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Un saluto al grande Beppe..il mondo cambia ragazzi...e le anatre si...adattano.
Se vi porto al mio chiaro a Fucecchio una mattina "normale" è purtroppo probabile neppure....vederli.
Se dopo andiamo a far visita ad una delle 2 riserve a meno di un km potrei farvi vedere 4/5.000 alzavole in 100 ha protetti...
Se non si hanno condizioni meteo particolari le anatre contemporanee sono insparabili dai giochi...fissi.
Punto....che ci piaccia oppure...no

Un saluto

Sandro
 
Mi hanno parlato di quintali al mese.....non so se sia vero (noi cacciatori siamo bravi a gonfiare i numeri), ma se così fosse dove volete che vadano così rimpinzate?!?!?

Vero eccome, visto in un filmato, per pasturare usano uno spandi concime rotante montato su una barca.
 
Oggi torno a fare alba al chiaro ........ cappotto evitato grazie ad un'alzavola, ieri ospiti fanno un codone, ma sbagliano l'approccio iniziale all'alba scura. In poche parole non c'hanno capito nulla. Temperatura primaverile, vento ieri un pochino, oggi bonaccia. Se continua così, forse, dopo Natale arrivano le marzaiole
 
Mi hanno parlato di quintali al mese.....non so se sia vero (noi cacciatori siamo bravi a gonfiare i numeri), ma se così fosse dove volete che vadano così rimpinzate?!?!?

...non ho capito, si parla di oasi o di territori riservati. Nelle valli riservate dove poi cacciano una volta alla settimana governano di brutto ( so di preciso da un amico che alcune valli consorziate del veneto fanno arrivare una nave carica di granaglie che poi si dividono per pasturare le anatre ) ma nelle oasi tipo WWF o altro non avevo mai sentito dire che governavano anche perchè i costi non sono leggeri
 
Prendo spunto sul discorso pasturazione per fare una personale analisi della situazione acquatici nei lidi dove li caccio. E' ormai sentore comune che nelle ricche valli da caccia del nord, la pasturazione metodica, abbinata ad una gestione dell'habitat mirata al mantenimento e miglioramento ambientale idoneo alla permanenza dei migratori, abbia creato un cambiamento radicale delle abitudini degli acquatici, che una volta trovato vitto, alloggio a km zero, tutto a 5 stelle, da lì non si muovono ... anzi se mettono il becco fuori son fucilate tutti i giorni, contro la mezza giornata settimanale standosene a casa. Certo chè, la pasturazione delle valli consentita dai regolamenti regionali, dovrebbe essere effettuata nelle oasi delle stesse, ove non è consentita la caccia, ma così è. Daltronde non mi sento di condannare i pasturatori senza bussola, perchè la gestione di questi unici ed invidiabili ( non solo per i seguaci di Diana, ma di chiunque abbia a cuore la natura ) contesti ambientali è tamente onerosa, che se si perdono gli introiti provenienti dai ricchi frequentatori delle botti ( più sparano e più la postazione costa ), inevitabilmente si perderebbero queste che sono a tutti gli effetti oasi e non come quelle abbandonate e mal gestite dal parassitismo statale a spese del contribuente. Certo che noi, al di fuori di questi contesti, ma soprattutto noi lontani centinaia di km dalle valli del nord est, a fronte di censimenti fatti nelle valli stesse, che indicano un apprezzabile aumento di alcune speci ( come l'alzavola ) ci ritroviamo a non assistere più alle migrazioni di una volta. Novembre ed in parte dicembre i veri mesi delle anatre sono rimasti vuoti di presenze e ci accontentiamo delle prime avvisaglie a cavallo tra l'estate e l'autunno .... forse uccelli che lungo la costa tirrenica, hanno provenienza da luoghi, senza il passaggio sulle ghiotte acque delle valli menzionate. Eppure non sono una manciata di anni che la pratiuca della pasturazione è attiva, ma decenni, mentre, per quanto riguarda il mio contesto di caccia, sono una manciata di anni, quelli che mi fannno percepire una diminuzione di presenze e stranamente sono sempre una manciata di anni ( salvo eccezioni ) che il mese di gennaio, notoriamente vuoto, incredibilmente ci propone giornate con uccelli nuovi. Più della pasturazione quale causa del cambiamento abitudinario delle anatre, sono arrivato alla conclusine che l'aumento delle temperature, la mancanza di quel freddo che gela le acque dolci all'interno delle valli pasturate, trattenga oltre modo gli uccelli all'interno delle stesse, tanto che, incredibilmente alla prima vera morsa di gelo, compaiono da noi, avvantaggiati da un clima decisamente più mite della " bassa padana ". Poi, l'unica verità inconfutibile è che, anche le mie son " pippe mentali ", perchè la verità la sanno solo loro .... le nostre amiche di becco piatto.
 
Signori, ma quali quintali al mese ..... quintali al giorno.
Qua da noi, in un chiaro da 2 ettari mediamente si parte con circa 50kg di granaglie stesi al giorno pre-stagione, ci si stabilizza di media intorno ai 30-35kg tra ottobre e novembre e poi col freddo da novembre si risale a 40-50kg ..... giorno (70-80Kg con ghiaccio anche se non si caccia).
Figuriamoci una valle privata ..... hanno i silos pieni di granaglie e comprano tonnellate al mese.

Inoltre in molte di esse, facevano/fanno sperimentazioni di granaglie, anche esotiche e dell'estremo oriente (tipi di riso ad es.), che noi comuni mortali ci sognamo ..... x non parlare del "guttalax delle anatre" ..... .

Infine, anche in alcune oasi, chiuse alla caccia, taluni enti di protezione hanno avuto donazioni e forniture gratis o quasi x pasturare ....., ma - a mio modesto parere - il tema clima-variazione rotte migratorie-modifiche ambienti-qualità e gestione acque-antropizzazione zone di nidificazione ed effetti sulle popolazioni delle varie specie x noi restano i temi chiave x constatare quanto sta accadendo e su cui dobbiamo principalmente misurarci.
Est dura ..... ma, almeno qua da noi, dovremo sempre più apprezzare la "vittoria in trasferta" nella ns. schedina venatoria quotidiana ed accontentarci della bella fucilata, salvo giornate particolari x nebbie, freddo, venti e pioggie ..... .
 
salve a tutti. la mia analisi su questa discussione, pasturazione è un pò piu superficiale nel senzo che nelle valle private anche quindici anni fà si pasturava, sicuramente ora molto di piu , ma le anatre si catturavano lo stesso e tante. la mia considerazione per questo tipo di selvatico e molti anche da prato ( tipo la pavoncella ) è il fattore climatico determinante, se nelle valli venete la temperatura riesce ha chiacciare per un periodo abbastanza lungo , che se magnano il ghiaccio !! ?? lo stesso al nord europa. sicuramente il selvatico si adatta alle nuove temperature, trova delle aree dove non sono disturbate, le condizioni climatiche favorevoli allo stazionamento, che bisogno hanno di muoversi. il cambiamento dei selvatici dal punto di vista mio personale è dovuto esclusivamente al clima. stamattina; roma fine novembre temperatura di 16 gradi, ma de che stamo ha parla........... cmq e sempre viva la patata e le papere.
 
Sono in linea con le analisi precedenti. Aggiungo anche che quelle che arrivano in pochi giorni capiscono il giochino e vengono durante la notte a pasturare per poi andarsene prima dello start! Un pò come fanno da anni e anni i "semi germani" stanziali. Branchi e branchi in arrivo la sera e la mattina tutto deserto!!! Imparano presto le nostre abitudini e si adeguano di conseguenza.
Poi ho notato anche un'altra cosa... Una volta finito il passo e i fagiani tutti i vaganti tutti i giorni dalle 11 in poi frequentano i chiari, con cani, canetti da lecco etc etc... ed anche tutto questo casino non facilita la permanenza in loco di uccelli ma li spinge a cercare zone tranquille dove potersi riposare (le oasi per l'appunto).

Saluti
 
Poi ho notato anche un'altra cosa... Una volta finito il passo e i fagiani tutti i vaganti tutti i giorni dalle 11 in poi frequentano i chiari, con cani, canetti da lecco etc etc... ed anche tutto questo casino non facilita la permanenza in loco di uccelli ma li spinge a cercare zone tranquille dove potersi riposare (le oasi per l'appunto).

Saluti

Lo fanno tutti e non é vietato...é irrispettoso nei confronti dei proprietari però se non sono presenti nel chiaro si può fare...ho visto anche cacciatori che non tenevano richiamati i cani e andavano vicino alle voliere con le anatre vive cercando di prenderle...
 

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Help Users
  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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