascuno utilizzasse ció che reputa e lo fa sentire più a suo agio, basta che con suo stile di caccia ottenga i risultati.
Io per i tiri medio-brevi non lo sostituirei mai con altri calibri.

Se parliamo invece di tiro ponderato e 100+m, sicuramente porterei la mia fida .30-06 con le SST da 165.
e non spareró più dietro la spalla.

Non vendo armi nè munizioni nè manuali di caccia da pubblicizzarmi, non devo convincervi, nè viceversa, di cosa sia giusto o sbagliato perché non credo neppure esista un giusto e sbagliato.

Ognuno i suoi cinghiali col suo metodo.
Sicuramente se tutti questi calibri più di qualcuno li usa, una ragione ci sarà.
E non li usano solo in africa.
Ma in fondo..sono in africa :D
 
E' scritto sulle sinossi date ai frequentatori dei corsi per la caccia di selezione, quindi tutti o quasi tutti quelli che praticano la caccia di selezione sanno che la scelta del calibro va in funzione dell'ambiente e alla tecnica utilizzata per il prelievo della selvaggina, in questo caso del cinghiale. Hanno anche studiato che esistono calibri lenti e pesanti e calibri veloci e leggeri. In base a questo hanno studiato la regola che gli porterà a scegliere il calibro più adatto.

La regola vuole che per i tiri a corta e media distanza i calibri più adatti sono quelli lenti e pesanti.
Se questa è diventata un regola vuol dire che è stata nel tempo ripetutamente verificata.
Tutto il resto sono scelte personali, anche se interessanti lasciano i tempo che trovano.
A prescindere, il 9,3x62 è un calibro lento e pesante? Se lo fosse non è sbagliato utilizzare questo calibro per il prelievo del cinghiale a corta e media distanza.
 
abbattimenti che capitano a fagiolo..... ecco qua :

Coppiolone in 223 su scrofa tirata in corsa e colpita nel coscio posteriore.... si è bloccata sul posto per poi morire poco dopo, non ribattuta perchè nell'erba medica non l'ho piu vista ed ho tirato al porchetto fulminandolo.


tiro sui 100m.

223 cinghiali.jpg
 
Germano.....dove stà scritto che il 223 è adatto al cinghiale?? Esiste una regola che afferma ciò? Oppure come regola viene indicato come calibro minimo il 7 mm?

Eppure te lo usi con soddisfazione sparando a breve ma ti posso dire (ormai tra me, e soprattutto Capriolo Astuto, abbiamo un buon campione di abbattimenti fatti...) che anche a distanze più lunghe......sembra incredibile ma il calibro funziona, eccome se funziona!

Quindi?

Visto che te spari sempre a corta distanza.....perché non usi il 9,3 o altro calibro lento e pensante? Se non sbaglio cacci col 223 e col 7 remington......non mi sembrano quindi calibri adatti al tuo tipo di caccia. Perché non li cambi?
 
dipende dalla palla se è lento e pesante ;)

una Vulkan 232 o una Lapua Naturalis non tanto (800-820m/s)
Ci sono intermedie geco e RWS da 255gr.
Una tradizionale 286 sicuramente si (650m/s V0)

Detto ciò è evidente che ognuno ha le sue preferenze, a volte sconfinando nella faziosità.
Pertanto...in assenza di normative che impongano qualcosa, si può fare tutto, poi ognuno si assume la responsabilità dei risultati ottenuti, nel bene e nel male.

Comunque qui in calabria in selezione è stato ammesso il 6.5.
 
abbattimenti che capitano a fagiolo..... ecco qua :

Coppiolone in 223 su scrofa tirata in corsa e colpita nel coscio posteriore.... si è bloccata sul posto per poi morire poco dopo, non ribattuta perchè nell'erba medica non l'ho piu vista ed ho tirato al porchetto fulminandolo.


tiro sui 100m.

Vedi l'allegato 2003235

Complimenti per gli abbattimenti!!!

Incredibile che un' animale di (ad occhio dalla foto) 60/70 kg, preso con un 5,6 nel prosciutto rimanga sul posto e muoia (se avevi colto la spina si sarebbe trascinato).

Si parla di una palla da 65 grs!!
 
Poi, come ho scritto gia' prima, il calibro stesso non e' che sia il criterio principale. Mi spiego: un determinato calibro come, per esempio, il .338 WM, e' come se fosse diversi calibri (per calibro intendo la cartuccia, non il diametro della palla)--e pluribus unum atque ex uno plurimi, pe' dilla come li Quiriti), a seconda della palla usata, che puo' essere leggera (relativamente) e velocissima, come quella da 180 grani, o lenta e pesante come quella da 275 o 300 grani. E' ovvio che la traettoria e' diversa per ogni peso di palla. Con la palla da 180 grani si ottiene una traettoria molto radente, con quella da 250 una traettoria media, paragonabile a quella di un .30-06 con palla da 180 grani, e con le palle da 275 e 300 grani il .338 diventa un calibro lento e pesante per tiri medio-brevi come quelli del 9,3x62.
Poi c'e' anche a scelta del tipo di palla che deve essere adeguato alle distanze medie di tiro ed al selvatico al quale deve essere indirizzata. In Italia il compito di scegliere e' facilitato dal fatto che in genere si va a caccia di una sola specie alla volta: o cervo, o camoscio, o daino, o cinghiale, o capriolo. Quindi il felice possessore di un .338 WM uscira' a caccia con munizioni bene adatte all'animale che (se la dea bendata lo assiste) incontrera' quel giorno. Se io fossi in Italia, userei per il cinghiale la palla da 250 grani, una Swift A-Frame, che e' simile come struttura alla Nosler Partition ma piu' dura e che si espande non eccessivamente e penetra e trapassa alle brevi distanze, e si espande anche alle distanze lunghe, e trapassa lo stesso. Per il cervo una Nosler Partition da 215 grani, se si tratta di distanze medio-lunghe, o da 180 grani se per tiri lunghi(ssimi). Potro' scandalizzare tanti, ma per il capriolo alle distanze solitamente medie alle quali, credo, si spara a questi ungulati nanerottoli userei una FMJ intorno ai 200 grani e a punta tonda, e sparerei alla spalla in modo da rompere ambedue le spalle ma senza fare un macello con l'espansione della palla, ma con una superficie frontale abbastanza grossa. Se si trovasse in questo calibro una palla "solid" con punta piatta sceglierei quella. Parlo teorizzando perche' al capriolo non ho mai sparato. Ovviamente quando si va appresso ad una certa specie con una palla diversa da quella usata per un altra necessita azzerare l'arma per quella palla e conoscerne la traettoria. E altrettanto ovviamente mi rivolgo soprattutto a chi ricarica, perche' chii compra le cartuce in armeria non puo' giocare troppo con la scelta di tipi e pesi di palle. Io credo fermamente che il cacciatore a palla dovrebbe essere anche un esperto ricaricatore per ottenere le prestazioni "piu' migliori assai" dalla sua arma. Il ricaricatore, inoltre, puo' trasformare cartucce storiche come la .45-70, che a cinghiali sarebbe anche piu' efficace della 9,3x62 se caricata a livelli pressori adatti ai fucili moderni, metallurgicamente molto piu' tosti delle carabine di una volta, a leva o a colpo singolo, che ancora si vedono in giro, almeno da noi. La .45-70 puo' essere caricata per la Marlin M.95 a leva o per bolt-action rifles (non credo che ci siano armi semiautomatiche di questo calibro, purtroppo) al livello quasi simile a quello del .458 W.M., diciamo come un .458 short, e perfettamente capace di abbattere pulitamente un bufalo cafro. Le moderne munizioni della Hornady, le Leverevolution, dotate di una punta sintetica flessibile che ne permette il caricamento in un serbatoio tubolare e allo stesso tempo aumentano di molto il coefficiente balistico della palla, hanno trasformato questa cartuccia per tiri dal corto al medio, ad una cartuccia per tiri medio-lunghi, fino a 250 metri. Io la vedo come una cartuccia da cinghiale in battuta o anche in contenimento, alla posta, ma coloro che sono troppo sensibili al rinculo potrebbero non apprezzarla. Un freno di bocca sarebbe necessario, anche per ridurre l'impennata e permettere di doppiare il colpo.

Tutto quanto sopra IMHO. La cosa piu' importante, forse anche piu' della palla usata, del calibro e di tante altre cose e' l'affiatamento del cacciatore col suo fucile. Usare diversi fucili per divers scopi lo considero deleterio. Ecco perche' ho cacciato e caccio sempre col .338, sebbene abbia tanti altri fucili centerfire, dal .22 Hornet, al .223, al .243, al .30-30, al .30-06, al .303 British, al .450 Marlin, al .50 Beowulf. Naturalmente col .338 non caccio le cornacchie ed altri piccoli nocivi. Pero' se sono a cervi e mi passa a tiro un coyote, il .338 lo abbatte benissimo... Tanto non me lo devo mangiare. E se mi passa a tiro un grosso cinghiomaiale (e ce ne sono di enormi) il .338 lo fulminerebbe. Troppo grosso per il cervo codabianca del Profondo Sud, grosso la meta' del suo fratellone degli stati nordici e del Canada? Bah! Non ho mai visto un animale troppo morto... Melius abundare quam deficere, come dicevano pure i miei antenati Quiriti.
 
Germano.....dove stà scritto che il 223 è adatto al cinghiale?? Esiste una regola che afferma ciò? Oppure come regola viene indicato come calibro minimo il 7 mm?
Per come lo utilizzo, il 223 ha la stessa micidialità e potere d'arresto di qualsiasi altro calibro, però è limitato. Consapevole di questo limite utilizzo il 223 da moltissimi anni e non ho nessuna intenzione di cambiarlo. Se decidessi di tirare anche dietro la spalla non esiterei un attimo a sostituirlo.
I 7rm mag. con RWS KS da 162 gr lo utilizzo tirando al capriolo nel blatt per tiri oltre i 100 m entro anche con il 7 tiro al collo.
 
@giovannit. Purtroppo, i calibri medi in italia non vengono manco considerati.
Dimenticando che non è assolutamente vero che è il calibro a devastare le prede, ma la struttura e velocità di impatto della munizione.

E dimenticando che esiste anche lo shock idraulico, o idrostatico, che non ha nulla a che vedere con quello idrodinamico tanto vantato dai fautori del "piccolo e velocissimo" (peraltro indimostrato e difficilmente ripetibile, oltre che essere molto molto esoso in termini balistici, richiedendo grosso impegno per ottenerlo). Componente importante per i grossi calibri che esattamente come un "cazzottone", spostando fluidi e visceri causano danno da concussione.
Senza dimenticare che un ampia superficie di impatto e canale permanente ha un suo potere shockante sia dovuto al numero di strutture vitali attinte che alle terminazioni nervose distrutte.

Un colpo da 255-286gr, pure se con soli 600 e una lenticchia di velocità residua, produrrà comunque uno shock in termini pratici comparabile se non superiore a quello di un impianto balistico di altra natura, con fori ben fustellati, sito ben marcato da copiosa emorragia.
Insomma, continuandosi a ripeterlo, come detto un po' da tutti e ovunque nel mondo, non nel forum: un calibro grosso (e lento, ma non necessariamente, anche se ovviamente pari calibro più pesa la palla meno va veloce) è appannaggio specialistico del tiro a breve-media distanza.
Difatti al bufalo cafro non vanno con una .338 lapua che è medio/grosso e velocissimo, ma con un .375hh. un 416rigby. e perchè no, volendo anche con una palla blindata o semiblindata da 286gr di 9.3. E in america si sono inventati l'equivalente .35Whelen.
Così come in Germania e altri paesi mitteleuropei ai cinghiali S.S.Attila in battuta ci vanno col 9.3x62 fra i vari. Io che cerco i suoi affini di peso simile, vado preparato a quelli.

Che poi ne abbia prelevati pure io di cinghiali imponenti con il .308w e .30-06 significa appunto che tutto si può fare.
Basta saperlo fare.
ma se uno va in un ambiente stretto e ad animali potenzialmente di mole, non ha senso uscire già vincolati in partenza.

Il .338wm è una ottima media misura con ampia possibilità di scelta.
Ciò che mi vincola è che qui in italia si trovano solo ed esclusivamente le powerpoint winchester che per carità funzionano ma non sono la mia ogiva prediletta.
 
Con il 30.06 non potrebbe essere possibile?
non lo so, non ci sono mai andato e credo mai ci andrò, di africa mi basta già dove vivo.

I calibri minimi ammessi per legge in africa ai big five e/o prede grosse/pericolose pare partano dal .375, alcuni derogano per varie ragioni anche il 9.3x62 (.366). Immagino una ragione ci sia
 
Ultima modifica:
Con il 30.06 non potrebbe essere possibile?
Hemingway ne prese diversi col suo vecchio Springfield .30-06. Ma se vogliamo fare un salto dall'Africa a Kodiak, oggi chi va ad orsi Kodiak usa il .338 WM, il .375 H&H, ed anche roba piu' grossa, come il .416 Ruger, e persino il .458 WM. Ma le guide di ieri, come il famoso Madsen, non usavano che il .30-06, e cosi' anche i loro clienti. Ormai siamo arrivati alla mentalita' di chi ce l'ha piu' grosso, quando pero' gli elementi essenziali sono sempre i soliti: costruzione della palla, adeguata velocita' e penetrazione, abbastanza energia cinetica, e--soprattutto--piazzamento della palla. Jack O'Connor andava a grizzlies col .270. Karamojo Bell uccise centinaia, forse migliaia di elefanti col 7x57 Mauser...
 
Per come lo utilizzo, il 223 ha la stessa micidialità e potere d'arresto di qualsiasi altro calibro, però è limitato. Consapevole di questo limite utilizzo il 223 da moltissimi anni e non ho nessuna intenzione di cambiarlo. Se decidessi di tirare anche dietro la spalla non esiterei un attimo a sostituirlo.
I 7rm mag. con RWS KS da 162 gr lo utilizzo tirando al capriolo nel blatt per tiri oltre i 100 m entro anche con il 7 tiro al collo.
Germano capisco benissimo.....ma hai scritto tu che la regola vuole che per sparare vicino è necessario il calibro lento e pesante.....e hai scritto che se esiste questa regola ci saranno buoni motivi.

Ma poi tu fai diversamente...
 
Io comunque le palle pesanti....le vedo utilizzare per i tiri lunghi dove, innegabilmente, portano vantaggi.

Da vicino quale vantaggio si può avere da un 180 grs in 308 rispetto ad una 150?
A patto che non siano troppo lente, o i tiri lunghi poi si fanno complicati se non sai calcolare distanza ed alzo necessario.
 
Giovanni......con le palle pesanti dotate di alto cb la traiettoria all' inizio leggeremente più arcuata rispetto ad una palla leggera ma, oltre un certa distanza la palla pesante vola meglio e cala di meno.

Per me un' arma deve consentire di tirare senza particolari variazioni nei primi 220/230 mt ...oltre queste distanza il tiro deve essere ponderato e quindi non c è nessuna difficoltà a dare un click in più o in meno.

Le palle pesanti e aereodinamiche moderne inoltre risentono meno del vento.
 
già a distanze minori di 220m sono pochi i calibri/munizioni per cui non devi storrettare.
Sicuramente alcune munizioni magnum tipo .300wm o .338Lm, e alcuni altri 6/7/8mm molto tesi.

Un .308w non tiri point blank a 200m, neppure con canna lunga e munizione adeguata e una taratura mpbr molto spostata sul versante LR.
E non per imponderabilità atmosferiche, ma per semplice "caduta".

Da vicino perché una munizione pesante a pari calibro? perché generalmente più "rigida" come camiciatura e meno rischio di blow-up o "scoppio" eccessivo non auspicato.
Da lontano vero, una munizione pesante, magari aerodinamica e con buon BC viaggia più stabile e perde meno facilmente velocità , ma richiede qualche clic di più.
Poco male, ma dipende però pure quanto più si accentua la parabola.
Un 45/70 dovresti fare un "volley shot" a palombella, idem un 9.3 che difficilmente risente del vento quanto piuttosto della limitata capienza del bossolo relativamente al peso/volume dell'ogiva e delle scarse velocità.
 
Francky.....tarando a 200.....tiri senza compensare con.....223....243....6,5 (dal creedmore in su) 270 (tutti!!).....7x64....7remington....30/06.....300 ecc ecc ecc.

Lo scoppio o la troppo scarsa penetrazione io non l ho mai verificata con palle da caccia .......

Le palle più pesanti da vicino possono essere utili per limitare un pò la gelatina sulla spoglia e, IN BRACCATA, forse risentono meno di possibili impatti su vegetazione.
 
scorr...storrettare? perchè quasi nessun cacciatore, e assolutamente nessuno che io conosca, ne utilizza.
Personalmente poi le torrette esistono solo per l'azzeramento, dove non arrivo "point n'shoot" non tiro.
Nonostante molte ottiche che possiedo abbiano delle torrette balistiche.
Non è per me la cosa.
Franky.....tarando a 200.....tiri senza compensare con.....223....243....6,5 (dal creedmore in su) 270 (tutti!!).....7x64....7remington....30/06.....300 ecc ecc ecc.

Lo scoppio o la troppo scarsa penetrazione io non l ho mai verificata con palle da caccia .......

Le palle più pesanti da vicino possono essere utili per limitare un pò la gelatina sulla spoglia e, IN BRACCATA, forse risentono meno di possibili impatti su vegetazione.
In generale, per il tiro che piace a te sulla mediolunga (diciamo dai 150m minimo), puoi fare ciò che dici eccome....con alcuni caveat.
Anticipo che non menziono i calibri che non posseggo attualmente, mai avuti, rivenduti o che non credo avrò mai....che sono quasi tutti quelli che hai elencato :ROFLMAO:

A 200m azzerando a 100, con una munizione 180gr in 30-06 a 200m devi tirare raso spalla e se già miri come me a livello di 1-2terzi inferiori di sagoma appena avanti la spalla, se il cinghiale non è grosso rischi di depilargli il becco o mancarlo del tutto.
Se usi la GEE/taratura MPBR, in modo da tenerti +4/-4cm fra 30 e 200m esce uno zeroing intorno ai 175m mi pare, si può tentare ma siamo ai limiti.
Persino con le SST superformance 180 in canna da 61+, quindi la spinta la adoperi al massimo, la caduta REALE (non strelok-ata) è di circa 20cm.
In 300wm con munizione da 165-180 la traiettoria si tende leggermente di più.

Per i calibri .30-06 e .300wm, diciamo che dando +4cm a 100m senza usare alcun calcolatore ci arrivo bene ai 200, usando però granature non borderline: 165gr nel .30-06 e 165-180 nel .300wm .

La 9.3 non è proprio c@zzo suo tirare ai 200m, quindi la uso nei contesti per cui nasce, senza snaturarla. Che senso ha prendere un calibro stopper anti-sventramento da trincea e tirare alle stelle? Tanto, se a una posta 100m di visibilità non li hai, non corri il rischio di tirare oltre.

La .338wm è un calibro jolly, mi ricorda la .30-06, dove esattamente come ha detto il nostro guru del calibro @giovannit. a seconda dei grani che ci metti diventa una traiettoria tesa e scoppiettante da varminting...oppure un bear/moose-stopper con ogive pesanti e semiblindate per massime penetrazioni anche a bruciapelo per animali grossi ed incazzati col mondo umano (a ben vedere).
Chi la possiede (ancora, io non l'ho digerita) la .270w pare pure avere questa virtù - "quasi magnum"
 
Ultima modifica:
Germano capisco benissimo.....ma hai scritto tu che la regola vuole che per sparare vicino è necessario il calibro lento e pesante.....e hai scritto che se esiste questa regola ci saranno buoni motivi.

Ma poi tu fai diversamente...
Esatto, sono fermamente convinto che la regola è giusta, cioè calibro lento e pesante per i tiri a corta e media distanza. I calibri lenti e pesanti chiamati calibri da sfondamento, perchè riesco a deviare meno se sulla loro strada incontrassero un filo d'erba. Quindi il 9.3X62 (per rimanere in argomento) è adatto al bosco e al prato nei tiri a corta e media distanza, e facile dedurre che se fosse impiegato per l'ambiente boschivo e a brevi e medie distanze sul prato, è più efficiente di un calibro veloce e leggero, che ha sempre la sua efficacia, pero come sai fra efficienza e efficacia c'è differenza. Io tiro con un calibro che ha delle limitazioni, sono consapevole della sua limitazione e mi comporto di conseguenza. La mia è una scelta personale che come tutte le altre scelte personali "lascia il tempo che trova"
Con il 223, per scarsa visibilità più di qualche volta ho dovuto rinunciare al tiro, perchè il punto da mirare (orecchio) era troppo piccolo se paragonato alla cassa toracica del cinghiale. Se avessi avuto un cal. 9 o 7 il cinghiale non sarebbe andato via senza il tiro.
Ammetto (perchè lo dicono i fatti) che i cacciatori che mirano alla testa del cinghiale sono aumentati, però la maggioranza continua a tirare nel blatt, e i cinghiali persi sono pochi, si perdono quelli che non sono stati colpiti nel blatt. Si potrà dire che siamo più organizzati per i recuperi, può darsi, ma è anche vero che il cane da traccia viene chiamato pochissime volte.

E' anche vero che chi fa selezione va a caccia di sera, caccia dall'altana, spesso le altane sono chiuse, i tiri sono sempre su pastura, quindi tiri che possono sembrare poco impegnativi, ma con il buio (quando erano vietati i visori) i tiri erano sempre impegnativi, anche perchè le regole prevedono che il capo deve essere sempre valutato. Viene valutato anche il punto dove è stato colpito il cinghiale. Se fosse stato colpito in pancia o ferito e non trovato, il cacciatore deve andare a verificare la giustezza della carabina e portare l'esito al direttore. Quindi tempo e soldi da perdere, forse anche per questo si evitano tiri troppo lunghi ma questi riguardano di più i caprioli. A me non interessa la distanza, un tiro corretto può essere fatto a 50 m e a 500 m. dipende dall'abilità del cacciatore.
 
Francky.....tarando a 200.....tiri senza compensare con.....223....243....6,5 (dal creedmore in su) 270 (tutti!!).....7x64....7remington....30/06.....300 ecc ecc ecc.

Lo scoppio o la troppo scarsa penetrazione io non l ho mai verificata con palle da caccia .......

Le palle più pesanti da vicino possono essere utili per limitare un pò la gelatina sulla spoglia e, IN BRACCATA, forse risentono meno di possibili impatti su vegetazione.
Ti ripeto: tira una SST o altra palla "balistica" morbida a bruciapelo o quasi - a mia discolpa, era una delle rare volte che veramente avevo 300m di visuale sulle stoppie fresche - ma il suide ha deciso che doveva venire a farsi fare una coccola in presenza.
Il risultato ve l'ho già menzionato.

palla morbida + alta velocità + tiro brevissimo = scoppio della pignata.
 
personalmente a cinghiali ho utilizzato diversi calibri e quando ho sparato bene sia a corto che a lungo personalmente problemi non ne ho riscontrati. Ricordo nel maggio 2020 2 cinghiali abbattuti con il 6,5x55 di mio babbo..... distanze veramente corte dove non si oltrepassavano i 90m e con una normale sp della norma è andato tutto liscio. Utilizzare il 9,3 per caccia all'aspetto al cinghiale non ha senso.... se invece lo si utilizza per gusto personale ognuno ovviamente è libero di farlo e non ho assolutamente nulla in contrario.
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
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    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
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    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
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    ### 5. **Reload Swiss RS 50**
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    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
    Cita
      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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