Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia (1 utente sta leggendo)

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Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

penso che si riferisce ai dati europei che secondo loro sono sbagliati mentre i loro sono giusti...una cazzata tremenda perchè loro ci vogliono far intendere che in Italia la migrazione inizia 2 mesi prima che negli altri paesi europei.....una caxxata di parte palesemente falsa....è a pagina 32
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

Diego ha scritto:
Ho dato una letta veloce, Gianni ti riferisci ai limiti temporali di chiusura suggeriti dall'Ispra?

Si quelli, sono troppo restrittivi e precauzionali per il nostro Paese, noi cacciamo i tordi fino al 31 gennaio con la sovrapposizione di una-due decadi, mentre i Francesi ed altri Stati hanno i Kc più permissivi e cacciano con la sovrapposizione in febbraio, eppure siamo Nazioni mediterranee come loro, cè un' evidente malafede di parte.
Ora non sò quale sia stato il motivo dell'Arcicaccia Toscana di patrocinare lo studio, ma lo posso immaginare, "dare spiegazioni ai mugugni dei propri iscritti".
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

Diego ha scritto:
Ho dato una letta veloce, Gianni ti riferisci ai limiti temporali di chiusura suggeriti dall'Ispra?


Si e' il preludio a farli chiudere al 31 dicembre......E vedrai se non ci riescono.....
Tu aspetta che cambia il Governo,modificheranno la 157 reinserendo il parere dell'ispra nell'arco temporale set-gen.........E tu vedrai che fine fanno i tordi....
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

A me è bastato leggere questo:
Sulla base delle informazioni disponibili, tuttavia, si deve ritenere che l’inizio dei movimenti
di ritorno per il Merlo e il Tordo bottaccio siano più precoci rispetto a quanto indicato dalla
Commissione Europea (si vedano i paragrafi “Movimenti migratori in Italia” per le rispettive
specie). Per questo sarebbe auspicabile un’anticipazione della chiusura al 15 dicembre nel caso
del Merlo e al 31 dicembre nel caso delle altre specie.
Solo che secondo me c'è un piccolo probblema ma questi uccelli arrivano e ripartono ?
C'è una fase biologica quella dello svernamento che sembra che i biologi dell'ISPRA non sappiano cosa sia (o fanno finta) e ignorano che la direttiva europea non permette la caccia solo durante la migrazione pre-nunziale non durante lo " svernamento ".
Ci sono poi delle affermazioni e dei dati che si contrastano a vicenda,
dal rapporto ISPRA inviato alle regioni per la stesura dei calendari venatori:
Nel nostro Paese la possibilità di
stabilire stagioni di caccia differenziate a livello regionale per gli uccelli migratori non
risponde a criteri biologici e tecnici accettabili, stante la rapidità con la quale i fronti di
migrazione attraversano l’intero territorio italiano; ciò è particolarmente evidente durante la
migrazione prenuziale, la quale è generalmente assai più veloce di quella post-riproduttiva.
Allora se secondo loro la migrazione pre-nunziale è più veloce di quella post-nunziale e inizia addirittura a fine dicembre (e quindi dovrebbe esauririsi in un mese massimo un mese e mezzo),come mai dai loro stessi dati di ricatture si hanno picchi non indifferenti a fine febbraio inizio marzo ?
E come mai l'analisi dei dati di 40 anni di ricatture guardasi grafici dei dati che provengono dall'allegato (atlante delle migrazioni pubblicazione ISPRA del 2008 ) vanno in direzione opposta ?
http://www.isprambiente.gov.it/site/_fi ... 90-263.pdf
Analizzando i grafici si può notare che le fasi biologiche sono definite chiaramente e per il bottaccio lo svernamento finisce la 1 decade di febbraio e inizia da lì la migrazione post-nunziale, boo misteri..
Poi per non parlare del fatto che tutti i dati delle nazioni mediterranee vanno in direzioni opposte.
allora sorge un dubbio o tutti gli altri sbagliano e noi siamo dei fenomeni oppure qualcuno bara.
Per chi capisce il francese (o lo vuole tradurlo) e togliersi un piccolo ,fizio rapporto dell'istituto della fauna francese sul tordo bottaccio:
http://www.observatoirenationalmigrateu ... cienne.php
oppure:
http://www.impcf.fr/publicat_nouv_2005.htm
Nel secondo studio ci sono dati che riguardano la corsica (vale a dire sardegna) specifici effettuati in 15 anni di studi con stazioni bioacustiche( notare bene e non con qualche tordo inanellato ricatturato a pantelleria o in qualche isola sperduta della sardegna fatto poi passare per l'inizio della migra pre-nunziale in tutta Italia).
Io lo ripeto sempre il giorno che un ricercatore ISPRA mi dimostrerà dati alla mano perchè i tordi sardi inziano la migrazione pre-nunziale un mese e dieci giorni (adesso addirittura 2 mesi)prima di quelli corsi e sbuggiarderà gli studi francesi) io smetterò di andare a tordi a novembre.
Scusate lo sfogo ma tanto era dovuto (mi sono stancato di farmi prendere in giro da questi pseudo ricercatori).
Ciao.
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

EMY 74 ha scritto:
A me è bastato leggere questo:
Sulla base delle informazioni disponibili, tuttavia, si deve ritenere che l’inizio dei movimenti
di ritorno per il Merlo e il Tordo bottaccio siano più precoci rispetto a quanto indicato dalla
Commissione Europea (si vedano i paragrafi “Movimenti migratori in Italia” per le rispettive
specie). Per questo sarebbe auspicabile un’anticipazione della chiusura al 15 dicembre nel caso
del Merlo e al 31 dicembre nel caso delle altre specie.
Solo che secondo me c'è un piccolo probblema ma questi uccelli arrivano e ripartono ?
C'è una fase biologica quella dello svernamento che sembra che i biologi dell'ISPRA non sappiano cosa sia (o fanno finta) e ignorano che la direttiva europea non permette la caccia solo durante la migrazione pre-nunziale non durante lo " svernamento ".
Ci sono poi delle affermazioni e dei dati che si contrastano a vicenda,
dal rapporto ISPRA inviato alle regioni per la stesura dei calendari venatori:
Nel nostro Paese la possibilità di
stabilire stagioni di caccia differenziate a livello regionale per gli uccelli migratori non
risponde a criteri biologici e tecnici accettabili, stante la rapidità con la quale i fronti di
migrazione attraversano l’intero territorio italiano; ciò è particolarmente evidente durante la
migrazione prenuziale, la quale è generalmente assai più veloce di quella post-riproduttiva.
Allora se secondo loro la migrazione pre-nunziale è più veloce di quella post-nunziale e inizia addirittura a fine dicembre (e quindi dovrebbe esauririsi in un mese massimo un mese e mezzo),come mai dai loro stessi dati di ricatture si hanno picchi non indifferenti a fine febbraio inizio marzo ?
E come mai l'analisi dei dati di 40 anni di ricatture guardasi grafici dei dati che provengono dall'allegato (atlante delle migrazioni pubblicazione ISPRA del 2008 ) vanno in direzione opposta ?
http://www.isprambiente.gov.it/site/_fi ... 90-263.pdf
Analizzando i grafici si può notare che le fasi biologiche sono definite chiaramente e per il bottaccio lo svernamento finisce la 1 decade di febbraio e inizia da lì la migrazione post-nunziale, boo misteri..
Poi per non parlare del fatto che tutti i dati delle nazioni mediterranee vanno in direzioni opposte.
allora sorge un dubbio o tutti gli altri sbagliano e noi siamo dei fenomeni oppure qualcuno bara.
Per chi capisce il francese (o lo vuole tradurlo) e togliersi un piccolo ,fizio rapporto dell'istituto della fauna francese sul tordo bottaccio:
http://www.observatoirenationalmigrateu ... cienne.php
oppure:
http://www.impcf.fr/publicat_nouv_2005.htm
Nel secondo studio ci sono dati che riguardano la corsica (vale a dire sardegna) specifici effettuati in 15 anni di studi con stazioni bioacustiche( notare bene e non con qualche tordo inanellato ricatturato a pantelleria o in qualche isola sperduta della sardegna fatto poi passare per l'inizio della migra pre-nunziale in tutta Italia).
Io lo ripeto sempre il giorno che un ricercatore ISPRA mi dimostrerà dati alla mano perchè i tordi sardi inziano la migrazione pre-nunziale un mese e dieci giorni (adesso addirittura 2 mesi)prima di quelli corsi e sbuggiarderà gli studi francesi) io smetterò di andare a tordi a novembre.
Scusate lo sfogo ma tanto era dovuto (mi sono stancato di farmi prendere in giro da questi pseudo ricercatori).
Ciao.


BRAVO [spocht_2.gif] MI HAI TOLTO LE PAROLE DI BOCCA.....
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

EMY 74 ha scritto:
A me è bastato leggere questo:
Sulla base delle informazioni disponibili, tuttavia, si deve ritenere che l’inizio dei movimenti
di ritorno per il Merlo e il Tordo bottaccio siano più precoci rispetto a quanto indicato dalla
Commissione Europea (si vedano i paragrafi “Movimenti migratori in Italia” per le rispettive
specie). Per questo sarebbe auspicabile un’anticipazione della chiusura al 15 dicembre nel caso del Merlo e al 31 dicembre nel caso delle altre specie............
Ciao.

Complimenti per aver letto così tanto, hai fatto un ottimo lavoro, ora bisogna inviare le tue note alle regioni, a quelle che ci sono vicine, in modo che rispondano all'ISPRA, capiamo come fare e spediamo.

ciao
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

E' inutile prendersi in giro, quì la caccia la vogliono chiudere e basta, degli studi scentifici dei francesi o di qualsiasi altra nazione, non interessano a quelli dell'ispra, non c'è niente da fare siamo un popolo di pecoroni, e quello che decideranno di fare....lo faranno, senza se e senza ma, questa purtroppo e la realtà, noi possiamo inca@@arci come e quanto vogliamo, ma le cose non cambieranno mai...perchè non c'è la voglia di cambiare, il mio è soltanto uno sfogo, ma mi sono veramente rotto le OO
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

Aggiungo che lo studio è stato finanziato da Arci caccia e Regione Toscana, siamo messi bene, gli diamo i soldi per dirci che la caccia và chiusa prima.
senza parole... [sconvolto.gif] [violent.gif] [42] [6]

Emy a che pagina è l'osservazione sulla chiusura?
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

francesco70 ha scritto:
Aggiungo che lo studio è stato finanziato da Arci caccia e Regione Toscana, siamo messi bene, gli diamo i soldi per dirci che la caccia và chiusa prima.
senza parole... [sconvolto.gif] [violent.gif] [42] [6]

Emy a che pagina è l'osservazione sulla chiusura?


Pg 31
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

ciromenotti ha scritto:
EMY 74 ha scritto:
A me è bastato leggere questo:
Sulla base delle informazioni disponibili, tuttavia, si deve ritenere che l’inizio dei movimenti
di ritorno per il Merlo e il Tordo bottaccio siano più precoci rispetto a quanto indicato dalla
Commissione Europea (si vedano i paragrafi “Movimenti migratori in Italia” per le rispettive
specie). Per questo sarebbe auspicabile un’anticipazione della chiusura al 15 dicembre nel caso
del Merlo e al 31 dicembre nel caso delle altre specie.
Solo che secondo me c'è un piccolo probblema ma questi uccelli arrivano e ripartono ?
C'è una fase biologica quella dello svernamento che sembra che i biologi dell'ISPRA non sappiano cosa sia (o fanno finta) e ignorano che la direttiva europea non permette la caccia solo durante la migrazione pre-nunziale non durante lo " svernamento ".
Ci sono poi delle affermazioni e dei dati che si contrastano a vicenda,
dal rapporto ISPRA inviato alle regioni per la stesura dei calendari venatori:
Nel nostro Paese la possibilità di
stabilire stagioni di caccia differenziate a livello regionale per gli uccelli migratori non
risponde a criteri biologici e tecnici accettabili, stante la rapidità con la quale i fronti di
migrazione attraversano l’intero territorio italiano; ciò è particolarmente evidente durante la
migrazione prenuziale, la quale è generalmente assai più veloce di quella post-riproduttiva.
Allora se secondo loro la migrazione pre-nunziale è più veloce di quella post-nunziale e inizia addirittura a fine dicembre (e quindi dovrebbe esauririsi in un mese massimo un mese e mezzo),come mai dai loro stessi dati di ricatture si hanno picchi non indifferenti a fine febbraio inizio marzo ?
E come mai l'analisi dei dati di 40 anni di ricatture guardasi grafici dei dati che provengono dall'allegato (atlante delle migrazioni pubblicazione ISPRA del 2008 ) vanno in direzione opposta ?
http://www.isprambiente.gov.it/site/_fi ... 90-263.pdf
Analizzando i grafici si può notare che le fasi biologiche sono definite chiaramente e per il bottaccio lo svernamento finisce la 1 decade di febbraio e inizia da lì la migrazione post-nunziale, boo misteri..
Poi per non parlare del fatto che tutti i dati delle nazioni mediterranee vanno in direzioni opposte.
allora sorge un dubbio o tutti gli altri sbagliano e noi siamo dei fenomeni oppure qualcuno bara.
Per chi capisce il francese (o lo vuole tradurlo) e togliersi un piccolo ,fizio rapporto dell'istituto della fauna francese sul tordo bottaccio:
http://www.observatoirenationalmigrateu ... cienne.php
oppure:
http://www.impcf.fr/publicat_nouv_2005.htm
Nel secondo studio ci sono dati che riguardano la corsica (vale a dire sardegna) specifici effettuati in 15 anni di studi con stazioni bioacustiche( notare bene e non con qualche tordo inanellato ricatturato a pantelleria o in qualche isola sperduta della sardegna fatto poi passare per l'inizio della migra pre-nunziale in tutta Italia).
Io lo ripeto sempre il giorno che un ricercatore ISPRA mi dimostrerà dati alla mano perchè i tordi sardi inziano la migrazione pre-nunziale un mese e dieci giorni (adesso addirittura 2 mesi)prima di quelli corsi e sbuggiarderà gli studi francesi) io smetterò di andare a tordi a novembre.
Scusate lo sfogo ma tanto era dovuto (mi sono stancato di farmi prendere in giro da questi pseudo ricercatori).
Ciao.


BRAVO [spocht_2.gif] MI HAI TOLTO LE PAROLE DI BOCCA.....

Bravo Ciro...vedo che ti stai avviando sulla strada di Damasco. :D
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

francesco70 ha scritto:
Aggiungo che lo studio è stato finanziato da Arci caccia e Regione Toscana, siamo messi bene, gli diamo i soldi per dirci che la caccia và chiusa prima.
senza parole... [sconvolto.gif] [violent.gif] [42] [6]

Emy a che pagina è l'osservazione sulla chiusura?

Scusa Francesco questo è proprio il frutto dell'immobbilismo delle ass. venatorie (fatti Spiegare da Ciromenotti il perchè ).
Vedi se tutti facessero come faccio io e tanti altri (ass.privata) vedrai come per incanto le ass. venatorie risorgere dal loro torpore e fare quello per cui sono nate difendere gli interessi dei propri iscritti, non quelli del politico di riferimento o del presidente di turno, allora solo allora avrebbe un senso tesserarsi con loro auspicando (in italia cosa impossibile ) una unica associazione.
P.S. chiedi dove erano le ass. venatorie al momento della consegna dei kc italiani e la figura che hanno fatto.
Ciao
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

Spett Amministrazione Regionale
Con la presente vorrei far presente alcune incongruenze sul rapporto 123/2010 sui Tordi in Italia pubblicato dall’ISPRA e inviato alle Regioni per la stesura dei calendari venatori.
A pag. 31 si riporta quanto segue:
“Sulla base delle informazioni disponibili, tuttavia, si deve ritenere che l’inizio dei movimenti
di ritorno per il Merlo e il Tordo bottaccio siano più precoci rispetto a quanto indicato dalla
Commissione Europea (si vedano i paragrafi “Movimenti migratori in Italia” per le rispettive
specie). Per questo sarebbe auspicabile un’anticipazione della chiusura al 15 dicembre nel caso
del Merlo e al 31 dicembre nel caso delle altre specie”.

Inoltre a pag… si scrive:
“Nel nostro Paese la possibilità di stabilire stagioni di caccia differenziate a livello regionale per gli uccelli migratori non risponde a criteri biologici e tecnici accettabili, stante la rapidità con la quale i fronti di migrazione attraversano l’intero territorio italiano; ciò è particolarmente evidente durante la migrazione prenuziale, la quale è generalmente assai più veloce di quella post-riproduttiva”.

Ma se la migrazione pre-nunziale è più veloce di quella post-nunziale e inizia addirittura a fine dicembre (e quindi dovrebbe esauririsi in un mese massimo un mese e mezzo),come mai dai loro stessi dati di ricatture si hanno picchi non indifferenti a fine febbraio inizio marzo ?
E come mai l'analisi dei dati di 40 anni di ricatture, si guardano i grafici dei dati che provengono dall'allegato (atlante delle migrazioni pubblicazione ISPRA del 2008 ), vanno in direzione opposta ?
http://www.isprambiente.gov.it/site/_fi ... 90-263.pdf
Analizzando i grafici si può notare che le fasi biologiche sono definite chiaramente e per il bottaccio lo svernamento finisce la 1° decade di febbraio e inizia da lì la migrazione pre-nunziale.
Poi per non parlare del fatto che tutti i dati delle nazioni mediterranee vanno in direzioni opposte.
Per chi capisce il francese si riporta il collegamento al rapporto dell'istituto della fauna francese sul tordo bottaccio:
http://www.observatoirenationalmigrateu ... cienne.php
oppure:
http://www.impcf.fr/publicat_nouv_2005.htm
Nel secondo studio ci sono dati specifici, che riguardano la Corsica (vicinissima alla Sardegna), effettuati in 15 anni di studi con stazioni bioacustiche (notare bene, non con qualche tordo inanellato ricatturato a Pantelleria o in qualche isola sperduta della Sardegna fatto poi passare per l'inizio della migra pre-nunziale in tutta Italia).
Appare quindi difficile comprendere, dati alla mano, come i tordi sardi inizino la migrazione pre-nunziale un mese e dieci giorni (adesso addirittura 2 mesi) prima di quelli corsi.
Si contestano pertanto fermamente le osservazioni fatte dall’ISPRA circa la necessità dell’anticipazione della chiusura della caccia e si auspica una maggiore omogeneità di comportamenti degli istituti europei di ricerca scientifica, richiedendo che la Vs spett. Amministrazione Regionale riporti queste note all’ISPRA e chieda urgentemente chiarimenti in merito, tendendo conto delle presenti osservazioni nella stesura dei calendari venatori.
Cordiali saluti

Firma………………………..
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

Ho messo il testo di un possibile messaggio da spedire a aavv (se serve ma ad alcune forse è meglio non mandarlo), ISPRA, regioni, ecc. ecc. (ovviamente è migliorabile).
appena ho un pò di tempo comincio a spedire.

ciao
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

francesco70 ha scritto:
Ho messo il testo di un possibile messaggio da spedire a aavv (se serve ma ad alcune forse è meglio non mandarlo), ISPRA, regioni, ecc. ecc. (ovviamente è migliorabile).
appena ho un pò di tempo comincio a spedire.

ciao


Aspetta un attimo non farlo adesso,c'e' bisogno di approfondire la cosa....
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

sipe48 ha scritto:
ciromenotti ha scritto:
EMY 74 ha scritto:
A me è bastato leggere questo:
Sulla base delle informazioni disponibili, tuttavia, si deve ritenere che l’inizio dei movimenti
di ritorno per il Merlo e il Tordo bottaccio siano più precoci rispetto a quanto indicato dalla
Commissione Europea (si vedano i paragrafi “Movimenti migratori in Italia” per le rispettive
specie). Per questo sarebbe auspicabile un’anticipazione della chiusura al 15 dicembre nel caso
del Merlo e al 31 dicembre nel caso delle altre specie.
Solo che secondo me c'è un piccolo probblema ma questi uccelli arrivano e ripartono ?
C'è una fase biologica quella dello svernamento che sembra che i biologi dell'ISPRA non sappiano cosa sia (o fanno finta) e ignorano che la direttiva europea non permette la caccia solo durante la migrazione pre-nunziale non durante lo " svernamento ".
Ci sono poi delle affermazioni e dei dati che si contrastano a vicenda,
dal rapporto ISPRA inviato alle regioni per la stesura dei calendari venatori:
Nel nostro Paese la possibilità di
stabilire stagioni di caccia differenziate a livello regionale per gli uccelli migratori non
risponde a criteri biologici e tecnici accettabili, stante la rapidità con la quale i fronti di
migrazione attraversano l’intero territorio italiano; ciò è particolarmente evidente durante la
migrazione prenuziale, la quale è generalmente assai più veloce di quella post-riproduttiva.
Allora se secondo loro la migrazione pre-nunziale è più veloce di quella post-nunziale e inizia addirittura a fine dicembre (e quindi dovrebbe esauririsi in un mese massimo un mese e mezzo),come mai dai loro stessi dati di ricatture si hanno picchi non indifferenti a fine febbraio inizio marzo ?
E come mai l'analisi dei dati di 40 anni di ricatture guardasi grafici dei dati che provengono dall'allegato (atlante delle migrazioni pubblicazione ISPRA del 2008 ) vanno in direzione opposta ?
http://www.isprambiente.gov.it/site/_fi ... 90-263.pdf
Analizzando i grafici si può notare che le fasi biologiche sono definite chiaramente e per il bottaccio lo svernamento finisce la 1 decade di febbraio e inizia da lì la migrazione post-nunziale, boo misteri..
Poi per non parlare del fatto che tutti i dati delle nazioni mediterranee vanno in direzioni opposte.
allora sorge un dubbio o tutti gli altri sbagliano e noi siamo dei fenomeni oppure qualcuno bara.
Per chi capisce il francese (o lo vuole tradurlo) e togliersi un piccolo ,fizio rapporto dell'istituto della fauna francese sul tordo bottaccio:
http://www.observatoirenationalmigrateu ... cienne.php
oppure:
http://www.impcf.fr/publicat_nouv_2005.htm
Nel secondo studio ci sono dati che riguardano la corsica (vale a dire sardegna) specifici effettuati in 15 anni di studi con stazioni bioacustiche( notare bene e non con qualche tordo inanellato ricatturato a pantelleria o in qualche isola sperduta della sardegna fatto poi passare per l'inizio della migra pre-nunziale in tutta Italia).
Io lo ripeto sempre il giorno che un ricercatore ISPRA mi dimostrerà dati alla mano perchè i tordi sardi inziano la migrazione pre-nunziale un mese e dieci giorni (adesso addirittura 2 mesi)prima di quelli corsi e sbuggiarderà gli studi francesi) io smetterò di andare a tordi a novembre.
Scusate lo sfogo ma tanto era dovuto (mi sono stancato di farmi prendere in giro da questi pseudo ricercatori).
Ciao.


[Bravo Ciro...vedo che ti stai avviando sulla strada di Damasco. :D


Io a differenza di te e molti altri ero gia' sulla via di Danasco,lo ero quando ancora guardavi il cielo....
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

EMY 74 ha scritto:
francesco70 ha scritto:
Aggiungo che lo studio è stato finanziato da Arci caccia e Regione Toscana, siamo messi bene, gli diamo i soldi per dirci che la caccia và chiusa prima.
senza parole... [sconvolto.gif] [violent.gif] [42] [6]

Emy a che pagina è l'osservazione sulla chiusura?

Scusa Francesco questo è proprio il frutto dell'immobbilismo delle ass. venatorie (fatti Spiegare da Ciromenotti il perchè ).
Vedi se tutti facessero come faccio io e tanti altri (ass.privata) vedrai come per incanto le ass. venatorie risorgere dal loro torpore e fare quello per cui sono nate difendere gli interessi dei propri iscritti, non quelli del politico di riferimento o del presidente di turno, allora solo allora avrebbe un senso tesserarsi con loro auspicando (in italia cosa impossibile ) una unica associazione.
P.S. chiedi dove erano le ass. venatorie al momento della consegna dei kc italiani e la figura che hanno fatto.
Ciao



Rapidamente altrimenti sarebbe lunga da spiegare,all'epoca della consegna dei dati per stilare i kc ci fu' una riunione al ministero-2002-2004- dell'ambiente,con spina,volponi,andreotti,e le associazioni venatorie,la riunione duro esattamente 14 minuti liquidarono le nostre meravigliose associazioni con un calcio in culo,non avevano nessun dato da presentare ai loro,fu questo l'indirizzo per il futuro,spina sapeva benissimo,come lo sapevano le associazioni venatorie,che da li a pochi anni avremmo dovuto recepire la direttiva comunitaria,quale migliore occasione per limitare ancora di piu? I ck sono e saranno lo strumento per limitarci ancor di piu...Hanno vinto loro belli....
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

Ho dato una lettura frettolosa al resoconto dell'ISPRA in questione dopo averlo stampato.

La prima cosa che salta all'occhio è il benestare per questa ricerca rilasciato dall'arcicaccia apponendo il proprio logo sulla copertina;
mi piacerebbe essere certo del fatto che lo hanno anche finanziato usando,pertanto,i soldi dei cacciatori.
E bravi compagni cacciatori!

Vorrei conferma,se possibile,anche del fatto che questo studio è stato finanziato anche dalla Regione Toscana.

Essendo sicuri,come siamo sicuri,che l'ISPRA è senz'altro un organismo contrario alla caccia ed essendo sicuri,come siamo sicuri,che le associazioni venatorie non sono in grado di tutelare la caccia ed i cacciatori contro le decisioni del politico di turno,secondo me è del tutto inutile scrivere lettere ed osservazioni a destra ed a manca.

L'unica cosa da fare che ci rimane è mobilitarci:
subito!
Prima che sia troppo tardi.

Ricordatevi che quello che ci viene tolto non ci verrà mai più ridato:
questo l'ha insegnato la storia.

Migliaia di donne riescono a unirsi ed a mobilitarsi per protestare se il Presidente del Consiglio va a put..ne;
noi non ci riusciamo a tutela della nostra passione.

Il tempo del dialogo è finito:
dobbiamo prendere coscenza di questo fatto ed agire.

L'ho già detto una volta:
quello che mi stupisce di più è il completo disinteresse verso la questione di chi con la caccia ci lavora ed in Italia,fra armieri,abbigliamento,etc. sono in diversi.
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

ciromenotti ha scritto:
sipe48 ha scritto:
ciromenotti ha scritto:
[Bravo Ciro...vedo che ti stai avviando sulla strada di Damasco. :D


Io a differenza di te e molti altri ero gia' sulla via di Danasco,lo ero quando ancora guardavi il cielo....

Bè, non esagerare io, semmai ci sono andato, sulla via di Damasco, ci andai già nel 1992...comunque, lungi da me, il voler polemizzare...l'unità d'intenti non può che farmi piacere. :D
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

1957ale ha scritto:
Ho dato una lettura frettolosa al resoconto dell'ISPRA in questione dopo averlo stampato.

La prima cosa che salta all'occhio è il benestare per questa ricerca rilasciato dall'arcicaccia apponendo il proprio logo sulla copertina;
mi piacerebbe essere certo del fatto che lo hanno anche finanziato usando,pertanto,i soldi dei cacciatori.
E bravi compagni cacciatori!

Vorrei conferma,se possibile,anche del fatto che questo studio è stato finanziato anche dalla Regione Toscana.

Essendo sicuri,come siamo sicuri,che l'ISPRA è senz'altro un organismo contrario alla caccia ed essendo sicuri,come siamo sicuri,che le associazioni venatorie non sono in grado di tutelare la caccia ed i cacciatori contro le decisioni del politico di turno,secondo me è del tutto inutile scrivere lettere ed osservazioni a destra ed a manca.

L'unica cosa da fare che ci rimane è mobilitarci:
subito!
Prima che sia troppo tardi.

Ricordatevi che quello che ci viene tolto non ci verrà mai più ridato:
questo l'ha insegnato la storia.

Migliaia di donne riescono a unirsi ed a mobilitarsi per protestare se il Presidente del Consiglio va a put..ne;
noi non ci riusciamo a tutela della nostra passione.

Il tempo del dialogo è finito:
dobbiamo prendere coscenza di questo fatto ed agire.

L'ho già detto una volta:
quello che mi stupisce di più è il completo disinteresse verso la questione di chi con la caccia ci lavora ed in Italia,fra armieri,abbigliamento,etc. sono in diversi.
Concordo pienamente [eusa_clap.gif] ma a volte un piccolo sfogo(qualche osservazione) bisogna concederselo ,per lo meno per fare sapere in giro come stanno le cose a chi non le conosce. :!:
Ciao. :)
 
Re: Rapporto Ispra sulla conservazione dei Tordi in Italia

1957ale ha scritto:
Ho dato una lettura frettolosa al resoconto dell'ISPRA in questione dopo averlo stampato.

La prima cosa che salta all'occhio è il benestare per questa ricerca rilasciato dall'arcicaccia apponendo il proprio logo sulla copertina;
mi piacerebbe essere certo del fatto che lo hanno anche finanziato usando,pertanto,i soldi dei cacciatori.
E bravi compagni cacciatori!

Vorrei conferma,se possibile,anche del fatto che questo studio è stato finanziato anche dalla Regione Toscana.

Essendo sicuri,come siamo sicuri,che l'ISPRA è senz'altro un organismo contrario alla caccia ed essendo sicuri,come siamo sicuri,che le associazioni venatorie non sono in grado di tutelare la caccia ed i cacciatori contro le decisioni del politico di turno,secondo me è del tutto inutile scrivere lettere ed osservazioni a destra ed a manca.

L'unica cosa da fare che ci rimane è mobilitarci:
subito!
Prima che sia troppo tardi.

Ricordatevi che quello che ci viene tolto non ci verrà mai più ridato:
questo l'ha insegnato la storia.

Migliaia di donne riescono a unirsi ed a mobilitarsi per protestare se il Presidente del Consiglio va a put..ne;
noi non ci riusciamo a tutela della nostra passione.

Il tempo del dialogo è finito:
dobbiamo prendere coscenza di questo fatto ed agire.

L'ho già detto una volta:
quello che mi stupisce di più è il completo disinteresse verso la questione di chi con la caccia ci lavora ed in Italia,fra armieri,abbigliamento,etc. sono in diversi.

La mobilitazione c'e stata, ma solo la confavi e altre poche associazioni aderirono, chiedi a Gianni -Ciro e gli altri che c'erano, non c'è la VOLONTA' di cambiare, e non ci sono PERSONAGGI in grado di farlo, Berlato-Orsi sono soltanto pedine gestite dai partiti, io è tanto che dico che finchè chi ci mangia con la caccia(fabbriche di armi-armieri ecc.ecc.) non scende in piazza con i cacciatori, nessuno ascolterà quello che vogliamo
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione rapida, adatta a caricamenti leggeri e medi.
    - **Vantaggi**: Pulizia eccellente e performance costanti, perfetta per cartucce ricreative.

    ### 5. **Reload Swiss RS 50**
    - **Caratteristiche**: Polvere svizzera di alta qualità, a combustione progressiva.
    - **Vantaggi**: Bassa erosione, ottima resa energetica e adattabilità a vari tipi di inneschi.
    - **Ideale**: Per chi cerca precisione e uniformità nei colpi.

    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
    Cita
      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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