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LEGITTIMO L’USO DELLO ZIMBELLO
MANGIMI DELL'ULTIMA GENERAZIONE
Nella caccia al capanno e nella cattura controllata, lo zimbello ha il potere di attrarre gli uccelli di passo nell'ambito dell'appostamento. Infatti, simulando il rinvenimento di cibo, attiva la pulsione della fame che, a sua volta, stimola un istinto primario ad alto livello di sopravvivenze (K. Lorenz) al quale i frettolosi passanti non possono sottrarsi.
Negli ultimi anni, forse a seguito del diffondersi di informazioni distorte, gli agenti di vigilanza venatoria, incomprensibilmente, hanno esercitato pressioni di vario genere, vere e proprie vessazioni, tese a scoraggiare i capannisti ed i tenditori nell'utilizzo dei cosiddetti zimbelli.
Gli estremisti dell'animalismo, avversari istituzionali del mondo venatorio, ripetutamente e senza successo, hanno tentato di dimostrare che il "gioco" dello zimbello é incompatibile con la natura degli uccelli e può integrare il reato di maltrattamento di animali si sen si dell'art. 727 del codice penale.
I cacciatori o gran parte di essi sono stati intimoriti a tal punto che, per evitare onerose azioni legali, hanno rinunciato all'uso dello zimbello non solo in Lombardia, ma in quasi tutte le Regioni del nostro Paese.
Un esponente del nostro Gruppo di lavoro, sollecitato dalle pressanti e giustificate proteste dei migratoristi che non intendono rinunciare senza giustificato motivo ad un loro diritto, ha chiarito, con argomentazioni di carattere giuridico, che l'uso dello zimbello é legittimo. Riportiamo il testo da lui pubblicato su una rivista venatoria, molto apprezzato dai cacciatori e mai smentito dagli "apostoli del proibizionismo"."Il giudice del tribunale di Vigevano, dott. Pietro Savani, che, nell'udienza del 15 settembre 2005, n. 2108/03 RG PM, ha validamente motivato la sentenza di assoluzione sull'uso dello zimbello, previsto dalla Legge 157/92. Secondo il parere di autorevoli analisti, occorre innanzitutto rilevare che, con riferimento alla coesistenza delle disposizioni dalle legge sulla caccia e la disciplina del codice penale, in particolare nel disposto dell'art. 727, nella formulazione vigente all'epoca dei fatti per cui si é proceduto, la puntuale e costante giurisprudenza della Cassazione (cfr. fra le altre, Cass. III, Sent. n. 5.868 del 17 marzo I998, PM in proc. Gottardi) ha statuito che la norma di cui al nuovo testo dell'epoca dell'art. 727 c.p. relativa alla detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura non ha abrogato la disciplina sui richiami vivi della legge 11 febbraio, n. I57. Va valutato in quali limiti si eserciti legittimamente la caccia con uccelli vivi o non si trascenda nel maltrattamento di animali.
Ancora la Suprema Corte, con giurisprudenza costante (cfr. Cass. Sez. III, Sent. n. 2.543 del 2 ottobre I998, P.M. in proc. Nava) ha considerato che l'utilizzo come richiami vivi di uccelli imbracati e sollecitati con un filo a sollevarsi in volo e riposarsi per terra, essendo consentito dalla Legge 157/92, non può integrare gli estremi del reato di maltrattamento di animali.
Va tenuto presente che detto comportamento venatorio é lecito a condizione che gli zimbelli siano regolarmente imbracati e non vengano sottoposti a strattoni violenti, ma ci si limiti a tendete il filo con delicatezza e quel tanto che basta a far alzare in volo gli zimbelli (Nicolino Jogna Prat)".
Questa esposizione, lunga e pesante, potrebbe avere un indubbio valore nell'indurre i rappresentanti dei cacciatori a prendere i contatti del caso con i responsabili degli organi di vigilanza al fine di trovare una soluzione condivisa e rispettosa dei diritti individuali e delle vigenti disposizioni di legge.
Trattato nei dettagli il primo argomento, ritengo opportuno discutere del secondo, quello riguardante la presentazione dei mangimi innovativi, tanto attesi da capannisti, tenditori, allevatori ed espositori nei concorsi canori.
Come precedentemente anticipato, il piano alimentare bilanciato e completo per gli uccelli da richiamo é stato ideato e preparato per soddisfare in tutto le esigenze nutrizionali di: Prispolone, Fringuello, Allodola, Tordo Sassello, Tordo Bottaccio, Merlo, Cesena, Quaglia, ecc.. Come proposto sino dal 2003 dal Gruppo di lavoro, sono state utilizzate in adeguate varietà e quantità le proteine animali, fondamento dell'alimentazione degli uccelli appartenenti ai cosiddetti uccelli da richiamo. Così é stata eliminata una sconcertante irrazionalità biologica, incompatibile con la natura degli uccelli suddetti. Alla preparazione del "piano alimentare" ha partecipato anche un esperto del Gruppo di lavoro il quale assicura che é stato formulato secondo le più recenti concezioni e nel rispetto più rigoroso delle regole fondamentali della scienza dell'alimentazione. Pertanto, sono in grado di asserire quanto segue:
Mangimi PROGEO
"UCCELLI CANORI EXTRA" Pellet studiato per attivare il ciclo del canto e della riproduzione. Eleva ai massimi livelli e prolunga la forma amorosa.
"UCCELLI CANORI RIPOSO" Ottimizza l'alimentazione di riposo o mantenimento che, rappresentando un ciclo delicato ed il più lungo ai tutti, non tollera improprietà nutrizionali di alcun tipo. Assicura la conservazione in vita, la ricostituzione dei tessuti usurati, la elaborazione dei secreti e predispone i soggetti alla fase degli amori.
"UCCELLI CANORI MUDA" E' un mangime che, con peculiari aminoacidi, stimola le papille delle penne, favorisce la sintesi della cheratina, componente principale del piumaggio, e conseguentemente concorre allo sviluppo rapido ed armonico delle penne. Completa il ciclo della muda nel giro di 30/40 giorni.
Dalle prime prove e verifiche eseguite da colleghi esperti ed aperti all'innovazione, sono emersi esiti più che soddisfacenti. La quantità giornaliera di pellet assunta, alquanto contenuta, indica che il rapporto Proteine/Calorie é molto buono. Anche la quantità dell'acqua bevuta evidenzia livelli molto bassi. Condizione apprezzabile che esclude la presenza di eccessi di cloruro di sodio e di sostanze analoghe. Il grado di digeribilità espresso dalla differenza tra la quantità di alimento ingerito e la quantità del medesimo espulso con le feci, fattore importantissimo, secondo stime attendibili, é stato ritenuto ottimale. Colleghi espositori hanno provato il mangime con alcuni soggetti nelle esposizioni canore di primavera. Ovviamente non é possibile fare una valutazione credibile di un alimento del quale é possibile prendere in esame solo gli aspetti esteriori.
In relazione a quanto emerso, la linea di mangimi dotati di una buona varietà e quantità di proteine di origine animale, sembra aver raggiunto un rilevante livello qualitativo. Senza alcun dubbio, avendo caratteristiche uniche, potrebbe rappresentare la risoluzione più importante adottata dal settore produttivo del nostro Paese dopo l'entrata in vigore della legge della mucca pazza.
Secondo il nostro parere, i migratoristi esperti in biochimica, in scienza dell'alimentazione e coloro che conoscono a fondo le esigenze degli uccelli da richiamo dispongono di una grande potenzialità utilizzabile, tra l'altro, per ottimizzare i nominati prodotti.
Il Gruppo di lavoro, dopo aver dato l'esempio, operando ininterrottemente dal 2003, lancia un appello, invita gli esperti dianzi precisati a dare il loro contributo per il perfezionamento del piano alimentare in argomento e per il definitivo superamento dell'emergenza mangimi. E' possibile attuare con semplicità una spirale virtuosa a condizione che da parte dei migratoristi disponibili ad effettuare un gioco di squadra vengano trasmessi anche telefonicamente consigli, osservazioni, proposte e quant'altro al Gruppo di lavoro. Questo, elaborate e messe in relazione tra loro le informazioni ricevute, si adopererà per discutere e ricercare una soluzione migliorativa con la direzione tecnica della Mangimi Progeo S.p.A.. Da questa sorta di tavolo di lavoro informale, composto da interlocutori distanti fisicamente e fors'anche concettualmente potrebbero emergere risposte adeguate alle aspettative degli amatori. Sicuramente potrebbe essere una reale opportunità di arricchimento "culturale" per il composito comparto ornitofilo-venatorio, caratterizzato da un pregiudizievole individualismo. Affidato l'incarico della raccolta informativa a Jogna Prat N., che può venire contattato telefonicamente al numero 043226251, confidando nello spirito di solidarietà dei migratoristi, ha buoni motivi per ritenere che l'iniziativa prospettata vada a buon fine entro tempi brevi. Ovviamente io provvederò a raccogliere i dati trasmessi a mezzo Internet.
Ottimizzati i tre mangimi specifici del piano alimentare in argomento, coma ultimo argomento, discuterò della stretta relazione esistente tra canto, alimentazione e fotoperiodo, elementi fondamentali per l'utilizzo appropriato degli uccelli da richiamo.
Dopo di che, il Gruppo di lavoro, considerando raggiunto l'obiettivo prefissato, provato da cinque anni di operatività assai onerosa, si scioglierà.
Salutoni.
MANGIMI DELL'ULTIMA GENERAZIONE
Nella caccia al capanno e nella cattura controllata, lo zimbello ha il potere di attrarre gli uccelli di passo nell'ambito dell'appostamento. Infatti, simulando il rinvenimento di cibo, attiva la pulsione della fame che, a sua volta, stimola un istinto primario ad alto livello di sopravvivenze (K. Lorenz) al quale i frettolosi passanti non possono sottrarsi.
Negli ultimi anni, forse a seguito del diffondersi di informazioni distorte, gli agenti di vigilanza venatoria, incomprensibilmente, hanno esercitato pressioni di vario genere, vere e proprie vessazioni, tese a scoraggiare i capannisti ed i tenditori nell'utilizzo dei cosiddetti zimbelli.
Gli estremisti dell'animalismo, avversari istituzionali del mondo venatorio, ripetutamente e senza successo, hanno tentato di dimostrare che il "gioco" dello zimbello é incompatibile con la natura degli uccelli e può integrare il reato di maltrattamento di animali si sen si dell'art. 727 del codice penale.
I cacciatori o gran parte di essi sono stati intimoriti a tal punto che, per evitare onerose azioni legali, hanno rinunciato all'uso dello zimbello non solo in Lombardia, ma in quasi tutte le Regioni del nostro Paese.
Un esponente del nostro Gruppo di lavoro, sollecitato dalle pressanti e giustificate proteste dei migratoristi che non intendono rinunciare senza giustificato motivo ad un loro diritto, ha chiarito, con argomentazioni di carattere giuridico, che l'uso dello zimbello é legittimo. Riportiamo il testo da lui pubblicato su una rivista venatoria, molto apprezzato dai cacciatori e mai smentito dagli "apostoli del proibizionismo"."Il giudice del tribunale di Vigevano, dott. Pietro Savani, che, nell'udienza del 15 settembre 2005, n. 2108/03 RG PM, ha validamente motivato la sentenza di assoluzione sull'uso dello zimbello, previsto dalla Legge 157/92. Secondo il parere di autorevoli analisti, occorre innanzitutto rilevare che, con riferimento alla coesistenza delle disposizioni dalle legge sulla caccia e la disciplina del codice penale, in particolare nel disposto dell'art. 727, nella formulazione vigente all'epoca dei fatti per cui si é proceduto, la puntuale e costante giurisprudenza della Cassazione (cfr. fra le altre, Cass. III, Sent. n. 5.868 del 17 marzo I998, PM in proc. Gottardi) ha statuito che la norma di cui al nuovo testo dell'epoca dell'art. 727 c.p. relativa alla detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura non ha abrogato la disciplina sui richiami vivi della legge 11 febbraio, n. I57. Va valutato in quali limiti si eserciti legittimamente la caccia con uccelli vivi o non si trascenda nel maltrattamento di animali.
Ancora la Suprema Corte, con giurisprudenza costante (cfr. Cass. Sez. III, Sent. n. 2.543 del 2 ottobre I998, P.M. in proc. Nava) ha considerato che l'utilizzo come richiami vivi di uccelli imbracati e sollecitati con un filo a sollevarsi in volo e riposarsi per terra, essendo consentito dalla Legge 157/92, non può integrare gli estremi del reato di maltrattamento di animali.
Va tenuto presente che detto comportamento venatorio é lecito a condizione che gli zimbelli siano regolarmente imbracati e non vengano sottoposti a strattoni violenti, ma ci si limiti a tendete il filo con delicatezza e quel tanto che basta a far alzare in volo gli zimbelli (Nicolino Jogna Prat)".
Questa esposizione, lunga e pesante, potrebbe avere un indubbio valore nell'indurre i rappresentanti dei cacciatori a prendere i contatti del caso con i responsabili degli organi di vigilanza al fine di trovare una soluzione condivisa e rispettosa dei diritti individuali e delle vigenti disposizioni di legge.
Trattato nei dettagli il primo argomento, ritengo opportuno discutere del secondo, quello riguardante la presentazione dei mangimi innovativi, tanto attesi da capannisti, tenditori, allevatori ed espositori nei concorsi canori.
Come precedentemente anticipato, il piano alimentare bilanciato e completo per gli uccelli da richiamo é stato ideato e preparato per soddisfare in tutto le esigenze nutrizionali di: Prispolone, Fringuello, Allodola, Tordo Sassello, Tordo Bottaccio, Merlo, Cesena, Quaglia, ecc.. Come proposto sino dal 2003 dal Gruppo di lavoro, sono state utilizzate in adeguate varietà e quantità le proteine animali, fondamento dell'alimentazione degli uccelli appartenenti ai cosiddetti uccelli da richiamo. Così é stata eliminata una sconcertante irrazionalità biologica, incompatibile con la natura degli uccelli suddetti. Alla preparazione del "piano alimentare" ha partecipato anche un esperto del Gruppo di lavoro il quale assicura che é stato formulato secondo le più recenti concezioni e nel rispetto più rigoroso delle regole fondamentali della scienza dell'alimentazione. Pertanto, sono in grado di asserire quanto segue:
Mangimi PROGEO
"UCCELLI CANORI EXTRA" Pellet studiato per attivare il ciclo del canto e della riproduzione. Eleva ai massimi livelli e prolunga la forma amorosa.
"UCCELLI CANORI RIPOSO" Ottimizza l'alimentazione di riposo o mantenimento che, rappresentando un ciclo delicato ed il più lungo ai tutti, non tollera improprietà nutrizionali di alcun tipo. Assicura la conservazione in vita, la ricostituzione dei tessuti usurati, la elaborazione dei secreti e predispone i soggetti alla fase degli amori.
"UCCELLI CANORI MUDA" E' un mangime che, con peculiari aminoacidi, stimola le papille delle penne, favorisce la sintesi della cheratina, componente principale del piumaggio, e conseguentemente concorre allo sviluppo rapido ed armonico delle penne. Completa il ciclo della muda nel giro di 30/40 giorni.
Dalle prime prove e verifiche eseguite da colleghi esperti ed aperti all'innovazione, sono emersi esiti più che soddisfacenti. La quantità giornaliera di pellet assunta, alquanto contenuta, indica che il rapporto Proteine/Calorie é molto buono. Anche la quantità dell'acqua bevuta evidenzia livelli molto bassi. Condizione apprezzabile che esclude la presenza di eccessi di cloruro di sodio e di sostanze analoghe. Il grado di digeribilità espresso dalla differenza tra la quantità di alimento ingerito e la quantità del medesimo espulso con le feci, fattore importantissimo, secondo stime attendibili, é stato ritenuto ottimale. Colleghi espositori hanno provato il mangime con alcuni soggetti nelle esposizioni canore di primavera. Ovviamente non é possibile fare una valutazione credibile di un alimento del quale é possibile prendere in esame solo gli aspetti esteriori.
In relazione a quanto emerso, la linea di mangimi dotati di una buona varietà e quantità di proteine di origine animale, sembra aver raggiunto un rilevante livello qualitativo. Senza alcun dubbio, avendo caratteristiche uniche, potrebbe rappresentare la risoluzione più importante adottata dal settore produttivo del nostro Paese dopo l'entrata in vigore della legge della mucca pazza.
Secondo il nostro parere, i migratoristi esperti in biochimica, in scienza dell'alimentazione e coloro che conoscono a fondo le esigenze degli uccelli da richiamo dispongono di una grande potenzialità utilizzabile, tra l'altro, per ottimizzare i nominati prodotti.
Il Gruppo di lavoro, dopo aver dato l'esempio, operando ininterrottemente dal 2003, lancia un appello, invita gli esperti dianzi precisati a dare il loro contributo per il perfezionamento del piano alimentare in argomento e per il definitivo superamento dell'emergenza mangimi. E' possibile attuare con semplicità una spirale virtuosa a condizione che da parte dei migratoristi disponibili ad effettuare un gioco di squadra vengano trasmessi anche telefonicamente consigli, osservazioni, proposte e quant'altro al Gruppo di lavoro. Questo, elaborate e messe in relazione tra loro le informazioni ricevute, si adopererà per discutere e ricercare una soluzione migliorativa con la direzione tecnica della Mangimi Progeo S.p.A.. Da questa sorta di tavolo di lavoro informale, composto da interlocutori distanti fisicamente e fors'anche concettualmente potrebbero emergere risposte adeguate alle aspettative degli amatori. Sicuramente potrebbe essere una reale opportunità di arricchimento "culturale" per il composito comparto ornitofilo-venatorio, caratterizzato da un pregiudizievole individualismo. Affidato l'incarico della raccolta informativa a Jogna Prat N., che può venire contattato telefonicamente al numero 043226251, confidando nello spirito di solidarietà dei migratoristi, ha buoni motivi per ritenere che l'iniziativa prospettata vada a buon fine entro tempi brevi. Ovviamente io provvederò a raccogliere i dati trasmessi a mezzo Internet.
Ottimizzati i tre mangimi specifici del piano alimentare in argomento, coma ultimo argomento, discuterò della stretta relazione esistente tra canto, alimentazione e fotoperiodo, elementi fondamentali per l'utilizzo appropriato degli uccelli da richiamo.
Dopo di che, il Gruppo di lavoro, considerando raggiunto l'obiettivo prefissato, provato da cinque anni di operatività assai onerosa, si scioglierà.
Salutoni.