Re: BALISTICA CANNE RIGATE
FIORENTINO ha scritto:
Vorrei sapere da chi ci capisce di armi rigate che relazione c'è, e se c'è, fra lunghezza della canna, peso dell'arma e passo di rigatura in rapposrto al peso in grani del proiettile.
In altre parole, solo per fare un esempio per capire cosa chiedo, un fucile basculante leggero calibro 30-06 sparerà meglio o peggio di una carabina pesante (a parità di lunghezza canna) palle da 110 grani? O preferirà magari 180 grani?
Oppure, a questa domanda, la risposta la può dare solo la prova pratica in poligono o a caccia?
La lunghezza di canna è in rapporto diretto con la quantità e lentezza combustiva del propellente impiegato, i calibri magnum traggono un rendimento ottimale da canne lunghe 24 e 26 pollici che sono pari a 61 e 66 cm., il 7 Remington Ultra Magnum ad esempio per esprimere tutto il potenziale di cui dispone, avrebbe bisogno di canne ancora più lunghe, mentre un 308 Winchester rende più che bene anche con soli 20"/51 cm. di canna.
La lunghezza di canna entro valori standard non ha legami stretti con la precisione, ... le carabine da Bench Rest montano canne cortissime.
Il passo o twist barrel è funzione diretta dell'entità di ingaggio di rigatura della palla, una palla leggera e corta vuole passi lunghi che realizzano un giro in 14/16 pollici mentre palle molto lunghe e pesanti con elevata densità sezionale richiedono un passo corto a volte fino a 1:7".
Il peso dell'arma, unito ad altre caratteristiche secondarie ha soprattutto una funzione di assorbimento e riduzione della reazione allo sparo.
Un calibro 243 Winchester, magari con una palla da 80 grani può essere sparato senza problemi anche da una leggiadra carabina Ultralight da meno di 2700 grammi, ma se con la stessa sparassi un 338 Winchester Magnum con la sua palla da 250 grani mandata al top delle prestazioni velocitarie, probabilmente ti salterebbero le otturazioni dai denti.
La precisione dell'arma oltre che dalla qualità della canna e delle munizioni dipende da alcuni punti basilari che sono:
- Rigidità e mancanza di vibrazioni dell'insieme azione-canna.
- Flessibilità della canna e sintonia del suo oscillare con l'attimo del rilascio della palla dal vivo di volata.
- Costanza della reazione di flessione della canna.
- regolarità e perfetta uniformità di espansione del toro gassoso all'uscita dal vivo di volata.
In breve:
(primo punto) un accoppiamento rigido e con ampia superficie di contatto tra canna-azione e calciatura, limita le vibrazioni dell'arma allo sparo, per questo si usano pillar bedding e calci in materiale rigido e contenenti una culla in avional o ergal.
(punto secondo e terzo) una canna di grosso diametro, magari irrigidita da fresature longitudinali e non eccessivamente lunga, sarà più libera di flettere ed allo sparo garantirà una perfetta costanza armonica.
(punto quarto) Il vivo di volata è un particolare piccolo quanto importante, la sua realizzazione in perfetto assetto ortogonale ed assiale con la canna garantiscono un deflusso dei gas regolare e uniforme sui 360°, questo non porterà spinte disassate alla base della palla evitandogli di assumere moti deleteri alla sua stabilità in volo.
Una carabina molto leggera, corta e con canna sottile, difficilmente sparerà bene e con costanza, la sua canna infatti tenderà a flettere molto e la flessione cambierà rapidamente con il rapido aumentare della sua temperatura, è un'arma non irrazionale, ma dedicata a caccia in condizioni estreme quando un kilogrammo nel bilancio di una giornata ha un elevato peso.
La precisione non sarà adeguata a fare rosate da mezzo MOA, ma perfetta per colpire la zona vitale di un camoscio a 250 metri.
E' chiaro che una siffatta arma, sacrifica moltissima della sua potenziale precisione e delle prestazioni sull'altare del comfort.
Se osservi un'arma varmint o da tiro vedrai che per struttura è esattamente il contrario.
Una carabina cal. 30-06 sparerà bene una leggerissima palla da 110 grani in due casi:
- se possiede un passo di rigatura lungo ed adatto a stabilizzare bene queste palle.
- se viene usata con una carica preferibilmente poco violenta ed azzeccata che contemporaneamente riduca la frustata della canna, imprimendo alla palla una velocità di traslazione adeguata a dare buona stabilità in sinergia con la velocità angolare raggiunta col suo passo corto.
E' possibile sparare bene palle leggere anche con passi corti, ma è necessario trovare le condizioni migliori per questa anomala situazione.
Se l'impiego è venatorio, in questa fascia di peso minimo, si deve fare
attenzione a scegliere palle che siano da caccia e non per nocivi o "varminter".
Cordialità
G.G.