Considerato il notevole numero di cani che tutt'oggi vengono impauriti con il fucile, e nonostante sul Web e nella letteratura si possa trovare un'enorme quantita' di notizie in materia, spero possa essere di qualche utilita' l'affrontare l'argomento in maniera organica, sia pur + dal punto di vista concettuale che da quello pratico.
Va innanzitutto notato che esiste una diversa sensibilita' di ogni cane, anche in quanto razza, ai rumori forti ed improvvisi, fra i quali lo sparo e' certamente uno dei + emblematici.
Sembra che questa sensibilita' sia anche correlata al livello di nevrilita', e quindi di collocazione sul grado della scala neotenica: in pratica, almeno a parita' di molti altri fattori che presumibilmente entrano in gioco, + un cane risulta nevrile e quindi + vicino al lupo in detta scala, + avra' spiccato questo tipo di sensibilita'.
In Inghilterra, da un punto di vista genetico/congenito, vengono riconosciute 2 distinti gradi di questa sensibilita': con "gun shy" si indica una fobia, una vera tara mentale geneticamente trasmissibile che indentifica l'irrecuperabilita' della paura congenita allo sparo. X fortuna questa tara e' piuttosto rara, e parimenti oggetto di selezione in ogni linea "working".
D'altra parte esiste invece una "gun nervousness", che indica un grado + o - pronunciato di quella "sensibilita'" che ho evidenziato in apertura di discussione.
In realta' credo che sia piuttosto difficile che la maggior prte dei cani nn possano avere reazioni indesiderate quando messi di fronte a situazioni oltremodo stressanti.
Comunque risulta logico a questo punto chiedersi cosa debba fare un proprietario responsabile x ovviare il problema della paura dello sparo nel proprio ausiliare.
Sicuramente nn deve dare x scontata l'assoluta "solidita'" del proprio ausiliare nei confronti di questa sensibilita', xche' con ogni probabilita' sara' invece presente in qualche grado.
A mio avviso risulta utile agire su 2 fronti, a prescindere dalle tecniche che ognuno di noi possa preferire.
Innanzi tutto bisogna agire a livello di socializzazione, quindi prima si inizia meglio e', ad abituare il cucciolo in maniera GRADUALE ad ogni tipo di rumore, arrivando quindi a situazioni oltremodo rumorose (strade trafficate, mercati, parchi giochi ecc.).
D'altra parte, e' bene associare (ovviamente in maniera altrettanto GRADUALE) il colpo con qualcosa di piacevole, in maniera che a lavoro compiuto il cane dimostri un fortissimo interesse al colpo stesso: si agisce in pratica abbinando il colpo ad un rinforzo positivo, in maniera da far diventare il colpo stesso un rinforzo positivo secondario.
La selvaggina infine costituisce il + grande rinforzo positivo possibile x un cane da caccia nella sua maturita', e quindi l'obiettivo rimane quello di far associare al cane il colpo di fucile con la presenza di un selvatico: anche x questo motivo, e' bene attendere una certa maturita' del cucciolone stesso, e cioe' quando questi abbia compiutamente conosciuto e quindi si sia appassionato alla selvaggina.
Va innanzitutto notato che esiste una diversa sensibilita' di ogni cane, anche in quanto razza, ai rumori forti ed improvvisi, fra i quali lo sparo e' certamente uno dei + emblematici.
Sembra che questa sensibilita' sia anche correlata al livello di nevrilita', e quindi di collocazione sul grado della scala neotenica: in pratica, almeno a parita' di molti altri fattori che presumibilmente entrano in gioco, + un cane risulta nevrile e quindi + vicino al lupo in detta scala, + avra' spiccato questo tipo di sensibilita'.
In Inghilterra, da un punto di vista genetico/congenito, vengono riconosciute 2 distinti gradi di questa sensibilita': con "gun shy" si indica una fobia, una vera tara mentale geneticamente trasmissibile che indentifica l'irrecuperabilita' della paura congenita allo sparo. X fortuna questa tara e' piuttosto rara, e parimenti oggetto di selezione in ogni linea "working".
D'altra parte esiste invece una "gun nervousness", che indica un grado + o - pronunciato di quella "sensibilita'" che ho evidenziato in apertura di discussione.
In realta' credo che sia piuttosto difficile che la maggior prte dei cani nn possano avere reazioni indesiderate quando messi di fronte a situazioni oltremodo stressanti.
Comunque risulta logico a questo punto chiedersi cosa debba fare un proprietario responsabile x ovviare il problema della paura dello sparo nel proprio ausiliare.
Sicuramente nn deve dare x scontata l'assoluta "solidita'" del proprio ausiliare nei confronti di questa sensibilita', xche' con ogni probabilita' sara' invece presente in qualche grado.
A mio avviso risulta utile agire su 2 fronti, a prescindere dalle tecniche che ognuno di noi possa preferire.
Innanzi tutto bisogna agire a livello di socializzazione, quindi prima si inizia meglio e', ad abituare il cucciolo in maniera GRADUALE ad ogni tipo di rumore, arrivando quindi a situazioni oltremodo rumorose (strade trafficate, mercati, parchi giochi ecc.).
D'altra parte, e' bene associare (ovviamente in maniera altrettanto GRADUALE) il colpo con qualcosa di piacevole, in maniera che a lavoro compiuto il cane dimostri un fortissimo interesse al colpo stesso: si agisce in pratica abbinando il colpo ad un rinforzo positivo, in maniera da far diventare il colpo stesso un rinforzo positivo secondario.
La selvaggina infine costituisce il + grande rinforzo positivo possibile x un cane da caccia nella sua maturita', e quindi l'obiettivo rimane quello di far associare al cane il colpo di fucile con la presenza di un selvatico: anche x questo motivo, e' bene attendere una certa maturita' del cucciolone stesso, e cioe' quando questi abbia compiutamente conosciuto e quindi si sia appassionato alla selvaggina.