Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana (1 utente sta leggendo)

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Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

Secondo me e molti altri, [****.gif] [****.gif] [****.gif] [****.gif] , i vertici regionali delle associazioni venatorie (tutte) hanno perso di vista quello che vuole la base dei cacciatori. Sarà ora di scendere in piazza e quantomeno far capire che non parlano per noi? Giusto per non far proprio la figura dei c......ni, penso che ormai l'esasperazione abbia fatto maturare i tempi! [lol.gif]
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

Il problema è che ci sono regioni come il veneto e la lombardia che nn sò se sarebbero disposte ad organizzare una manifestazione a livello nazionale dal momento che loro hanno già con le deroghe risolto i loro problemi.E questo
nn lo dico per polemica ma xchè è un dato di fatto.saluti.......
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

News Caccia
Bardelli: dai ministeri Agricoltura e Ambiente la bozza sulle deroghe

mercoledì 14 settembre 2011
"Dal far west delle deroghe a regole più chiare. I ministeri delle Politiche Agricole e dell'Ambiente hanno dato infatti il via libera alla bozza del regolamento sulle linee guida cui le Regioni dovranno conformarsi nell'esercizio delle deroghe previste dalla direttiva comunitaria uccelli". Lo rende noto Gianluca Bardelli, membro del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale (Ctfvn) del ministero delle Politiche agricole.

"Dopo oltre un anno - dice all'ANSA Bardelli - si appresta a trovare attuazione il comma 4 bis dell'articolo 19/bis della legge sulla caccia introdotto dalla normativa comunitaria, che fornisce uno strumento utile alle Regioni per verificare preventivamente la rispondenza all'ordinamento nazionale e comunitario dei provvedimenti di autorizzazione al prelievo venatorio in deroga".

Il provvedimento, sottolinea il membro del Ctfvn, "farà chiarezza in un campo che, per troppo tempo, ha generato confusioni e disomogeneità, e soprattutto consentirà la concreta applicazione del potere di controllo assegnato al governo secondo cui il presidente del Consiglio può annullare i provvedimenti di deroga posti in atto dalle regioni in difformità della legge".

Per velocizzare l'iter di emanazione del decreto, "condiviso anche dall'Ispra", Bardelli annuncia che proporrà al ministro dell'Agricoltura Saverio Romano di "convocare al più presto" il Comitato. "Confido che in quella sede i rappresentanti delle Regioni, delle associazioni venatorie, degli ambientalisti e degli agricoltori - afferma - sapranno trovare nella massima concertazione la giusta misura per giungere rapidamente all' adozione di uno strumento giuridico previsto dalla legge. Una norma voluta anche dall'Unione Europea che trasformerà il regime eccezionale delle deroghe dall'attuale far west verso un contesto di regole chiare e certe tutto a vantaggio delle Regioni e degli stessi cacciatori". (ANSA).

Così è se vi pare

Romano
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

osservatore romano ha scritto:
News Caccia
Bardelli: dai ministeri Agricoltura e Ambiente la bozza sulle deroghe

mercoledì 14 settembre 2011
"Dal far west delle deroghe a regole più chiare. I ministeri delle Politiche Agricole e dell'Ambiente hanno dato infatti il via libera alla bozza del regolamento sulle linee guida cui le Regioni dovranno conformarsi nell'esercizio delle deroghe previste dalla direttiva comunitaria uccelli". Lo rende noto Gianluca Bardelli, membro del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale (Ctfvn) del ministero delle Politiche agricole.

"Dopo oltre un anno - dice all'ANSA Bardelli - si appresta a trovare attuazione il comma 4 bis dell'articolo 19/bis della legge sulla caccia introdotto dalla normativa comunitaria, che fornisce uno strumento utile alle Regioni per verificare preventivamente la rispondenza all'ordinamento nazionale e comunitario dei provvedimenti di autorizzazione al prelievo venatorio in deroga".

Il provvedimento, sottolinea il membro del Ctfvn, "farà chiarezza in un campo che, per troppo tempo, ha generato confusioni e disomogeneità, e soprattutto consentirà la concreta applicazione del potere di controllo assegnato al governo secondo cui il presidente del Consiglio può annullare i provvedimenti di deroga posti in atto dalle regioni in difformità della legge".

Per velocizzare l'iter di emanazione del decreto, "condiviso anche dall'Ispra", Bardelli annuncia che proporrà al ministro dell'Agricoltura Saverio Romano di "convocare al più presto" il Comitato. "Confido che in quella sede i rappresentanti delle Regioni, delle associazioni venatorie, degli ambientalisti e degli agricoltori - afferma - sapranno trovare nella massima concertazione la giusta misura per giungere rapidamente all' adozione di uno strumento giuridico previsto dalla legge. Una norma voluta anche dall'Unione Europea che trasformerà il regime eccezionale delle deroghe dall'attuale far west verso un contesto di regole chiare e certe tutto a vantaggio delle Regioni e degli stessi cacciatori". (ANSA).

Così è se vi pare

Romano
Ed e` cosi`,caro Romano :grin:
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

Da: FEDERCACCIA PISTOIA ([email protected])
Inviato: mercoledì 19 ottobre 2011 11:16:31

In riferimento alla nostra precedente lettera con la quale vi abbiamo spiegato l' importanza d' inviare all' ATC di Pistoia, entro la fine del mese di Dicembre, la denuncia dei danni causati dagli storni, si trasmettono in allegato i modelli da compilare che sono di due categorie:

1. modello per i privati, (anche pochi danni)
2. modello per le aziende con partite iva comprensivo del modello relativo all' utilizzo dei mezzi dissuasivi.

Le denuncie possono essere consegnate anche presso la ns. Sede in Federcaccia Pistoia e sarà nostra premura trasmetterle all' ATC.
Si ricorda che se quest'anno le deroghe (anche se con modalità discutibili) sono state concesse in provincia di Pistoia è grazie a tutte le denuncie presentate lo scorso anno.

Nel raccomandarvi la massima collaborazione, rimaniamo in attesa e porgiamo cordiali saluti.

Federcaccia Pistoia

Per conoscenza, i modelli possono essere richiesti o all' associazioni venatorie, all' atc o alle provincie.

Romano
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana


[h=2]Federcaccia Toscana: “Subito certezze per il prelievo in deroga”[/h]
lunedì 19 dicembre 2011 [TD="align: right"] [/TD]

[TD="colspan: 2"]“Sulle deroghe sono urgenti regole certe , nel rispetto delle Direttive Comunitarie, per prevenire danni all'agricoltura, per rispondere alle legittime aspettative dei cacciatori”. Così in una nota la Federcaccia Toscana interviene sulla mancata emanazione del Dpr con le linee guida per l'esercizio delle deroghe, su cui era stato annunciato mesi fa anche un esame in sede di Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale. Nel frattempo è giunta al Governo la famosa lettera da parte della Commissione UE , che avanza alcune contestazioni all'Italia. Rispetto alle deroghe – precisa Fidc Toscana - “vi sono differenze sostanziali negli addebiti alle varie Regioni coinvolte, in taluni casi si tratta essenzialmente di rilievi formali più agevolmente sanabili (fra questi ultimi la Toscana, nella cui Legge regionale non troviamo, francamente, i "vizi di conformità" che la Commissione segnala: un'attenta illustrazione della normativa approvata nel 2010 risulterà probabilmente sufficiente a risolvere la questione)”.

Per Fidc Toscana è necessaria, comunque, una svolta decisa nel governo in materia “per garantire che fin dal prossimo anno anche in Italia, come accade nel resto d'Europa, l'utilizzo delle deroghe venga reso realmente e certamente possibile, sia nei casi previsti dalla lettera a) comma 1 dell'art. 9 (per brevità: danni all'agricoltura) sia nei casi previsti dalla lettera c) (per brevità: forme tradizionali di caccia)”. “La nostra prima battaglia, in questo campo – scrive Fidc - è per riconquistare nel calendario venatorio (cioè nell'elenco delle specie normalmente cacciabili) tutti quei migratori che i dati scientifici testimoniano prelevabili e che solo il settarismo animalista ed i preconcetti anticaccia continuano a vietare, in Italia molto di più che nel resto dell'Unione Europea. Emblematico in tal senso il caso dello storno, cacciabile in tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo e complessivamente in nove Stati europei ma non nella nostra Nazione”.

Il problema, per l'associazione venatoria toscana è che “lo Stato italiano non ha saputo o voluto stabilire disposizioni e procedure inattaccabili dal punto di vista formale né garantito che le istanze tecnico/scientifiche nazionali ( quelle per legge tenute alla ricerca, alla rilevazione ed elaborazione dei dati, alla fornitura alle Regioni dei risultati del predetto lavoro) facessero adeguatamente e nel rigoroso rispetto delle competenze assegnate il loro mestiere. Non è accettabile, in proposito, che Ispra neghi pareri motivando il diniego con la mancanza di dati che è suo compito raccogliere”.

“Il Governo, con le Regioni interessate – chiede Fidc Toscana - fornisca dunque nei tempi prescritti alla Commissione europea i chiarimenti e le risposte che vengono richiesti, ma proceda contestualmente, subito, all'avvio concreto dell'iter per l'emanazione del DPR con le Linee Guida, mettendo a disposizione degli interlocutori istituzionali e sociali quanto finora predisposto per raccoglierne tutti i contributi e giungere ad un testo conclusivo che consenta alle Regioni di utilizzare con certezza già dal prossimo anno lo strumento del prelievo in deroga, sia per i danni alle colture che per la tutela delle tradizioni venatorie”.

[/TD]
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana


[h=2]Federcaccia Toscana: “Subito certezze per il prelievo in deroga”[/h]
lunedì 19 dicembre 2011 [TD="align: right"] [/TD]

[TD="colspan: 2"]“Sulle deroghe sono urgenti regole certe , nel rispetto delle Direttive Comunitarie, per prevenire danni all'agricoltura, per rispondere alle legittime aspettative dei cacciatori”. Così in una nota la Federcaccia Toscana interviene sulla mancata emanazione del Dpr con le linee guida per l'esercizio delle deroghe, su cui era stato annunciato mesi fa anche un esame in sede di Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale. Nel frattempo è giunta al Governo la famosa lettera da parte della Commissione UE , che avanza alcune contestazioni all'Italia. Rispetto alle deroghe – precisa Fidc Toscana - “vi sono differenze sostanziali negli addebiti alle varie Regioni coinvolte, in taluni casi si tratta essenzialmente di rilievi formali più agevolmente sanabili (fra questi ultimi la Toscana, nella cui Legge regionale non troviamo, francamente, i "vizi di conformità" che la Commissione segnala: un'attenta illustrazione della normativa approvata nel 2010 risulterà probabilmente sufficiente a risolvere la questione)”.

Per Fidc Toscana è necessaria, comunque, una svolta decisa nel governo in materia “per garantire che fin dal prossimo anno anche in Italia, come accade nel resto d'Europa, l'utilizzo delle deroghe venga reso realmente e certamente possibile, sia nei casi previsti dalla lettera a) comma 1 dell'art. 9 (per brevità: danni all'agricoltura) sia nei casi previsti dalla lettera c) (per brevità: forme tradizionali di caccia)”. “La nostra prima battaglia, in questo campo – scrive Fidc - è per riconquistare nel calendario venatorio (cioè nell'elenco delle specie normalmente cacciabili) tutti quei migratori che i dati scientifici testimoniano prelevabili e che solo il settarismo animalista ed i preconcetti anticaccia continuano a vietare, in Italia molto di più che nel resto dell'Unione Europea. Emblematico in tal senso il caso dello storno, cacciabile in tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo e complessivamente in nove Stati europei ma non nella nostra Nazione”.

Il problema, per l'associazione venatoria toscana è che “lo Stato italiano non ha saputo o voluto stabilire disposizioni e procedure inattaccabili dal punto di vista formale né garantito che le istanze tecnico/scientifiche nazionali ( quelle per legge tenute alla ricerca, alla rilevazione ed elaborazione dei dati, alla fornitura alle Regioni dei risultati del predetto lavoro) facessero adeguatamente e nel rigoroso rispetto delle competenze assegnate il loro mestiere. Non è accettabile, in proposito, che Ispra neghi pareri motivando il diniego con la mancanza di dati che è suo compito raccogliere”.

“Il Governo, con le Regioni interessate – chiede Fidc Toscana - fornisca dunque nei tempi prescritti alla Commissione europea i chiarimenti e le risposte che vengono richiesti, ma proceda contestualmente, subito, all'avvio concreto dell'iter per l'emanazione del DPR con le Linee Guida, mettendo a disposizione degli interlocutori istituzionali e sociali quanto finora predisposto per raccoglierne tutti i contributi e giungere ad un testo conclusivo che consenta alle Regioni di utilizzare con certezza già dal prossimo anno lo strumento del prelievo in deroga, sia per i danni alle colture che per la tutela delle tradizioni venatorie”.

[/TD]

Speriamo che davvero qualcosa si muova,ma io ci credo poco.
Eppure se volessero l'EU ci darebbe questa e altre possibilita`.
 
Re: Prelievo dello storno, convegno Fidc Nazionale/Toscana

....troppi convegni e pochi fatti.....specialmente da parte della FIDC (e non solo) ....quando si tratta tratta di intervenire su cose serie tipo la recente modifica del calendario venatorio del Lazio, dove sono le nostre amate AA.VV. ?
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
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  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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