Bravura nello sparare (1 utente sta leggendo)

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Non so se lo hanno già scritto ma quando ti sei abituato con un fucile, se lo cambi non ti troverai bene subito, a me succede questo, per cui sparo da 20 anni con un urika che ormai è diventato un brandello ma ci sparo benino, con giornate ottime e altre buone.. Comunque l'allenamento è fondamentale, anche io all'inizio non prendevo nulla.. mi ricordo ero bambino, il cugino di mio babbo mi dette il fucile per un rientro ai passerotti, tirai un centinaio di cartucce, ne presi uno d'ala... che si nascose e non lo raccattai.. era una delle prime volte che tiravo a volo.. veramente da disperarsi, ma non mi persi d'animo e ora sparo benino, a volte mi sono sentito dire dire che a volo sparo bene,.. mi ricordo sempre ad uno spollo di sasselli.. avevo nella parata vicina due cacciatori che non chiappavano quasi nulla con cartucce pb 12, a me passavano bene e li tiravo giù quasi tutti con il pb 9.. uno passò da loro e gli dettero 6 fucilate, nulla, poi girò e venne verso di me, una botta e via.. alla fine mi fecero i complimenti e mi chiesero cosa sparavo..
 
Mi son ripassato le pagine di questo vecchio post : quanti nik che non ricordavo e che non leggo più da tempo.....mah...vabbè 🙄!?! Cmq allora non intervenni se non per cazzeggiare con Pippo6....oggi dico che....bisogna ****ece....c'è poco da fa' 🤣👍!

Un saluto
 
Io quando cominciai a sparare ero un po' una schiappa. Cercavo di indovinare l'anticipo e buttavo la fucilata in maniera cinofallica davanti al bersaglio. Quasi sempre o era troppo anticipo, o non abbastanza. Poi scoprii lo "swing through," che invece di "buttare a indovinare" l'anticipo, lo calcola basandolo sulla velocita' della preda. Ancora ricordo il giorno che a un rientro di fringuelli cominciai a usare questo metodo. Come venivano giu' stracciati!
 
Non so se lo hanno già scritto ma quando ti sei abituato con un fucile, se lo cambi non ti troverai bene subito, a me succede questo, per cui sparo da 20 anni con un urika che ormai è diventato un brandello ma ci sparo benino, con giornate ottime e altre buone.. Comunque l'allenamento è fondamentale, anche io all'inizio non prendevo nulla.. mi ricordo ero bambino, il cugino di mio babbo mi dette il fucile per un rientro ai passerotti, tirai un centinaio di cartucce, ne presi uno d'ala... che si nascose e non lo raccattai.. era una delle prime volte che tiravo a volo.. veramente da disperarsi, ma non mi persi d'animo e ora sparo benino, a volte mi sono sentito dire dire che a volo sparo bene,.. mi ricordo sempre ad uno spollo di sasselli.. avevo nella parata vicina due cacciatori che non chiappavano quasi nulla con cartucce pb 12, a me passavano bene e li tiravo giù quasi tutti con il pb 9.. uno passò da loro e gli dettero 6 fucilate, nulla, poi girò e venne verso di me, una botta e via.. alla fine mi fecero i complimenti e mi chiesero cosa sparavo..
Chissa' quanti ne avevano semplicemente feriti, col piombo del 12... A tordi io non usavo mai niente di piu' piccolo del 10 di prima canna e del 9 di seconda, e quando dopo lo spollo sorvolavano gli oiveti a quota relativamente alta passavo al numero 8, cartucce Rottweil nere, lunghe, con scritta in argento, con molto piombo, e sparavo soltanto con la canna superiore del Beretta S55B, strozzata a una stella. Venivano giu' stecchiti se azzeccavo l'anticipo, che alle lunghe distanze con cartucce relativamente lente e' quasi esagerato. Ad allodole usavo l'11 di prima e il 10 di seconda.
Bei tempi...
 
L'avevo già scritto in qualche altra occasione: un periodo della mia attività venatoria l'ho condivisa con un Amico che aveva il "dono" 😁.....ovvero sparava esageratamente bene 😱!

Usava mettere in tasca qualsiasi tipo di cartuccia 😳 senza curarsi della numerazione del piombo....men che mai del tipo di polvere ! Le caricava senza nessun ordine di numerazione di pb, ne di tipo di cartuccia nel suo stravecchio A300 ereditato dal padre con cui aveva iniziato a tirare da ragazzo e che non aveva mai tradito ❤!

Quindi poteva capitare che tirasse una 28gr 7 e 1/2 da piattello in 1° botta, un Az 20 dell'8 di 2° e magari un anigrina del 10 di 3° 🤷‍♂️.....cosa che farebbe rabbrividire qualsiasi erudito venatorio irremovibile nelle sue convinzioni balisticovenatorie......me compreso 😁.

Ma....e qui era il bello...a caccia era uno spettacolo da vedere : a tordi i suoi carnieri erano sempre doppi dei miei, faceva tiri belli,puliti....animali spenti in aria col classico fumetto di penne.....non ricordo d'avergli mai visto andar via un selvatico....qualche seconda botta.....rarissime terze....insomma...un fenomeno 👏👏👏👏!

Lui iniziava la stagione con la canna cil. da 62....sparava forse i primi 4 o 5 colpi sotto la ferma del cane di altri compagni di Caccia ....poi montava uno strozzatore da 10 cm una stella x tutto il resto della stagione......e a migratoria cominciava lo spettacolo 😁.

Tirava solo in un suo range di distanza preciso,non azzardava tiri "ad cappellam",stoccava e mirava con egual disinvoltura, non puliva mai il suo A300,solo a fine stagione 😱....quando gli vedevi far qualche bel fumetto in aria e gli chiedevi che cazzz gl'avesse tirato....ti rispondeva : Boh 🤣!?!

Era forte....forte davvero.
 
Caro Achille anch'io ho conosciuto uno come il tuo amico. Era un vecchio (è morto due anni fa) compagno di caccia di mio babbo.
Lui sparava bene con tutto (doppiette, sovrapposti, automatici dal 12 al 20 passando per il 16) e a tutto (dal piattello alle capinere ai colombacci). Ebbene negli anni settanta col suo vecchio breda a molla del calibro 20, gli ho visto fare una cinquina ai sasselli, senza contare le svariate triplette ai colombacci. Le coppiole erano all'ordine del giorno.
 
Allenamento, tecnica, corsi, calci su misura, tutto fa brodo e permette di migliorare... Ma ai fortunati che hanno il "dono" puoi dare in mano anche 3 fucili diversi nella stessa giornata e un manico di scopa che loro continuano a spegnere animali come niente fosse...
 
Lo
Io quando cominciai a sparare ero un po' una schiappa. Cercavo di indovinare l'anticipo e buttavo la fucilata in maniera cinofallica davanti al bersaglio. Quasi sempre o era troppo anticipo, o non abbastanza. Poi scoprii lo "swing through," che invece di "buttare a indovinare" l'anticipo, lo calcola basandolo sulla velocita' della preda. Ancora ricordo il giorno che a un rientro di fringuelli cominciai a usare questo metodo. Come venivano giu' stracciati!
Lo può spiegare anche a noi questo "metodo"
 
Bello leggerr questo thread..diciamo che mi è servito a ricordarmi che manca poco ad una nuova apertura...
Anche io credo che le munizioni, armi ed abitudine allo sparo possono essere d'aiuto ma il dono c'è l'hanno in pochissimi..

Personalmente mi han raccontato di un grande tiratore di San Michele Salentino, che ormai non c'è più...una delle tante storie: allo spollo dei sasselli a cassano delle murge, foresta di mercadante, lui che era in seconda fila dopo che chi stava avanti a lui gli aveva abbattuto i primi isolati animali, fece cinquina ai sasselli, dopo un pò chi era intorno a lui iniziò a guardarlo e non sparare più. La sua dote balistica era confermata non solo dagli abbattimenti ma soprattutto dal calcolo di dove dovevano cadere, andava senza cane ed era una macchina anche nei recuperi...
 
Lo

Lo può spiegare anche a noi questo "metodo"
 
A mio parere dopo 48 anni di licenza e aver potuto cacciare con Colpitori spaventosi a caccia come i fratelli Pardini (pluricampioni del mondo di tiro al piccione), Golfari (idem x elica), ecc. e oggi Casadio (naz. Trap), ….. mio cugino Zac (faceva smettere i cacciatori nei capanni a fianco quando tirava a passeri e minutaglia varia ….. media 97/98% con Beretta s55 1/3 st. a tutte le distanze ….. e i cacciatori venivano li nel capanno x conoscere chi cavolo sparasse così bene) e personaggi mitici x la Caccia in Romagna come Gambi, ….. capisci che c’è gente come loro che ha talento da vendere e altri, come me, che possono solo cercare di sparare bene e costruirsi con buone percentuali, ma che, salvo singole magiche giornate, difficilmente possono avvicinarsi alla loro regolarità e costanza di risultati a prescindere da armi e munizioni; in sintesi credo che quelli normali come me debbano sparare e sparare e sparare, ovvero allenarsi, x avere buoni od ottimi risultati ….. ma la differenza con queste persone resta e resterà sempre.
Occorre solamente riconoscere le doti e bravure altrui, applaudendoli, mentre noi si deve cercare di migliorare x raggiungere un buon livello di soddisfazione con se stessi e in funzione dei carnieri effettivamente conseguibili.
Unica cosa: NON tutti i tiratori eccelsi sono sempre dei Grandi Cacciatori o fanno i migliori carnieri …… occorrono anche altri doti a Caccia, x fortuna, ed è lì che i normali possono addirittura recuperare e registrare carnieri anche superiori ai tiratori eccelsi. Alla fine il Cacciatore eccelso sa cacciare bene tecnicamente ed è un grandissimo fucile e ad es. Mattia, il Pifferaio Magico, ne e’ una perfetta sintesi. Ibal a Tutti, alla fine siamo Cacciatori tutti.
cordialità’ beppe
 
A mio parere dopo 48 anni di licenza e aver potuto cacciare con Colpitori spaventosi a caccia come i fratelli Pardini (pluricampioni del mondo di tiro al piccione), Golfari (idem x elica), ecc. e oggi Casadio (naz. Trap), ….. mio cugino Zac (faceva smettere i cacciatori nei capanni a fianco quando tirava a passeri e minutaglia varia ….. media 97/98% con Beretta s55 1/3 st. a tutte le distanze ….. e i cacciatori venivano li nel capanno x conoscere chi cavolo sparasse così bene) e personaggi mitici x la Caccia in Romagna come Gambi, ….. capisci che c’è gente come loro che ha talento da vendere e altri, come me, che possono solo cercare di sparare bene e costruirsi con buone percentuali, ma che, salvo singole magiche giornate, difficilmente possono avvicinarsi alla loro regolarità e costanza di risultati a prescindere da armi e munizioni; in sintesi credo che quelli normali come me debbano sparare e sparare e sparare, ovvero allenarsi, x avere buoni od ottimi risultati ….. ma la differenza con queste persone resta e resterà sempre.
Occorre solamente riconoscere le doti e bravure altrui, applaudendoli, mentre noi si deve cercare di migliorare x raggiungere un buon livello di soddisfazione con se stessi e in funzione dei carnieri effettivamente conseguibili.
Unica cosa: NON tutti i tiratori eccelsi sono sempre dei Grandi Cacciatori o fanno i migliori carnieri …… occorrono anche altri doti a Caccia, x fortuna, ed è lì che i normali possono addirittura recuperare e registrare carnieri anche superiori ai tiratori eccelsi. Alla fine il Cacciatore eccelso sa cacciare bene tecnicamente ed è un grandissimo fucile e ad es. Mattia, il Pifferaio Magico, ne e’ una perfetta sintesi. Ibal a Tutti, alla fine siamo Cacciatori tutti.
cordialità’ beppe
Concordo pienamente con te, Beppe. Ci sono persone che hanno un dono naturale per il tiro e la precisione, e non importa quanto ci si alleni o quanto si cambi arma o munizioni, è difficile avvicinarsi alla loro regolarità e costanza di risultati. Quello che possiamo fare è allenarci costantemente per migliorare e cercare di raggiungere un buon livello di soddisfazione personale e migliorare i nostri risultati. È importante riconoscere e applaudire le doti e le bravure degli altri, mentre cerchiamo di sviluppare le nostre capacità. Ricorda però che non tutti i tiratori eccelsi sono automaticamente grandi cacciatori o ottengono i migliori carnieri. La caccia richiede anche altre qualità, e ciò significa che i cacciatori normali possono addirittura raggiungere e superare i risultati dei tiratori eccelsi. Alla fine, siamo tutti cacciatori e l'importante è godersi l'esperienza. Ciao Frank
 
E' vero quel che dici Francesco. Sono andato a caccia con dei tiratori di piattello che facevano spesso 25, ma poi a caccia tiravano peggio di me. Come ho visto persone che sparvano benissimo sia a caccia che al piattello con qualsiasi fucile e cartucce gli mettessi in mano (ma quegli son dei fenomeni, colpirebbero un piattello o un merlo anche con una cartuccia a palla). Io di come sparo (a caccia) mi accontento; sabato ho sparato a 5 tortore e le ho prese tutte (dopo 7 mesi completa inattività). C'è il caso che all'apertura tiri a 5 colombacci e ne prenda 2 (purtroppo io non appartengo alla categoria dei fenomeni, anche se mi arrangio).
 
E' vero quel che dici Francesco. Sono andato a caccia con dei tiratori di piattello che facevano spesso 25, ma poi a caccia tiravano peggio di me. Come ho visto persone che sparvano benissimo sia a caccia che al piattello con qualsiasi fucile e cartucce gli mettessi in mano (ma quegli son dei fenomeni, colpirebbero un piattello o un merlo anche con una cartuccia a palla). Io di come sparo (a caccia) mi accontento; sabato ho sparato a 5 tortore e le ho prese tutte (dopo 7 mesi completa inattività). C'è il caso che all'apertura tiri a 5 colombacci e ne prenda 2 (purtroppo io non appartengo alla categoria dei fenomeni, anche se mi arrangio).
Cinque su cinque alle tortore e' un'ottima media. Io pero' ne posso prendere 13 su quindici... Sparando a fermo a terra o sui rami... Le due che se ne vanno e' perche' non ho visto bene dove si erano posate...

Scherzi a parte, dipende anche dai selvatici che uno caccia e dal tipo di caccia. Una cosa e' tirare alle allodole sopra la civetta, un'altra e' tirare loro alla borrita. Una cosa e' tirare alle quaglie, e un'altra ai beccaccini. Una cosa e' tirare alle anatre quando mettono giu' il carrello per ammarare fra gli stampi, ed un'altra e' tirare loro mentre passano col vento nel cu10 lungo il fiume, specialmente le anatre tuffatrici. Una cosa e' tirare alle tortore "africanelle," ed un'altra tirare a quelle americane, che dopo le prime schioppettate volano "a cavatappi" a velocita' incredibile. Con queste se ne prendi dieci con 25 cartucce sei un campione. Le tortorelle americane, credo, sono state inventate dai fabbricanti di cartucce!
Poi ci sono altri fattori. Il piattellista dice "Pull!" e fa partire il piattello, che vola al pulito. La beccaccia parte senza preavviso e si infila immediatamente dietro le frasche. Il piattello si sa che e' un solo, e non fa rumore. Un fagiano che schizza fragorosamente berciando Co-co-co! da un cespuglio, o una brigata di starne che ti parte sotto i piedi con un rombo di ali ed un convulso ce-gre', ce-gre'! ti danno il cardiopalma e ti fanno perdere la freddezza necessaria a colpire, e spari nel mucchio senza staccare neanche una penna. E anche l'umile quaglia che parte vicina, bassa e dritta e neanche troppo velocemente, ti ruba la schioppettata quando ancora la rosata fa palla, e se per puro caso la colpisci la disintegri. I tordi allo spollo che saettano bassi fra gli ulivi appena visibili contro il cielo albeggiante sono una cosa, e quelli che traccheggiano dritti ad una buona altezza a giorno fatto sono un'altra.

Detto cio', il tiro al piattello certamente aiuta ad imparare a sparare dritto e velocemente. Ma se il piattellista abituato al suo giubbetto e agli abiti leggeri in genere usati in pedana, dove se piove o tira vento, o fa un freddo cane e nevica non molti vanno a sparare, lo metti in un capanno per le anatre a Dicembre, imbottito di panni che pare l'ometto della Michelin, con l'imbracciatura alterata dallo spessore dei vestiti, e l'impaccio degli stessi, vedrai le padelle! Poi ovviamente se il suo fucile da tiro al quale e' abituato viene lasciato a casa ed e' sostituito da un fucile da caccia da cast-off e pitch diversi, bilanciamento diverso, lunghezza di canna diversa, peso diverso, ecc. , vedrai le padelle!

Per fare un esempio diverso, prendi un istruttore di guida tedesco o inglese, che ovviamente e' un mago della guida regolamentare, ligia a regolamenti e disciplina, e fallo guidare attraverso Roma o--peggio!--Napoli, e vedrai come si fermera' e prendera' l'autobus!
 
Concordo pienamente con te, Beppe. Ci sono persone che hanno un dono naturale per il tiro e la precisione, e non importa quanto ci si alleni o quanto si cambi arma o munizioni, è difficile avvicinarsi alla loro regolarità e costanza di risultati. Quello che possiamo fare è allenarci costantemente per migliorare e cercare di raggiungere un buon livello di soddisfazione personale e migliorare i nostri risultati. È importante riconoscere e applaudire le doti e le bravure degli altri, mentre cerchiamo di sviluppare le nostre capacità. Ricorda però che non tutti i tiratori eccelsi sono automaticamente grandi cacciatori o ottengono i migliori carnieri. La caccia richiede anche altre qualità, e ciò significa che i cacciatori normali possono addirittura raggiungere e superare i risultati dei tiratori eccelsi. Alla fine, siamo tutti cacciatori e l'importante è godersi l'esperienza. Ciao Frank
Disamina perfetta, la caccia non è solo tiro, è anche capacità di capire dove appostarsi per sparare al meglio, senza sole negli occhi o in faccia, ecc ecc.. e soprattutto capire dove sono gli animali. Alla preapertura ho sparato bene, sono contento, alle selvatiche qualche padella l'ho fatta, mai ai piccioni il più delle volte sembrava che avessi un monocanna, tiravo un colpo solo.. un pò di vanto ci vuole ogni tanto.. :ROFLMAO:
Da Giovanni volevo capire come è il volo a cavatappi, sono curioso.. diccelo in italiano però, non in inglese..
 
"Volo a cavatappi": scarti velocissimi contemporanei sia sul piano orizzontale che quello verticale, Come se a volte descrivessero delle spirali. E poi arresti e accellerazioni pazzeschi. Quelle timoniere lunghe che hanno (come i codoni) e la base della coda larga come quella dei piccioni, insieme alle ali lunghe e piu' strette di quelle delle africanelle danno loro una manovrabilita' incredibile. Se trovo qualche filmato ne metto il link. Mike, il piu' bravo tiratore del nostro gruppo (da anni dissolto a poco a poco dopo la sua tragica ****--caduto da un'altana mentre a caccia di cervi) al massimo ne abbatteva una dozzina o poche di piu' con una scatola di cartucce da 25 pezzi. La caccia"sociale" alle tortore, una delle tradizioni del Profondo Sud, e' fatta all'apertura in comitiva, circondando un grosso campo seminato a grano, ognuno seduto all'ombra dei pini o delle querce intorno al campo. Davanti ai cacciatori, su paletti bassi, le "Mojo Doves" roteano le loro ali meccaniche. Se c'e' qualche alberello nel mezzo del campo, o un recinto di fili metallici, vi vengono attaccati stampi dotati di pinzette. Da principio i tiri sono, se non facili, neanche troppo difficili. Ma quando risuonano le schioppettate e i pallini fischiano nell'aere, le dolci tortorelle, da Jeckylls diventano Hydes. Si fanno veramente "cattive" e cominciano a fare aereobazie da brivido. Alla fine della cacciata, al tramonto (l'apertura e' a mezzogiorno, e si comincia a sparare dopo un colossale barbecue) a lato di ogni cacciatore c'e' una montagna di bossoli. Naturalmente ogni volta che per caso i pallini intersecano la rotta di una tortorella, partono i "Good shot!" dalle postazioni vicine. E naturalmente dopo una triplice padella partono anche risate e sfottiture leggere gradite anche dalla vittima. Purtroppo e' da tanto che i nostro gruppo s'e' dissolto. Il fratello di Mike ha venduto il ranch a tre km da casa mia, dove cacciavamo quasi ogni apertura, e un paio di volte Mike ci invito' ad un bellissimo posto (ma a piu' di un'ora d'auto da casa mia) dove in cambio del permesso di cacciare aiutava il proprietario a coltivare la terra. Morto Mike, anche quell'opportunita' fu perduta. Sic transit gloria mundi. Dopodiche' ho fatto arare un 3000 mq vicino casa, e qualche giorno prima dell'apertura l'ho seminato a grano. Almeno una dozzina di tortore all'apertura ne ho prese (il limite e' 15), ma da solo non c'era lo stesso gusto, ed infatti l'anno passato neanche le ho cacciate. Do' loro da mangiare (grano e granturco) ogni mattina, nel prato dietro casa, e mi piace quardarle mentre pasturano. I maschi sono certi "mandrilli"! non fanno altro che cercare di "farsi" una femmina. Poi da qualche settimana vengono anche i giovani dell'anno, piu' piccoli degli adulti. Di uccidere questi graziosissimi uccelletti (grandi poco piu' di una cesena) che ho nutrito tutto l'anno per due bocconcini di carne--deliziosi ma pur sempre cosi' piccoli--non mi va piu'. Nel passato ho ucciso col fucile ad aria compressa, sparando dalla finestra, alcune tortore dal collare, che qui sono abbattibili tutto l'anno, senza limiti e con qualsiasi mezzo perche' alloctone, invasive e dannose, ma anche quelle non le infastidisco piu'. Forse se avessi davvero fame cambierei idea, ma con cervi e tacchini selvatici nei freezers non c'e' ragione di farlo.
Anch'io, in Italia, ero un accanito uccellinaio come tanti di voi, e non critico chi perseguita allodole, tordi, merli ed altri uccelletti (ai tempi miei io sparavo--legalmente, a quei tempi--anche a fringuelli, verdoni, cardellini, frosoni, passeri, ballerine, pispole, ed altri "uccellesimi"), ma ormai a me personalmente non va piu' di farlo. Del resto qui tortore e beccaccini sono gli uccelli piu' piccoli che si possano legalmente cacciare.
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
    Cita
      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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