secondo me il tungsteno i morti li fa, solo che ammazza prima il portafoglio che le papere
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Voi ricaricatori siete matti ... e manco poco [Trilly-77-24.gif]. Il pallino del 10 a tortore e colombacci è un'azzardo da non pubblicare. Certi assetti sono frutto della padronanza nella ricarica come in pochi riescono. Dunque bravi, ma non vorrei che chi come me, o Franky attinge principalmente da prodotti commerciali, all'apertura si permetta di andare ad alzavole con la sipe rc o altra marca e pallino del 10 ... 9,5 per i germani :mrgreen:
Fabio è ovvio che se vado a colombacci tiro il 7 o il 6 ma alle tortore il 10 va benissimo anche se il pallino d'elezione sarebbe il 9. Sta di fatto che i colombacci settembrini anche col 10 ti assicuro che sono caduti perfettamente spenti (le foto sono in stanza protetta). Per me preapertura = tortora i colombacci ne ho tanti qui a Milano quindi i malcapitati passati a tiro ci hanno rimesso le penne ma non era mia intenzione ahahahhahahahaahh
Fabio tanto per le papere un esiste il problema... col fatto delle leghe speciali cascan tutti vivi...quindi non esiste il problema!!!![]()
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secondo me il tungsteno i morti li fa, solo che ammazza prima il portafoglio che le papere
Tu pensa che per me la migliore munizione per le prime alzavole ... quelle ancora giovani e con piumaggio incompleto e cacciate con temperature non proprio da " papere " è la nsi storno pallino del 9 nik ... ovviamente senza obblighi del sine piombo.
Però sono eccezioni, non dobbiamo farne la regola. E' vero che quella munizione con piombo fino è micidiale, ma la utilizzo perchè in quelle giornate mi capita di fare un giretto a beccaccini, oppure col cane del mio amico a quaglie, quindi una munizione dalla piccola papera alla minuta migratoria senza sciupare nulla.
Ogni selvatico ha il suo pallino d'elezione, il 9 non è per le alzavole come il 10 non è per le tortore, altrimenti dovremmo riprendere per le orecchie chi confeziona munizioni specifiche dedicate al selvatico specifico ... come le collezioni mygra della baschieri
Ecco Franky ha dato la risposta giusta, ma contraddico il fatto che ammazzi il portafoglio. Non sono certo 200 munizioni l'anno ad acquatici che influenzano le spese di una stagione venatoria con tasse governative, regionali, atc, assicurazione ed almeno 250 km che mi accollo per ogni uscita, oltre quelli a caccia chiusa per manutenzioni ecc.
riguardo al 7.5 e sud, i cacciatori sparano quelle cartucce in preapertura... perché costano poco, gli animali spesso di nidiata e poco smaliziati sono a tiro e si sparano diversi colpi.
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200 muizioni al tungsteno sono circa 700 euro... vero che ne spendiamo tanti ma 700 euro li preferisco spendere per altre cose... Anche perchè ritengo la legge no toxic che non abbia alcun senso quindi ce li spendo proprio mal volentieri!!! E' più forte di me!!!
SAluti
(omissis)
Triste cosa la malattia da becco piatto. Ti prende e non ti lascia più e non c'è caccia più difficile, impegnativa tutto l'anno e costosa da praticare tra quelle alla migratoria
Io ne sono dovuto guarire per causa di forza maggiore: trasferimento in un'area priva di anatre, e **** della mia adorata Scout. Ma hai ragione: cio' che io battezzai "Maldipapera" in un articolo pubblicato in una rivista di caccia italiana e' una malattia terribile e costosa. Pero', imparzialmente, devo correggerti. Ci sono altre cacce altrettanto difficili, impegnativi e costosi. Me ne viene una in mente che pero' non ho mai praticato: la caccia ai colobacci dal palco. Devi affittare il posto, pagare le tasse da appostamento fisso, costruire palco e capanno a regola d'arte, con rulli, stantuffi, e tante altre cose, andare spesso tutto l'anno a curare le piante di buttata, aggiustare questo e quello, ecc. E poi ci sono i piccioni da addestrare, nutrire e curare tutto l'anno e poi, credo, da riaddestrare prima di ogni stagione. Mi sarebbe piaciuto fare questa caccia in Italia, ma la caccia alle "anatre di bosco" (le palombe) fatta cosi' comporta salire su scale ripide e pericolose, essere in alto fra la chioma di un albero secolare, magari con l'intero capanno che oscilla quando tira vento... cose impensabili per uno le cui ginocchia cominciano a sbattere quando e' in cima ad una scala a libretto alta soltanto tre metri... L'acrofobia e' una brutta cosa. Meglio un capanno a livello del mare!
Hai ragione Giovanni, ci sono cacce altrettanto costose, hai citato quella ai colombi da palco ed io aggiungo quella in generale con i vivi da appostamento ... come i turdidi. Ma è altrettanto vero che chi si concede a certa selvaggina, ha alternative. I tordi così come i colombi si cacciano in molti altri modi nel libero. Le anatre nel libero sono una chimera se non da qualche anno nei campi, ma parliamo esclusivamente di germanate, non certo dell'insieme delle anatre selvatiche dove ..... se non c'è l'umido .... poco c'azzecca, e l'umido è troppo protetto, o troppo costoso per avere una quota oppure estremamente costoso per crearlo e curarlo.
Si ovvio che il meteo influisce sulle cartucce: una cartuccia cambia in base alla temperatura e in base all'umidità. Inoltre non è vero che il costruttore rende le cartucce perpetue, ne ho smontate a centinaia perché l'innesco non si accendeva. Un'altra cosa di cui tenere conto sono le canne, le canne dei fucili sono costruite con acciai speciali, alcune sparano di tutto, altre solo pochi tipi di cartuccia.
spezzo una lancia CONTRO la mia stessa teoria.
clima eccezionalmente caldo, umido, altissima pressione 0 mlsm.
cartucce che.... incredibilmente, non ammazzano. feriti, stroppi, polvere incombusta.
alla decima occasione fallata, cambio in favore di una nota doppia base: gli animali cadono.
manco a dire che la prima cartuccia fosse difettosa... riprovata in altra condizione meteo e 10gradi meno, la cartuccia per lo meno bruciava tutta, compresi i colombi.
Sono perplesso.