Re: MIGLIOR MANGIME
mi spiace dover farvi sorbire un topic già aperto,
ma oltre la qualità(presunta e soggettiva)esiste anche l etica di noi consumatori e non solo per il mangime degli animali,
percui preferisco le aziende che non sono state coinvolte nella sperimentazione animale(almeno ufficialmente..)
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domenica 13 settembre 2009
Iams - Eukanuba test vivisezione dal 1991 al 2000 (anni in cui era obbligatorio per legge)
Torturati a **** per una scatoletta: il "modello sperimentale intraspecifico" e la vivisezione in veterinaria
La famosissima EUKANUBA, si approvvigiona dei propri articoli da un’industria consociata con sede negli USA, specializzata nella fabbricazione di cibo per cani e gatti: il suo nome è IAMS, e appartiene alla multinazionale PROCTER & GAMBLE (P&G). Da una decina d’anni la IAMS è nel mirino di moltissime associazioni veterinarie, ambientaliste e di protezione animali, tra cui Peta, Equivita e l’apposita Iamscruelty, perché, nonostante i divieti legislativi, continua imperterrita a eseguire esperimenti di inaudita violenza su animali vivi per ammalarli e poi testare i propri prodotti. Per anni i resoconti e le testimonianze di chi ha lavorato nei laboratori IAMS sono stati sdegnosamente smentiti dall’azienda; in essi si raccontava di situazioni raccapriccianti ma non c’erano le prove. Parecchi dipendenti si licenziarono per il disgusto. Tra il novembre 2002 e l’ottobre 2005, ad esempio, gli esperimenti condotti dal Dr. Roger B. Johnson della IAMS furono degni di un film horror.
"L'alimentazione animale è il lavoro della nostra vita, ma non rappresenta che uno dei fattori che contribuiscono al benessere di un animale da compagnia. È per questo che abbiamo costruito la Paul F Iams Technical Care Facility. È la casa di un gruppo di cani e gatti che ci aiutano a comprendere le esigenze fisiche e psicologiche degli animali d'affezione. I cani e i gatti che vi sono ospitati vengono trattati con il massimo rispetto. Proprio come gli animali che teniamo in casa, vengono chiamati per nome e hanno qualcuno che li cura e gioca con loro ogni giorno. [...] Finanziamo anche ricerche al di fuori dei nostri centri. I finanziamenti della Iams sostengono studi sulla nutrizione, la dermatologia , la geriatria, le disfunzioni renali, le allergie e molto altro."
Sono affermazioni tratte dal sito della Iams (
http://www.iams.com/aboutiams/aboutrd.html), una delle più importanti tra le aziende che producono cibo per animali (è loro tra l'altro anche la linea Eukanuba). Ma quello che il sito non dice è che dal 1991 al 2000 la Iams ha eseguito direttamente o finanziato esperimenti raccapriccianti su almeno 460 cani e gatti.
I dettagli degli esperimenti, sepolti in riviste specialistiche diffuse solo tra i professionisti, sono stati portati alla luce dal gruppo animalista inglese Uncaged (
http://www.uncaged.co.uk; la pagina sulla Iams è
http://www.uncaged.co.uk/iams.htm), che è riuscito ad interessare al caso uno dei più diffusi quotidiani popolari britannici, il Sunday Express, che il 27 maggio 2001 ha pubblicato in prima pagina un articolo ("PET FOOD CRUELTY EXPOSED - Cats and dogs suffered in experiments for top brand": Smascherata crudeltà nel cibo per animali - una grande marca tortura cani e gatti per esperimenti ) in cui vengono descritti i seguenti esperimenti.
A 24 giovani cani venne asportato il rene destro e gravemente danneggiato il sinistro per determinare l'effetto delle proteine in cani con disfunzioni renali; l'intervento ebbe come effetto quello di ridurre la funzionalità renale a 1/8 di quella normale. La riduzione della funzionalità renale negli animali, come nell'uomo, è fonte di sofferenze atroci: se i reni non funzionano a dovere le tossine che dovrebbero essere eliminate attraverso le urine finiscono in circolo; questo avvelenamento del sangue causa depressione, vomito, convulsioni, ulcere alla bocca, perdita dell'appetito, sete insaziabile e infine la ****. I cani vennero divisi in due gruppi e studiati rispettivamente per 7 e 14 mesi; i loro sintomi non vennero alleviati in alcun modo per non interferire con i risultati dell'esperimento.
Gli stomaci di 28 gatte di età tra i due e i cinque anni vennero esposti durante un intervento chirurgico della durata di due ore per studiare l'effetto di un'alimentazione ricca di fibre. Dopo l'esperimento le gatte vennero uccise.
24 gatte vennero sterilizzate e poi ipernutrite per ottanta giorni fino a renderle obese; appena non ingrassavano più vennero sottoposte a una dieta rigidissima che fece loro perdere un terzo del peso corporeo. Durante lo studio vennero sottoposte a tre biopsie epatiche; infine vennero uccise per esaminare il fegato nel tentativo di dimostrare un nesso tra la perdita di peso e le disfunzioni epatiche.
A 14 cuccioli di husky vennero ripetutamente somministrati, sia per via sottocutanea che tramite iniezioni nella parete dello stomaco, vaccini e altre sostanze allergeniche per verificare la gravità delle reazioni allergiche. Non sorprendentemente, i cuccioli manifestarono prurito, lesioni cutanee e gonfiori.
A 12 husky, 12 barboncini e 12 labrador vennero inflitte ferite sul petto per verificare l'influenza della dieta sulla ricrescita del pelo. L'esperimento venne giustificato con questa considerazione: "i cani sono piacevoli da toccare e da guardare. I cani con problemi al mantello non vengono accarezzati quanto gli altri".
18 cuccioli di danese vennero alimentati con due diverse diete; a diciotto mesi di età le ossa delle loro zampe destre anteriore e posteriore vennero esposte e poi sforzate fino a spezzarle. Esperimenti simili furono eseguiti su maiali, così come indurre gengiviti in 21 Beagle.
Poi però vennero anche le prove: alcuni agenti in incognito della Peta per circa dieci mesi hanno visitato un laboratorio che fa sperimentazioni in appalto per la IAMS scoprendo che dietro l’immagine del produttore di cibo per cani e gatti si nasconde l’abominio gratuito e colpevole di uomini vigliacchi e senz’anima. I video raccolti segretamente con micro-telecamere documentano cose strazianti e i racconti sono quanto di peggio si possa immaginare. Ecco quanto il Peta ha pubblicato:
«I nostri agenti hanno ripreso con una telecamera i rappresentanti della IAMS intenti a mostrare lo stabilimento. Hanno visto cani tristi e angosciati. Hanno sentito il caldo opprimente e l’umidità all’interno delle loro cucce. Poi sono andati via. Ma gli animali sono rimasti lì. Un veterinario della IAMS esaminando un gruppo di cani comprati dall’USDA Class B, non ha fatto nulla quando ha visto che una madre, che aveva appena partorito in una cuccia di cemento, non era stata provvista di nessuna lettiera dove riposarsi. Un cucciolo e un cane adulto di quello stesso gruppo sono morti durante la nostra indagine, molto probabilmente come risultato della negligenza e delle temperature che, all’interno dello stabile, arrivano a 34°. Un ‘comportamentista’ della IAMS ha visto dei cani impazziti girare vorticosamente su sé stessi all’interno delle loro gabbie e non ha detto nulla. Un ricercatore dentale ha sentito due impiegati parlare di animali trattati in modo disumano all’interno dello stabilimento, ma la IAMS continua a fare affari con la compagnia.
Nonostante sulla polizza di ricerca della IAMS venga assicurato che nessun animale verrà ucciso, i nostri agenti hanno documentato la soppressione di 27 cani su 60, i quali erano stati sottoposti ad una procedura invasiva che consisteva nell’asportazione di buona parte del muscolo delle zampe. Altri due cani sono stati trovati morti nelle loro gabbie dopo l’intervento chirurgico, uno dei quali ha sofferto per ben undici giorni prima di morire. Quando una nostra agente ha riferito che Humbug, uno dei cani della IAMS, stava zoppicando, le è stato detto da un tecnico veterinario che il laboratorio era provvisto di una macchina a raggi X che risaliva agli anni ’60, ma non erano provvisti di nessuna pellicola che permettesse loro di utilizzarla, e comunque, il direttore del laboratorio preferiva uccidere, piuttosto che trattare, gli animali con le ossa rotte. A Fifi e agli altri cani usati per gli studi metabolici della IAMS, il laboratorio ha prelevato del sangue che è stato poi venduto ad altre aziende, anche se i loro studi non richiedono prelievi di sangue.
Infine, poco prima che il nostro agente se ne andasse, il direttore del laboratorio ha detto ai tecnici veterinari di tagliare le corde vocali a tutti i cani della IAMS, perché disturbato dalle loro disperate richieste d’attenzione. La nostra agente ha scritto una e-mail ai ricercatori IAMS di Dayton, nell’Ohio, dando loro tutte le informazioni rinvenute e sperando in un tempestivo intervento della IAMS. Ma tutto ciò che ha ottenuto è stata la vista nauseante di un tecnico di laboratorio coperto di sangue dopo un giorno passato a praticare interventi chirurgici di taglio delle corde vocali. Quando la nostra agente ha rassegnato le dimissioni, ha detto al rappresentante della IAMS e al direttore di laboratorio che se ne andava perché nonostante i suoi sforzi, non veniva fatto nulla per migliorare le disperate condizioni di vita di quei poveri animali. Il rappresentante della IAMS ha ammesso che sia lui che il direttore di laboratorio venivano dalla ‘vecchia scuola’. Il covo d’orrori alla IAMS: ecco cosa ha trovato la nostra agente: cani lasciati cadere su fredde pavimentazioni di calcestruzzo dopo l’asportazione di buona parte del muscolo delle zampe. Cani e gatti in perenne stato d’agitazione a causa dell’isolamento, costretti a vivere in stabilimenti privi di finestre, simili a prigioni sotterranee. Un collaboratore ha ordinato alla nostra agente di colpire i cani sul petto se smettevano di respirare; un altro collaboratore ha raccontato di un cane della Iams trovato morto nella sua cella, con la bocca sanguinante. Un cane affetto dal morbo di Lyme che camminava zoppicando. Studi crudeli messi in atto dalla IAMS, che implicano il conficcare dei tubi nelle gole dei cani per forzarli ad ingerire oli vegetali. Cani con talmente tanto tartaro incrostato tra denti che mangiare, per loro, è un’attività troppo dolorosa. Tecnici veterinari con formazione ed esperienze inadeguate alle prese con procedure estremamente invasive. I collaboratori hanno raccontato di un gattino vivo che è stato lavato con acqua proveniente dal canale di scolo. I collaboratori hanno raccontato di aver dovuto abbandonare lo stabile perché le esalazioni di ammoniaca provenienti dai carrelli in cui si trovavano i cani erano così intollerabili da fargli bruciare gli occhi (provate a mettervi nei panni degli animali chiusi in quelle gabbie!) Gatti tenuti in stanze obsolete, lasciati ‘riposare’ su assi grezze di legno provviste di chiodi conficcati solo per metà. Mentre la nostra agente si trovava nello stabile, una delle assi è caduta sopra un gatto colpendolo a ****, ma il direttore del laboratorio non ha rimosso l’asse quando il gatto è stato colpito – lo ha fatto solo quando gli è stato detto che il laboratorio stava per essere ispezionato, perché sapeva che non era legale.
Il nostro video mostra i rappresentanti della IAMS che in un tour presentano lo stabilimento. La IAMS conosce la verità ma non fa nulla per proteggere gli animali»
La ricerca clinica sulle disfunzioni renali ed epatiche è ovviamente importantissima per la salute degli animali. Ma allo stesso modo in cui per gli esseri umani non può essere considerata lecita una ricerca che non sia effettuata: 1) in condizioni di assoluta necessità per il paziente sul quale si effettua, 2) nel rispetto dei dovuti limiti etici, ovvero nel rispetto del soggetto su cui si sperimenta, 3) con il suo consenso informato, allo stesso modo vanno rispettati per l'animale non umano che non è in grado di esprimere il suo consenso, inderogabilmente almeno i primi due punti. Alla Iams sarebbe stato sufficiente contattare i proprietari di animali affetti dalle patologie che la interessavano e coinvolgere medici e pazienti in un programma di ricerca condotto nel rispetto della salute e dell'integrità fisica degli animali: la base dati sarebbe stata molto più ampia, e i risultati ottenuti molto più attendibili.
Infatti, prescindendo completamente da considerazioni etiche, la creazione di "modelli sperimentali" per qualsiasi patologia è un'operazione scientificamente insensata. Un cane giovane e in ottima salute a cui venga asportato un rene e tre quarti non diventa con questo un buon modello delle disfunzioni renali nel cane, per il semplice fatto che la disfunzione renale vera discende da altre cause, che hanno un effetto anche sul resto dell'organismo, e inoltre, prima ancora di venir diagnosticata, ha già cominciato ad esercitare un'azione sistemica sulla funzionalità dei più vari organi e apparati; questo insieme di effetti, che costituisce la vera malattia, non ha paralleli nel "modello sperimentale", per cui anche le cure che eventualmente si dimostrassero in grado di migliorare le condizioni dei cani con lesioni renali indotte chirurgicamente non danno alcuna garanzia di essere applicabili ad esseri della stessa specie affetti da disfunzioni di origine organica.
Non è superfluo a questo punto ricordare che le attuali linee guida che disciplinano la sperimentazione clinica sull'uomo sono state introdotte in conseguenza degli esperimenti condotti nei lager nazisti, esperimenti che, pur se effettuati nella più completa libertà, non hanno fornito alla scienza medica alcun risultato utilizzabile. Un esempio particolarmente grottesco degli assurdi a cui può portare la mentalità del modello animale "intraspecifico" si trova nella prefazione di uno dei migliori trattati sulla rianimazione cardiopolmonare veterinaria: l'autore fa riferimento a dati ottenuti in due modi: dai pazienti messi in rianimazione nella sua grande clinica per animali da compagnia e dagli animali della stessa specie sottoposti a rianimazione a scopo sperimentale, e osserva con sorpresa che mentre nel primo gruppo la percentuale di successi è molto bassa, il secondo presenta un quadro decisamente più confortante. Evidentemente il luminare in questione non arriva a rendersi conto che un animale malato portato in clinica d'urgenza per un ultimo disperato tentativo di prolungargli la vita non ha niente in comune con il tipico animale da esperimento, giovane e in ottima salute, in grado di sopravvivere anche alle procedure più atrocemente traumatiche.