Re: DISOBBEDIENZA CIVILE
pipposcolopax ha scritto:
le leggi anche quelle assurde sono leggi e chi le infrange e' un fuorilegge la critica e l'opposizione a uno stato di fatto si fa' con modi e metodi legali (scioperi ,manifestazioni) la disobbedienza civile tuttavia per essere tale deve essere manifesta altrimenti diventa FURBERIA .le leggi si infrangono solo quando sussiste lo stato di necessita'(ma gia' c'e' una legge che lo consente) detto questo siamo rimasti in pochi co**!#ni che le rispettiamo infatti stiamo andando a rotoli saluti
Giustissimo. La disobbidienza civile ti porta ad essere un fuorilegge perche' chi infrange le leggi per qualsiasi ragione, giusta o sbagliata, e' un fuorilegge. Comunque la storia ci dice che molti fuorilegge poi sono stati rivalutati come eroi. Basta guardare alla storia recente dei Partigiani (quelli veri) durante l'occupazione tedesca, considerati banditi dai tedeschi e dai fascisti. O, se andiamo sul romantico, Robin Hood. E perche' no? Anche Garibaldi era un "fuorilegge." E Mazzini, Cavour, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, George Washington, Martin Luther, Martin Luther King, Gandhi, e tanti altri.
Ma la distinzione che fai fra chi disubbidisce manifestamente (e per questo assumendosi la responsabilita' piena delle sue azioni e rischiando la galera o peggio) e i "furbi" che disubbidiscono di nascosto e' cruciale, importantissima ai fini di questa discussione.
Quindi scopro la mia prima carta:
Secondo me (e secondo pipposcolopax) la prima caratteristica della disobbedienza civile e' che deve essere manifesta. Se non lo e', se e' fatta in segreto, furtivamente, non migliora la societa', non fa nulla per eliminare la legge ingiusta o sbagliata, e non porta vantaggio a nessuno se non al "furbo" stesso e agli altri furbi che fanno lo stesso.
Siamo d'accordo per quanto riguarda questa caratteristica?
Ma quali sono le altre caratteristiche della vera disobbedienza civile? Faccio un esempio:
Tizio pensa che siccome il limite di carniere per i tordi e' 10 capi in una provincia contigua alla sua, ma soltanto 5 nella sua provincia, Tizio decide di disubbidire a questa regola, e pur sapendo che il guardiacaccia lo sta osservando e che il suo comportamento gli causera' problemi anche seri, uccide un sesto, un settimo, e un ottavo tordo finche' il guardiacaccia lo ferma, gli prende il fucile, e gli fa il verbale. Tizio vuole andare in tribunale e dimostrare pubblicamente l'ingiustizia del limite di carniere imposto alla sua provincia, certo che se il tribunale gli da' ragione, la sua provincia sara' costretta a cambiare quella regola. Dunque, Tizio non ha fatto il furbo. Non ha cercato di nascondere le sue azioni. Ha scelto di essere preso in flagrante delicto. Le sue intenzioni sono ammirevoli. Si puo' parlare nel suo caso di vera disobbedienza civile?
A tutti voi la risposta.