Meteonotizie dal mondo........... (1 utente sta leggendo)

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Speriamo di vederla anche noi quella bella neve, ma già a Novembre-Dicembre; chissà che accompagnata dal freddo e brutto tempo che sta facendo al nord Europa, compromettendo magari anche la fruttificazione delle pasture, non ci regali qualche bella sorpresa.
Amico turdus spero proprio di no!!
 
Per il fine settimana al nord ci dovrebbero essere temporali!!![emoji299]️[emoji299]️
Confermi Prete?[emoji4]
 
[h=1]Maltempo in Myanmar: 7 morti e 60 mila sfollati[/h]


23 luglio 2015 -

404 pagina non trovata - CMI in Myanmar: 7 morti e 60 mila sfollati [h=2]Inondazioni killer nel sudest asiatico: ancora morti ed evacuazioni[/h]




Myanmar in piena emergenza per le inondazioni che imperversano nel sud est asiatico. Il Centro di Coordinamento ASEAN per l’assistenza umanitaria in materia di gestione delle catastrofi (AHA Centre) ha riportato che le inondazioni causate da forti piogge che attanagliano il paese dal 15 luglio e che hanno colpito circa 60.000 persone nelle zone di Kachin e Sagaing.
Le aree allagate sono, anche, le regioni di Minkin, Kantbalu, Kyunhla, Kanee, Kawlin, Butalin e Inntaw, così come Mogoung nello Stato Kachin. I media locali hanno confermato che circa 500 case sono state danneggiate nella Regione di Sagaing, e molte persone sono state evacuate. I media hanno anche riferito che almeno 7 persone sono **** per via delle inondazioni. Alcune delle vittime si pensa che siano morti per salvare gli altri.
L’AHA Centre ha spiegato “che è partita la distribuzione di beni di prima necessità e dei medicinali, mentre le prime cure mediche sono state intraprese da parte delle agenzie di gestione delle catastrofi insieme con la polizia, militari, vigili del fuoco e altri servizi”.

Centrometeo
 
[h=1]Potente ondata di calore colpisce la Russia meridionale e l’Ucraina, sfiorati i +39°C e avvicinati i record della terribile estate del 2010[/h][h=2]Forte ondata di calore fra Russia meridionale e Ucraina, temperature prossime ai record del 2010 nell’est Ucraina[/h]26 luglio 2015
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Si nota l'asse dell'onda mobile di calore che colpisce il sud della Russia e l'Ucraina

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[h=2]Forte ondata di calore fra Russia meridionale e Ucraina, temperature prossime ai record del 2010 nell’est Ucraina[/h]Non solo in Spagna e in Italia. In questi giorni una intensa ondata di calore sta interessando anche l’Ucraina e la Russia meridionale, dove localmente si sono toccati picchi di oltre i +36°C +37°C. Le temperature più alte, in queste ore, si stanno registrando proprio fra le pianure della depressione Caspica e parte del Kazakistan occidentale e la Russia meridionale, dove ormai si superano picchi di oltre i +40°C all’ombra.
Si nota il robusto promontorio anticiclonico di blocco sulla Russia europea con la tipica forma a U rovesciata

La presenza di un robusto promontorio anticiclonico di blocco che da diversi giorni staziona sulla Russia europea continua a sospingere dal suo margine più occidentale (quello ascendente) masse d’aria piuttosto calde e secche che alimentano la robusta onda mobile di calore che sta risalendo le pianure della Russia meridionale e l’Ucraina, dove arriva l’isoterma di +20°C alla quota di 850 hpa. Intanto nella giornata di ieri, in molte località della Russia meridionale, i termometri hanno varcato la soglia dei +37°C +38°C, avvicinandosi al muro dei fatidici +40°C. A Divnoe la massima ha superato i +38.3°C, mentre a Rostov si sono lambiti i +37°C. Ma valori prossimi ai +38°C +40°C sono stati toccati in altre località della Russia più meridionale, in prossimità delle pianure caspiche. Oggi si sta ripetendo lo stesso identico copione, con molte stazioni già sopra i +35°C +36°C. In qualche caso i +40°C all’ombra verranno appena sfiorati. Questo flusso di aria molto calda, “continentalizzata” sulle pianure della Russia meridionale, sta raggiungendo anche gran parte dell’Ucraina, attraverso l’inserimento di una debole/moderata ventilazione da SE e S-SE, attiva sul margine più occidentale del promontorio anticiclonico russo.Questo flusso molto caldo nei bassi strati, associandosi alle notevoli “Subsidenze atmosferiche” che caratterizzano il promontorio anticiclonico russo, sta causando una brusca scaldata anche su buona parte del territorio ucraino. In modo particolare sugli Oblast’ dell’Ucraina centro-orientale, dove localmente sono stato toccati i +37°C +38°C. Fra le temperature massime più elevate registrate sul territorio ucraino citiamo i +38.4°C di Kupians’K, subito seguiti dai +38.3°C di Mohyliv-Podil’s’Kyi, dai +37.5°C di Izium e dai +37.2°C di Dnipropetrovs’K. In qualche caso, come per Kupians’K e Mohyliv-Podil’s’Kyi, si sono registrati valori davvero eccezionali, prossimi ai record assoluti di caldo stabiliti nella “terribile” estate del 2010 (che causo anche migliaia di morti fra Russia e Ucraina), quando si sgretolarono tutti i record di caldo del paese.



Il caldo continuerà ad interessare i territori della Russia meridionale per gran parte della settimana, vista la persistenza del promontorio anticiclonico di blocco sulla Russia europea, che contribuirà ad imporre un vero e proprio blocco alla circolazione atmosferica in prossimità dell’est Europa, costringendo il “getto polare” proveniente dall’Europa a deviare bruscamente verso nord ad est della Scandinavia e della Finlandia, per spingersi oltre il Circolo polare, fin sul mare di Barents, descrivendo una perfetta ondulazione anticiclonica sui territori della Russia europea e degli Urali. Solo in Ucraina nel corso della settimana si assisterà ad una generale rinfrescata per lo sfondamento da O-SO delle più temperate correnti oceaniche, che scorreranno lungo il margine più meridionale di quella depressione extratropicale che dal mar del Nord si spingerà verso la Danimarca e la Svezia meridionale.L’irruzione dell’aria più temperata d’estrazione oceanica pero, scalzando in modo turbolento dal suolo il velo di aria molto calda e umida depositata da questa intensa onda di calore, potrebbe agevolare l’innesco di fenomeni temporaleschi particolarmente intensi, localmente anche violenti, con forti grandinate e rischio tornado, che nei prossimi giorni investiranno diversi paesi dell’est, come Polonia, Ucraina e Bielorussia.

Meteoweb
 
[h=1]Gelida massa d’aria fredda affonda negli Stati Uniti![/h]
28 luglio 20150




Le temperature sono destinate a crollare dapprima sul lato occidentale statunitense, poi su quello orientale, a causa dell’arrivo di una massa d’aria molto fredda per la stagione direttamente dall’Artico Canadese.
Attualmente, ad esempio, si registra una temperatura di 0°C ad Afton, in Minnesota, dove il calo termico è stato di ben 17°C in 12 ore (la località si trova a 1890 metri di quota).
La neve è prevista cadere, insolita, in Luglio, sulle montagne del Minnesota.
La stessa stazione di Yellowstone, nell’omonimo e famosissimo Parco, registra un valore di soli +3°C.
Attualmente, le temperature della zona presentano anomalie termiche negative eccezionali dell’ordine dei 15-20°C al di sotto del normale.
Nei prossimi giorni tale massa d’aria fredda si sposterà verso levante e verso la zona orientale statunitense, ora al caldo, e, pur attenuandosi, determinerà la formazione di una precoce depressione fredda sul Canada orientale, che abbasserà fortemente le temperature su gran parte del Nord America, nei prossimi dieci giorni.
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Freddofili
 
[h=1]Finlandia: si rischia l’Estate più fredda di sempre![/h]
31 luglio 2015





Il “grande freddo” del Nord Europa contrasta fortemente con il caldo presente sull’Europa Meridionale.
Quindi, se il mese di Luglio risulta il più caldo da oltre 60 anni su alcune zone del Nord Italia, in Scandinavia la situazione va all’opposto.
L’Ufficio Meteorologico Finlandese ha classificato, fino a questo momento, l’Estate 2015 come la più fredda degli ultimi 50 anni.
Dal 01 Maggio al 28 Luglio la stazione di Lahti, in Finlandia, ha presentato uno scarto termico di -1,24°C rispetto alla norma trentennale, con una sola breve ondata di caldo agli inizi di Luglio.
Più a nord è Murmansk, il porto russo sull’Artico, ad avere registrato uno storico mese di Luglio per il freddo, con uno scarto dalla norma di ben -2,9°C.
Il mese di Luglio è stato freddo anche in Norvegia ed in Svezia, seppure con anomalie termiche negative più limitate.
In questo caso, è da sottolineare l’impatto che ha avuto un Nord Atlantico molto freddo sull’andamento di questa strana Estate nord europea.
Da Climate Prediction Center, il grafico delle anomalie termiche del mese di Luglio a Murmansk.
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Freddofili
 
[h=1]Storica ondata di calore sulle rive del mar Caspio: sfondato il muro dei +44°C, evento mai successo in 150 anni di rilevazioni meteo[/h][h=2]Ondata di calore record quella che lo scorso weekend ha investito il mar Caspio, sfondato il muro dei +44°C sulla costa kazaka[/h]4 agosto 2015
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Il

tratto i costa nei pressi della città di Shevchenko Aktau

L’estate 2015 continua, senza sosta, a sfornare forti ondate di calore capaci di sbriciolare record ultradecennali. Lo scorso fine settimana una forte ondata di calore, proveniente dal Caucaso orientale, ha interessato l’intera area del bacino del mar Caspio, fra le coste dell’Azerbaijan e quelle del Kazakistan, facendo schizzare i termometri su valori ben oltre il fatidico muro dei +40°C all’ombra. E punte davvero straordinarie di +43°C +44°C lungo la costa occidentale kazaka dove sono caduti anche alcuni record di caldo assoluti.Questa imponente onda mobile di calore che ha investito l’intero mar Caspio è stata richiamata da una modesta circolazione depressionaria che si è posizionata fra l’Ucraina e il mar Nero più orientale. Durante la rimonta dell’aria molto calda, di vecchie origini sub-tropicali continentali, l’isoterma di +20°C alla quota isobarica di 850 hpa è riuscita a spingersi oltre i 50° di latitudine nord, scorrendo lungo il bordo più occidentale del promontorio anticiclonico di blocco, da più giorni stazionante fra la Russia europea, la catena dei monti Urali e il bassopiano della Siberia occidentale. Questo flusso di aria molto calda, attivo fino alla media troposfera, sommandosi alle “Subsidenze atmosferiche” caratteristiche dell’anticiclone, ha provocato una conseguente “compressione” verso il basso e surriscaldamento dell’aria nei bassi strati, favorendo un forte aumento dei valori termici nei bassi strati, con valori massimi schizzati improvvisamente sopra il muro dei +40°C all’ombra.Una delle tante navi fantasma presenti lungo le rive del mar Caspio

Questa avvezione calda si è presentata nei bassi strati attraverso una ventilazione da SE e S-SE che si è presentata particolarmente “rovente”. Fra le temperature più elevate toccate nel weekend spiccano i +41°C registrati la scorsa domenica 2 Agosto dalla città di Baku, la capitale dell’Azerbaijan, dove è stato stabilito persino il nuovo record assoluto di caldo. Ma il valore termico più eccezionale è quello raggiunto da Shevchenko Aktau, lungo la costa kazaka, dove è stata toccata una temperatura massima di ben +44°C all’ombra. Shevchenko Aktau è una simpatica città della penisola di Mangyshlak, nel Kazakistan occidentale, capoluogo dell’Oblys di Mańğystau e importante porto marittimo sul mar Caspio. Il toponimo significa in kazako: la montagna bianca in virtù delle scogliere a strapiombo sul mare di Aqtau. I +44°C raggiunti la scorsa domenica da Shevchenko Aktau rappresentano un dato di portata storica, più unico che raro, visto che in 150 anni di rilevazioni meteorologiche non si era mai arrivati neanche a +42°C. Letteralmente maciullato il precedente record.Il tratto i costa nei pressi della città di Shevchenko Aktau

Ma temperature massime eccezionali, ben oltre il muro dei +40°C, si sono registrate in altre località costiere affacciate sul Caspio, specie lungo la costa kazaka, dove l’indebolimento delle tradizionali brezze marine non ha impedito ai termometri di potersi impennare su valori eccezionali. Queste temperature massime così elevate, associandosi al forte soleggiamento diurno, hanno sensibilmente riscaldato le acque superficiali del mar Caspio, trasformandole in un brodo, con temperature di +2°C +3° superiori alle medie del periodo. Le maggiori anomalie termiche positive si riscontrano proprio nella parte occidentale e centrale del bacino, dove localmente lo scarto rispetto la media supera anche i +3.5°C. Dopo aver interessato l’Azerbaijan e il Kazakistan questa potente onda di calore si è spostata verso la depressione Caspica e le steppe dell’Asia centrale, soprattutto Kazakistan e Uzbekistan occidentale, dove il gran caldo persisterà per gran parte della settimana.

Meteoweb
 
[h=2]TORNADO di Malta: La tromba marina entra sulla terra ferma, danni e feriti (video e foto)
Pubblicato da:[/h]

[h=4]Andrea Meloni
[/h]09-08-2015 ore 17:14


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Quella che inizialmente è stata definita solo una gigantesca tromba marina (dalle dimensioni insolite), si è portata sulla terra ferma e può quindi essere definita tromba d'aria.
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Dalle cronache apprendiamo che ci sono danni e feriti per l'evento atmosferico davvero insolito. Non tanto per le trombe marine, bensì per il tornado.
La zona interessata è stata Mistra Bay, golfo a nord di Malta.
Pubblicato da Andrea Meloni


Notizie dal nostro Kunfors (Ivan)?


 
[h=1]Tifone Soudelor: danni e vittime a Taiwan con più di 1000 mm di pioggia in 72 ore[/h]






10 agosto 2015 -

404 pagina non trovata - CMI Soudelor: danni e vittime a Taiwan con più di 1000 mm di pioggia in 72 ore






  • [h=2]Il tifone Soudelor ha attraversato Taiwan provocando alcune vittime così come ingenti danni: un video testimonia come intere case siano state spazzate via.[/h]
    Tifone-Soudelor-danni-e-vittime-a-Taiwan-con-pi%C3%B9-di-1000-mm-di-pioggia-in-72-ore.jpg
    Il tifone Soudelor ha attraversato Taiwan provocando alcune vittime così come ingenti danni: un video testimonia come intere case siano state spazzate via. Fonte: mashable.com

    Tifone Soudelor: danni e vittime a Taiwan con più di 1000 mm di pioggia in 72 ore – 10 agosto 2015 - Il potentissimo tifone Soudelor ha attraversato, come da previsione, l’isola di Taiwan, compiendo il suo landfall nelle prime ore di sabato 08 agosto nella zona nord orientale dell’isola, che è risultata anche la più colpita dalla potenza del tifone, che ha portato oltre a precipitazioni torrenziali, con accumuli in 72 ore superiori a 1000 mm, anche venti oltre 200 km/h. I danni provocati da Soudelor a Taiwan sono ingenti, con interecase spazzate via, come testimoniato da questo incredibile video che troverete di seguito: inotre sono 20 le persone che risultano **** oppure disperse dopo il passaggio del tifone.

    Centrometeo

 
[h=1]Allerta Meteo, alluvione in Francia a Montpellier: è la “bomba” che sta arrivando al Nord Italia [LIVE][/h][h=2]Allerta Meteo, forti temporali in arrivo al nord/ovest dopo aver provocato un’alluvione nel Sud della Francia[/h]23 agosto 2015 20:08

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[h=2]Allerta Meteo, forti temporali in arrivo al nord/ovest dopo aver provocato un’alluvione nel Sud della Francia[/h]Il maltempo che sta arrivando sulle Regioni del Nord Italia ha già colpito duramente la Francia meridionale provocando nel pomeriggio di oggi un’alluvione a Montpellier. I dati pluviometrici sono eloquenti: in poche ore sono caduti 175mm di pioggia a Saint-Jean-de-Védas nella periferia sud/occidentale di Montpellier, 65mm a Le Grau-du-Roi sempre sul litorale ad est di Montpellier, 74mm a Laroque e 66mm a Valflaunès sulle colline a monte di Montpellier. Di conseguenza le inondazioni sono state estese e diffuse, come possiamo osservare nelle immagini a corredo dell’articolo.
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Adesso quei temporali si stanno muovendo verso il Nord Italia, e soprattutto sulla Liguria dove già nel corso della serata potremmo avere i primi fenomeni estremi, in attesa della giornata di domani, lunedì 24 agosto, quando il maltempo sarà più intenso in tutte le Regioni del centro/nord.


Meteoweb
 
[h=1]Dopo aver sferzato Capo Verde la tempesta tropicale “Fred” viene “mangiata” dall’aria secca in uscita dai deserti della Mauritania[/h][h=2]La tempesta tropicale “Fred” si allontana sull’Atlantico dissipandosi a largo delle coste africane occidentali[/h]3 settembre 2015
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[h=2]La tempesta tropicale “Fred” si allontana sull’Atlantico dissipandosi a largo delle coste africane occidentali[/h]ADVERTISEMENT

Dopo aver sferzato le isole di Capo Verde allo status di uragano di 1^ categoria della Saffir-Simpson, un evento davvero unico nella storia visto che dal 1900 nessun uragano è riuscito ad investire direttamente il piccolo stato insulare africano, “Fred” ha ripreso indisturbato la propria corsa verso nord-ovest, in pieno Atlantico. Nella giornata di ieri il sistema si è fortemente indebolito, fino a giungere al punto di dissiparsi, a causa dell’uscita dalle coste della Mauritania di un esteso flusso di aria molto calda e secca, carica di polvere desertica, che è penetrata all’interno della circolazione di “Fred”, inibendo le fasce di convenzione presenti attorno al nucleo centrale della tempesta. In pratica il flusso di aria calda e secca di origine desertica sta letteralmente mangiando l’ormai ex uragano.



Osservare lo sviluppo di cicloni o tempeste tropicali a queste latitudini è veramente raro, ma non del tutto impossibile. Infatti ci troviamo ai limiti del cosiddetto “cimitero degli uragani atlantici”, lì dove vanno a morire o si dissipano, evolvendosi in profonde depressioni extratropicali, tutti i cicloni tropicali che dai Caraibi o dal Golfo del Messico risalgono l’East Coast degli USA. Quest’anno le condizioni meteo/climatiche inerenti la distribuzione dei venti nei medi e bassi strati e le temperature delle acque superficiali oceaniche, che superano i +27°C a sud delle Azzorre, depongono a favore per lo sviluppo e la strutturazione di aree depressionarie di natura tropicale, a cuore caldo, anche nel bel mezzo dell’Atlantico, parecchie centinaia di miglia a largo delle coste marocchine e portoghesi. Attualmente la tempesta tropicale “Fred”, nonostante si trovi circondata da un flusso di aria molto secca e calda in uscita dai deserti del Mali e della Mauritania, grazie alle sue piccole dimensioni tende ad organizzarsi, spostandosi verso est e avvicinandosi progressivamente in mezzo all’oceano.Le ultime immagini satellitare mostrano che “Fred” è una tropical storm abbastanza piccola, caratterizzata da una profonda attività convettiva centrale che continua a far esplodere intensi “Clusters temporaleschi” che si avvitano attorno al a un minimo barico salito sui 1003-1004 hpa. Il modesto “gradiente barico” che circonda il cuore della tempesta sta generando forti burrasche e venti di tempesta in un’area però abbastanza ristretta attorno il centro di bassa pressione. Qui il mare si mantiene molto agitato (forza 6) con onde di “mare vivo” che possono superare anche i 4-5 metri, con “Run Up” fino a 6 metri. Le navi che passeranno nelle vicinanze avranno a che fare con un fastidioso moto ondoso, ma anche il tratto di oceano a nord-ovest di Capo Verde comincerà pian piano a risentire un certo aumento del moto ondoso.Finora l’unica insidia che può arrestare l’approfondimento di “Fred” è il flusso di aria secca orientale, di vecchia origine sahariana, che scorre lungo il suo bordo più meridionale. Per il resto l’ambiente in cui si trova “Fred” è sufficientemente umido per agevolare lo sviluppo di una tropical storm di piccole dimensioni. Il “Wind Shear” moderato in quota e le acque superficiali sui +26.0°C dovrebbero continuare a dare una buona alimentazione per un ulteriore sviluppo della perturbazione tropicale che punta dritto verso l’Atlantico sub-tropicale, nel tratto di oceano poco a sud delle Azzorre. Nonostante l’indebolimento e l’afflusso di aria molto secca dal Sahara occidentale “Fred” fino a domani dovrebbe rimanere ancora attivo sull’Atlantico orientale, mantenendo lo status di depressione tropicale, con venti intensi, sui 60 km/h, e onde alte anche più di 3-4 metri. Nella serata di domani i resti della depressione tropicale, attivi ancora nella media troposfera, verranno risucchiati verso nord dall’asse di saccatura associato all’ampia circolazione depressionaria extratropicale insistente fra l’Islanda e il Regno Unito.


Meteoweb
 
[h=1]Estate inglese e scandinava fanno da contraltare alla calda estate centro europea![/h]

Mentre una parte dell’Europa, particolarmente quella centrale, ha vissuto una delle Estati più calde degli ultimi decenni, il contrario si può dire delle Isole Britanniche e della Scandinavia, alle prese con una stagione calda significativamente fredda e perturbata!
Particolarmente fredda lo è stata in Scozia, che ha visto anche diverse gelate estive e nevicate sui rilievi, tanto che diversi grossi nevai si sono formati o ingranditi sulla zona del Cairngrom, ed in Irlanda, che ha visto raramente temperature degne di una stagione estiva.
Nondimeno ha fatto molto freddo sulla Scandinavia, dove, in Svezia, non avevano mai visto così tanta neve residua nel mese di Agosto.
La foto seguente riguarda il villaggio svedese di Klimpfjäll, dove le montagne sono cariche di neve, fatto mai ricordato a memoria d’uomo, così come in molte località della Norvegia, dove, a questo punto, le nuove nevicate autunnali potrebbero sovrapporsi alla vecchia neve residua (foto tratta da Hjem - Klimpfj)
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Nella mappa tratta da weatherbell, si mostrano le anomalie termiche dell’Estate 2015, con il freddo che ha avvolto la fascia settentrionale europea.
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Freddofili
 
[h=1]Inizio di Settembre con caldo eccezionale nell’Europa centro-orientale, stracciati quasi tutti i record di caldo tra Austria e Ucraina[/h][h=2]Una autentica strage di record sull’Europa centro-orientale, decine quelli mensili stabiliti nei primi giorni di Settembre[/h]4 settembre 2015

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[h=2]Una autentica strage di record sull’Europa centro-orientale, decine quelli mensili stabiliti nei primi giorni di Settembre[/h]Altro che primi giorni d’autunno. Gran parte dei paesi dell’Europa centro-orientale, dalla Polonia fino all’Ucraina e alla Russia sud-occidentale, nei primi giorni di Settembre sono stati interessati da una onda di calore senza precedenti che ha fatto schizzare i termometri su valori prossimi i +37°C +38°C all’ombra. Sono semplicemente straordinarie le temperature massime registrate fra martedì 1 e mercoledì 2 Settembre in Ucraina, cosi come in molte aree della Polonia, Bielorussia e sulla vicina Russia europea, dove i termometri, nel primo giorno di autunno meteorologico, hanno sfondato la soglia dei +38°C +39°C, facendo registrare cosi i valori più alti di sempre nell’est Europa per il mese di Settembre.ADVERTISEMENT

Tra le temperature più elevate spiccano i +38.8°C di Voznesens’K e i +38.6°C di Mohyliv-Podil’s’Kyi, mentre sul resto del territorio ucraino le massime superavano abbondantemente i +35°C +36°C. In Polonia fra le massime più elevate troviamo i +36.8°C di Tarnow e i +36.0°C di Nowy Sacz. Parliamo di valori termici di ben +10°C +12°C, localmente anche più, superiori alle medie del periodo. Ma la temperature più elevata si è toccata proprio in Moldavia, con i +39°C all’ombra archiviati nella stazione meteorologica di Falesti, subito seguiti dai +38.4°C di Tiraspol, capitale della Transnistria, regione secessionista della Moldavia, dichiaratasi indipendente come “Repubblica Moldava della Transnistria” (riconosciuta ufficialmente dalla Russia).Ma temperature eccezionali, oltre il muro dei +35°C +36°C, sono state registrate anche in Lituania, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia e Bielorussia, con l’abbattimento dei rispettivi record di caldo nazionali per il mese di Settembre. Andando per ordine i +38.8°C stabiliti lo scorso martedì 1 Settembre da Voznesens’K stabiliscono il nuovo record di caldo mensile ucraino. I +38.4°C di Tiraspol invece migliorano il record di caldo mensile moldavo, per Settembre. In Polonia e nella vicina Bielorussia i +36.8°C di Tarnow e i +35.6°C di Zitkovici bruciano i vecchi record nazionali di caldo mensile, di parecchi gradi.In Repubblica Ceca i +37.4°C di Javornik migliorano ulteriormente il record di caldo nazionale mensile ceco, mentre in Austria i +36.0°C di Pottschach stabiliscono il nuovo record nazionale di caldo mensile per l’Austria. Per non parlare delle decine e decine di record mensili caduti nelle singole stazioni fra Moldavia, Ucraina, Lituania, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia e Bielorussia. La presenza di un robusto promontorio anticiclonico che da diversi giorni staziona su gran parte del Mediterraneo e dell’Europa centro-orientale continua a sospingere dal suo margine più occidentale (quello ascendente) masse d’aria piuttosto calde e secche che alimentano la robusta onda mobile di calore che sta risalendo le pianure e i bassopiani di tutto il comparto europeo centro-orientale, con la risalita dell’isoterma di +20°C alla quota di 850 hpa.Questo flusso di aria molto calda, “continentalizzata” sulle pianure dell’Europa centro-orientale, sta raggiungendo anche gran parte dell’Ucraina, attraverso l’inserimento di una debole/moderata ventilazione da SE e S-SE, attiva sul margine più occidentale del promontorio anticiclonico russo. Questo flusso molto caldo nei bassi strati, associandosi alle notevoli “Subsidenze atmosferiche” che caratterizzano il promontorio anticiclonico euro-mediterraneo, è il principale responsabile della brusca scaldata su buona parte del territorio europeo, dalla Repubblica Ceca fino all’Ucraina. In modo particolare fra la Moldavia e l’Ucraina, dove localmente sono stato toccati i +37°C +38°C. Queste temperature così elevate hanno, purtroppo, favorito anche lo scoppio di vasti incendi, specie sull’Ucraina centrale, dove diversi ettari di bosco sono stati inceneriti dalle fiamme nell’area attorno la capitale Kiev.Le colonne di fumo prodotte da questi incendi, di probabile natura dolosa (come la gran parte dei focolai appiccati negli ultimi mesi nei dintorni di Chernobyl), hanno offuscato il cielo della città di Kiev e delle cittadine limitrofe, determinando una riduzione di visibilità e ammorbando l’aria per chilometri di distanza. Nonostante una decisa attenuazione il caldo continuerà ad interessare i territori dell’Ucraina orientale, della Russia meridionale per gran parte della settimana, vista la persistenza del promontorio anticiclonico. Solo tra Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Bielorussia e Lituania nel corso della settimana si assisterà ad una generale rinfrescata per lo sfondamento da O-SO delle più temperate correnti oceaniche, che scorreranno lungo il margine più meridionale di quella depressione extratropicale che dal mar del Nord si spingerà verso l’Europa centrale.L’afflusso dell’aria più fresca d’estrazione oceanica pero, scalzando in modo turbolento dal suolo il velo di aria molto calda e umida depositata da questa intensa onda di calore, potrebbe agevolare l’innesco di fenomeni temporaleschi particolarmente intensi, localmente anche violenti, con forti grandinate e rischio tornado, che nei prossimi giorni investiranno diversi paesi dell’est, come Polonia, Ucraina e Bielorussia.

Meteoweb
 
[h=1]Isole Britanniche, si avvicinano il gelo e la neve di Settembre![/h]



Molto pessimistiche le previsioni del Meteoffice britannico per i prossimi giorni!
Stando al suddetto Meteoffice, la temperatura media del territorio britannico è stata pari, per il periodo 01 giugno – 31 Agosto, a +13,92°C, circa -0,4°C rispetto alla norma, anche se vi sono state alcune zone in cui l’Estate è stata la più fredda e piovosa degli ultimi 50 anni.
La neve si è fatta vedere più volte sulle cime scozzesi, ma, in questi prossimi giorni, in blocco di aria Artica rischia di portare le prime gelate in Scozia e sull’Inghilterra settentrionale, con grande anticipo sulla norma stagionale.
Ed il tutto accompagnato da venti che potrebbero raggiungere la velocità di 120 kmh.
Nell’immagine: l’invasione gelida ad 850 hPa ed i forti venti previsti sulla costa orientale britannica, nelle mappe elaborate dal Lamma Meteo della Regione Toscana.
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Freddofili
 
[h=1]Neve Alpi: dopo il caldo prima imbiancata sulle montagne bavaresi[/h]


08 settembre 2015 -

404 pagina non trovata - CMI Alpi: dopo il caldo prima imbiancata sulle montagne bavaresi [h=2]Arrivata la prima neve anche sulle Alpi in Germania: dopo una settimana di caldo prima imbiancata per le montagne bavaresi.[/h]




Neve Alpi: dopo il caldo prima imbiancata sulle montagne bavaresi, 8 Settembre 2015 – Dopo l’intensa ondata di caldo che ha colpito anche i paesi d’oltralpe durante l’ultima settimana di Agosto, una fase di maltempo accompagnata da un brusco abbassamento delle temperature ha portato la prima neve della stagione sulle Alpi Bavaresi in Germania. Solo una settimana fa la città di Monaco di Baviera aveva raggiunto i +30 gradi, adesso un brusco abbassamento delle temperature ha cambiato il paesaggio circostante con le montagne visibili anche dalla città imbiancate. Già Venerdì 4 Settembre la neve aveva iniziato a cadere sullo Zugspitze (2962 m) con un accumuli di circa 10 cm. Nel successivo week-end, un ulteriore abbassamento della temperature, ha portato la quota neve localmente fin verso i 2000 metri come possiamo vedere dalle foto scattate a Nebelhorn. Ai piedi delle Alpi Bavaresi la temperature è scesa fin verso i +6 gradi.

Centrometeo
 
[h=1]Russia: iniziano le prove del “Generale Inverno”![/h]

La situazione meteorologica di questi giorni è stata tale da determinare una specie di anticipo tardo autunnale sui Paesi dell’Est Europeo e della Russia, con una vasta cellula anticiclonica di blocco centrata tra Scandinavia e Baltico, e zero termico ad altezza inferiore ai 1500 metri.
Le prime temperature sotto lo zero si sono verificate così su diverse località della Scandinavia e della Russia (fino a -4,8°C a Foldall, in Norvegia).
Ma la situazione generale sembra evolvere verso un deciso avvio del Generale Inverno : le prime grandi nevicate sono previste sull’Asia centrale e su parte di quella Orientale.
Questo pone le premesse per il raffreddamento al suolo e lo stabilirsi così dell’Anticiclone Termico Russo.
I tempi sembrano in anticipo sulla norma stagionale, vedremo nelle prossime settimane l’evoluzione della situazione.
Mappe della quantità di neve prevista nei prossimi sette giorni, da weatherbell.
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Freddofili
 
[h=1]Siberia: nuove nevicate in arrivo su vaste zone centro orientali asiatiche, inizia l’Inverno Russo![/h]



Le prime nevicate hanno colpito la parte centrale asiatica, con i primi valori abbondantemente al di sotto dello zero.
La mappa delle nevicate prevista dal modello statunitense GFS nei prossimi 10 giorni, fino al 28 Settembre, mostra i nuovi intensi ed estesi apporti nevosi che sono previsti su gran parte della Siberia centro orientale, nonché su Mongolia e Cina Settentrionale.
Sono i prodromi dell’Inverno russo – siberiano, in quanto la neve resterà al suolo, con la radiazione solare sempre più ridotta, generando le condizioni favorevoli alla formazione del famoso Anticiclone Termico Siberiano.
Quest’anno siamo in anticipo sulla media stagionale, e la neve sembra particolarmente abbondante sul settore orientale siberiano.
Da notare i primi apporti nevosi sulla Russia Europea settentrionale, nonché su tutte le principali Isole dell’Arcipelago Artico.
Mappa da weatherbell.
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Meteogiornale
 
[h=1]L’inverno epocale previsto sulle Isole Britanniche![/h]



Un Inverno di proporzioni bibliche, per la quantità di neve e di ghiaccio che potrebbe attanagliare per mesi le Isole Britanniche, per la prima volta dal famoso inverno del 1963, è previsto colpire con forza nei prossimi mesi, almeno stando alle previsioni di James Madden, previsore di Exacta meteo.
Non è la prima volta, a dire il vero, che viene lanciato quest’allarme, ma quest’anno sembrano esserci le condizioni meteorologiche favorevoli a questo evento, che seguirebbe una Primavera ed un’Estate eccezionalmente fresche e piovose.
Tra i fattori favorevoli, ci sarebbe la Corrente del Golfo che si sarebbe fortemente indebolita negli ultimi 12 mesi, un’attività solare che resta molto bassa, le temperature dell’Atlantico Settentrionale che sono al di sotto della norma.
E’ possibile che il presunto “Shut down” della Corrente del Golfo che riscalda le Isole, sia in realtà un cambiamento del regime dell’AMO, l’Oscillazione Nord Atlantica, che sta tornando su valori termici bassi per l’Atlantico Settentrionale.
Però è anche vero che alcuni esperi, come il Prof. Stephan Rahmstorf dell’Università di Posdam, in Germania, ha affermato che tale Corrente è calata di almeno il 15-20%, molto probabilmente un rallentamento unico negli ultimi 900 anni.
Infine, altro fenomeno di grande rilievo, il Nino molto forte, in posizione “Strong”, che, come nel 2010, favorirebbe un’Invernata freddissima sulle Isole Britanniche.
I modelli matematici di tipo stagionale non confermerebbero del tutto una simile ipotesi, tuttavia, come al solito, non è facile capire quello che sarà il tempo a distanza di mesi, i modelli sono ancora di stampo sperimentale.
Non resta quindi di vedere all’atto pratico quello che potrà succedere.
Articolo liberamente tradotto dal Latest UK and World News, Sport and Comment | Daily Express, con note dell’autore.
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Freddofili
 
[h=1]Maltempo in Grecia, “due tornado infernali”: morti, danni, Paese in tilt [FOTO e VIDEO][/h][h=2]Maltempo estremo in Grecia: almeno due morti, decine di allagamenti[/h]21 settembre 2015
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[h=2]Maltempo estremo in Grecia: almeno due morti, decine di allagamenti[/h]Il maltempo che ha colpito il Sud Italia nei giorni scorsi, oggi s’è spostato sulla Grecia dove due tornado hanno colpito il Peloponneso e Cefalonia trascinando con se’ tutto cio’ che hanno incontrato sul loro cammino. Alberi e tetti delle case sradicati, macchine rovesciate, negozi danneggiati dalla furia del vento e della pioggia: “due tornado infernali“, ha commentato la gente terrorizzata. Ma non solo: la furia dei tornado ha mandando letteralmente in tilt gli aeroporti, facendo saltare i collegamenti con le isole, e bloccando centinaia di passeggeri. Secondo la stampa locale ci sarebbero anche due vittime. Forti piogge hanno colpito anche Patrasso e l’Attica. I vigili del fuoco ha ricevuto decine di chiamate per cantine e abitazioni allagate.




https://www.youtube.com/watch?v=RgJx3WUOmPA&feature=player_embedded


Meteoweb
 
[h=1]Previsioni Meteo: un anno dopo “Gonzalo” l’uragano “Joaquin” arriva in Europa[/h][h=2][/h]6 ottobre 2015
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[h=2]Previsioni Meteo: confermato l’arrivo in Europa dell’uragano Joaquin, dovrebbe colpire l’Irlanda nella giornata di sabato 10 ottobre[/h]E’ passato esattamente un anno da quando, nell’ottobre 2015, l’uragano Gonzalo colpiva in modo molto pesante l’Europa seminando **** e distruzione tra le isole Britanniche e la Germania per poi abbattersi sull’Italia alimentando una forte ondata di maltempo nella terza decade del mese. Anche Gonzalo, come l’uragano Joaquin, era diventato un “mostro” di 4^ categoria sulla scala Saffir-Simpson sull’arcipelago delle Bermuda, e da lì si era diretto verso il Vecchio Continente.
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Adesso, dopo appunto un anno esatto, è Joaquin a seguire lo stesso percorso: gli ultimi aggiornamenti confermano il suo arrivo in Europa nel weekend, con un vero e proprio landfall sull’Irlanda tra sabato 10 e domenica 11 ottobre, ancora con lo “status” di “tempesta tropicale”, più violento di “depressione tropicale”. Quando gli uragani atlantici riescono a raggiungere l’Europa (accade raramente), sono sempre delle “depressioni tropicali”. Stavolta invece la tempesta sarà ancora più forte, e rinvigorita dal flusso atlantico fresco e umido, la prossima settimana potrebbe attraversare la Francia da nord/ovest muovendosi verso il Mediterraneo.

Meteoweb
 

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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
  • kunfors @ kunfors:
    QUESTA chat e come la vecchia chat ...di anni fa ?
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  • kunfors @ kunfors:
    che si usava hai chiatare ? con altri utenti conessi ?
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    Reazioni: Marco
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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    L'ospite salve si è unito alla stanza.
  • Marco @ Marco:
    @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza inutilizzata purtroppo... Ad averla avuta gli anni passati abrebbe fatto furore:-)
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      Marco @ Marco: @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza...
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