Consiglio scelta LABRADOR (1 utente sta leggendo)

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Re: Consiglio scelta LABRADOR

Ma se li uccidesse diciamo che il problema sarebbe minore, anche se comunque sarebbe bello il cane che con la selvaggina in bocca si siede e aspetta l' ordine "lascia"(soprattutto esteticamente) , ma il mio non sempre lo fa, per esempio su 3 minilepri che mi ha preso da solo nei rovi 2 le ha uccise ed una è scappata (purtroppo probabilmente a morire), quindi cercherò di risolvere il problema anche se ora a caccia chiusa gli animali da riportare scarseggiano :D.
Io non scarico il fucile al momento della consegna,presto comunque massima attenzione a non puntarlo verso altre persone nel momento in cui mi abbasso, ma non sei comunque pronto a sparare nel caso partano animali o il ferito scappi oltre al fatto che al ferito al 90% delle volte è impossibile sparare vuoi perché è troppo vicino e punta lo sporco più vicino, vuoi perché non è nel pieno delle forze e il cane gli sta al culo, ecc.
Poi come dice germano il cane dovrebbe mettersi a disposizione del padrone, ma ammetto che essendo il primo cane un po' l'inesperienza un po' la voglia di portarlo a caccia, un po' il troppo tempo necessario per ottenere questo risultato, una volta riportato il cane riparte (manco il tempo di fargli le feste) certo se lo chiamo si ferma e torna, ma di suo riparte :D
Un cucciolone di 10 mesi che da quello che leggo lavora come un cane adulto farebbe la felicità di qualsiasi cacciatore. Se non consegna in mano potrebbe essere colpa dell'addestramento. Con tutta sincerità a me i cani che istintivamente perdono tempo con la selvaggina in bocca non mi piacciono. Il cane istintivamente deve mettere il "malloppo" al sicuro e deve andare a cercare una nuova preda, non dimentichiamo che la selvaggina morta per il cane non è più una preda. Dopo la "consegna" si condiziona il cane a rimanere fermo, questo è addestramento, più il cane ha carattere più difficile è tenerlo fermo. La consegna in mano oltre ad essere piacevole da vedere, ha anche qualche utilità. La consegna in mano prevede anche la tenuta del selvatico, cosa che non ha un cane che consegna al piede. A me piace il cane che consegna a testa alta, e deve dare l'impressione di pregare il padrone perché accetti la sua offerta in dono, i cani che abbassano la testa, non mi piacciono. E' sicuramente meglio abituarsi a scaricare il fucile prima delle operazioni di incarnieramento, almeno per quello che riguarda la caccia vagante. Il fucile bisogna tenerlo carico fino a quando il cane non consegna la selvaggina, dopo si scarica, si mette a tracolla si prende l'animale da terra o dalla bocca del cane, lo si controlla, ci si assicura che sia morto, altrimenti bisogna mettere fine alle sue sofferenze, lo si pettina gli si mette la testa sotto l'ala, se si ha a disposizione una busta di carta lo si mette dentro, altrimenti si mette direttamente nella cacciatora, le buste di plastica non dovrebbero essere adoperate. Io dico che per fare questo è meglio scaricare il fucile. Il cane deve rimanere fermo non per rimediare sul selvatico riportato, ma per non buttare via selvaggina buona mentre il cacciatore è intento alle operazioni di incarnieramento. Nei passaggi difficili, è buona norma aprire il fucile e togliere le cartucce dalle canne, io le cartucce non le tolgo, però fermo il cane quando apro il fucile, il cane da cerca non si conduce come il cane da ferma. Il migratorista, a caccia chiusa prova a chiamare il cane quando sta cacciando, le prime volte lo devi chiamare quando è stanco, lo leghi e lo tieni fermo, ogni volta che tenta di ripartire gli dici "nò" quando vedi che la respirazione rallenta gli offri da bere, dopo quando il cane rientra nei valori più normali gli offri anche un bocconcino, dopo quando lo vedi più calmo, lo premi e gli dai quello che vuole, cioè gli ridai il "cerca" Lo devi fare fino a quando riesci a controllare il cane senza guinzaglio. Prima di dare al cane il "cerca" gli devi far espletare i bisogni fisiologici, lo sleghi, gli metti la mano sulla nuca e lo accompagni per 1/2 m. dopo lo lasci, se assume atteggiamento da caccia lo devi riprendere, non gli devi permettere di cacciare. Quando ha espletato i suoi bisogni, lo chiami gli dai il "piede" e gli dai l'ordine di cerca. E' un buon inizio per cercare di avere un discreto controllo sul cane. P.S. Mi scuso per la lungaggine, ma quando scrivo non me ne accorgo.
 
Re: Consiglio scelta LABRADOR

A me li riporta vivi. E mi piace come cosa.
Vivi o morti, l'importante è che il cane non abbia il "dente duro" A me pure li porta vivi, non sempre, e quando me li riporta vivi la cosa non mi piace più di tanto, cioè non faccio salti di gioia. Portare vivi o morti, dipende anche dall'intelligenza del cane, un cane di media taglia come potrebbe essere il Cocker o lo springer, se fresco riporta il selvatico vivo, se stanco lo riporta morto, specialmente se il riporto riguarda un preda grande e il terreno si presenta molto difficoltoso, se ci sono attraversamenti di corsi d'acqua il cane esperto prima di iniziare l'attraversata preferisce uccidere la preda. Un cane di grossa taglia avrà sicuramente meno problemi e potrebbe riportare il ferito vivo, in entrambi i casi nessuno dei cani ha il dente duro.
 
Re: Consiglio scelta LABRADOR

Un cucciolone di 10 mesi che da quello che leggo lavora come un cane adulto farebbe la felicità di qualsiasi cacciatore. Se non consegna in mano potrebbe essere colpa dell'addestramento. Con tutta sincerità a me i cani che istintivamente perdono tempo con la selvaggina in bocca non mi piacciono. Il cane istintivamente deve mettere il "malloppo" al sicuro e deve andare a cercare una nuova preda, non dimentichiamo che la selvaggina morta per il cane non è più una preda. Dopo la "consegna" si condiziona il cane a rimanere fermo, questo è addestramento, più il cane ha carattere più difficile è tenerlo fermo. La consegna in mano oltre ad essere piacevole da vedere, ha anche qualche utilitÃ. La consegna in mano prevede anche la tenuta del selvatico, cosa che non ha un cane che consegna al piede. A me piace il cane che consegna a testa alta, e deve dare l'impressione di pregare il padrone perché accetti la sua offerta in dono, i cani che abbassano la testa, non mi piacciono.

Dentro di me sono felice, essendo il primo cane poteva andare molto peggio, ma non soddisfatto al 100% sia del mio lavoro sia del cucciolo, tenendo conto che ormai lui non si cambia, cerco di migliorarlo e di migliorare me.
sicuramente è stato un errore di addestramento e me ne assumo la responsabilitÃ, però siccome anche io preferisco il cane che consegna a testa alta se riesco a correggere il cucciolo ben venga.

Nei passaggi difficili, è buona norma aprire il fucile e togliere le cartucce dalle canne, io le cartucce non le tolgo, però fermo il cane quando apro il fucile, il cane da cerca non si conduce come il cane da ferma.

concordo ed è meglio far andar via un animale,non sempre è il cane che trova a volte anche i piedi del cacciatore, che far partire qualche colpo involontario.


Il migratorista, a caccia chiusa prova a chiamare il cane quando sta cacciando, le prime volte lo devi chiamare quando è stanco, lo leghi e lo tieni fermo, ogni volta che tenta di ripartire gli dici "nò" quando vedi che la respirazione rallenta gli offri da bere, dopo quando il cane rientra nei valori più normali gli offri anche un bocconcino, dopo quando lo vedi più calmo, lo premi e gli dai quello che vuole, cioè gli ridai il "cerca" Lo devi fare fino a quando riesci a controllare il cane senza guinzaglio. Prima di dare al cane il "cerca" gli devi far espletare i bisogni fisiologici, lo sleghi, gli metti la mano sulla nuca e lo accompagni per 1/2 m. dopo lo lasci, se assume atteggiamento da caccia lo devi riprendere, non gli devi permettere di cacciare. Quando ha espletato i suoi bisogni, lo chiami gli dai il "piede" e gli dai l'ordine di cerca. E' un buon inizio per cercare di avere un discreto controllo sul cane. P.S. Mi scuso per la lungaggine, ma quando scrivo non me ne accorgo.
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l' ordine al piede senza guinzaglio lo svolge giÃ, più è "fresco" più bisogna ripetere spesso il comando perché tenta di ripartire. certo non riesco a fare km e km con il cane al piede.
anche il fermo (non a distanza) lo svolge benino, mi è capitato di restare anche 20/30 minuti fermo ad aspettare le anatre all' alba con il cane slegato seduto vicino a me, più difficile quando sono con gli altri cacciatori con i loro cani (ma più che altro è vuole giocare con loro, credo sia normale vista l'età e visto che per lui in quel momento non è a caccia), impossibile dopo aver sparato tenerlo fermo, rimetterlo fermo molto dura ma non impossibile (più facile se siamo io e lui).
ma non ho capito il nesso con la consegna in mano a testa alta che vorrei ottenere. oltre a migliorare il controllo sul cane.

quando si parla di cani non si è mai sintetici.
 
Re: Consiglio scelta LABRADOR

In ogni caso si potrebbe fare sempre meglio, fai bene a non essere soddisfatto del tuo lavoro. Per il lavoro del cucciolo io aspetterei a pronunciarmi. Un buon cane da caccia dovrebbe andare in crescendo fino a 4 anni, fino ai 2 anni ci sono alti e bassi, come ho già detto "un giorno ci fanno andare in paradiso e un giorno ci fanno sprofondare all'inferno" Migliorare va bene, ma senza peggiorare il rapporto con il cane, fare ad ogni costo non sempre conviene. Potrebbe essere stato anche un errore di addestramento, però non è sempre colpa della tecnica, potrebbe essere dipeso anche dal tempo, cioè dal periodo non adatto a far svolgere quel determinato lavoro al cucciolone. Ci potrebbe essere stato un tuo errore di valutazione. Un buon addestramento al riporto ha bisogno di tempo, specialmente se non c'è stata una buona socializzazione. Se al primo vero riporto, fatto da un vero abbattimento, in una azione di caccia, il cane o il cucciolone non dovesse riportare come faceva in addestramento vuol dire che chi lo ha addestrato non ha valutato bene, se lo avesse fatto avrebbe rimandato l'abbattimento. E' come varare una barca che affonda, in entrambi i casi si è perso tutto il lavoro fatto. Anche il primo abbattimento va attentamente valutato, non si dovrebbe abbattere un fagiano a 40 m. in un posto difficile e mettere in difficoltà il cucciolone, non si dovrebbe fare un abbattimento quando il cucciolone è stanchissimo, non si dovrebbe rovinare il selvatico, e altri piccoli accorgimenti, chi cerca il mancato riporto lo trova. E' meglio prevenire che correggere. Comunque un cucciolone ben addestrato dovrebbe essere in grado di effettuare un vero riporto corretto, sollecito e con la consegna in mano intorno all'anno di età. E' difficile condurre il cane al piede senza guinzaglio sul terreno di caccia, l'importante è non far capire al cane che ci arrendiamo, per combattere ad armi pari con il cane ci vuole allenamento. Per dichiarare la nostra resa al cane basta un rametto con in cima delle foglie da muovere davanti il naso del cane, non discuto neanche di chi usa collari a strozzo o di peggio. All'aspetto alle anatre molto probabilmente il cane ha interesse a stare fermo, a caccia vagante non ha nessun interesse a stare fermo. Tu hai detto che fai fatica a tenere il cane fermo dopo la consegna al piede, io ti ho suggerito alcuni tipi di condizionamenti che molto probabilmente ti aiuteranno a tenere il cane fermo dopo il riporto. Il riporto a comando dopo l'abbattimento non è facile, non è facile far capire al cane il perché non può andare a prendere quello che è caduto ed è alla sua portata, qui ci vuole una forte leadership e un buon condizionamento, cosa diversa è la correttezza al frullo, questa è naturale, se il cucciolone venisse portato sempre su selvatici nati liberi, per tentativi capirebbe che non è conveniente rincorrere un selvatico quando non avrà nessuna possibilità di poterlo abboccare. Più che correttezza io parlerie di saggezza al frullo, e questa la hanno molto di più i cani da caccia poco addestrati, cioè quelli che pensano, senza avere il padrone che si mette in mezzo fra cane e selvaggina. Il cane fa tutto per interesse, a caccia il bocconcino serve a poco, devi sfruttare l'interesse del cane come rinforzo positivo. Logicamente queste sono solo mie opinioni, nulla a che vedere con la verità.
 
Re: Consiglio scelta LABRADOR

Nessuno ha la verità assoluta, e dare consigli tramite un pc non è cosa facile come non è facile spiegare perfettamente l'atteggiamento di un cane.
Concordo sul non forzare e devo dire che già così (salvo peggioramenti dovuti alla crescita) è un cane che si può utilizzare a caccia, ubbidiente salvo casi sporadici, spesso dopo una breve corsa riesco anche a fermarlo se insegue animali a cui non ho sparato.
Il riporto a comando è utile ma ha dei pro e dei contro e a caccia forse è meglio che un cane arrivi il prima possibile sul punto di caduta di un eventuale ferito.

Posso dire che per me il riporto a testa alta è più uno sfizio che una necessità, il lasciare la selvaggina solo a comando invece lo vedo già più come una necessità e quindi punterò soprattutto a risolvere questo secondo problema.
Che il cane stia fermo dopo il riporto è anche questo più uno sfizio visto che non mi costa niente fermarlo con un secco "fermo" quando prova a partire.

Quindi a fronte di queste considerazioni se avete consigli per risolvere il problema principale di non far lasciare la selvaggina al cane prima del "lascia" sono ben accetti.
 
Re: Consiglio scelta LABRADOR

Cercherò di dare ancora qualche opinione. Per me il cane che insegue bisogna lasciarlo inseguire, dopo l'inseguimento va chiamato e premiato. Se lo si chiama mentre insegue il famoso discernimento va a farsi benedire, il discernimento è la facoltà della mente di valutare e decidere, il cane capirà per tentativi quello che è conveniente da quello che non è conveniente. Quindi, il cane che ha discernimento sarà saggio al frullo. Il cane corretto al frullo non ha nessun discernimento, alla partenza della selvaggina si inchioderà a prescindere, se la correzione è stato dura non marcherà bene neanche il punto di caduta. Il cane va addestrato ed allenato per arrivare con precisione sul punto dove ha visto cadere il selvatico. Io credo che dipende anche da una predisposizione genetica, che in ogni caso va allenata ed incentivata. Il cane dovrebbe essere addestrato ed allenato in previsione di quello che dovrebbe fare, se il cane dovrà fare prove di lavoro dove la correttezza è obbligatoria dovrà imparare a marcare il punto da fermo, altrimenti è meglio farlo partire insieme al riportello, anche perché è un controsenso addestrarlo per qualcosa che il cane non farà mai. Il cane abituato a marcare da fermo, quando rincorrerà potrebbe trovarsi in difficoltà ad individuare il punto di caduta. Questo per dire che non è sempre vero che il cane che rincorre arriva prima sul selvatico caduto. Cani che rincorrono passando sopra il morto proseguendo la corsa ci sono, io ipotizzo che questo difetto è dovuto a un cattivo addestramento. Il riporto a testa alta è un atto di sottomissione spontanea, non dipende dall'addestramento, dipende dal rapporto che il padrone ha saputo creare con il cane. Il riporto per "devozione" non è uno sfizio. Il cane dopo il riporto deve restare fermo a disposizione del padrone, non può decidere, oltre ad essere utile ai fini del carniere è anche una relazione sociale. Io dopo il riporto dico al cane, sei stato bravo, a concludere positivamente l'azione, adesso aspetta deciderò io se e il caso di iniziare con una nuova azione. Gli sto dicendo che non deve fare i fatti suoi quando io faccio altro, in quel momento io non sto cacciando sto scrivendo e sto incarnierando il selvatico abbattuto, se non caccio io neanche il cane deve cacciare. Un cane esuberante se è collegato lo si può controllare senza reprimere la sua esuberanza. In rapporto a questo, quello che è un sfizio è la consegna in mano. Se non sbaglio la consegna al piede è prevista sia nelle gare che nelle prove di lavoro. Se il cane riporta in mano il riportello sa riportare, bisogna trovare il modo di convincerlo a riportare la selvaggina allo stesso modo del riportello, questo per risparmiare tempo, altrimenti bisogna riaddestrare, con un metodo diverso. Pero prima di iniziare qualsiasi cosa devi tenere il cane fermo dopo la consegna della selvaggina.
 

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