buongiorno Beppe, è un piacere leggerla. Confesso di sposare la sua visione, ogni ambiente ha le sue modalità di caccia, tutto va relazionato, contestualizzato all'ambiente di caccia, che sia esso vallivo, di fiume, paludoso, acquitrinoso, tesa a mare, lago, cava, laguna. Le distanze tra gli appostamenti sono direttamente proporzionali alla calma con cui si può cacciare, più si sta larghi meglio si caccia, ho avuto il piacere di cacciare in diverse località d'Italia e la differenza delle cacciate, oltre ovviamente alle presenze dei selvatici, la faceva proprio la distanza tra botti/appostamenti. Il disturbo acustico procurato dalle fucilate è quanto di peggio si possa avere mentre si è in attesa della curata, sovente è capitato di vedere volare via uccelli che ci giravano sopra. Alcune belle località sono flagellate dagli sparatori, quelli che quando passa un'anatra si deve sparare perchè un pallino fortunato la può fare cadere...
cordialità
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