Springer spaniel che riporta pietre (1 utente sta leggendo)

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CeKkInO88
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CeKkInO88

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Salve, vorrei prendermi un cane per il riporto ed un amico mi ha detto di volermi dare il suo springer. Un maschio di due anni che ha il problema che quando si sta a caccia e magari gli si vuole indicare la zona dove sia caduto l’animale abbattuto e gli si lancia una pietra, lui riporta la stessa fregandosene del selvatico . Come si potrebbe risolvere questo “difetto”???
 
Difficile a questo punto. Se al cane fosse stato insegnato ad obbedire a comandi a braccia e fischi, questo non sarebbe successo. Io, fossi in te, gli direi (al padrone, non al cane), "Grazie, ma no, grazie." Forse io non so di che cosa io stia parlando, e di sicuro ci sono cacciatori cinofili piu' bravi di me che saprebbero correggere questo comportamento, ma io non ci perderei tempo.
 
Molto probabilmente non ha idea del comando, vuol giocare. Penso che ricominciando gli esercizi (quelli appropriati) di scuola possa, con il tempo e con molta pazienza da parte tua, divenire un ottimo riportatore. Anche le razze predisposte geneticamente al riporto hanno necessariamente bisogno di scuola.
setterman1
 
Non gli lanciare mai più pietre lanciagli un colombaccio o un tordo e premialo ogni volta, ma non lo fare più di 3-4 volte al giorno, poi sarà lui a partire quando vede cadere un animale, anche il mio riporta di tutto, ma a caccia riportava i colombacci, già a sette mesi lo faceva e poi uno springer è anche da cerca, come va sugli animali è interessato, li cerca?
Il mio che ha 11 mesi corre dietro a tutto quello che vola o si muove, io lo lascio fare vista l'età, ma è un buon segno questo.
Osserva e valuta, un cane campa anche 15 anni se non ti va a genio che fai, trovi un altro a cui appiopparlo?
 
Certo è difficile darti consigli, dipende anche da come conosci a fondo questo tuo amico, e quanto ti fidi di lui. Di certo trovo che Gianni1 ti ha dato un buon consiglio, la scuola, insegnargli pazientemente il da farsi è certo buona cosa. Anche il mio porta le chiavi, gli occhiali e le mie ciabatte ma trova e riporta tordi e colombi, se cosi non fosse è colpa mia e non sua che fa di tutto per compiacermi, e sono io che gli ho dato gli inseganmenti errati.
 
Molto probabilmente il cane non sa neanche perché si trova nel posto dove gli vengono abbattuti i tordi. Il cane è un animale intelligentissimo, se ha interesse per il selvatico impara subito e in poco tempo riesce a marcare il punto di caduta del selvatico abbattuto. Con l'esperienza potrebbe riuscire a marcare a vista e a ricordarsi anche tre punti di caduta. Il primo esercizio è mettere seduto il cane dalla parte destra del conduttore, per i mancini dalla parte sinistra. Fatto questo si fa vedere il riportello al cane e si lancia una diecina di metri davanti al cane, una volta lanciato, il braccio deve restare teso davanti al cane ad indicargli la direzione del riportello. Sarebbe meglio che il cane riportasse la selvaggina che ha lavorato e scovato. Dopo si porta il cane in uno specchio d'acqua dove può vedere l'arrivo di qualche anatra, basterebbero tre o quattro abbattimenti, per vedere il cane scrutare il cielo e indicare al padrone l'arrivo delle anatre. Per i tordi le prime volte si porta il cane in terreni poco sporchi, fino ad arrivare a quelli più difficili ed impenetrabili. Se il cane avesse passione e naso io lo prenderei.
 
Il cane impara quello che gli si insegna, non gli si tirano i sassi soprattutto a caccia ma si indica la direzione col braccio o magari ce lo accompagni, almeno io faccio così.
secondo me se ci sai fare e te la senti si può anche recuperare anche se passare dal sasso al tordo un po'di strada ce n'è, c'è da dire pure che se riporta un sasso è qualcosa, infondo si inizia con una pallina, un bastoncino e perché no una pietruzza, condivido i consigli di Gianni e Germano poi uno Springer non ci mette molto a capire... ma se non sei convinto lascia perdere...
 
Anche io credo che tornare agli esercizi base del riporto il cane si può correggere.Ti racconto l'esperienza che ha avuto mio padre con il suo primo cane.Cane completo nel recupero,nel riporto, e nella ferma.Un giorno andò a recuperare un' animale che mio padre aveva sciupato un Po con la fucilata al di là di un fosso.Forse sentendolo un Po tritato iniziò a mangiarlo sotto gli occhi increduli di mio padre che si trovava alla parte opposta del fosso.Da quel momento iniziò a mangiare tutta la selvaggina che andava a recuperare.Mio padre non si perse d'animo e ricominciò dalle basi dell'addestramento al riporto, il cane aveva 4-5 anni.Con tanta pazienza e qualche scappellotto il cane tornò ad essere un grande recuperatore e riportatore.La tua situazione credo sia meno complicata,io ci proverei....Ibal!
 
(Untitled)

Ciao sono un nuovo iscritto....Sono springherista ormai da 11 anni con esperienza personale e nn solo tutti i miei amici possiedono springer...Posso dirti che uno springer con passione per la caccia gli si può insegnare tutto con pazienza determinazione e amore...prova prima con riporti con animali congelati in campi con erba bassa in modo che il cane veda tutto poi passa a campi con erba alta se lo cose li vanno bene puoi passare a qualsiasi altro posto ti viene in mente di lanciare e vedrai che nn ti deluderà ad ogni riporto un pezzetto di grana nn fa mai male...Buona fortuna
 
Anche io credo che tornare agli esercizi base del riporto il cane si può correggere.Ti racconto l'esperienza che ha avuto mio padre con il suo primo cane.Cane completo nel recupero,nel riporto, e nella ferma.Un giorno andò a recuperare un' animale che mio padre aveva sciupato un Po con la fucilata al di là di un fosso.Forse sentendolo un Po tritato iniziò a mangiarlo sotto gli occhi increduli di mio padre che si trovava alla parte opposta del fosso.Da quel momento iniziò a mangiare tutta la selvaggina che andava a recuperare.Mio padre non si perse d'animo e ricominciò dalle basi dell'addestramento al riporto, il cane aveva 4-5 anni.Con tanta pazienza e qualche scappellotto il cane tornò ad essere un grande recuperatore e riportatore.La tua situazione credo sia meno complicata,io ci proverei....Ibal!
La mia è solo un opinione in riguardo al cane di tuo padre, per questo la mia interpretazione è molto personale, nulla di vero e di certo. Parto dal presupposto che tutto quello che è nell'interesse del cane, il cane non lo dimenticherà. Se ci sono i presupposti giusti il cane riporterà sempre per interesse, quasi allo stesso modo di come porta il cibo la cagna alla cucciolata per svezzarla. Si potrebbe ipotizzare che il cane di tuo padre non è stato ben addestrato, venendo a mancare per qualche motivo il rapporto giusto fra il cane e il padrone, il cane si è sentito in diritto di prendersi la precedenza sulla pappatoria. Quindi l'addestramento è stato un tramite per riallacciare quel rapporto giusto che si era rotto. Non penso che il cane aveva dimenticato di fare il suo dovere, per me non lo voleva più farlo. Quando si parla di correzione, si parla di imposizione. Le correzioni il cane le subisce senza capirle, per questo motivo le correzioni non sono mai eterne. I cani corretti con troppa coercizione, in alcuni casi non sono stati più leali, la selvaggina non l'hanno più mangiata davanti al padrone, però quando non visti andavano a nasconderla.
 
Il problema è come insegnare al cane il "riporto cieco" in modo da mandare il cane a comando nella zona dove il padrone ha visto cadere la selvaggina, questo senza il lancio della pietra. Però prima del riporto cieco bisogna insegnare al cane ad osservare il cielo. Se si vuole continuare con il lancio della pietra, per far cercare la selvaggina il metodo cambia. Basterebbe mettere un fagiano vivo in una macchia e lanciare la pietra.;) il resto viene da se. Però bisogna sempre valutare, se il cane non ha mai visto un fagiano, all'involo potrebbe spaventarsi. Sicuramente se il cane ha le 00 il fagiano risulterà più interessante della pietra, o no.
 
Anche il materiale da lanciare ha la sua importanza. Per esempio: se ho un anatra morta sull'altra sponda del canale e il cane non è stato addestrato al riporto cieco, non gli lancio un bastoncino che il cane potrebbe riportarmi con facilità, gli lancio una pietra nella direzione dell'anatra. In una macchia se ho la possibilità gli lancio del terreno friabile che una parte lo polverizzo in mano prima di lanciarlo, non certamente la pietra. In ogni caso sono contrario a questi espedienti.
 
Non so se da voi vendono le "essenze" di vari selvatici: anatre, galllinacei, ecc. Io ne mettevo sempre qualche goccia sui riportelli, cosi' il cane si abituava a riportare cose che sebbene non selvaggina, odoravano come la selvaggina. Quando imparo' a riportare prima i riportelli, poi i pezzi di trave con ali di anatra inchiodate ad essi, e poi anatre vere, le insegnai i segnali a braccia e fischi e a fare i riporti "ciechi." A quel punto ritenni che potevo tranquillamente insegnarle a riportare qualsiasi cosa che le puntavo, anche non selvaggina: pantofole, il giornale che i ragazzini portagiornale infilavano in una cassetta al principio della mia stradina, i bossoli al TAV, gli stampi dopo la cacciata, ecc. Ma doveva prima imparare i nomi dei vari oggetti. Aveva diversi giocattoli: palle, un hamburger di gomma, una lampadina di gomma, un riccio di gomma che lei trovo' vicino casa, un pezzo di corda, ecc. Quando le dicevo "Fetch the ball," lei mi riportava la palla e nient'altro, e cosi' via. A caccia quando abbattevo un'anatra, prima di lanciarla la puntavo col braccio e dicevo "Fetch the bird!" e una volta partita in quella direzione avrei poruto tirare una salsiccia e lei l'avrebbe ignorata. Poi se vedevo che non andava nella direzione giusta facevo un fischio prolungato col fischietto. Lei sapeva che significava "Stop!" si fermava e mi guardava. Se puntavo a sinistra col braccio lei andava a sinistra, e se a destra lei andava a destra. Per farla andare piu' lontano alzavo il braccio in alto col cappello in mano per rendere la mano piu' visibile. Per farla tornare un po' indietro mi mettevo di traverso oppure facevo tre colpi brevi di fischietto per farla tornare indietro e poi la fermavo col fischio prolungato e le davo ulteriori direzioni. Francamente parlando, e senza voler offendere gli "springheristi," non credo che uno springer sia intelligente come un Labrador, e che gli si possano insegnare tanti di questi trucchi. Poi ammetto che grazie ai miei tre mesi di vacanza ed alla liberta' di addestrare il cane a caccia chiusa ovunque mi andasse di farlo la mia Scout ebbe un'enorme opportunita' di imparare. Conosceva almeno un centinaio fra parole e comandi. Certi comandi erano trucchetti "da salotto" estranei alla caccia. Per esempio, quando le dicevo "Tail!" lei correva in circolo per afferrarsi la coda. Quando le dicevo "Sing!" lei ululava, non abbaiava, sebbene ululare le risultasse difficile. Piu' si insegna a un cane, piu' intelligente diventa, a caccia e altrove. E poi il cane deve essere sempre in compagnia dei padroni, a casa, non in un canile durante il giorno. Il canile e' per la nanna.
Non voglio fare l'insegnante in cattedra, pero'. Sono stato fortunato a trovare una cagna intelligentissima ed obbediente (ma anche l'obbedienza le fu insegnata, con mano di ferro e guanto di velluto). Ma da una cucciolata di 9 batuffoloni abbiamo scelto anche bene: la piu' intraprendente (denota intelligenza) e non aggressiva, ma che neanche si lasciava intimorire o soggiogare dagli altri cuccioli. E quando le mostrai un'ala di anatra fu la prima ad afferrarla e portarla in giro come un trofeo.
 
Ritengo che l'intelligenza non sia appannaggio di una razza piuttosto che di un altra. Intendo dire che l'istinto a relazionarsi con il Capo... il Capobranco... e a dimostrare le proprie capacità sia un istinto appunto piu o meno evidente ma comunque presente in ogni cane.
Sei stato fortunato ad aver trovato innanzitutto un cane con "materia" su cui lavorare...e poi il "saper parlare" ha fatto il lavoro finale. Ma quello che secondo me fa la differenza nel rapporto uomo-cane, a parte le qualità e possibilità fisiche evidenti di un cane (un carlino non riporterà mai un germano caduto in un fiume), è stata ed è la possibilità di avere col cane un rapporto quotidiano, giornaliero,costante e continuo. Un mio amico portava il cane sempre con sé. Anche quando andava al lavoro ( quando poteva ovvio). Erano sempre insieme. Come te con la tua.
Risultato: si capivano al volo senza dirsi una sillaba. Bastava uno sguardo e cane e padrone andavano immediatamente a meta.
 
Ritengo che l'intelligenza non sia appannaggio di una razza piuttosto che di un altra. Intendo dire che l'istinto a relazionarsi con il Capo... il Capobranco... e a dimostrare le proprie capacità sia un istinto appunto piu o meno evidente ma comunque presente in ogni cane.
Sei stato fortunato ad aver trovato innanzitutto un cane con "materia" su cui lavorare...e poi il "saper parlare" ha fatto il lavoro finale. Ma quello che secondo me fa la differenza nel rapporto uomo-cane, a parte le qualità e possibilità fisiche evidenti di un cane (un carlino non riporterà mai un germano caduto in un fiume), è stata ed è la possibilità di avere col cane un rapporto quotidiano, giornaliero,costante e continuo. Un mio amico portava il cane sempre con sé. Anche quando andava al lavoro ( quando poteva ovvio). Erano sempre insieme. Come te con la tua.
Risultato: si capivano al volo senza dirsi una sillaba. Bastava uno sguardo e cane e padrone andavano immediatamente a meta.
Esatto. Io andavo a caccia il Sabato e la Domenica andavo a scuola a correggere compiti e temi. E mi portavo Scout. Ogni ora per sgranchire le mie e le sue gambe (lei dormiva ai miei piedi sotto la scrivania, spesso anche sui miei piedi) prendevo la sua palla e andavamo nel lunghissimo corridoio e io le lanciavo la palla e lei la riportava, una ventina di volte. Poi dopo tre o quattro ore (ne passavo anche otto al lavoro) uscivamo nel cortile e le facevo fare la pupu' e la pipi' nell'erba dell'aiuola davanti alla finestra del direttore, una finestra bassa, quasi al livello del suolo. Mia moglie ogni tanto la portava alla sua scuola (elementare) e Scout passava la giornata fra i bambini piccoli, che lei adorava. La portavo al poligono, al TAV, a pesca, all'armeria, ovunque meno che in chiesa, poiche' la chiesa ortodossa proibisce i cani in chiesa. Al TAV la dovevo legare fra un round e l'altro perche' voleva andare a riportare i piattelli. Durante le pause le facevo raccogliere i miei bossoli. Secondo me non sapeva di essere un cane, ma una persona.
 
L'intelligenza del cane non è facile valutarla. Un cane fortemente dominante che non vuole sottomettersi, spesso è giudicato poco intelligente. Le razze sono state selezionate per le loro attitudini, il poco intelligente è quella persona che vuole insegnare al cane cose che il cane non è stato predisposto geneticamente a svolgere. I cani vanno socializzati tutti allo stesso modo, può cambiare l'intensità e la durata. Dopo il periodo di socializzazione vanno addestrati in funzione delle loro attitudini. Addestrare un cane da ferma come si addestra un retriever è controproducente, allo stesso modo lo è per il cane da cerca. Io penso che il cane attaccato morbosamente al padrone ha qualcosa di anomalo. Come la cagna si stacca dai cuccioli così il padrone al momento opportuno deve staccarsi dal cucciolone per dargli la sua autonomia. Il collegamento non lo si crea dormendo insieme al cane o tenendolo a stretto contatto 24 ore al giorno, il cane non da la sua sottomissione per gratitudine. Il collegamento non è altro che la collaborazione del cane concessa spontaneamente al padrone, anche questa collaborazione il cane la concede per interesse, non certamente per gratitudine. Ai cani bisogna dare del "lei" con il "tu" il cane si prende troppo confidenza.
 
Uno "strizzacervelli" disse: non esiste il termometro del cervello. Nei team dei reparti speciali il "tu" anche con gli ufficiali è di uso consolidato (non nelle sedi istituzionalizzate) e tutti obbediscono agli ordini impartiti se i graduati sanno il loro mestiere, altrimenti si cambia leader.
setterman1
 
L'intelligenza dei Labrador non me la sono inventata io. Ci sono stati studi approfonditi che mostrano come i Labs siano in cima alla classifica, dopo i cani da pastore australiani Se trovo di nuovo i risultati di queste ricerche li pubblichero' qui. Ma voglio notare che anche se dicessimo che gli esseri umani sono gli animali piu' intelligenti che esistano (a volte lo dubito molto) fra noi umani ci sono geni e im&decilli, quozienti di intelligenza da 50 o meno a 150 o piu'. Quindi si parla di media. Ci puo' essere il Labrador **** come pure lo shi-tzu genio. Poi, come negli esseri umani, l'intelligenza alla nascita e' sempre e comunque in potenza. Se un bambino e' chiuso in uno sgabuzzino senza stimoli per i primi cinque o sei anni di vita, il potenziale non diventera' attuale. Tutto dipende da come viene addestrato il cane e, prima ancora, dal suo rapporto con gli esseri umani quando e' un cucciolo. Prendi a botte e calci un cucciolo, mantienilo nella sporcizia, isolato da contatti umani, malnutrito, e infelice, e sara' molto difficile che quel cane sara' mai materiale da addestramento. Forse sara' "furbo" nel senso che riuscira' a sopravvivere se libero di vagare, laddove magari un cane intelligentissimo, allevato benissimo e addestratissimo non ci riuscirebbe perche' e'sempre stato trattato con i guanti, non ha mai fatto la fame, e non saprebbe come difendersi dai suoi simili piu' agguerriti. Un po' come prendere Rambo e il Piccolo Lord Fauntleroy e rilasciarli nella Casbah o in Venezuela, o in Nigeria.
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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