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Giovedì 24 Aprile 2014
Oggi, 24 Aprile 2014, i rappresentanti di milioni di cacciatori provenienti da tutto il mondo si incontrano a Milano. Si confronteranno con i leader delle organizzazioni delle forze dell’ordine, delle Organizzazioni e delle Convenzioni delle Nazioni Unite, così come con i Governi, sul come affrontare congiuntamente la crescente crisi dei crimini nei confronti della fauna selvatica.
Questo Summit Globale è stato organizzato come risposta al devastante impatto, che ha raggiunto livelli senza precedenti, dei crimini nei confronti della fauna selvatica, inclusi la tratta ed il traffico illegale. L’incontro segue la recente attenzione a livello globale e l’impegno a combattere i reati nei confronti della fauna selvatica già dimostrato da molti ad alto livello nazionale con iniziative bilaterali e multilaterali, conferenze ed incontri al vertice.
Tuttavia, il CIC è preoccupato dal fatto che anche sforzi ben intenzionati nel combattere il bracconaggio, spesso non siano sufficienti a fare emergere le differenze tra l’uso legale e illegale della fauna selvatica ed il suo commercio. La sola azione repressiva non è sufficiente per vincere la battaglia contro la criminalità nei confronti della fauna selvatica!
Questo Summit intende riaffermare il compito centrale della comunità globale dei cacciatori nel rispetto di tutte le normative riguardanti la fauna selvatica. Il Presidente del CIC Bernard Lozé chiede: “tolleranza zero verso il bracconaggio e verso l’uso e il commercio illegale della fauna selvatica.”
Sia nel passato e nel presente, i cacciatori hanno sempre combattuto i crimini rivolti contro la fauna selvatica. L’uso della fauna selvatica bel regolato e sostenibile e la corretta partecipazione delle comunità locali e delle popolazioni indigene sono una parte essenziale per la conservazione della fauna selvatica. La presenza dei cacciatori sul territorio riduce l’incidenza dei crimini contro la fauna selvatica.
Il Summit cerca risposte alla domanda: “Cosa altro possono fare i cacciatori nella lotta contro il bracconaggio?”
I cacciatori, come primi custodi della fauna selvatica, vogliono dimostrare unità e accordo nel predisporre una serie di attività contro i crimini sulla fauna selvatica al fine di collaborare con la comunità globale per la crescita sistematica degli sforzi necessari ad arginare l’ondata del bracconaggio e del commercio illegale. Il Presidente del CIC ha detto: “Come cacciatori dobbiamo essere uniti e definire modalità formali di collaborazione con i nostri partner nell’applicazione della legge e nella conservazione della natura in una battaglia comune contro il bracconaggio.”
L’Associazione per la Collaborazione per una Gestione Sostenibile della Fauna Selvatica (CPW), che ha tenuto la sua terza riunione annuale in parallelo all’Assemblea Generale del CIC di ieri, potrebbe essere una piattaforma appropriata per tale collaborazione.
fonte:ladeadellacaccia.it
Oggi, 24 Aprile 2014, i rappresentanti di milioni di cacciatori provenienti da tutto il mondo si incontrano a Milano. Si confronteranno con i leader delle organizzazioni delle forze dell’ordine, delle Organizzazioni e delle Convenzioni delle Nazioni Unite, così come con i Governi, sul come affrontare congiuntamente la crescente crisi dei crimini nei confronti della fauna selvatica.
Questo Summit Globale è stato organizzato come risposta al devastante impatto, che ha raggiunto livelli senza precedenti, dei crimini nei confronti della fauna selvatica, inclusi la tratta ed il traffico illegale. L’incontro segue la recente attenzione a livello globale e l’impegno a combattere i reati nei confronti della fauna selvatica già dimostrato da molti ad alto livello nazionale con iniziative bilaterali e multilaterali, conferenze ed incontri al vertice.
Tuttavia, il CIC è preoccupato dal fatto che anche sforzi ben intenzionati nel combattere il bracconaggio, spesso non siano sufficienti a fare emergere le differenze tra l’uso legale e illegale della fauna selvatica ed il suo commercio. La sola azione repressiva non è sufficiente per vincere la battaglia contro la criminalità nei confronti della fauna selvatica!
Questo Summit intende riaffermare il compito centrale della comunità globale dei cacciatori nel rispetto di tutte le normative riguardanti la fauna selvatica. Il Presidente del CIC Bernard Lozé chiede: “tolleranza zero verso il bracconaggio e verso l’uso e il commercio illegale della fauna selvatica.”
Sia nel passato e nel presente, i cacciatori hanno sempre combattuto i crimini rivolti contro la fauna selvatica. L’uso della fauna selvatica bel regolato e sostenibile e la corretta partecipazione delle comunità locali e delle popolazioni indigene sono una parte essenziale per la conservazione della fauna selvatica. La presenza dei cacciatori sul territorio riduce l’incidenza dei crimini contro la fauna selvatica.
Il Summit cerca risposte alla domanda: “Cosa altro possono fare i cacciatori nella lotta contro il bracconaggio?”
I cacciatori, come primi custodi della fauna selvatica, vogliono dimostrare unità e accordo nel predisporre una serie di attività contro i crimini sulla fauna selvatica al fine di collaborare con la comunità globale per la crescita sistematica degli sforzi necessari ad arginare l’ondata del bracconaggio e del commercio illegale. Il Presidente del CIC ha detto: “Come cacciatori dobbiamo essere uniti e definire modalità formali di collaborazione con i nostri partner nell’applicazione della legge e nella conservazione della natura in una battaglia comune contro il bracconaggio.”
L’Associazione per la Collaborazione per una Gestione Sostenibile della Fauna Selvatica (CPW), che ha tenuto la sua terza riunione annuale in parallelo all’Assemblea Generale del CIC di ieri, potrebbe essere una piattaforma appropriata per tale collaborazione.
fonte:ladeadellacaccia.it