Vedo che parlate solo di cartucce, ma anche le canne incidono sulla costanza dei tiri, ci sono armeri artigiani che garantiscono una costanza delle cartucce usate in diverse condizioni climatiche. Provate un cosmi e vedrete che le cartucce variano pochissimo. In genere le grandi Marche di fucili usano per maggior sicurezza acciai duri, queste accentuano la variabilità delle munizioni impiegate. Acciai morbidi quando le pressioni delle cartucce aumentano si dilatano abbassando le pressioni, e restano piuttosto rigide con pressioni nella norma. Questo viene determinato anche dalla tempera dell'acciaio. A volte stesse canne stessa marca stesse strozzature hanno rese balistiche diverse... poi parlando di polveri le nitrocellulose pure come appunto la gm3 non teme minimamente il freddo ma sono sensibili all'umidità. Le doppie basi come tecna s4 sipe risentono maggiormente della temperatura in quanto la nitroglicerina più è freddo più cristallizza, ma sono insensibili all'umidità. Sulla carta le migliori polveri dovrebbero essere le B&P che hanno una base attenuata di nitroglicerina al 10%... questo almeno in teoria... in pratica spariamo quelle polveri che rendono meglio nel nostro arnese.
Io non so nulla di metallurgia o come vengano costruite le canne. Pero' preferirei avere una canna piu' elastica che una dura, rigida, in quanto "shit happens"--come si dice da noi--cioe' le disgrazie accadono, ed una canna dura, poco elastica, se dovesse scoppiare a causa di un'ostruzione farebbe schegge come una bomba a mano. Non credo che l'acciaio dei fucili di marca sia piu' "duro." Credo invece che la geometria interna ed esterna delle canne e della strozzatura sia piu' legata al rendimento delle cartucce. Un'altra cosa che credo senza poterla davvero provare, e' che le cartucce a piombo fino siano piu' influenzate dalle variazioni di temperatura, umidita' dell'aria, pressione atmosferica, ecc. Io ho smesso di ricaricare per i lisci quando ho lasciato l'Italia ed in America ho sempre usato cartucce commerciali. Qui da noi, dove gia' il piombo del 9 e' difficile da trovare in cartucce commerciali, ed in genere per la caccia il piombo piu' piccolo comunemente usato e' del 7 1/2. Da noi gli uccelletti non sono cacciabili, e la tortorella americana "grande" come una cesena ed il beccaccino sono gli uccelli piu' piccoli cacciabili, e dove, a parte tortore e beccaccini ho cacciato sempre col liscio selvaggina da pelo e da piuma relativamente "grossa" (anatre, starne, lepri, fagiani, conigli), le cartucce che "non fanno" non le ho mai trovate, neanche in climi estremi, come 30 sottozero nel Montana, a starne, fagiani e lepri, o a Kodiak, in Alaska, a caccia di anatre e beccaccini dove il freddo era minore ma l'umidita' era altissima. Oggi, qui nel clima subtropicale dell'Alabama, quando al principio di Settembre la temperatura puo' essere 35-37 gradi, e l'umidita' dell'80-90% ed apre la stagione alle tortore, anche le cartucce economiche come le Rio, o le russe Monarch, o le Stars and Stripes della Cheddite, o le Remington, o le Federal, o e Winchester, o le Fiocchi, se tiro dritto ed entro una ragionevole distanza le tortore vengono giu' stracciate. Se le prendo di striscio con un solo pallino o due perche' non ho calcolato bene la distanza o l'anticipo perdono piume e se ne vanno illese, e se le prendo con un solo pallino in pancia per le stesse ragioni, allungano, e vanno a morire lontano. E non e' che io possegga fucili "fini" di gran marca ed alto prezzo. Il mio fucile piu' costoso, comprato da poco ed ancora pochissimo usato e' una doppiettina di Isidoro Rizzini (neanche del"Rizzini" di fama internazionale, ma un suo "parente povero"). In California, appena arrivato, comprai un Mossberg 500 a pompa con la canna letteralmente storta all'insu', una vera ciofeca sotto tutti i punt di vista che smisi di usare quasi subito dopo aver acquistato un Remington 870 Wingmaster a pompa. L'870 mi servi' benissimo per piu' di dieci anni, ma nel 1987 dovetti passare ad un fucile piu' moderno con canna adatta al no-tox, un Remington 11-87, automatico che uso tuttora. Quidi niente fucili fini di gran marca--niente Cosmi, Rizzini, Perazzi, o i modelli costosi della Beretta o Franchi, Browning, ecc.. Comprai altri due 11-87, uno per mia figlia, ed uno per mia moglie. Tutti fucili di serie dei quali col prezzo dei Beneli te ne compri due, e col prezzo del Cosmi almeno sei. Non so. Forse le cartucce americane sono migliori, forse no, o le canne americane di serie vanno bene con tutte le cartucce, o--come invece credo--le cartucce con piombo piu' grosso del 9 e ben indirizzate al selvatico lo buttano giu'. Se lo scarseggiano cade ferito o continua a volare mezzo sgangherato.
La polvere migliore e' la Mirite!