Anche i gatti (ne ho avuti tantissimi in vita mia, da quando avevo otto anni e ne ho due tuttora) sono sempre stati i miei bambini pelosi. Ma come il cane e' animale da branco e quindi "programmato" da Madre Natura a vivere e cacciare insieme ad altri, ognuno con i suoi compiti e doveri e classe sociale, i gatti sono ben tutt'altra cosa. Solitari per natura, individualisti, indipendenti al massimo, di certo e' quasi impossibile addestrarli se non a fare alcune cose che poi, come usare la lettiera e coprire le cacche , son cose che fanno anche quelli selvatici. Eppure, anche cosi' individualisti, indipendenti, forse ance un po' opportunisti ed egoisti, mi piacciono lo stesso proprio perche' con questi loro "difetti" sono molto piu' simili agli umani in generale, e specificamente a me, individualista e indipendente in maniera feroce (motivo principale per cui ho lasciato un paese affollato e socialista troppo pieno di leggi, regolamentazioni, burocrazie, e limiti alla liberta' individuale) e forse anche opportunista ed egoista, lo confesso--ma chi e' senza peccato...
La saggezza del gatto e' infinita: quando il maschio e' allupato trova una femmina, se la fa, e se ne va. Mica ci si mette insieme a vita la aiuta ad accudire i piccoli, a pulire loro il didietro con la lingua (quanti pannolini avete cambiato in vita vostra, colleghi papa' di questo forum?), si sacrifica e rimane nella tana invece di farsi una bella cacciata di topi e lucertole? E di certo cio' che acchiappa se lo mangia lui, mica lo porta a casa a spartirlo! Va dove gli pare, e se per caso incontra di nuovo la sua ex non e' subissato da recriminazioni e lamentele, e se lei e' in calore, glie la da' senza fare storie...
Il gatto non appartiene all'uomo. E' l'uomo che appartiene al gatto. Quando gli va ci salta in grembo e fa le fusa. Se non gli va non si fa acchiappare, se l'acchiappi e te lo metti in grembo a forza si divincola e scappa, magari dandoti anche qualche graffio. Le sue coccole sono tanto piu' gradite perche' pienamente volontarie... o interessate. Quanti di noi abbiamo invitato a cena il boss, il capufficio, qualcuno che avrebbe potuto darci una promozione, fatto un favore? Quanti di noi abbiamo portato a caccia qualche strontso col quale non avremmo neanche mai voluto prendere un caffe' insieme, se facendoci amicizia non ci avesse firmato un contratto, o non ci avesse aperto qualche porta alla quale non avevamo accesso? Io sono il primo ad ammettere di averlo fatto, qualche volta. Una volta portai a pesca sul mio motoscafo d'altura un mio vicedirettore per appunto qualche motivo interessato e non troppo recondito... Sei ore in compagnia di un antipatico che pretendeva pure che gli mettessi l'esca sull'amo. Il gatto ti fa le coccole specialmente quando ha fame. Tu lo sai benissimo, ma sei contento lo stesso e gli apri una scatoletta di cibo per gatti, sapendo altrettanto benissimo che dopo il pasto si fara' il bagnetto di lingua e se ne andra' a dormire come se non ti conoscesse nemmeno. Be' del resto, se foste innamorato di una bellissima ragazza che ve la da' soltanto dopo una lauta cena con tanto di champagne da 100 Euro a bottiglia in un ristorante di lusso, non stareste al gioco? Del resto e' un gioco che ha due vincitori: lei vince la cena, e voi vincete un coito memorabile con tutti i contorni del caso... Cosi' col gatto (che dopo tutto ha la personalita' di una femmina umana): a lui la scatoletta, a voi le coccole e le fusa. Acca' 'e pezze, acca' 'o sapone.