Illuminazione Stanza Fotoperiodo (1 utente sta leggendo)

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Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

i neon arcadia sono fatto per uso ornitologico, e i hanno emissioni di uva e uvb calibrate 2,4% e 12% mi sembra
il led UV cosi alimentato ha una emissione uguale al 100 % , in oltre guardando un datasheet di un led uv scrivono che bisogna stare attenti e non guardarli perchè pericolosi, alle allego immagine
datashet.png
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

é esatto quando dici le percentuali delle lampade arcadia, ma solo quando escono dalla fabbrica, si deteriorano velocemente e infatti consigliano di sostituirle dopo 6-7 mesi.
in quanti lo fanno? se leggiamo le raccomandazioni d'uso é indicata la stessa pericolosità. d'altronde che fissa la luce del sole?
le percentuali indicate in realtà non dicono niente di tecnico, bisognerebbe sapere quanti lumen e a che distanza.
chi le usa in terrario sa benissimo che vanno tenute ad una distanza di 30-50 cm.
i led uv che usiamo (non sono uv generici) hanno un'emissione calibrata per la vista degli uccelli (testati dalla facoltà di veterinaria dell'università di Parma)
e cosa non trascurabile con la nostra centralina li possiamo accendere per un tempo prefissato ogni ora del giorno (di solito dai 30 secondi al minuto ogni ora) cosa impossibile per le lampade neon che continuano ad emettere raggi per molte ore al giorno, in natura la concentrazione varia e parecchio durante la giornata.
resto a disposizione per tutti i chiarimenti.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

se si lascia il vecchio programmatore i led uv rimarrebbero sempre accesi ? quante barrette servirebbero per illuminare una stanza di 2x3 m.
se si metterebbero le barre da un metro alimentate a 12 v la luce ha la stessa intensità e caratteristiche.
ciao
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

se usi il vecchio programmatore puoi usare solo i led bianchi.
gli uv vanno dosati come spiegato, è molto importante.
dato che le barrette vanno poste o sopra le gabbie oppure se hanno il telo superiore sul retro, più che le dimensioni della stanza devi vedere quante gabbie hai.
una barra può fare 2-3 gabbie, dipende dalla larghezza delle stesse (fringuelli o tordi)
solo un'illuminazione mirata su ogni scaffale permette di ottenere i migliori risultati.
se illumini la stanza le gabbie sotto saranno sempre poco illuminate e poi te ne accorgi quando usi i richiami
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Cosa intendi per emissione calibrata per la vista degli uccelli? Perchè per quel che so io un led uv da un altro led uv si diffenzia per potenza W e per nanometro lunghezza d onda, che test ha effettuato l universita?
Grazie
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

giusta la tua affermazione, per calibrata intendo il mix tra uva e uvb, li sto pagando carissimi perché sono selezionati dal produttore per le emissioni raccomandate dai test preliminari. come ben sai le tolleranze in questi componenti sono piuttosto elevate, la temperatura ha un ruolo determinante e la selezione è l'unico metodo, naturalmente c'è un prezzo da pagare.
le potenze in gioco sono molto basse e la nostra centralina controlla anche che la potenza sia sempre costante.
come hanno effettuato i test esattamente non te lo so dire so solo che con i tempi indicati non sono dannosi, anzi.
ne ho venduti parecchi, specialmente in Germania e tutti ne sono molto soddisfatti. anzi all'estero sono più richiesti questi con l'uv che quelli con il blu.
ai miei amici cacciatori invece ho venduto quasi esclusivamente quelli con il led blu.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Accennavi a dosare gli UV e che con la vostra centralina li potete accendere in vari momenti del giorno e per periodi determinati, puoi spiegare meglio?
Intendi dire che se si usano il led, questi non devono rimanere accesi tutto il tempo indicato nelle tabelle? Varrebbe per tutti i led o solo quelli UV selezionati? Ecco, mi piacerebbe acpirne di più.

Grazie

Maurizio
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

provo a spiegarmi meglio:
i led bianchi sostituiscono le luci neon e la lampada incandescenza e quindi seguono le tabelle impostate.
facendo direttamente l'alba e il tramonto con i led non abbiamo quella brusca variazione di luce che si osserva quando si spengono i neon e inizia il tramonto e viceversa
su questa centralina ho predisposto la durata dell'alba e tramonto regolabili separatamente da 15 minuti fino a 120 minuti, perchè prima e dopo il sorgere del sole l'attività degli uccelli è al massimo.
ci sono 2 tipi di barrette
1 ha 6 led bianchi + 1 blu per la luce notturna, blu perché non interferisce sul fotoperiodo e gli uccelli stanno calmi anche in presenza di forti rumori improvvisi.
l'altro tipo dii barretta invece del led blu ha un led UV per gli animali che sono carenti di vit. D e questo led va acceso per pochi secondi ogni ora del giorno.
se invece uno usa le centraline normali puó solo accendere e spegnere i led bianchi, in pratica al posto del solo neon o lampada a risparmio energetico
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

allora provo a ricapitolare: le barrette led non vanno messe al posto dei neon perchè sotto.. le gabbie avrebbero poca luce, quindi andrebbero applicati o lateralmente ho direttamente sopra, in sostanza io che tengo le gabbie in scaffali a 3 scomparti dovrei mettere 3 file di led parallele alle gabbie, qui però si pongono un paio di problemi, il primo è che se si applicano sopra le gabbie quelle con il telo avrebbero poca luce, mentre se si applicano lateralmente per me che ho lo scaffale a contatto con il muro sarebbero troppo vicini agli uccelli, non credo che una luce a 10 cm di quella intensità sia benefica per l'uccello, in + non ha la ben che minima zona d'ombra che credo sia importante, secondo me il sistema led funziona molto di più con gabbie importanti mentre per gabbie per richiami ho qualche dubbio.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

per come hai disposto le tue gabbie, ho già fatto un impianto del genere, applicherei le barre sul muro, frapponendo tra i led e le gabbie una la striscia di plexigass.
in questo modo hai il vantaggio che gli uccelli non sporcano i led ed il pannello che costa pochissimo é facilmente lavabile.
per il dubbio sulla quantità di luce dipende molto dagli uccelli che hai, pieno sole o sotto bosco, però ti ricordo che l'intensità la regoli come vuoi e se nella stessa batteria vuoi intensità diverse é possibile perché la centralina ha già 2 canali.
comunque una prova anche con 1-2 barre sulle gabbie più basse ti permette una giusta valutazione.
é una prova che puoi fare, ne prendi 2, un'alimentatore a 24 volt lo trovi facilmente, se non sei soddisfatto le rendi, sei rimborsato, e ci rimetti solo le spese di spedizione
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

In più sono stati fatti studi per capire quali potrebbero essere i risultati in termini di salute e nel particolare per la cecità degli uccelli legata alla troppa esposizione alla luce diretta?

Vorrei sapere se avendo la possibilità di provare i led, come tu dice per le gabbie al piano inferiore, come faccio a continuare con i neon e nel contempo anche i led con la solita centralina?
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

A parte tutte le questioni tecniche e tecnologiche dell'utilizzo dei led, a cui sono interessato, essendo anche veniale, parliamo di pecunia, quanto costano le singole barrette, la centralina e tutti gli eventuali accessori, in modo che uno si fa anche 2 conti? L'iniziativa "soddisfatti o rimborsati" è lodevole, se poi uno è contento, ma si trova ad affrontare un botto di spesa per sostituire l'attuale illuminazione, capisci....
Comunque anche quando ne aveva accennato Paolo alla questione dei led, questo argomento merita attenzione ed approfondimento.

Ciao

Maurizio
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Ho parlato al telefono con l'utente Spinus che tra l'altro è molto gentile e ben disposto ai chiarimenti. Farò quindi la prova acquistando due soli led con le gabbie riposte nel piano inferiore della mia stanza...vedremo
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Penso che le maggiori difficoltà siano quelle di utilizzo in funzione dei diversi sistemi di posizionamento delle gabbie, es. scaffali, staffe con posatoi ecc.; se devono stare vicini/sopra le gabbie, la vedo un po' complicato, però senz'altro una soluzione ci sarà.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Diritto di recesso

Negli acquisti on-line e in tutti gli altri contratti conclusi a distanza è previsto un diritto di recesso per il consumatore. Il consumatore può revocare il proprio ordine entro il termine di dieci giorni lavorativi dalla consegna della merce (che, a seconda degli Stati, arriva fino a 14 giorni). Se il consumatore non è stato informato dal venditore circa la possibilità di esercitare tale diritto, il termine si allunga a tre mesi dalla consegna della merce.

All’interno dei dieci giorni, rispettivamente tre mesi, il consumatore può recedere dal contratto senza fornire alcuna spiegazione e senza il pagamento di penalità. Il recesso deve essere comunicato al fornitore a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

Se il recesso viene comunicato al fornitore a mezzo di fax, esso deve essere confermato entro 48 ore dall’invio del fax con lettera raccomandata.

La restituzione della merce non comporta automaticamente un valido diritto di recesso dal contratto, a meno che questa possibilità non sia stata prevista espressamente dalle parti nel contratto.
La spese per la riconsegna della merce gravano sul consumatore, se così è stato previsto nel contratto. Altrimenti sono a carico del venditore.

Il venditore deve, infine, restituire il prezzo pagato dal consumatore entro 30 giorni dal ricevimento della dichiarazione di recesso.

Il diritto di recesso è escluso dalla legge nei seguenti casi, salvo che il negozio web lo garantisca ugualmente:

* per l’acquisto o la vendita di oggetti prodotti appositamente o creati personalmente per il consumatore;
* per beni deperibili o che si modificano velocemente;
* per prodotti audio-video o software sigillati che siano stati aperti dal consumatore;
* per l’acquisto di giornali o riviste;
* per scommesse o lotterie;
* per servizi che, prima della scadenza del termine per esercitare il recesso, siano stati già eseguiti con il consenso del consumatore.

Attenzione: in caso di servizi finanziari e contratti di assicurazione valgono altre condizioni e modalità per il recesso!

Non è poi previsto alcun diritto di recesso per le prenotazioni di voli, viaggi in treno, pacchetti turistici, case-vacanza e alloggi, come anche per i contratti che hanno per oggetto alimenti e bevande. Così, ad esempio, un’ordinazione di pizze o di sushi non può essere oggetto di recesso.

Attenzione: La vendita a distanza e quindi il diritto di recesso valgono solo per contratti tra un privato ed un operatore commerciale. Contratti tra privati o con puro scopo commerciale non sottostanno alla disciplina prevista per la vendita a distanza.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Ciao Spinus, mi ricollego alla questione posta da Andrea sulla cecità degli uccelli che spesso colpisce i nostri richiami e non solo quelli anziani. La regolazione della potenza e della durata dell'accensione del led UV è regolata automaticamente dalla centralina? L'accensione avviene 24 ore su 24 o solo nel periodo previsto da un'ipotetica tabella? Un'ultima cosa, forse l'hai scritta, ma non la ritrovo, i led selezionati hanno emissioni come le Arcadia di raggi UVA ed UVB?

Grazie per le cortesi risposte.

Maurizio
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Copio ed incollo dalla rete:

Potenzialmente pericolosa componente blu nello spettro delle lampade a LED
di [email protected]

04/12/2010 - I principali fattori di rischio emersi sono l’elevata presenza di componente blu nello spettro delle lampade a LED usate per illuminazione e l’elevata luminanza che può produrre abbagliamento. Riguardo alla componente blu è stato appurato che il livello di rischio dipende dalla dose cumulata di luce alla quale la persona è esposta. Questo significa che non esiste una dose minima tollerabile e che l’effetto negativo è particolarmente evidente nei soggetti sensibili (bambini, persone fotosensibili, persone esposte per lunghi periodi ad illuminazione a LED). Si è riscontrata una particolare tossicità per le cellule della retina che subiscono un vistoso stress ossidativo in presenza di componente blu. Per queste ragioni l’ANSES consiglia di:

• evitare l’uso dei LED a luce fredda in luoghi frequentati dai bambini e negli oggetti da loro utilizzati (per esempio i giocattoli);
• informare i pazienti con particolari malattie o che utilizzano farmaci che aumentano la fotosensibilità, sui rischi dell’esposizione alla luce con componente blu;
• realizzare appropriati dispositivi di sicurezza per i lavoratori che sono esposti per lunghi periodi ad illuminazione a LED.

Per la luminanza ed il rischio di abbagliamento, si è visto che singole sorgenti LED possono superare anche di 1000 volte la soglia di comfort visivo sia a causa dell’errato design dei corpi illuminanti che per l’eccessiva direzionalità degli stessi. E’ quindi necessario realizzare lampade LED dal design (dal punto di vista della performance ottica) migliore e con caratteristiche ottiche in grado di rendere più diffusa la luce prodotta.
Inoltre sono stati eseguiti studi basandosi sullo Standard Europeo per la Sicurezza Fotobiologica (NF EN 62471) che considera tutti i rischi (termici e fotochimici) che possono riguardare l’occhio esposto ad una radiazione luminosa. Secondo questo standard, esistono 4 classi di rischio (nullo, basso, moderato ed elevato). E’ stata evidenziata la presenza sul mercato di dispositivi a LED con un fattore di rischio superiore ad alcuni dispositivi tradizionali ancora in commercio. Per questi l’ANSES raccomanda che vengano tolti dal mercato e che rimangano a disposizione soltanto per uso professionale o medico. A causa della scarsità delle informazioni e della confusione riguardante i sistemi LED presenti sul mercato, l’ANSES suggerisce la realizzazione di sistemi di controllo della qualità ed etichettatura che assicurino la qualità e la sicurezza del prodotto per l’utente finale. In particolare, secondo l’ANSES, risulta necessario realizzare un’etichetta chiara che riporti tutte le caratteristiche tecniche, la classe di rischio fotobiologico ed ogni altro potenziale rischio per la salute, riguardo ai LED e ad ogni altra fonte di illuminazione.
Grazie a questo lavoro, l’ANSES ha iniziato a colmare un vuoto informativo del quale, finora, hanno approfittato venditori senza scrupoli per promuovere dei prodotti di scarsa qualità e pericolosi per la salute. La strada del LED per illuminazione pubblica sembra ben avviata ma è necessario correggere il tiro e tornare con i piedi per terra, non facendosi trascinare dai falsi entusiasmi ma analizzando in maniera obiettiva le reali possibilità che la tecnologia offre. L’ANSES conclude il lavoro suggerendo una serie di tematiche di studio che dovrebbero essere sviluppate per comprendere al meglio la tecnologia LED e i suoi impatti. Grazie a lavori di questo tipo, anche la ricerca tecnologica potrà svilupparsi nella giusta direzione, correggendo quei problemi che oggi rendono gran parte dei LED per illuminazione pubblica pericolosi per la salute e per l’ambiente e quindi altamente sconsigliabili.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

gli uv si accendono per un tempo impostabile dall'allevatore e comunque solo nelle ore di luce previste dalla tabella impostata. i tempi corretti variano da 30 secondi al minuto massimo ogni ora.
le frequenze sono a cavallo tra l'UVA e UVB.
sono quelle che offrono i migliori risultati con il minor rischio di danni.
durante le fasi di prova di questi led, parlando con un cacciatore che é anche veterinario, mi diceva che il problema della cecità nei richiami puó avere diverse cause tra queste l'alimentazione e la lunga permanenza in locali senza una luce sufficiente.
anche una luce troppo intensa é dannosa, per evitare tutti questi problemi la centralina puó dosare la luce all'intensità desiderata.
per qualsiasi dubbio chiedete pure.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Copio ed incollo dalla rete:

Potenzialmente pericolosa componente blu nello spettro delle lampade a LED
di [email protected]

04/12/2010 - I principali fattori di rischio emersi sono l’elevata presenza di componente blu nello spettro delle lampade a LED usate per illuminazione e l’elevata luminanza che può produrre abbagliamento. Riguardo alla componente blu è stato appurato che il livello di rischio dipende dalla dose cumulata di luce alla quale la persona è esposta. Questo significa che non esiste una dose minima tollerabile e che l’effetto negativo è particolarmente evidente nei soggetti sensibili (bambini, persone fotosensibili, persone esposte per lunghi periodi ad illuminazione a LED). Si è riscontrata una particolare tossicità per le cellule della retina che subiscono un vistoso stress ossidativo in presenza di componente blu. Per queste ragioni l’ANSES consiglia di:

• evitare l’uso dei LED a luce fredda in luoghi frequentati dai bambini e negli oggetti da loro utilizzati (per esempio i giocattoli);
• informare i pazienti con particolari malattie o che utilizzano farmaci che aumentano la fotosensibilità, sui rischi dell’esposizione alla luce con componente blu;
• realizzare appropriati dispositivi di sicurezza per i lavoratori che sono esposti per lunghi periodi ad illuminazione a LED.

Per la luminanza ed il rischio di abbagliamento, si è visto che singole sorgenti LED possono superare anche di 1000 volte la soglia di comfort visivo sia a causa dell’errato design dei corpi illuminanti che per l’eccessiva direzionalità degli stessi. E’ quindi necessario realizzare lampade LED dal design (dal punto di vista della performance ottica) migliore e con caratteristiche ottiche in grado di rendere più diffusa la luce prodotta.
Inoltre sono stati eseguiti studi basandosi sullo Standard Europeo per la Sicurezza Fotobiologica (NF EN 62471) che considera tutti i rischi (termici e fotochimici) che possono riguardare l’occhio esposto ad una radiazione luminosa. Secondo questo standard, esistono 4 classi di rischio (nullo, basso, moderato ed elevato). E’ stata evidenziata la presenza sul mercato di dispositivi a LED con un fattore di rischio superiore ad alcuni dispositivi tradizionali ancora in commercio. Per questi l’ANSES raccomanda che vengano tolti dal mercato e che rimangano a disposizione soltanto per uso professionale o medico. A causa della scarsità delle informazioni e della confusione riguardante i sistemi LED presenti sul mercato, l’ANSES suggerisce la realizzazione di sistemi di controllo della qualità ed etichettatura che assicurino la qualità e la sicurezza del prodotto per l’utente finale. In particolare, secondo l’ANSES, risulta necessario realizzare un’etichetta chiara che riporti tutte le caratteristiche tecniche, la classe di rischio fotobiologico ed ogni altro potenziale rischio per la salute, riguardo ai LED e ad ogni altra fonte di illuminazione.
Grazie a questo lavoro, l’ANSES ha iniziato a colmare un vuoto informativo del quale, finora, hanno approfittato venditori senza scrupoli per promuovere dei prodotti di scarsa qualità e pericolosi per la salute. La strada del LED per illuminazione pubblica sembra ben avviata ma è necessario correggere il tiro e tornare con i piedi per terra, non facendosi trascinare dai falsi entusiasmi ma analizzando in maniera obiettiva le reali possibilità che la tecnologia offre. L’ANSES conclude il lavoro suggerendo una serie di tematiche di studio che dovrebbero essere sviluppate per comprendere al meglio la tecnologia LED e i suoi impatti. Grazie a lavori di questo tipo, anche la ricerca tecnologica potrà svilupparsi nella giusta direzione, correggendo quei problemi che oggi rendono gran parte dei LED per illuminazione pubblica pericolosi per la salute e per l’ambiente e quindi altamente sconsigliabili.

perfettamente d'accordo, però questo articolo é di 2 anni fa e si parla di led per illuminazione stradale.
le lampade a risparmio energetico che a quel tempo erano consigliate ora sono ritenute dannose e saranno sostituite.
i fari a led per avere una luminosità molto alta usano temperature misurate in K superiori a 6.000, a queste frequenza la luce diventa azzurrognola ed è molto dannosa, in più hanno un raggio di 20-30 gradi quindi molto concentrati.
sono posizionati abbastanza in alto e questo é necessario per illuminare bene.
anche molti led in commercio (striscie ecc.) non indicano quasi mai la temperatura in k limitandosi a specificare luce calda, neutra e fredda, é un'indicazione che non dice niente.
Se può interessare al Tropicarium Park di Jesolo (il più grande d'Italia) stanno usando i miei led per il benessere degli animali, abbiamo già realizzata la stanza dei coccodrilli, quella dei pinguini e dei rapaci sia diurni che notturni.
in autunno dovremo fare le altre stanze, farfalle, uccelli, scimmie, etc.

- - - Aggiornato - - -

Diritto di recesso

Negli acquisti on-line e in tutti gli altri contratti conclusi a distanza è previsto un diritto di recesso per il consumatore. Il consumatore può revocare il proprio ordine entro il termine di dieci giorni lavorativi dalla consegna della merce (che, a seconda degli Stati, arriva fino a 14 giorni). Se il consumatore non è stato informato dal venditore circa la possibilità di esercitare tale diritto, il termine si allunga a tre mesi dalla consegna della merce.

All’interno dei dieci giorni, rispettivamente tre mesi, il consumatore può recedere dal contratto senza fornire alcuna spiegazione e senza il pagamento di penalità. Il recesso deve essere comunicato al fornitore a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

Se il recesso viene comunicato al fornitore a mezzo di fax, esso deve essere confermato entro 48 ore dall’invio del fax con lettera raccomandata.

La restituzione della merce non comporta automaticamente un valido diritto di recesso dal contratto, a meno che questa possibilità non sia stata prevista espressamente dalle parti nel contratto.
La spese per la riconsegna della merce gravano sul consumatore, se così è stato previsto nel contratto. Altrimenti sono a carico del venditore.

Il venditore deve, infine, restituire il prezzo pagato dal consumatore entro 30 giorni dal ricevimento della dichiarazione di recesso.

Il diritto di recesso è escluso dalla legge nei seguenti casi, salvo che il negozio web lo garantisca ugualmente:

* per l’acquisto o la vendita di oggetti prodotti appositamente o creati personalmente per il consumatore;
* per beni deperibili o che si modificano velocemente;
* per prodotti audio-video o software sigillati che siano stati aperti dal consumatore;
* per l’acquisto di giornali o riviste;
* per scommesse o lotterie;
* per servizi che, prima della scadenza del termine per esercitare il recesso, siano stati già eseguiti con il consenso del consumatore.

Attenzione: in caso di servizi finanziari e contratti di assicurazione valgono altre condizioni e modalità per il recesso!

Non è poi previsto alcun diritto di recesso per le prenotazioni di voli, viaggi in treno, pacchetti turistici, case-vacanza e alloggi, come anche per i contratti che hanno per oggetto alimenti e bevande. Così, ad esempio, un’ordinazione di pizze o di sushi non può essere oggetto di recesso.

Attenzione: La vendita a distanza e quindi il diritto di recesso valgono solo per contratti tra un privato ed un operatore commerciale. Contratti tra privati o con puro scopo commerciale non sottostanno alla disciplina prevista per la vendita a distanza.


e quindi?
io propongo il soddisfatti o rimborsati perchè sono sicuro della qualità e per dar modo di toccare con mano prima di acquistare. e per essere rimborsati non c'é bisogno di raccomandate, basta una telefonata o un'email.
nel settore "apparecchi elettronici" il diritto di recesso é limitato, ma questo a me non interessa perché un cliente non soddisfatto sarà sempre una cattiva pubblicità.
tra l'altro ora offro anche il finanziamento a 10 mesi senza interessi.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

gli uv si accendono per un tempo impostabile dall'allevatore e comunque solo nelle ore di luce previste dalla tabella impostata. i tempi corretti variano da 30 secondi al minuto massimo ogni ora.
le frequenze sono a cavallo tra l'UVA e UVB.
sono quelle che offrono i migliori risultati con il minor rischio di danni.
durante le fasi di prova di questi led, parlando con un cacciatore che é anche veterinario, mi diceva che il problema della cecità nei richiami puó avere diverse cause tra queste l'alimentazione e la lunga permanenza in locali senza una luce sufficiente.
anche una luce troppo intensa é dannosa, per evitare tutti questi problemi la centralina puó dosare la luce all'intensità desiderata.
per qualsiasi dubbio chiedete pure.

Perdonami, per chiarire, dunque il LED UV non emette raggi UVA ed UVB (leggendo sulla rete pare non ce ne siano ancora in commercio); altra questione, come faccio a sapere quale è "l'intensita desiderata" che non danneggia gli occhi dei richiami?
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

Discussione molto interessante e ringrazio Spinus per la disponibilità...per curiosità sono andato sul sito della Birds market e mi son fatto due conti e per le mie esigenze dovrei affrontare una spesa di circa 750,00...sicuramente si avranno dei vantaggi ma mi sembrano un pò troppi.....
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

forse non mi sono spiegato bene il led montato sulle barrette emette sia UVA che UVB, l'intensità è già stata calcolata in fase di progettazione (se guardi la barretta noti che non ci sono solo le solite resistenze ma anche un regolatore elettronico) tu devi solo programmare i tempi. ottimale tra i 30 secondi e il minuto ogni ora di luce.
Se gli uccelli passano però un periodo dell'anno alla luce solare forse puoi fare a meno del led UV, serve molto per quelli sempre in ambienti bui e in fase di accrescimento, per fissare il calcio nelle ossa.
Per Zicchio71 hai ragione è una spesa importante che però puoi diluire nel tempo.
A parte il risparmio di corrente non indifferente i risultati in batteria sono molto evidenti.
però prima di affrontare una spesa importante provane 2, poi se vedi se vale la pena.
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

forse non mi sono spiegato bene il led montato sulle barrette emette sia UVA che UVB, l'intensità è già stata calcolata in fase di progettazione (se guardi la barretta noti che non ci sono solo le solite resistenze ma anche un regolatore elettronico) tu devi solo programmare i tempi. ottimale tra i 30 secondi e il minuto ogni ora di luce.
Se gli uccelli passano però un periodo dell'anno alla luce solare forse puoi fare a meno del led UV, serve molto per quelli sempre in ambienti bui e in fase di accrescimento, per fissare il calcio nelle ossa.
Per Zicchio71 hai ragione è una spesa importante che però puoi diluire nel tempo.
A parte il risparmio di corrente non indifferente i risultati in batteria sono molto evidenti.
però prima di affrontare una spesa importante provane 2, poi se vedi se vale la pena.

Ti ringrazio ancora e non ti nascondo che la curiosità di provarli mi è venuta ma toglimi una curiosità, se ho ben capito prendendone due a led bianchi posso usare la centralina della Beretti che ho??? Ora vediamo nei prossimi giorni, grazie di nuovo....
 
Re: Illuminazione Stanza Fotoperiodo

certamente, ti procuri un'alimentatore a corrente continua a 24 volt, 1 ampere è più che sufficiente (lo trovi facilmente ad un costo molto basso) lo colleghi magari usando una spina tripla all'uscita neon del tuo Beretti.
quando si accenderanno i neon si accenderanno anche i led
 

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