Re: Radio capanno 2009/10
Re: Radio capanno 2009/10
Sky-Way Project: un passo mai iniziato
Nella precedente analisi riguardante il mese di ottobre avevamo segnalato alcuni sporadici movimenti migratori riguardanti i giorni 10, 11, 19 e 21 – nei quali si erano visti per lo più Tordi bottacci e Fringuelli; a queste date aggiungiamo il giorno 31 nel quale si è verificato un importante transito di Gru e qualche isolato movimento di piccoli gruppi di Cince more. Ad esclusione delle immancabili eccezioni, nel complesso le delusioni collezionate fino a questa data sono state certamente un po’ troppe.
Le vicende migratorie non sono per nulla mutate in meglio anche nel successivo mese di novembre, nel quale le attese per un consistente arrivo di Tordi sasselli, prima, e, successivamente, di Cesene sono state nuovamente vane… L’analisi delle carte meteorologiche riferite alla circolazione in quota relative a questo tormentato periodo mostrano un’eccessiva alternanza di fronti termici, cosa che ha provocato un forte disorientamento dei migratori i quali, in numerose occasioni, sono transitati tanto al di là della Catena Alpina quanto al di là dell’Adriatico.
Notizie giunte dalla Francia e dalla Penisola Iberica, nonché dalla Grecia, dove sono stati osservati apprezzabili transiti e/o arrivi di Tordi bottacci, Allodole, Beccacce ed altre specie venatoriamente “importanti”, ne sono state una palese conferma. Vogliamo ora sottolineare come l’inversione del fronte termico è solitamente foriera di un avvio o di una ripresa del passo e, infatti, tanto l’inizio della discesa dei migratori “estatini”, quanto di quelli “autunnali” coincide solitamente proprio con un brusco cambiamento di tempo.
Quando, però, queste inversioni termiche si succedono troppo rapidamente nel tempo abbiamo, invece, l’effetto contrario ed è proprio ciò che è accaduto in questa deludente stagione venatoria… Già per il mese di ottobre avevamo avuto una prima conferma che i migratori del periodo avevano seguito percorsi alternativi dalla lettura dei dati diffusi dalle varie Stazioni Ornitologiche nord europee dove, nella 3ª decade di questo mese, nelle Isole Shetland erano stati osservati i primi Tordi sasselli e le prime Peppole mentre, nella nostra Penisola, i cieli rimanevano ostinatamente deserti o quasi.
In questa occasione avevamo incolpato di tutto ciò la circolazione aerea, caratterizzata dalla presenza di forti venti che, seppur provenienti dai quadranti nord – orientali e quindi teoricamente favorevoli alla migrazione, in pratica l’hanno invece ostacolata. Dopo l’esame delle carte meteorologiche relative al quasi completo trimestre ottobre – novembre – dicembre (dati raccolti fino al 12/12/2009), la situazione ci appare ora in tutta la sua gravità e di ciò non si possono certamente incolpare i poveri Nembrotte (come sentito dire da alcuni loro acerrimi avversari) i quali, semmai, sono vittime due volte: la prima del tempo, la seconda delle ingiuste calunnie…
Resta il fatto che il periodo venatoriamente più importante dell’anno è stato completamente compromesso da avversi eventi climatico – meteorologici. La tenue speranza di un arrivo tardivo di Tordi sasselli e di Cesene in Dicembre è ormai ridotta quasi a zero in quanto, nonostante da alcune località del Centro siano giunte notizie di improvvisi arrivi consistenti nella 1ª decade del mese, i migratori ivi giunti sono poi altrettanto repentinamente spariti, cosa, questa, che non depone certo a favore di un improvviso “miracolo di Natale”… Vi è solo la speranza per le Cesene, atteso il forte e repentino cambiamento delle condizioni al nord, con una discesa di aria molto fredda che dovrebbe convincere le Cesene ad abbassarsi verso lidi più propizi.
Ma anche gli anatidi non hanno voluto sentire ragione di questi cambiamenti climatici e hanno disertato laghi e paludi del nord e centro Italia e così dicasi per Beccaccini e Frullini che, dopo l’interessante movimento migratorio agostano, hanno lasciato deserte anche le risaie della Pianura Padana. Ogni considerazione complessiva si potrà trarre solamente nel report del IV trimestre che sarà pubblicato su Migrazione & Caccia n. 2/2010. Un’annata comunque negativa, perché eravamo stati abituati molto bene grazie alle numerose catture degli anni precedenti, che ricorderemo soltanto in quanto tale fermandosi i nostri ricordi positivi ad annate ben più propizie di quest’ultima che volge al termine.
Va da sé che queste sono solamente alcune considerazioni redatte in base alle notizie fin qui raccolte e, ovviamente, per poter eseguire un’analisi più accurata non ci resta altro che attendere le schede di rilevamento alla conclusione del trimestre più importante per l’attività venatoria.
Ettore Medani (Coordinatore Nazionale Sky-Way Project)
http://www.anuu.org