Non vedo piu' il mio commento.Pazienza. Faccio pero' cortesemente notare a tutti, e specialmente a quelli che come Grifonenero (che probabilmente, anzi sicuramente e' un aficionado e promotore della caccia all'estero) mi chiamano "certa gente," che le lepri e gli scoiattoli di terra del Montana, in tremendo soprannumero a causa dell'agricoltura se not tenuti a bada non solo danneggiano le colture, ma distruggono anche l'habitat per diverse specie. Gli scoiattoli di terra sono anche carnivori e mangiano uova e nidiacei di starne, fagiani e tetraonidi (alcuni dei quali in pericolo d'estinzione) Le lepri, sopravvissute ai tremendi inverni del Montana in numeri enormemente piu' grandi di quanto avrebbero fatto prima dell'agricoltura estensiva ed intensiva grazie alle pianticelle di grano che provvedono al fabbisogno di proteine piu' delle erbe native, poi, finito l'inverno, invadono cio' che rimane della prateria distruggendo foraggi naturali dai quali dipendono tante altre specie. Inoltre, le lepri non sono considerate selvaggina da nessuno nel Montana e nessuno le mangia. Io almeno ne mangiavo tante. Gli scoiattoli di terra non sono commestibili.
C'e' una grande diifferenza fra cio' che facevo nel Montana e cio' che i miei connazionali fanno quando vanno in altri paesi vicini. E' vero che le tortore saranno dannose all'agricoltura, ma non vedo come possano essere dannose all'ambiente, cosi' come non lo erano i piccioni migratori che popolavano a milioni il continente americano prima di essere soggetti a stragi. Poi i miei connazionali vanno in Argentina non per aiutare gli agricoltori. Ci vorrebbero eserciti di cacciatori stanieri per eliminare o ridurre sostanzialmente il problema. Invece ci vanno per ammazzare anche mille, millecinquecento uccelli al giorno, e soltanto per divertirsi ad abbattere bersagli alati e piumati. Non nego che il controllo nocivi che facevo io era anche divertente, ma lo facevo anche per profitto. A parte le lepri che portavo a casa (chi va in Argentina non porta a casa nulla, e le tortore sono lasciate dove cadono nella maggioranza dei casi), come ho scritto mi ingraziavo gli agricoltori nei cui campi controllavo i nocivi, e cosi' facendo mi assicuravo il permesso di cacciare starne, fagiani, grouse e cervi. Negli U.S. non c'e' l'Art. 842. Ci vuole il permesso del proprietario del fondo per cacciare, raccogliere funghi, pescare, passeggiare, fermarsi a fare acqua, ecc. E spesso e' molto difficile ottenerlo. Ma un centinaio o due di lepri che notte dopo notte fanno strage di pianticelle di grano (di notte ne vedi veri "greggi." Sono bianche d'inverno, e nella luce dei fari sembrano pecorelle che pascolano) in una settimana o due ti distruggono il raccolto primaverile di qualche ettaro. E quando ne uccidi tante, e ne fai fuggire via il resto, gli agricoltori sono molto, molto riconoscenti. E poi persino ti ivitano a cacciare cervi e altra vera selvaggina sui loro terreni. Che cosa accade se alcuni come me (il mio tipo di "gente" spregevole secondo l'ingrifato nero) non fanno la caccia ai nocivi? Gli agricoltori sono costretti ad usare veleni. In Argentina gli agricoltori non si possono permettere i veleni, e del resto come fai ad avvelenere le spighe di grano ed i girasoli senza renderli velenosi anche per il consumo umano? Ma gli agricoltori americani sono sempre pronti ad usarli. Con le conseguenze di cui parlavo per il resto della fauna.
Nota, caro Ingrifato, che non ho criticato chi fa stragi di colombacci nell'UK o Irlanda. Li' sono dannosi perche' troppi, ed inoltre le spoglie, a differenza dell'Argentina, vengono utilizzate, donate ad istituti di beneficenza, trasformate in cibo per cani e gatti, mangiate da chi li ha abbattuti, non lasciate a marcire sul campo. In Scozia e' lo stesso con le lepri bianche. Non vengono sprecate.
Ne' critico i miei connazionali che abbattono migliaia di oche bianche gia' cn l'uovo al cq10 in risalita, perche' quelle oche stanno distruggendo le zone artiche di nidificazione e abbisognano di un grande sfoltimento.
Aggiungo poi che le stragi inutili e disgustose commesse dai miei connazionali che vanno nel Messico a cacciare anatre hanno come bersaglio molte specie che transitano dal Canada al Messico e che nel Canada e negli U.S. hanno uno status di semi-protezione, effettuata con limiti di carnieri. Di codoni, per esempio, finche' stanno al di sopra del confine messicano se ne possono in genere uccidere soltanto due al giorno. Ma quando arrivano nel Messico i cacciatori in trasferta ne ammazzano quante pare loro, senza limiti. Poi, figurati, con la corruzione che c'e' nel Messico, anche se ci fossero limiti una manciata di pesos ai locali glieli farebbe dimenticare... In Argentina magari non credo che si tratti in gran parte delle stesse anatre ed oche dell'America settentrionale.e del Messico Ma quando i cacciatori vanno a fare una strage poi arriva il trattore, scava una buca e seppellisce le trenta o quaranta o piu' carcasse di anatre ed oche. Domanda a un locale perche' non se le porta a casa, e ti dira': "Patos no son comida, saben barrio." "Le anatre non son buone da mangiare--sanno di fango." Per gli argentini c'e' solo un tipo di carne commestibile, ed e' il manzo.
Quindi, cari ozannah in excelsis e ingrifato, la differenza c'e', anche se voi non la riuscite a percepire. Ma mi va bene lo stesso. Poi pero' spiegatemi come i tordi, le allodole, le tortore, le beccacce e le anatre che si possono (o si potevano) cacciare con limiti di carniere generosissimi o addirittura senza limiti possano essere considerati nocivi. Ammetto che almeno avete la scusa che ve li potete portare a casa e mangiarli, ma e' una scusa soltanto per fare la volpe nel pollaio.
E a chi mi cancella anche quanto sopra scritto, IBAL!
.