Caccia in valle (1 utente sta leggendo)

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Ciao ma nn riuscite a postare foto di queste alghe x tuffatori???:confused: grazie mille[allah.gif]

ciao, l'alga da tuffatori è costituita da un fitto groviglio di fili, non presenta radici ed è di color verde erba. assomiglia a dei tappeti per l'entrata. se i vecchi hanno ragione i magassi arrivano.


ciao buba
 
Quella che "buba" e i nostri vecchi chiamavano "peo da ciossi" non è altro che la ZOSTERA MARINA un'alga della famiglia delle Fanerogame, alga che nell'ambito del progetto provinciale (Venezia)di riqualificazione della laguna, è stata trapiantata sia in zone della laguna nord che in quelle della laguna sud dai cacciatori e pescatori locali, con esiti non del tutto soddisfacenti e ancora oggetti di studio. Dobbiamo, per dovere di cronaca, dare atto che l'ideatore di tale progetto è stato Massimo Parravicini allora consigliere provinciale.
Masorin

Colgo l'occasione per ringraziare Paolo e tutti gli amici di Migra presenti al pranzo, per la meravigliosa giornata.
GRAZIE ANCORA
ciao a sud l'alga se la sono mangiata i vongolari con le loro rasche, a nord si vede la ripresa, poi non so se duvuta ai trapianti, cmq in questi giorni fischioni e codoni a migliaia stanno banchettando alla grande. non ho messo nomi perche non volevo far politica in questo periodo ma allora diciamo che è una persona che si da da fare.

buba
 
Ecco...cercando e cercando.....potrebbe essere questa la grisa???
Mi sembra + piccola della ZOSTERA MARINA......il suo nome è :ZOSTERA NOLTII .

Vedi l'allegato 36871Vedi l'allegato 36872Vedi l'allegato 36873

Ciao,Paolo.

Ecco quanto son riuscito a trovare in un libro pubblicato dalla Regione Veneto.
Nella foto si vede una femmina di magasso con nel becco un'alga.
A detta dell'autore è la cosidetta grisa.....".composta dall'insieme della vegetazione sommersa in una valle"........
Boh......allora non ci capisco + niente......
img948.jpg

Ciao,Paolo.
 
Ecco quanto son riuscito a trovare in un libro pubblicato dalla Regione Veneto.
Nella foto si vede una femmina di magasso con nel becco un'alga.
A detta dell'autore è la cosidetta grisa.....".composta dall'insieme della vegetazione sommersa in una valle"........
Boh......allora non ci capisco + niente......
Vedi l'allegato 36882

Ciao,Paolo.




ciao joe da noi i vecchi indicano come grisa proprio l'alga che ha sul becco il magasso. allora hanno ragione. quella di camiò sembrerebbe proprio il pelo da ciossi, ma importante è la radice che è come quella delle graminacee piu o meno


ciao buba
 
Scusate ma questo'alga di cui parlate per caso quando non c'e acqua diventa bianca vi chiedo questo perché questo'anno nel mio chiaro c'era questa specie di alga tutta filamentosa fina fina verde e ho notato una crescente visita da parte dei fischioni e la cosa strana é che adesso che il chiaro é vuoto quest'alga da verde é tutta bianca sembra un tappeto di neve!!!
 
Scusate ma questo'alga di cui parlate per caso quando non c'e acqua diventa bianca vi chiedo questo perché questo'anno nel mio chiaro c'era questa specie di alga tutta filamentosa fina fina verde e ho notato una crescente visita da parte dei fischioni e la cosa strana é che adesso che il chiaro é vuoto quest'alga da verde é tutta bianca sembra un tappeto di neve!!!

Ciao.....ma hai acqua salmastra nel chiaro ???:confused:....
Quella che diciamo noi vive in acque con elevata salinità.
Ciao,Paolo.
 
Scusate ma questo'alga di cui parlate per caso quando non c'e acqua diventa bianca vi chiedo questo perché questo'anno nel mio chiaro c'era questa specie di alga tutta filamentosa fina fina verde e ho notato una crescente visita da parte dei fischioni e la cosa strana é che adesso che il chiaro é vuoto quest'alga da verde é tutta bianca sembra un tappeto di neve!!!

La consistenza è come un foglio di cartone ?
 
La mia, che si forma solo a stagione avanzata e non particolarmente fredda è molto filamentosa, galleggia e a laghetto asciutto forma un velo bianco uniforme che se schiacciato si rompe come cartone secco. Sotto mantiene per tanto tempo il terreno umido e favorisce la ripresa vegetativa anche con caldo torrido. L'unica cosa non mi pare fosse appetita dalle anatre...anzi tutt'altro
 
Scusate ma questo'alga di cui parlate per caso quando non c'e acqua diventa bianca vi chiedo questo perché questo'anno nel mio chiaro c'era questa specie di alga tutta filamentosa fina fina verde e ho notato una crescente visita da parte dei fischioni e la cosa strana é che adesso che il chiaro é vuoto quest'alga da verde é tutta bianca sembra un tappeto di neve!!!

ciao, da quanto letto in passato su dei libri e leggendo questi post, mi sembra di capire che visivamente le piante d'acqua dolce e quelle di acqua salata si assomigliano ma non sono le stesse. se poi sono ugualmente appetibili questo potremmo chiederlo alle papere, cosa ne pensate? l'alga di simon si comporta come quella della laguna. va detto che questa alga agevola la crescita della vegetazione emersa ma quando si adagia al fonale, non permette a nessuna altra pianta di crescere e svilupparsi compreso il nostro amato pelo da ciossi.

ciao buba
 
Poso avere qualche consiglio?Grazie

Ciao Mimmo.....scusa ma noi amici di Mygra non smettiamo mai di porre domande e chiarimenti e.......dimenticanza!!!!

Allora se mi confermi la mega-estensione di 264.000 metri = 26,4 ettari......c'è di che spaccarsi le meningi a pensare come far le cose per bene.
Innanzi tutto cacci da solo?
Se non cacci da solo,dove sono posizionati i "concorrenti" ?
Quali sono i venti predominanti?
Puoi usare richiami vivi?
Quanti stampi puoi calare???li puoi lasciare giu' o li devi togliere?
Di solito,quanti , come e dove posizionavi stampi e vivi?
Ciao,Paolo.
 
Allora l'acqua non è salmastra e si quando si secca diventa tutta bianca ora non so se sia una coincidenza del fatto dei fischioni ma pensavo fosse l'alga della vostra discussione!!!

- - - Aggiornato - - -

La mia, che si forma solo a stagione avanzata e non particolarmente fredda è molto filamentosa, galleggia e a laghetto asciutto forma un velo bianco uniforme che se schiacciato si rompe come cartone secco. Sotto mantiene per tanto tempo il terreno umido e favorisce la ripresa vegetativa anche con caldo torrido. L'unica cosa non mi pare fosse appetita dalle anatre...anzi tutt'altro
Fabio è la stessa che dico io comunque pensavo solo ci fosse un nesso tra le due cose ma probabilmente non é così!!!
 
Ciao Mimmo.....scusa ma noi amici di Mygra non smettiamo mai di porre domande e chiarimenti e.......dimenticanza!!!!

Allora se mi confermi la mega-estensione di 264.000 metri = 26,4 ettari......c'è di che spaccarsi le meningi a pensare come far le cose per bene.
Innanzi tutto cacci da solo?
Se non cacci da solo,dove sono posizionati i "concorrenti" ?
Quali sono i venti predominanti?
Puoi usare richiami vivi?
Quanti stampi puoi calare???li puoi lasciare giu' o li devi togliere?
Di solito,quanti , come e dove posizionavi stampi e vivi?
Ciao,Paolo.

Mimmo....sparito?
Ciao,Paolo.
 
Mimmo....sparito?
Ciao,Paolo.


ciao joe, qui la discussione è in stallo. visto che la'argomento è la caccia in valle e chi legge caccia nei chiari, data la tua duplice esperienza potresti spiegarci le differenze tra un gioco in valle ed uno nel chiaro anche con situazioni meteo diverse. dai magasso comincia a scrivere che decolliamo.

grazie
buba
 
Oggi in fiera a Vicenza c'era anche un piccolo stand che rappresentava il COMITATO RISORSE VITALI della provincia di Venezia.....sostanzialmente caccia-pescatori che si stanno battendo per non permettere che la laguna nord di Venezia diventi parco.
Mi sono iscritto anch'io e con un piccolissimo contributo , spero di essere stato utile a questo scopo.
Parlando con il gentilissimo signore allo stand è venuto a galla il discorso che citava BUBA......e cioè che in laguna nord (ma tra un pò si partirà anche in laguna sud) stanno effettivamente lavorando per ricreare la flora sommersa in laguna........in special modo "el peo da ciossi".....che altro non è che la NANOZOSTERA NOLTII......esattamente quella da me postata qualche pagina indietro.
Ho scannerizzato la prima pagina del librettino stampato da questa associazione meritevole di lode..........
img951.jpg

Per il momento abbiamo risolto il problema "grisa"....."peo da ciossi" o nanozostera noltii che dir si voglia......
Ciao Paolo.
 
ciao joe, qui la discussione è in stallo. visto che la'argomento è la caccia in valle e chi legge caccia nei chiari, data la tua duplice esperienza potresti spiegarci le differenze tra un gioco in valle ed uno nel chiaro anche con situazioni meteo diverse. dai magasso comincia a scrivere che decolliamo.

grazie
buba

Ciao Buba......se parliamo di sguazzo,io conosco solamente il mio attuale (una ex cava di argilla con 3 livelli di profondità dell'acqua ) e quello che ormai non esiste piu' , dove ci ho cacciato esattamente dal 2000 al 2011.
Le dimensioni sono molto contenute sia dell'attuale che dell'ex....parliamo di 2-3 ettari.
Sul gioco c'è poco da dire.....in tali posti (e soprattutto nell'ex) se "arriva" o "passa" una bestia al 80% è già convinta di suo di venire al gioco......per l'altro 20% viene aiutata dai vivi,dagli stampi e dai fischi.......
Ecco perchè qualche pagina indietro spiegavo a chi chiedeva lumi sul posizionamento degli stampi in sguazzo di simili dimensioni, di non metterli a 20 metri dalla botte o dal capanno....bensì al limite del tiro,magari a 5-10 metri dalla riva,proprio per sfruttare quell'istinto dei osei di non mettersi quasi mai tra la stamperia ma fuori di essa o comunque , appena fuori.
In questo caso le anatre,nel 90% dei casi si verranno a mettere (o comunque "passeranno") a 10 metri dalla botte o dal capanno.
La quantità degli stampi non è mai eccessiva.....una macchia di 7-10 la + grossa e magari 5-6 alzavole in qualche angolino o laghettino tra le canne.
Cambia tutto se lo sguazzo è molto grande.....o se cacci in lago.......li allora sono profano,o quasi......nel senso che ho cacciato per parecchi anni in una cava molto profonda e abbastanza grande (circa 400 metri per lato),sfruttando una coveja galleggiante ancorata al fondo,vista la profondità dell'acqua.
In questo caso il gioco era composto da 4 vivi e da 100-150 stampi e sostanzialmente, per la difficoltà nella posa degli stessi (allora la profondità era di 90 metri), usavo il sistema di tenerli abbastanza vicini alla coveja (max 15 metri) e metterli tutto attorno alla stessa con un "gioco" di filo da pesca di un millimetro e blocchi di cemento.
Anche in questo caso quando "vedevi" un oseo nel 99% dei casi era "morto".....d'altronde parliamo di zone che , in linea d'aria a 15 km ci son le montagne e non ci sono molti ambienti a loro favorevoli.........
Penso che il posto in cui caccio attualmente,sia quello in cui i osei ti fanno soffrire un pò di piu'.....proprio perchè in zona il mio laghetto non è il solo e la concorrenza esiste in abbondanza......per cui le bestie si comportano in modo piu' sospettoso.
Di certo in laguna,dove in teoria "qualsiasi posto" va bene per un'anatra( visto l'estensione dei posti e la "disponibilità" di acqua),anche se li il loro numero è sicuramente maggiore che qui da noi......maggiori saranno le difficoltà per far arrivare a tiro una bestia.......
Parlare poi di laguna........possiamo incominciare il "millenario" discorso........pochi stampi.....tanti stampi......vivi solo ad inizio stagione.......colori smorti fino a novembre......stampi vicini o stampi lontani....ecc....ecc....mojo si mojo no.....
Se parliamo di valle,non finiamo piu'.......notte,Paolo.
 
Ciao Buba......se parliamo di sguazzo,io conosco solamente il mio attuale (una ex cava di argilla con 3 livelli di profondità dell'acqua ) e quello che ormai non esiste piu' , dove ci ho cacciato esattamente dal 2000 al 2011.
Le dimensioni sono molto contenute sia dell'attuale che dell'ex....parliamo di 2-3 ettari.
Sul gioco c'è poco da dire.....in tali posti (e soprattutto nell'ex) se "arriva" o "passa" una bestia al 80% è già convinta di suo di venire al gioco......per l'altro 20% viene aiutata dai vivi,dagli stampi e dai fischi.......
Ecco perchè qualche pagina indietro spiegavo a chi chiedeva lumi sul posizionamento degli stampi in sguazzo di simili dimensioni, di non metterli a 20 metri dalla botte o dal capanno....bensì al limite del tiro,magari a 5-10 metri dalla riva,proprio per sfruttare quell'istinto dei osei di non mettersi quasi mai tra la stamperia ma fuori di essa o comunque , appena fuori.
In questo caso le anatre,nel 90% dei casi si verranno a mettere (o comunque "passeranno") a 10 metri dalla botte o dal capanno.
La quantità degli stampi non è mai eccessiva.....una macchia di 7-10 la + grossa e magari 5-6 alzavole in qualche angolino o laghettino tra le canne.
Cambia tutto se lo sguazzo è molto grande.....o se cacci in lago.......li allora sono profano,o quasi......nel senso che ho cacciato per parecchi anni in una cava molto profonda e abbastanza grande (circa 400 metri per lato),sfruttando una coveja galleggiante ancorata al fondo,vista la profondità dell'acqua.
In questo caso il gioco era composto da 4 vivi e da 100-150 stampi e sostanzialmente, per la difficoltà nella posa degli stessi (allora la profondità era di 90 metri), usavo il sistema di tenerli abbastanza vicini alla coveja (max 15 metri) e metterli tutto attorno alla stessa con un "gioco" di filo da pesca di un millimetro e blocchi di cemento.
Anche in questo caso quando "vedevi" un oseo nel 99% dei casi era "morto".....d'altronde parliamo di zone che , in linea d'aria a 15 km ci son le montagne e non ci sono molti ambienti a loro favorevoli.........
Penso che il posto in cui caccio attualmente,sia quello in cui i osei ti fanno soffrire un pò di piu'.....proprio perchè in zona il mio laghetto non è il solo e la concorrenza esiste in abbondanza......per cui le bestie si comportano in modo piu' sospettoso.
Di certo in laguna,dove in teoria "qualsiasi posto" va bene per un'anatra( visto l'estensione dei posti e la "disponibilità" di acqua),anche se li il loro numero è sicuramente maggiore che qui da noi......maggiori saranno le difficoltà per far arrivare a tiro una bestia.......
Parlare poi di laguna........possiamo incominciare il "millenario" discorso........pochi stampi.....tanti stampi......vivi solo ad inizio stagione.......colori smorti fino a novembre......stampi vicini o stampi lontani....ecc....ecc....mojo si mojo no.....
Se parliamo di valle,non finiamo piu'.......notte,Paolo.

Io caccio in uno sguazzo, la prossima sarà la mia prima stagione mentre per quella appena passata sono stato ospite quasi fisso da novembre in poi... quindi esperienza zero... la superfice è di 8 piò bresciani (poco più di 2,5 ettari) ed è pressochè quadrato circa 150 x 170 metri e il capanno si trova su uno degli argini, la concorrenza è decisamente elevata e notevolmente agguerrita basti pensare che nel raggio di 4 o 5 km ne conosco altri 4 sguazzi e inoltre trovandomi a poche centinaia di metri dal confine con cremona e a pochi km da quello con mantova sono sicuro che ce ne sono anche in quelle province piuttosto vicini ma non so quanti (si riconoscono bene le fucilate degli sguazzi!). lo sguazzo è attivo ininterrottamente dal 1965 quindi penso che sia un buon posto altrimenti sarebbe stato lasciato in disparte...
La domanda è questa: se metto gli stampi al limite del tiro, facciamo 35 metri dal capanno/voli laterali, non potranno mai essere a 5-10 metri dalla riva a meno che li metto molto laterali, giusto? e il gabbione con i vivi? pensavo un gabbione con una decina di germani, vicino a riva? in mezzo? vicini o lontani? poi ho 2 coppie di alzavole, le tengo assieme o separate? e poi i vivi legati fuori dalle gabbie, li metto in mezzo a un gruppetto di sagome? o separati???
 
Io caccio in uno sguazzo, la prossima sarà la mia prima stagione mentre per quella appena passata sono stato ospite quasi fisso da novembre in poi... quindi esperienza zero... la superfice è di 8 piò bresciani (poco più di 2,5 ettari) ed è pressochè quadrato circa 150 x 170 metri e il capanno si trova su uno degli argini, la concorrenza è decisamente elevata e notevolmente agguerrita basti pensare che nel raggio di 4 o 5 km ne conosco altri 4 sguazzi e inoltre trovandomi a poche centinaia di metri dal confine con cremona e a pochi km da quello con mantova sono sicuro che ce ne sono anche in quelle province piuttosto vicini ma non so quanti (si riconoscono bene le fucilate degli sguazzi!). lo sguazzo è attivo ininterrottamente dal 1965 quindi penso che sia un buon posto altrimenti sarebbe stato lasciato in disparte...
La domanda è questa: se metto gli stampi al limite del tiro, facciamo 35 metri dal capanno/voli laterali, non potranno mai essere a 5-10 metri dalla riva a meno che li metto molto laterali, giusto? e il gabbione con i vivi? pensavo un gabbione con una decina di germani, vicino a riva? in mezzo? vicini o lontani? poi ho 2 coppie di alzavole, le tengo assieme o separate? e poi i vivi legati fuori dalle gabbie, li metto in mezzo a un gruppetto di sagome? o separati???

Ciao Roby,allora.....il modo in cui dicevo di posizionare gli stampi era chiaramente legato al fatto di avere (come avevo io ) una botte gemella in centro lago.....o comunque un capanno.
Resta chiaro il fatto che se non hai postazioni in centro lago , non avrai mai la possibilità di mettere la stamperia come io suggerivo.
Comunque se ne hai la possibilità , vedi di trovare un sistema da poter posizionare la stamperia in modo che se le anatre dovessero mettersi o comunque "giocare" ,lo facciano tra te e la stamperia.....o tra te ed un altro capanno sfruttato da qualche tuo socio.
Per quanto riguarda il gabbione con i vivi , io non ne sono mai stato un sostenitore....anzi....in appostamenti così "piccollini" i richiami li lascerei sempre liberi (soprattutto se non hai molta canna)......e chiaramente sfruttando sempre e comunque i vivi legati al mattino.....sappi che le bestie in gabbione tendono a calare le chiamate mano a mano che avanza la stagione.
Per le 2 coppie di alzavole ti consiglio di provare ( anche a caccia chiusa....) se chiamano meglio divise o assieme.....o 2 maschi di qua e 2 femmine di la.......
Per capire bisogna provare......
Ciao,Paolo.
 

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