giovannit.
Cacciatore qualificato (8000/10000)
(Riporto da un altro forum un messaggio da me scritto)
E' finita la triste odissea giudiziaria di Amanda e Raffaele. Non si deve condannare senza prove solide, e la prosecuzione non aveva che indizi--mentre le prove, secondo esperti nominati dalla corte stessa, non dalla difesa, erano o non-esistenti o inconclusive. La cosa piu' triste e' che a leggere i messaggi dei lettori sul Messaggero online, appariva chiaro che tanti ce l'avevano con Amanda perche' e' americana, e con Raffaele perche' e' benestante. Un argomento spesso usato dai colpevolisti era che la giustizia americana spesso (secondo loro) condanna innocenti, specialmente se sono poveri e afroamericani. E percio', era sottinteso, Amanda doveva pagare per gli errori giudiziari del suo paese d'origine. Concedo che la giustizia americana, come del resto tutti i tribunali in tutto il mondo, fa degli sbagli, ma ovviamente i casi eclatanti che leggete sui giornali o vedete in TV sono delle eccezioni, non la regola. I media si arricchiscono con le eccezioni, e la regola non "fa" notizia giornalistica. Voi oplofili e cacciatori dovreste saperlo meglio di tanti altri. Un cacciatore impallina un altro all'apertura, e tutti i giornali strombazzano la notizia, senza curarsi che gli altri 699.999 non hanno impallinato nessuno.
Soltanto un paio di settimane fa (se volete fornisco il link) in Florida un milionario bianco e' stato condannato per aver ucciso la moglie. Scommetto che sul Messaggero o al Telegiornale non se ne e' parlato.
Ma lasciamo perdere. Tanto quelli che avevano deciso che Knox e Sollecito erano colpevoli l'avevano gia' deciso dal giorno dell'arresto e nessuno li convincera' mai del contrario...
Ma faccio tanto di cappello alla corte d'appello che ha saputo vedere oltre il desiderio della prosecuzione e degli investigatori (da operetta, aggiungo) di salvarsi la faccia, una faccia cosi' tosta che hanno chiesto una pena piu' grave di quella originale anche dopo che le "prove" erano state dimostrate di essere il frutto un'accozzaglia di sbagli fatti da funzionari incompetenti (nella migliore delle ipotesi) o (nella peggiore) desiderosi di trovare un colpevole ad ogni costo, anche a costo di mettere in galera degli innocenti.
Il mondo guardava questo appello. E la giustizia ha trionfato.
Ma chi ridara' mai quattro anni di vita a quei due giovani? Chi mai paghera' per gli sbagli fatti? Amanda e Raffaele hanno pagato, in anticipo, e questo non si potra' mai cancellare.
E' finita la triste odissea giudiziaria di Amanda e Raffaele. Non si deve condannare senza prove solide, e la prosecuzione non aveva che indizi--mentre le prove, secondo esperti nominati dalla corte stessa, non dalla difesa, erano o non-esistenti o inconclusive. La cosa piu' triste e' che a leggere i messaggi dei lettori sul Messaggero online, appariva chiaro che tanti ce l'avevano con Amanda perche' e' americana, e con Raffaele perche' e' benestante. Un argomento spesso usato dai colpevolisti era che la giustizia americana spesso (secondo loro) condanna innocenti, specialmente se sono poveri e afroamericani. E percio', era sottinteso, Amanda doveva pagare per gli errori giudiziari del suo paese d'origine. Concedo che la giustizia americana, come del resto tutti i tribunali in tutto il mondo, fa degli sbagli, ma ovviamente i casi eclatanti che leggete sui giornali o vedete in TV sono delle eccezioni, non la regola. I media si arricchiscono con le eccezioni, e la regola non "fa" notizia giornalistica. Voi oplofili e cacciatori dovreste saperlo meglio di tanti altri. Un cacciatore impallina un altro all'apertura, e tutti i giornali strombazzano la notizia, senza curarsi che gli altri 699.999 non hanno impallinato nessuno.
Soltanto un paio di settimane fa (se volete fornisco il link) in Florida un milionario bianco e' stato condannato per aver ucciso la moglie. Scommetto che sul Messaggero o al Telegiornale non se ne e' parlato.
Ma lasciamo perdere. Tanto quelli che avevano deciso che Knox e Sollecito erano colpevoli l'avevano gia' deciso dal giorno dell'arresto e nessuno li convincera' mai del contrario...
Ma faccio tanto di cappello alla corte d'appello che ha saputo vedere oltre il desiderio della prosecuzione e degli investigatori (da operetta, aggiungo) di salvarsi la faccia, una faccia cosi' tosta che hanno chiesto una pena piu' grave di quella originale anche dopo che le "prove" erano state dimostrate di essere il frutto un'accozzaglia di sbagli fatti da funzionari incompetenti (nella migliore delle ipotesi) o (nella peggiore) desiderosi di trovare un colpevole ad ogni costo, anche a costo di mettere in galera degli innocenti.
Il mondo guardava questo appello. E la giustizia ha trionfato.
Ma chi ridara' mai quattro anni di vita a quei due giovani? Chi mai paghera' per gli sbagli fatti? Amanda e Raffaele hanno pagato, in anticipo, e questo non si potra' mai cancellare.