Caccia in Germania (1 utente sta leggendo)

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Salve ragazzi apro la discussione più che altro perché mi fa piacere scrivere in italiano visto che lavoro e scrivo in tedesco tutto il giorno. Da ottobre 2018 sono in possesso della licenza di caccia tedesca dopo 6 mesi di corso intensivo più prove pratiche di tiro, di caccia più prove scritte ed orali
Ora caccio qui e nonostante la caccia a quelli che i tedeschi chiamano uccelli da canto ( Singvogel) sia limitata mi trovo molto bene. Ho la mia riserva di 500 ettari dove cacciamo in 4. Trovo le regolamentazioni estremamente pratiche e logiche. Mi diverto con costi compatibili con il costo della vita e con gli stipendi.
Ma ancora più importante si vive la caccia a 360 gradi e di percepisce la presenza di una tradizione estremamente forte e radicata. Il mio sogno di italiano è quello di rendere un po’ indietro al mio paese quello che mi ha dato. Questo vale per il mio lavoro, per tante piccole cose ma anche per la caccia. Secondo me in Italia andrebbero migliorate tante cose a partire dal livello culturale dei cacciatori, dalla consapevolezza di far parte di una tradizione, di dover dare alla natura e di poter prendere. Un abbraccio.
 
Salve ragazzi apro la discussione più che altro perché mi fa piacere scrivere in italiano visto che lavoro e scrivo in tedesco tutto il giorno. Da ottobre 2018 sono in possesso della licenza di caccia tedesca dopo 6 mesi di corso intensivo più prove pratiche di tiro, di caccia più prove scritte ed orali
Ora caccio qui e nonostante la caccia a quelli che i tedeschi chiamano uccelli da canto ( Singvogel) sia limitata mi trovo molto bene. Ho la mia riserva di 500 ettari dove cacciamo in 4. Trovo le regolamentazioni estremamente pratiche e logiche. Mi diverto con costi compatibili con il costo della vita e con gli stipendi.
Ma ancora più importante si vive la caccia a 360 gradi e di percepisce la presenza di una tradizione estremamente forte e radicata. Il mio sogno di italiano è quello di rendere un po’ indietro al mio paese quello che mi ha dato. Questo vale per il mio lavoro, per tante piccole cose ma anche per la caccia. Secondo me in Italia andrebbero migliorate tante cose a partire dal livello culturale dei cacciatori, dalla consapevolezza di far parte di una tradizione, di dover dare alla natura e di poter prendere. Un abbraccio.

Carissimo Falco, apprezzo quanto hai scritto e ti fa onore leggere che vorresti restituire indietro un poco di quanto hai ricevuto dal nostro Paese. Sono convinto che puoi farlo, ma in altri settori, la caccia in Italia è diventata uno dei tanti feudi politici da dove potere attingere: voti, risorse economiche tc etc. Hai mai visto nominare un competente addetto ai lavori per gestire un parco? Personalmente NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Solo trombati che hanno creato disastri in altri settori.
Ti Aguro tutto il bene del mondo, te lo meriti, in bocca al lupo
Con Affetto
piero
 
Dicci di più...
Come è il calendario venatorio tedesco....
Cosa cacci nei vari periodi dell'anno...
Ne sappiamo tutti molto poco riguardo la Germania in termini venatori.
Grazie e ciao!!!

Il calendario venatorio cambia un po’ da regione a regione.
in generale è un calendario molto dinamico con tempi di apertura e chiusura in base alle specie. In pratica si è tutto L anno col fucile in mano. La caccia è molto incentrata sugli ungulati. I piccoli di molte specie sono cacciabili tutto L anno. Piccoli di volpe , piccoli di cinghiale per esempio.
Le madri e gli animali che si occupano della prole non possono essere cacciati finché i piccoli non sono autonomi. Ci sono molte deroghe per contenimento danni.
Qui sotto vi metto un link del calendario venatorio nella mia regione.
Attualmente sono cacciabili ungulati capriolo cervo e daino maschio e le femmine giovani che non sono incinte. I cinghialetti striati sono anche cacciabili. Volpe giovane ma non le adulte. Conigli giovani. colombaccio apre 1 Novembre ma alcune volte ci sono deroghe, Oche aprono il 15 luglio fino al 31 gennaio. I Germani metà settembre fino al 15 gennaio. Lepre e fagiano dal 15 ottobre al 31 dicembre. Conigli adulti dal 15 ottobre al 28 febbraio.
Volpe adulta dal 16 luglio al 28 febbraio.
La licenza costa 200 euro per tre anni più i costi dell’ assicurazione un centinaio di euro L anno. La riserva si paga a parte e rappresenta il grosso dei costi dai 1000 fino anche a 10000 euro se si vuole cacciare selvaggina molto pregiata come cervi ecc. Di solito si stabilisce un pacchetto di ciò che si può cacciare.

https://www.ljv-nrw.de/inhalt/ljv/die-jagd/jahresubersicht-jagdzeiten/5_24.html
 
Beh....non male tutto sommato! Non si cacciano i "canori"...quindi niente turdidi ...ma tutto non si puo' avere! Se ho letto bene cacciate in 4 su 500 ettari.....se con un 2000 euro copri tutte le spese d'una stagione ( licenza-assic.-quota afv.).....io firmerei col sangue! Certo sembra passato un secolo da quando uno studentello umbro postava di cacciate con gli amici se ben ricordo a bordo d'una panda 4x4 !?! Fa' piacere cmq leggere che qualcuno si realizza lavorativamente e nella propria passione in terra straniera! Ben fatto....ibal x tutto,ciao.
 
Ciao Bello mi fa piacere risentirti. Si si erano bei tempi, cacciavamo a bordo di una punto Grigia che e stata da poco rottamata giusto perche ci sono venuti a sbattere. Altrimenti andava ancora. Si mi trovo bene soprattutto perché non c è molta competizione essendo la riserva per noi. Posso svegliarmi con calma e andare a sparare due colpi ai colombacci o fare una passeggiata dopo il lavoro se c è un lepre. I costi non sono poi così alti cacciando piccola selvaggina e cinghiali. Sui mille euro di riserva Max 1500. Il
Resto dei costi armi, munizioni, richiami, abbigliamento sono come in Italia più o meno.
 
Salve ragazzi apro la discussione più che altro perché mi fa piacere scrivere in italiano visto che lavoro e scrivo in tedesco tutto il giorno. Da ottobre 2018 sono in possesso della licenza di caccia tedesca dopo 6 mesi di corso intensivo più prove pratiche di tiro, di caccia più prove scritte ed orali
Ora caccio qui e nonostante la caccia a quelli che i tedeschi chiamano uccelli da canto ( Singvogel) sia limitata mi trovo molto bene. Ho la mia riserva di 500 ettari dove cacciamo in 4. Trovo le regolamentazioni estremamente pratiche e logiche. Mi diverto con costi compatibili con il costo della vita e con gli stipendi.
Ma ancora più importante si vive la caccia a 360 gradi e di percepisce la presenza di una tradizione estremamente forte e radicata. Il mio sogno di italiano è quello di rendere un po’ indietro al mio paese quello che mi ha dato. Questo vale per il mio lavoro, per tante piccole cose ma anche per la caccia. Secondo me in Italia andrebbero migliorate tante cose a partire dal livello culturale dei cacciatori, dalla consapevolezza di far parte di una tradizione, di dover dare alla natura e di poter prendere. Un abbraccio.

Avevi 10 anni quando sei venuto su Migra tra i “grandi” e saperti oggi affermato professionista e cacciatore realizzato mi fa enormemente piacere👍 , continua a darci notizie dalla Germania , io sono curioso di conoscere i risvolti che ha creato l aver privatizzato le selvaggina rispetto alla normativa precedente.🙋‍♂️
 
Il calendario venatorio cambia un po’ da regione a regione.
Dove caccio io il regolamento di fruizione venatoria lo decide e lo approva l'assemblea dei soci, quindi in modo restrittivo in base al calendario venatorio regionale può variare da riserva a riserva di caccia.
 
In pratica si è tutto L anno col fucile in mano.
Dall'anno prossimo considerato che la caccia al cinghiale verrà anticipata, cacceremo senza interruzione con la canna rigata, Quest'anno per problemi amministrativi abbiamo incominciato con la selezione al cinghiale il 1° di aprile.
 
La caccia è molto incentrata sugli ungulati. I piccoli di molte specie sono cacciabili tutto L anno. Piccoli di volpe , piccoli di cinghiale per esempio.
Le madri e gli animali che si occupano della prole non possono essere cacciati finché i piccoli non sono autonomi. Ci sono molte deroghe per contenimento danni.
Tolto il cinghiale che è cacciabile tutto l'anno, la caccia al capriolo inizia il 15 maggio, si può abbattere il maschio adulto cl 2 il giovane cl 1 fino alla fine di ottobre. Dal 15 maggio al 15 giugno è abbattibile la femmina sottile di circa un anno di età. La femmina di capriolo di qualsiasi età è abbattibile da 1° settembre al 15 gennaio. Idem per i piccoli dell'anno, la femmina con piccoli da 15 dicembre al 15 gennaio. Non abbiamo il contenimento danni per la volpe, i piccoli di cinghiale sono sempre abbattibili, senza distinzione di sesso e di età. La femmina di cinghiale con piccoli è cacciabile dal 1° ottobre al 15 novembre. Il colombaccio si caccia dal 1° settembre al 10 gennaio. Le oche sono vietate. Il germano apre la 3 domenica di settembre e chiude al 31 gennaio. Il fagiano abbiamo deciso di cacciarlo dalla terza settimana di ottobre fino al 31 gennaio, la lepre dal 1° di novembre fino al 31 di dicembre. La licenza costa 173 euro la tassa regionale 84 euro l'assicurazione dipende dai massimali calcolo la massima e ci metto 140 euro, il totale è di euro 397,00 la quota associativa è di 190 euro all'anno, questa viene decisa in assemblea anno per anno, insieme al regolamento di fruizione venatoria. Totale generale euro 587,00 cacciamo in 11 in una zona di 700 ettari. Tutti abbiamo la nostra zona di pasturazione per il cinghiale, e la zona di pasturazione per gli anatidi, le zone per ol capriolo sono libere. A conti fatti preferisco continuare a cacciare in Italia. :):)
 
Tolto il cinghiale che è cacciabile tutto l'anno, la caccia al capriolo inizia il 15 maggio, si può abbattere il maschio adulto cl 2 il giovane cl 1 fino alla fine di ottobre. Dal 15 maggio al 15 giugno è abbattibile la femmina sottile di circa un anno di età. La femmina di capriolo di qualsiasi età è abbattibile da 1° settembre al 15 gennaio. Idem per i piccoli dell'anno, la femmina con piccoli da 15 dicembre al 15 gennaio. Non abbiamo il contenimento danni per la volpe, i piccoli di cinghiale sono sempre abbattibili, senza distinzione di sesso e di età. La femmina di cinghiale con piccoli è cacciabile dal 1° ottobre al 15 novembre. Il colombaccio si caccia dal 1° settembre al 10 gennaio. Le oche sono vietate. Il germano apre la 3 domenica di settembre e chiude al 31 gennaio. Il fagiano abbiamo deciso di cacciarlo dalla terza settimana di ottobre fino al 31 gennaio, la lepre dal 1° di novembre fino al 31 di dicembre. La licenza costa 173 euro la tassa regionale 84 euro l'assicurazione dipende dai massimali calcolo la massima e ci metto 140 euro, il totale è di euro 397,00 la quota associativa è di 190 euro all'anno, questa viene decisa in assemblea anno per anno, insieme al regolamento di fruizione venatoria. Totale generale euro 587,00 cacciamo in 11 in una zona di 700 ettari. Tutti abbiamo la nostra zona di pasturazione per il cinghiale, e la zona di pasturazione per gli anatidi, le zone per ol capriolo sono libere. A conti fatti preferisco continuare a cacciare in Italia. :):)

Si Nicola, ci sono realtà in Italia che sono invidiabili, come quella in cui vivi tu. Io, per esempio, oltre circa 400 euro tra tasse governatrive regionali e assicurazione, ci metto atc residenza venatoria a vt., più atc Lt. più atc lecce, sono altre 330 euro. Poi la gestione del mio chiaro per acquatici e quello di cui sono quotista e partono 3 mila euro. Ovvio potrei evitare di cacciare acquatici, perchè contesti liberi non ci sono. Mi rimangono i tordi .... ma l'enorme territorio tolto alla libera caccia tra oasi ed afv non lascia scelta ... anche per il piccolo migratore o si tiran fuori fior di quattrini per una afv oppure si spera in qualche colpo durante la migrazione. Se si vive in contesti rurali che non siano parchi o zone vietate, il controllo del territorio può favorire più gratificazione venatoria, ma chi come me abita a Roma circondata da divieti e costretto a fare centinaia di km ad ogni uscita la passione ha un costo elevatissimo anche in termini di spese per gli spostamenti. Poi abbiamo la stanziale ed allora meglio cambiar discorso. La regione Lazio offre o pronta caccia immessi dai circoli e appannaggio dell'amico degli amici del presidente, oppure le poche covate sono " bruciate " dalla fame dei cicciaroli in pochissimi giorni successivi all'apertura. Manca, in moltissime regioni, la gestione. Poco territorio " venabile " e tantissima concentrazione di doppiette.
Sarebbe un sogno avere gratificazione a pochi passi da casa, ed in effetti nella mia provincia ci sono zone ricche di biodiversità, con selvaggina stanziale " vera ", migratori di ogni genere che svernano sino alla primavera, ungulati, acquatici ...... tutto questo anche all'interno del raccordo anulare di Roma, zona protetta come tutta la fascia intorno per un raggio di decine e decine di km. Vero è, che se fossero zone libere, verrebbero bonificate dalla mancanza di educazione venatoria della maggior parte dei cacciatori d'italica stirpe, per questo, finchè avro mezzi economici adeguati, sono e sarò costretto a cercare " orticelli " profumatamente pagati per mantenere e gestire, lontano dal pistamentucciame che ne farrebbe terra bruciata. Il vil denaro è necessario, purtroppo, là dove l'educazione ed il rispetto non è di casa
 
Fabio, il grosso problema degli ATC è la gestione del territorio. Ogni regione andrebbe divisa con più ATC, e ogni ATC andrebbe diviso in territori di caccia comunali. Questi ultimi andrebbero divisi in ettari, e in base a questi ettari andrebbero introdotti i cacciatori. Lasciare ai cacciatori la gestione totale del loro territorio. Dimenticavo di dire che il compito di questi tipi di ATC è solo quello di fare da tramite fra i cacciatori e la regione. Ogni cacciatore deve vivere di quello che riesce a produrre il proprio orticello. Relativamente faccio qualche chilometro in più per andare a caccia, ma questo perchè non mi piace quello che offrono gli orticelli vicino casa. Per esempio offrono cinghiali, caprioli e beccacce, niente anatre e solo fagiani prontacaccia, ma questi li cacciano in egual modo tutti i soci. I soci che cacciano sono contenti e soddisfatti. Per cacciare dobbiamo lavorare, ieri abbiamo fatto riqualificazione ambientale per il comune, oltre a quella che facciamo per la riserva di caccia. Il territori bisogna anche saperselo creare, altrimenti a caccia è difficile ottenere qualche risultato appena decente. Io penso che se ben organizzati, la caccia può essere un sport alla portata di tutti. Da queste parti ci sono cacciatori che cacciano solo nel territorio di appartenenza, e quelli che possono permettersi di spendere 1.000 euro per comprare una quota a beccacce in Croazia. La quota in Croazia è lo sfizio non è una necessità. Se ho capito bene c'è un gruppetto che raccoglie firme non so per quale referendum sulla caccia, con molta probabilità vogliono proporre una caccia solo per gente ricca, tipo quella che c'è in Germania.
 
Germano, la soluzione che tu proponi funziona molto bene nei piccoli centri con tanta superficie cacciabile e pochi cacciatori.
Esempio: nel mio villaggio siamo 25 cacciatori e disponiamo di 4000 ettari (quattromila) pagando €750 a testa (assicurazione compresa) oltre ai €173,16 di PdA. Possiamo abbattere con certezza un camoscio e un capriolo all'anno con un sistema di turni per l classe di età. Le lepri sono poche e si abbattono pochissimi uccelli (qualche beccaccia e qualche anitra).
A Bolzano città un centinaio di cacciatori dispone di simile superficie che però comprende il duomo, l'università, stadi campi sportivi, piscina ecc.
L'area cacciabile in realtà è di circa 1800 ettari. L'ungulato non è garantito a tutti e rimangono lepri, merli e cesene. Credo che la quota annuale sia sui €200.
Cerca di immaginare lo stesso sistema applicato alle grandi città: caccia sul territorio comunale di Roma (o Bologna o Palermo).
I residenti cosa caccerebbero?
 
Cerca di immaginare lo stesso sistema applicato alle grandi città: caccia sul territorio comunale di Roma (o Bologna o Palermo).
I residenti cosa caccerebbero?

Zingari, politici e parassiti vari. Si tratta di Contenimento :cool:
 
Quanti capi di ungulati avete a testa o quanti ne fate all’ anno più o meno?
I capi vengono assegnati alle riserve comunali in base ai censimenti e agli abbattimenti dell'anno prima. Fino a luglio potrei fare un capriolo cl.2 e uno di cl 1 dal 15 maggio al 15 giugno un femmina sottile di circa 1 anno. Per i cinghiale non c'è nessun limite di numero. Per i trofei come per tutto il resto non paghiamo niente, ma questo dipende dal regolamento interno di fruizione venatoria, ogni riserva ha il suo. In Italia (con qualche sacrificio) riescono a cacciare anche i poveri.:):)
 
Germano, la soluzione che tu proponi funziona molto bene nei piccoli centri con tanta superficie cacciabile e pochi cacciatori.
Esempio: nel mio villaggio siamo 25 cacciatori e disponiamo di 4000 ettari (quattromila) pagando €750 a testa (assicurazione compresa) oltre ai €173,16 di PdA. Possiamo abbattere con certezza un camoscio e un capriolo all'anno con un sistema di turni per l classe di età. Le lepri sono poche e si abbattono pochissimi uccelli (qualche beccaccia e qualche anitra).
Se gestita bene funzione sia nei piccoli che nel grandi centri. Nella mia riserva siamo in 11 e disponiamo di 700 ettari. Per ogni 100 ettari possiamo fare due appostamenti per la caccia di selezione. A conti fatti tutti hanno la possibilità di abbattere uno o anche più caprioli. Chi si impegna nella selezione potrebbe abbattere anche 3/4 caprioli. Nella stanziale abbiamo nel carniere annuale 8 fagiani, ma non facciamo il prontacaccia, qualche lepre e qualche beccaccia, abbiamo i posti assegnati per la pasturazione agli anatidi. Più o meno il coso complessivo si aggira intorno ai 600 euro. Però non tutte le riserve possono avere tutto, ognuno caccia quello che ha e quello che riesce a produrre. La gestione del territorio è nelle mani dei cacciatori. I Distretti venatori sono una specie di piccoli ATC, non possono interferire con quello che viene deciso ed approvato dall'assembra dei soci.
 
I capi vengono assegnati alle riserve comunali in base ai censimenti e agli abbattimenti dell'anno prima. Fino a luglio potrei fare un capriolo cl.2 e uno di cl 1 dal 15 maggio al 15 giugno un femmina sottile di circa 1 anno. Per i cinghiale non c'è nessun limite di numero. Per i trofei come per tutto il resto non paghiamo niente, ma questo dipende dal regolamento interno di fruizione venatoria, ogni riserva ha il suo. In Italia (con qualche sacrificio) riescono a cacciare anche i poveri.:):)
I poveri non ci dovrebbero essere. Comunque si vede che sei molto soddisfatto del posto dove vivi e dove cacci e così deve essere, mi fa molto piacere. Io mi trovo molto meglio qui nonostante gli uccelli canori non sono cacciabili per svariati motivi. Spendo poco di più di quanto spendevo in Italia ma solo perché ho iniziato a lavorare, prima ero studente.
Per farti un esempio un cacciatore che si trasferisce dalle tue parti per lavoro trova subito una riserva dove cacciare? Perché purtroppo un altro problema dell’ Italia è che senza conoscenze non hai molte porte aperte, almeno così è dalle mie parti.
 
I poveri non ci dovrebbero essere.
"Non ci dovrebbero essere" Però ci sono sempre stati.
Comunque si vede che sei molto soddisfatto del posto dove vivi e dove cacci e così deve essere, mi fa molto piacere.
Mi accontento di quello che offre il mio territorio di caccia. "Mio" perchè mi sento padrone, si caccia e si lavora, questa mattina, ho fatto selezione dalle 03,30 alle alle 06,30 e dalle 07,00 alle 08,30 ho lavorato per la riserva con il decespugliatore. Spero che continui così, un modello di caccia come lo avete in Germania qui in Italia è improponibile.
Per farti un esempio un cacciatore che si trasferisce dalle tue parti per lavoro trova subito una riserva dove cacciare?
Per fare la domanda di ammissione bisogna essere residenti in regione da almeno 3 anni, però si potrebbe fare domanda come socio "annuale" se lo accettano entra, altrimenti deve fare tutta la trafila. Qui ogni anno viene fuori la lista di tutte le riserve, dove c'è scritto il numero dei posti disponibili, chi ha le carte in regola per fare domanda la fa ed entra in graduatoria. Penso che c'è abbastanza trasparenza, non serve la raccomandazione. La raccomandazione serve per poter entrare in sovrannumero, in questo caso la regione non decide, chi decide è l'assemblea dei soci della riserva. Decide anche per la quota e il carniere.
 

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