BALISTICA CANNE RIGATE (1 utente sta leggendo)

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FIORENTINO

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FIRENZE
Vorrei sapere da chi ci capisce di armi rigate che relazione c'è, e se c'è, fra lunghezza della canna, peso dell'arma e passo di rigatura in rapposrto al peso in grani del proiettile.

In altre parole, solo per fare un esempio per capire cosa chiedo, un fucile basculante leggero calibro 30-06 sparerà meglio o peggio di una carabina pesante (a parità di lunghezza canna) palle da 110 grani? O preferirà magari 180 grani?

Oppure, a questa domanda, la risposta la può dare solo la prova pratica in poligono o a caccia?
 
Premetto che ci capisco pochissimo se non nulla, a parità di lunghezza di canna (anche se la lunghezza stessa la ritengo un parametro non fortemente essenziale) e di passo di rigatura, sui primissimi(2) colpi la differenza può anche non esserci, se la sessione si prolunga(ed in breve tempo) allora il basculante patisce sia per maggior riscaldamento della canna sia per il vincolo che ha con l'astina e per mia piccolissima esperienza l'appoggio va fatto non sull'astina ma ma quanto piu possibile alla bascula, ma comunque mi riferisco a sessioni di tiro da 20 colpi e più e non a una botta e via.
Per quanto rigurda il peso di palla è sempre da scegliere in base al passo di rigatura, ma non è fattore assoluto, che mi ricordi (posso sbagliare)il passo comune per la 30.06 è di 1 in 10" e quindi stabilizzerebbe meglio le 180 grani, con ulteriore distinzione tra diversi profili di palla.
Garolini sarà molto più esauriente.
 
Re: BALISTICA CANNE RIGATE

FIORENTINO ha scritto:
Vorrei sapere da chi ci capisce di armi rigate che relazione c'è, e se c'è, fra lunghezza della canna, peso dell'arma e passo di rigatura in rapposrto al peso in grani del proiettile.

In altre parole, solo per fare un esempio per capire cosa chiedo, un fucile basculante leggero calibro 30-06 sparerà meglio o peggio di una carabina pesante (a parità di lunghezza canna) palle da 110 grani? O preferirà magari 180 grani?

Oppure, a questa domanda, la risposta la può dare solo la prova pratica in poligono o a caccia?

Allora, in modo molto elementare, andando per ordine, la lunghezza della canna incide sulla precisione (fino ad un certo punto) e sul rendimento delle polveri nel senso che maggiore è la lunghezza, meglio renderanno le polveri più progressive.
Il peso dell'arma incide certamente sulle reazioni allo sparo dell'arma, mentre il passo di rigatura influenza l'uso di palle più o meno pesanti e conseguentemente più o meno lunghe.
In ogni caso ti consiglierei la lettura di un testo di balistica tra i tanti che si possono rinvenire in commercio, oppure consultare siti come bordingl.com e vari altri. Ciao P.S. per quanto possibile, non mi sembra consigliabile caricare palle da 110 grs nel calibro 30.06.
 
concordo con John Moses (Browning???), e aggiungo che in genere (ci sono sempre eccezioni) le carabine "pesanti" sono piu' precise dei basculanti per via della maggiore rigidezza della struttura della carabina "normale" (bolt action). Il passo della rigatura e' in genere standard per quasi tutte le palle previste per quel calibro. Ci sono eccezioni, pero': per esempio, le palle da 70 + grani del .223 non vengono stabilizzate troppo se il passo della rigatura e' piu' "lento" di 1 giro completo in 9 pollici. Il passo di 1 in 7 e' invece perfetto per le palle da 55 grani. Le carabine cal. .223 sono spesso di passi diversi da marca a marca, o anche da modello a modello. La .30-06 in genere stabilizza bene tutte le palle da 110 a 220 grani. Non credo che la lunghezza della canna sia un fattore determinante dal punto di vista della precisione, ma senz'altro una canna piu' lunga permette di usufruire di polveri piu' progressive.
Ma dal punto di vista della caccia pratica, discutere la precisione di questo o quel tipo di azione, di questo o quel calibro, di questo o quel... e' al livello di seghe mentali. Per la caccia e a distanze di tiro ragionevoli (entro 300 m), una combinazione di carabina e cartuccia che producano una rosata di 4 o 5 cm a 100 m e' piu' che adeguata.
Decisamente la palla da 110 grani e' buona solo per tirare ai nocivi. Io se fossi in te (e se abitassi in Italia) cercherei di trovare una carica con palla da 180 grani che funzionasse bene nella mia carabina (basculante, bolt, auto). Tale palla (io preferirei una Nosler Partition) andrebbe bene dal capriolo al cervo, passando per il cinghiale. Anche se pesante per il capriolo, distruggerebbe meno carne di una palla piu' leggera. E come lunghezza di palla questa sarebbe ottimale.
Come sempre, la prima risposta la si ottiene al poligono, dove potrai constatare precisione e velocita' della carica (con un cronografo), e a caccia, per quanto riguarda la prestazione sul selvatico. Ma a velocita' medio/alte ti posso garantire che la Nosler Partition da 180 grani performera' in maniera eccellente su qualsiasi selvatico dal capriolo all'orso!
 
Re: BALISTICA CANNE RIGATE

FIORENTINO ha scritto:
Vorrei sapere da chi ci capisce di armi rigate che relazione c'è, e se c'è, fra lunghezza della canna, peso dell'arma e passo di rigatura in rapposrto al peso in grani del proiettile.

In altre parole, solo per fare un esempio per capire cosa chiedo, un fucile basculante leggero calibro 30-06 sparerà meglio o peggio di una carabina pesante (a parità di lunghezza canna) palle da 110 grani? O preferirà magari 180 grani?

Oppure, a questa domanda, la risposta la può dare solo la prova pratica in poligono o a caccia?


La lunghezza di canna è in rapporto diretto con la quantità e lentezza combustiva del propellente impiegato, i calibri magnum traggono un rendimento ottimale da canne lunghe 24 e 26 pollici che sono pari a 61 e 66 cm., il 7 Remington Ultra Magnum ad esempio per esprimere tutto il potenziale di cui dispone, avrebbe bisogno di canne ancora più lunghe, mentre un 308 Winchester rende più che bene anche con soli 20"/51 cm. di canna.
La lunghezza di canna entro valori standard non ha legami stretti con la precisione, ... le carabine da Bench Rest montano canne cortissime.
Il passo o twist barrel è funzione diretta dell'entità di ingaggio di rigatura della palla, una palla leggera e corta vuole passi lunghi che realizzano un giro in 14/16 pollici mentre palle molto lunghe e pesanti con elevata densità sezionale richiedono un passo corto a volte fino a 1:7".
Il peso dell'arma, unito ad altre caratteristiche secondarie ha soprattutto una funzione di assorbimento e riduzione della reazione allo sparo.
Un calibro 243 Winchester, magari con una palla da 80 grani può essere sparato senza problemi anche da una leggiadra carabina Ultralight da meno di 2700 grammi, ma se con la stessa sparassi un 338 Winchester Magnum con la sua palla da 250 grani mandata al top delle prestazioni velocitarie, probabilmente ti salterebbero le otturazioni dai denti. :D

La precisione dell'arma oltre che dalla qualità della canna e delle munizioni dipende da alcuni punti basilari che sono:
- Rigidità e mancanza di vibrazioni dell'insieme azione-canna.
- Flessibilità della canna e sintonia del suo oscillare con l'attimo del rilascio della palla dal vivo di volata.
- Costanza della reazione di flessione della canna.
- regolarità e perfetta uniformità di espansione del toro gassoso all'uscita dal vivo di volata.

In breve:
(primo punto) un accoppiamento rigido e con ampia superficie di contatto tra canna-azione e calciatura, limita le vibrazioni dell'arma allo sparo, per questo si usano pillar bedding e calci in materiale rigido e contenenti una culla in avional o ergal.

(punto secondo e terzo) una canna di grosso diametro, magari irrigidita da fresature longitudinali e non eccessivamente lunga, sarà più libera di flettere ed allo sparo garantirà una perfetta costanza armonica.

(punto quarto) Il vivo di volata è un particolare piccolo quanto importante, la sua realizzazione in perfetto assetto ortogonale ed assiale con la canna garantiscono un deflusso dei gas regolare e uniforme sui 360°, questo non porterà spinte disassate alla base della palla evitandogli di assumere moti deleteri alla sua stabilità in volo.

Una carabina molto leggera, corta e con canna sottile, difficilmente sparerà bene e con costanza, la sua canna infatti tenderà a flettere molto e la flessione cambierà rapidamente con il rapido aumentare della sua temperatura, è un'arma non irrazionale, ma dedicata a caccia in condizioni estreme quando un kilogrammo nel bilancio di una giornata ha un elevato peso.
La precisione non sarà adeguata a fare rosate da mezzo MOA, ma perfetta per colpire la zona vitale di un camoscio a 250 metri.
E' chiaro che una siffatta arma, sacrifica moltissima della sua potenziale precisione e delle prestazioni sull'altare del comfort.
Se osservi un'arma varmint o da tiro vedrai che per struttura è esattamente il contrario. :)

Una carabina cal. 30-06 sparerà bene una leggerissima palla da 110 grani in due casi:
- se possiede un passo di rigatura lungo ed adatto a stabilizzare bene queste palle.
- se viene usata con una carica preferibilmente poco violenta ed azzeccata che contemporaneamente riduca la frustata della canna, imprimendo alla palla una velocità di traslazione adeguata a dare buona stabilità in sinergia con la velocità angolare raggiunta col suo passo corto.
E' possibile sparare bene palle leggere anche con passi corti, ma è necessario trovare le condizioni migliori per questa anomala situazione.
Se l'impiego è venatorio, in questa fascia di peso minimo, si deve fare
attenzione a scegliere palle che siano da caccia e non per nocivi o "varminter".

Cordialità
G.G.
 
le carabine hanno maggior precisione in quanto la canna è libera di flottare cosa che non può fare nei basculanti dove è vincolata dalla seconda e terza canna
per renderla più stabile e precisa equipaggiala con un bedding integrale
nelle armi rigate la lunghezza della canna non influisce sulla precisione in quanto quella rimane comunque sempre garantita certo però che in base alle cariche e alle polveri serve tempo per bruciare e se si usa una canna corta sarebbe bene ridurre la dosi perche è inutile far bruciare la polvere quando la pallottola è già uscita dalla canna
le rigature influiscono silla tenuta del colpo più ci sono rigature minore e l'influenza che subisce la rotazione da eventuali difetti
es:si in bocca una rigatura risulta più bassa e si hanno 4 rigature la pllottola perderà i irferimenti su una direzione se invece le rigature sono 6 le due rigature a fianco tiescono a sopperire un po rendendo più stabile la rotazione
le miglori le bolt action della zoli (sarà perchè le faccio però la qualità è indubbia)
 
le rigature influiscono silla tenuta del colpo più ci sono rigature minore e l'influenza che subisce la rotazione da eventuali difetti
es:si in bocca una rigatura risulta più bassa e si hanno 4 rigature la pllottola perderà i irferimenti su una direzione se invece le rigature sono 6 le due rigature a fianco tiescono a sopperire un po rendendo più stabile la rotazione
le miglori le bolt action della zoli (sarà perchè le faccio però la qualità è indubbia)


Chiedo scusa a fiorentino se faccio questa domanda nella sua discussione, ma pur sempre di balistica si tratta:
Se non ho letto male più rigature ci sono e più fluida è la rotazione del proiettile, quindi maggiore stabilità e precisione.
Ora mi (vi) chiedo come mai ancora ci sono case che usano 4 rigature (sia nella caccia ultima nata Merkel sr1) sia armi di precisione maggiore come le bolt:
PGM precision ultima ratio intervention .308W (Reparti speciali esercito x tiri a 300 m) ,
Steyr elite .308w
Sabatti custom light .308w
Su una canna rigata meglio 4 - 6 - 8- rigature qual'è la differenza in termini di precisione e usura. Ciao
 
teoricamnte non ci sono differenze il rigato è sempre preciso
praticamente ma in teoria l'usura è uniforme su tutte le 4-6-8 rigature perciò il risultato no cambia se però per motivi strani una parte della canna è più usurata l'8 rigature risente meno
per inciso se l'arma si ritara e comunque precisa finchè non ci sarà uno scarto di usura sensiblmente elevato

si lavoro alla zoli
 
vinfox ha scritto:
Chiedo scusa a fiorentino se faccio questa domanda nella sua discussione, ma pur sempre di balistica si tratta:
Se non ho letto male più rigature ci sono e più fluida è la rotazione del proiettile, quindi maggiore stabilità e precisione.
Ora mi (vi) chiedo come mai ancora ci sono case che usano 4 rigature (sia nella caccia ultima nata Merkel sr1) sia armi di precisione maggiore come le bolt:
PGM precision ultima ratio intervention .308W (Reparti speciali esercito x tiri a 300 m) ,
Steyr elite .308w
Sabatti custom light .308w
Su una canna rigata meglio 4 - 6 - 8- rigature qual'è la differenza in termini di precisione e usura. Ciao

Le canne microrigate o comunque dotate di più di sei principi di rigatura hanno il vantaggio di deformare meno profondamente la palla, il loro scopo è creare una minore pressione sull'asse del proiettile, punto saliente nella ricerca di una elevata precisione.
Le strade per raggiungere lo stesso scopo possono però lavorare anche su altri punti, il profilo e la profondità di incisione dei pieni, il diametro al fondo di rigatura (groove diameter), una eccellente lappatura dell'anima effettuata a mano col tampone in piombo.
Da solo il numero dei principi non dice nulla, si sono viste armi rigate di precisione eccezionale con un numero di principi variabile da 2 a 16.
Per il minor spessore dei principi è chiaro che le canne microrigate o multirighe sono più sensibili all'erosione, alla corrosione ed all'usura che riesce ad avere facilmente effetto sul loro esile spessore.
E' però vero che il loro diametro di foratura (groove) solitamente più stretto, consente alla palla di mordere molto più efficacemente anche sui principi parzialmente consumati e di "prendere" comunque molto efficacemente il moto di rotazione sull'asse.
La canna a 4 principi se ben costruita è quella meno sensibile all'usura ed estende la vita della canna in modo notevole, il suo impiego soprattutto in ambito militare dove possono essere reperibili palle camiciate in metalli ferrosi è sempre preferibile.

Cordialità
G.G.
 

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