Re: Deroghe in Veneto
03 agosto 2010
Caccia: prosegue domani in Consiglio esame manovra emendativa
(Arv) Venezia 3 ago. 2010. - Prosegue domani nell'aula di palazzo Ferro-Fini l'esame da parte del Consiglio regionale del testo di legge presentato dalla maggioranza che consente la caccia ad alcune specie di volatili in deroga i divieti così come concesso, a determinate condizioni, dai regolamenti dell'Unione Europea. L'aula ha finora respinto 7 dei 2507 emendamenti presentati dalle opposizioni. Le posizioni dei due schieramenti contro e pro la caccia "in deroga" sono note. Tra le principali obiezioni mosse al progetto di legge da parte dei gruppi di opposizione PD, Idv e Federazione della Sinistra il fatto che la caccia in deroga, è un'eccezione che "non può essere fissata con legge, caso mai regolata anno per anno con delibera amministrativa della Giunta". Al testo in discussione viene inoltre rimproverato di essere privo dei rilievi scientifici e della indicazione delle "modiche quantità" dei capi cacciabili da parte dell'istituto Nazionale della Fauna Selvatica e di non imporre ai cacciatori di segnare immediatamente sull'apposito carnet i capi abbattuti. Dello schieramento favorevole al regime di caccia in deroga fanno, invece, parte Pdl, Lega e UDC che ritengono opportuno offrire ai cacciatori la possibilità di cacciare queste specie di uccelli che fanno storicamente parte della tradizione venatoria veneta e molti dei quali, tra l'altro, danneggiano le colture agricole, fatto questo, che viene espressamente previsto dall'Unione Europea come motivo per concedere la deroga ai divieti. Nel corso del dibattito sugli emendamenti l'opposizione aveva chiesto una sospensione (bocciata dalla maggioranza) per chiedere un parere giuridico in merito alla conformità alle norme nazionali ed europee dello strumento legislativo regionale in materia di caccia in deroga. Il consigliere del partito Democratico Graziano Azzalin aveva inoltre sottoposta all'aula l'opportunità di verificare le dichiarazioni fatte dal Presidente Zaia nel settembre del 2008 quando, in qualità di Ministro dell'agricoltura, aveva indicato come preferibile, in materia di caccia in deroga, la delibera amministrativa anziché la legge per evitare di incorrere nelle censure dell'Europa. Un'opportunità in qualche modo condivisa anche alcuni esponenti della maggioranza come il capogruppo del Pdl Dario Bond e il consigliere Nereo Laroni .Il capogruppo della Lega Nord Federico Caner ha però negato l'opportunità di queste verifiche, sia sul piano della legittimità del progetto di legge che per quanto riguarda le dichiarazioni di Zaia fatte - ha precisato - "in un particolare momento e, comunque, suffragate dal fato che il Governo non ha mai impugnato la legge veneta sulla caccia in deroga giudicandola in regola con i dettami europei".