Resoconto breve delle ultime passeggiate in campagna.
14 febbraio, venerdì : pomeriggio piovoso; sotto l'ombrello, su strada di terra battuta e in luogo precluso alla caccia, guardo il rientro. Pochi fringuelli e una sessantina di tordi che però si sono palesati solo negli ultimi 20 minuti precedenti al buio.
22 febbraio, sabato: vado in osservazione in un posto dove praticavo lo spollo fino a una decina di anni fa. Visti solo tre tordi uscire dalla macchia. In una passeggiata tra gli ulivi fatta dopo l'albetta osservo solo una mezza dozzina di bottacci e pochi merli.
23 febbraio, domenica: percorrendo un fosso di edere e querce (circa 600/700 metri) faccio volare almeno una cinquantina di tordi e qualche merlo.
24 febbraio, lunedì : un posto di rientro ormai poco bazzicato perché piuttosto "ammacchiato" ; visti sedici tordi e quattro merli dalle 17,51 alle 18,08 (ho controllato i minuti del primo ed ultimo avvistamento, sono folle).
La prima osservazione da fare è che negli stessi posti monitorati gli altri anni ma nello stesso periodo (metà febbraio alla fine dello stesso mese) le presenze sono inferiori di almeno un trenta per cento ma è vero che la presenza delle pasture è ridotta quantitativamente parlando degli ederai.
Altra osservazione: il tordo si muove verso i posti di appollo quando la luce inizia a scarseggiare non rendendo quasi possibili avvistamenti precedenti ai famosi venti minuti finali. La caccia è chiusa da circa quattro settimane quindi è venuta meno anche l'idea del disturbo venatorio fino all'orario consentito. Nei posti descritti sopra, il rientro iniziava almeno tre quarti d'ora prima degli orari segnalati attualmente.
Luoghi di pastura e di appollo vicinissimi ? Non posso assolutamente dire di cambiamenti ambientali significativi nei posti praticati in tanti anni.
Il sospetto, sempre più realistico. è che tali atteggiamenti osservati nel comportamento di certi selvatici siano ascrivibili a un cambiamento sostanziale di carattere fenologico.
Dalla Sabina Romana è tutto. Buona serata.