AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI (1 utente sta leggendo)

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Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Per Flagg.
Ho notato che sei un intenditore di doppiette inglesi.
Conosci Altendort & Wright?
Ho una doppietta molto bella prodotta da questa casa costruttrice inglese
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

orudis ha scritto:
Per Flagg.
Ho notato che sei un intenditore di doppiette inglesi.
Conosci Altendort & Wright?
Ho una doppietta molto bella prodotta da questa casa costruttrice inglese

Sinceramente no Oruidis. Pero' Altendorf & Wright dovrebbe essere roba molto vecchia e risalente alla prima guerra mondiale, per le armi di produzione piu' recente! Questo costruttore "minore" di Birmingham aveva una collaborazione commerciale/produttiva con l'est europeo. Se vuoi essere certo che la tua doppietta e' effettivamente inglese basta controllare le scritte sotto le canne o sulla bascula. In particolare quale ente l'ha bancata oppure parole tipo "bore" invece di "caliber" (solitamente abbreviato come cal.) etc...

Ciao.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Copioeincollo una e-mail che ho ricevuto immediatamente dopo averne mandata una a Holland & Holland, chiedendo se fosse vero che non producono piu' fucili da caccia (lisci) nella loro fabbrica londinese:

Dear Mr.Tallino

Thank you for your e-mail relating to the article you read in a magazine stating that Holland & Holland does not manufacture weapons anymore but outsources the work around the world. It's quite amazing that in this day and age Publications are still allowing bad writers and inaccurate articles in their magazines. If you go to the Holland & Holland web site ( www.hollandandholland.com ) there is a write up on the factory with current photographs or if you enter the shooing accessories page on the web site if required you can purchase the H&H DVD on gun and rifle making in our factory. We currently have 43 craftsmen ( sorry one woman included ) at our factory including 3 in house engravers, although we do use freelance engravers if specified by our clients, and we are one of the few Gun & Rifle makers that actually manufacture all our components in house including our own rifle tubes.You may wish to write to the magazine and the author of the article and advise them that this DVD is available for accurate Information and show that you know better than them.

I trust this has answered your question and if you come to the UK we will be more than happy for you to visit our factory and see the weapons in production.

Please do not hesitate to contact me if you require any further Information.

Kind regards

Patrick Murphy.

In breve, non solo producono armi alla loro fabbrica (dove impiegano 43 artigiani e 3 cesellatori), ma producono TUTTI i pezzi per dette armi, anche le canne, che molti altri produttori si fanno costruire da altri. Se il cliente lo richiede, mandano poi le armi altrove per cesellature che il cliente vuole fatte da altri. Quindi, pare, anche le vitarelle degli H&H sono fatte li'.

Carneade, non interpretare questo come un "attacco" alla tua indiscussa "expertise" nel settore, ma mi e' sembrato che una precisazione fosse dovuta.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Giovannit, prendo serenamente atto di quanto riporti. Non ho difficoltà nel riconoscere uno scivolone, così come nel valutare il peso specifico d’un interlocutore. So bene da chi aspettarmi attacchi, talvolta meritati per mia dabbenaggine. Eppoi, ricorderai che avevo cautamente citato certe “malelingue”, il sentito dire.
O, forse, mi sono comportato come la volpe con l’irragiungibile uva d’Esopo..? ...? ...? …? …?
A proposito d’expertise, t’anticipo che limiterò al massimo i miei interventi nel forum. Decisione covata da qualche tempo, incoraggiata da due o tre avveduti amici, utile a quanti m’odiano come fumo negli occhi ma, soprattutto, alla mia quiete. Ho già cominciato evitando di fornire utili dritte ad un paio d’utenti. Puoi darmi torto?
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Carneade secondo me sbagli, perchè dovresti dare da bere agl'assetati di cultura di fucili di un certo livello, e colloquiando con te per quel poco che ho potuto capire, 6 un gran intenditore di armi fini di vario genere e di varia fattura....
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

lello1980 ha scritto:
Carneade secondo me sbagli, perchè dovresti dare da bere agl'assetati di cultura di fucili di un certo livello, e colloquiando con te per quel poco che ho potuto capire, 6 un gran intenditore di armi fini di vario genere e di varia fattura....

Concordo e quoto 100%
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Nient'affatto, sono solo un emerito imbecille.
Lo dimostrano le mie vicissitudini, sono decisamente fuori habitat. E quando i cani rognosi m'azzannano, non c'è quasi nessuno che muova un ditino. Dunque, largo ai più o meno palesi giovin leoni delle Grazie alunni.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

giovannit. ha scritto:
Copioeincollo una e-mail che ho ricevuto immediatamente dopo averne mandata una a Holland & Holland, chiedendo se fosse vero che non producono piu' fucili da caccia (lisci) nella loro fabbrica londinese:

Dear Mr.Tallino

Thank you for your e-mail relating to the article you read in a magazine stating that Holland & Holland does not manufacture weapons anymore but outsources the work around the world. It's quite amazing that in this day and age Publications are still allowing bad writers and inaccurate articles in their magazines. If you go to the Holland & Holland web site ( http://www.hollandandholland.com ) there is a write up on the factory with current photographs or if you enter the shooing accessories page on the web site if required you can purchase the H&H DVD on gun and rifle making in our factory. We currently have 43 craftsmen ( sorry one woman included ) at our factory including 3 in house engravers, although we do use freelance engravers if specified by our clients, and we are one of the few Gun & Rifle makers that actually manufacture all our components in house including our own rifle tubes.You may wish to write to the magazine and the author of the article and advise them that this DVD is available for accurate Information and show that you know better than them.

I trust this has answered your question and if you come to the UK we will be more than happy for you to visit our factory and see the weapons in production.

Please do not hesitate to contact me if you require any further Information.

Kind regards

Patrick Murphy.

In breve, non solo producono armi alla loro fabbrica (dove impiegano 43 artigiani e 3 cesellatori), ma producono TUTTI i pezzi per dette armi, anche le canne, che molti altri produttori si fanno costruire da altri. Se il cliente lo richiede, mandano poi le armi altrove per cesellature che il cliente vuole fatte da altri. Quindi, pare, anche le vitarelle degli H&H sono fatte li'.

Carneade, non interpretare questo come un "attacco" alla tua indiscussa "expertise" nel settore, ma mi e' sembrato che una precisazione fosse dovuta.

L'ho sempre affermato qui ed altrove rimarcando in particolare la cura maniacale per i dettagli a cominciare dalla regolazione e finitura delle canne. Per questo, a chi si puo' permettere una H&H, consiglio sempre di guardare le armi usate che hanno in vetrina perche' sono spesso doppiette di 90-60 anni in condizioni perfette con un minimo restauro eccetto le canne consumate. Rimettendoci le canne nuove, che non solo sono fatte sempre allo stesso modo ma usufruiscono di acciai nettamente migliori, si compra un'arma praticamente nuova a meta' prezzo!

Ciao.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

lello1980 ha scritto:
Botahv ma te la sei fatta fare su misura? Che parere mi dai su quest'arma?


Non l'ho fatta fare su misura, solo che mi e' capitata per le mani quando ero ancora in Spagna ed e' stato un regalo di un mio caro amico, l'arma e' ottima secondo me, ha batterie ottime, buona al brandeggio, non ci sparo molto ma le chiusure son ancora perfette.Per me un'ottima arma e te lo dice uno che ha 5 bernardelli.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

i costruttori spagnoli hanno poca cultura metallurgica e conoscono pochi i trattamenti termici. per questo motivo le loro armi sono soggette a maggiore usura oppure a rotture rispetto a quelle italiane.... con il prezzo che hanno, avrebbero dovuto conquistare il mondo, se avessero qualità, e invece sono stati gli italiani a prendere il sopravvento.... in UK ci sono migliaia di doppiette spagnole, che hanno sparato poco e soprattutto cariche molto leggere e per questo dopo 20 e più anni di attività sono ancora a posto: dà in mano quest'arma ad un cacciatore di tordi italiano e poi se ne parla... una bernardelli tiene un uso intenso anche di cariche pesanti, quelle spagnole no....
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

pippoada ha scritto:
i costruttori spagnoli hanno poca cultura metallurgica e conoscono pochi i trattamenti termici. per questo motivo le loro armi sono soggette a maggiore usura oppure a rotture rispetto a quelle italiane.... con il prezzo che hanno, avrebbero dovuto conquistare il mondo, se avessero qualità, e invece sono stati gli italiani a prendere il sopravvento.... in UK ci sono migliaia di doppiette spagnole, che hanno sparato poco e soprattutto cariche molto leggere e per questo dopo 20 e più anni di attività sono ancora a posto: dà in mano quest'arma ad un cacciatore di tordi italiano e poi se ne parla... una bernardelli tiene un uso intenso anche di cariche pesanti, quelle spagnole no....

Esatto: gli armaioli spagnoli hanno sicuramente raggiunto un eccellente livello, ma da qui a raggiungere i maestri ne passa ancora...
E per maestri intendo innanzitutto gli inglesi, i belgi di Liegi e i valtrompini, nonchè gli armaioli Emiliano-Romagnoli: infatti, mentre è antichissima e risaputa la tradizione bresciana, con aziende risalenti al Rinascimento, va comunque sottolineata la tradizione di eccellenza di alcune imprese artigiane dell'Emilia Romagna che affondano anch'esse profondamente le radici nel tempo...
Mi è capitato di vedere alcune armi prodotte dai vari Toschi, Zanotti, Fabbrizioli e devo dire, a mio modestissimo parere, che non hanno assolutamente nulla da invidiare ai maestri anglosassoni e belgi, anzi...
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Io non sono tanto d'accordo. La realta' e' cambiata parecchio e la tradizione ce l'hanno. Se andate a Bilbao potrete ammirare un intero palazzo di ferro, pareti comprese, che e' stato costruito in memoria dei tempi che furono....un tempo, infatti, tutto il lungo fiume nella citta' era pieno zeppo di industrie siderurgiche mentre oggi sono state tutte smantellate e si e' creata una specie di Val Trompia, per quanto riguarda le armi, attorno alla cittadina di Eibar. Le industrie armaiole rimaste sono le migliori di sempre. La cattiva fama e' essenzialmente dovuta al fatto che fin quando c'e' stato il regime la quasi totalita' delle armi erano molto economiche e perlopiu' esportate in Sud America. Negli ultimi 30 anni la Spagna ha avuto poi uno sviluppo incredibile ed inimmaginabile per chi non ha visto con i propri occhi.
Quanto alla superiorita' a priori delle armi italiane io non ne sarei cosi' sicuro. Non mi metto a fare nomi pero' a me e' capitato di vedere un sovrapposto abbastanza costoso al quale si era spaccata la croce, fatta per microfusione. Tale tecnica viene adoperata da qualcuno anche su armi fini ( in tal caso la ritengo personalmente una presa in giro visti i prezzi)!! Il fatto e' che se non si e' estremamente esperti in tale tecnica e non si hanno risorse come le puo' avere la Beretta, ad esempio, e' facile incappare in oggetti difettosi.
Tra le vecchie doppiette che circolano c'e' anche l'AyA Matador che non e' piu' in produzione e molti esemplari sono magnum, anche in cal.10, ed usati principalmente per caccia agli acquatici.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

chi non è dentro alla fabbricazione delle armi, non può sapere certe cose... flagg, la spagna è la numero 1 in europa per la realizzazione di parti microfuse per armi e serve sia il mercato interno che quello internazionale (produttori italiani compresi...). la crescita della spagna è stata spettacolare in tutti i settori industrriali, fatta eccezione per le armi, sono ancora a montare i sovrapposti e le doppiette con la lima come 100 anni fa.... una buona lima può fare qualità, una lima in mano ad un operaio scarso la qualità non la fa... un fucile montato di macchina fa sempre qualità, l'intervento del montatore si limita solo alla finitura dei pezzi... le realtà spagnole sono sempre piccole aziende, spesso a conduzione familiari, pochi operai e poche macchine a disposizione... un fucile microfuso non vuol dire scarsa qualit°: kemen, la copia del perazzi MX8 è realizzato per microfusione, costa quasi come il nostrano ed è aprrezzato in diversi mercati, il sovrapposto svedese Flodman ha bascula in miocrofuso di una specialissima lega che impiega l'industria aerospaziale: dopo la tempra, è impossibile da scalfire, ne ho portato un esemplare al BNP ed hanno spiattellato i punzoni senza riuscire ad imprimervi i amrchi obbligatori.... quindi c'è microfusione e microfusione....
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

...e chi non e' dentro la costruzione di un'acceleratore di particelle non puo' sapere quanto e' complicato ed estremamente delicato. Un'arma da caccia non e' neanche lontanamente paraganabile. In questo caso la microfusione si usa solo per alcuni pezzi del sistema di raffreddamento, o altre parti non critiche, altrimenti si usano tecniche ancora piu' esotiche e costose.
Pippoada, io ho detto solo che bisogna sapere cosa si fa, ovvero avere il know-how e la tecnologia per usare al meglio la microfusione, compresi i controlli post-produzione (dei quali, comunque, il piu' efficace puo' stare solo in una large facility).
Il sovrapposto di cui parlo io e' italiano, non costa quanto un Kemen KM-4 (che non comprei mai dato che e' una copia del Perazzi...) e ce l'aveva un mio amico. Gli si e' spaccata la croce dopo 2-300 colpi con cartucce normali, max 32 gr e piu' spesso quelle da piattello. L'aveva comprato pensando di ottenere un buon fucile paragonabile ai soliti noti ma al tempo stesso diverso ed invece lo ha dato via per la disperazione, visti i bei soldi che c'ha rimesso. Il nome non lo dico perche' non mi va di fare cattiva pubblicita' o creare allarmismi e perche' penso che non sia la norma pero' preferisco di granlunga una doppietta che si faceva come 100 anni fa e non si rompe.
Se io compro una doppietta fine la microfusione non l'accetto a priori. Essendo un'arma tradizionale deve essere fatta come sempre ed il piu' possibile a mano altrimenti per me non ha senso. Va bene l'uso di un po' di tecnologia ma sempre cum grano salis.
Altrimenti a quel punto compro un ottimo sovrapposto tecnologico e risparmio un sacco di soldi.

Ciao
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Sono andato sul sito della AYA e poi mi sono dpcumentato un pochino e a vederli sembrano fatti bene e anche di buona fattura, il prezzo è decisamente inferiore, ma chisà se si possono paragonare ai fucili fini valtroppiani e Romagnoli....pultroppo non ho la sufficiente esperienza per azzardare a una valutazione....lascio trarre a voi le conclusioni, anche se mi stuzzicherebbe avere una H&H fatta su misura con le mie caratteristiche personali a poco più di €4500.....
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

la rottura della croce è un evento rarissimo e comunque non penso che il tuo amico abbia pagato quel fucile un occhio della testa.... anch'io in rastrelliera non vorrò mai avere un fucile microfuso, a parte il flodman, ma ricordiamoci che tantissime carabine ad otturatore hanno la carcassa realizzata con questa tecnica e sono precisissime anche più dei più blasonati prodotti tedeschi e austriaci ricavati dal pieno.... in questo momento sul mercato ci sono doppiette e sovrapposti con bascula microfusa, alcuni sfiorano anche i 6-8.000 euro, questi fucili si presentano bene dal punto di vista estetico, ma è chiaro che chi se ne intende di armi, non li comprerà mai.... ma esistono anche dei fucili realizzati dal pieno che solo sulla carcta sono di pregevole realizzazione... infatti prr creare cartellr rialzate, baffi, pipette di rinforzo lo si fa , utilizzando un termine molto in voga a gardone VT, con "apporto di materiale", tradotto in parole semplici, si realizzano saldando e risaldando al laser.... anche questi fucili "fini" di fino hanno molto poco....
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

pippoada ha scritto:
la rottura della croce è un evento rarissimo e comunque non penso che il tuo amico abbia pagato quel fucile un occhio della testa.... anch'io in rastrelliera non vorrò mai avere un fucile microfuso, a parte il flodman, ma ricordiamoci che tantissime carabine ad otturatore hanno la carcassa realizzata con questa tecnica e sono precisissime anche più dei più blasonati prodotti tedeschi e austriaci ricavati dal pieno.... in questo momento sul mercato ci sono doppiette e sovrapposti con bascula microfusa, alcuni sfiorano anche i 6-8.000 euro, questi fucili si presentano bene dal punto di vista estetico, ma è chiaro che chi se ne intende di armi, non li comprerà mai.... ma esistono anche dei fucili realizzati dal pieno che solo sulla carcta sono di pregevole realizzazione... infatti prr creare cartellr rialzate, baffi, pipette di rinforzo lo si fa , utilizzando un termine molto in voga a gardone VT, con "apporto di materiale", tradotto in parole semplici, si realizzano saldando e risaldando al laser.... anche questi fucili "fini" di fino hanno molto poco....

Certo, sono d'accordo in generale ed infatti non tutti i costruttori di armi fini mi ispirano fiducia. Ci sono quelli che fanno unicamente cose al di sopra di ogni sospetto, quelli che sono in grado ma che usano i "trucchi" quando si vuole risparmiare (ma sono comunque seri ed onesti) e quelli che usano i trucchi a prescindere anche in armi ben piu' costose di 6-8000 euro (un esempio lo conosco in Italia ma non sta in Val Trompia).
Ciao.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

Voglio solo aggiungere a questa discussione che gli spagnoli sono sempre stati all'avanguardia della metallurgia. Quando i guerrieri medioevali e rinascimentali volevano una spada ottima, era da Toledo che se la facevano portare...
E parlando di marche, sia la doppietta Bernardelli di mio padre che il mio sovrapposto Beretta che avevo in Italia dovettero essere riparati dall'armaiolo perche' erano "scatenati." E al sovrapposto si staccarono le bindelle laterali dopo cinque anni di uso. Un monocolpo cal. 24 Beretta (pieghevole) che non aveva mai sparato cartucce ricaricate (e non ne aveva sparate neanche tante, forse qualche centinaio) dovette essere "stretto" perche' anch'esso aveva cominciato a scatenarsi.
 
Re: AMANTI DELLE DOPPIETTE FINI

per la realizzazione di spade non erano necessari dei grandi acciai, la citazione fattaugli spagnoli non regge.....prima di scardinare le chiusure di un sovrapposto beretta ci vogliono migliaia e migliaia di cartucce (decine di migliaia...) e, cambiati i perni conici e i semiperni anteriori, il fucile è nuovamente in perfette condizioni... non si può paragonare la chiusura di un pieghevole con una chiusura di un arma con bascula chiusa, presto o tardi il pieghevole cederà...
 

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