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[TD]PADOVA - Utilizzava richiami per uccelli migratori vietati dalla legge. A Curtarolo (Padova), la Polizia provinciale ha colto in flagranza di reato un cacciatore di sessant'anni residente a Padova intento ad armeggiare con due Beretti B-18, apparecchi elettroacustici per attirare in modo illegale la fauna selvatica.
«L'operazione - ha spiegato l'assessore alla Polizia provinciale Enrico Pavanetto - è stata fatta sulla base di alcune segnalazioni che abbiamo avuto da cacciatori onesti. La testimonianza di questi cittadini per bene ci ha permesso di avviare l'attività investigativa e arrivare al capanno dove il soggetto era appostato utilizzando le macchinette illegali». L'uomo è stato denunciato a piede libero e gli è stata confiscata l'attrezzatura. Rischia ora dai 516 ai 3.000 euro di multa e il processo penale.
«Un plauso va agli agenti della Polizia provinciale perché riuscire ad individuare queste apparecchiature non è per niente semplice e l'operazione è incoraggiante. Infatti - ha aggiunto Pavanetto - si tratta di tecnologie sempre più avanzate e disattivabili anche a distanza con il cellulare o altre strumentazioni informatiche. L'operazione è riuscita solo grazie alla collaborazione dei cacciatori che vogliono praticare questa attività legalmente e nel pieno rispetto delle regole. Gli appassionati onesti sono molti e come polizia continueremo ad operare anche a loro tutela e a tutela dei cittadini che credono nella legalità», ha concluso Pavanetto.
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[TD]Lunedì 05 Dicembre 2011 - 16:14 Ultimo aggiornamento: 17:07
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[TD]PADOVA - Utilizzava richiami per uccelli migratori vietati dalla legge. A Curtarolo (Padova), la Polizia provinciale ha colto in flagranza di reato un cacciatore di sessant'anni residente a Padova intento ad armeggiare con due Beretti B-18, apparecchi elettroacustici per attirare in modo illegale la fauna selvatica.
«L'operazione - ha spiegato l'assessore alla Polizia provinciale Enrico Pavanetto - è stata fatta sulla base di alcune segnalazioni che abbiamo avuto da cacciatori onesti. La testimonianza di questi cittadini per bene ci ha permesso di avviare l'attività investigativa e arrivare al capanno dove il soggetto era appostato utilizzando le macchinette illegali». L'uomo è stato denunciato a piede libero e gli è stata confiscata l'attrezzatura. Rischia ora dai 516 ai 3.000 euro di multa e il processo penale.
«Un plauso va agli agenti della Polizia provinciale perché riuscire ad individuare queste apparecchiature non è per niente semplice e l'operazione è incoraggiante. Infatti - ha aggiunto Pavanetto - si tratta di tecnologie sempre più avanzate e disattivabili anche a distanza con il cellulare o altre strumentazioni informatiche. L'operazione è riuscita solo grazie alla collaborazione dei cacciatori che vogliono praticare questa attività legalmente e nel pieno rispetto delle regole. Gli appassionati onesti sono molti e come polizia continueremo ad operare anche a loro tutela e a tutela dei cittadini che credono nella legalità», ha concluso Pavanetto.
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[TD]Lunedì 05 Dicembre 2011 - 16:14 Ultimo aggiornamento: 17:07
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