Grazie dell'intervento. Perfettamente d'accordo con te.
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UN pallino, che significa che la rosata è abbondantemente sguarnita, può colpire qualunque punto della sagoma e in qualunque modo, anche solo strisciandola.
Una cosa è padellare un animale o scarseggiarlo per errore, un'altra tirare di proposito, non una volta di rabbia ma sistematicamente, ad animali fuori tiro spaventandoli, spennandoli o peggio ferendoli. Di fatto levando una preda a sè e agli altri, mandandola a morire di stenti senza "godersela" nessuno.
Che poi quella volta che arriva bene il pallino di 4euri di cartuccia al tungsteno, lo ammazza...bene. Ma non ne hai la certezza di come e dove arriva. Altimenti sarebbe a tiro, non fuori.
E comunque le rosate del tungsteno sono per vari motivi più dense e "forti", perciò se io parlo di 35m col piombo, immagino siano i 45 del tungsteno.
PS: non c'è bisogno del 5, anche l'8 è follia per un tordo.
Lo sparano alle pernici.
Mi dispiace contraddirti, ma quando tiro ad un animale lo faccio con la convinzione dell'abbattimento. Quel mestolone di cui ho scritto, fu il primo di una successiva serie di uccelli tirati, dove i 70 mt. sono poi il limite oltre il quale non si va, ed entro il quale ho la certezza dell'abbattimento al 100% ed io a fermo non sbaglio mai. Per pura cronaca, tirai a quell'uccello con la convinzione che allo sparo sarebbe volato ripercorrendo la strada fatta prima di posarsi, ovvero ripassando sopra il capanno. Lo tirai senza convinzione e senza tirargli addosso, ma solo ad occhi aperti puntando la sagoma. e a quella distanza la costosissima munizione mi permette con tiro ben mirato ed appoggio di mettere ben oltre un singolo pallino. Io quando tiro ad un uccello ho sempre la convinzione di abbatterlo e mai lo tiro di proposito e la mia convinzione è dettata dall'abbinamento canna munizione. Oltre certe distanze non mi azzardo a tirare neanche col tungsteno e tiri al volo non li azzardo oltre lo stesso limite che ho memorizzato con munizioni convenzionali, solo che i 4 euro mi permettono di recuperare uccelli altrimenti che potrebbero essere feriti con altre cartucce perchè non ben centrati e con solo 3 pallini sul bersaglio, perchè a distanze sino 50 mt. al volo, anche con la numerazione di pallino adeguata, devi centrare l'animale per mettere almeno un pallino in zona vitale, col tungsteno ne bastano la metà perchè è devestante. Parliamo ovviamente di una munizione particolare e costosa, ma, comunque eviteri di parlare di presunti atteggiamenti scoretti nei confronti di chi abitualmente tira ad uccelli ben oltre quello che è il limite personale.
In tabelle,calcoli vari non entro per manifesta non conoscenza . Mi limito all'esperienza pratica di caccia e Franky@ posso assicurarti che a 70 metri non c'è umano che abbatta regolarmente nel tiro a volo. Fabietto spesso gioca il jolly del tungsteno a fermo e lì ottiene risultati straordinari coadiuvato dal suo Cosmi.
Al volo è tutt'altra cosa . Chiunque SIA colui che spara 50 metri già rappresentano un range estremo per ottenere una sequenza significativa di hits .
Il tungsteno risolve in situazioni particolari,ma utilizzato per situazioni "normali" entro i 35/40 metri rappresenta un dispendio economico inutile tranne che sia obbligatorio di avvalerci di munizioni alternative al piombo,ma in tal caso ci sono leghe più economiche e molto valide.
Saluti e grazie per tutto il lavoro che stai facendo in questa situazione di emergenza.
Forse sono stato troppo "duro". perdono.
In ogni caso, abbattimenti seriati a 70m significa diverse cose, innanzitutto un manico/cartuccia/canna particolari (sarà il tungsteno? per il piombo mi sembrano tanti a prescindere da bravura e fucile), e poi che probabilmente a sagoma sono effettivamente più di un pallino mediamente, tale da dare ragionevole sicurezza. comunque non giudico il chi, in realtà non giudico manco l'atteggiamento.
E'proprio che il tiro utile "tradizionale" NON è 70m. manco con una magnum (piombo). Tantomeno con l'acciaio agli anatidi. Ma se il tungsteno lo permette...diamine, devo riuscire a trovare un'armeria che le venda![]()
[thumbsup.gif][thumbsup.gif][thumbsup.gif]Ho letto questa discussione negli ultimi interventi e ciascuno porta la propria esperienza e tante verità. Mi sento di quotare il ragionamento del buon Parissiene ; se misurassimo con certezza la distanza reale di molti tiri che ci appaiono lunghi o "tironi" scopriremmo, con un pò di delusione, che abbiamo sparato intorno ai 40 metri o poco più.
E' vero, cacciando i tordi abitualmente ho poca esperienza su altri selvatici ma il tiro azzardato di un normale fucile da caccia, con strozzatura a 3 o 2 stelle, è tale già a 45 metri.
Molto spesso, quando siamo convinti di aver compiuto un regolare abbattimento intorno ai 50 metri (contando magari i passi senza pensare che al punto di caduta si sono aggiunti i metri di abbrivio della parabola del selvatico già morto) in verità abbiamo sparato entro i 40/42.
Se non è stato già detto suggerisco di disegnare la sagoma di un tordo, anatra o colombo che sia, e, con una fettuccia misurata precedentemente, porre il disegno alle varie distanze. Ci si accorgerà realmente di cosa stiamo parlando.
Tolte situazioni particolari dovremmo frenarci per evitare di essere poi sbertucciati con gli appellativi di "fuochisti" e "mitragliatori"; ha ragione Franky: mandar perso un selvatico è davvero un peccato che oggi ha lo stesso peso etico di ieri ma grava ancor più dei tempi andati per la minor presenza di selvatici.
Abbraccio tutti voi virtualmente e a Franky un saluto particolare ché nelle zone di Crotone iniziai a sparare meno che adolescente. Primo tordo, al volo, della mia vita a Cerenzia con mio zio che purtroppo non è più e vicino all'allora armiere del posto Pierluigi Bonzagni (armi sport 2 torri che era sito in piazza Lucifero) eccellente fischiatore di bottaccio e merlo.
Quale battesimo migliore per un "malvizzaro" ?!
Intanto l’argomento si sta sviluppando in modo molto interessante verso la balistica terminale , argomento spinosissimo se si considerano le munizioni a palla , un “azzardo”parlando di munizione spezzata che moltiplica all ennesima potenza tutte le variabili della fisica sulla massa del proietto, spero in una discussione costruttiva.
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La baLListica terminale della munizione spezzata la definirei come la Superc@zzola apologetica della bottadeculo.
alias: se e quando cascano, fatte i c@zzi tua e continua a sparare, perchè non lo saprai mai perchè è cascato, manco dopo spennato.