[h=1]Inizio di Settembre con caldo eccezionale nell’Europa centro-orientale, stracciati quasi tutti i record di caldo tra Austria e Ucraina[/h][h=2]Una autentica strage di record sull’Europa centro-orientale, decine quelli mensili stabiliti nei primi giorni di Settembre[/h]4 settembre 2015
[h=2]Una autentica strage di record sull’Europa centro-orientale, decine quelli mensili stabiliti nei primi giorni di Settembre[/h]Altro che primi giorni d’autunno. Gran parte dei paesi dell’Europa centro-orientale, dalla Polonia fino all’Ucraina e alla Russia sud-occidentale, nei primi giorni di Settembre sono stati interessati da una onda di calore senza precedenti che ha fatto schizzare i termometri su valori prossimi i
+37°C +38°C all’ombra. Sono semplicemente straordinarie le temperature massime registrate fra martedì 1 e mercoledì 2 Settembre in Ucraina, cosi come in molte aree della Polonia, Bielorussia e sulla vicina Russia europea, dove i termometri, nel primo giorno di autunno meteorologico, hanno sfondato la soglia dei
+38°C +39°C, facendo registrare cosi i valori più alti di sempre nell’est Europa per il mese di Settembre.
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Tra le temperature più elevate spiccano i
+38.8°C di Voznesens’K e i
+38.6°C di Mohyliv-Podil’s’Kyi, mentre sul resto del territorio ucraino le massime superavano abbondantemente i
+35°C +36°C. In Polonia fra le massime più elevate troviamo i
+36.8°C di Tarnow e i
+36.0°C di Nowy Sacz. Parliamo di valori termici di ben +10°C +12°C, localmente anche più, superiori alle medie del periodo. Ma la temperature più elevata si è toccata proprio in Moldavia, con i
+39°C all’ombra archiviati nella stazione meteorologica di Falesti, subito seguiti dai
+38.4°C di Tiraspol, capitale della Transnistria, regione secessionista della Moldavia, dichiaratasi indipendente come “
Repubblica Moldava della Transnistria” (riconosciuta ufficialmente dalla Russia).Ma temperature eccezionali, oltre il muro dei
+35°C +36°C, sono state registrate anche in Lituania, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia e Bielorussia, con l’abbattimento dei rispettivi
record di caldo nazionali per il mese di Settembre. Andando per ordine i
+38.8°C stabiliti lo scorso martedì 1 Settembre da Voznesens’K stabiliscono il nuovo
record di caldo mensile ucraino. I
+38.4°C di Tiraspol invece migliorano il
record di caldo mensile moldavo, per Settembre. In Polonia e nella vicina Bielorussia i
+36.8°C di Tarnow e i
+35.6°C di Zitkovici bruciano i vecchi record nazionali di caldo mensile, di parecchi gradi.

In Repubblica Ceca i
+37.4°C di Javornik migliorano ulteriormente il
record di caldo nazionale mensile ceco, mentre in Austria i
+36.0°C di Pottschach stabiliscono il nuovo
record nazionale di caldo mensile per l’Austria. Per non parlare delle decine e decine di record mensili caduti nelle singole stazioni fra Moldavia, Ucraina, Lituania, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia e Bielorussia. La presenza di un robusto promontorio anticiclonico che da diversi giorni staziona su gran parte del Mediterraneo e dell’Europa centro-orientale continua a sospingere dal suo margine più occidentale (quello ascendente) masse d’aria piuttosto calde e secche che alimentano la robusta onda mobile di calore che sta risalendo le pianure e i bassopiani di tutto il comparto europeo centro-orientale, con la risalita dell’isoterma di
+20°C alla quota di 850 hpa.Questo flusso di aria molto calda, “continentalizzata” sulle pianure dell’Europa centro-orientale, sta raggiungendo anche gran parte dell’Ucraina, attraverso l’inserimento di una debole/moderata ventilazione da SE e S-SE, attiva sul margine più occidentale del promontorio anticiclonico russo. Questo flusso molto caldo nei bassi strati, associandosi alle notevoli
“Subsidenze atmosferiche” che caratterizzano il promontorio anticiclonico euro-mediterraneo, è il principale responsabile della brusca scaldata su buona parte del territorio europeo, dalla Repubblica Ceca fino all’Ucraina. In modo particolare fra la Moldavia e l’Ucraina, dove localmente sono stato toccati i
+37°C +38°C. Queste temperature così elevate hanno, purtroppo, favorito anche lo scoppio di vasti incendi, specie sull’Ucraina centrale, dove diversi ettari di bosco sono stati inceneriti dalle fiamme nell’area attorno la capitale Kiev.

Le colonne di fumo prodotte da questi incendi, di probabile natura dolosa (come la gran parte dei focolai appiccati negli ultimi mesi nei dintorni di Chernobyl), hanno offuscato il cielo della città di Kiev e delle cittadine limitrofe, determinando una riduzione di visibilità e ammorbando l’aria per chilometri di distanza. Nonostante una decisa attenuazione il caldo continuerà ad interessare i territori dell’Ucraina orientale, della Russia meridionale per gran parte della settimana, vista la persistenza del promontorio anticiclonico. Solo tra Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Bielorussia e Lituania nel corso della settimana si assisterà ad una generale rinfrescata per lo sfondamento da O-SO delle più temperate correnti oceaniche, che scorreranno lungo il margine più meridionale di quella depressione extratropicale che dal mar del Nord si spingerà verso l’Europa centrale.L’afflusso dell’aria più fresca d’estrazione oceanica pero, scalzando in modo turbolento dal suolo il velo di aria molto calda e umida depositata da questa intensa onda di calore, potrebbe agevolare l’innesco di fenomeni temporaleschi particolarmente intensi, localmente anche violenti, con forti grandinate e rischio tornado, che nei prossimi giorni investiranno diversi paesi dell’est, come Polonia, Ucraina e Bielorussia.
Meteoweb