Ausiliario in casa (1 utente sta leggendo)

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NASOS

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Buongiorno a tutti,la mia curiosità sarà per.molti di voi strana,ma per me invece non lo è.
Dunque, io ho sempre tenuto il cane in un recinto e box,non di pertinenza della mia abitazione.
Ultimamente mi gira l'idea di portare il cane in casa,non ho giardino ma due terrazze grandi e coperte con acqua e tutto l'occorrente per la pulizia.
La mia perplessità nasce dal fatto che il cane è abituato fuori ,viene pulito e fatto correre tutti i giorni,ma è comunque un cane abituato in tutto a stare fuori.
Avendo anche due bambini a livello igienico sono perplesso,come sapete bene il cane a caccia delle volte si infila in posti poco puliti...
insomma,chi di voi ha il cane in casa,come si comporta anche a livello igienico?
grazie ciao.
 
Ho lo springer in casa e dorme dentro casa, ho 4 terrazze, ma lui vuole stare dentro, il mio cane sta in casa da quando era cucciolo, conosce le regole, sa come comportarsi e nonostante fuori sia una peste dentro casa è un peluche, ha la sua zona cuccia e la sua zona ciotole, passato il periodo da cucciolo, non ha mai dato problemi, non so come potrebbe essere con un cane abituato al recinto portato in casa, potrebbe dare problemi iniziali, ma credo che poi alla fine si adeguerà, se poi non lo farà tornera nel box.
 
Ringrazio per le risposte,ma scusate come fate quando tornate a casa dopo una giornata di caccia?
il mio delle volte è in condizioni pessime..nel box può stare anche con una veloce spazzolata al pelo e via specialmente se la mattina dopo vado di nuovo a caccia, ma in casa come potrei tenere il cane fangoso o peggio?
non posso di certo lavarlo ogni volta.
 
ma in casa come potrei tenere il cane fangoso o peggio

Non puoi heuuu.gif]! Ti faccio spiego brevemente quello che faccio io : calcolo nella mia uscita di caccia sempre un 'ora da dedicare all'ausiliare quando torno a casa per lavarlo prima e asciugarlo con phon dopo ! Abbiamo due bagni a casa .....quello padronale e' per i padroni appunto (mia Moglie & mio Figlio!) quello di servizio per la servitu' .....quindi (Io & il Cane [42]!) . Ibal....un slauto.
 
Io a Kodiak (e per tre anni in Alabama) avevo una Labrador. Cacciavo in palude quasi sempre, ed era naturalmente infangata al ritorno. Pero' non avevo un box sul pickup truck perche' non mi sarei mai sognato di farla infreddolire ancora di piu' al ritorno. Percio' viaggiava con me sul sedile anteriore del pickup. Era il mio veicolo da caccia, e percio' non mi importava se si sporcasse di fango ed acqua palustre. Del resto anch'io ero abbastanza infangato. Per scopi cittadini avevamo due Ford Escape SUV's.
Sulla via del ritorno se lei era molto sporca (ma un Labrador non e' che sia mai cosi' sporco come un cane a pelo piu' lungo) mi fermavo al Buskin River, un fiume dall'acqua sempre limpida, e le lanciavo un riportello in acqua un paio di volte. Cosi' si sciacquava via fango e sabbia. Poi, naturalmente bagnata, la portavo a casa. A casa avevo un materassino per cani con una coperta sopra. Lei non aveva il permesso di lasciare il suo letto se non chiamata. Dentro casa, al caldo, si asciugava bene da sola. E non aveva bisogno di shampoo o altre schifezze se non ogni tanto. Inoltre aveva, fuori di casa, un recinto molto alto e robusto con una cuccia di fibroresina con materiale isolante fra le doppie pareti. Il fondo era metallico, e ci avevo messo degli stuoini di gomma di quelli ricavati da pneumatici usati , e su questi avevo messo prima pezzi di moquette e poi una coperta. Nella cuccia, in un angolo vicino al soffitto rimovibile per pulizie, c'era una lampada a raggi infrarossi con un termostato. Quando la temperatura scendeva, la lampada s'accendeva. Quando saliva si spegneva. La porta era attaccata ad un perno sul lato superiore e quando Scout entrava si richiudeva dietro di lei. Il pavimento del recinto era coperto da una lastra di cemento inclinata. Per pulirla bastava spruzzare un getto forte d'acqua col caucciu', e feci ed urina scorrevano via e finivano nella terra circostante. Se non eravamo a casa la tenevamo nel recinto, ma per la maggior parte del tempo lei stava dentro casa con noi.
Qui in Alabama, ormai vecchia e ammalata di cancro all'utero era sempre dentro casa, specialmente d'estate, dove il calore subtropicale esterno l'avrebbe uccisa. Quando comincio' ad avere perdite di sangue dalla vulva a causa del cancro, le mettemmo dei pannoloni speciali per cani, che poi ogni tanto le toglievamo fuori e cambiavamo quando la portavamo a fare i bisogni. Poi arrivo' il giorno funesto quando ormai la vita non era piu' una cosa piacevole per lei. Prendere quella fatidica decisione non fu facile. S'e' portata via un pezzo del nostro cuore con lei.
Certo che puoi tenere il cane dentro casa, basta che prenda certi accorgimenti e che gli insegni a rimanere sempre al suo posto designato. Se si sporca a caccia, portalo velocemente sul balcone e lavalo li'. Spero che non sia uno di quei cani che amano rotolarsi sulle cacate di vacca o, come la cagna di un mio amico di Kodiak, la mamma della mia Scout, che amava rotolarsi sui salmoni putrefatti lasciati sulle rive dei fiumi dalla corrente. Ti assicuro che in confronto le fatte di vacca sono rose e violette. Poi non ti dico la puzza immane dei salmoni che, oltre ad esssersi putrefatti vengono poi mangiati in questo stato da un orso Kodiak e poi, dopo essere passati per il suo sistema gastrointestinale vengono depositati sulla terra come fatta orsina. E Choco, la mamma di Scout, si rotolava anche in quella schifezza. Anche la sciacquatura in acqua pulita di fiume non rimuoveva del tutto quel tanfo disgustoso.
A proposito, cani "d'acqua" come i Labrador e i Chesapeake non dovrebbero essere lavati spesso con shampoo e altri prodotti che ne asporterebbero il grasso naturale dal pelo, grasso isolante che li rende "waterproof" e li tiene piu' caldi ed asciutti. Scout la portavo dal "parrucchiere per cani" soltanto dopo la chiusura della caccia, e non piu' spesso di una volta al mese.
 
Non puoi heuuu.gif]! Ti faccio spiego brevemente quello che faccio io : calcolo nella mia uscita di caccia sempre un 'ora da dedicare all'ausiliare quando torno a casa per lavarlo prima e asciugarlo con phon dopo ! Abbiamo due bagni a casa .....quello padronale e' per i padroni appunto (mia Moglie & mio Figlio!) quello di servizio per la servitu' .....quindi (Io & il Cane [42]!) . Ibal....un slauto.

Achi', nun te fa' senti' da Germano quanno dichi che er cane tuo e' servitu', che pe' lui er cane e' collega, fratello, e me sa a vorte puro un po' padrone!
(Non te la prendere Germano, lo sai che a me piace scherzare)
 
Puoi dire la razza, gli anni del cane e il sesso? I bambini quanti anni hanno. Se hai due terrazze sei avvantaggiato nei confronti di chi lo ha il cane in appartamento. Tenere il cane in appartamento potrebbe voler dire due uscite la mattina e due al pomeriggio. Secondo me, sentendo la tua vicinanza, il cane si abituerà presto a stare in terrazza. Provare non costa nulla, basta prendere il cane e portarlo in terrazza, se non dovesse trovarsi bene, cosa che dubito, lo riporti nel box. La stessa cosa farai tu se non ti dovessi trovare bene. Una cosa importante è che una volta che hai deciso di riportare il cane nel box, non lo devi più portare a casa, questo se lo vuoi continuare a tenere del box. Altrimenti il cane potrebbe soffrire per moltissimo tempo il box. Non ha importanza il tempo che lo tieni in casa, il cane l'abitudine alla casa la perde dopo poco tempo che rientra nel box. Quello che si fissa nella testa del cane e fa fatica a cancellarli, sono i soggiorni ad intermittenza, è come un qualsiasi rinforzo positivo, quello dato continuamente il cane lo dimentica facilmente, quello dato ad intermittenza ci vuole molto più tempo e non è detto che riesce a dimenticarlo. Questo è per il bene del cane. Io sono uno di quelli che pur avendo lo spazio recintato fuori casa, i cani stanno quasi sempre dentro casa, in estate visto che la porta è sempre aperta decidono loro dove stare. Ho 3 femmine che qualche volta fanno la pipì per terra in giardino. Anche se hanno spazio, due volte la mattina e due al pomeriggio li porto a fare la passeggiata, i cani hanno bisogno di scaricare la tensione andando a fuori dal loro ambiente, indifferentemente dalla grandezza dello spazio a loro disposizione. Quando rientro da caccia, la prima pulita la faccio prima di metterli in auto, la seconda quando arrivo a casa, se fa molto freddo li lavo dove sono più sporchi con acqua tiepida, li asciugo bene e li faccio entrare in casa. Per chi non ha mai avuto cani in casa i primi tempi non saranno facili, ci vuole molta pazienza e soprattutto molto autocontrollo, altrimenti il cane potrebbe perdere il suo equilibrio. Molti anni fa si discuteva e ancora si continua a discutere se è meglio tenere il cane nel box o a casa, io sono convinto che per alcuni padroni è meglio tenere il cane in box, per altri è meglio tenere il cane a casa. I cani possono stare bene sia in box che a casa, un cane ben educato accetta le decisione del padrone sia a casa che in box.
 
Sicuramente se porterai il cane in casa, avrai una grossa responsabilità.Nel senso che ogni volta che torni dalla caccia, (magari di sera e stanco), ti devi mettere per un ora almeno a lavare e asciugare il cane, come fa Achilletto [Friends_emoticon.g:. Sempre se il cane risulta sporco.
Una soluzione, sarebbe quella di mettere il cane nel box fuori, per le volte che lo porti a caccia e magari poi lo lavi con tutto il tempo. Oppure, lo metti in terrazza e quando sei disposto lo lavi ecc...
Ma se hai la possibilità di tenerlo fuori com'è adesso, io credo che per lui sarebbe molto meglio.......e anche per te.
 
Grazie a tutti per i consigli!
Germano,il cane è un Breton di 5 anni ,bravissimo ed obbidiente ,ovviamente nel box i suoi bisogni li scarica lì .
Cosa vuol dire avere un cane in casa lo so perché mio Babbo li ha sempre tenuti con noi ,anche se avevamo un giardino ,ma poi alla fine erano sempre in casa.
In più ho già un barboncino toy in casa,quindi il portare fuori non e un problema ,quello che appunto mi preoccupa è il dover pulire tutte le volte il cane e poi magari la mattina dopo torno a caccia,oppure come capita tornare a casa alle 11 e poi ripartire nel pomeriggio.
insomma sicuramente il box è più comodo non ci sono dubbi,ma avrei piacere avere il cane con me tutti i giorni,ci penserò su.
 
Ma se hai la possibilità di tenerlo fuori com'è adesso, io credo che per lui sarebbe molto meglio.......e anche per te.
Giovanni, dipende, non sempre è meglio tenere i cani in box, specialmente quelli lontani da casa.
Grazie a tutti per i consigli!
Germano,il cane è un Breton di 5 anni ,bravissimo ed obbidiente ,ovviamente nel box i suoi bisogni li scarica lì .
Cosa vuol dire avere un cane in casa lo so perché mio Babbo li ha sempre tenuti con noi ,anche se avevamo un giardino ,ma poi alla fine erano sempre in casa.
In più ho già un barboncino toy in casa,quindi il portare fuori non e un problema ,quello che appunto mi preoccupa è il dover pulire tutte le volte il cane e poi magari la mattina dopo torno a caccia,oppure come capita tornare a casa alle 11 e poi ripartire nel pomeriggio.
insomma sicuramente il box è più comodo non ci sono dubbi,ma avrei piacere avere il cane con me tutti i giorni,ci penserò su.
Secondo mei ti fai dei problemi che non esistono, pensavo peggio, ma visto che hai un altro cane, tenere anche il Breton non ti cambierà di molto la vita. Il Breton oltre ad essere una razza validissima per la caccia, deve il suo successo proprio perchè si presta a stare in appartamento. Il pelo del Breton non è difficile pulire, e non crea problemi neanche in casa. Ho due springer, che con il loro pelo potrei fare ogni anno due cuscini di media grandezza. Il pulire il cane oltre ad essere utile all'igiene è una vera relazione sociale, andrebbe pettinato e spazzolato una volta al giorno, se i tuoi rapporti con il cane sono già buoni, potrebbero diventare eccellenti, però l'operazione di pulizia va fatta con la calma e la pazienza. Pensaci, sono dell'opinione che le paure che ti stai creando non esistono, anche perchè quel poco che farai in più ti verrà ripagato dal cane e dalla comodità di avere il cane sempre sotto mano. Parlo per esperienza, andare a prendere e a portare il cane nel box, era tempo tolto alla caccia e alla famiglia. Il cane dopo la giornata di caccia lo pulivo e lo pulisco con il pettine e spazzola, quando serviva e quando serve anche cardatore e sfilzino, questo prima di metterlo in macchina. Nel periodo invernale quando faceva molto freddo gli lavavo solo le zampe, dopo gli davo da mangiare e gli cambiavo l'acqua. Al box andavo anche due volte al giorno, sia a caccia chiusa che a caccia aperta quando non andavo a caccia, un bel sacrificio, molto ma molto di più del "sacrificio" di averlo in casa.
 
Germano scusa ,eventualmente tenerlo in casa a caccia chiusa e nel box quando è aperta lo sconsigli quindi,?
grazie.
Non lo sconsiglio, quello che potrebbe fare il cane è abbaiare per qualche periodo, dopo ritornerà come prima, perchè il periodo che deve stare in box è molto lungo. Io sono convito che se lo tieni in casa per il periodo della caccia, continuerai a tenerlo in casa, a prescindere è più conveniente per te. Però visto che in casa non vivi da solo devi valutare anche il parere della famiglia.
 
Esperienza mia: la Gaia ha vissuto 6 anni nel box (di lusso😉).
Poi, portata a casa per la convalescenza post operatoria (tumore mammario) c'è rimasta.
Sembrava che fosse sempre vissuta in casa!
Il dopo caccia? La spazzolo/pettino e le spruzzo (poco) un olio districante per i nodi: viene "pultita" e quasi profumata.
Un paio di volte durante la stagione venatoria un lavaggio completo.
Poche ed inflessibili regole e la canina sa cosa può e cosa non può, dove può andare e dove no.
In bocca al lupo.

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IO ho un Breton di due anni e mezzo bianco e nero.....
vive a casa e ha due cucce una in cucina e una in camera da letto,gira liberamente in casa ma solo per seguire me o mia moglie per vedere se usciamo,quando capisce che non usciamo si mette a cuccia e li sta.
Non ha mai combinato un guaio o rosicchiato qualcosa (preso a 44 giorni ) e da piccolo aveva paura dell'acqua...ora non più.
Quando vado a caccia,prima di salire in casa,lo lavo in garage con acqua tiepida con un tubo buttato giù dal balcone ,lo asciugo e a casa lo spazzolo. I forasacchi sono la cosa più terribile e poi le spine appena appuntate che potrebbero penetrare più a fondo.
Quindi per me lo puoi tenere comodamente a casa e vedrai che ti si appiccica ancora di più......come ti muovi tu si muove lui...è la tua ombra.
Un saluto
 
IO ho un Breton di due anni e mezzo bianco e nero.....
vive a casa e ha due cucce una in cucina e una in camera da letto,gira liberamente in casa ma solo per seguire me o mia moglie per vedere se usciamo,quando capisce che non usciamo si mette a cuccia e li sta.
Non ha mai combinato un guaio o rosicchiato qualcosa (preso a 44 giorni ) e da piccolo aveva paura dell'acqua...ora non più.
Quando vado a caccia,prima di salire in casa,lo lavo in garage con acqua tiepida con un tubo buttato giù dal balcone ,lo asciugo e a casa lo spazzolo. I forasacchi sono la cosa più terribile e poi le spine appena appuntate che potrebbero penetrare più a fondo.
Quindi per me lo puoi tenere comodamente a casa e vedrai che ti si appiccica ancora di più......come ti muovi tu si muove lui...è la tua ombra.
Un saluto

Il cane da caccia deve legarsi ai suoi umani e deve vivere con loro il piu' possibile. Scout (sii', lo sono un romipalle sempre co' 'sta Scout, ma con lei ho avuto un successo enorme come addestratore e compagno di caccia, e quindi non posso fare a meno di usarla come esempio) e' stata praticamente sempre a casa con noi. Aveva una cuccia fuori in un bel recinto grande ma la usava poco, solo quando noi non eravamo a casa ma al lavoro. Quando faceva freddo e neve e ad uscire di notte o la mattina presto per farle fare i bisogni non era possibile, lei dormiva nella cuccia, che era isolata termicamente e riscaldata, sia da una lampada calorifica che da un tappetino elettrico. A lei poi piaceva starci dentro. Ma quando eravamo a casa lei stava con noi. Poi io la portavo dovunque andassi. Al poligono, al tiro al piattello, a scuola la domenica pommeriggio quando correggevo esami e preparavo lezioni. Mia moglie, che era insegnane elementare di musica, ogni tanto la portava a scuola tutto il giorno. Scout amava i bambini e loro amavano lei. Io sono sempre stato convinto che il cane tenuto sempre fuori non si lega agli umani, e diventa, anche se ben allenato ed istruito alla caccia, un robot senza affetto, una macchina.
Nel passato, i falconieri portavano i loro falchi ovunque andassero, alla taverna, al postribolo, ecc. per farli abituare alla compagnia umana e perche' sviluppassero un attaccamento al padrone. Ma a parte tutto il resto, come si fa a rinunciare a quella bella testona appoggiata sulle tue ginocchia mentre leggi un libro in poltrona e l'accarezzi distrattamente, godendo il thumpthumpthump della sua coda sul pavimento?
 
Quello che piace non si può discutere, si potrebbe discutere quello che potrebbe essere più giusto fare, sempre per il bene del cane. Per me sta meglio un cane che non è l'ombra del padrone, un cane che sta sempre appiccicato al padrone è un cane che non riposa, un cane sicuramente più stressato di un suo simile più autonomo. Il cane deve avere la sua autonomia, il suo spazio, da non confondere l'autonomia con l'indipendenza. Per staccarsi dal cucciolo non è difficile, lo potrebbe diventare partendo con il piede sbagliato. Basterebbe dividere la giornata per tempi, gli intervalli morti devono servire a rendere il cucciolo autonomo. Cioè, chiamo il cucciolo lo spazzolo e lo pettino, dopo ognuno per la sua strada. Osservo il cane, lo chiamo nel momento buono, lo invito a giocare, dopo quando ho deciso di smettere vado via, e fino al prossimo collegamento ognuno per la propria strada. E' ovvio che il cucciolo cercherà di impormi la sua volontà. Per esempio quando durante il gioco mi blocco e lui continua a voler giocare, saltandomi addosso, non accetterò il suo invito, lo punirò sparendo dalla sua vista, questo ogni volta che mi blocco durante il gioco e lui continua a non bloccarsi. Questo fino a quando non capirà che il gioco lo conduco io e non lui. Ci vuole un poco di tempo e un poco di pazienza, perchè bisogna dare al cane il tempo di pensare e decidere quello che per lui è meglio fare. Da piccolino deve imparare a pensare, altrimenti da grande non potrà mai interagire con il padrone. Solo un cane che pensa riesce a interagire, e anche a fare due cose contemporaneamente. Certo è molto più veloce dargli due calcetti nel sedere quando non vuole smettere di giocare, ma gli abbiamo bloccato la possibilità di pensare. Quindi tutte le richieste che mi farà in questi tempi morti le ignorerò, non avrà più niente prima del prossimo tempo operativo, in questo periodo di libertà deve tirare fuori quel poco di gatto che è in lui. Vedere il cane calmo e rilassato a me riempie il cuore. Un cane ben educato non è un cane robotizzato.
 
Quello che piace non si può discutere, si potrebbe discutere quello che potrebbe essere più giusto fare, sempre per il bene del cane. Per me sta meglio un cane che non è l'ombra del padrone, un cane che sta sempre appiccicato al padrone è un cane che non riposa, un cane sicuramente più stressato di un suo simile più autonomo. Il cane deve avere la sua autonomia, il suo spazio, da non confondere l'autonomia con l'indipendenza. Per staccarsi dal cucciolo non è difficile, lo potrebbe diventare partendo con il piede sbagliato. Basterebbe dividere la giornata per tempi, gli intervalli morti devono servire a rendere il cucciolo autonomo. Cioè, chiamo il cucciolo lo spazzolo e lo pettino, dopo ognuno per la sua strada. Osservo il cane, lo chiamo nel momento buono, lo invito a giocare, dopo quando ho deciso di smettere vado via, e fino al prossimo collegamento ognuno per la propria strada. E' ovvio che il cucciolo cercherà di impormi la sua volontà. Per esempio quando durante il gioco mi blocco e lui continua a voler giocare, saltandomi addosso, non accetterò il suo invito, lo punirò sparendo dalla sua vista, questo ogni volta che mi blocco durante il gioco e lui continua a non bloccarsi. Questo fino a quando non capirà che il gioco lo conduco io e non lui. Ci vuole un poco di tempo e un poco di pazienza, perchè bisogna dare al cane il tempo di pensare e decidere quello che per lui è meglio fare. Da piccolino deve imparare a pensare, altrimenti da grande non potrà mai interagire con il padrone. Solo un cane che pensa riesce a interagire, e anche a fare due cose contemporaneamente. Certo è molto più veloce dargli due calcetti nel sedere quando non vuole smettere di giocare, ma gli abbiamo bloccato la possibilità di pensare. Quindi tutte le richieste che mi farà in questi tempi morti le ignorerò, non avrà più niente prima del prossimo tempo operativo, in questo periodo di libertà deve tirare fuori quel poco di gatto che è in lui. Vedere il cane calmo e rilassato a me riempie il cuore. Un cane ben educato non è un cane robotizzato.

Strani concetti, Germano, quando si parla di un animale "da branco" che allo stato naturale (lupo) di autonomia, individualita' e spazio ne aveva ben poca. Ci hai fatto caso che i cani usati da persone disabili vengono prima di tutto "socializzati," cioe' tenuti sempre in compagnia di umani per farli risalire agli istinti dei loro antenati e a risvegliare l'assoluta fedelta' e abnegazione al "capobranco," cioe' alla persona di cui sono "badanti"? Scusa se ti contraddico di nuovo, ma mi sembra che tu attribuisci al cane sentimenti ed intelletto che pero' non possiede se non ad un livello non paragonabile al nostro. Le facolta' intellettuali del cane saranno sempre e soltanto compatibili con i suoi istinti atavici di animale di branco con una sua posizione sociale ed un suo ruolo specifico nella caccia. Tutti gli studi sulla psicologia canina mi pare che mostrino che qualsiasi cosa possiamo insegnare al cane non puo' prescindere dalla sua natura. Ma studi a parte, nei quali non posso dichiarare di essere versato (leggiucchio, ma non studio e/o imparo a memoria), so da esperienze personali e non che i migliori cani da caccia sono quelli che passano piu' tempo con l'umano principale e il cui addestramento e' proprio legato a questo forte legame, legame che non puo' formarsi e rafforzarsi se non con la continua vicinanza del suo umano. Ti do' invece piena ragione quando parli della necessita' di imporre la propria volonta' al cane e non farsi imporre la sua. Tale principio e' infatti lo stesso che e' presente prima fra la madre ed il cucciolo, e poi fra l'alpha male (il capobranco) e i membri del branco di posizione inferiore. E chi sgarra si becca morsi dolorosi, sia quando sono cuccioli dalla mamma, che li afferra per il muso fino a farli guaire, e poi dal capobranco, che e' molto meno gentile. E per punzecchiarti, aggiungo che il collare elettrico anch'esso si rivolge a quegli istiinti basilari del cane come discendente del lupo. Ma, a differenza dei morsi del capobranco, il collare elettrico non provoca ne' vero dolore (se usato correttamente) ne' danni temporanei o permanenti.

E' ovvio che io e te abbiamo filosofie molto diverse sulla "cinopedagogia," ma riconosco che tu hai avuto piu' esperienza di me in tale campo. Forse ambedue le filosofie e le conseguenti tecniche d'addestramentose applicate bene e coerentemente possono avere ugualmente buoni risultati. Io ho finito con i cani, perche' dopo Scout non posso permettermi sentimentalmente ed anche fisicamente (mi ci sono quasi ammalato ed ancora provo una forte stretta al cuore quando la mattina prestissimo passo accanto alla sua tomba per andare a caccia) di dover portare un mio "bambino peloso" dal veterinario per farlo smettere di soffrire. Ma se potessi "crescere" un altro ausiliare, un altro compagno di caccia canino, farei esattamente lo stesso che feci con Scout, a cominciare dalla socializzazione e dalla quasi continua convivenza, che gia' per se' stessa e' parte dell'addestramento. E, no, Scout non era un robot, ne' era appiccicata a me in maniera morbosa, ne' era priva di iniziativa ed indipendenza, ma la sua iniziativa ed indipendenza avevano come unico scopo quello di aiutare me, di rendermi felice e soddisfatto con il suo lavoro, proprio ome un membro del branco vuole fare il suo lavoro stabilito nel rincorrere e guidare la preda verso chi ha l'incarico stabilito di atterrarla. E guai se cerca di fare di testa sua. Le punizioni inflitte dal capobranco e dal resto del branco possono essere mortalli. Con Scout io ero l'alpha male, mia moglie l'alpha female, e mia figlia un altro cucciolo con cui giocare in una posizione quasi di uguaglianza. Proprio come in una famiglia di lupi. Niente che avvenisse fra Scout e i suoi umani andava contro la natura del cane, al quale non si possono ne' sidevono attibuire (e dal quale non si possono esigere) comportamenti alieni alla natura di un animale da branco.
 
X Giavannit.
hai espresso un pensiero che mi ha riempito il cuore..." il mio bambino peloso " ecco questo per me è il non plus ultra.
Quando vado a caccia devo essere tutt'uno con il cane...non lo chiamo...basta un cenno e lui va dove dico io e potete star sicuri che se in quel boschetto c'è un merlo,una beccaccia,una ghiandaia esce e come se esce...anche un pettirosso,si perchè a lui piacciono anche gli uccelletti piccoli.
Non amo la gente che urla,fischia ,grida ...amo il silenzio e sentire i rumori del bosco.
L'unico difetto che ha il mio bambino peloso è che è territoriale e non vuole altri maschi dove è lui,abbaia come un forsennato.Spero che col crescere gli passerà.
Quando dico che è appiccicoso non intendo dire che caccia in mezzo ai tuoi piedi,al contrario appena lo liberi per dieci minuti si sfoga a destra e a sinistra,finita la sfuriata inizia a guardarti per capire dove dobbiamo andare,al cenno parte e per ora si mantiene in un raggio di 40 / 45 mt.
Speriamo venga un ottimo cane......
Un saluto
 
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Anche i gatti (ne ho avuti tantissimi in vita mia, da quando avevo otto anni e ne ho due tuttora) sono sempre stati i miei bambini pelosi. Ma come il cane e' animale da branco e quindi "programmato" da Madre Natura a vivere e cacciare insieme ad altri, ognuno con i suoi compiti e doveri e classe sociale, i gatti sono ben tutt'altra cosa. Solitari per natura, individualisti, indipendenti al massimo, di certo e' quasi impossibile addestrarli se non a fare alcune cose che poi, come usare la lettiera e coprire le cacche , son cose che fanno anche quelli selvatici. Eppure, anche cosi' individualisti, indipendenti, forse ance un po' opportunisti ed egoisti, mi piacciono lo stesso proprio perche' con questi loro "difetti" sono molto piu' simili agli umani in generale, e specificamente a me, individualista e indipendente in maniera feroce (motivo principale per cui ho lasciato un paese affollato e socialista troppo pieno di leggi, regolamentazioni, burocrazie, e limiti alla liberta' individuale) e forse anche opportunista ed egoista, lo confesso--ma chi e' senza peccato...
La saggezza del gatto e' infinita: quando il maschio e' allupato trova una femmina, se la fa, e se ne va. Mica ci si mette insieme a vita la aiuta ad accudire i piccoli, a pulire loro il didietro con la lingua (quanti pannolini avete cambiato in vita vostra, colleghi papa' di questo forum?), si sacrifica e rimane nella tana invece di farsi una bella cacciata di topi e lucertole? E di certo cio' che acchiappa se lo mangia lui, mica lo porta a casa a spartirlo! Va dove gli pare, e se per caso incontra di nuovo la sua ex non e' subissato da recriminazioni e lamentele, e se lei e' in calore, glie la da' senza fare storie...
Il gatto non appartiene all'uomo. E' l'uomo che appartiene al gatto. Quando gli va ci salta in grembo e fa le fusa. Se non gli va non si fa acchiappare, se l'acchiappi e te lo metti in grembo a forza si divincola e scappa, magari dandoti anche qualche graffio. Le sue coccole sono tanto piu' gradite perche' pienamente volontarie... o interessate. Quanti di noi abbiamo invitato a cena il boss, il capufficio, qualcuno che avrebbe potuto darci una promozione, fatto un favore? Quanti di noi abbiamo portato a caccia qualche strontso col quale non avremmo neanche mai voluto prendere un caffe' insieme, se facendoci amicizia non ci avesse firmato un contratto, o non ci avesse aperto qualche porta alla quale non avevamo accesso? Io sono il primo ad ammettere di averlo fatto, qualche volta. Una volta portai a pesca sul mio motoscafo d'altura un mio vicedirettore per appunto qualche motivo interessato e non troppo recondito... Sei ore in compagnia di un antipatico che pretendeva pure che gli mettessi l'esca sull'amo. Il gatto ti fa le coccole specialmente quando ha fame. Tu lo sai benissimo, ma sei contento lo stesso e gli apri una scatoletta di cibo per gatti, sapendo altrettanto benissimo che dopo il pasto si fara' il bagnetto di lingua e se ne andra' a dormire come se non ti conoscesse nemmeno. Be' del resto, se foste innamorato di una bellissima ragazza che ve la da' soltanto dopo una lauta cena con tanto di champagne da 100 Euro a bottiglia in un ristorante di lusso, non stareste al gioco? Del resto e' un gioco che ha due vincitori: lei vince la cena, e voi vincete un coito memorabile con tutti i contorni del caso... Cosi' col gatto (che dopo tutto ha la personalita' di una femmina umana): a lui la scatoletta, a voi le coccole e le fusa. Acca' 'e pezze, acca' 'o sapone.
 
Dimenticavo: il pacioccone (quando gli va) nella foto e' Jack-Jack, detto "Cicciu," un simpatico brigante che nei suoi momenti di affezione ama soltanto me. Mia moglie non se la fila per niente, e se ci sono estranei si nasconde. E' un trovatello. Una sera stavamo cenando e lui apparve sul davanzale esterno della finestra, miagolando disperatamente. Era striminzito, piccolo. Gli portammo del cibo, e da allora non se ne e' piu' andato. L'abbiamo forzato a diventare un gatto casalingo perche' fuori ci sono troppi pericoli, da automobili sulla vicina statale, che lui attraversava spesso, a predatori alati e a quattro zampe. Si e' adattato benissimo alla vita dentro casa. Pero' ha pagato un caro prezzo. Un gatto maschio "intero" non si puo' tenere dentro casa o neanche fuori e dentro casa, o spisciolera' ovunque, con quel caratteristico puzzo che non se ne va piu'. Quindi l'asportazione dei testicoli diviene necessaria. L'altro gatto che ho e' una bellissima "guscioditartaruga" a pelo lungo. mettero' la foto della nostra "bambina pelosa" in un prossimo post, anche se sara' O.T. I due vanno abbstanza d'accordo, anche se ogni tanto si prendonoa scappellotti. "Pittima" (la gatta, molto piu' anziana di Jack-Jack) preferisce mia moglie, ma vuol bene anche a me--specialmente quando ha fame o freddo...
 

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