Calibro 410. (1 utente sta leggendo)

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Una nota: il .410 l'ho usato, nel Montana. Non era mio perche' sono abbastanza furbo da non comprarne uno quando ho gia' due 12 e due 20, ma affidatomi(insieme a una scatola di cartucce) da un amico che aveva problemi con i piccioni inselvatichiti che gli cacavano dappertutto nei silos di grano. A fermo, con pallini del 7 1/2 non era micidiale se non a 20-25 metri. A fermo, ripeto.

Altra nota. Forse a quaglie di quagliodromo andra' bene perche' le quaglie di gabbia in genere partono vicine e vanno dritte in direzione opposta a quella del tiratore, ad altezza d'uomo. Quindi neanche c'e' bisogno di anticipo nella maggior parte dei casi. E' quasi come tirare a fermo. Anche le quaglie selvatiche non e' che facciano manovre aereobatiche ad alta velocita'. Se uno vuole usare il 12, basta che usi cartuccette leggere (28-30 grammi di piombo dell'11 o del 10 e non c'e' nulla di male, sbagliato o esagerato nell'usare un calibro serio.

Qui le quaglie come quelle vostre non ci sono. Magari ci fossero, perche' sono facili da colpire--anche con il fucilino da topi, se non partono lontane. Ci sono i colini, che quando partono (quasi sempre in gruppi di una decina o anche piu') sembrano lo shrapnel di una granata. Partono tutte insieme in direzioni diverse, descrivendo traettorie curve, velocissime. Un buon calibro (leggero e maneggevole) e' la classica doppietta cal. 28. Il 28 sara' pure un piccolo calibro, ma e'' sempre molto piu' grosso del calibro 67, cioe' il .410.

Purtroppo non ho il cane da ferma (ne' ne ho piu' uno da riporto) e--sempre purtroppo--a causa di cambiamenti agriculturali e a causa dei predatori (a cominciare dalle formiche di fuoco che uccidono e si pappano i nidiacei e finendo con procioni, opossums, falchi, volpi, ecc.), ormai di colini ce ne sono rimasti ben pochi. Io ho incontrato una sola covata, ne ho uccise due (col 12 !!!!)e perduta una, caduta in un roveto che sarebbe stato impenetrabile anche a un chihuahua.

Terza e ultima nota: quelli che passano dal 12 (magari anche magnum o supermagnum) al .410 per alcune cacce, e poi ritornano al fucile "grosso" per altre, si handicappano con ambedue i fucili. Troppo diversi di peso, dimensioni, bilanciamento, ecc.
Sorvolo sul costo delle cartucce (molto alto quello delle .410, perche se ricarichi risparmi un po'
 
Una nota: il .410 l'ho usato, nel Montana. Non era mio perche' sono abbastanza furbo da non comprarne uno quando ho gia' due 12 e due 20, ma affidatomi(insieme a una scatola di cartucce) da un amico che aveva problemi con i piccioni inselvatichiti che gli cacavano dappertutto nei silos di grano. A fermo, con pallini del 7 1/2 non era micidiale se non a 20-25 metri. A fermo, ripeto.

Altra nota. Forse a quaglie di quagliodromo andra' bene perche' le quaglie di gabbia in genere partono vicine e vanno dritte in direzione opposta a quella del tiratore, ad altezza d'uomo. Quindi neanche c'e' bisogno di anticipo nella maggior parte dei casi. E' quasi come tirare a fermo. Anche le quaglie selvatiche non e' che facciano manovre aereobatiche ad alta velocita'. Se uno vuole usare il 12, basta che usi cartuccette leggere (28-30 grammi di piombo dell'11 o del 10 e non c'e' nulla di male, sbagliato o esagerato nell'usare un calibro serio.

Qui le quaglie come quelle vostre non ci sono. Magari ci fossero, perche' sono facili da colpire--anche con il fucilino da topi, se non partono lontane. Ci sono i colini, che quando partono (quasi sempre in gruppi di una decina o anche piu') sembrano lo shrapnel di una granata. Partono tutte insieme in direzioni diverse, descrivendo traettorie curve, velocissime. Un buon calibro (leggero e maneggevole) e' la classica doppietta cal. 28. Il 28 sara' pure un piccolo calibro, ma e'' sempre molto piu' grosso del calibro 67, cioe' il .410.

Purtroppo non ho il cane da ferma (ne' ne ho piu' uno da riporto) e--sempre purtroppo--a causa di cambiamenti agriculturali e a causa dei predatori (a cominciare dalle formiche di fuoco che uccidono e si pappano i nidiacei e finendo con procioni, opossums, falchi, volpi, ecc.), ormai di colini ce ne sono rimasti ben pochi. Io ho incontrato una sola covata, ne ho uccise due (col 12 !!!!)e perduta una, caduta in un roveto che sarebbe stato impenetrabile anche a un chihuahua.

Terza e ultima nota: quelli che passano dal 12 (magari anche magnum o supermagnum) al .410 per alcune cacce, e poi ritornano al fucile "grosso" per altre, si handicappano con ambedue i fucili. Troppo diversi di peso, dimensioni, bilanciamento, ecc.
Sorvolo sul costo delle cartucce (molto alto quello delle .410, perche se ricarichi risparmi un po'

Ai colini ho tirato e non sono le saette che descrivi!
O sono bravo io... Oppure sei tu il....[5a]

Di Cal 12 e 20 ne ho una decina in tutte le salse!
​​​​​e non ho nessun problema a cambiare calibro, tanto che ho uno zaino, un gilet e una cartuccera per ognuno di questi. Sposto solo il pda!

Sparare un scatola di cartucce a volte può non essere sufficiente per giudicare un calibro, soprattutto se si ha difficoltà sui colini....
[33]
 
Una volta qui, a Settembre, si "andava" a beccafichi, avete presente? Quell'uccelletto piccolo che mangia i fichi tutta l'estate? Quello che a settembre sembra un uovo, grasso al massimo, che si squagliava nelle tasche e dovevi usare un sacchetto di plastica per riporlo e non ungerti la tasca? Quello che ci facevi quel sugo con la pasta che ti deliziavi mangiando, prima la pasta e poi i beccafichi, tutto insieme nello stesso piatto? Ecco lui. Qualche giorno prima dell'apertura, si sceglieva l'albero di fico dove si vedeva l'andirivieni dei beccafici, si trovava un posto al fresco dove nascondersi, a non più di 10/15 mt perchè con tutti gli altri alberi, non riuscivi a vedere niente o quanto meno solo una piccola parte del fico. Il flobert non bastava, per via della distanza e delle foglie e anche del costo delle cartucce. Si andava col 410, in quanto il 12 era ed è troppo a quella distanza, per qualsiasi pezzo di selvaggina e anche gli altri calibri minori. Poi il proprietario del fico non sarebbe stato contento se gli si distruggeva l'albero. Quindi la superiorità del 410 era evidente, gli altri calibri risultavano deleteri.

Io facevo questa caccia e vi assicuro che al fico non venivano solo beccafichi ma anche merli, colombacci, rigogoli e tanti altri ancora più grandi del beccafico. A volte si posavano più lontano, specialmente i colombacci e i rigogoli, prima di accedere al fico, il più delle volte, non venivano, quindi gli si doveva tirare dov'erano. Cambiavo cartuccia, mettendo una col 7,5 e gli tiravo. Cadevano come pere mature.

Poi magari quando andavi ad appostarti o ritornavi, ti partiva qualche quaglia dai piedi o qualche fagiano liberato mesi prima, il tiro avveniva nei 10 mt, per via degli alberi presenti, dopo questa distanza non potevi più sparare, o partiva dall'albero dove ti trovavi sotto mentre transitavi, una tortora, stessa cosa. Anche qui il 12 era inservibile, per via che se prendevi la preda era resa inservibile.
Ma anche ad allodole e tordi, in posti consoni per il calibro, il piccolo svolge il suo sporco lavoro, dove col 12 non sapresti cosa fartene.

Quindi anche in queste occasioni, con cartuccia giusta e strozzatore adatto, (io usavo 4* e 1* quest'ultima la utilizzavo per tiri anche a 30 mt e non mi ha mai deluso), il fucilino primegggia, mentre il 12 è inservibile, specialmente se uno non ricarica o abbia un semiauto.

Certo, lo si è detto tante volte, ha i suoi limiti, ma in casi come suddetti è il 12 ad avere limiti.

Ai beccafichi mio nonno ci tirava coll'avancarica e cariche che faceva lui sul posto. A me lasciava il cal. 6 flobert.
Erano una palla di grasso e li si avvolgeva nelle foglie di fico verdi e si immergevano nella cenere mista ai carboni del forno quando si faceva il pane in casa...
Che ricordi.... Avevo 8/10 anni.
 
on tutto il dovuto rispetto, le minkiate le scrivi tu...[badair.gif]

Meglio di Rizzini? Non credo--i milioni che fa lui col vendere fucili-giocattolo agli ingenui tu di certo non li fai![lol.gif]

Ma vedo che le scrivi e pure tante di cazzate oltre tutte quelle che scrivi sul Cal 410 ma il rizzini del video ovvero Carlo non centra niente con la fabbrica di rizzini armi
 
I beccafichi si potevano uccidere senza disintegrarli anche col 12. Una volta stavo cacciando nel Vallone, dietro l'Abbazia di Grottaferrata, sperando in qualche tortora ritardataria o qualsiasi altro uccello. A quei tempi di specie protette c'erano solo i rapaci e le rondini... Comincio a sentire ogni tanto un "PIFF!" Era un suono simile a quello delle "miccette" che mio nipote amava "brillare." Piano piano mi avvicino alla fonte di quegli scoppiettii, che continuavano a intervalli piu' o meno lunghi, e alla fine scorsi un vecchietto seduto sotto un grosso fico con una vecchia doppietta a cani esterni. Ogni tanto alzava la doppietta e... "PIFF!" E dal fico veniva giu' una pallottolina grigia. Mi avvicinai, lo salutai, e gli chiesi che cosa e a che cosa stesse sparando. Mi mostro' un bel mucchietto d'uccelli grassi, non piu' grandi di topi di campo, che giacevano in un paniere foderato di foglie. Mentre parlavamo, il vecchietto--che non aveva mai smesso di guardare in su' fra i rami del fico--alzo' la doppietta e... "PIFF!" Ed un altro beccafico fini' nel paniere. Poi tiro' fuori il bossolo. Era un bossolo del 12 tagliato a meta', e forse anche oltre. Non ricordo che dose di polvere e di pallini usasse, ma erano dosi ridicolmente basse. Ma dalla base del tronco fino ai rami piu' alti era micidiale. La morale della favola e' che puoi far fare ad un 12 il lavoro non solo di un .410, ma anche di un Flobert a percussione anulare, ma non puoi far fare a un .410, un calibro 67, il lavoro di un 12, o neanche di un 20. E chi usa sempre lo stesso fucie lo sa usare meglio di uco che passa da un fucile ad un altro, da un calibro ad un altro.
Poi sparate quello che vi pare, e seguite la moda du jour. Se vi fa sentire piu' buoni, piu' belli e piu' bravi degli altri, che diamine! Ne vale la pena, no?
 
I beccafichi si potevano uccidere senza disintegrarli anche col 12. Una volta stavo cacciando nel Vallone, dietro l'Abbazia di Grottaferrata, sperando in qualche tortora ritardataria o qualsiasi altro uccello. A quei tempi di specie protette c'erano solo i rapaci e le rondini... Comincio a sentire ogni tanto un "PIFF!" Era un suono simile a quello delle "miccette" che mio nipote amava "brillare." Piano piano mi avvicino alla fonte di quegli scoppiettii, che continuavano a intervalli piu' o meno lunghi, e alla fine scorsi un vecchietto seduto sotto un grosso fico con una vecchia doppietta a cani esterni. Ogni tanto alzava la doppietta e... "PIFF!" E dal fico veniva giu' una pallottolina grigia. Mi avvicinai, lo salutai, e gli chiesi che cosa e a che cosa stesse sparando. Mi mostro' un bel mucchietto d'uccelli grassi, non piu' grandi di topi di campo, che giacevano in un paniere foderato di foglie. Mentre parlavamo, il vecchietto--che non aveva mai smesso di guardare in su' fra i rami del fico--alzo' la doppietta e... "PIFF!" Ed un altro beccafico fini' nel paniere. Poi tiro' fuori il bossolo. Era un bossolo del 12 tagliato a meta', e forse anche oltre. Non ricordo che dose di polvere e di pallini usasse, ma erano dosi ridicolmente basse. Ma dalla base del tronco fino ai rami piu' alti era micidiale. La morale della favola e' che puoi far fare ad un 12 il lavoro non solo di un .410, ma anche di un Flobert a percussione anulare, ma non puoi far fare a un .410, un calibro 67, il lavoro di un 12, o neanche di un 20. E chi usa sempre lo stesso fucie lo sa usare meglio di uco che passa da un fucile ad un altro, da un calibro ad un altro.
Poi sparate quello che vi pare, e seguite la moda du jour. Se vi fa sentire piu' buoni, piu' belli e piu' bravi degli altri, che diamine! Ne vale la pena, no?

La barzelletta del 12 che fa "PIFF" la racconti finché ti rimangono tutte le dita per digitare....
 
Però io ho detto per quelli che non ricaricano!Per questi, e sono tanti, il 12 e "assai" quando devono fare questi tipi di caccia. E poi diciamocelo chiaro (sempre per questi tipi di caccia) è uno sfizzio che il 12 non può dare. Anche al tav c'è un divertimento non da meno.
 
Una chiaccherata del genere in un bar finirebbe a calci e pugni🤣

(omissis)

Forse in un bar malfamato del porto di Marsiglia... Ma non se i membri di questo forum avessero questa discussione faccia a faccia. Pacche sulle spalle si', magari pernacchie e il segno dell'ombrello, un vaffa, o cose piuttosto innocue del genere, ma calci e pugni non credo...

Comunque se proprio dovesse finire a fucilate, i Quattrocentodiecisti sarebbe meglio se abbassassero le armi davani ai Dodicisti. Non si sa mai, se dovessero colpire un dodicista con il pizzico di pallini lenti e smorti del .410, quello potrebbe pure incazzarsi...[lol2.gif]
 
Secondo me non è questione di caccia aperta o chiusa. Piuttosto la “querelle 410” divide tanto le doppiette, con i detrattori particolarmente accaniti...
 
Sempre difficile dare pareri su di una polvere da una semplice foto. Oltre che, oserei dire, anche pericoloso
 
Io personalmente sono restio alle mezze misure, per il cinghiale uso il 30.06, per anatre colombi e corvidi il 12, per i tordi il 20. Ho anche un tronchetto in cal 28 da capanno, ma solo per tirare a fermo. Il 410 non lo prenderei mai, ma è un mio pensiero.....
 

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