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Bella complimenti!oggi nel rezzaglio c'è rimasto questo..............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!
Vedi l'allegato 2006336
nick era al "settimo cielo", pulita 3 kg. esatti, per la cronaca una decina tra mormore e spigole più piccole, comunque più di 25 cm, hanno allietato la giornata di altri amici, è una soddisfazione anche quella almeno per noiAzzzzz! Spigolissima
Bravo Nick![]()
Io ci vado una volta ogni tanto, appena riscalda un pò l'acqua, rastrello con la muta, ma è freddo uguale, io non sto a pesarle faccio ad occhio di una decina di kg prendo solo quelle grosse, ne scarto la meta, quelle piccole le ributto in mare e comunque chi fa come gli pare sono gli extracomunitari, che pescano sempre ed una bottiglia da 1,5lt di telline la vendono a 10€ i verbali a loro non li fanno.M'hai tolto le parole di bocca !!!
Da me a più di qualcuno gli hanno mandato di traverso la mattinata... Io dico.. caxxo... c'è un limite... e rispettalo !! Magari non dico 5 kili... ma manco 10 !! Pigliane 7 kili e domani ritorni !! Almeno sai che ti diverti ogni volta che vieni !! Invece no !! Se non ne fanno più di 15 kili a persona... non so contenti. E poi li vedi abbacchiati mogi mogi col verbale in mano... Ma perché in italia ci vuole sempre una caxxo di legge per dirti che c'è un limite a tutto ??!!
Il buonsenso.... che è ?.... 'ndo stà ??
È chiaro che se le vendono.... e poi si lamentano che a Luglio non ce n'è più una !!
Vabbè... scusate lo sfogo.
(Gianni non ce l'avevo con te.... sia chiaro.)
Che pesca generalmente fai e che più ti piace e dove gaeta, Formia?Ho letto solo ora questo post che mi ha riportato agli albori della caccia e della pesca. Il rezzaglio ,in termini tecnici giacchio o sparviero, lo usava benissimo un mio compagno di caccia. con cui d'estate andavo spesso a pesca. Spigole e cefali soprattutto, ma qualche volta anche triglie( di fango non di scoglio) che si erano troppo avvicinate alla riva. Ebbi la voglia di provare anch'io tanto facili sembravano le varie operazioni. Purtroppo non era per me. Feci tre o quattro lanci, ma ciò che ottenni era solo un guazzabuglio di rete piombi e cordame che piombava in acqua come un grosso gomitolo . Mi sono reso conto subito che il lancio del rezzaglio era una vera e propria arte cosi' come quella del chioccolo( per fare un'esempio venatorio) Percio' complimenti agli splendidi " carnieri" ittici sopra illustrati e ai loro autori.
La pesca( che per me apre quando chiude la caccia e chiude quando apre la caccia)poi l'ho esercitata in altre maniere con buoni risultati ,dopo essere stato " traviato" dagli amici cacciatori e pescatori di Ponza, che dopo averli conosciuti mi avevano convinto a non andare a Ponza solo a ottobre e novembre, ma anche nei mesi di caccia chiusa, perche' c'era da divertirsi
anche con la pesca.
La pezzogna , come la chiamano a Ponza , cioe' il pagellus bogaraveo o pagello occhione vive purtroppo in fondali molto profondi ma rispetto al piu' conosciuto fragolino,piu' abbordabile con le lenze, e' di sapore di un'altro pianeta. Bisogna andarlo a cercare a profondita' dai 150 metri in giu' con l'aiuto di un buon scandaglio e un buon GPS. Il bolentino che usavo insieme al mio inseparabile amico Salvatore era formato da un sugherone in cui era avvolto un monofilo di 0,80 o addirittura 1,oo di circa 300 metri con al finale un monofilo di 0.50 o o,60 e con una diecina di ami e un piombo da almeno un KG. tutto da calare e salpare a mano. A calare era tutto bello, ma quando si trattava di salpare d a certe profondita' un perso da un chilo con attaccati agli ami alcuni pesciGrandi pesche, complimenti, poi ponza, palmarola con le famosissime pezzogne e poi pesca all antica con il bolentino a mano come una volta non ha prezzo .
La pesca delle pezzogne manuale pensavo neanche esistesse, visto che si pesca su fondali dai 150m in su fino ai 500 m ed oltre.., certo e una bella impresa, in quanto a quelle profondità può capitare di tutto, squali, cernia di fondale, super gronchi dai 20kg in su, e la lotta sarebbe molto ardua... SalutiLa pezzogna , come la chiamano a Ponza , cioe' il pagellus bogaraveo o pagello occhione vive purtroppo in fondali molto profondi ma rispetto al piu' conosciuto fragolino,piu' abbordabile con le lenze, e' di sapore di un'altro pianeta. Bisogna andarlo a cercare a profondita' dai 150 metri in giu' con l'aiuto di un buon scandaglio e un buon GPS. Il bolentino che usavo insieme al mio inseparabile amico Salvatore era formato da un sugherone in cui era avvolto un monofilo di 0,80 o addirittura 1,oo di circa 300 metri con al finale un monofilo di 0.50 o o,60 e con una diecina di ami e un piombo da almeno un KG. tutto da calare e salpare a mano. A calare era tutto bello, ma quando si trattava di salpare d a certe profondita' un perso da un chilo con attaccati agli ami alcuni pesci
(alcune volte di buone dimensioni) tra pressione dell'acqua e peso da tirare su ci voleva un notevole sforzo. Infatti facevamo una salpata a turno. In ogni uscita non piu' di una diecina : tra una calata e una salpata la slamatura dei pesci e il reinnesco degli ami se ne andava una mezzoretta o forse di piu'.
L'esca basilare ,direi unica, era la sardina, opportuna- mente "trattata" per darle consistenza e rimanere attaccata agli ami. Ovviamente al ritorno eravamo stanchissimi e con la schiena a pezzi, ma pregustavamo il sapore delle pezzogne sulla brace o sulla piastra accompagnate dal buon vino bianco locale e di manifattura casareccia.
Solo una volta commisi un peccato : mi feci attrarre dalla pubblicita' sulle riviste specializzate e comprai un salpabolentino elettrico .Lo usammo solo un paio di volte perche', anche se potevamo fare il doppio delle calate e delle salpate non c'era sugo :il lavoro che dovevano fare mani e braccia lo faceva una macchina e non era giusto. E poi perche' prendere il doppio dei pesci se a noi bastava la meta' ? Come a caccia anche a pesca non si deve esagerare ma mi pensare a chi verra' dopo di noi.l